Sweet Dreams - Manuel Marinari

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 aprile con un tema di Polly Russell e 4 ore di tempo per scrivere un racconto con un max di 4000 caratteri spazi inclusi!
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Manuel Marinari
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Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2024, 0:55

Sweet dreams are made of this
Who I am to disagree?


Il volume altissimo e vibrante degli altoparlanti faceva scivolare la condensa sui finestrini. La sua Porsche 959 era parcheggiata sul retro del Divin pub.
«Allora, signor Dan Cooper, dove hai detto che ci vuoi portare?» Le urlò Mary, seduta accanto a lui. «Hai detto che abiti alla Baia di Biscayne. Ci abitano tutti i vip di Miami, portaci da te, dai! Facci conoscere qualche persona famosa.»
Dan ruotò la manopola della radio per abbassare il volume.
Morgana, seduta dietro di loro, si infilò una banconota arrotolata nella narice e sniffò una striscia di coca. «Te l’ho già detto prima al Divin, io non scopo in questo squallido parcheggio. Andiamo a casa tua o niente!»
«Calma ragazze, non vi agitate troppo, adesso andiamo. Io abito proprio accanto a casa di Al Pacino. Se sarete fortunate, questa sera, lo potreste anche conoscere.»
Le due ragazze urlarono, eccitate.
«Intanto, che ne pensate se ci scaldassimo un po'?» Dan passò le dita della mano sulle cosce nude di Mary. Lei si tirò su la minigonna rosa, appoggiò i piedi sul cruscotto e allargò le gambe. Strinse la sua mano e guidò le sue dita dentro di lei.
Dan si girò indietro e, con la mano libera, avvicinò la testa di Morgana alla sua. Le sue labbra sapevano di rossetto, la sua lingua era spugnosa e imbevuta di Gin, la sua saliva amara come la cocaina che aveva appena deglutito.
Le dita di Dan erano calde, bagnate dal piacere di Mary. La barba gli si era inumidita della saliva e del muco colante dal naso di Morgana.
Morgana staccò le sue labbra da quelle di lui e baciò Mary, infilando la mano sotto la sua maglietta, stringendole il seno.
Dan si voltò, sfilò la mano dalle gambe della ragazza al suo fianco e mise in moto l’auto.
La Porsche scattò a tutta velocità, attraversando le strade illuminate dalla fioca luce dell’alba.

I travel the world
and then seven seas
everybody’s looking for something


Dan parcheggiò l’auto nel vialetto della sua villa. Scese e fece il giro da davanti, per aprire la portiera di Mary. La ragazza uscì fuori dalla macchina e si aggiustò la gonna. Morgana alzò il sedile e poggiò i piedi nudi sull’erba bagnata.
«Hai perso le scarpe?» Chiese lui, sorridendo, con lo sguardo in basso.
«Anche le mutande se è per questo.» Lei e Mary risero in modo seducente. «Insomma ci avevi promesso di presentarci ad Al Pacino!»
«Sì è vero, avevi detto che abitavi accanto a casa sua, presentacelo dai!»
«Oh, mi dispiace deludervi. Vedo che la sua macchina non è parcheggiata qui davanti. Entriamo a divertirci, magari domani al vostro risveglio, lo incontrerete.»
Dan passò le braccia dietro la schiena delle due ragazze. Tirò su le loro gonne e strinse le loro natiche. Mary e Morgana, barcollanti, si aggrapparono a lui e si avviarono verso la porta di casa.

Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused


La signora Cooper aprì la porta della sua stanza. Dan dormiva sulla sua sedia a rotelle neurologica. La testa ciondolante su un lato e un filo di bava gli colava sulla barba incolta e sulla mano appoggiata sulle ginocchia.
«Tatiana! Vieni ad aiutarmi, lo mettiamo a letto.»
La badante corse nella stanza ad aiutare la madre di Dan.
«Signora, Dan si è addormentato anche questa sera con questo affare sugli occhi. Dannati aggeggi virtuali.»
La signora Cooper scosse il capo e sfilò il visore della realtà virtuale dal volto di Dan.
«No! No-n o-ra!» Borbottò Dan, assonnato.
Tatiana lo prese sotto le ascelle, sua madre per i piedi. Lo alzarono dalla sedia, inerme, e lo infilarono nel letto accanto.
Sua madre tirò su la coperta fino al mento e gli passò la mano tra i capelli.
Lui ansimò nel sonno. «Mary... Morg...»
«Figlio mio. Vediamo dove ti trovavi stasera.»
La madre di Dan si mise il visore sugli occhi. Era l’alba. Due ragazze in minigonna stavano entrando in una villa di Miami. Un uomo le abbracciava, le mani sul loro culo. Si voltò verso la signora Cooper. Al Pacino le sorrise, facendole l’occhiolino.



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antico
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2024, 0:58

Ciao Manuel! Tutto ok con i parametri, buona POLLY RUSSELL EDITION!

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Manuel Marinari
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#3 » martedì 16 aprile 2024, 8:51

Ciao Antico, grazie. Ho avuto mille problemi tecnici ieri sera (computer piantato, connessione internet intermittente) e in più ho voluto sperimentare qualcosa di diverso. Vediamo cosa ne viene fuori.

alexandra.fischer
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#4 » martedì 16 aprile 2024, 14:25

Tema centrato. In questo caso, la storia è quella di Dan, un uomo che usa la tecnologia per vivere una vita piena di eccessi. Ha una Porsche e due ragazze bisex e abita accanto ad Al Pacino. Non mancano alcol e droga. Ma la sua realtà è ben diversa. Vive su una sedia a rotelle neurologica e il suo mondo è tutto nel visore, come può vedere la madre di Dan nel finale della storia. Bella la scelta della canzone.

Attenzione:

gli urlò Mary

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Manuel Marinari
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#5 » martedì 16 aprile 2024, 17:07

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. In questo caso, la storia è quella di Dan, un uomo che usa la tecnologia per vivere una vita piena di eccessi. Ha una Porsche e due ragazze bisex e abita accanto ad Al Pacino. Non mancano alcol e droga. Ma la sua realtà è ben diversa. Vive su una sedia a rotelle neurologica e il suo mondo è tutto nel visore, come può vedere la madre di Dan nel finale della storia. Bella la scelta della canzone.

Attenzione:

gli urlò Mary


Ciao Alexandra, grazie per il commento. Sbaglio spesso quando scrivo le/gli + verbo. Continuo a confondermi. Grazie per averlo sottolineato. Dovrò farci molta più attenzione.
Sono contento che ti sia piaciuta la canzone. Ho pensato a un contesto anni 80 in cui Dan potesse vivere nella realtà virtuale e quale meglio di questa canzone lo avrebbe caratterizzato?
Alla prossima!

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Pretorian
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#6 » mercoledì 17 aprile 2024, 0:24

Ciao Manuel e piacere di leggerti.

Allora, la prima problematica che rilevo in questa storia è che non afferro davvero l'attinenza con il tema.
Dove sarebbe l'amore bestiale? Anche tenendo conto del modo "Libertino" con cui Dan sogna, non ci vedo niente di bestiale, nè mi sembra che la relazione con la sua drammatica situazione di veglia lo ponga in una situazione di bestialità.
A parte questo, non sento la direzione di una trama. Abbiamo una rivelazione, ovverosia che Dan viva una realtà virtuale per affrontare la sua condizione di salute, ma non succede davvero qualcosa, nè nel finale il fatto che la madre scopra la sua attività "segreta" sembra influire sulla vicenda. Insomma, sarà la mancanza di spazio, però manca una vera parte centrale che sviluppi la vicenda e permetta alla rivelazione di avere il suo impatto.
Ti consiglio di tenere l'idea a svilupparla con più caratteri a disposizione.
Alla prossima!

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christianfloris
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#7 » mercoledì 17 aprile 2024, 14:32

Il nucleo portante di questo racconto è sviluppato con discreta originalità e brillantezza di stile. Riscontro senz'altro una padronanza nell'utilizzo dei ferri del mestiere letterario che non è improvvisata. Forse però il tema del contest resta un po' troppo sullo sfondo, perché ho faticato a rintracciare una connessione con la vicenda descritta. C'è l'amore, sì, o meglio il surrogato del piacere, ma poi si rimane a bocca asciutta quando ci si aspetta l'irruzione della bestialità. Che purtroppo non arriva. Una storia scritta con attenzione e cura, però non centrata perfettamente sull'obiettivo.

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Fagiolo17
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#8 » mercoledì 17 aprile 2024, 20:08

Ciao Manuel e piacere di averti letto.
il racconto è carino, ma secondo me ha in sè poco conflitto.
è una scena a suo modo divertente e sicuramente irriverente, però non c'è alcun tipo di conflitto che i personaggi debbano affrontare e superare.
Il finale che ci evidenzia come tutto fosse frutto della realtà virtuale, non aggiunge molto alla storia, strappa giusto un sorriso perché il povero Dan non potrà godersi il finale del suo sogno erotico.
Ti segnalo un paio di cose a livello stilistico sperando di farti cosa gradita:
Allora, signor Dan Cooper, dove hai detto che ci vuoi portare?» Le urlò Mary, seduta accanto a lui. «Hai detto che abiti alla Baia di Biscayne. Ci abitano tutti i vip di Miami, portaci da te, dai!
Questa frase è una "as you know, Bob" grande una casa.
è chiaro che è stata messa lì solo per dare questo tipo di informazioni al lettore, mentre avresti potuto fornircele sbandierandole in maniera meno vistose.
"dove hai detto che ci vuoi portare... hai detto che abiti... ci abitano tutti i vip..." sono tutte informazioni che le due ragazze già conoscono. piuttosto mettile in scena con un veloce botta e risposta e vedrai che risulterà molto meno costruito!
altra frase:
Dan si girò indietro e, con la mano libera, avvicinò la testa di Morgana alla sua. Le sue labbra sapevano di rossetto, la sua lingua era spugnosa e imbevuta di Gin, la sua saliva amara come la cocaina che aveva appena deglutito.
ci sono 4 SUA/SUE in appena due righe. così la frase suona ripetitva. potevi toglierne almeno un paio e sarebbes stata molto più scorrevole.
Spero di non averti infastidito con i miei commenti, non vorrei mai sembrare saccente, cerco solo di dare quei consigli che sono stati dati a me e che mi hanno portato a migliorare.
In bocca al lupo per l'edizione.

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Manuel Marinari
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#9 » giovedì 18 aprile 2024, 9:28

Pretorian ha scritto:Ciao Manuel e piacere di leggerti.

Allora, la prima problematica che rilevo in questa storia è che non afferro davvero l'attinenza con il tema.
Dove sarebbe l'amore bestiale? Anche tenendo conto del modo "Libertino" con cui Dan sogna, non ci vedo niente di bestiale, nè mi sembra che la relazione con la sua drammatica situazione di veglia lo ponga in una situazione di bestialità.
A parte questo, non sento la direzione di una trama. Abbiamo una rivelazione, ovverosia che Dan viva una realtà virtuale per affrontare la sua condizione di salute, ma non succede davvero qualcosa, nè nel finale il fatto che la madre scopra la sua attività "segreta" sembra influire sulla vicenda. Insomma, sarà la mancanza di spazio, però manca una vera parte centrale che sviluppi la vicenda e permetta alla rivelazione di avere il suo impatto.
Ti consiglio di tenere l'idea a svilupparla con più caratteri a disposizione.
Alla prossima!


Ciao, grazie del commento e del consiglio. Ma sai, l’interpretazione del bestiale secondo me è personale. Per me è bestiale l’idea di vivere una realtà virtuale dove lasciarsi andare e godere degli eccessi quando la vera realtà è altra. Ma va bene, punti di vista. Accolgo il tuo.
Sull’impatto si sono d’accordo con te. Anche io non ero così entusiasta della storia che stavo scrivendo. Avevo iniziato con un altro racconto, avevo preso alla lettera il tema e stavo scrivendo una storia tipo la bella e la bestia in chiave futuristica. Poi il pc si è piantato e ho perso tutto. Alle 22.20 ho ricominciato e cambiato tutto.
Si di solito riprendo sempre i racconti scritti qua, li riformulo e li invio ad altri concorsi. Trovo questa modalità molto utile.
Grazie alla prossima

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Manuel Marinari
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#10 » giovedì 18 aprile 2024, 13:27

christianfloris ha scritto:Il nucleo portante di questo racconto è sviluppato con discreta originalità e brillantezza di stile. Riscontro senz'altro una padronanza nell'utilizzo dei ferri del mestiere letterario che non è improvvisata. Forse però il tema del contest resta un po' troppo sullo sfondo, perché ho faticato a rintracciare una connessione con la vicenda descritta. C'è l'amore, sì, o meglio il surrogato del piacere, ma poi si rimane a bocca asciutta quando ci si aspetta l'irruzione della bestialità. Che purtroppo non arriva. Una storia scritta con attenzione e cura, però non centrata perfettamente sull'obiettivo.


Ciao Christian, grazie per il commento è il tuo feedback sull’esperienza di lettura data dal racconto. Diciamo che la mia interpretazione sulla bestialità di questa condizione parte proprio dal fatto che la realtà virtuale vissuta dal personaggio non potrà mai sostituire quella della vita reale. La sua immobilità data dalla sua condizione fa si che non potrà mai vivere le esperienze che simula. Mi dispiace non essere riuscito a trasmettere ciò che avevo in mente. Che poi è la cosa più importante per me in questo momento nello scrivere.
Ti ringrazio per i complimenti. Alla prossima!

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Manuel Marinari
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#11 » giovedì 18 aprile 2024, 13:37

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Manuel e piacere di averti letto.
il racconto è carino, ma secondo me ha in sè poco conflitto.
è una scena a suo modo divertente e sicuramente irriverente, però non c'è alcun tipo di conflitto che i personaggi debbano affrontare e superare.
Il finale che ci evidenzia come tutto fosse frutto della realtà virtuale, non aggiunge molto alla storia, strappa giusto un sorriso perché il povero Dan non potrà godersi il finale del suo sogno erotico.
Ti segnalo un paio di cose a livello stilistico sperando di farti cosa gradita:
Allora, signor Dan Cooper, dove hai detto che ci vuoi portare?» Le urlò Mary, seduta accanto a lui. «Hai detto che abiti alla Baia di Biscayne. Ci abitano tutti i vip di Miami, portaci da te, dai!
Questa frase è una "as you know, Bob" grande una casa.
è chiaro che è stata messa lì solo per dare questo tipo di informazioni al lettore, mentre avresti potuto fornircele sbandierandole in maniera meno vistose.
"dove hai detto che ci vuoi portare... hai detto che abiti... ci abitano tutti i vip..." sono tutte informazioni che le due ragazze già conoscono. piuttosto mettile in scena con un veloce botta e risposta e vedrai che risulterà molto meno costruito!
altra frase:
Dan si girò indietro e, con la mano libera, avvicinò la testa di Morgana alla sua. Le sue labbra sapevano di rossetto, la sua lingua era spugnosa e imbevuta di Gin, la sua saliva amara come la cocaina che aveva appena deglutito.
ci sono 4 SUA/SUE in appena due righe. così la frase suona ripetitva. potevi toglierne almeno un paio e sarebbes stata molto più scorrevole.
Spero di non averti infastidito con i miei commenti, non vorrei mai sembrare saccente, cerco solo di dare quei consigli che sono stati dati a me e che mi hanno portato a migliorare.
In bocca al lupo per l'edizione.


Ciao Luca, intanto ne approfitto per farti i miei complimenti per il premio Urania. Non vedo l’ora di leggerlo a ottobre/novembre mi sembra. Anche io ho partecipato al concorso con uno dei miei primi racconti, rivisitato, di MC.
Ma certo che sono graditi i suggerimenti. Figurati. Non vedo come possano infastidire. Quando il commento è fatto con rispetto e con confronto è sempre utile. Forse me lo hai scritto perché hai letto delle mie arrabbiature nelle prime edition? Hai letto il commento su discussioni e altre storie? Se è per questo, tutto ok, mi ha fatto bene ricevere le critiche. Diciamo che non ho gradito alcuni commenti perché fatti con svalutazione piuttosto che incoraggiamento. Ma no, non sento saccenza nel tuo modo di esprimerti. Ben venga.
Anzi, ti ringrazio subito perché, anche l’altra edition mi hai commentato con più o meno le stesse criticità che ad ora non sto riuscendo a sistemare. Dovrò rivedere molto il lavoro di cui mi parli perché inciampo sempre lì. Inizio a rendermene conto.
Sono d’accordo quindi con tutte le cose che mi hai evidenziato. Tutto molto utile. Grazie davvero!
Spero di limare errori e ripetizioni nelle prossime edition. A presto.

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Luca Moggia
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#12 » venerdì 19 aprile 2024, 17:42

Ciao Manuel!

Piacere di ritrovare un tuo racconto da commentare!
E' passato del tempo da quando avevo letto il tuo "Il Cielo in una stanza" e devo dire che lo hai fatto fruttare!

La vicenda si segue molto bene e le immagini sono chiare, salvo in alcuni punti su cui mi pare di notare un "sovraccarico di informazioni" (vedi dopo).
Il vero punto forte per me è stata la scoperta che Dan in realtà vive su una sedia a rotelle e tutta la scena prima si è svolta nel suo cervello tramite la RV! Tra l'altro questo stravolgimento non viene seminato per nulla nella prima parte del racconto e nonostante questo mi ha colpito! Penso sia perché l'entrata in scena della signora Cooper mi ha fatto pensare alla moglie di Dan che rientra e lo becca con le due ragazze ma subito con la giusta tempistica arriva inaspettata la sedia a rotelle.
Il finale è simpatico anche se non aggiunge molto alla storia.

Hai usato uno stile sintetico che a me piace anche se in alcuni punti lo vedo migliorabile riducendo il numero di gesti/azioni che compiono i personaggi. Ti riporto una parte per cercare di spiegarmi meglio:

Le dita di Dan erano calde, bagnate dal piacere di Mary. La barba gli si era inumidita della saliva e del muco colante dal naso di Morgana. Morgana staccò le sue labbra da quelle di lui e baciò Mary, infilando la mano sotto la sua maglietta, stringendole il seno. Qui ad esempio si accavallano molti dettagli e azioni di personaggi diversi, si rischia di perdersi.

Se risponderai al commento tieni conto che non ho trovato alcuna attinenza al tema e mi viene il dubbio di non aver capito qualcosa :-)

Detto questo in bocca al lupo per la Polly Russel Edition e alla prossima!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Manuel Marinari
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#13 » sabato 20 aprile 2024, 15:04

Luca Moggia ha scritto:Ciao Manuel!

Piacere di ritrovare un tuo racconto da commentare!
E' passato del tempo da quando avevo letto il tuo "Il Cielo in una stanza" e devo dire che lo hai fatto fruttare!

La vicenda si segue molto bene e le immagini sono chiare, salvo in alcuni punti su cui mi pare di notare un "sovraccarico di informazioni" (vedi dopo).
Il vero punto forte per me è stata la scoperta che Dan in realtà vive su una sedia a rotelle e tutta la scena prima si è svolta nel suo cervello tramite la RV! Tra l'altro questo stravolgimento non viene seminato per nulla nella prima parte del racconto e nonostante questo mi ha colpito! Penso sia perché l'entrata in scena della signora Cooper mi ha fatto pensare alla moglie di Dan che rientra e lo becca con le due ragazze ma subito con la giusta tempistica arriva inaspettata la sedia a rotelle.
Il finale è simpatico anche se non aggiunge molto alla storia.

Hai usato uno stile sintetico che a me piace anche se in alcuni punti lo vedo migliorabile riducendo il numero di gesti/azioni che compiono i personaggi. Ti riporto una parte per cercare di spiegarmi meglio:

Le dita di Dan erano calde, bagnate dal piacere di Mary. La barba gli si era inumidita della saliva e del muco colante dal naso di Morgana. Morgana staccò le sue labbra da quelle di lui e baciò Mary, infilando la mano sotto la sua maglietta, stringendole il seno. Qui ad esempio si accavallano molti dettagli e azioni di personaggi diversi, si rischia di perdersi.

Se risponderai al commento tieni conto che non ho trovato alcuna attinenza al tema e mi viene il dubbio di non aver capito qualcosa :-)

Detto questo in bocca al lupo per la Polly Russel Edition e alla prossima!

Luca


Ciao Luca, grazie per il prezioso commento. Accidenti, “il cielo in una stanza” è stato il mio racconto di esordio! Si, partecipando a tutte le edition da settembre a ora, e grazie a tutti i feedback, penso di aver migliorato un po’ il modo in cui scrivo. Sicuramente c’è tanta strada da fare. Come asciugare alcune parti meno utili, o ripetitive. Ho voluto sperimentare in questo racconto un’interazione tra tre personaggi. Il trio amoroso mi sembrava perfetto per cimentarmi in questa prova.
Sono d’accordo di non aver seminato per nulla il finale. Ero curioso di vedere che effetto facesse. Questo, per ora, dai commenti ricevuti, non mi sembra sia andato malissimo.
Grazie per o suggerimenti.
Per l’aderenza al tema, non sei stato l’unico a dirmelo, effettivamente, diciamo, che non è proprio la trama che il lettore pensava di trovare. Mi rendo conto che lascia quel che in sospeso. Me ne rendo conto. Vabbè stavolta è andata così.
Alla prossima!

Franco Zanella
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#14 » sabato 20 aprile 2024, 23:52

Ciao Manuel, dietro un mondo lucido e sfavillante si possono nascondere storie tristi, di dolore e di sconfitta. Nel tuo racconto ho visto questo. Mi è piaciuto il modo di scandire le scene con i versi della canzone.
Per contro ho trovato il racconto scritto bene però forse non è riuscito a crearmi quella sensazione di coinvolgimento che ho invece trovato in altri racconti di questo gruppo.
Buona edition e alla prossima lettura!

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Manuel Marinari
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#15 » domenica 21 aprile 2024, 9:55

Franco Zanella ha scritto:Ciao Manuel, dietro un mondo lucido e sfavillante si possono nascondere storie tristi, di dolore e di sconfitta. Nel tuo racconto ho visto questo. Mi è piaciuto il modo di scandire le scene con i versi della canzone.
Per contro ho trovato il racconto scritto bene però forse non è riuscito a crearmi quella sensazione di coinvolgimento che ho invece trovato in altri racconti di questo gruppo.
Buona edition e alla prossima lettura!


Ciao Franco, mi dispiace che il racconto non sia riuscito a coinvolgerti nella lettura. Ho puntato sul colpo di scena ma mi rendo conto che non sia così potente. Mi gratifica il fatto che sia scritto bene. Spero di coinvolgerti di più nelle prossime letture. A presto!

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Fagiolo17
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#16 » martedì 23 aprile 2024, 8:44

Manuel Marinari ha scritto:
Fagiolo17 ha scritto:Ciao Manuel e piacere di averti letto.
il racconto è carino, ma secondo me ha in sè poco conflitto.
è una scena a suo modo divertente e sicuramente irriverente, però non c'è alcun tipo di conflitto che i personaggi debbano affrontare e superare.
Il finale che ci evidenzia come tutto fosse frutto della realtà virtuale, non aggiunge molto alla storia, strappa giusto un sorriso perché il povero Dan non potrà godersi il finale del suo sogno erotico.
Ti segnalo un paio di cose a livello stilistico sperando di farti cosa gradita:
Allora, signor Dan Cooper, dove hai detto che ci vuoi portare?» Le urlò Mary, seduta accanto a lui. «Hai detto che abiti alla Baia di Biscayne. Ci abitano tutti i vip di Miami, portaci da te, dai!
Questa frase è una "as you know, Bob" grande una casa.
è chiaro che è stata messa lì solo per dare questo tipo di informazioni al lettore, mentre avresti potuto fornircele sbandierandole in maniera meno vistose.
"dove hai detto che ci vuoi portare... hai detto che abiti... ci abitano tutti i vip..." sono tutte informazioni che le due ragazze già conoscono. piuttosto mettile in scena con un veloce botta e risposta e vedrai che risulterà molto meno costruito!
altra frase:
Dan si girò indietro e, con la mano libera, avvicinò la testa di Morgana alla sua. Le sue labbra sapevano di rossetto, la sua lingua era spugnosa e imbevuta di Gin, la sua saliva amara come la cocaina che aveva appena deglutito.
ci sono 4 SUA/SUE in appena due righe. così la frase suona ripetitva. potevi toglierne almeno un paio e sarebbes stata molto più scorrevole.
Spero di non averti infastidito con i miei commenti, non vorrei mai sembrare saccente, cerco solo di dare quei consigli che sono stati dati a me e che mi hanno portato a migliorare.
In bocca al lupo per l'edizione.


Ciao Luca, intanto ne approfitto per farti i miei complimenti per il premio Urania. Non vedo l’ora di leggerlo a ottobre/novembre mi sembra. Anche io ho partecipato al concorso con uno dei miei primi racconti, rivisitato, di MC.
Ma certo che sono graditi i suggerimenti. Figurati. Non vedo come possano infastidire. Quando il commento è fatto con rispetto e con confronto è sempre utile. Forse me lo hai scritto perché hai letto delle mie arrabbiature nelle prime edition? Hai letto il commento su discussioni e altre storie? Se è per questo, tutto ok, mi ha fatto bene ricevere le critiche. Diciamo che non ho gradito alcuni commenti perché fatti con svalutazione piuttosto che incoraggiamento. Ma no, non sento saccenza nel tuo modo di esprimerti. Ben venga.
Anzi, ti ringrazio subito perché, anche l’altra edition mi hai commentato con più o meno le stesse criticità che ad ora non sto riuscendo a sistemare. Dovrò rivedere molto il lavoro di cui mi parli perché inciampo sempre lì. Inizio a rendermene conto.
Sono d’accordo quindi con tutte le cose che mi hai evidenziato. Tutto molto utile. Grazie davvero!
Spero di limare errori e ripetizioni nelle prossime edition. A presto.


No no, figurati! non avevo trovato nulla di negativo nelle tue risposte o nelle discussioni.
però ci tenevo ad essere chiaro e a specificare che quello che consiglio nei commenti è al solo fine di una crescita e miglioramento. anche perché Minuti Contati è stato basilare per me e so quanto determinati consigli che scendono anche più nello specifico possano essere utili!
Vedrai che strada facendo le limerai tutte le imperfezioni. un passo alla volta!!!
dopo la prossima edizione, metti in confronto il primissimo racconto che hai scritto e l'ultimo e ti accorgerai da solo del salto di qualità che hai fatto! :)

Debora
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#17 » martedì 23 aprile 2024, 23:00

Ciao Manuel, piacere di leggerti. Il tuo racconto, a parte qualche caduta nei dialoghi con le ragazze e in alcune ripetizioni, come ti hanno fatto notare anche sopra, è brillante, con un buon ritmo, a tratti irriverente come piace a me e il finale dà un senso portante a tutta la storia. Ma il tema, mi spiace, ma io proprio non lo vedo!

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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#18 » mercoledì 24 aprile 2024, 18:11

Debora ha scritto:Ciao Manuel, piacere di leggerti. Il tuo racconto, a parte qualche caduta nei dialoghi con le ragazze e in alcune ripetizioni, come ti hanno fatto notare anche sopra, è brillante, con un buon ritmo, a tratti irriverente come piace a me e il finale dà un senso portante a tutta la storia. Ma il tema, mi spiace, ma io proprio non lo vedo!


Ciao Debora, eh sì, mi state dicendo praticamente tutti che il tema non l'ho proprio colto. Mi impegnerò di più le prossime volte.
Sono contento che hai comunque trovato il racconto piacevole.
Alla prossime letture!

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antico
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#19 » sabato 27 aprile 2024, 11:42

Due macro problemi. Il primo è legato alla tecnologia usata: ok usare la realtà virtuale e il caschetto, ma se quello che racconti non è coerente con quello che quella tecnologia può fare allora si è nell'ambito della fantascienza e lo devi considerare dando le giuste informazioni. I caschetti attuali non hanno quel tipo di definizione che lasci intendere e i soggetti si incontrano tramite avatar semplicistici. In più, tutte le sensazioni che racconti non sono fattibili per come hai raccontato tu: servono quanto meno una tuta aptica e una sorta di connessione neurale. Aggiungo che per come lo racconti, siamo nel tipico meccanismo del "è tutto un sogno" e nell'esposizione non aggiungi elementi originali. Secondo problema: non lavori sul protagonista, sul contesto, limitandoti a mostrarci un allupato che ha un solo obbiettivo che si schianta con un finale interruptus (permettimi la battuta) che non arriva sufficientemente comico. Detto questo, ho letto comunque con piacere e sei molto efficace nella descrizione della scena. Fa fatto, però, un passo in più e allo stato attuale mi fermo a un pollice tendente al positivo, ma non solido e neppure brillante.

LeggErika3
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Re: Sweet Dreams - Manuel Marinari

Messaggio#20 » ieri, 20:06

Ciao Manuel,
passo a contraccambiare anche se, vedo, sei già stato passato al microscopio anche dell'Antico, quindi difficilmente ti posso dire qualcosa di nuovo. Mi è piaciuta l'idea di fondo, che può portare a riflessioni non scontate sulla sessualità dei disabili, argomento normalmente evitato perché sgradevole. A maggior ragione quando il sogno proibito non è una gentile fidanzatina della porta accanto, ma una sfrenata orgia condita dalla cocaina. E' un tema fortissimo che, secondo me, si è perduto per due ragioni: la scarsa empatia che si crea con il protagonista ( di lui ci racconti solo il desiderio sessuale, non è abbastanza caratterizzato) e la struttura che, come dice giustamente l'Antico, alla fine diventa il classico "era tutto un sogno" senza raccontarci nulla di più.
Anche l'occhiolino di Al Pacino nella realtà virtuale ( è un caso se ho pensato al finale de "L'avvocato del diavolo"?) mi è sembrato più una battuta che non una necessità narrativa (la realtà al di là del visore prosegue senza di lui? Alla madre questo deve interessare? E al lettore?).
Tutte queste perplessità però non negano la scorrevolezza della lettura; il racconto è scivolato senza intoppi, le immagini erano vivide e interessanti: la tua capacità narrativa è indiscutibile.
Alla prossima

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