Di generazione in generazione

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 marzo con un tema di Enrico Luceri e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
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Andrea76
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Di generazione in generazione

Messaggio#1 » martedì 19 marzo 2024, 0:56

1959

Le lenzuola dell’albergo profumavano di vaniglia. Marisa si accoccolò sul petto di Mario e gli accarezzò i peli folti. “Credi che glielo dirai?”
Lui sprimacciò il cuscino alle sue spalle per appoggiarcisi meglio. “Dire cosa?”
Lei gli baciò un capezzolo. “A tua moglie.”
Mario si allungò verso il comodino per cercare il pacchetto delle Nazionali, ma non lo trovò. Guardò la valigia sopra lo scrittoio accanto alla finestra. Le sigarette erano lì dentro, troppo lontane da raggiungere.
“Non è il momento, tesoro.”
“E quando lo sarà?”
“Quando Marco crescerà. Ora è troppo piccolo per un trauma del genere.”
Marisa lo baciò sul collo. “Tuo figlio è così intelligente. Ieri abbiamo fatto il tema: cosa vuoi diventare da grande? Ha scritto che vuole fare il pacifista, non lo trovi adorabile? Gli ho messo ottimo, se l’è meritato.”
Mario continuò a fissare la valigia senza dire niente.
“Se lo venisse a sapere cosa gli diresti?”
Lui scosse la testa. “Che non è colpa mia.”

1984
Giovanna lo baciò durante il ritornello.

Oh, can't you see
You belong to me?


La ricambiò ma non aveva voglia. Una folla puzzolente accalcava il Palaeur: sudore, scarpe vecchie, aliti vinosi.
Lei si ritrasse e lo fissò preoccupata. “Marco, che cos’hai?”
Continuava ad ascoltare Sting sul palco, eppure aprì la bocca per dirle qualcosa: “…”.

I'll be watching you

Lei protestò: “Non ti sento, alza la voce!”
Le prese un braccio e le accostò la bocca all’orecchio: “Federica è incinta.”
“Cosa?”
“Se è maschio lo chiameremo Luca.”

Every breath you take

“Ma tu… tu mi avevi detto che non facevate più l’amore!”
“È successo per caso.”
“Per caso un cazzo! E ora che fai, non la lasci più?”
“Sarò padre, devi darmi il tempo di riflettere. Mi aspetterai?”
La osservò attentamente. Giovanna si era fatta piccola come la minigonna che indossava quella sera. Piangeva e non sapeva che rispondere.

I'll be watching you

Marco capì che lo avrebbe aspettato.

2010
Mentre si annodava la cravatta, Luca sentì un rumore. Uscì dal bagno ed entrò in camera da letto. Maia era seduta al tavolo da trucco, i tubetti di rossetto e i profumi erano sparsi a terra.
“Che hai fatto?”
Lei si indicò la pancia. “Sta per finire tutto.” Sotto il baby doll aveva un leggero gonfiore. “Tra poco la vedranno anche i ciechi.”
Luca fece un passo in avanti. “È normale, avrai un bambino.”
“Diventerò brutta e tu mi tradirai!”
La raggiunse e si accovacciò al suo fianco. “Non dire sciocchezze.”
"Devi proprio andarci a quella festa?"
“Ormai ho promesso.”
“Ci sarà anche Cinzia, la tua ex?”
“Non lo so e non mi importa. Io amo te” Marco la baciò tenendole il viso tra le mani, poi si alzò per andare via.
“Perché non resti? Stiamo in casa e facciamo l’amore tutto il giorno.”
Non le rispose. Stava uscendo dalla stanza, ma lei lo richiamò. “Luca, davvero non mi tradirai mai?”
Si voltò e si sforzò di guardarla. “Credimi, Maia. Io non ti trad…” si bloccò proprio all’ultimo. Un violento singhiozzo interruppe la sua voce, rendendo quelle parole delle semplici intenzioni.



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antico
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#2 » martedì 19 marzo 2024, 0:58

Ciao Andrea! Caratteri e tempo ok, buona ENRICO LUCERI EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#3 » martedì 19 marzo 2024, 14:27

Tema centrato. Ci sono ben tre generazioni di fedifraghi nella tua storia. Declini il tema dell’adulterio con grande abilità. C’è Mario, che condanna Marisa a un’eterna attesa. C’è il figlio di lui, Marco, che annuncia a Giovanna la gravidanza della moglie Federica. Infine Luca, da poco sposato con Maia, che andrà a una festa dove c’è la sua ex Cinzia. La moglie, incinta, teme di essere tradita. E sul finale si vede Luca, in dubbio. Molto belle le tre ambientazioni, l’albergo, la casa, e la discoteca.

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gcdaddabbo
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#4 » giovedì 21 marzo 2024, 15:51

Ciao, Andrea! Ci ritroviamo.
Questa volta siamo appena ventitré e finiamo per essere sempre gli stessi. Raccontatori, giudicati e giudicanti, che si incrociano come le coppie e le amanti nelle tue scene. L’asimmetria della storia che si ripete privilegia il maschio fedifrago nei confronti della moglie incinta e dell’amante tradita e immagino che questo possa piacere. Descrivi al solito in modo divino.
Questa volta ho fatto un po’ di fatica però a seguire l’intreccio. Mi sono aiutato con un diagramma di flusso
Non so se il tema è centrato. Non ho capito cosa abbia prodotto il singhiozzo di Luca. Non ho visto le ombre lunghe.
So che non devo chiedere di più.
Buona ENRICO LUCERI EDITION!

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Andrea76
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#5 » giovedì 21 marzo 2024, 16:26

gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Andrea! Ci ritroviamo.
Questa volta siamo appena ventitré e finiamo per essere sempre gli stessi. Raccontatori, giudicati e giudicanti, che si incrociano come le coppie e le amanti nelle tue scene. L’asimmetria della storia che si ripete privilegia il maschio fedifrago nei confronti della moglie incinta e dell’amante tradita e immagino che questo possa piacere. Descrivi al solito in modo divino.
Questa volta ho fatto un po’ di fatica però a seguire l’intreccio. Mi sono aiutato con un diagramma di flusso
Non so se il tema è centrato. Non ho capito cosa abbia prodotto il singhiozzo di Luca. Non ho visto le ombre lunghe.
So che non devo chiedere di più.
Buona ENRICO LUCERI EDITION!


Ciao Giovanni, grazie per il tuo commento. Le ombre lunghe sono le conseguenze che il comportamento dei padri ha sui figli, in questo caso nelle scelte in campo affettivo. Mi sono rifatto al vecchio detto "le colpe dei padri ricadono sui figli". Il singhiozzo è solo un espediente drammaturgico per rappresentare la titubanza di Luca: probabilmente anche lui tradirà la moglie come hanno fatto le generazioni precedenti.

Grazie ancora, e a rileggerti presto.

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Andrea76
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#6 » giovedì 21 marzo 2024, 16:27

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Ci sono ben tre generazioni di fedifraghi nella tua storia. Declini il tema dell’adulterio con grande abilità. C’è Mario, che condanna Marisa a un’eterna attesa. C’è il figlio di lui, Marco, che annuncia a Giovanna la gravidanza della moglie Federica. Infine Luca, da poco sposato con Maia, che andrà a una festa dove c’è la sua ex Cinzia. La moglie, incinta, teme di essere tradita. E sul finale si vede Luca, in dubbio. Molto belle le tre ambientazioni, l’albergo, la casa, e la discoteca.


Ciao Alexandra, grazie mille per avermi letto e per il tuo commento che non era nemmeno dovuto visto che siamo nello stesso gruppo. Ricambierò senz'altro leggendoti.
Un abbraccio.

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Michael Dag
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#7 » domenica 24 marzo 2024, 11:06

Scusa, non ho capito.
Troppi personaggi, troppe date, troppo stacchi temporali, e intervallare una delle scene con strofe di canzone non mi ha aiutato.
Ho letto più volte, ma non riesco a trovare la trama di ciò che racconti... ok, c'è questa famiglia in cui tutti i maschi tradiscono le compagne... e poi? si, il tema magari c'è, ma le conseguenze? Secondo me ti sei imbarcato in una cosa troppo grossa per il poco spazio a disposizione.
Mi spiace di non aver saputo apprezzare.

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gioco
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#8 » domenica 24 marzo 2024, 23:23

Bella storia ricorrente. Ben scritta.
Il finale aperto funziona. Forse un po’ troppo in tonalità minore, avrei chiuso con un accento più marcato, ma sono scelte.
L’inframmezzo del testo della canzone solo nella scena centrale non mi convince, non so, forse avresti potuto farlo in tutti e tre i casi, con brani dell’epoca corrispondente. Capisco che solo la seconda sia ambientata ad un concerto, ma perché?
Nel complesso una buona prova, ma manca un po' di mordente.
In bocca al lupo per l’edition!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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Emiliano Maramonte
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#9 » lunedì 25 marzo 2024, 12:32

Ciao Andrea, bentrovato!
Mi è piaciuta questa staffetta tra generazioni, rende bene (a parole) il significato del detto: "Le colpe dei padri ricadono sui figli". Qui il tutto si può adattare anche al tema del contest perché una vecchia colpa (addirittura datata 1959) si reitera nei decenni, di padre in figlio. Un pochino di confusione nella gestione delle vicende, ma questo credo sia dovuto ai triangoli amorosi che hai rappresentato paragrafo per paragrafo. La scena del 2010 è quella che mi è piaciuta di più perché, dopo aver letto di tradimenti avvenuti per decenni, sai che capiterà di nuovo e ti dispiaci per Maia, ma non puoi farci niente. Il finale, quindi, è amaro, davvero amaro. Te lo potevi giocare meglio, in verità, perché il singulto può non essere così univoco per tutti. A me ha fatto effetto, ho capito dove volevi andare a parare, ma per qualcun altro può non essere così.
Tema centrato, per quanto mi riguarda.
Piccola annotazione tecnica, utilizzo improprio di un termine: "Una folla puzzolente accalcava il Palaeur". Avrei messo "gremiva", o qualche altro sinonimo.

Buona gara!
Emiliano.

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Luca Moggia
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#10 » lunedì 25 marzo 2024, 20:29

Ciao Andrea,

la tua storia ha una struttura interessante dove la colpa si sposta di padre in figlio attraverso le diverse epoche.
A mio parere il tradimento non è necessariamente una colpa ma, per come hai impostato la storia, fa questo effetto perciò tema centrato!
Attenzione: non ho capito subito che Marco fosse il figlio Mario.
Pensavo invece che il protagonista della seconda scena fosse lo stesso della prima con il risultato che mi sono confuso e ho dovuto rileggere.
Un nome più particolare e riconoscibile di uno dei due personaggi avrebbe probabilmente evitato il fraintendimento.
Buoni i dialoghi che, data la loro preponderanza, mi fanno apprezzare anche lo stile dell'intera narrazione.
Come spesso mi capita in queste tipologie di racconto, basate appunto sui dialoghi, provo un certo senso di estraniamento dovuto all’evanescenza del contesto ambientale.
Nel tuo caso comunque anche con pochi dettagli fai un buon lavoro e, soprattutto, l’emotività dei personaggi riempie bene questo "vuoto".

In bocca al lupo per la Luceri Edition e alla prossima!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Manuel Marinari
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#11 » lunedì 25 marzo 2024, 22:58

Ciao Andrea! Questo tuo racconto che segue l'intreccio di padre in figlio mi è piaciuto molto. Chissà se alla fine la catena verrà spezzata. I dialoghi li sai scrivere bene. Mi sembra di vedere che riesci a padroneggiare bene le interazioni tra i personaggi e l'intreccio che hai costruito si regge alla grande sulla struttura di dialoghi che hai composto. Complimenti.
Unico appunto che mi sento di farti sull'esperienza di lettura, perché ovviamente è una scelta stilistica e non mi sento mai di criticarle a nessuno, è sul brano musicale della seconda scena. Quando trovo questo tipo di composizione, mi si spezza la lettura. Faccio una fatica immensa. Credo che se il lettore conosce la canzone, potrebbe essere utile magari scrivere un ritornello o un pezzo significativo e inserirlo in un momento preciso della trama. Inserire più parti di una canzone fa si che si spezzi un pò e diventa meno fluido. Ad esempio a me che non conosco la canzone non suona nelle mie orecchie.
Questo racconto mi è piaciuto ancora di più rispetto al precedente che ti commentai.
Alla prossima!

maw
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#12 » martedì 26 marzo 2024, 10:59

Salve, Andrea.
La storia si ripete nel tempo: padre, figlio, nipote.
Sono tre maschi: tutti e tre tradiscono le loro compagne in epoche diverse. Io non vedo le ombre lunghe ma forse un fattore ereditario insito nel DNA originario. Sembrano il clone l’uno dell’altro. Stessi cromosomi. Intendevi trasferire questo ?
Le strofe della canzone di Sting tolgono l’attenzione del lettore.
Detto questo, il racconto nel suo insieme è scritto decisamente bene.
Buona ENRICO LUCERI EDITION!

Angelisa
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#13 » martedì 26 marzo 2024, 18:53

Ciao Andrea,
un bel trittico di traditori seriali non c'è che dire. Le ombre del passato si allungano anche per discendenza di sangue evidentemente. La storia non mi ha colpito molto devo ammettere ma è scritta bene. Solo nell'ultimo paragrafo in un punto scrivi Marco ma è Luca. Una svista che ti segnalo qualora lo volessi sistemare per altro.
Alla prossima
A.

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antico
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Re: Di generazione in generazione

Messaggio#14 » mercoledì 3 aprile 2024, 18:47

Una struttura semplice che presta ovviamente il fianco alla ripetizione in un così breve spazio. Non sono del tutto convinto dell'uso del singhiozzo, per svelare il triste futuro, mi sembra artificiale. Tutto bene, ma manca una componente fondamentale: il contesto. Parti dall'assunto che il tradimento sia una colpa e che il fatto che ha segnato (le ha segnate?) la vita dei figli porterà gli stessi a reiterare, ma mi sembra che tu sia rimasto, sull'argomento, troppo in superficie e che necessitasse di qualcosa di più. Il tema c'è. Riassumendo, direi un pollice tendente al positivo in modo solido anche se non brillante. In ultimo: concordo sulle strofe della canzone, sono quasi sempre bruttine in così pochi caratteri.

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