L'ombra del destino di Bruce Lagogrigio

[BruceLagogrigio]

L'ombra del destino di Bruce Lagogrigio[/align]

La luce dei neon danza sulle due carte che tengo fra le dita: una coppia di donne.
Il cuore batte così forte che ho il dubbio possano sentirlo tutti gli avventori di questa sudicia bisca di Monza.
Il tipo dall’altra parte del tavolo sorride.
Il flop non è stato generoso: un due, un quattro e un otto sul tavolo. Il croupier gira la carta del turn: un’altra donna.
Ho un tris. Proprio come quella volta a Villa Pliniana. È un segno del destino. Vado!
"All in" annuncio con voce più ferma possibile.
Spingo tutte le mie fiches verso il centro del tavolo. Sono gli ultimi risparmi. Il cuore batte ancora più forte. Stai calmo.
Il tipo ghigna. “Ci sto.”
Cos'hai per ridere tanto?
Lui cala un cinque e un sei; io le mie donne.
Il croupier svelto distribuisce l'ultima carta: un tre di cuori.
Il mio cuore si ferma. Il bastardo ha fatto scala. Ho perso tutto.


***


Apro gli occhi confuso. Dove sono?
Il mal di testa mi confonde. Cerco qualche riferimento e riconosco il mio salotto. La finta pelle della poltrona che Laura mi ha lasciato dopo il divorzio mi mette un po’ di sicurezza. La odiava così tanto che nemmeno l’ha nominata dall’avvocato.
La luce è rimasta accesa tutta notte. Chi se ne frega.
Due bottiglie vuote di scotch sul pavimento mi ricordano cosa ho fatto ieri sera: sbronzarmi. Cos’altro avrei dovuto fare dopo quella partitaccia?
Hai fatto bene a lasciarmi, Laura. Sono un perdente. L’unica partita che ho vinto è stata quella con Roberto quando ci siamo giocati la tua mano. Un tris di donne anche allora. Che figlio di puttana il destino.
Mi accorgo che l’attaccapanni crea una strana ombra sul tappeto che ricorda la sagoma di un uomo.
“Ciao perdente.”
È la voce di Roberto! Quella è l’ombra di Roberto?
Mi riprendo. Non mi scompongo. Sono ubriaco marcio. Sono cose che capitano.
“Non dovevi ammazzarti Roby. E soprattutto non dovevi spedire quella lettera a Laura prima di farlo. Le hai spiattellato tutto. Non si fa così a un amico. Avevi promesso.”
L’ombra ondeggia e dice: “L’amavo troppo. Più di me stesso. L’ho incontrata qualche volta dopo il vostro matrimonio e non era felice. Con me lo sarebbe stata.”
“Se avesse voluto così il destino non avresti avuto una coppia di fanti a Villa Pliniana. I patti erano chiari.”
“Non avrei dovuto giocare quella stupida partita con te. Meglio perdere un amico che la donna che si ama.”
“L’amavo anche io!”
“Dici? Le hai promesso che non avresti più giocato e hai continuato a farlo. E poi l’hai chiamata Lara!”
“È stato un errore! Non ho amanti. Ero stanco e nervoso. Ho provato a ricucire il nostro rapporto dopo quella tua lettera, ma non ci sono riuscito. Il gioco era l’unico modo per scacciare il dolore. Se mi avesse amato abbastanza…”


***


Apro la finestra e salgo sul davanzale. Cinque piani dovrebbero bastare. Mi volto verso l’ombra di Roberto. Mi perseguita da tre mesi. Non ce la faccio più.
L’ombra ormai gigantesca si fa spazio fra le bottiglie e si allunga verso di me. Mi sfiora il piede. Perdo l’equilibrio e cado all’indietro. Il vuoto… mi accoglie.

[antico]

Ciao Bruce! Tutto ok con i parametri, buona ENRICO LUCERI EDITION!

[BruceLagogrigio]

Ciao Bruce! Tutto ok con i parametri, buona ENRICO LUCERI EDITION!

Grazie del check! Buona edizione anche a te!

[MatteoMantoani]

Ciao Bruce!
AHHHH! Il seguito del racconto dell'altra volta! Quindi finisce così male, peccato XD
L'unico appunto che ho è questo: se uno non avesse letto il tuo racconto precedente, credo che si sarebbe goduto questa conclusione molto meno di come l'ho apprezzata io. In ogni caso: narrazione buona, conflitto ok, chiusa.. scontatella.
La cosa che ho apprezzato di più è la partita all'inizio, chiaro che finiva male, ma ho sentito quella strizza allo stomaco anche io, quindi mi è parsa la parte migliore del racconto, al di là del riassuntone nella parte centrale, che avrei cercato piuttosto di accorciare.
Nel complesso, quindi, una continuità interessante con la gara precedente, e un racconto con lo spiegotto nel mezzo un po' noioso, ma che parte molto bene.

[alexandra.fischer]

Tema centrato. Storia molto particolare, dove si narra di un giocatore d’azzardo che perde tutto al casino. La tensione del gioco è ben resa. Lo si capisce dalle carte in mano al protagonista. Ed è da brividi che le fiches sul tavolo siano i suoi ultimi soldi. Peccato che l’avversario abbia carte migliori delle sue. Bene anche la ricostruzione della vita del protagonista, ridotto a bere, dopo che la moglie Laura ha divorziato da lui. Lo spettro dell’amico Roberto, con il quale si è giocato la moglie lo perseguita. Fino a indurlo al suicidio.
Attenzione:
ciao, perdente
Non dovevi ammazzarti, Roby

[Maurizio Chierchia]

Ciao Bruce.
Bel racconto, me lo sono letto d'un fiato e ammetto che mi è dispiaciuto arrivare alla fine. La parte centrale, col dialogo con Roberto, secondo me è super riuscita. Hai gestito sapientemente le battute e le descrizioni. Sinceramente non ho chissà che appunti da farti. Forse avrei solo asciugato un po' l'inizio per avere qualche carattere in più nel finale, ma il racconto rimane comunque molto interessante.
Ti auguro buona gara e a rileggerci presto!

[Taylor_Blackfyre]

Ciao! Tra i racconti che ho letto finora è quello che ha centrato meglio il tema, qui i fantasmi del passato allungano davvero gli artigli nel presente. Apprezzo il tono un po' da noir e il finale drammatico, secondo me è un buon lavoro. Ho letto nei commenti che c'è una "parte 1" che non ho letto, ma mi sembra che questo racconto si regga in piedi anche da solo.

[BruceLagogrigio]

Ciao Bruce!
AHHHH! Il seguito del racconto dell'altra volta! Quindi finisce così male, peccato XD
L'unico appunto che ho è questo: se uno non avesse letto il tuo racconto precedente, credo che si sarebbe goduto questa conclusione molto meno di come l'ho apprezzata io. In ogni caso: narrazione buona, conflitto ok, chiusa.. scontatella.
La cosa che ho apprezzato di più è la partita all'inizio, chiaro che finiva male, ma ho sentito quella strizza allo stomaco anche io, quindi mi è parsa la parte migliore del racconto, al di là del riassuntone nella parte centrale, che avrei cercato piuttosto di accorciare.
Nel complesso, quindi, una continuità interessante con la gara precedente, e un racconto con lo spiegotto nel mezzo un po' noioso, ma che parte molto bene.

Ciao Matteo, che bello che ci sei ancora tu fra i commentatori, così hai potuto apprezzare in pieno la parte due! Ti dirò, avevo promesso a Rick Faith (sparito nel frattempo mannaggia a lui) che avrei fatto due racconti collegati prima o poi, e visto che il precedente era andato bene mi sembrava adatto.
Ti dirò, sono soddisfatto del prodotto perché rispecchia i commenti della parte 1 (con il refuso Lara e il finale che a molti non era piaciuto). Lo "spiegotto" centrale è stato necessario in quanto comunque volevo fosse un racconto one-shot in modo anche se uno non avesse letto lo scorso avrebbe potuto goderselo stand alone. Certo per chi come te aveva già letto il primo magari può risultare ridondante. D'altronde è Roberto (Robert -> Bob: As you know Bob?) a farlo ahah. Va be' mi fermo qua.

Grazie ancora e buona gara!

[BruceLagogrigio]

Tema centrato. Storia molto particolare, dove si narra di un giocatore d’azzardo che perde tutto al casino. La tensione del gioco è ben resa. Lo si capisce dalle carte in mano al protagonista. Ed è da brividi che le fiches sul tavolo siano i suoi ultimi soldi. Peccato che l’avversario abbia carte migliori delle sue. Bene anche la ricostruzione della vita del protagonista, ridotto a bere, dopo che la moglie Laura ha divorziato da lui. Lo spettro dell’amico Roberto, con il quale si è giocato la moglie lo perseguita. Fino a indurlo al suicidio.
Attenzione:
ciao, perdente
Non dovevi ammazzarti, Roby

Grazie Alexandra! Contentissimo che tu abbia apprezzato il racconto. Le virgole ultimamente sono il mio incubo, esattamente come il fantasma di Roberto per il protagonista. Ci farò più attenzione!

[angelo.frascella]

Ciao Bruce.

Trovo il tuo racconto da una parte semplice e centrato sul tema, dall'altro però un po' piatto. L'effetto è dovuto da una parte sull'approccio stilistico un po' privo di "colore" e suggestione: tante frasi con struttura semplice (soggetto verbo complemento) che si limitano a descrivere azioni e cose che accadono e lo rendono un po' monotono. Dall'altra mi è mancato un po' il coinvolgimento emotivo in una situazione che si fa sempre più drammatica fino a portare al suicidio il protagonista, ma il cui impatto emotivo sul protagonista non sono riuscito a percepire in lui. Insomma l'idea, anche se non troppo originale, c'è, ma dovresti lavorare un po' sulla resa

[BruceLagogrigio]

Ciao Bruce.

Trovo il tuo racconto da una parte semplice e centrato sul tema, dall'altro però un po' piatto. L'effetto è dovuto da una parte sull'approccio stilistico un po' privo di "colore" e suggestione: tante frasi con struttura semplice (soggetto verbo complemento) che si limitano a descrivere azioni e cose che accadono e lo rendono un po' monotono. Dall'altra mi è mancato un po' il coinvolgimento emotivo in una situazione che si fa sempre più drammatica fino a portare al suicidio il protagonista, ma il cui impatto emotivo sul protagonista non sono riuscito a percepire in lui. Insomma l'idea, anche se non troppo originale, c'è, ma dovresti lavorare un po' sulla resa

Ciao Angelo. Sì capisco cosa intendi. È un po' il problema della scrittura immersiva tendere a descrivere troppo le azioni. Soprattutto in un racconto così breve. Poi volendo fare i tre atti è stato ancora più palese in quanto ho dovuto tenere meramente l'essenziale. Probabilmente rimane un po' freddo. L'obiettivo era quello di lasciare le emozioni al lettore (tramite il testo) più che palesare quello del protagonista. È una cosa su cui sto lavorando e non esce sempre con tutti. Grazie ancora per il feedback! Buon contest.

[Andrea Furlan]

Ciao Bruce,
Anche io credo che il pregio maggiore del tuo racconto sia stato come hai centrato il tema per niente facile, fra tutti uno dei pezzi più aderenti. Concordo con chi ha commentato che il dialogo fra il protagonista e l'ombra sa un po' di spiegone e il finale arriva forse troppo affrettato, ma comunque coerente. In ogni caso l'atmosfera noir e sovrannaturale, che apprezzo sempre, è resa bene. Non ho capito bene quale fosse il gioco d'azzardo della parte iniziale e mi sono un po' perso a rileggere per capire meglio anche per alcuni termini tecnici che non conosco. Forse un'identificazione più semplice avrebbe aiutato la scorrevolezza della lettura.

[Mario Mazzafoglie]

L'OMBRA DEL DESTINO - BRUCE LAGOGRIGIO

Ciao Bruce, un piacere leggerti.
Ho letto che c'è un prequel di questo racconto, ma credo che con maestria tu sia riuscito a renderlo comunque indipendente.
Da appassionato di Texana ho apprezzato a metà la parte iniziale, in quanto da una parte me la sono goduta perchè so di cosa si parlava, ma d'altro canto se proprio dovevi scriverla, andava fatto bene. Tra flop e turn ci stava una puntata e un po' di tensione. E poi dove sono gli altri giocatori? Una bisca in heads up mi sembra un po' strana.
Detto questo, poi la trama scorre e c'è un filo logico, anche se prevedibile, in quello che leggiamo.
Lo stile è asciutto al punto giusto e il tema è centrato alla grande.
Alla prossima, buona edition.

[Andrea76]

Già un racconto che parla di poker con me parte avvantaggiato. Concordo con chi ti ha scritto che potevi aumentare la tensione inserendo una puntata tra il flop e il turn (d’altra parte 3000 caratteri sono quello che sono e forse non hai avuto lo spazio per farlo). In ogni caso un pezzo godibilissimo e un tema super-centrato.

[L'inquisitore]

Ciao Bruce! Qui il tema è preso bene: quando hai dubbi, fallo letterale. Ha funzionato bene. La situazione è interessante ed emerge bene. Mi è piaciuto l'inizio che presenta il personaggio come un giocatore e semina la coppia di donne e la partita a Villa Pliniana. Il resto emerge un po' troppo dal dialogo, ma con 3k che vogliamo pretendere? A livello stilistico ci sono un paio di cosette che non funzionano benissimo, ma nel complesso bene. Direi un buon lavoro da pollice quasi su!

[BruceLagogrigio]

Ciao Bruce,
Anche io credo che il pregio maggiore del tuo racconto sia stato come hai centrato il tema per niente facile, fra tutti uno dei pezzi più aderenti. Concordo con chi ha commentato che il dialogo fra il protagonista e l'ombra sa un po' di spiegone e il finale arriva forse troppo affrettato, ma comunque coerente. In ogni caso l'atmosfera noir e sovrannaturale, che apprezzo sempre, è resa bene. Non ho capito bene quale fosse il gioco d'azzardo della parte iniziale e mi sono un po' perso a rileggere per capire meglio anche per alcuni termini tecnici che non conosco. Forse un'identificazione più semplice avrebbe aiutato la scorrevolezza della lettura.

Ciao Andrea non si finisce mai di imparare! In effetti ho dato per scontato che si capisse che stessero giocando a poker (credevo che l'All In fosse palese) ma mai dare per scontato qualcosa su MC. In effetti non ho pensato che se qualcuno non fosse stato avvezzo a tal gioco poteva rimanere confuso (sopratutto con i termini tecnici). Grazie del consiglio. Alla prossima!

[gioco]

Hahaha, ciao Bruce, ho letto ora il tuo racconto.
Idea coraggiosa e sfrontata continuare la storia dell'edizione precedente, mi piace! Diventerà una saga?
Devo ammettere che mi era piaciuto di più l'altro racconto, e non sono sicuro di quanto si possa apprezzare questo senza aver letto il primo. Però arrivato a "E poi l’hai chiamata Lara!" mi sono scompisciato!
Ci penserò anch'io magari a riprendere qualche personaggio o qualche ambientazione, oppure potremmo creare una rete di rimandi interna a MC, dove si riprende un racconto passato di un altro autore... mumble mumble...
(Piccola pignoleria: avrei scritto "Non avevo amanti", se son divorziati da tempo).
A presto e in bocca al lupo!

[BruceLagogrigio]

L'OMBRA DEL DESTINO - BRUCE LAGOGRIGIO

Ciao Bruce, un piacere leggerti.
Ho letto che c'è un prequel di questo racconto, ma credo che con maestria tu sia riuscito a renderlo comunque indipendente.
Da appassionato di Texana ho apprezzato a metà la parte iniziale, in quanto da una parte me la sono goduta perchè so di cosa si parlava, ma d'altro canto se proprio dovevi scriverla, andava fatto bene. Tra flop e turn ci stava una puntata e un po' di tensione. E poi dove sono gli altri giocatori? Una bisca in heads up mi sembra un po' strana.
Detto questo, poi la trama scorre e c'è un filo logico, anche se prevedibile, in quello che leggiamo.
Lo stile è asciutto al punto giusto e il tema è centrato alla grande.
Alla prossima, buona edition.

Ciao Mario, Grazie. Si è il continuo della scorsa edizione ma ho cercato di tenerlo il più indipendente il possibile. Ehh non potevo esagerare con il poker altrimenti avrei dovuto incentrare tutto su quello. E anche aggiungere giocatori avrebbe portato via caratteri. Però mi ricordo un film piuttosto famoso dove si giocavano un sacco di soldi in due.
Alla prossima!

[BruceLagogrigio]

Già un racconto che parla di poker con me parte avvantaggiato. Concordo con chi ti ha scritto che potevi aumentare la tensione inserendo una puntata tra il flop e il turn (d’altra parte 3000 caratteri sono quello che sono e forse non hai avuto lo spazio per farlo). In ogni caso un pezzo godibilissimo e un tema super-centrato.

Ciao Andrea! Piacere di rincrociarti! E sì, si poteva fare ma magari con 4000 caratteri, con invece 3000 ho dovuto sintetizzare all'essenziale. Oppure avrei potuto incentrare tutto in una scena unica sul tavolo da gioco. Non avevo ancora letto racconti sul poker sicuramente ne avranno fatti in passato su MC, quindi contento di aver trovato una argomento vincente.

Grazie.

[BruceLagogrigio]

Ciao Bruce! Qui il tema è preso bene: quando hai dubbi, fallo letterale. Ha funzionato bene. La situazione è interessante ed emerge bene. Mi è piaciuto l'inizio che presenta il personaggio come un giocatore e semina la coppia di donne e la partita a Villa Pliniana. Il resto emerge un po' troppo dal dialogo, ma con 3k che vogliamo pretendere? A livello stilistico ci sono un paio di cosette che non funzionano benissimo, ma nel complesso bene. Direi un buon lavoro da pollice quasi su!

Grazie Inquisitore! Contentissimo del tuo pollice quasi su. Vale una vittoria per me.
Trovo ottimo il consiglio di seguire il tema in modo letterario se non si trova nulla di più originale. In questo caso è stato più istintivo che ragionato. Ho notato che lo "spiegone" diluito in un dialogo un po' serrato risulti più godibile (avendo poi così pochi caratteri ancora di più). Sperimentazione andata a buon fine a questo giro. Ancora grazie.