Gengivette sdentate

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 marzo con un tema di Enrico Luceri e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
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MatteoMantoani
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Gengivette sdentate

Messaggio#1 » lunedì 18 marzo 2024, 22:16

Papà è curvo sulla sua scrivania al centro della biblioteca, la mano raggrinzita si alza a fatica. «Va' ora, e non deludermi.» La voce è un flebile suono che mi ricorda il frusciare delle foglie secche.
Scendo la scala della torre, l'odore di muffa e di acqua stantia mi fa' venire le vertigini. Il cortile è ingombro di rami e di rovi, le statue ricoperte di muschio. Accendo una torcia, il barlume illumina le pareti del castello con luce tremula. Prendo un respiro profondo e alzo lo sguardo al cielo, le stelle brillano nella loro fredda danza. Prendo la polvere d'oro dal sacchetto e traccio il cerchio sulla nuda terra. Il cuore mi batte forte, non posso sbagliare o il rito non avrà successo: devo riprodurre il cerchio nei minimi particolari, proprio come me l'ha insegnato papà.
Correggo gli ultimi contorni con la punta dell'indice, la luce magica si accende. Sta funzionando! Le ombre si allungano in tutte le direzioni, ora devo solo aspettare!
Mi siedo per terra, le dita nere escono dalla terra e si stirano oltre le mura del castello. Perfetto, fin'ora tutto bene, ma sono stanco, i miei occhi si fanno pesanti, non sarà di certo un problema se riposo un momento.

Mi sveglia il primo vagito, apro gli occhi e lo vedo. Il neonato galleggia nell'aria, sopra a un filo d'ombra. Si dirige verso di me, non devo fare altro che allungare le braccia. Lo prendo: è caldo, e morbido!
Mi sorride con gengivette sdentate, una morsa di ghiaccio mi stringe lo stomaco.
Traccio sulla sua fronte il segno mistico col dito tremante, il bambino si addormenta. L'alba inizia a colorare il cielo di rame, devo fare alla svelta. Il mio cuore batte forte, con mano tremanti scavo un buco e ci adagio il corpino inerme. Dorme, l'innocente. Stringo i denti e mi asciugo una lacrima, poi mucchio dopo mucchio copro tutto.
Per un attimo ho il timore che la terra si smuova, mossa dal bambino che si agita sotto, ma so che è impossibile: la vita l'ha già abbandonato.
Piango ancora, il cuore mi batte forte.
Il sole è ormai sorto e le ombre sono sparite, ma il seme è piantato e, fra alcuni anni, le nuove ombre saranno cresciute e potremo rifare tutto da capo.
Mi asciugo le lacrime con la manica della camicia. Il rito ha avuto successo: le sterpaglie sono sparite, le statue sono di marmo splendente, il castello brilla della sua antica gloria... ma non riesco a togliermi dalla testa quelle gengivette sdentate che mi sorridono nel buio.
Risalgo le scale della torre, in biblioteca papà gira le pagine di un libro, la sua pelle è lucida come quella di una statua di bronzo e la sua barba bionda come quella di un re. «Papà, tutto è compiuto.»
«Nulla da eccepire, sei un bravo stregone.»
Sorrido, il fiato non mi esce. Devo fargli la domanda, oppure non potrò andare avanti. «Mi chiedevo, come si fa a sopportare l'idea di aver ucciso un innocente?»
Il papà alza lo sguardo, i suoi occhi non hanno traccia di bianco, ma sono tutti neri come l'ombra che ho visto serpeggiare stanotte. «Lo capirai quando sarai più grande.»
Ultima modifica di MatteoMantoani il lunedì 18 marzo 2024, 22:38, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#2 » lunedì 18 marzo 2024, 22:38

Ciao Matteo! Occhio che sei 48 caratteri sopra il limite, quindi al momento in malus minimo. Per il resto: buona ENRICO LUCERI EDITION!

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gioco
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#3 » mercoledì 20 marzo 2024, 19:06

Ciao Matteo, piacere di leggerti.
Curioso, pur tra le molte differenze scorgo qualche spunto comune tra il tuo racconto e il mio. Menti perverse pensano in modo simile? :-D
Ma veniamo al sodo: bell’idea, ben scritta e con risvolti interessanti. Il tema mi sembra centrato e dato lo spazio a disposizione non si poteva aggiungere di più. Se proprio devo cercare qualche minuzia trovo che a volte i pensieri del protagonista siano un po’ prolissi, troppo “narranti” per essere al 100% realistici.
In ogni caso complimenti e buona gara!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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gcdaddabbo
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#4 » giovedì 21 marzo 2024, 15:44

Ciao, Matteo! Ho letto il tuo racconto più volte, stregato da quella nera atmosfera che tutto avvolge. Indubbiamente il tema è centrato. Non saprei riferire la tua storia. Eppure tutto è chiaro. Si tratta di un rito che si ripete nel tempo perché tutto resti immobile, congelato, immutato. La vita sacrificata all’assenza del mutarsi delle cose.
Di cosa hai scritto? Sicuramente sarai entrato in uno dei miliardi di mondi fantastici che non conosco. Sono spinto a suggerirti che avrei usato “corpicino” invece di “corpino” anche se mi rendo conto che quel “ci” ti avrebbe fatto sfondare i 3.000 caratteri. Avrei recuperato eliminando una virgola. Una curiosità: “Hai pensato anche a celebrare la festa del papà?” Complimenti!
Buona ENRICO LUCERI EDITION!

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Emiliano Maramonte
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#5 » venerdì 22 marzo 2024, 18:58

Ciao Matteo!
Un racconto gustoso, elegante eppure duro, tremendo. Un sacrificio mistico per rigenerare l'esistenza di una famiglia di stregoni. Un rituale millenario che si ripete inalterato. Si può parlare di colpe antiche? Non lo so. Forse il tema non è proprio centratissimo. Le ombre però ci sono.
Giusto una perplessità: ma il bambino che compare, dopo il rito, è rubato dalla realtà del popolo di esseri umani mortali o viene creato dal nulla? Non si capisce molto.
Per il resto ottima prova!

Buona gara!
Emiliano.

P.S.: So che è sicuramente una distrazione, ma quel "fin'ora" è un pugno nell'occhio!

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Michael Dag
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#6 » domenica 24 marzo 2024, 10:15

Hai creato un’atmosfera molto cupa in pochissimo spazio, bravo. Mi è piaciuto molto il pensato del personaggio, l’ho sentito reale, e anche le similitudini per descrivere personaggi e ambiente sono perfette.
Il tema è centrato, e anche se non è chiarissimo chi sia quel bambino poco importa, in 3000 caratteri non potevi fare di più.
Il finale è un po’ telefonato, più o meno mi aspettavo una cosa del genere, ma forse è perché di rituali, sacrifici, maghi, castelli e maledizioni ne ho lette veramente tonnellate.

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MatteoMantoani
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#7 » lunedì 25 marzo 2024, 12:39

gioco ha scritto:Ciao Matteo, piacere di leggerti.
Curioso, pur tra le molte differenze scorgo qualche spunto comune tra il tuo racconto e il mio. Menti perverse pensano in modo simile? :-D
Ma veniamo al sodo: bell’idea, ben scritta e con risvolti interessanti. Il tema mi sembra centrato e dato lo spazio a disposizione non si poteva aggiungere di più. Se proprio devo cercare qualche minuzia trovo che a volte i pensieri del protagonista siano un po’ prolissi, troppo “narranti” per essere al 100% realistici.
In ogni caso complimenti e buona gara!

Ah! Ci può stare, se ci pensi ho preso il tema proprio alla lettera perché avevo poche idee originali :D
Buona gara e grazie per il commento!

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MatteoMantoani
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#8 » lunedì 25 marzo 2024, 12:40

gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Matteo! Ho letto il tuo racconto più volte, stregato da quella nera atmosfera che tutto avvolge. Indubbiamente il tema è centrato. Non saprei riferire la tua storia. Eppure tutto è chiaro. Si tratta di un rito che si ripete nel tempo perché tutto resti immobile, congelato, immutato. La vita sacrificata all’assenza del mutarsi delle cose.
Di cosa hai scritto? Sicuramente sarai entrato in uno dei miliardi di mondi fantastici che non conosco. Sono spinto a suggerirti che avrei usato “corpicino” invece di “corpino” anche se mi rendo conto che quel “ci” ti avrebbe fatto sfondare i 3.000 caratteri. Avrei recuperato eliminando una virgola. Una curiosità: “Hai pensato anche a celebrare la festa del papà?” Complimenti!
Buona ENRICO LUCERI EDITION!

XD festeggiata! Era la mia prima festa del papà.. ovviamente ho fatto cose belle, non sacrifici umani.
Grazie mille per il commento, alla prossima e buona gara a te!

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MatteoMantoani
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#9 » lunedì 25 marzo 2024, 12:41

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Matteo!
Un racconto gustoso, elegante eppure duro, tremendo. Un sacrificio mistico per rigenerare l'esistenza di una famiglia di stregoni. Un rituale millenario che si ripete inalterato. Si può parlare di colpe antiche? Non lo so. Forse il tema non è proprio centratissimo. Le ombre però ci sono.
Giusto una perplessità: ma il bambino che compare, dopo il rito, è rubato dalla realtà del popolo di esseri umani mortali o viene creato dal nulla? Non si capisce molto.
Per il resto ottima prova!

Buona gara!
Emiliano.

P.S.: So che è sicuramente una distrazione, ma quel "fin'ora" è un pugno nell'occhio!

E non hai neanche beccato tutti i refusi! Ce n'è uno proprio all'inizio di cui mi sono accorto il giorno dopo, porca miseria!
Il bambino viene da un villaggio vicino, dettaglio che mi sembrava superfluo ma che invece mi fai capire avrei dovuto mettere.
Grazie per il commento e buona gara!

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MatteoMantoani
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#10 » lunedì 25 marzo 2024, 12:42

Michael Dag ha scritto:Hai creato un’atmosfera molto cupa in pochissimo spazio, bravo. Mi è piaciuto molto il pensato del personaggio, l’ho sentito reale, e anche le similitudini per descrivere personaggi e ambiente sono perfette.
Il tema è centrato, e anche se non è chiarissimo chi sia quel bambino poco importa, in 3000 caratteri non potevi fare di più.
Il finale è un po’ telefonato, più o meno mi aspettavo una cosa del genere, ma forse è perché di rituali, sacrifici, maghi, castelli e maledizioni ne ho lette veramente tonnellate.

Ehhhh.. speravo ci fosse qualcosa di originale almeno nell'esecuzione, però se ne hai lette tante ci sta che non ti abbia lasciato granché.
Grazie lo stesso, buona gara e alla prossima!

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Manuel Marinari
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#11 » martedì 26 marzo 2024, 0:03

Ciao Matteo, i caratteri a disposizione li hai sfruttati molto bene e di più non si poteva chiedere da questa trama. Difficile dire cosa avresti potuto scorciare per poter definire meglio alcuni dettagli. Tipo la provenienza del neonato come ti è stato già commentato. Comunque, nel complesso, credo sia un dettaglio che non toglie più di tanto. Unico appunto che ti faccio, meglio corpicino che corpino. La storia dell'apprendista stregone, delle sue paure e insicurezze è interessante e ben descritta.
Ben resa la scena ombrosa in cui si svolge la storia.
Complimenti e buona edition!

maw
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#12 » martedì 26 marzo 2024, 10:51

Salve Matteo!
Un racconto duro, un sacrificio che si ripete nel tempo per rigenerare una famiglia di stregoni. L’atmosfera cupa cala nel lettore avvolgendolo. Un dubbio: il bambino che galleggia nell’aria dopo il rito e successivamente viene sepolto, è umano?
Le ombre lunghe ci sono, forse il tema meno. Non mi ha convinto del tutto.
Buona ENRICO LUCERI EDITION

Angelisa
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#13 » martedì 26 marzo 2024, 19:08

Ciao Matteo,

inquietante e nera favola. Non so perché io l'abbia interpretata come una favola ma mi è arrivata così. Forse non era questa la tua intenzione ma a volte come lettori assumiamo ciò che leggiamo in base al nostro sentire.
Mi è piaciuto il messaggio metaforico legato al sacrificio che diventa una colpa che bisogna assumersi perché la vita vada avanti.
Inoltre è ben scritto e la storia fluisce.
Alla prossima
A.

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Luca Moggia
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#14 » martedì 26 marzo 2024, 23:01

Ciao Matteo!

un rito antico che attraverso il sacrificio di un neonato dona nuovo vigore agli stregoni e alla loro dimora: bel modo di affrontare il tema, originale anche se forse non centratissimo. C’è indubbiamente la colpa e anche le ombre. Mi sfugge magari un solido collegamento fra le due cose ma ci sta... non era per nulla facile legarle! :-)

Per il resto la storia mi è piaciuta, scorre molto bene (salvo giusto qualche ripetizione) e trasporta nel castello insieme ai due stregoni.
Un punto che mi ha convinto un po’ meno è quello in cui il protagonista si addormenta.
Da come si approccia al rito lo vedo (giustamente) molto in ansia e quindi mi torna poco che pensi "non sarà certo un problema se riposo un momento" .
Bello il finale dove si capisce che il padre ringiovanisce grazie al rito!
A gusto personale forse sarebbe stato più d’impatto se tagliato a: “[…] una statua di bronzo e la sua barba bionda come quella di un re”.

Che dire... una bella prova!

In bocca al lupo per questa Luceri Edition e alla prossima!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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MatteoMantoani
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#15 » mercoledì 27 marzo 2024, 20:41

Manuel Marinari ha scritto:Ciao Matteo, i caratteri a disposizione li hai sfruttati molto bene e di più non si poteva chiedere da questa trama. Difficile dire cosa avresti potuto scorciare per poter definire meglio alcuni dettagli. Tipo la provenienza del neonato come ti è stato già commentato. Comunque, nel complesso, credo sia un dettaglio che non toglie più di tanto. Unico appunto che ti faccio, meglio corpicino che corpino. La storia dell'apprendista stregone, delle sue paure e insicurezze è interessante e ben descritta.
Ben resa la scena ombrosa in cui si svolge la storia.
Complimenti e buona edition!

Ciao Manuel, concordo su tutti i punti di miglioramento. Grazie mille per il commento e alla prossima :)

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MatteoMantoani
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#16 » mercoledì 27 marzo 2024, 20:42

maw ha scritto:Salve Matteo!
Un racconto duro, un sacrificio che si ripete nel tempo per rigenerare una famiglia di stregoni. L’atmosfera cupa cala nel lettore avvolgendolo. Un dubbio: il bambino che galleggia nell’aria dopo il rito e successivamente viene sepolto, è umano?
Le ombre lunghe ci sono, forse il tema meno. Non mi ha convinto del tutto.
Buona ENRICO LUCERI EDITION

Ciao, peccato non ti sia piaciuto. Il bambino è umano, preso dal villaggio vicino, non è un'informazione che ho tracciato bene, hai ragione.

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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#17 » mercoledì 27 marzo 2024, 20:43

Angelisa ha scritto:Ciao Matteo,

inquietante e nera favola. Non so perché io l'abbia interpretata come una favola ma mi è arrivata così. Forse non era questa la tua intenzione ma a volte come lettori assumiamo ciò che leggiamo in base al nostro sentire.
Mi è piaciuto il messaggio metaforico legato al sacrificio che diventa una colpa che bisogna assumersi perché la vita vada avanti.
Inoltre è ben scritto e la storia fluisce.
Alla prossima
A.

Può tranquillamente essere una favola, non ci vedo niente di male :) grazie per il commento e alla prossima!

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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#18 » mercoledì 27 marzo 2024, 20:47

Luca Moggia ha scritto:Ciao Matteo!

un rito antico che attraverso il sacrificio di un neonato dona nuovo vigore agli stregoni e alla loro dimora: bel modo di affrontare il tema, originale anche se forse non centratissimo. C’è indubbiamente la colpa e anche le ombre. Mi sfugge magari un solido collegamento fra le due cose ma ci sta... non era per nulla facile legarle! :-)

Per il resto la storia mi è piaciuta, scorre molto bene (salvo giusto qualche ripetizione) e trasporta nel castello insieme ai due stregoni.
Un punto che mi ha convinto un po’ meno è quello in cui il protagonista si addormenta.
Da come si approccia al rito lo vedo (giustamente) molto in ansia e quindi mi torna poco che pensi "non sarà certo un problema se riposo un momento" .
Bello il finale dove si capisce che il padre ringiovanisce grazie al rito!
A gusto personale forse sarebbe stato più d’impatto se tagliato a: “[…] una statua di bronzo e la sua barba bionda come quella di un re”.

Che dire... una bella prova!

In bocca al lupo per questa Luceri Edition e alla prossima!

Luca

Ahia, eh.. si addormenta perché è tardi e lui è comunque un ragazzino XD.. dici di tagliare la frase di finale in cui il padre gli dice che capirà le necessità di fare del male da grande? Non saprei, a me la conclusione in realtà piaciucchia, quello che volevo era rendere evidente il rapporto padre/figlio con le sue contraddizioni del caso.. grazie mille per il commento!

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antico
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Re: Gengivette sdentate

Messaggio#19 » venerdì 29 marzo 2024, 18:33

Formalmente ineccepibile, ormai riesci a confezionare i tuoi racconti in modo solido e ben definito. Un paio d'incertezze nell'esecuzione perché non mi sembra che l'addormentarsi del protagonista causi un qualche problema e allora viene da chiedersi perché porre l'accento sulla cosa e sì, avrei gradito qualche parola in più sul neonato. Credo che lo spazio utilizzato per l'assopimento tu potessi utilizzarlo per contestualizzare maggiormente come questi stregoni sono inseriti nella zona. Tema complesso, ma lo vedo. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e anche brillante, ma per lo step ulteriore serve risolvere quelle due cose che ti ho segnalato.

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