Un posto sicuro

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 marzo con un tema di Enrico Luceri e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
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Luca Moggia
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Un posto sicuro

Messaggio#1 » martedì 19 marzo 2024, 1:22

John scese gli scalini intagliati nella parete della scogliera e saltò sulla spiaggia, accanto al gozzo tirato in secco.
Isabella, vestita da sera, lo chiamò dalla terrazza della villa. “Ti raggiungo subito amore!”
La sua voce rimbalzò sulle pareti di roccia e una leggera eco riempì l’insenatura.
“Fai con calma Isa, vado a controllare se il cancello è chiuso”
John attraversò la spiaggetta, prese il sentiero seminascosto dai cespugli di rosmarino e salì fino a all’apertura nel fianco della scogliera.
Entrò nel piccolo tunnel, illuminato con dei faretti, che collegava la sua proprietà alla pista ciclabile, ricavata in una vecchia galleria del treno scavata nella montagna.
I ragazzi impazzivano per quel passaggio segreto.
La stessa gioia che aveva provato lui, trentacinque anni prima, quando aveva scoperto quel posto magico, quel rifugio, dove nessuno poteva trovarlo.
Passò accanto alle biciclette appoggiate al muro e infilò la testa fra le sbarre del cancello d’acciaio che chiudeva il passaggio.
Inspirò l’aria fresca che riempiva la galleria.
Poco più a destra del cancello il tunnel curvava e la luce fioca dei faretti si perdeva nel buio assoluto.
Era lì che si erano nascosti, il 10 agosto del 1998.
Avevano aspettato che scendesse, si facesse strada in mezzo ai cespugli e si sdraiasse sui sassi caldi, con le cuffie nelle orecchie e “The Spaghetti Incident?” che girava nel lettore nuovo di pacca.
Mancava poco all’appuntamento con Elisa e si era messo in testa che, ad ogni stella cadente, le avrebbe mostrato una delle costellazioni.
Poi se li era trovati addosso, come cani rabbiosi che scovano un coniglio.
Nico gli teneva le braccia, Aziz le gambe e Michael lo prendeva a calci.
Volevi fare il romantico eh?
Ma come avevano fatto a trovarlo?
Nico gli aveva strappato di mano il lettore cd e l’aveva lanciato su uno scoglio, il coperchio si era aperto con uno colpo secco e il cd dei Guns era volato in acqua.
Gli avevano tolto i pantaloncini e Aziz sghignazzava.
“Ma guardalo! Come fai a trovartelo in mezzo a tutto quel grasso!”
Michael l’aveva preso per la maglietta e si era avvicinato. Il suo fiato puzzava di sigaretta.
“Secondo te Elisa se la farebbe con uno sfigato come te? Non ci pensare neanche, grassone!” gli aveva mollato un pugno nello stomaco e John era caduto a faccia in giù sui sassi.
Erano spariti su per il sentiero come tre ombre cattive.
Ombre che con il passare del tempo John aveva affrontato, sistemato, pagando anche un bel po’ di soldi e che ora erano imprigionate per sempre in un posto sicuro, da dove non potevano uscire.
Il cellulare gli vibrò in tasca, Isabella aveva finito di prepararsi. Era ora di andare al ristorante.
John tornò indietro e come ogni volta che tornava verso la villa, contò i passi.
Dieci per arrivare sopra la tomba di Aziz, altri dieci per arrivare su quella di Nico e gli ultimi dieci per arrivare davanti al gozzo, dove Isabella leggeva sempre i suoi romanzi e il cadavere di Michael marciva sotto la sabbia.


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antico
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#2 » martedì 19 marzo 2024, 1:25

Ciao Luca! Anche per te malus minimo tempo! Buona ENRICO LUCERI EDITION!

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KatyBlacksmith
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#3 » mercoledì 20 marzo 2024, 1:49

Ciao, Luca, ben ritrovato!
Peccato per i 4 punti di malus. Tema centrato, ambientazione credibile e storia originale, con finale a sorpresa, che non mi aspettavo. Si fa leggere volentieri, trascina bene nella storia e anche se abbozzati, i tre li si immagina, come la situazione.
Ho un problemi con i nomi: Elisa è la stessa persona di Isabella (che è anche Isa)? O sono due donne diverse?
Attento: i vocativi mancano sistematicamente.
“Ti raggiungo subito amore!”
“Fai con calma Isa, vado… ”
Buona prova e buona undicesima era!

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Alfabri
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#4 » venerdì 22 marzo 2024, 13:04

Ciao Luca, piacere di leggerti.
Ottimo racconto, che fa il suo dovere, in bello stile, preparando una storia classica, lineare, di vita vissuta in età adolescenziale, per giungere ad un plot twist fortemente inatteso e per questo efficace.
I dialoghi sono chiari nonostante manchino i caporali dei discorsi diretti (che comunque servono!), segno che hai gestito bene la narrazione.
Dissento solo sulla similitudine delle "tre ombre cattive", che trovo poco azzeccata.
Tema centratino, è pur vero che la necessità che il protagonista sente di ripercorrere quella storia da l'idea di un conto in sospeso con la memoria, eppure il fatto di aver archiviato la faccenda con un triplice omicidio e qualche seduta dallo psicologo non fa emergere bene le "ombre lunghe" del passato del protagonista!
Promozione piena, comunque. Alla prossima!

Gaia Peruzzo
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#5 » venerdì 22 marzo 2024, 18:13

Ciao Luca. Forse è la prima volta che ti leggo per poi doverti mettere in classifica.
Il racconto mi è piaciuto molto, le immagini sono molto evocative. Quando ho finito di leggerlo mi sono chiesta se questo posto esistesse per davvero o fosse solo frutto della tua immaginazione. Anche il colpo di scena finale funziona bene. Banalmente pensavo che i tre bulli fossero finiti in una qualche sorta di comunità di recupero o prigione. E invece!
L'unico appunto che riesco a farti è che avrei messo "Volevi fare il romantico eh?" tra le virgolette, come il resto dei dialoghi, però alla fine è solo una svista.
In bocca al lupo per la gara!

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Fagiolo17
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#6 » venerdì 22 marzo 2024, 21:45

Ciao Luca e piacere di averti letto, come sempre.
bel raccontino, che parte da uno stralcio di vita e ci porta fino ai peccati del nostro protagonista. il racconto scorre una meraviglia, dettagli azzeccati e ottima caratterizzazione del luogo.
Per evitare dubbi avrei lasciato la stessa morosina del 1998, per evitare dubbi amletici, ma sono solo pare da lettore di MC. che siano la stessa persona o no, ai fini della storia non cambia niente.
ottima scelta anche del CD da ascoltare! ;)
Mi piace molto la frase finale, con il conteggio dei passi per arrivare alle tombe dei tre che lo hanno bullizzato, che chiude perfettamente il racconto.
Sicuramente da podio!
In bocca al lupo per l'edizione!

Debora
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#7 » lunedì 25 marzo 2024, 13:42

Ciao Luca, piacere di leggerti. Il tuo racconto mi è piaciuto davvero molto! Il giusto ritmo, plot, e un finale di quelli che preferisco (e che forse per quello, per il fatto che “desideravo” proprio che fosse quella la fine fatta dai bulli, avevo intuito qualche riga prima…). Quelle ultime due righe con la conta dei passi sono eccezionali e varrebbero già da sole tutto il racconto. Tema centratissimo. Complimenti e buona gara!

alexandra.fischer
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#8 » mercoledì 27 marzo 2024, 14:12

Tema centrato. Il protagonista, un uomo con qualche chilo di troppo, è bullizzato da tre giovinastri. Ma lui sa come sistemarli. Infatti li ha uccisi uno dietro l’altro. E ora è con Isabel. Molto belle le descrizioni del gozzo, del mare e della pista ciclabile. Il personaggio di Isabel, colta ed elegante si fa amare. Mentre quelli dei bulli si fanno detestare al punto che il Lettore simpatizza con il protagonista, del tutto privo di rimorsi.

Attenzione:
Ti raggiungo subito, amore

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BruceLagogrigio
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#9 » mercoledì 27 marzo 2024, 19:02

In terza persona. Tempo verbale passato remoto. Ambientazione attuale: Spiaggia.

Ciao Luca un vero piacere ritrovarti in piena forma.
SI riconosce la tua mano il tuo stile. Bel racconto. L'atmosfera, l'odore della salsedine, il freddo della galleria, il sole che ti scalda, lo sciabordio del mare, la voce di Axel Rose nelle orecchie, il sapore del sangue e della vendetta. Sembrava di essere lì. Bel ritmo, peccato solo per il nome della ragazza che avrei tenuto la stessa per tutto il racconto. Molto buono il finale.

Complimenti.

Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Gerry Ponsacchi
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#10 » mercoledì 27 marzo 2024, 20:50

Ciao Luca, molto carina la storia, ho trovato un errore di attribuzione che mi ha parzialmente rovinato l’atmosfera.

Il punto esatto è questo: “Poi se li era trovati addosso, come cani rabbiosi che scovano un coniglio”. In quel momento mi son detto, aspetta devo aver capito male. Ricordo che il protagonista era un uomo, John. Ma è appena stata menzionata Elisa, quindi nel ricordo di lui è lei quella che viene attaccata. L’ombra lunga del passato è uno stupro di gruppo. Allora sono tornato daccapo a rileggere, e arrivato di nuovo lì mi son detto, sì ok, sembrava riferito a lui ma in effetti ci può stare anche riferito a lei.
Poi vado avanti, e invece scopro che l’attribuzione iniziale era corretta, è lui a essere preso!

Insomma, la combo narrazione in terza persona al passato + flashback + assenza di chiari pronomi lui/lei in quella singola frase mi ha giocato un brutto scherzo!
a presto,
g3rry

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IL GLADIATORE
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#11 » mercoledì 3 aprile 2024, 22:44

Ciao Luca,
un racconto ben scritto, che cattura fin dall'inizio e ti porta nella storia creando subito quell'empatia che ogni lettore vorrebbe trovare e provare in ogni storia. Non ho avuto alcuna difficoltà a individuare ogni dettaglio della storia e a capire chi fosse il protagonista di alcuni frammenti di scena e chi no. Il racconto fila liscio ed è davvero ben strutturato. Scrivere un racconto equilibrato, che fa il suo e lo fa in questo modo non è facile ma tu ci sei riuscito. Pollice su con chapeau!

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Luca Moggia
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#12 » martedì 9 aprile 2024, 19:27

KatyBlacksmith ha scritto:Ciao, Luca, ben ritrovato!
Peccato per i 4 punti di malus. Tema centrato, ambientazione credibile e storia originale, con finale a sorpresa, che non mi aspettavo. Si fa leggere volentieri, trascina bene nella storia e anche se abbozzati, i tre li si immagina, come la situazione.
Ho un problemi con i nomi: Elisa è la stessa persona di Isabella (che è anche Isa)? O sono due donne diverse?
Attento: i vocativi mancano sistematicamente.
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“Fai con calma Isa, vado… ”
Buona prova e buona undicesima era!


Ciao Katjia!

sono contento che il racconto abbia fatto il suo lavoro dal punto di vista dell'immersione specie perché 3.000 caratteri mi stanno stretti per evocare immagini che siano visualizzabili.

Riguardo alla questione del nome non sei l'unica che me l'ha segnalata.
Isabella (l'attuale compagna del protagonista) e Elisa (la ragazza di cui lui era innamorato da giovane) sono due persone diverse.
C'erano in effetti molti modi per evitare confusione: o mettere la stessa protagonista femminile (cosa che non avevo pensato anche se potrebbe avere dei risvolti interessanti) oppure più semplicemente scegliere due nomi molto diversi fra loro.
Questi come sonorità suonano molto simili e possono dare origine a confusione.

Grazie della lettura e della segnalazione sui vocativi, la punteggiatura è un punto su cui devo sicuramente migliorare!

Alla prossima Edizione!

Luca
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Luca Moggia
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#13 » martedì 9 aprile 2024, 19:49

Alfabri ha scritto:Ciao Luca, piacere di leggerti.
Ottimo racconto, che fa il suo dovere, in bello stile, preparando una storia classica, lineare, di vita vissuta in età adolescenziale, per giungere ad un plot twist fortemente inatteso e per questo efficace.
I dialoghi sono chiari nonostante manchino i caporali dei discorsi diretti (che comunque servono!), segno che hai gestito bene la narrazione.
Dissento solo sulla similitudine delle "tre ombre cattive", che trovo poco azzeccata.
Tema centratino, è pur vero che la necessità che il protagonista sente di ripercorrere quella storia da l'idea di un conto in sospeso con la memoria, eppure il fatto di aver archiviato la faccenda con un triplice omicidio e qualche seduta dallo psicologo non fa emergere bene le "ombre lunghe" del passato del protagonista!
Promozione piena, comunque. Alla prossima!


Ciao Fabrizio,

piacere di incontrarti qui su Minuti Contati!

Che dire, un commento molto analitico (e positivo!) per il quale ti ringrazio.
"Ombre cattive" mi è venuto immaginandomi Jhon con gli occhi semichiusi per il dolore che vede allontanarsi i tre bulli (adesso ex bulli) nella luce del crepuscolo. Effettivamente però che l'accostamento di "cattive" con "ombre" c'entra il giusto.

Sul tema, che è il punto per me più critico dell'edizione, capisco la tua osservazione.
Ci sono le ombre del passato ma non le vedi allungarsi sul presente di Jhon perché ha appunto archiviato la vicenda.
E' vero, a questo aspetto non avevo pensato.
Un elemento sul "passato che ritorna" lo puoi forse trovare nella conta dei passi, una specie di "rituale" che Jhon ripete di frequente quando è alla villa per riaccendere il ricordo (o esorcizzare il suo gesto).
Però me lo sono immaginato, nel racconto non è esplicitato :-)

Al netto dei problemi sono molto contento che il racconto ti sia piaciuto!

Alla prossima!

Luca
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#14 » giovedì 11 aprile 2024, 19:00

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Luca. Forse è la prima volta che ti leggo per poi doverti mettere in classifica.
Il racconto mi è piaciuto molto, le immagini sono molto evocative. Quando ho finito di leggerlo mi sono chiesta se questo posto esistesse per davvero o fosse solo frutto della tua immaginazione. Anche il colpo di scena finale funziona bene. Banalmente pensavo che i tre bulli fossero finiti in una qualche sorta di comunità di recupero o prigione. E invece!
L'unico appunto che riesco a farti è che avrei messo "Volevi fare il romantico eh?" tra le virgolette, come il resto dei dialoghi, però alla fine è solo una svista.
In bocca al lupo per la gara!


Ciao Gaia!

esatto, è la prima volta, e sono molto contento che sia capitato con un racconto che ti è piaciuto!
Il finale, anche osservando gli altri commenti, è uscito bene e se è riuscito anche a sorprenderti ha proprio
fatto il suo dovere!

L 'ambientazione poi è un luogo reale, presa dal posto dove vado in vacanza fin da quando ero piccolo e c'è per davvero una ex galleria del treno che collega tre paesi.
Oggi è una super pista ciclabile, tutta ben curata, ma quando eravamo ragazzini era semi abbandonata, senza illuminazione e senza pavimentazione. Serviva solo come accesso a una villa e il proprietario se la faceva in macchina.
Noi invece con bici e torce andavamo a esplorarla finché un giorno ci siamo spinti più avanti, oltre la villa, e abbiamo trovato quel passaggio che dava su alcuni scogli in riva al mare... puoi immaginarti l'esaltazione!
Purtroppo un'estate di alcuni anni dopo ci siamo trovati davanti un cancello (non si sa chi l'abbia messo) e tanti saluti...
Spero almeno che non ci abbiano seppellito qualcuno!
:-)

Scherzi a parte, grazie mille del commento e dell'apprezzamento!
Alla prossima edizione!

Luca
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Luca Moggia
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#15 » giovedì 11 aprile 2024, 21:16

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Luca e piacere di averti letto, come sempre.
bel raccontino, che parte da uno stralcio di vita e ci porta fino ai peccati del nostro protagonista. il racconto scorre una meraviglia, dettagli azzeccati e ottima caratterizzazione del luogo.
Per evitare dubbi avrei lasciato la stessa morosina del 1998, per evitare dubbi amletici, ma sono solo pare da lettore di MC. che siano la stessa persona o no, ai fini della storia non cambia niente.
ottima scelta anche del CD da ascoltare! ;)
Mi piace molto la frase finale, con il conteggio dei passi per arrivare alle tombe dei tre che lo hanno bullizzato, che chiude perfettamente il racconto.
Sicuramente da podio!
In bocca al lupo per l'edizione!



Ciao Luca!

ricevere da te un commento così positivo è un boost di autostima! :-)

Sono contento che tu abbia apprezzato gli elementi chiave del racconto, specie l'ambientazione,
che è un posto reale a cui sono molto affezionato!
Per la ragazza sì, mi rendo conto che i nomi possono generare confusione e avrei fatto bene o a mettere la stessa ragazza
o a scegliere due nomi diversi.
Come giustamente dici, ai fini della storia, non cambia nulla, salvo il fatto che se Elisa e Isabella fossero state la stessa persona potevano aprirsi altri scenari interessanti.
In 3.000 caratteri sarebbero rimasti fra le righe ma è comunque una buona idea per eventualmente ampliare il tutto.

P.S. "pare" non l'avevo mai sentito, lo aggiungo al vocabolario slang X-D

Scherzi a parte, grazie della lettura e del commento e complimenti per il tuo racconto!

Luca
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#16 » giovedì 11 aprile 2024, 21:31

Debora ha scritto:Ciao Luca, piacere di leggerti. Il tuo racconto mi è piaciuto davvero molto! Il giusto ritmo, plot, e un finale di quelli che preferisco (e che forse per quello, per il fatto che “desideravo” proprio che fosse quella la fine fatta dai bulli, avevo intuito qualche riga prima…). Quelle ultime due righe con la conta dei passi sono eccezionali e varrebbero già da sole tutto il racconto. Tema centratissimo. Complimenti e buona gara!


Ciao Debora!

Complimenti intanto per la vittoria!
Ho letto il tuo "Colpe" e mi è proprio piaciuto, bello cattivo e spietato!

Il tuo commento mi fa molto piacere, soprattutto perché se il racconto è risuscito a trasmetterti la voglia
di rivalsa significa che l'empatia con Jhon ha funzionato bene e questo credo sia la cosa più importante in una storia.
Ancora complimenti e alla prossima edizione!

Luca
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#17 » venerdì 12 aprile 2024, 13:34

Luca Moggia ha scritto:
Ciao Gaia!

esatto, è la prima volta, e sono molto contento che sia capitato con un racconto che ti è piaciuto!
Il finale, anche osservando gli altri commenti, è uscito bene e se è riuscito anche a sorprenderti ha proprio
fatto il suo dovere!

L 'ambientazione poi è un luogo reale, presa dal posto dove vado in vacanza fin da quando ero piccolo e c'è per davvero una ex galleria del treno che collega tre paesi.
Oggi è una super pista ciclabile, tutta ben curata, ma quando eravamo ragazzini era semi abbandonata, senza illuminazione e senza pavimentazione. Serviva solo come accesso a una villa e il proprietario se la faceva in macchina.
Noi invece con bici e torce andavamo a esplorarla finché un giorno ci siamo spinti più avanti, oltre la villa, e abbiamo trovato quel passaggio che dava su alcuni scogli in riva al mare... puoi immaginarti l'esaltazione!
Purtroppo un'estate di alcuni anni dopo ci siamo trovati davanti un cancello (non si sa chi l'abbia messo) e tanti saluti...
Spero almeno che non ci abbiano seppellito qualcuno!
:-)

Scherzi a parte, grazie mille del commento e dell'apprezzamento!
Alla prossima edizione!

Luca


Grazie per avermi raccontato questa curiosità in più! Qualcosa mi diceva che poteva essere un luogo reale e secondo me con pochi piccoli passaggi sei riuscito a dipingerlo bene. È sempre bello lasciarsi ispirare da quello che scopriamo per caso o posti della nostra infanzia. Ahah speriamo di no, che non ci sia seppellito nessuno per davvero.

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Re: Un posto sicuro

Messaggio#18 » domenica 14 aprile 2024, 16:47

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Il protagonista, un uomo con qualche chilo di troppo, è bullizzato da tre giovinastri. Ma lui sa come sistemarli. Infatti li ha uccisi uno dietro l’altro. E ora è con Isabel. Molto belle le descrizioni del gozzo, del mare e della pista ciclabile. Il personaggio di Isabel, colta ed elegante si fa amare. Mentre quelli dei bulli si fanno detestare al punto che il Lettore simpatizza con il protagonista, del tutto privo di rimorsi.

Attenzione:
Ti raggiungo subito, amore


Ciao Alexandra!

Ti ringrazio molto della lettura, o commenti fuori classifica sono sempre un bel regalo!
Sono contento che il racconto sia riuscito a evocare l'ambiente in cui si svolge la storia ed
è interessante che tu ti sia sentita dalla parte di Jhon. A me piacciono i personaggi "cattivi"
con cui si riesce però a empatizzare per via del male che hanno subito. Se Jhon fa questo effetto
è un'ottima cosa!

Grazie anche per l'annotazione sul dialogo, molto utile dato che su quel fronte ho bisogno di migliorare!

Alla prossima edizione!

Luca
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#19 » domenica 14 aprile 2024, 17:02

BruceLagogrigio ha scritto:In terza persona. Tempo verbale passato remoto. Ambientazione attuale: Spiaggia.

Ciao Luca un vero piacere ritrovarti in piena forma.
SI riconosce la tua mano il tuo stile. Bel racconto. L'atmosfera, l'odore della salsedine, il freddo della galleria, il sole che ti scalda, lo sciabordio del mare, la voce di Axel Rose nelle orecchie, il sapore del sangue e della vendetta. Sembrava di essere lì. Bel ritmo, peccato solo per il nome della ragazza che avrei tenuto la stessa per tutto il racconto. Molto buono il finale.

Complimenti.

Bruce.


Ciao Bruce!

grazie della lettura e del commento super positivo!

Tenere la stessa ragazza in effetti potrebbe essere una scelta interessante.
Se anche Elisa avesse avuto un ruolo nell'agguato (ad esempio spifferando ai bulli il "posto segreto" di Jhon)
si potrebbe porre la domanda di come mai lei non sia finita a fare compagnia agli altri tre.
Jhon l'ha perdonata o, pur essendo il suo compagno, medita ancora vendetta? Elisa/Isabella come
ha vissuto la scomparsa dei tre amici? Cosa succederà quando verrà a sapere che sono sepolti
così vicini a lei?

Ottimo suggerimento che genera parecchi spunti!

Alla prossima Edizione, vale a dire, a domani!
:-)

Luca
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#20 » domenica 14 aprile 2024, 17:10

Gerry Ponsacchi ha scritto:Ciao Luca, molto carina la storia, ho trovato un errore di attribuzione che mi ha parzialmente rovinato l’atmosfera.

Il punto esatto è questo: “Poi se li era trovati addosso, come cani rabbiosi che scovano un coniglio”. In quel momento mi son detto, aspetta devo aver capito male. Ricordo che il protagonista era un uomo, John. Ma è appena stata menzionata Elisa, quindi nel ricordo di lui è lei quella che viene attaccata. L’ombra lunga del passato è uno stupro di gruppo. Allora sono tornato daccapo a rileggere, e arrivato di nuovo lì mi son detto, sì ok, sembrava riferito a lui ma in effetti ci può stare anche riferito a lei.
Poi vado avanti, e invece scopro che l’attribuzione iniziale era corretta, è lui a essere preso!

Insomma, la combo narrazione in terza persona al passato + flashback + assenza di chiari pronomi lui/lei in quella singola frase mi ha giocato un brutto scherzo!
a presto,
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Ciao Gerry, piacere di ritrovarti!

peccato che tu sia stato costretto a tornare indietro, capisco l'effetto e non è mai una buona cosa.
Ho pensato che l'attribuzione fosse chiara perché il soggetto dell'ultima azione è Jhon ma in effetti
è sottinteso quindi ci sta di perderselo.
Mi spiace averti incasinato la lettura perché mi pare di capire che il racconto in sé ti sia piaciuto e poi
perché bastava, come giustamente dici, un semplice pronome in più.

Farò più attenzione!

Grazie del commento e spero di leggerti domani!

Luca
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Re: Un posto sicuro

Messaggio#21 » domenica 14 aprile 2024, 17:47

IL GLADIATORE ha scritto:Ciao Luca,
un racconto ben scritto, che cattura fin dall'inizio e ti porta nella storia creando subito quell'empatia che ogni lettore vorrebbe trovare e provare in ogni storia. Non ho avuto alcuna difficoltà a individuare ogni dettaglio della storia e a capire chi fosse il protagonista di alcuni frammenti di scena e chi no. Il racconto fila liscio ed è davvero ben strutturato. Scrivere un racconto equilibrato, che fa il suo e lo fa in questo modo non è facile ma tu ci sei riuscito. Pollice su con chapeau!



Ciao Gladiatore!

sono contento che la lettura sia stata piacevole e, soprattutto, che il racconto sia riuscito a trasmetterti empatia.
Penso sia l'obbiettivo a cui ogni storia dovrebbe puntare ed è per questo
che il tuo commento mi fa estremamente piacere!

Alle 23:00, di fronte a una bozza del racconto piuttosto imbarazzante, volevo chiudere tutto.
Poi ho deciso di provarci fino alla fine e ne è valsa la pena!
Una lezione molto importante (di scrittura ma non solo!) e quindi grazie una volta di più per tenere vivo Minuti Contati!

P.S. scusami se nella scorsa edizione non ho risposto al tuo commento, mi è proprio sfuggito!

Luca
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