Il topo

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 aprile con un tema di Polly Russell e 4 ore di tempo per scrivere un racconto con un max di 4000 caratteri spazi inclusi!
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gcdaddabbo
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Il topo

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2024, 0:55

Senza di lei, non gli importava più nemmeno di essere stato ridotto a topo e di non poter più volare nel cielo. Ciccio, il gatto del castello, gli portava, quando Giangiotto non c’era, delle croste di formaggio che lui addentava non per fame ma perché sapeva che il micione gli avrebbe chiesto per l’ennesima volta di raccontargli la sua storia che gli straziava il cuore.
Il sorcio balbettante ripeteva: “Sì, ero lì, sul mio solito trespolo, quando Paolo l’aveva baciata ed ero lì quando erano stati trapassati entrambi dalla spada di quello storpio sciancato.”
“E tu cosa hai fatto?”
Ricordandosi con dolore di essere stato un falco: “Gli ho beccato con furia la guancia e il braccio che reggeva ancora la spada insanguinata. Non sapevo che s’intendesse di magia, ma l’avrei fatto lo stesso. Non potevo accettare che avesse prima ingannato la mia Francesca e poi le avesse tolto la vita. Mi capita di sognare ancora di essere poggiato sulla sua mano inguantata prima del volo sul fiume o in quei pochi giorni felici qui sulle falde di Gradara. La realtà è un’altra però e vorrei morire ora. Perché non mi mangi?”
“Perché mi hai vendicato da tutti i calci che ho preso e continuo a prendere!”
I giorni passavano.
Un giorno Ciccio non tornò. Al suo posto un molosso inglese, Bull.
Vomitava spesso, gli occhi rossi insanguinati, respirava a fatica. Giangiotto bastonava anche lui come molti dei servi e delle donzelle del castello.
“Vediamo che sai fare, brutto grosso puzzone? Io sono Falc!” così si presentò a lui il topo, sperando di essere sbranato. Bull lo fermò con una zampa e volle gli raccontasse la sua vita. Lo lasciò libero e gli parlò di un potente mago che viveva in Inghilterra, Merlino, in grado persino di risuscitare i morti.
Falc partì con l’anello che Francesca gli legava alla zampa quando stava nello studio. Se lo mise al collo. Adesso aveva una speranza. Da una carrozza all’altra. Da una taverna all’altra. Sulle montagne con la neve, sulle chiatte lungo i fiumi. Per sua fortuna incontrava amici topi dappertutto. S’imbarcò, cadde in mare, con le onde risalì fino a Dover e alla dimora di Merlino.
Ossa e pelle si era ridotto, ma Merlino senza chiedergli nulla gli disse: “Falc, so tutto di te. Puoi tornare falcone e potrei anche far tornare Francesca e tu saresti felice. Devi scegliere. Potrei invece far rivivere loro, solo loro, qui in Inghilterra. Non saprebbero nulla di te. Resteresti topo vecchio e morente.”

Il programma si fermò. Non riusciva a completare la storia. Forse i dati assegnati erano troppi: Amore bestiale, Paolo e Francesca, creatura sovrannaturale.
Bug, il robot con lo scheletro metallico ricoperto di pelle di serpente, l’avrebbe mangiato volentieri quel topo e perciò non gli importava che finisse moribondo ingoiato all’angolo della strada.
Eva, la robottina ballerina, che aveva vinto l’ultimo concorso di bellezza, voleva che Falc ritornasse a volare. Voleva vedere Paolo e Francesca sposarsi, avere tanti bambini e un buon gruppo di robottini.
Adam, il roboredattore capo, intervenne a calmare gli animi. “Non possiamo scatenare una lotta per un racconto che non verrà letto da nessun umano. Sapete che su questo pianeta non ce ne sono più. Si sono tutti eliminati fra di loro in una serie di guerre feroci. Abbiamo però tanti esseri viventi sopravvissuti anche ai cambiamenti climatici. E si amano. Si riproducono. Si evolvono. Un giorno elaboreranno nuove più raffinate forme di avvicinamento. Scriveranno poesie, daranno baci, faranno carezze. L’amore non può perdere. Ora che gli uomini non ci sono più, trionferà l’amore degli animali e delle piante e non sarà amore bestiale come a volte l’intendevano loro. Sarà la più naturale e bella forma d’amore che sia mai stata pensata dai poeti.”



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antico
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Re: Il topo

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2024, 1:00

Ciao Giovanni! Tutto ok con i parametri, buona POLLY RUSSELL EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Il topo

Messaggio#3 » martedì 16 aprile 2024, 20:54

Ciao Giovanni.
Allora, sinceramente la parte sul falco trasformato in topo mi stava piacendo, come anche la subdola offerta di merlino di risolvere il problema in modo egoistico oppure altruistico. Ma poi, ecco che tutto esce da quello che ci si aspetta e so incappa in questi robottini.. perché? Ci ho riflettuto un po', ma lo stacco è troppo grande, crei una storia interessante, divertente, e l'annulli alla fine in questo modo un po' surreale. Peccato, avrei preferito che avessi continuato secondo linea della prima metà, qui è come se ci fossero due racconti collegati, ed entrambi un po' incompleti.
Stavolta, mi spiace, non mi hai convinto.

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gcdaddabbo
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Re: Il topo

Messaggio#4 » mercoledì 17 aprile 2024, 18:55

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Giovanni.
Allora, sinceramente la parte sul falco trasformato in topo mi stava piacendo, come anche la subdola offerta di merlino di risolvere il problema in modo egoistico oppure altruistico. Ma poi, ecco che tutto esce da quello che ci si aspetta e so incappa in questi robottini.. perché? Ci ho riflettuto un po', ma lo stacco è troppo grande, crei una storia interessante, divertente, e l'annulli alla fine in questo modo un po' surreale. Peccato, avrei preferito che avessi continuato secondo linea della prima metà, qui è come se ci fossero due racconti collegati, ed entrambi un po' incompleti.
Stavolta, mi spiace, non mi hai convinto.

Ciao, Matteo! Mi spiace di non averti convinto. Quando ho completato la prima parte, sono rimasto incerto su quale finale scegliere. Mi sono chiesto se, con quello che sta succedendo, ora, in questo pianeta, fosse giusto andare dietro alla storia di un falcone ridotto a topo nel medioevo di Paolo e Francesca.
Vedo una società che dimentica i pericoli del presente e si occupa poco di quello che l'attende in futuro. Mi è sembrato perciò opportuno legarmi a sorpresa a questo medioevo che potrebbe attendere la Terra, in cui i monaci che ricopiano i testi sono sostituiti da robot intenti, in attesa di un nuovo umanesimo, a rielaborare i classici con l'AI per quelli che verranno.

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angelo.frascella
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Re: Il topo

Messaggio#5 » giovedì 18 aprile 2024, 12:54

Ciao Giovanni.

Storia strana la tua che parte come una favola ispirata alla storia di Paolo e Francesca e con un salto metatestuale diventa una storia sulle IA che scrivono storie.
Poteva anche andarmi bene. Molto simpatica l'idea che le diverse IA abbiano un'idea diversa di come debba andare a finire la storia, come se si trattasse di una redazione umana. Il problema della seconda parte secondo me è che non funziona a dovere perché piena di InfoDump. Per spiegare in uno spazio così compresso la situazione del futuro ricorri a spiegoni innaturali in cui il robot caporedattore è costretto a dire alle altre IA cose che sanno benissimo a beneficio del lettore.
In caso di future revisioni perciò ti consiglio di lavorare bene su questa seconda parte evitando gli spiegoni e rendendola narrativamente più accattivante.

A rileggerci

Gaia Peruzzo
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Re: Il topo

Messaggio#6 » giovedì 18 aprile 2024, 17:10

Ciao Giovanni. Mi ritrovo di nuovo a leggerti. Sai che "sciancato" non lo avevo mai sentito come termine e quindi ho imparato qualcosa di nuovo. Per cui grazie!
Tornando al testo direi che è un po' un minestrone in senso di ritmo, alcune frasi sono troppo lunghe e articolate. Se vedi che inizi a mettere fin troppe virgole taglia la frase.
Altre invece sono fin troppo spezzate e hanno poca correlazione con la frase precedente. Tipo questo pezzo qui lo avrei modificato così: Giangiotto bastonava anche lui. Bastonava tutti, persino i servi e le donzelle del castello. (Perché altrimenti, per come lo hai scritto tu, sembra che gli animali siano i servi del castello, o almeno io ho avuto questo pensiero alla prima lettura).
Il finale crea confusione. Mi fa pensare che tu avessi tante idee e non sapessi quale scegliere, perché sembra sconnesso dalla prima parte, anche se spieghi che la storia del topo Falc è solo un racconto. Però ho veramente adorato il messaggio che volevi mandare sull'amore e su come sia stato rovinato dalle persone, da come tutto dovrebbe essere protetto e ci sia il bisogno di ripartire da zero.
Secondo me potevi partire da questo concetto e concentrarti su un personaggio solo. O due o tre al massimo. Perché più cose metti e più è difficile starci dietro, dato che lo spazio è poco.
In bocca al lupo per la gara!

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gcdaddabbo
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Re: Il topo

Messaggio#7 » giovedì 18 aprile 2024, 19:13

angelo.frascella ha scritto:Ciao Giovanni.
Storia strana la tua che parte come una favola ispirata alla storia di Paolo e Francesca e con un salto metatestuale diventa una storia sulle IA che scrivono storie.
Poteva anche andarmi bene. Molto simpatica l'idea che le diverse IA abbiano un'idea diversa di come debba andare a finire la storia, come se si trattasse di una redazione umana. Il problema della seconda parte secondo me è che non funziona a dovere perché piena di InfoDump. Per spiegare in uno spazio così compresso la situazione del futuro ricorri a spiegoni innaturali in cui il robot caporedattore è costretto a dire alle altre IA cose che sanno benissimo a beneficio del lettore.
In caso di future revisioni perciò ti consiglio di lavorare bene su questa seconda parte evitando gli spiegoni e rendendola narrativamente più accattivante.
A rileggerci

Ciao Angelo! Ti ringrazio per le tue osservazioni, ma tieni conto che i due robot esprimevano opinioni diverse e rischiavano di litigare. L'assenza di umani comincia a produrre in loro comportamenti irrazionali. Rileggerò tutto con attenzione. A presto!

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gcdaddabbo
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Re: Il topo

Messaggio#8 » giovedì 18 aprile 2024, 19:21

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Giovanni. Mi ritrovo di nuovo a leggerti. Sai che "sciancato" non lo avevo mai sentito come termine e quindi ho imparato qualcosa di nuovo. Per cui grazie!
Tornando al testo direi che è un po' un minestrone in senso di ritmo, alcune frasi sono troppo lunghe e articolate. Se vedi che inizi a mettere fin troppe virgole taglia la frase.
Altre invece sono fin troppo spezzate e hanno poca correlazione con la frase precedente. Tipo questo pezzo qui lo avrei modificato così: Giangiotto bastonava anche lui. Bastonava tutti, persino i servi e le donzelle del castello. (Perché altrimenti, per come lo hai scritto tu, sembra che gli animali siano i servi del castello, o almeno io ho avuto questo pensiero alla prima lettura).
Il finale crea confusione. Mi fa pensare che tu avessi tante idee e non sapessi quale scegliere, perché sembra sconnesso dalla prima parte, anche se spieghi che la storia del topo Falc è solo un racconto. Però ho veramente adorato il messaggio che volevi mandare sull'amore e su come sia stato rovinato dalle persone, da come tutto dovrebbe essere protetto e ci sia il bisogno di ripartire da zero.
Secondo me potevi partire da questo concetto e concentrarti su un personaggio solo. O due o tre al massimo. Perché più cose metti e più è difficile starci dietro, dato che lo spazio è poco.
In bocca al lupo per la gara!

Grazie, Gaia! Anche se tendi a bastonarmi e criticarmi come ormai fa frequentemente anche mia moglie, ti ringrazio, ma ti assicuro che ricadrò negli stessi errori e, soprattutto, ne farò anche altri. Non possiamo essere perfetti. Da grandi, grandi, quasi longevi, l'importante è divertirci, sognare, sbagliare, purchè non si faccia del male a qualcuno. Buona gara e Viva il lupo!

Gaia Peruzzo
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Re: Il topo

Messaggio#9 » giovedì 18 aprile 2024, 21:23

gcdaddabbo ha scritto:Grazie, Gaia! Anche se tendi a bastonarmi e criticarmi come ormai fa frequentemente anche mia moglie, ti ringrazio, ma ti assicuro che ricadrò negli stessi errori e, soprattutto, ne farò anche altri. Non possiamo essere perfetti. Da grandi, grandi, quasi longevi, l'importante è divertirci, sognare, sbagliare, purchè non si faccia del male a qualcuno. Buona gara e Viva il lupo!


No daiiii, non voglio bastonare nessuno ahah. È solo che cerco di essere utile. Poi già la perfezione non esiste, e penso che ognuno debba seguire i consigli che ritiene più opportuni per migliorare. Anche perché hai ragione in primis c'è il divertimento. Grazie per l'augurio di buona gara!

alexandra.fischer
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Re: Il topo

Messaggio#10 » venerdì 19 aprile 2024, 14:39

Tema centrato. Storia delicata. Il topino Falc un giorno era il falco di Francesca, ma il malvagio e storpio Giangiotto lo ha trasformato così dopo aver ucciso Paolo e Francesca. Belli i personaggi del micio Ciccio e del cane Bull, e il viaggio di Falc da mago Merlino. Peccato che la storia si interrompa e si riveli un’invenzione letteraria di due robot. C’è anche un caporedattore robot che decide di bocciarla, perché non ci sono più umani in grado di leggerla. Preferisce concentrarsi sugli animali rimasti sulla Terra.

Givvo
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Re: Il topo

Messaggio#11 » sabato 20 aprile 2024, 17:20

Piacere Giovanni!
Premetto di amare molto la metanarrativa.
Concettualmente il racconto è molto interessante, in tre livelli a scatole cinesi, addirittura pensavo saltasse fuori che la prima parte era davvero un brainstorming con qualche IA, ma scartato, perché troppo confuso come spesso capita.
Forse troppa roba per 4000 battute.
La prima parte è molto carina e funziona, forse periodi troppo lunghi, che potevano essere messi giù in modo più fluido.
La parte dei robot, penso per mancanza di spazio e tempo, si ritrova a tellare tutto in modo troppo innaturale, senza provare a mostrare.
Bel potenziale, sicuramente da ampliare.
Buona stagione!

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Daniele
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Re: Il topo

Messaggio#12 » domenica 21 aprile 2024, 19:38

Ciao Giovanno, piacere di rileggerti!
Mi avevi preso con la storia del topo/falco e poi mannaggia mi hai strappato via con le IA che inventano storie! Voglio sapere come va a finire! XD

Qualche piccolo inciampo, ma funzionava, poi però dopo lo stacco sono subentrate altre tematiche, intenti, personaggi... lì mi hai perso. In un racconto così breve un cambio del genere è tosto da supportare.
Secondo me con questo racconto si capisce quanto sia importante progettare una storia: avessi deciso fin da subito che era un racconto nel racconto avresti seminato prima i movimenti innaturali del serpente o qualcosa che letto a posteriori potesse far esclamare al lettore "Ah ecco perchè!". Invece qui si vede come sei partito con un'idea e l'hai cambiata in corsa, e la cosa si sente in negativo.
Sappi che ti riserverò del rancore se non mi dirai che fine fa il topo! XD

Scherzi a parte in bocca al lupo per l'edition e a rileggerti presto!

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Andrea Furlan
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Re: Il topo

Messaggio#13 » lunedì 22 aprile 2024, 18:29

Ciao Giovanni,
altro racconto tuo che ho apprezzato, dove ho ritrovato di nuovo questo senso di libertà e morale che metti spesso nei tuoi scritti: libertà perché in fin dei conti scrivi quello che vuoi, senza troppi vincoli, morale perché bene o male ogni tuo scritto vuole lasciare un messaggio. Bella la prima parte che forse avrei un po’ asciugato nel numero di personaggi per renderla più chiara. Molto bello il paragrafo che descrive il viaggio di Falc, un esempio di riassunto e sintesi che colpisce bene nel segno descrivendo in tre righe gli sforzi e le difficoltà incontrate nel viaggio. Sono d’accordo con Angelo e Matteo che forse la seconda parte è troppo scollegata e, per mantenere il limite dei caratteri, necessita di spiegazioni che fanno perdere un po’ l’effetto generale. Però ho apprezzato comunque il complesso. Bravo!

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gcdaddabbo
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Re: Il topo

Messaggio#14 » martedì 23 aprile 2024, 7:52

Daniele ha scritto:Ciao Giovanno, piacere di rileggerti!
Mi avevi preso con la storia del topo/falco e poi mannaggia mi hai strappato via con le IA che inventano storie! Voglio sapere come va a finire! XD
Sappi che ti riserverò del rancore se non mi dirai che fine fa il topo! XD
Scherzi a parte in bocca al lupo per l'edition e a rileggerti presto!

Ciao Daniele! Solo per te. Non vogliono che si sappia in giro.
Ovviamente Falc scelse la prima opzione. Merlino usò per far rivivere Paolo e Francesca l'anello che il topo si era messo al collo prima di partire, ma, come saprai, il mago era un po' sbadato. Paolo e Francesca si ritrovarono nella biblioteca di Canterbury con un libro in inglese di Lancillotto e Ginevra ma conoscevano solo il latino ed il volgare. Per fortuna, il topo si era salvato ed aveva imparato da Bull un po' di inglese prima di partire. Trovò loro un traduttore ed i due vissero leggendo la Divina Commedia agli studiosi del posto. Il topo, senza farsi riconoscere, visse con loro e diventò un vero "topo di biblioteca". Quando rimase solo scoprì la formula per rompere gli incantesimi. Ritornò falco, ma il tempo riprese a scorrere anche per lui. Ritornò a Gradara. I suoi discendenti li puoi incontrare, al teatro dell'aria, alle spalle del castello, spettacolo tutti i giorni, alle ore 22:00.
Non dire loro che conosci la storia. Alla RAI non vogliono che si sappia. Censura!
Viva il lupo, il falcone ed il topo!

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gcdaddabbo
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Re: Il topo

Messaggio#15 » martedì 23 aprile 2024, 7:56

Givvo ha scritto:Piacere Giovanni!
Premetto di amare molto la metanarrativa.
Concettualmente il racconto è molto interessante, in tre livelli a scatole cinesi, addirittura pensavo saltasse fuori che la prima parte era davvero un brainstorming con qualche IA, ma scartato, perché troppo confuso come spesso capita.
Forse troppa roba per 4000 battute.
La prima parte è molto carina e funziona, forse periodi troppo lunghi, che potevano essere messi giù in modo più fluido.
La parte dei robot, penso per mancanza di spazio e tempo, si ritrova a tellare tutto in modo troppo innaturale, senza provare a mostrare.
Bel potenziale, sicuramente da ampliare.
Buona stagione!

Piacere Givvo! Ti ringrazio per le osservazioni ed i suggerimenti. Non ho capito cosa vuol dire "tellare", ma il senso del tutto è chiaro. Buona gara!

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Re: Il topo

Messaggio#16 » martedì 23 aprile 2024, 8:03

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Giovanni,
altro racconto tuo che ho apprezzato, dove ho ritrovato di nuovo questo senso di libertà e morale che metti spesso nei tuoi scritti: libertà perché in fin dei conti scrivi quello che vuoi, senza troppi vincoli, morale perché bene o male ogni tuo scritto vuole lasciare un messaggio. Bella la prima parte che forse avrei un po’ asciugato nel numero di personaggi per renderla più chiara. Molto bello il paragrafo che descrive il viaggio di Falc, un esempio di riassunto e sintesi che colpisce bene nel segno descrivendo in tre righe gli sforzi e le difficoltà incontrate nel viaggio. Sono d’accordo con Angelo e Matteo che forse la seconda parte è troppo scollegata e, per mantenere il limite dei caratteri, necessita di spiegazioni che fanno perdere un po’ l’effetto generale. Però ho apprezzato comunque il complesso. Bravo!

Ciao Andrea, ti ringrazio per gli apprezzamenti. Permettimi di non essere d'accordo sul numero dei personaggi della prima parte.
Paolo, Francesca e Giangiotto dovrebbero essere noti a tutti perché essenziali per comprendere la storia dei due amanti. Avrei potuto eliminare Ciccio, ma non ci sarebbe stato il travaglio di Falc. Grazie. Sai che apprezzo molto il tuo stile ed i tuoi racconti.
Buona gara!

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Daniele
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Re: Il topo

Messaggio#17 » martedì 23 aprile 2024, 9:55

gcdaddabbo ha scritto:
Daniele ha scritto:Ciao Giovanno, piacere di rileggerti!
Mi avevi preso con la storia del topo/falco e poi mannaggia mi hai strappato via con le IA che inventano storie! Voglio sapere come va a finire! XD
Sappi che ti riserverò del rancore se non mi dirai che fine fa il topo! XD
Scherzi a parte in bocca al lupo per l'edition e a rileggerti presto!

Ciao Daniele! Solo per te. Non vogliono che si sappia in giro.
Ovviamente Falc scelse la prima opzione. Merlino usò per far rivivere Paolo e Francesca l'anello che il topo si era messo al collo prima di partire, ma, come saprai, il mago era un po' sbadato. Paolo e Francesca si ritrovarono nella biblioteca di Canterbury con un libro in inglese di Lancillotto e Ginevra ma conoscevano solo il latino ed il volgare. Per fortuna, il topo si era salvato ed aveva imparato da Bull un po' di inglese prima di partire. Trovò loro un traduttore ed i due vissero leggendo la Divina Commedia agli studiosi del posto. Il topo, senza farsi riconoscere, visse con loro e diventò un vero "topo di biblioteca". Quando rimase solo scoprì la formula per rompere gli incantesimi. Ritornò falco, ma il tempo riprese a scorrere anche per lui. Ritornò a Gradara. I suoi discendenti li puoi incontrare, al teatro dell'aria, alle spalle del castello, spettacolo tutti i giorni, alle ore 22:00.
Non dire loro che conosci la storia. Alla RAI non vogliono che si sappia. Censura!
Viva il lupo, il falcone ed il topo!


Ahahahah grandissimo!!

Givvo
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Re: Il topo

Messaggio#18 » martedì 23 aprile 2024, 14:33

gcdaddabbo ha scritto:
Givvo ha scritto:Piacere Giovanni!
Premetto di amare molto la metanarrativa.
Concettualmente il racconto è molto interessante, in tre livelli a scatole cinesi, addirittura pensavo saltasse fuori che la prima parte era davvero un brainstorming con qualche IA, ma scartato, perché troppo confuso come spesso capita.
Forse troppa roba per 4000 battute.
La prima parte è molto carina e funziona, forse periodi troppo lunghi, che potevano essere messi giù in modo più fluido.
La parte dei robot, penso per mancanza di spazio e tempo, si ritrova a tellare tutto in modo troppo innaturale, senza provare a mostrare.
Bel potenziale, sicuramente da ampliare.
Buona stagione!

Piacere Givvo! Ti ringrazio per le osservazioni ed i suggerimenti. Non ho capito cosa vuol dire "tellare", ma il senso del tutto è chiaro. Buona gara!


Scusa, è un inglesismo che usano adesso per 'raccontare' in contrasto con mostrare. Il classico spiegone XD

Inverno
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Re: Il topo

Messaggio#19 » martedì 23 aprile 2024, 17:10

Ciao Giovanni, che piacere poterti leggere.
Che racconto particolare, di certo tra i più originali che mi sono trovato a vedere, l'intreccio iniziale storico, letterario e magico mi aveva già piacevolmente sorpreso e ne ero rimasto piacevolmente coinvolto. A voler fare le pulci al povero topo, posso trovare un po' traballante qua e là la struttura del testo, a rendere appena più difficile seguire il filo, ma sono minuzie davvero da poco e che non inficiano sul coinvolgimento. Alla seconda parte la mia sorpresa poi aumenta ancora e di sicuro non me l'aspettavo in nessun modo. Tuttavia, per quanto ammirevole l'intrico ancora più elaborato di genere e l'imprevedibile plot twist, non sono sicuro che inserirlo sia stato la scelta migliore. Non tanto per una questione di gusto personale verso la narrazione, ma proprio a livello pratico: la prima struttura appare già centrata e coinvolgente, viene però interamente sacrificata alla seconda struttura, allo scopo di... ecco, non trovo questo scopo. Posso capire l'idea di "perdere" anche un'intreccio riuscito in favore di un ribaltamento, ma qui non riesco a vedere il vantaggio che questo ribaltamento porta, quale particolare concetto viene espresso in questo modo che non stesse già filtrando dalla prima parte. Detto questo un'ottima prova e continuo ad avere un'idea estremamente positiva della prima metà e solo tentennante della seconda, che più che rimuovere in blocco mi limiterei a riguardare e reinquadrare per valorizzare maggiormente i punti in più che può portare al testo, al di là della sua sola sorpresa.

LeggErika3
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Re: Il topo

Messaggio#20 » mercoledì 24 aprile 2024, 10:36

Ciao Giovanni,
ho letto con interesse il tuo racconto, metà favola e metà pamphlet su un possibile futuro.
La prima parte mi è piaciuta molto: un po' LadyHawke, una po' gita nelle leggende malatestiane con rilancio nella tavola rotonda. La vicenda di Falc è carina e mi stava coinvolgendo anche nella sua componente picaresca (su un passo più lungo sarebbe bello il racconto di come il roditore attraversa l'Europa da Gradara a Dover).. salvo interrompersi per trasformarsi in metatesto dell'IA.
Qui il mio gradimento si è ridotto, per ragioni che, vedo, ti hanno già segnalato altri: l'infodump inevitabile e massiccio per spiegare in poche righe la situazione non mi è piaciuto.
E, soprattutto, ho continuato a chiedermi: cos'ha scelto il topino?

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Re: Il topo

Messaggio#21 » giovedì 25 aprile 2024, 8:57

LeggErika3 ha scritto:Ciao Giovanni,
ho letto con interesse il tuo racconto, metà favola e metà pamphlet su un possibile futuro.
La prima parte mi è piaciuta molto: un po' LadyHawke, una po' gita nelle leggende malatestiane con rilancio nella tavola rotonda. La vicenda di Falc è carina e mi stava coinvolgendo anche nella sua componente picaresca (su un passo più lungo sarebbe bello il racconto di come il roditore attraversa l'Europa da Gradara a Dover).. salvo interrompersi per trasformarsi in metatesto dell'IA.
Qui il mio gradimento si è ridotto, per ragioni che, vedo, ti hanno già segnalato altri: l'infodump inevitabile e massiccio per spiegare in poche righe la situazione non mi è piaciuto.
E, soprattutto, ho continuato a chiedermi: cos'ha scelto il topino?

Ciao Erika. Sono contento che almeno la prima parte ti sia piaciuta. Devo confessarti che al momento della scelta del finale mi sono chiesto: "Con tutto quello che sta succedendo nel mondo, posso scrivere quella che mi sembra proprio una storia alla Walt Disney?". Ho scelto di ricordare il pericolo delle guerre per l'umanità. Vedo che questo non ha proprio pagato. Che importa se confronto questo piccolo sacrificio con la vita di milioni di persone.
Per la scelta del topo puoi leggere la risposta a Daniele.
Ti saluto cordialmente. Grazie! A presto!

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Re: Il topo

Messaggio#22 » giovedì 25 aprile 2024, 19:50

Inverno ha scritto:Ciao Giovanni, che piacere poterti leggere.
Che racconto particolare, di certo tra i più originali che mi sono trovato a vedere, l'intreccio iniziale storico, letterario e magico mi aveva già piacevolmente sorpreso e ne ero rimasto piacevolmente coinvolto. A voler fare le pulci al povero topo, posso trovare un po' traballante qua e là la struttura del testo, a rendere appena più difficile seguire il filo, ma sono minuzie davvero da poco e che non inficiano sul coinvolgimento. Alla seconda parte la mia sorpresa poi aumenta ancora e di sicuro non me l'aspettavo in nessun modo. Tuttavia, per quanto ammirevole l'intrico ancora più elaborato di genere e l'imprevedibile plot twist, non sono sicuro che inserirlo sia stato la scelta migliore. Non tanto per una questione di gusto personale verso la narrazione, ma proprio a livello pratico: la prima struttura appare già centrata e coinvolgente, viene però interamente sacrificata alla seconda struttura, allo scopo di... ecco, non trovo questo scopo. Posso capire l'idea di "perdere" anche un'intreccio riuscito in favore di un ribaltamento, ma qui non riesco a vedere il vantaggio che questo ribaltamento porta, quale particolare concetto viene espresso in questo modo che non stesse già filtrando dalla prima parte. Detto questo un'ottima prova e continuo ad avere un'idea estremamente positiva della prima metà e solo tentennante della seconda, che più che rimuovere in blocco mi limiterei a riguardare e reinquadrare per valorizzare maggiormente i punti in più che può portare al testo, al di là della sua sola sorpresa.

Ciao Federico. Che grande elogio sentirsi dare dell'originale! Peccato poi scoprire che l'idea di abbandonare il racconto fantastico per l'apocalittico non sia stato proprio accettato. Speriamo vada meglio la prossima volta. Benvenuto ed a rincontrarci a presto!

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Re: Il topo

Messaggio#23 » ieri, 14:54

Ciao Giovanni! Anch'io penso che questo pezzo risenta un po' di due intenzioni differenti con la seconda, che nonostante abbia interessanti premesse, mi risulta troppo didascalica. Nella prima parte ho trovato un Giovanni nuovo, alle prese con cose diverse dalle quali mi avevi abituato e che ho trovato molto interessante con un narratore onniscente, sì, ma ben gestito. Buono!
Hai avuto due buone idee, ma avrei preferito vederne sviluppata completamente una sola e l'altra per un prossimo contest (le buone idee non invecchiano mai).
In ogni caso c'è davvero del buono! Ti assegno un pollice tendente al positivo in modo bello soddisfatto!

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