Il quadro

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 marzo con un tema di Enrico Luceri e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
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Taylor_Blackfyre
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Il quadro

Messaggio#1 » lunedì 18 marzo 2024, 23:18

«Che cos’hai, amore?» chiese Elodie con uno sbadiglio.
«Non lo so, non riesco a dormire.»
«Puoi almeno smettere di agitarti?»
«Scusami. Scendo a lavorare un po’.»
«Ok. ‘Notte, Mark.»
Johnny strinse i pugni e non disse niente. Sapeva da mesi della relazione della moglie, ma non osava affrontarla.
Scese le scale al buio e raggiunse zoppicando lo studio.

La tela sul cavalletto era solo un abbozzo, ma sapeva cosa sarebbe diventata. Dal giorno dell’incidente dipingeva solo variazioni dello stesso quadro: lo stesso cruscotto, la stessa strada, lo stesso punto di vista. Solo la posizione si spostava, ogni volta qualche metro più avanti. Ne aveva ormai una ventina e non sapeva come li avesse dipinti.
Non ricordava niente di quella notte.
Preparò i colori e i pennelli e lasciò che la sua mano si occupasse del resto.

L’alba lo svegliò con un raggio di luce che gli colpiva le palpebre. La gamba gli faceva un male terribile. Si sfregò gli occhi e guardò il cavalletto.
«Ma come…?»
Il quadro era finito, firmato e numerato.
“23”
Lo fotografò, caricò l’immagine nel cloud e prese il computer. Aveva scritto un codice che creava un filmato processando le foto e aggiungendo dei fotogrammi per renderlo più fluido. Lo lanciò e attese.
Ovattato e lontano, sentì il suono della prima delle tre sveglie di Elodie.
«Avanti» si disse e premette play. «Vediamo se cambia qualcosa.»

L’auto si inoltrò lungo la strada. Passò sotto al primo lampione, cambiò corsia e superò la donna sul marciapiede che portava a spasso due cani. Ma dopo la lavanderia sulla destra, invece di fermarsi, il filmato proseguì.
L’inquadratura, per la prima volta, si spostò sul sedile del passeggero, dove un cellulare stava squillando.
Era Elodie.
Nome e immagine scomparvero.
“33 chiamate perse”
La sua mano prese una bottiglia semivuota dal sedile e la portò alla bocca. Alcuni frame neri mostrarono che aveva chiuso gli occhi mentre beveva. Una nuova inquadratura sul telefono che squillava di nuovo, poi l’immagine tornò sulla carreggiata.
I fanali illuminavano una ragazza che attraversava la strada. L’auto la travolse, sbandò e si schiantò contro a un muretto, con il corpo della giovane tra il cofano e i mattoni. L’inquadratura si avvicinò al parabrezza, lo infranse e volò sull’asfalto.
Nero.
Johnny si chiese se il video fosse finito, ma tornò la luce e gli mostrò tre infermieri che lo intubavano, lo spostavano su una barella e lo portavano in ospedale.

Il video rallentò e diventò una successione di immagini separate da un frame nero.
Elodie e i suoi genitori che lo guardavano.
I dottori.
La polizia.
Elodie e i suoi genitori di nuovo, tutti più vecchi.
E più vecchi ancora.
Sua madre, ormai sola e ingrigita.
Elodie incinta, con un uomo che le teneva una mano sulla spalla.
Nero.
E nell’oscurità, il viso della ragazza che aveva ucciso, che lo fissava.

Tutto svanì.
Johnny spalancò gli occhi.
«Che cos’hai, amore?» chiese Elodie con uno sbadiglio.



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antico
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Re: Il quadro

Messaggio#2 » lunedì 18 marzo 2024, 23:27

Ciao Taylor e benvenuto nell'Arena! Tutto ok come parametri e mi hai scritto in privato, quindi tutto regolare. Buona ENRICO LUCERI EDITION!

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#3 » martedì 19 marzo 2024, 1:11

antico ha scritto:Ciao Taylor e benvenuto nell'Arena! Tutto ok come parametri e mi hai scritto in privato, quindi tutto regolare. Buona ENRICO LUCERI EDITION!

Grazie!

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gcdaddabbo
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Re: Il quadro

Messaggio#4 » giovedì 21 marzo 2024, 16:00

Salve, Taylor! Benvenuto! Racconto interessante, suggestivo, ma in alcune parti oscuro. Dimmi se ho capito.
Johnny è morto in un incidente perché si era ubriacato per dimenticare che la moglie Elodie lo tradiva con Mark. Prima di schiantarsi ha travolto ed ucciso una ragazza. Ora la sua anima vaga in cerca di superare il senso di colpa e immagina di dipingere le scene che ha vissuto anche durante il successivo periodo di coma.
Il tema è centrato, ma la storia non sono riuscito a comprenderla in tutti i passaggi e questo non mi ha permesso di apprezzarla appieno. Spero di ritrovarti presto.
Buona ENRICO LUCERI EDITION!

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#5 » giovedì 21 marzo 2024, 16:25

gcdaddabbo ha scritto:Salve, Taylor! Benvenuto! Racconto interessante, suggestivo, ma in alcune parti oscuro. Dimmi se ho capito.
Johnny è morto in un incidente perché si era ubriacato per dimenticare che la moglie Elodie lo tradiva con Mark. Prima di schiantarsi ha travolto ed ucciso una ragazza. Ora la sua anima vaga in cerca di superare il senso di colpa e immagina di dipingere le scene che ha vissuto anche durante il successivo periodo di coma.
Il tema è centrato, ma la storia non sono riuscito a comprenderla in tutti i passaggi e questo non mi ha permesso di apprezzarla appieno. Spero di ritrovarti presto.
Buona ENRICO LUCERI EDITION!

Ciao, grazie per il benvenuto!
Mi chiedevo cosa potesse capirsi, il racconto mi era venuto di 4.500 caratteri e ho dovuto tagliarne un terzo... devo prendere un po' la mano!
La tua interpretazione forse è più azzeccata della mia. In teoria, è ancora in coma e la sua mente cerca di processare quello che è successo, tormentandolo con la continua scoperta della propria situazione e di quello che ha fatto. Ogni volta che si risveglia lo fa senza consapevolezza di quello che scoprirà. A lungo andare, credo arriverà a dipingere anche lo schianto e i momenti successivi, senza bisogno che glieli mostri il filmato.
La parte in cui si alza dal letto e va a dipingere è immaginata, quello che vede nei quadri sono i ricordi. Nella realtà, quando ha scoperto il tradimento della moglie si è ubriacato e schiantato, mentre nel coma convive con la cosa senza il coraggio di parlarne (questo dovrebbe ricollegarsi al fatto che non risponde alle sue telefonate, voleva essere un parallelismo tra le situazioni).
Buona gara anche a te, a presto!

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Michael Dag
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Re: Il quadro

Messaggio#6 » domenica 24 marzo 2024, 11:46

inquietante...molto inquietante…
Quindi se non ho capito male, con questo programma/dispositivo lui vede il futuro solo che per qualche motivo strano vede… troppo futuro!
Immagino che tutte le scene che vede nel finale le veda da dietro le sbarre visto che ha ucciso una ragazza.
La storia c’è, l’atmosfera weird anche, il finale fa quello che deve. Insomma, un buon pezzo che ho letto volentieri.
Lo stile mi piace, è semplice e scorrevole, un po’ “classico” forse, ma si legge bene e poi con 3000 caratteri non ci si può certo sbizzarrire in piroette tecniche.

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#7 » domenica 24 marzo 2024, 13:06

Michael Dag ha scritto:inquietante...molto inquietante…
Quindi se non ho capito male, con questo programma/dispositivo lui vede il futuro solo che per qualche motivo strano vede… troppo futuro!
Immagino che tutte le scene che vede nel finale le veda da dietro le sbarre visto che ha ucciso una ragazza.
La storia c’è, l’atmosfera weird anche, il finale fa quello che deve. Insomma, un buon pezzo che ho letto volentieri.
Lo stile mi piace, è semplice e scorrevole, un po’ “classico” forse, ma si legge bene e poi con 3000 caratteri non ci si può certo sbizzarrire in piroette tecniche.

Ciao! Grazie, molto gentile :D in effetti ho patito un po' il limite di caratteri, ho dovuto tagliare molto.
Lui nell'incidente è finito in coma e quello che vede nel quadro sono ricordi di cosa è successo. Il software serve solo a rendere più fluida una sequenza di immagini statiche, avrebbe potuto essere un proiettore di diapositive ma visto che siamo in anni di IA... Solo che invece di fermarsi, gli mostra anche quello che è successo dopo. La parte in cui si sveglia, invece, è il modo in cui la sua mente cerca di razionalizzare la situazione. È rinchiuso in questo loop in cui continua a scoprire cosa gli è successo e a dimenticarlo, che probabilmente finirà solo quando dipingerà la scena dell'incidente.
Grazie, a presto!

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gioco
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Re: Il quadro

Messaggio#8 » lunedì 25 marzo 2024, 14:10

Ciao Taylor, è la prima volta che ti leggo e ti faccio i complimenti per la scrittura.
Il racconto è molto suggestivo. Credo tu non sia riuscito a rendere precisamente il filo logico del discorso, lo dico anche scorrendo i commenti precedenti. Ma non è detto che tutto debba essere per forza chiaro e spiegato. La cosa che mi funzionava meno era il fatto che il video andasse oltre i frame composti dai quadri, non capivo la logica. Ammetto che senza leggere i commenti non avrei capito che il protagonista fosse in coma, credevo si fosse ripreso dall’incidente, con forse una gamba amputata o lesionata, e ricordasse solo nei sogni o durante le “trance” al cavalletto. Ma faticavo a inquadrare il passare del tempo della penultima sezione. Poi l’espediente del risveglio ha spazzato via tutto: mi piacciono senz’altro i racconti circolari, ma in questo caso forse toglie un po’ di pathos.
Non sarà facile decidere dove metterti in classifica, però lo stile mi piace!

In bocca al lupo!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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Emiliano Maramonte
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Re: Il quadro

Messaggio#9 » lunedì 25 marzo 2024, 18:21

Ciao Taylor, benvenuto e lieto di conoscerti.
Il racconto è interessante, se non altro per l'intuizione onirico/fantascientifica (passami l'espressione). Non so perché mi ha ricordato la macchina di Blade Runner per ricostruire gli ambienti da singole foto. Considerando gli attuali standard delle intelligenze artificiali, non mi stupirei che qualcosa di simile a te descritto fosse disponibile.
Il vero problema del racconto è la concretizzazione dell'idea. A un certo punto si verifica uno stacco troppo marcato tra presunta realtà e realtà onirica (o visione interiore data dal coma). Stante così la situazione del protagonista, non sarebbe stato necessario scomodare la tecnologia, ma sarebbe bastato giocare sul "realismo magico" dei dipinto. Ad esempio, mettendo in sequenza i quadri realizzati in un certo lasso di tempo, Johnny avrebbe notato i movimenti, poi, magicamente, la sequenza disegnata sarebbe andata avanti da sola fino a svelargli la verità. Anche la gestione delle scene, spiazza un po'. All'inizio, tanto per dirne una, la consorte di Johnny conversa con Mark, l'amante, ma la conversazione è al telefono? Oppure lui ha origliato? Oppure è un eco della sua condizione? Ho dovuto rileggere l'incipit 4/5 volte per inquadrare l'avvio della vicenda.
In ogni caso, racconto senza infamia e senza lode.

Buona Edition!
Emiliano.

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#10 » lunedì 25 marzo 2024, 21:51

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Taylor, benvenuto e lieto di conoscerti.
Il racconto è interessante, se non altro per l'intuizione onirico/fantascientifica (passami l'espressione). Non so perché mi ha ricordato la macchina di Blade Runner per ricostruire gli ambienti da singole foto. Considerando gli attuali standard delle intelligenze artificiali, non mi stupirei che qualcosa di simile a te descritto fosse disponibile.
Il vero problema del racconto è la concretizzazione dell'idea. A un certo punto si verifica uno stacco troppo marcato tra presunta realtà e realtà onirica (o visione interiore data dal coma). Stante così la situazione del protagonista, non sarebbe stato necessario scomodare la tecnologia, ma sarebbe bastato giocare sul "realismo magico" dei dipinto. Ad esempio, mettendo in sequenza i quadri realizzati in un certo lasso di tempo, Johnny avrebbe notato i movimenti, poi, magicamente, la sequenza disegnata sarebbe andata avanti da sola fino a svelargli la verità. Anche la gestione delle scene, spiazza un po'. All'inizio, tanto per dirne una, la consorte di Johnny conversa con Mark, l'amante, ma la conversazione è al telefono? Oppure lui ha origliato? Oppure è un eco della sua condizione? Ho dovuto rileggere l'incipit 4/5 volte per inquadrare l'avvio della vicenda.
In ogni caso, racconto senza infamia e senza lode.

Buona Edition!
Emiliano.

Ciao! Software del genere esistono già ora. inizialmente volevo che fosse una presentazione con le varie immagini poi l'ho un po' evoluta, ma credo che se si fosse immaginato tutto guardando un unico quadro non avrebbe avuto senso dipingerne altri 20 e non ci sarebbe una possibile progressione verso la presa di consapevolezza della situazione. Riguardo la prima scena, lui è a letto con la moglie che lo chiama per errore con il nome dell'amante dopo che lui l'ha svegliata agitandosi.
Buona gara!

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#11 » lunedì 25 marzo 2024, 21:55

gioco ha scritto:Ciao Taylor, è la prima volta che ti leggo e ti faccio i complimenti per la scrittura.
Il racconto è molto suggestivo. Credo tu non sia riuscito a rendere precisamente il filo logico del discorso, lo dico anche scorrendo i commenti precedenti. Ma non è detto che tutto debba essere per forza chiaro e spiegato. La cosa che mi funzionava meno era il fatto che il video andasse oltre i frame composti dai quadri, non capivo la logica. Ammetto che senza leggere i commenti non avrei capito che il protagonista fosse in coma, credevo si fosse ripreso dall’incidente, con forse una gamba amputata o lesionata, e ricordasse solo nei sogni o durante le “trance” al cavalletto. Ma faticavo a inquadrare il passare del tempo della penultima sezione. Poi l’espediente del risveglio ha spazzato via tutto: mi piacciono senz’altro i racconti circolari, ma in questo caso forse toglie un po’ di pathos.
Non sarà facile decidere dove metterti in classifica, però lo stile mi piace!

In bocca al lupo!

Ciao a te! Devo prendere un po' la mano con la lunghezza consentita, sarebbero serviti più caratteri per descrivere meglio tutto. è interessante leggere nei commenti cosa non è stato scritto in modo chiaro!
grazie e buona gara!

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Manuel Marinari
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Re: Il quadro

Messaggio#12 » lunedì 25 marzo 2024, 22:03

Ciao Taylor, benvenuto!
Il racconto mi è piaciuto. Avevo letto un altro paio di racconti qui su MC (in altre edizioni, non in questa) in cui il finale svela lo stato di coma del protagonista. Devo dire che il tuo, tra questi, è quello scritto meglio e il più interessante. Ho notato la tua buona fantasia che si è espressa nel dipingere l'immaginario di una mente in coma che vede trascorrere il tempo attraverso le visite familiari. L'idea dei quadri è interessante. Mi sono un pò perso quando scrivi del cloud, del codice del video. Non sono molto pratico di questi sistemi di archiviazione e perciò la lettura ne ha risentito in quel frangente. Ma sono sicuro che altri lettori non abbiano avuto lo stesso mio problema.
Ottimo esordio, complimenti!
Buona edition!

maw
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Re: Il quadro

Messaggio#13 » martedì 26 marzo 2024, 11:04

Salve, Taylor! La storia scritta sembra interessante: tecnologica, futuristica, se solo riuscissi a capirla.
L’ho letta un paio di volte e non ne sono venuto a capo.
Gira tutta intorno ad un incidente in cui una ragazza viene investita da Johnny, morendo sul colpo. Ma dopo che succede ? Perché il “frame nero” dopo una serie di immagini ? Scusami, ma non riesco a completare il puzzle.

Buona ENRICO LUCERI EDITION!

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#14 » martedì 26 marzo 2024, 18:01

Manuel Marinari ha scritto:Ciao Taylor, benvenuto!
Il racconto mi è piaciuto. Avevo letto un altro paio di racconti qui su MC (in altre edizioni, non in questa) in cui il finale svela lo stato di coma del protagonista. Devo dire che il tuo, tra questi, è quello scritto meglio e il più interessante. Ho notato la tua buona fantasia che si è espressa nel dipingere l'immaginario di una mente in coma che vede trascorrere il tempo attraverso le visite familiari. L'idea dei quadri è interessante. Mi sono un pò perso quando scrivi del cloud, del codice del video. Non sono molto pratico di questi sistemi di archiviazione e perciò la lettura ne ha risentito in quel frangente. Ma sono sicuro che altri lettori non abbiano avuto lo stesso mio problema.
Ottimo esordio, complimenti!
Buona edition!

Grazie e buona edition anche a te!

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#15 » martedì 26 marzo 2024, 18:04

maw ha scritto:Salve, Taylor! La storia scritta sembra interessante: tecnologica, futuristica, se solo riuscissi a capirla.
L’ho letta un paio di volte e non ne sono venuto a capo.
Gira tutta intorno ad un incidente in cui una ragazza viene investita da Johnny, morendo sul colpo. Ma dopo che succede ? Perché il “frame nero” dopo una serie di immagini ? Scusami, ma non riesco a completare il puzzle.

Buona ENRICO LUCERI EDITION!

Ciao! Dopo l'incidente va in coma e la sua mente si inserisce nel loop che hai letto cercando di accettare la situazione. la serie di immagini scandiscono il passare del tempo nel letto di ospedale, il frame nero finale è il riavvio della sequenza, quando si sveglia è un costrutto in cui inserisce alcuni avvenimenti reali (il tradimento della moglie, il dolore alla gamba) su un'impalcatura inventata (lui che dipinge) e quello che vede nel quadro è ciò che è successo. buona gara!
Ultima modifica di Taylor_Blackfyre il martedì 26 marzo 2024, 21:17, modificato 1 volta in totale.

Angelisa
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Re: Il quadro

Messaggio#16 » martedì 26 marzo 2024, 18:46

Ciao Taylor,
ho avuto difficoltà a visualizzare pienamente la storia.
Non ho letto i commenti già espressi per non farmi influenzare perciò credo di aver capito che l'uomo rivive il suo incidente in una sorta di sospensione e mentre il tempo passa per tutti lui è rimasto prigioniero in una specie di limbo, il quadro mi rimanda a un Dorian Gray perso nella sua mente. Se la colpa del passato allunga la sua ombra in questo modo il tema forse è un po' decentrato ma comunque sia, che io abbia colto o meno, il racconto è scritto bene.
Alla prossima
A.

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#17 » martedì 26 marzo 2024, 21:20

Angelisa ha scritto:Ciao Taylor,
ho avuto difficoltà a visualizzare pienamente la storia.
Non ho letto i commenti già espressi per non farmi influenzare perciò credo di aver capito che l'uomo rivive il suo incidente in una sorta di sospensione e mentre il tempo passa per tutti lui è rimasto prigioniero in una specie di limbo, il quadro mi rimanda a un Dorian Gray perso nella sua mente. Se la colpa del passato allunga la sua ombra in questo modo il tema forse è un po' decentrato ma comunque sia, che io abbia colto o meno, il racconto è scritto bene.
Alla prossima
A.

Ciao!
dopo l'incidente è in coma e rielabora l'accaduto in un loop che lo porta a rivivere di continuo quello che ha fatto, fino a quando riuscirà ad accettarlo

Buona gara!

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Luca Moggia
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Re: Il quadro

Messaggio#18 » martedì 26 marzo 2024, 22:29

Ciao Taylor,

un incidente d’auto traumatizza il protagonista danneggiando la sua memoria e spingendolo a dipingere in modo ossessivo questo avvenimento nella speranza di ricostruirne la dinamica: direi che il tema c’è!
Mi è piaciuta l’idea di trasformare i quadri in foto che vengono poi processate da un software di analisi delle immagini però la resa non mi ha convinto molto, in particolare nel finale.

Mi sono immaginato che le nuove informazioni, rivelate dal quadro ventitré, partano da qui: “Ma dopo la lavanderia sulla destra, invece di fermarsi, il filmato proseguì”

Mi ha fatto uno strano effetto capire che ventidue quadri ricostruiscono una piccola parte dell’avvenimento e uno solo sposti così in avanti il tempo mostrando Elodie, i suoi genitori e la madre di Jhonny che invecchiano.
Riflettendo sul perché questa considerazione mi sia saltata all’occhio in automatico penso di aver individuato il problema del finale ossia l'eccessiva rapidità con cui la storia avanza e che fa perdere il senso della trama.
Che significato hanno i personaggi che appaiono, quali vicende li legano?
Un finale descritto a flash che, seppure coerenti con le amnesie del protagonista, lo rendono un po’ slegato dalla storia.

Attenzione al quinto rigo, dove una svista trasforma Jhonny in Mark :-)

Racconto con una buona idea di base che, a mio parere, necessita di una maggiore strutturazione.

Detto questo, ti faccio un grande in bocca al lupo per la Luceri Edition e spero di rileggerti presto!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#19 » martedì 26 marzo 2024, 23:22

Luca Moggia ha scritto:Ciao Taylor,

un incidente d’auto traumatizza il protagonista danneggiando la sua memoria e spingendolo a dipingere in modo ossessivo questo avvenimento nella speranza di ricostruirne la dinamica: direi che il tema c’è!
Mi è piaciuta l’idea di trasformare i quadri in foto che vengono poi processate da un software di analisi delle immagini però la resa non mi ha convinto molto, in particolare nel finale.

Mi sono immaginato che le nuove informazioni, rivelate dal quadro ventitré, partano da qui: “Ma dopo la lavanderia sulla destra, invece di fermarsi, il filmato proseguì”

Mi ha fatto uno strano effetto capire che ventidue quadri ricostruiscono una piccola parte dell’avvenimento e uno solo sposti così in avanti il tempo mostrando Elodie, i suoi genitori e la madre di Jhonny che invecchiano.
Riflettendo sul perché questa considerazione mi sia saltata all’occhio in automatico penso di aver individuato il problema del finale ossia l'eccessiva rapidità con cui la storia avanza e che fa perdere il senso della trama.
Che significato hanno i personaggi che appaiono, quali vicende li legano?
Un finale descritto a flash che, seppure coerenti con le amnesie del protagonista, lo rendono un po’ slegato dalla storia.

Attenzione al quinto rigo, dove una svista trasforma Jhonny in Mark :-)

Racconto con una buona idea di base che, a mio parere, necessita di una maggiore strutturazione.

Detto questo, ti faccio un grande in bocca al lupo per la Luceri Edition e spero di rileggerti presto!

Luca

Ciao! Sì, ho tagliato molto per stare nel limite e dai vari commenti vedo che in tanti fanno fatica a capire la trama. Tu hai capito bene, da lì il filmato mostra cose che lui ancora non ricorda. In realtà succede dopo ogni quadro, pian piano la sua memoria tornerà e quando sarà pronto ad accettare cosa è successo dipingerà la scena dell'incidente. Il finale con i flash è stato l'unico modo che ho trovato per stare dentro nel limite, penso anche io che la storia avrebbe dovuto avere più spazio. I personaggi che appaiono alla fine sono quelli che vanno a trovarlo in ospedale mentre è in coma, invecchiano perché passa parecchio tempo. Però Johnny e Mark non li confondo io, ma la moglie :P è addormentata e dice il nome dell'amante, per questo lui si arrabbia e stringe i pugni.
In bocca al lupo a te!

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Luca Moggia
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Re: Il quadro

Messaggio#20 » mercoledì 27 marzo 2024, 21:32

Taylor_Blackfyre ha scritto:
Luca Moggia ha scritto:Ciao Taylor,

un incidente d’auto traumatizza il protagonista danneggiando la sua memoria e spingendolo a dipingere in modo ossessivo questo avvenimento nella speranza di ricostruirne la dinamica: direi che il tema c’è!
Mi è piaciuta l’idea di trasformare i quadri in foto che vengono poi processate da un software di analisi delle immagini però la resa non mi ha convinto molto, in particolare nel finale.

Mi sono immaginato che le nuove informazioni, rivelate dal quadro ventitré, partano da qui: “Ma dopo la lavanderia sulla destra, invece di fermarsi, il filmato proseguì”

Mi ha fatto uno strano effetto capire che ventidue quadri ricostruiscono una piccola parte dell’avvenimento e uno solo sposti così in avanti il tempo mostrando Elodie, i suoi genitori e la madre di Jhonny che invecchiano.
Riflettendo sul perché questa considerazione mi sia saltata all’occhio in automatico penso di aver individuato il problema del finale ossia l'eccessiva rapidità con cui la storia avanza e che fa perdere il senso della trama.
Che significato hanno i personaggi che appaiono, quali vicende li legano?
Un finale descritto a flash che, seppure coerenti con le amnesie del protagonista, lo rendono un po’ slegato dalla storia.

Attenzione al quinto rigo, dove una svista trasforma Jhonny in Mark :-)

Racconto con una buona idea di base che, a mio parere, necessita di una maggiore strutturazione.

Detto questo, ti faccio un grande in bocca al lupo per la Luceri Edition e spero di rileggerti presto!

Luca

Ciao! Sì, ho tagliato molto per stare nel limite e dai vari commenti vedo che in tanti fanno fatica a capire la trama. Tu hai capito bene, da lì il filmato mostra cose che lui ancora non ricorda. In realtà succede dopo ogni quadro, pian piano la sua memoria tornerà e quando sarà pronto ad accettare cosa è successo dipingerà la scena dell'incidente. Il finale con i flash è stato l'unico modo che ho trovato per stare dentro nel limite, penso anche io che la storia avrebbe dovuto avere più spazio. I personaggi che appaiono alla fine sono quelli che vanno a trovarlo in ospedale mentre è in coma, invecchiano perché passa parecchio tempo. Però Johnny e Mark non li confondo io, ma la moglie :P è addormentata e dice il nome dell'amante, per questo lui si arrabbia e stringe i pugni.
In bocca al lupo a te!



Ciao Taylor!

come dicevano in Dune "finte, nelle finte, nelle finte" e qui direi "sviste, nelle sviste, nelle sviste" :-D

E' vero, con il rigo successivo ci si può arrivare che sia la moglie ad avere un lapsus.
Non l'ho notato perché di solito se becco una svista o se la immagino (come in questo caso) vado dritto.
Io ne combino un sacco, fra fretta e stanchezza. La punteggiatura poi, lasciamo stare!.

Te la segnalavo perché, se vorrai rimaneggiare il racconto, per evitare che altri incappino in questo fraintendimento potresti per esempio mettere di nuovo Mark nel finale => "Elodie incinta, con Mark che le teneva una mano sulla spalla" .
Non ho letto gli altri commenti quindi magari è successo solo a me, nel qual caso, fai finta che non ti abbia detto nulla :-)

Sviste a parte, sì, credo che con maggiore spazio la storia sarebbe venuta fuori meglio perché comunque ha un bel grado di complessità e 3.000 caratteri sono estremamente pochi!

Del resto, una delle lezioni che mi sta insegnando Minuti Contati è proprio quella di progettare dall'origine una storia che sia adatta al format dell'edizione.
Mica facile!

Di nuovo in bocca al lupo e a rileggerti presto!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#21 » giovedì 28 marzo 2024, 1:42

Luca Moggia ha scritto:
Taylor_Blackfyre ha scritto:
Luca Moggia ha scritto:Ciao Taylor,

un incidente d’auto traumatizza il protagonista danneggiando la sua memoria e spingendolo a dipingere in modo ossessivo questo avvenimento nella speranza di ricostruirne la dinamica: direi che il tema c’è!
Mi è piaciuta l’idea di trasformare i quadri in foto che vengono poi processate da un software di analisi delle immagini però la resa non mi ha convinto molto, in particolare nel finale.

Mi sono immaginato che le nuove informazioni, rivelate dal quadro ventitré, partano da qui: “Ma dopo la lavanderia sulla destra, invece di fermarsi, il filmato proseguì”

Mi ha fatto uno strano effetto capire che ventidue quadri ricostruiscono una piccola parte dell’avvenimento e uno solo sposti così in avanti il tempo mostrando Elodie, i suoi genitori e la madre di Jhonny che invecchiano.
Riflettendo sul perché questa considerazione mi sia saltata all’occhio in automatico penso di aver individuato il problema del finale ossia l'eccessiva rapidità con cui la storia avanza e che fa perdere il senso della trama.
Che significato hanno i personaggi che appaiono, quali vicende li legano?
Un finale descritto a flash che, seppure coerenti con le amnesie del protagonista, lo rendono un po’ slegato dalla storia.

Attenzione al quinto rigo, dove una svista trasforma Jhonny in Mark :-)

Racconto con una buona idea di base che, a mio parere, necessita di una maggiore strutturazione.

Detto questo, ti faccio un grande in bocca al lupo per la Luceri Edition e spero di rileggerti presto!

Luca

Ciao! Sì, ho tagliato molto per stare nel limite e dai vari commenti vedo che in tanti fanno fatica a capire la trama. Tu hai capito bene, da lì il filmato mostra cose che lui ancora non ricorda. In realtà succede dopo ogni quadro, pian piano la sua memoria tornerà e quando sarà pronto ad accettare cosa è successo dipingerà la scena dell'incidente. Il finale con i flash è stato l'unico modo che ho trovato per stare dentro nel limite, penso anche io che la storia avrebbe dovuto avere più spazio. I personaggi che appaiono alla fine sono quelli che vanno a trovarlo in ospedale mentre è in coma, invecchiano perché passa parecchio tempo. Però Johnny e Mark non li confondo io, ma la moglie :P è addormentata e dice il nome dell'amante, per questo lui si arrabbia e stringe i pugni.
In bocca al lupo a te!



Ciao Taylor!

come dicevano in Dune "finte, nelle finte, nelle finte" e qui direi "sviste, nelle sviste, nelle sviste" :-D

E' vero, con il rigo successivo ci si può arrivare che sia la moglie ad avere un lapsus.
Non l'ho notato perché di solito se becco una svista o se la immagino (come in questo caso) vado dritto.
Io ne combino un sacco, fra fretta e stanchezza. La punteggiatura poi, lasciamo stare!.

Te la segnalavo perché, se vorrai rimaneggiare il racconto, per evitare che altri incappino in questo fraintendimento potresti per esempio mettere di nuovo Mark nel finale => "Elodie incinta, con Mark che le teneva una mano sulla spalla" .
Non ho letto gli altri commenti quindi magari è successo solo a me, nel qual caso, fai finta che non ti abbia detto nulla :-)

Sviste a parte, sì, credo che con maggiore spazio la storia sarebbe venuta fuori meglio perché comunque ha un bel grado di complessità e 3.000 caratteri sono estremamente pochi!

Del resto, una delle lezioni che mi sta insegnando Minuti Contati è proprio quella di progettare dall'origine una storia che sia adatta al format dell'edizione.
Mica facile!

Di nuovo in bocca al lupo e a rileggerti presto!

Luca

Quando si inizia con una citazione da Dune non importa quello che viene dopo, sarà sempre e comunque bene accetto!
Buon proseguimento di gara, la mia mi sa che si ferma qui ^_^'

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antico
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Re: Il quadro

Messaggio#22 » mercoledì 3 aprile 2024, 19:08

Hai stoffa e potenzialità e si vede. Il problema qui è che ti sei scontrato con la problematica più classica di MC, ovvero il limite di caratteri. Hai detto di avere scritto 4500 caratteri e di essere stato costretto a tagliare e questo ti ha fregato. L'esercizio deve essere quello di fare rendere al meglio un'idea in un tot di caratteri, ma il superarli e poi comprimere si esplica quasi sempre in motivo d'incomprensione per il lettore e questo ne è il caso. Tutto troppo scollegato e mi è stato necessario leggere i tuoi commenti per comprendere le tue intenzioni. Niente di male, ci sta, ma la prossima volta occhio allo spazio. Per me un pollice tendente al positivo al pelo pelo.

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il quadro

Messaggio#23 » giovedì 4 aprile 2024, 1:45

antico ha scritto:Hai stoffa e potenzialità e si vede. Il problema qui è che ti sei scontrato con la problematica più classica di MC, ovvero il limite di caratteri. Hai detto di avere scritto 4500 caratteri e di essere stato costretto a tagliare e questo ti ha fregato. L'esercizio deve essere quello di fare rendere al meglio un'idea in un tot di caratteri, ma il superarli e poi comprimere si esplica quasi sempre in motivo d'incomprensione per il lettore e questo ne è il caso. Tutto troppo scollegato e mi è stato necessario leggere i tuoi commenti per comprendere le tue intenzioni. Niente di male, ci sta, ma la prossima volta occhio allo spazio. Per me un pollice tendente al positivo al pelo pelo.

Next time, Antico, next time! Oltre al non aver calcolato la lunghezza, ero anche un po' in "paranoia" per il tempo. La prossima volta lo sfrutterò fino alla fine per cercare di tirare fuori qualcosa di migliore. Grazie del commento, buon proseguimento!

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