Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 aprile con un tema di Polly Russell e 4 ore di tempo per scrivere un racconto con un max di 4000 caratteri spazi inclusi!
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antico
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Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2024, 2:12

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BENVENUTI ALLA POLLY RUSSELL EDITION, L'OTTAVA DELLA UNDICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 182° ALL TIME!

Questo è il gruppo WOLF della POLLY RUSSELL EDITION con POLLY RUSSELL come guest star.

Gli autori del gruppo WOLF dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ASAP.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo TESSAGLIA.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da POLLY RUSSELL. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK UNDICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ho forzato per posizionare i racconti con malus in modo che finissero in gruppi diversi i primi quattro della mia griglia (composta secondo le regole sopra riportate) con il quinto in malus collocato conseguentemente.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo WOLF:

Anomalie, di Emiliano Maramonte, ore 00.51, 3826 caratteri
Questione di gusti, di Maurizio Chierchia, ore 00.55, 3969 caratteri
Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie, ore 01.29, 3985 caratteri MALUS 3 PUNTI
Sweet Dreams, di Manuel Marinari, ore 00.55, 3948 caratteri
Se mi mordi non vale, di Angela Potente, ore 00.54, 3023 caratteri
Occhi gialli, di Andrea Partiti, ore 00.57, 3989 caratteri
Nika, di Taylor_Blackfyre, ore 23.06, 3996 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 25 APRILE per commentare i racconti del gruppo ASAP Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 26 APRILE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo ASAP e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ASAP.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

IMPORTANTE: Come racconto bonus da commentare, ma non da classificare, chiedo a chi ne avesse voglia di passare nel Laboratorio per lasciare il proprio parere al seguente racconto di Erika Adale: Quello giusto (Erika ha scritto regolarmente, ma ha poi avuto problemi nel postare andando a finire oltre il tempo massimo. Mi sembra il minimo che, chi può, passi a lasciarle un contributo, io per primo)

BUONA POLLY RUSSELL EDITION A TUTTI!



alexandra.fischer
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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2024, 15:02

Buon pomeriggio, ecco i miei commenti e relativa classifica:

Anomalie di Emiliano Maramonte. Tema centrato. Racconto basato sull’AI e sulle possibilità di vivere una seconda vita tramite le serie e anche un dispositivo che Lucy si vede recapitare tramite un drone. Sembra che viva un grande amore, ma c’è qualcosa che non va: gelosie, incomprensioni. Un amore tossico. Lucy riesce a disconnettere il tutto. Bene il finale con lo sconosciuto che chiarisce la natura di quello che Lucy sta vivendo.

Questione di Gusti di Maurizio Chierchia. Tema centrato. Una serata di addio al nubilato in un casolare, fra birra e musica anni Ottanta, dove c’è anche una brutta copia dei Village People, gli Avengers. Alexia, la protagonista, non gradisce la festa e nemmeno l’approccio della sorella della sposa. Lei ha altri gusti ossia due sanguisughe per le parti intime e le usa in auto, poco prima di raggiungere il posto di lavoro per il turno.
Attenzione:
Aspetta, Alexia
sgasandole addosso

Ti sarò per sempre fedele di Mario Mazzanfoglie. Tema centrato. Bellissimo racconto, narrato dal punto di vista del cane Bob, il quale va a trovare il padrone al cimitero con un crisantemo in bocca, in attesa della grossa bistecca che gli offre il custode. Dentro di sé, però, il cane ha del rancore per il padrone che in più occasioni ha cercato di abbandonarlo. Bene la scenetta con la ragazza che inciampa per farsi un selfie con il cane, visto dall’esterno come un esempio di granitico affetto.

Sweet Dreams di Manuel Marinari. Tema centrato. In questo caso, la storia è quella di Dan, un uomo che usa la tecnologia per vivere una vita piena di eccessi. Ha una Porsche e due ragazze bisex e abita accanto ad Al Pacino. Non mancano alcol e droga. Ma la sua realtà è ben diversa. Vive su una sedia a rotelle neurologica e il suo mondo è tutto nel visore, come può vedere la madre di Dan nel finale della storia. Bella la scelta della canzone.
Attenzione:
gli urlò Mary

Se mi mordi non vale di Angela Potente Tema centrato. L’esempio di amore bestiale in questo racconto è il cane Pepus, pieno di voglia di giocare, ma è un po’ troppa. Difatti, la padrona gli dice di no quando sta per morderla. Le rovina i pantaloni firmati, ha trasformato la casa in un caos, ma lei gli è affezionata. Bella la scena dell’atterraggio sull’impassibile Fernando, il quale, a differenza di lei, si lascia mordere.

Occhi gialli di Andrea Partiti. Tema centrato. Bella l’evoluzione del personaggio di Rosa, da bambina a ragazza e poi donna sempre sotto la protezione del misterioso lupo. Un rapporto che comincia quando a quattro anni viene minacciata da un cinghiale con i piccoli, e continua negli anni, fra dissapori familiari e un paese che le sta stretto. Rosa si trasferisce altrove con la madre e dispera di rivedere l’amico lupo, ma la nonna, pentitasi di aver scacciato lei e la madre, fa da tramite fra lei e il lupo, come si vede nella scena finale, dove la nonna è stata sbranata dall’animale, che osserva Rosa dai cespugli. E lei ritrova la pace.

Nika di Taylor_Blackfyre. Tema centrato. Racconto con tanto di frase ritornello: come avrei potuto non amarla? L’oggetto dell’amore del protagonista è una diavolessa crudele, ma lui si annulla in quel sentimento al punto di perdere di vista anche la moglie e la figlia, oltre che a macchiarsi del sangue del suo signore e degli amici, partiti con lui per una spedizione punitiva contro la diavolessa, colpevole di rapire e uccidere i bambini del villaggio. Questo, fino al sacrificio finale, quando il protagonista le offre addirittura il suo cuore.
La mia classifica è soffertissima, siete tutti ottimi autori:

Ti sarò per sempre fedele di Mario Mazzanfoglie 1

Questione di Gusti di Maurizio Chierchia 2

Anomalie di Emiliano Maramonte 3

Occhi gialli di Andrea Partiti 4

Sweet Dreams di Manuel Marinari 5

Se mi mordi non vale di Angela Potente 6

Nika di Taylor_Blackfyre 7

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christianfloris
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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » mercoledì 17 aprile 2024, 16:36

Una doverosa premessa. I racconti si sono fatti tutti apprezzare per la loro qualità, che denota da parte degli autori una padronanza dei ferri del mestiere non da sprovveduti, ma da scrittori non alla prima esperienza in contest di questo tipo. Si tratta pertanto di minime variazioni, dettate da percezioni, impressioni e gusti soggettivi e pertanto opinabili. Un caloroso bravo a tutti quanti per essersi messi in gioco.
Detto questo, ecco la mia personale classifica:

1. Se mi mordi non vale
2. Anomalie
3. Ti sarò per sempre fedele
4. Nika
5. Occhi gialli
6. Questione di gusti
7. Sweet Dreams


1) Se mi mordi non vale

È quello che mi è piaciuto di più.
Perché la scena, per quanto (si capirà dopo) descriva la vita quotidiana con un cane affettuoso, non è facile da mostrare, nel suo convulso gioco e intrico di gambe, braccia, morsi, nocche, visi e bocche. Ho visto Tom Clancy incasinarsi nel raccontare un corpo a corpo fra il suo eroe Jack Ryan e la spia russa di turno (a un certo punto si contavano cinque braccia), perciò non è affatto scontato tratteggiare in modo plastico e dinamico la lotta tra Pepus e la sua padrona. Molto bene anche il punto di svolta in cui ci rilassiamo tutti quanti e capiamo che Pepus in realtà è un cane, non un bipede stronzo. Semplice soltanto in apparenza, in realtà in poco tempo c'è un movimento concitato dei protagonisti ben studiato. Finale leggero, tema preso alla lettera ma preso decisamente in pieno.
PS: non so perché, ma io come nome dell'ignaro spettatore seduto sul divano avrei scelto Armando, non Fernando...

Valutazione numerica: 9.5


2) Anomalie

Ciao Emiliano, mi sembra un lavoro all'altezza dei tuoi standard, sempre notevoli.
Ho apprezzato molto la costruzione per scorci di un mondo che è simile al nostro, ma non esattamente sovrapponibile, con richiami alla nostra realtà (Alizon-Amazon, ad esempio), ma evoluta verso un futuro non ancora alle porte. Bene anche la descrizione della bad experience e il finale che svela la natura del test a cui era sottoposta Lucy. Il tema è sfumato, ma centrato. Nel complesso, con 4.000 caratteri a disposizione, non si poteva pretendere molto di più. E sono tutti ben spesi.

Valutazione numerica: 9.25

3) Ti sarò per sempre fedele

Bel colpo. La scelta del punto di vista di un animale ha sempre un effetto straniante verso chi legge ed è difficile da gestire, perché basta qualcosa in più o in meno e la sospensione dell'incredulità si affloscia come un soufflé venuto male.Non è il tuo caso perché giochi bene fra il livello dell'interiorità del cane e l'apparenza esterna: era uno dei punti più insidiosi da affrontare, ma ne sei uscito bene. Apprezzo anche lo stile (sono un patito del discorso diretto libero) nonostante qualche sovrabbondanza aggettivale che però non penalizza la scorrevolezza della narrazione. Forse superflua la chiusura "che bisogna fare per campare", perché quel che lui fa è emerso in modo più che evidente dalle azioni precedenti.
Nel complesso direi una prova più che buona.

Valutazione numerica: 9

4) Nika


Una bella storia in chiave fantasy che presenta molti spunti interessanti e qualche piccolo inconveniente.
Partiamo dagli inconvenienti: sul piano lessicale-sintattico, attenzione alla sovrabbondanza di similitudini gestite con le frasi comparative. Ce ne sono troppe e, benché il registro arcaico e poetico ci stia tutto nell'ambientazione che hai deciso di creare, rischiano di annoiare il lettore. Ne bastano due, al massimo tre: altrimenti l'impressione che ne ricava il lettore è che questa sia l'unica freccia che puoi prendere dalla tua faretra e scoccare col tuo arco. E di certo non è così. Quindi bisogna cercare di scongiurare la piattezza nei legami fra i periodi, prediligendo la semplicità e la coordinazione per asindeto. Beninteso, se questo è il tuo stile.
Bene anche l'uso dell'anafora ("come avrei potuto non amarla") che è una figura retorica tipica delle elencazioni che si facevano nei poemi cavallereschi, ma anche in questo caso meno è meglio.
Gli spunti interessanti risiedono nei personaggi (ben caratterizzati, secondo gli stilemi di genere) e nel finale che, per quanto ce lo si possa aspettare, arriva comunque come una rasoiata che sorprende. Un lavoro a mio avviso ben svolto, che necessita di essere leggermente ritoccato negli elementi che ho rilevato e che spero possano tornarti utili.

Valutazione numerica: 8.75

5) Occhi gialli

Una favola riletta parzialmente in chiave moderna. Hai scelto di percorrere la strada di una storia che copre un arco temporale molto ampio ed è per questo che i dialoghi sono assenti, in coerenza con questa (ardita) soluzione narrativa. Il rischio era perdersi per strada tra sequenze-quadretti un po' didascaliche, ma in realtà il racconto porta per mano il lettore fino alla fine.
Il finale horror-splatter sublima l'essenza del lupo-protettore. Racconto che mostra un'ampia padronanza di strumenti e tecniche narrative, forse appena lezioso in alcuni passaggi. L'impressione finale che mi comunica (al netto di uno svolgimento comunque più che buono) è di una trama dove i personaggi (anche Rosa e lo stesso lupo) restano un po' confinati sullo sfondo, per ovvie esigenze di spazio che non permettono un approfondimento ulteriore.
Va letta per quella che è, una fiaba dalla chiusura grand-guignol nella quale il lettore può rintracciarvi i propri significati allegorici.

Valutazione numerica: 8.5

6) Questione di gusti

Un buon racconto per tre quarti, costruito con stile (c'è del solido mestiere dietro, non si discute) e con un'ambientazione convincente. Il protagonista e i comprimari che gli ruotano intorno hanno una loro motivazione, però il finale mi è parso un po' stiracchiato con queste sanguisughe che saltano fuori dal nulla. Forse avrebbe avuto un senso anticipare lo svelamento dei "gusti erotici" del protagonista attraverso lo svelamento di piccoli indizi da disseminare cammin facendo.
Non è male, però non riesco a collocarlo nelle primissime posizioni. Tema colto nella sua essenza.

Valutazione numerica: 8


7) Sweet Dreams


Il nucleo portante di questo racconto è sviluppato con discreta originalità e brillantezza di stile. Riscontro senz'altro una padronanza nell'utilizzo dei ferri del mestiere letterario che non è improvvisata. Forse però il tema del contest resta un po' troppo sullo sfondo, perché ho faticato a rintracciare una connessione con la vicenda descritta. C'è l'amore, sì, o meglio il surrogato del piacere, ma poi si rimane a bocca asciutta quando ci si aspetta l'irruzione della bestialità. Che purtroppo non arriva. Una storia scritta con attenzione e cura, però non centrata perfettamente sull'obiettivo.

Valutazione numerica: 7,5

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Pretorian
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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » sabato 20 aprile 2024, 22:13

1)Se mi mordi non vale, di Angela Potente
CIao Angela e piacere di leggerti. La tua è una storia divertente, che ha come suoi punti di forza uno stile molto ben curato (non perfetto, eh! CI sono ancora molte limature che puoi dare per avere uno mostrato ancora più completo ed eliminare il narrato) e su un colpo di scena che non arriva inaspettato, ma è efficace. Attenzione: quando dici che Pepus "afferra" la caviglia della protagonista, capisco che hai usato quel termine per non disvelare immediatamente la sua natura di cane, ma resta comunque un verbo che è indicativo dell'so di una mano, mentre lui le morde la gamba. A parte per qusti piccoli dettagli, il racconto scorre bene. Non è niente di eccezionale ma sfrtutta bene i suoi punti di forza.

Alla prissima!



2)Occhi gialli, di Andrea Partiti
Ciao Andrea è piacere di leggerti.

Una rielaborazione della favola di Cappuccetto Rosso interessante e ben strutturata, pur con i suoi problemi a livello di stile e di trama. A livello di stile si notano alcuni refusi ed espressioni che non mi sono sembrate molto efficaci (come "saltava di colore in colore", o i maialetti "curiosi" o il "gruppo pelo" che penso sia proprio un refuso). Attenzione anche al fatto che mantieni diverse espressioni di conseguenza temporale che sono da considerare narrato, però qui tew concedo perché si legano bene all'atmosfera fiabesca.
A livello di trama soffriamo un po' nel non capire bene il rapporto che leghi tra loro Rosa, la Nonna è il Lupo. Va benissimo lasciare cube cose in sospeso, dando al lettore la capacità di trovare la sua risposta, però il fatto che l'animale resti costantemente vicino a Rosa senza un vero motivo suona strano. Anche la morte della nonna arriva senza un perché: sappiamo che la madre la definiva "malvagia" e che ne è scappata, ma non ne conosciamo la ragione né sappiamo perché il lupo la uccida nel finale. È vero, ci dici che il lupo agiva solo quando Rosa era davvero in pericolo, ma se la nonna è sempre stata un pericolo, perché non l'ha fatto quando Rosa era ancora bambina? Cosa ha scatenato il pericolo in quel preciso momento?
Sono tutti elementi che trascendono dal semplice "non detto" e finiscononoer essere tessere mancanti che impediscono Di apprezzare appieno la vicenda.

Buon risultato, comunque.

Alla prossima!!
3)Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie
Ciao, Mauro e piacere di leggerti.

Ho adorato come hai voluto giocare con il tema del punto di vista fin dall'introduzione della storia, in un foreshadowing che quello sarà l'elemento centrale della vicenda. Certo, forse lo hai rimarcato un po' troppo (la salita e la discesa, lo pneumatico, il filosofo da bar) al punto che è diventato più un "te lo urlo in faccia per essere sicuro che capisci" che un sottile cenno al lettore. La storia è semplice, ma efficace e devo dire che il tuo stile è decisamente migliorato nell'ultimo anno, al punto che non sento di avere grosse sbavature da segnalare. Mi sarei aspettato un segno di disprezzo celato maggiore da parte del cane per offrire un maggior tono di beffa alla vicenda, ma alla fine per lui l'importante non è tanto insultare il padrone defunto, quanto "guadagnarsi il pane" (o meglio, la carne) quindi anche quì dovremmo andare bene.
Insomma, un racconto forse non eccezionale, ma che fa il suo, diverte e testimonia le skill che hai raggiunto.
Complimenti.
Alla prossima!


4)Questione di gusti, di Maurizio Chierchia
Ciao, Maurizio e piacere di leggerti.

Allora, il tuo racconto mi confonde alquanto. Da un lato lo stile è maturo ed efficace, soprattutto nella prima parte in cui si descrive l'incubo di una festa pacchiana e chiassosa, dall'altro la storia prende una... piega strana. Molto strana.
Nel senso, mi sembra di comprendere che tu voglia fare una sorta di satira con la protagonista che fa la moralista sulle donne che si divertono all'addio a celibato, ma poi si concede a piaceri al limite della follia (anzi, forse oltre quel limite). Però penso tu abbia fatto un passo di troppo e forse anche più di uno.
Mi spiego: l'idea di appioppare una perversione strana al moralista di turno è stata molto usata in passato e ha un potente impatto satirico e comico. Anche l'idea di usare la zoofilia è stata usata (penso a uno degli ultimi American Pie per dire), ma quì già comincia a sentirsi la situazione come eccessiva e di cattivo gusto e può essere tollerata solo quando è davvero ben inserita. Nel tuo caso, con l'inserimento di creature normalmente considerate disgustose, andiamo ancora oltre e perde qualsiasi pretesa satirica per andare verso un approccio più disturbante. Che potrebbe anche starci, ma arriva senza alcuna vera preparazione dal resto della storia, quindi sembra appiccicato lì solo per un tardivo effetto d'impatto. In questo, immagina l'episodio 1 di Black Mirror. Anche lì abbiamo una scena di zoofilia, ma è preparata per tutto il corso della storia e ne diventa il naturale punto di svolta. Si percepisce come organico al tutto, cosa che quì sento mancante.

Peccato.

Alla prossima!


5) Anomalie, di Emiliano Maramonte
Ciao, Emiliano.

Prima di tutto, complimenti: sto leggendo "Cubo di Kubrik" su Delos e lo sto adorando!

Ora, questo racconto lo sto trovando un po' ostico. Non tanto a livello di stile, che è impeccabile (anche se nel finale si vedeva che eri a corto di spazio e tempo, quindi sei stato costretto a sintetizzare la parte dei ricordi "estranei" di Lucy in uno spazio non idoneo, che sapeva molto di sintesi, ma tendo a essere lasco su queste situazioni nel MC, perché considero il poco tempo e spazio a disposizione), quanto a livello di storia. Non ho ben capito cosa succeda alla fine: cioè, mi sembra di capire che Lucy debba essere resettata e il fatto che lei sia stata collegata a "Unibrain" mi fa intuire una sorta di... mente alveare cibernetica? E il fatto che lei venga cancellata nel momento in cui si ribella all'amore tossico è una rappresentazione della nostra società che arriva aa biasimare la donna per la violenza subita? Non so, Emiliano, le idee c'erano, ma non sono sicuro che tu sia riuscito a gestirle nel modo migliore.

Alla prossima!



6)Nika, di Taylor_Blackfyre
Ciao, Taylor e piacere di leggerti.

Allora, il racconto è abbastanza lineare, con un uomo che cade sotto l'influsso di una demone (succube?), uccide per lei i suoi compagni e poi finisce ucciso a sua volta. A livello di trama si intuisce abbastanza facilmente dove andrà a parare il racconto è penso si senta abbastanza il fatto che la demonessa sia un personaggio muto, perché riduce il suo operato a pura magia rispetto alla seduzione e questo finisce con renderla un personaggio meno interessante. Anche il finale, con il personaggio che sente il piacere come dolore smorza l'impatto che la vicenda avrebbe potuto avere se, ad esempio, l'amore provato per lei l'avesse spinto ad accettare il dolore. Per quanto riguarda lo stile, è molto, molto migliorabile, con ancora un tell che copre aree dove avresti potuto lasciare che fosse la vicenda e le percezioni del protagonista a mostrare la vicenda. Anche la gestione dei tempi non è stata felice, con le vicende di diversi momenti temporali che si incrociano e rendono il tutto molto più confuso.

Alla Prossima!


7) Sweet Dreams, di Manuel Marinari
Ciao Manuel e piacere di leggerti.

Allora, la prima problematica che rilevo in questa storia è che non afferro davvero l'attinenza con il tema.
Dove sarebbe l'amore bestiale? Anche tenendo conto del modo "Libertino" con cui Dan sogna, non ci vedo niente di bestiale, nè mi sembra che la relazione con la sua drammatica situazione di veglia lo ponga in una situazione di bestialità.
A parte questo, non sento la direzione di una trama. Abbiamo una rivelazione, ovverosia che Dan viva una realtà virtuale per affrontare la sua condizione di salute, ma non succede davvero qualcosa, nè nel finale il fatto che la madre scopra la sua attività "segreta" sembra influire sulla vicenda. Insomma, sarà la mancanza di spazio, però manca una vera parte centrale che sviluppi la vicenda e permetta alla rivelazione di avere il suo impatto.
Ti consiglio di tenere l'idea a svilupparla con più caratteri a disposizione.
Alla prossima!

Franco Zanella
Messaggi: 63

Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » sabato 20 aprile 2024, 23:59

Ciao a tutti, premetto che mi ritengo uno stradilettante senza strumenti professionali di valutazione, pertanto sono andato a giudicare più che altro le sensazioni che mi hanno trasmesso i racconti che, tra l’altro, ho trovato tutti molto belli e difficili da mettere in fila. In ogni caso lo dovevo fare, per cui la mia classifica è la seguente. Buona edition a tutti!

1. Se mi mordi non vale – Angela Potente
2. Ti sarò per sempre fedele – Mario Mazzafoglie
3. Nika – Taylor Blackfyre
4. Questione di gusti – Maurizio Chierchia
5. Occhi gialli – Andrea Partiti
6. Anomalie – Emiliano Maramonte
7. Sweet Dreams – Manuel Marinari

Se mi mordi non vale – Angela Potente
Ciao Angela, chi ha o ha avuto un cane può rivedersi in questa scena che hai ben raccontato. Personalmente mi sono sentito coinvolto dal racconto che mi ha trasmesso la bella sensazione del rapporto di amicizia sincera che si crea con i nostri “pelosi”. Mi è piaciuta molto anche la declinazione del tema “amore bestiale”.
Buona edition e alla prossima lettura!

Ti sarò per sempre fedele – Mario Mazzafoglie
Ciao Mario, attraverso gli occhi del cane riesci a mostrare come molte volte le persone non sappiano andare oltre e le apparenze e, anzi, facciano caso solo ai segnali che confermano ciò che vogliono credere ignorando gli altri.
Mi è piaciuto molto l’inizio, un raccontare senza dire che ti cala nel punto di vista del personaggio in modo accattivante e simpatico. L’unica cosa che forse posso dire è che quella frase finale “… Che bisogna fare per campare” forse è in più, si capiva già da tutto ciò che c’era prima senza dare una sensazione un po’ didascalica.
Buona edition e alla prossima lettura!

Nika – Taylor Blackfyre
Ciao Taylor, all’inizio il tuo racconto mi ha ricordato una fiaba ma con il passare delle righe la sensazione si è spostata verso un racconto più torbido fino a sfiorare l’horror, il tutto scandito da quel “come avrei potuto non amarla?” a evocare qualcosa di simile a un crescendo musicale. L’ho trovato un ottimo stratagemma per segnare l’aumento della tensione. Per finire con l’analogia musicale il finale mi ha fatto venire in mente le note de “La ballata dell’amore cieco” di De Andrè.
Buona edition e alla prossima lettura!

Questione di gusti – Maurizio Chierchia
Ciao Maurizio, il tuo racconto parla di una festa di addio al nubilato, situazione in cui si dà per scontato che tutto sia lecito e che solo per il fatto di stare lì si sia disposti a subire e a partecipare a qualsiasi eccesso. Ma non è così e c’è chi sopporta a fatica l’atmosfera di trasgressione forzata e le libertà che si sentono in diritto di prendersi i presenti.
Molto efficaci le prime tre righe che ti calano direttamente in mezzo alla festa e creano aspettativa e voglia di leggere il resto. Mi è sembrato un po’ forzato il finale, forse inverosimile, ma probabilmente è una sensazione mia.
Buona edition e alla prossima lettura!

Occhi gialli – Andrea Partiti
Ciao Andrea, una vita raccontata in pochi paragrafi attraverso il rapporto esclusivo tra una ragazza e un lupo. Mi è piaciuta la declinazione del tema “Amore bestiale”. Per contro ho trovato il modo di scrivere un po’ “detto” e questo forse ha tolto un po’ di tensione al racconto.
Buona edition e alla prossima lettura!

Anomalie – Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, il tuo racconto ha un’ambientazione futuristica che mostra come la tecnologia, per quanto ci sia presentata come asettica e distaccata, sia in realtà permeata da emozioni e esperienze umane che la corrompono fino a farla diventare bestiale. Ho trovato efficace il modo di presentare i dialoghi con l’inserimento degli interventi del monitoraggio.
Farò fatica a collocare questo racconto nella classifica perché lo trovo molto ben scritto, ma, forse per l’argomento, mi trasmette un senso di freddezza che non mi convince del tutto.
Buona edition e alla prossima lettura!

Sweet Dreams – Manuel Marinari
Ciao Manuel, dietro un mondo lucido e sfavillante si possono nascondere storie tristi, di dolore e di sconfitta. Nel tuo racconto ho visto questo. Mi è piaciuto il modo di scandire le scene con i versi della canzone.
Per contro ho trovato il racconto scritto bene però forse non è riuscito a crearmi quella sensazione di coinvolgimento che ho invece trovato in altri racconti di questo gruppo.
Buona edition e alla prossima lettura!

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Fagiolo17
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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 22 aprile 2024, 16:46

Classifica davvero complicata stavolta perché non avrei voluto mettere nessuno sotto al quinto posto, ogni racconto ha qualche dettaglio che ho davvero apprezzato, quindi rinnovo i miei complimenti a tutti i partecipanti!

1. Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie
2. Se mi mordi non vale, di Angela Potente
3. Questione di gusti, di Maurizio Chierchia
4. Anomalie, di Emiliano Maramonte,
5. Nika, di Taylor_Blackfyre
6. Occhi gialli, di Andrea Partiti
7. Sweet Dreams, di Manuel Marinari



Anomalie, di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, e piacere di averti letto, come sempre.
Ho alcune perplessità sul tuo racconto, temo di non aver colto tutto quello che hai seminato.
per prima cosa le parentesi quadre, chi è che sta controllando Lucy? direi l'Unibrain che interviene nel finale, ma non ne sono certo.
Lucy non è umana, vero? è una specie di simulazione di vita?
Mi è arrivata forte la denuncia sull'amore tossico. nel momento in cui Lucy vive l'esperienza di questa donna innamorata che poi si scopre subire le angherie di un uomo manipolatore o naricisista, ho percepito il culmine del racconto e su quello avrei spinto. magari sulla sua incredulità nel vedere abusi di quel tipo, o che so io...
purtroppo però mi rimane tutto un po' confuso il divenire degli eventi.
sto cercando di di ricostruire mentre scrivo questo commento.
l'emodrive è stato recapitato sempre da Unibrain? quindi dal fantomatico uomo che appare alla fine? (che immagino essere un androide o un robot comunque, così come Lucy.) per testare l'algoritmo Lucy, e questo è chiaro...
eppure qualcosa mi sfugge nel complesso.
ci sono cose che mi sono piaciute davvero tanto. tipo il dettaglio della serie tv costruita sul momento con caratteristiche e lunghezza richieste dall'utente, ma trovo che ci sia davvero troppa carne al fuoco per un racconto di sole 4.000 battute e qualcosa è sfuggito alla mia comprensione. mi spiace.
questo non significa che sia un racconto da buttare! assolutamente no, ma forse non da primissime posizioni.
ma inutile fare pronostici finché non leggo gli altri racconti.
intanto in bocca al lupo per l'edizione!

Questione di gusti, di Maurizio Chierchia
Ciao Maurizio e piacere di averti letto.
Il tuo racconto mi è piaciuto tantissimo fino a tre quarti, fino a quando la protagonista (di cui ho capito il genere solo quando è stata chiamata per nome) sale in macchina e si eccita per la macchia scarlatta di rossetto. immagino che volessi richiamare il sangue.
fino a quel punto avevi tirato fuori ottime descrizioni, dialoghi realistici e una storia interessante. mancava un po' di conflitto, ma con un finale diverso sarebbe potuto andare bene lo stesso.
unica cosa che non avevo gradito fino a lì era la CUGINA-AMICA-ZIA perché gli alberi genialogici mi mandano in pappa il cervello ahahahah
questa frase ad esempio è davvero una chicca: Una ventata di concime e paglia bruciata mi accoglie nella penombra di un lampione.
questo è proprio un bel dettaglio specifico e vivido che ti trasporta all'istante in quello specifico contesto.
per quanto riguarda le sanguisughe. io amo Chuck Palanhiuk, quindi questo genere di dettaglio disturbante lo apprezzo e mi piace (come quello che hai messo nel racconto del mese scorso ad esempio). il problema è che qui esce dal nulla.
la sua eccitazione per il sangue e gli animaletti nascosti nel portaoggetti non sono stati seminati per nulla. fino a quel momento lei sembrava solo disgustata dall'addio al nubilato, poi di botto esce la perversione.
Sono sicuro che con una semina e un accenno fatti in precedenza, il racconto avrebbe avuto tutta un'altra forza. o magari con qualche carattere in più. ecco, forse potevi tagliare il viaggio in macchina. farla toccare subito, appena salita in macchina, e usare quei caratteri per darci un accenno verso metà racconto di questa sua passione.
In bocca al lupo per l'edizione!

Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario e piacere di averti letto.
Davvero un bel racconto e pure divertente.
hai gestito egregiamente il punto di vista animale e non è affatto semplice.
il racconto scorre liscio e senza intoppi e hai giostrato il tema scrivendo qualcosa di diverso dagli altri (almeno da quelli che ho letto io) quindi ottima declinazione.
Avrei solo omesso questo pezzetto di frase "Lo so che te lo ripeto ogni giorno" ma in realtà per mero gusto personale non che sia un errore o altro (però a 300 caratteri devo arrivarci ahahahah)
Ancora complimenti e in bocca al lupo per questa edizione.

Sweet Dreams, di Manuel Marinari
Ciao Manuel e piacere di averti letto.
il racconto è carino, ma secondo me ha in sè poco conflitto.
è una scena a suo modo divertente e sicuramente irriverente, però non c'è alcun tipo di conflitto che i personaggi debbano affrontare e superare.
Il finale che ci evidenzia come tutto fosse frutto della realtà virtuale, non aggiunge molto alla storia, strappa giusto un sorriso perché il povero Dan non potrà godersi il finale del suo sogno erotico.
Ti segnalo un paio di cose a livello stilistico sperando di farti cosa gradita:
Allora, signor Dan Cooper, dove hai detto che ci vuoi portare?» Le urlò Mary, seduta accanto a lui. «Hai detto che abiti alla Baia di Biscayne. Ci abitano tutti i vip di Miami, portaci da te, dai!
Questa frase è una "as you know, Bob" grande una casa.
è chiaro che è stata messa lì solo per dare questo tipo di informazioni al lettore, mentre avresti potuto fornircele sbandierandole in maniera meno vistose.
"dove hai detto che ci vuoi portare... hai detto che abiti... ci abitano tutti i vip..." sono tutte informazioni che le due ragazze già conoscono. piuttosto mettile in scena con un veloce botta e risposta e vedrai che risulterà molto meno costruito!
altra frase:
Dan si girò indietro e, con la mano libera, avvicinò la testa di Morgana alla sua. Le sue labbra sapevano di rossetto, la sua lingua era spugnosa e imbevuta di Gin, la sua saliva amara come la cocaina che aveva appena deglutito.
ci sono 4 SUA/SUE in appena due righe. così la frase suona ripetitva. potevi toglierne almeno un paio e sarebbes stata molto più scorrevole.
Spero di non averti infastidito con i miei commenti, non vorrei mai sembrare saccente, cerco solo di dare quei consigli che sono stati dati a me e che mi hanno portato a migliorare.
In bocca al lupo per l'edizione.

Se mi mordi non vale, di Angela Potente
Ciao Angela e piacere di leggerti.
Un racconto dolce per una bella declinazione del tema di amore bestiale.
divertente e spassoso in alcuni passaggi.
è chiaro abbastanza rapidamente che si tratta di un gioco e non di una lotta all'ultimo sangue, ma la scena di vita quotidiana funziona bene.
il conflitto è debole, solo quel divieto di mordere che smorza il gioco, ma fa il suo lavoro per quello che avevi in mente.
quindi complessivamente un buon racconto.
In bocca al lupo per l'edizione.

Occhi gialli, di Andrea Partiti
Ciao Andrea e piacere di averti letto.
Rivisitazione di cappuccetto rosso.
la narrazione è proprio fiabesca, come stile, e condensa molti anni in pochissime battute.
ho molto apprezzato la scena finale. la descrizione dei dettagli della nonna squartata funziona molto molto bene.
mi ha invece soddisfatto meno il resto della narrazione. la trovo un po' forzata. nel senso che ci viene spiegato molto poco di ciò che accade. la nonna perché è cattiva? il lupo perché è connesso con Rosa? e che rapporto ha Rosa con la nonna? a un certo punto decide di tornare ad accudirla ma fino a quel momento non è chiaro se sia legata a lei o no, visto che non la vede per molti anni.
Insomma penso che con molti più caratteri sarebbe venuta fuori una storia davvero interessante.
così a mio avviso ha qualcosa che gli manca.
però quella scena finale, lo torno a dire, è davvero una chicca! complimenti!
In bocca al lupo per l'edizione.

Nika, di Taylor_Blackfyre
Allora, il racconto gioca sul grande classico della succube.
quindi niente di nuovo sulla figura demoniaca, ma tratteggia bene la vicenda.
hai messo in scena vari momenti temporali differenti. io avrei gestito magari il tutto in un unica scena, lui che arriva pronto ad ammazzarla, ma poi la vede e se ne innamora e il racconto si chiude con lui che torna a casa intenzionato ad ammazzare tutti.
oppure due scene, lui che viene corrotto e lui che torna dopo aver ucciso tutti e viene ammazzato. così da poter focalizzare meglio gli avvenimenti
perchè la descrizione del demone è molto carina e anche quella finale in cui si lascia infliggere dolore, ma perdono di potenza perché sono poca cosa in rapporto alla mole di cose che succedono.
c'è qualche incertezza stilistica qua e là e qualche problema con i verbi. hai usato tante metafore ma te lo hanno già detto quindi basta ahahahah
comunque sei sulla strada buona!
In bocca al lupo per l'edizione.

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antico
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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » lunedì 22 aprile 2024, 17:03

Dovete ancora ricevere, oltre alla mia, altre due classifiche.

Debora
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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 24 aprile 2024, 0:21

Ecco la mia classifica, sempre molto sofferta, e i commenti.


1. Se mi mordi non vale, di Angela Potente
2. Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie
3. Anomalie, di Emiliano Maramonte
4. Nika, di Taylor_Blackfyre
5. Questione di gusti, di Maurizio Chierchia
6. Sweet Dreams, di Manuel Marinari
7. Occhi gialli, di Andrea Partiti


Anomalie, di Emiliano Maramonte

Ciao Emiliano, è sempre un piacere leggerti. Mi è piaciuta questa declinazione di amore tossico di moduli virtuali anche se l'ultima parte ho dovuto rileggerla perché non mi era chiara la dinamica del controllo di Lucy. Forse lo scenario che hai immaginato era un po' complicato da rendere in così poche battute... Un' altra perplessità riguarda il tema: non ho trovato una grande attinenza... Non so... Sta di fatto che io mi incanto con la tua scrittura perciò non posso che dare un giudizio positivo!

Questione di gusti, di Maurizio Chierchia

Ciao Maurizio, piacere di leggerti! Il tuo racconto mi ha un po' spiazzato... Se è vero che il tema è assolutamente centrato è altrettanto vero che la prima metà della storia non mi sembra abbia una gran utilità rispetto al senso generale del racconto. Tuttavia la tua scrittura fila sempre liscia come l'olio e questo rende il tutto scorrevole e anche quello che può sembrare inutile è di piacevole lettura.
Il finale mi ha "piacevolmente" disgustato e disturbato: sicuramente non lo dimenticherò!


Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie

Ciao Mario, che racconto! Sicuramente il più originale tra quelli che ho letto. Hai gestito il punto di vista del cane perfettamente e hai reso in maniera divertente tutta la storia. La tua scrittura è molto piacevole e scorrevole. Il tema centrato in un modo così inaspettato da farmi invidia. Non vedo cos'altro aggiungere se non: chapeau!

Sweet Dreams, di Manuel Marinari

Ciao Manuel, piacere di leggerti. Il tuo racconto, a parte qualche caduta nei dialoghi con le ragazze e in alcune ripetizioni, come ti hanno fatto notare anche sopra, è brillante, con un buon ritmo, a tratti irriverente come piace a me e il finale dà un senso portante a tutta la storia. Ma il tema, mi spiace, ma io proprio non lo vedo!


Se mi mordi non vale, di Angela Potente

Ciao Angela, piacere di leggerti! Hai declinato il tema in quella che può sembrare la soluzione più semplice ma in realtà non è così facile da rendere senza cadere nello stucchevole. Il quadro che dipingi con le parole è dolce e divertente. Per tenere alto il ritmo hai descritto questa lotta (scena non facile da scrivere, eh!) facendola sembrare qualcosa di diverso almeno nelle prime battute e il gioco ti è riuscito perfettamente. Anch'io ho un amore simile in casa moltiplicato per due (anche se il secondo è sua divinità/maestà il gatto!) perciò comprendo perfettamente! Complimenti!


Occhi gialli, di Andrea Partiti

Ciao Andrea, piacere di leggerti. Rivisitazione di Cappuccetto Rosso originale ma che, devono me, risente molto della brevità (forzata) del racconto. Manca per forza qualcosa nel rapporto nonna nipote che avrebbe dato più linearità alla storia. Ci sono scene, tra cui l'ultima, che valgono il prezzo, come si usa dire, di quelle che mi piacerebbe saper scrivere anche a me. Il tema lo leggo poco, mi sembra un po' forzato l'amore bestiale tra Rosa e il lupo.


Nika, di Taylor_Blackfyre

Ciao Taylor, piacere di leggerti! Come avrei potuto non amarl(a)o questo racconto?
Si, è vero (sono anche antipatica a ripeterlo) ti perdi un po' lungo la linea temporale, ci sono troppe similitudini e metafore. Ma chi se ne frega! Il racconto mi piace, è proprio nel mio mood e la frase ricorrente è uno degli espedienti narrativi che amo di più. Il tema è centrato e alla fine si muore male proprio come piace a me. Figo!

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antico
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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 24 aprile 2024, 12:06

Oltre alla mia, dovete ancora ricevere una classifica.

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Luca Moggia
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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 24 aprile 2024, 23:39

Ciao a tutti!

In questo girone ho trovato interessanti approcci al tema, perizia tecnica (invidiabile in diversi casi) e buone storie.
Tutti i racconti hanno punti di forza in uno di questi tre campi pertanto, a parte la prima posizione di cui sono sicuro,
non è stato facile stilare una classifica per gli altri.
Nella valutazione ho cercato di tener conto dell'attinenza al tema, della vividezza delle immagini e della scorrevolezza di lettura. Non avendo conoscenze sufficienti per una valutazione veramente oggettiva ho seguito anche il gusto personale.
Spero che i commenti, per quanto non siano frutto di conoscenze tecniche, rappresentino buoni spunti di riflessione!

Fine delle chiacchere e via con la classifica:

1 - Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie
2 - Questione di gusti, di Maurizio Chierchia
3 - Anomalie, di Emiliano Maramonte
4 - Se mi mordi non vale, di Angela Potente
5 - Occhi gialli, di Andrea Partiti
6 - Sweet Dreams, di Manuel Marinari
7 - Nika, di Taylor Blackfyre

Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie

Nel racconto ci sono sia l'amore che la bestialità e hai centrato il tema in modo originale!
Mi è piaciuto il contrasto fra quello che la gente vede, un cane intelligentissimo che adora il suo ex padrone,
e l'opportunismo di Bobby che sfrutta i sentimenti umani per guadagnarsi da vivere.
Hai fatto un bel lavoro con i punti di vista (in senso narrativo e non) giocando sul significato che le persone attribuiscono ai comportamenti esteriori senza conoscere le vere intenzioni che stanno dietro alle azioni.
Qui funziona ancora meglio perché il protagonista è un cane e quindi a nessuno passa per
la testa che possa fingere amore per ottenere un profitto.
Lo stile è scorrevole e si legge bene come anche negli altri tuoi racconti che mi sono trovato a commentare.
Il tono divertente mi ha fatto sorridere, specie nei punti in cui Bobby si lancia in riflessioni lessicali e filosofiche!
Decisamente una buona prova!

Questione di gusti, di Maurizio Chierchia

Una storia scritta con un bello stile e delle immagini molto efficaci.
Forse l'incipit (prime tre righe) sembra un po' messo lì ad uso e consumo del lettore
e il punto di vista della protagonista si perde un po'.
Le espressioni comunque introducono bene il tono del racconto e sono divertenti quindi, in definitiva, ci stanno.
Durante la lettura mi stavo chiedendo dove fosse la parte "bestiale" della questione ed ecco che nel finale spuntano le sanguisughe usate in maniera non proprio ortodossa.
Che dire? Sicuramente mi hai spiazzato e, da questo punto di vista, un punto a favore!
Però forse troppo, non tanto per la perversione in sé quanto perché il finale mi sembra una chiusura un po' troppo sganciata dal resto della storia.
Al netto dei problemi, se così li vogliamo chiamare, una buona prova!

Anomalie, di Emiliano Maramonte

Nel racconto l'amore sfocia nella violenza e viene per questo inteso come bestiale. L'interpretazione, coerente con il tema, di per sé non sarebbe poi così originale, ma il modo in cui questo aspetto emerge nella storia lo è di sicuro!
In generale il racconto è scritto molto bene e hai costruito un mondo sfaccettato e interessante (i nomi delle componenti tecnologiche mi sono piaciuti di brutto, specie Unibrain ed emodrive!)
Non è facile rendere un racconto di fantascienza con poco spazio a disposizione e qui secondo me sei riuscito a farlo egregiamente! Mi è piaciuto anche il disvelamento finale quando scopriamo che Lucy in realtà è un algoritmo antropomorfo corrotto dai ricordi di una persona in carne e ossa.
Alla prima lettura però ho provato un certo senso di confusione faticando a inquadrare bene la storia.
Con le letture successive tutto si è chiarito e ho apprezzato in pieno il racconto.
Penso che questo effetto sia dipeso dal fatto che ci sono molti elementi da assimilare (dettagli di contesto, eventi, personaggi in scena e non) uniti a un dialogo a tre voci. Come terza voce intendo questa: "[Corrispondenza errata. Monitorare]" che credo sia attribuibile a Xandr@ (ma potrei sbagliarmi). E' stato l'elemento di cui ho sentito meno la necessità e credo potrebbe essere tolto per alleggerire.
Al netto di queste osservazioni, bel racconto!

Se mi mordi non vale, di Angela Potente

Parto subito dal tema che mi pare centrato, anche se in modo non originalissimo, mettendo in scena un corpo a corpo fra la protagonista e il suo amato compagno a quattro zampe. Ti faccio i complimenti per come sei riuscita a descrivere l'azione!
Di base non è facile rendere le movenze dei personaggi (almeno per me) e in una scena d'azione la difficoltà si moltiplica
ma nel tuo pezzo i due sembra di averli davanti! Brava!
Passo ai due punti che ho trovato un po' più deboli.
Per come è impostata la prima parte del racconto sembra quasi tu stia giocando a nascondere il fatto che l' "aggressore"
non sia umano e la cosa ci sta. Il problema (se così lo vogliamo chiamare) è che dal dettaglio degli occhi "colore dell’ambra liquida" ho intuito subito che si trattasse di un animale (ho pensato un gatto a dire la verità) e non di un umano.
Questo ha fatto sì che perdessi il gusto della scoperta al momento in cui l'avevi progettata.
Il secondo aspetto è la trama che, per scelta, è praticamente assente.
Non che sia essenziale però se oltre alla messa in scena (nel tuo caso fatta molto bene) c'è anche una storia a cui appassionarsi è sicuramente un valore aggiunto.
Nel complesso bel racconto!

Occhi gialli, di Andrea Partiti

Hai scelto di utilizzare Cappuccetto Rosso per interpretare il tema ribaltando il rapporto fra i personaggi chiave della fiaba con un'operazione che nel complesso è riuscita. Il lupo, solitamente una bestia malvagia (almeno nelle fiabe), qui diventa il difensore di Cappuccetto Rosso e questo sentimento di protezione rientra appieno nelle varie sfaccettature dell'amore.
Tema quindi centrato!
Come stile hai optato per una narrazione raccontata che, dato il tipo di storia, ci può stare anche se fa perdere un po' l' immedesimazione nella protagonista. Uno dei sicuri vantaggi di questo stile è la possibilità di condensare molti eventi in poco spazio e secondo me avresti potuto ampliare di più la parte sulla malvagità della nonna, o meglio, sul motivo per cui rappresenta una minaccia per Cappuccetto Rosso. Sarebbe stato interessante capire come una vecchietta possa essere pericolosa o almeno, io me lo sono chiesto!
Ti dico questo perché altrimenti potrebbe sembrare una scelta un po' slegata dalla trama e magari messa per recuperare "la nonna sbranata dal lupo" altro elemento chiave della fiaba originale.
Il finale mi è piaciuto, innanzitutto perché la descrizione dello sbranamento è fatta molto bene poi perché risolve la storia dimostrando la persistenza dell'amore protettivo del lupo verso Cappuccetto Rosso che invece pareva messo in discussione dalla loro lontananza.

Sweet Dreams, di Manuel Marinari

La vicenda si segue molto bene e le immagini sono chiare, salvo in alcuni punti su cui mi pare di notare un "sovraccarico di informazioni". Il vero punto forte per me è stata la scoperta che Dan in realtà vive su una sedia a rotelle e tutta la scena prima si è svolta nel suo cervello tramite la RV! Tra l'altro questo stravolgimento non viene seminato per nulla nella prima parte del racconto e nonostante questo mi ha colpito! Penso sia perché l'entrata in scena della signora Cooper mi ha fatto pensare alla moglie di Dan che rientra e lo becca con le due ragazze, ma subito, con la giusta tempistica, arriva inaspettata la sedia a rotelle. Il finale è simpatico anche se non aggiunge molto alla storia.
Hai usato uno stile sintetico che a me piace anche se in alcuni punti lo vedo migliorabile riducendo il numero di gesti/azioni che compiono i personaggi. Ti riporto una parte per cercare di spiegarmi meglio:
Le dita di Dan erano calde, bagnate dal piacere di Mary. La barba gli si era inumidita della saliva e del muco colante dal naso di Morgana. Morgana staccò le sue labbra da quelle di lui e baciò Mary, infilando la mano sotto la sua maglietta, stringendole il seno. Qui ad esempio si accavallano molti dettagli e azioni di personaggi diversi, si rischia di perdersi.
Riguardo al tema, non ho trovato un vero e proprio aggancio all'interno del racconto.

Nika, di Taylor Blackfyre

Nella storia è presente l'amore, oscuro e folle, di un umano verso una demone che lo trasforma in una bestia assetata del sangue dei suoi compari. Direi quindi tema centrato!
Nel complesso la trama si segue molto meglio di quella della scorsa edizione ma, nonostante questo, alla prima lettura sono rimasto un po' confuso non riuscendo a capire bene la scansione degli eventi (che se non vado errato sono questi: ricerca del demone, incontro del protagonista con il demone, ritorno al paese per uccidere i compagni e incontro finale).
Nella seconda lettura, tutto ok. Probabilmente avrebbero aiutato alcune frasi con cui inserire un po' di contesto per delineare meglio dove si trovasse il protagonista nei vari momenti.
Dello stile ho apprezzato il fatto che le similitudini, quasi tutte, siano azzeccate rispetto all'immaginario del protagonista ("profondo come il pozzo del paese", "aguzzi come i denti del gatto di mia madre") e questo è un punto positivo.
Il lato negativo è che secondo me sono un po' troppe, ne ho contate almeno sette.
Questo poi porta a un grosso uso dei "come" che si vanno a unire a quelli della frase ricorrente ("come avrei potuto non amarla?"). Penso che ridurle potrebbe essere una buona idea sia per aumentare la scorrevolezza di lettura sia per dare maggior rilievo a quelle che sceglierai di conservare.

Complimenti a tutti e alla prossima!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 25 aprile 2024, 14:59

Dovete solo più ricevere la mia classifica.

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Re: Gruppo WOLF: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » sabato 27 aprile 2024, 11:49

Ecco a voi i miei commenti e classifica.

1) Ti sarò per sempre fedele, di Mario Mazzafoglie
Ottima idea e geniale declinazione del tema. Non arrivo alla massima valutazione e neppure al quasi perché ritengo che tu sia stato pigro per tutta la prima parte del racconto che, sostanzialmente, è solo un lungo traghettare il lettore verso il finale. Perché dico pigro? Perché invece di fare uscire tutto alla fine avresti potuto disseminare informazioni e contesto strada facendo rendendo così più funzionale il percorso stesso. Intendo informazioni riguardanti il padrone e il suo rapporto con il protagonista e non voglio dire che andava svelato prima l'inganno, ma che avresti dovuto seminare per poi raccogliere, sarebbe stato più elegante. Quindi per me un pollice tendente al positivo in modo solido e decisamente brillante, ma per lo step in più avresti dovuto osare di più.
2) Se mi mordi non vale, di Angela Potente
Ordunque... Testo gradevole che si legge bene e che ritengo ben in tema. Non arrivo al pollice massimo e quindi mi fermo al tendente al positivo in modo solido e brillante essenzialmente perché lo ritengo più descrizione (ottima) di una scenetta che racconto vero e proprio. Penso avresti potuto fare di più per entrambi i protagonisti che per l'evolversi stesso del testo in quanto, almeno per quanto mi riguarda, l'arcano si è svelato presto rendendo inutili tutti i tentativi successivi di celare l'identità dell'antagonista. Non so perché, ma inizialmente pensavo a una storia di vampiri e se tu fossi riuscita a mantenere il dubbio fino alla fine avresti senz'altro fatto lo step in più. Quindi brava, ma potevi fare ancora meglio.
3) Nika, di Tylor_Blackfyre
Vero che ci sono dei passaggi che avresti potuto rendere meglio, ma hai la capacità di disegnare in modo vivido la scena nella mente del lettore e in questo racconto mi sembra assolutamente evidente. Coeso e coerente, anche ben controllato, forse troppe volte ripetuta la frase principale, soprattutto per 4000 caratteri. Pollice verso per il titolo perché non ha nessun riferimento nel testo e se lo googli non ti vengono risposte coerenti con quanto da te raccontato. Il tema per me è ok. Pollice tendente al positivo in modo solido e brillante e ti piazzo dietro al parivalutato racconto di Angela proprio per il titolo (che, volente o nolente, deve raccontarci a sua volta qualcosa, no?).
4) Anomalie, di Emiliano Maramonte
Questo è uno di quei racconti che mi fa sentire scemo. Mi spiego: è scritto molto bene e, come tu stesso hai sottolineato nei commenti, è venuto come lo desideravi e quindi la prova sembrerebbe superata. Però non mi ha preso e, anche rileggendo, mi è sembrato che ci sia poca semina per fare capire che Lucy non è umana, nel senso che non è celato, ma è proprio nascosto fino a quando non lo disveli tu (al netto del contenuto delle parentesi). E così si arriva alla fine e sembrerebbe una critica a una società in cui la donna che si ribella è danneggiata mentre invece, sempre dai tuoi commenti, non mi è sembrato che fosse una delle fondamenta del testo. Insomma, mi sembra poco a fuoco il quid alla base del racconto mentre, invece, sembra studiato al millicarattere tutto il resto, studiato e ben controllato. Quindi non è un problema di caratteri e tempo, ma proprio di focus ed empatia. Il tema è ok, ma senza saperlo a priori non penso l'avrei azzeccato. Come pollice siamo su un tendente al positivo in modo solido e quasi brillante dove il quasi è una media tra la realizzazione formale e quella funzionale.
5) Questione di gusti, di Maurizio Chierchia
Oh dunque... Sì, direi che il fatto che ritieni coccolose le sanguisughe sia una bella determinante per la dissonanza nella percezione del finale tra te e il lettore medio :) A parte gli scherzi, quello che mi manca è una preparazione, un lavoro maggiore sulla protagonista che, alla fine, non ci dice nulla di se stessa se non che le sta sulle palle la situazione e che decide di scappare. Mi sembra manchino davvero tante informazioni, a partire dalle varie età perché dai per scontato che la tipa che le sta dietro sia attempata, ma non lo specifichi e fino a quando è stato chiaro ho riscontrato una certa difficoltà nella definizione della situazione, a partire dall'età della stessa protagonista. Poi quel finale che sembra funzionale solo a sottolineare una volta di più il tema e che sarebbe anche molto bello se solo ci fosse stato un lavoro maggiore sulla protagonista fino a quel punto. Concludendo, per me un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante.
6) Occhi gialli, di Andrea Partiti
Dunque... Uno spunto sicuramente interessante cui, però, manca parecchia ciccia, quasi che le motivazioni del tutto ti siano rimaste in canna. Allo stato attuale sembra quasi una sinossi di qualcosa di più lungo. Ti conosco da tempo e so che dissemini i tuoi testi di indizi nascosti per permetterti queste tonalità quasi fiabesche, ma qui penso tu abbia ecceduto (o forse sono io che non ci sono arrivato). Sul tema, ci si arriva conoscendolo a priori, ma senza informazioni temo sarebbe difficile desumerlo. In buona sostanza, per me siamo su un pollice tendente al positivo, ma non solido e neppure brillante. Posso suggerire che sia lo scotto da pagare a MC quando non si partecipa da un po' anche perché lo conosco bene avendolo vissuto io stesso sulla mia pelle. Spero di rileggerti presto.
7) Sweet Dreams, di Manuel Marinari
Due macro problemi. Il primo è legato alla tecnologia usata: ok usare la realtà virtuale e il caschetto, ma se quello che racconti non è coerente con quello che quella tecnologia può fare allora si è nell'ambito della fantascienza e lo devi considerare dando le giuste informazioni. I caschetti attuali non hanno quel tipo di definizione che lasci intendere e i soggetti si incontrano tramite avatar semplicistici. In più, tutte le sensazioni che racconti non sono fattibili per come hai raccontato tu: servono quanto meno una tuta aptica e una sorta di connessione neurale. Aggiungo che per come lo racconti, siamo nel tipico meccanismo del "è tutto un sogno" e nell'esposizione non aggiungi elementi originali. Secondo problema: non lavori sul protagonista, sul contesto, limitandoti a mostrarci un allupato che ha un solo obbiettivo che si schianta con un finale interruptus (permettimi la battuta) che non arriva sufficientemente comico. Detto questo, ho letto comunque con piacere e sei molto efficace nella descrizione della scena. Fa fatto, però, un passo in più e allo stato attuale mi fermo a un pollice tendente al positivo, ma non solido e neppure brillante.

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