Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 aprile con un tema di Polly Russell e 4 ore di tempo per scrivere un racconto con un max di 4000 caratteri spazi inclusi!
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antico
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Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2024, 2:23

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BENVENUTI ALLA POLLY RUSSELL EDITION, L'OTTAVA DELLA UNDICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 182° ALL TIME!

Questo è il gruppo VILLAINS della POLLY RUSSELL EDITION con POLLY RUSSELL come guest star.

Gli autori del gruppo VILLAINS dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo TESSAGLIA.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo ASAP.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da POLLY RUSSELL. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK UNDICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ho forzato per posizionare i racconti con malus in modo che finissero in gruppi diversi i primi quattro della mia griglia (composta secondo le regole sopra riportate) con il quinto in malus collocato conseguentemente.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo VILLAINS:

UNO, di Elisa Belotti, ore 22.44, 3878 caratteri
Ti amavo troppo, di Bruce Lagogrigio, ore 00.47, 3998 caratteri
Bobby, di Corrado Gioannini, ore 00.38, 3975 caratteri
Il topo, di Giovanni D’Addabbo, ore 00.55, 3738 caratteri
Relazioni pericolose, di Laura Brunelli, ore 00.55, 3601 caratteri
Messaggero, di Pietro D’Addabbo, ore 01.08, 3684 caratteri MALUS 3 PUNTI
La Grande Creatura, di Lucia Zambrano, ore 01.01, 3974 caratteri MALUS 3 PUNTI

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 25 APRILE per commentare i racconti del gruppo TESSAGLIA Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 26 APRILE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo TESSAGLIA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo TESSAGLIA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

IMPORTANTE: Come racconto bonus da commentare, ma non da classificare, chiedo a chi ne avesse voglia di passare nel Laboratorio per lasciare il proprio parere al seguente racconto di Erika Adale: Quello giusto (Erika ha scritto regolarmente, ma ha poi avuto problemi nel postare andando a finire oltre il tempo massimo. Mi sembra il minimo che, chi può, passi a lasciarle un contributo, io per primo)

BUONA POLLY RUSSELL EDITION A TUTTI!



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MatteoMantoani
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » venerdì 19 aprile 2024, 19:36

1) Uno, si Elisa Belotti.
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2) La grande creatura, di Lucia Zambrano
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3) Relazioni Pericolose, di Laura Brunelli
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4) Messaggero, di Pietro d'Addabbo
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5)Bobby, di Corrado Gioannini
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6)Ti amavo troppo, di Bruce Lago grigio
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7) Il topo, di Giovanni D'Addabbo
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antico
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 22 aprile 2024, 17:12

Dovete ancora ricevere, oltre a quella de L'INQUISITORE, altre sei classifiche.

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Andrea Furlan
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 22 aprile 2024, 18:27

Ciao a tutti,
anche in questa edizione la mia classifica non rispetta il valore degli scritti, per cui anche gli ultimi sono comunque validi racconti. Ci sono state idee belle e originali, altre già viste, su un tema apparentemente facile ma che rischiava di cadere nel banale molto facilmente (non che lo abbiate fatto in questo girone). Ho cercato di premiare i racconti più maturi e originali.

1 - Relazioni pericolose di Laura Brunelli
2 - Messaggero di Pietro D’Addabbo
3 - Uno di Elisa Belotti
4 - La grande creatura di Lucia Zambrano
5 - Il topo di Giovanni D’addabbo
6 - Bobby di Corrado Gioannini
7 - Ti amavo troppo di Bruce Lagogrigio


Uno di Elisa Belotti

Ciao Elisa,
ho apprezzato il tuo racconto molto di più alla seconda lettura. Scritto bene, tema centrato anche se in modo un po’ laterale e legato al contesto che delinei in modo efficace con pochi tratti. Alla prima lettura sono stato un po’ confuso dai vari dettagli che dissemini, dove non si capisce bene di che tipo sia la creatura che racconta sé stessa. Devo dire di essere stato un po’ distratto dall’insistenza con cui hai indicato quattro occhi, quattro orecchie etc. Forse avresti potuto alleggerire un po’ questa parte per lasciarla meno definita. Bella l’idea di usare una prima persona per raccontare una coppia, che diventa “noi” nello straziante pensato in corsivo “Siamo noi. Neanche noi, siamo lui e lui.”
In sintesi un racconto bello e emozionante che ha qualche margine di miglioramento nella chiarezza.


Ti amavo troppo di Bruce Lagogrigio

Ciao Bruce,
il tuo racconto ha luci e ombre, ho faticato abbastanza a capirlo, dovendo leggerlo tre o quattro volte. Come rilevato da altri il nomignolo delle galline e a mio avviso anche l’incipit basato su di loro distraggono e mettono il lettore in confusione. Avresti potuto anche togliere il nome delle galline e del galletto per avere una narrazione più lineare nella parte iniziale. A un certo punto ho anche pensato che avessi alternato i punti di vista dei due personaggi, confondendomi ancora di più. Concordo poi con Matteo e altri che l’idea e il plot twist sono un po’ già visti. Come lati positivi trovo sicuramente l’aderenza al tema e la descrizione vivida delle scene.


Bobby di Corrado Gioannini

Ciao Corrado,
anche il tuo racconto, come altri del girone, si perde un po’ nella narrazione ed è complesso da leggere. Concordo con gli altri che il colpo di scena si perde a metà racconto, inoltre ho qualche dubbio sul tema: la bestialità è relativa al marito violento o al fatto che alla fine diventa una specie di animale domestico? La telefonata con l’amica funziona se si capisce che l’effetto che volevi dare fosse la narrazione solo dal punto di vista della protagonista, ma finché non ho letto un commento su questo punto specifico non l’avevo capito. Nel complesso mi ha ricordato molto il finale di “Poor things” che ti consiglio di vedere se non l’hai già fatto: avresti un esempio perfetto di come l’idea dell’autodeterminazione della protagonista venga costruita lungo tutta la storia, per arrivare a quel punto.


Il topo di Giovanni D’addabbo

Ciao Giovanni,
altro racconto tuo che ho apprezzato, dove ho ritrovato di nuovo questo senso di libertà e morale che metti spesso nei tuoi scritti: libertà perché in fin dei conti scrivi quello che vuoi, senza troppi vincoli, morale perché bene o male ogni tuo scritto vuole lasciare un messaggio. Bella la prima parte che forse avrei un po’ asciugato nel numero di personaggi per renderla più chiara. Molto bello il paragrafo che descrive il viaggio di Falc, un esempio di riassunto e sintesi che colpisce bene nel segno descrivendo in tre righe gli sforzi e le difficoltà incontrate nel viaggio. Sono d’accordo con Angelo e Matteo che forse la seconda parte è troppo scollegata e, per mantenere il limite dei caratteri, necessita di spiegazioni che fanno perdere un po’ l’effetto generale. Però ho apprezzato comunque il complesso. Bravo!


Relazioni pericolose di Laura Brunelli

Ciao Laura,
buon racconto, tutto girato in un’unica lunga scena e quindi molto cinematografico. Come altri ho apprezzato l’ambientazione romana e contemporanea legata a una storia “classica” di vampiri e lupi mannari. Tema centratissimo, proprio come immaginavo se lo aspettasse Polly dopo aver letto la sua intervista. Anche io a volte “testo” personaggi e ambientazioni che ho in mente in altri contesti incluso su MC, quindi anche questo molto apprezzato: si capisce che ti muovi con esperienza in questi temi e la tua storia ne beneficia. Per me racconto da podio!


Messaggero di Pietro D’Addabbo

Ciao caro Pietro, fratello di GDR,
è tanto che non ti commento, sono contento di farlo in un girone dove ci siete sia tu che Giovanni. E fra l’altro avete fatto entrambi un ottimo lavoro! ;-)
Il tuo racconto mi è piaciuto davvero molto, scorre tutto estremamente naturale in questa trasposizione di un fatto normalissimo in una società fantastica di fauni. Ottimo come hai caratterizzato il contesto di fantasia con poche pennellate ben riuscite: dal mio punto di vista sei cresciuto davvero molto in questo senso rispetto ai tuoi primi lavori su MC. Un vero peccato per il finale che non ho ancora capito pienamente: forse sarebbe bastata qualche semina in più per renderlo chiaro. Tema super centrato in modo davvero originale. Bravo!


La grande creatura di Lucia Zambrano

Ciao Lucia e benvenuta!
Racconto molto particolare che alla prima lettura mi ha lasciato molto confuso. Alle riletture successive invece piano piano i riferimenti diventano chiari e si apprezza di più. Complimenti soprattutto per l'immedesimazione nel punto di vista dell'uccello, per niente facile. Il tema mi sembra rispettato nell'affezione dell'animale: per fare tornare tutto, come suggerito da Angelo, credo anch'io che si tratti di un pappagallino. Sono molto curioso di leggere la tua spiegazione.

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angelo.frascella
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 22 aprile 2024, 19:30

Ecco la mia classifica e i miei commenti:

1. Messaggero di Pietro D'Addabbo
2. La Grande Creatura di Lucia Zambrano
3. Uno di Elisa Belotti
4. Relazioni pericolose di Laura Brunelli
5. Ti amavo troppo di Bruce Lagogrigio
6. Bobby, di Corrado Gioannini
7. Il topo di Giovanni D’Addabbo

il topo di Giovanni D’Addabbo

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Bobby, di Corrado Gioannini

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Ti amavo troppo di Bruce Lagogrigio

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Uno di Elisa Belotti

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Relazioni pericolose, di Laura Brunelli

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Messaggero di Pietro D'Addabbo

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La Grande Creatura di Lucia Zambrano

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Grazie a tutti per le belle letture e a rileggerci

Gaia Peruzzo
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 22 aprile 2024, 20:49

Come sempre fare la classifica non è mai facile. Mi dispiace sempre molto per chi finisce agli ultimi posti. Dalla quarta posizione in giù, più o meno, si equivalevano e quindi ci ho dovuto riflettere. Manca solo un’altra tappa, se non mi sbaglio, e anche se ci sono state persone che ho letto di più e altre di meno, so già che mi mancherete tantissimo.

1) La Grande Creatura, di Lucia Zambrano
2) Uno, di Elisa Belotti
3) Messaggero, di Pietro D'Addabbo
4) Relazioni pericolose, di Laura Brunelli
5) Bobby, di Corrado Gioannini
6) Ti amavo troppo, di Bruce Lagogrigio
7) Il topo, di Giovanni D'Addabbo

E qui sotto i commenti. (Ho aggiunto solo due piccole note per Corrado e Lucia.)

Uno di Elisa Belotti
Ciao Elisa. Mi è piaciuto molto come hai scelto di sviluppare il tema, prendendo anche un argomento attuale. L'amore in questo caso è bestiale solo perché viene ritenuto tale, ma non lo è davvero.
Il finale è molto di impatto, l'ho sentito proprio come un pugno allo stomaco. Tu sei sempre molto abile con le emozioni.
L'unica nota che ho da farti è che avrei messo la parte dello sguardo occhi negli occhi e del mettersi le mani sulle orecchie prima. Ho adorato quel momento, è stato molto tenero vedere come si proteggevano a vicenda Paolo e Antonio. Ma metterlo prima, subito dopo che le guardie iniziano a insultare, avrebbe dato un effetto diverso.
Questo perché quando parte la descrizione con "le mie quattro orecchie" e "quattro orecchie sono un vantaggio [...]" io ho iniziato a immaginare una specie di bestia pelosa mutante con quattro orecchie. E poi solo dopo, man mano che leggevo, ho capito che si trattava di due corpi uniti in un abbraccio. Questo mi ha destabilizzato un po' e, siccome come immagine è molto singolare, secondo me era qualcosa che andava descritto subito per farlo arrivare in modo immediato e ancora più efficace.
Per il resto ti faccio in bocca al lupo per la gara e tanti complimenti!

Ti amavo troppo di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce. Parto con le cose più brutte, poi con le belle. C’è una frase che suona proprio male, questa qui:
"gli occhi ombrati di nero da due enormi occhiaie."
Per le polpettine io l'avevo capito che era il soprannome delle galline, ma lui dovrebbe chiamarle da subito così, in modo tale da non creare confusione dopo. Tipo: "siete ancora tutte intere polpettine mie."
La parte sull'argenteria delle posate l'ho trovata un po' una costrizione. Non l'avrei messa. Perché una persona dovrebbe notare che manca l'argenteria? E poi subito dopo appare anche una forchetta (anche se presumo non faccia parte del set sparito). Anche il fatto che arrivi subito alla deduzione che lei forse è una mannara è decisamente strano e dona al racconto un'aria fin troppo studiata, almeno secondo me. Io comunque pensavo che finisse tutto dritto e liscio con Ida che era davvero una mannara, per cui è stato un piccolo colpo di scena il finale. Questo ha funzionato, almeno per me.
Avrei insistito di più sull’affetto del protagonista per le sue galline, magari facendolo partire alla ricerca di una caccia alla volpe, giusto per far titubare ancora di più il lettore: lui non vuole credere a Gigi. E avrei insistito anche con i pensieri di Gigi, rendendoli molto più “tarlo nell’orecchio” a cui cerca di resistere, in modo tale da aumentare il suo conflitto interiore. Anche il dettaglio del pastore tedesco morto in giardino è qualcosa che poi si perde, perché è messo lì così, senza altre spiegazioni. Quindi, in sintesi, avrei mantenuto l'idea ma cambiato di un po' la realizzazione. Lasciando però così il finale.
In bocca al lupo per la gara!


Bobby di Corrado Gioannini
Ciao Corrado. Se ti dico che ho preferito lo scorso racconto mi maledici? Questo fila molto più liscio, e decisamente molto meno confusionario perché succedono anche meno cose. E ha anche un'idea interessante, ma a tratti risulta fin troppo studiato. Quando lei parla con l'intervistatore ho già capito cosa sarebbe accaduto poi al marito. Anche se mi è piaciuta molto la sua meritata rivalsa. Il problema è appunto l’intervista che rivela troppo, e forse in quel punto era giusto sviare o dire che purtroppo non si poteva impiantare il dispositivo sull’uomo.
Avrei alleggerito la parte centrale, in modo tale da avere più caratteri per il finale. O avrei tolto la prima telefonata con l'amica. Magari tramutandola solo in uno scambio di messaggi. Tipo lei che le augurava in bocca al lupo per domani, e la protagonista che pensava che almeno qualcuno se ne era ricordato. Questo perché il finale nelle azioni sembra quasi una sceneggiatura rispetto al resto del testo, e qualche carattere in più sarebbe stato utile, perché ne rimane purtroppo penalizzato.
In bocca al lupo per la gara!
Rileggendo poi, sapendo la tua intenzione di creare qualcosa di cinematografico, la stonatura che ho avvertito all'inizio è migliorata. Avrei voluto metterti in una posizione più alta, perché la rivalsa finale merita, ma mi sono piaciuti di più altri racconti.

Il topo di Giovanni D'Addabbo
Ciao Giovanni. Mi ritrovo di nuovo a leggerti. Sai che "sciancato" non lo avevo mai sentito come termine e quindi ho imparato qualcosa di nuovo. Per cui grazie!
Tornando al testo direi che è un po' un minestrone in senso di ritmo, alcune frasi sono troppo lunghe e articolate. Se vedi che inizi a mettere fin troppe virgole taglia la frase.
Altre invece sono fin troppo spezzate e hanno poca correlazione con la frase precedente. Tipo questo pezzo qui lo avrei modificato così: Giangiotto bastonava anche lui. Bastonava tutti, persino i servi e le donzelle del castello. (Perché altrimenti, per come lo hai scritto tu, sembra che gli animali siano i servi del castello, o almeno io ho avuto questo pensiero alla prima lettura).
Il finale crea confusione. Mi fa pensare che tu avessi tante idee e non sapessi quale scegliere, perché sembra sconnesso dalla prima parte, anche se spieghi che la storia del topo Falc è solo un racconto. Però ho veramente adorato il messaggio che volevi mandare sull'amore e su come sia stato rovinato dalle persone, da come tutto dovrebbe essere protetto e ci sia il bisogno di ripartire da zero.
Secondo me potevi partire da questo concetto e concentrarti su un personaggio solo. O due o tre al massimo. Perché più cose metti e più è difficile starci dietro, dato che lo spazio è poco.
In bocca al lupo per la gara!

Relazioni pericolose di Laura Brunelli
Ciao Laura. È una piccolezza ma avrei aggiunto "l'aroma del" davanti a Poison. Perché per me non è stato immediato associarlo a un profumo. Forse leggo troppo fantasy, ma per un nano secondo, alla prima lettura credevo fosse il nome di un personaggio. Anche con Hunter mi è rimasto il micro dilemma se sia il nome di un personaggio o di un profumo. Non me ne intendo di profumi, purtroppo, al massimo solo di deodoranti ahah.
Non mi è stato immediatissimo nemmeno capire che il punto di vista era maschile fino a circa metà racconto, quando appunto si dà dello stupido. Non so se questo sarà un problema che riscontrerò solo io, ma spero di sì. Ci sarebbe stato bene in alto il nome del punto di vista.
La sua lei è rimasta abbastanza oscura. Nel senso che avrei voluto saperne di più. Su chi è, che potere ha, che creatura è davvero. Il pelo mi ha fatto pensare a un lupo mannaro. E lui invece dai comportamenti è decisamente un vampiro.
E forse avrei asciugato un po' l'inizio quando lui va alla ricerca della sua preda, in tutti i passaggi di spostamento e dettagli vari, per avere più caratteri per esplorare meglio il rapporto che c'è tra questi due personaggi. Perché si sente che c'è qualcosa, ma arriva solo come "pizzico" finale.
Nel complesso direi comunque che è un buon racconto, anche se mi ha lasciato con tante curiosità.
In bocca al lupo per la gara!

Messaggero di Pietro D'Addabbo
Ciao Pietro. Ho letto con piacere il tuo racconto. C'è qualche piccola ripetizione come quella del "liquore" e "carrello dei liquori". Ma a parte questo è molto carino. Mi ha divertito nel punto in cui hai deciso di associare lo slang giovanile alla figura dei fauni. E ho apprezzato davvero l'idea di inserire l'amore in senso genitoriale, con questo papà indeciso, un po' spaventato perché ha perso sua moglie, ma che vuole solo che sua figlia abbia il meglio della vita, e anche per questo motivo è un po’ geloso. Sul finale ti faccio l'appunto che avrei aggiunto un dettaglio in più sul fatto che Gladys e Filotto erano tornati dalla festa. Perché anche se lo hai staccato con lo spazio, sembra un po' come se succedesse subito dopo che sono usciti di casa. Per il resto direi che è un racconto che fa il suo effetto.
In bocca al lupo per la gara!

La grande creatura di Lucia Zambrano
Ciao Lucia. E benvenuta nell'arena! A parte qualche svista è un buon racconto.
Man mano che si legge si capisce che la grande creatura è un umano e la storia è dal punto di vista di un uccello. Che le cose che vede sono gli alberi, le case, le strade, ecc.
Anche se non ho ben chiaro quale uccello sia. Non so perché ma ho pensato come prima cosa alle galline. Però forse sono più delle anatre? Oche?
Alcuni passaggi sono stati molto dolci, soprattutto verso il finale, quando lui salta sul braccio della persona che gli portava il cibo. Qui c’è un amore visto in senso di devozione. Ti faccio i miei complimenti perché penso che non deve essere semplice scrivere dal punto di vista di un animale (io non ci ho mai provato), e secondo me ci sei riuscita bene.
Hai fatto un ottimo ingresso!
In bocca al lupo per la gara!
Stiamo tutti provando a indovinare chi è il protagonista ahah. Forse ritirerei la mia scommessa sull'anatra, perché effettivamente su una spalla non sono sicura se ci stia, però quando è volata sul suo braccio mi ha ricordato moltissimo mia nonna con la sua anatra e quindi mi sa che per me resterà tale. Però prima o poi facci sapere cos'è! In ogni caso per me il racconto funziona lo stesso.

Givvo
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 23 aprile 2024, 18:12

Ciao a tutti e grazie di avermi accolto alla mia prima partecipazione a minuti contati.
È stato un piacere leggervi, ed è dura stilare una classifica, essendo l'ultimo arrivato.
I racconti affrontano i temi più disparati nei modi più vari e fantasiosi, quindi è difficile metterli in fila con criteri oggettivi.

1. Messaggero
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2. Relazioni pericolose
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3. UNO
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4. La grande creatura
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5. Ti amavo troppo
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6. Il topo
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7. Bobby
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 24 aprile 2024, 12:22

Oltre a quella de L'INQUISITORE, dovete ancora ricevere altre due classifiche.

Inverno
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 24 aprile 2024, 13:01

Ecco classifica e commenti:

1) Relazioni pericolose, di Laura Brunelli
2) Messaggero, di Pietro D'Addabbo
3) La Grande Creatura, di Lucia Zambrano
4) Ti amavo troppo, di Bruce Lagogrigio
5) UNO, di Elisa Belotti
6) Il topo, Giovanni D'Addabbo
7) Bobby, di Corrado Gioannini

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antico
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 24 aprile 2024, 18:28

Vi manca una classifica oltre a quella de l'INQUISITORE.

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Daniele
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 25 aprile 2024, 15:14

Ecco classifica e commenti:

1. Messaggero di Pietro D'Addabbo
2. Uno di Elisa Belotti
3. La Grande Creatura di Lucia Zambrano
4. Ti amavo troppo di Bruce Lagogrigio
5. Relazioni pericolose di Laura Brunelli
6. Bobby, di Corrado Gioannini
7. Il topo di Giovanni D’Addabbo

Uno:
Ciao Elisa, piacere di rileggerti!
Riesci sempre a trovare idee brillante e toccare temi sentimentali senza mai (per quel che ho letto io) scadere nel banale o nel dozzinale, ed è una cosa difficile da ritrovare e che ti invidio.
Anche questa volta non sei stata da meno: racconto toccante, che tratta temi molto attuali in un'esasperazione distopica che idealmente non è troppo distante da quel che ci circonda già oggi, bravissima.

La cosa che personalmente avrei preferito in questo racconto sarebbe solo un po più di chiarezza sul fatto che sia una scena "reale" o puramente simbolica. Il solo fatto di chiedermelo mi distoglie un po' dall'esperienza di lettura ed è un po' un peccato.
A livello stilistico poco da eccepire, giusto inizialmente hai inserito un pensato in corsivo rimarcando poi con "penso", ecco, quel penso è inutile, capiamo già che è un pensiero suo, puoi eliminarlo come puoi eliminare l'avverbio di tempo nella frase dopo, ma sono piccolezze.

Devo ancora leggere tutti gli altri del gruppo, ma salvo miracoli letterari sarai molto in alto nella mia classifica, bravissima. Come sempre.

A presto e in bocca al lupo per l'edition!


Ti amavo troppo:
Ciao Bruce, piacere di rileggerti!
A me il tuo racconto è piaciuto, le polpettine le ho capite subito e l'ho trovato un nomignolo simpatico, l'inversione finale con me ha funzionato e ho trovato una bellissima trovata quella dell'argentaria per sviare il lettore su chi fosse il mannaro.
Quel che funziona di meno secondo me è qualche inciampo stilistico a livello di narrazione in cui il "qui e ora" della prima al presente sfugge un po' di mano e la rapidità con cui lui si convince che lei sia una mannara, ma per questa seconda critica capisco che in 4000 carattatteri sia davvero complicato generare quel conflitto interiore per arrivare alla stessa conclusione in modo più sofferto o incerto. Forse avresti dovuto iniziare il racconto proprio con qualche semina o indizio che i mannari esistano in modo da giustificare il fatto che il dubbio si insinui così facilmente in lui.

Nel complesso un bel racconto, molto apprezzato, come le altre volte che mi è capitato di leggerti.
A rileggerti e in bocca al lupo per la gara!


Bobby:
Ciao Corrado, piacere di leggerti.
Racconto con potenziale secondo me, idea brillante ma che messa giù così arriva esattamente dove ci si aspetta senza sussulti purtroppo... dal momento in cui la intervistano si capisce cosa succederà nel momento in cui tornerà a casa. Hai optato per un narratore esterno, anche molto, in un racconto di questo tipo toglie molto all'emotività... la soluzione finale secondo me o la fai arrivare inaspettata, tipo che il marito irrompe durante la intervista e si comporta come un cane, oppure giustifichi il fatto che lei resti così passiva col fatto che lo ha sperimentato su se stessa e sarebbe anche una sorta di denuncia sociale ("se non ti ribelli e come se ti comportassi come una donna sotto l'effetto di questo dispositivo") così perde un po la potenza che potrebbe avere.

Bella idea ma migliorabile secondo me sia a livello di stile che di scelte di trama.
A rileggerti presto, in bocca al lupo per l'edition!


Il topo:
Ciao Giovanno, piacere di rileggerti!
Mi avevi preso con la storia del topo/falco e poi mannaggia mi hai strappato via con le IA che inventano storie! Voglio sapere come va a finire! XD

Qualche piccolo inciampo, ma funzionava, poi però dopo lo stacco sono subentrate altre tematiche, intenti, personaggi... lì mi hai perso. In un racconto così breve un cambio del genere è tosto da supportare.
Secondo me con questo racconto si capisce quanto sia importante progettare una storia: avessi deciso fin da subito che era un racconto nel racconto avresti seminato prima i movimenti innaturali del serpente o qualcosa che letto a posteriori potesse far esclamare al lettore "Ah ecco perchè!". Invece qui si vede come sei partito con un'idea e l'hai cambiata in corsa, e la cosa si sente in negativo.
Sappi che ti riserverò del rancore se non mi dirai che fine fa il topo! XD

Scherzi a parte in bocca al lupo per l'edition e a rileggerti presto!


Relazioni perocolose:
Ciao Laura, che bello leggerti su minuticontati!
Mi aspettavo qualcosa del genere da te e mi hai dato un assaggio (è proprio il caso di dirlo) di quel che mi aspetterà quando leggerò il tuo dare romance!
Devo confessarti che non sono un esperto del genere, quindi alcune cose che per altri possono essere date per scontate a me spiazzato un po', ma tutto fila liscio. Nella parte iniziale, per i miei gusti, qualche frase breve e microazione di troppo, ma sono appunto gusti, nulla che non vada in realtà.
Bella l'ambientazione, sono tanti anni che non vado a Roma ma mi hai rievocato alcuni posti a cui ho ripensato con piacere.
Il finale funziona, io forse avrei tentato di seminare con un po' più di forza il riferimento al primo amore che lo aveva ai tempi vampirizzato e riproporre le similitudini o le differenze al verificarsi di questa nuova morte.
Nel complesso un racconto per quel che mi riguarda. A rileggerti presto e in bocca al lupo per l'edition!


Messaggero:
Ciao Pietro, piacere di leggerti!
Il tuo racconto scorre benissimo, proprio una bella scrittura. Ci si immedesima bene nella situazione del padre preoccupato per l'appuntamento della figlia e il gioco tra l'amore bestiale tra la figlia e il fidanzatino e il padre e la figlia funziona benissimo. L'unico peccato per me è che il finale mi è arrivato poco, forse serviva una semina in più non tanto sulla mancanza della madre, quanto sul fatto che per loro, o meglio per lui, pesasse molto questa assenza. Ci fosse stato passaggio tipo "oh cara, cosa faresti al mio posto? Se solo ci fossi tu a consigliarmi, eri molto più brava di me in queste cose" o qualcosa del genere.
Il significato poi arriva, ma non in modo incisivo come avrebbe potuto fare, per il resto bello bello, complimenti!
Gruppo tosto, per ora ho letto solo "roba buona".
In bocca al lupo per l'edition e a rileggerti presto!


La grande creatura:
Ciao Lucia, benvenuta su minuticontati!
Racconto originale interessante e coraggioso per il tuo debutto qui!
Storia ad alto coefficiente si difficoltà sia nella scrittura, immagino, che nella lettura, ma l'effetto che questa difficoltà è positivo per quel che mi riguarda: si capisce fin da subito che il protagonista è un uccello (un piccione credo?) Il resto ha un effetto rebus che ti spinge ad andare avanti per dare un senso ai dettagli che non arrivano subito chiari.
Qualcosa rimane irrisolto, altri dettagli acquistano senso man mano che si capisce che la grande creatura è un umano (la montagna rettangolare è la panchina sulla quale l'umano e il bambino solo soliti sedersi?).
C'è anche il conflitto interno sullo scegliere quale versione dell'amore seguire per il piccione, se per la picciona, o per l'umano che viene a lasciargli i semi e per il quale era preoccupato (dalle piume rosse immagino sia una donna con una sorta di pelliccia o roba del genere, ma se è una pelliccia dovrebbe essere inverno e gli albero spogli, boh, l'ho immaginata così).
Tenera la chiusura. Semplice, diretta, sincera. Come potrebbe essere partorita dalla mente di un animale.
In ogni caso bella prova, molto particolare.
In bocca al lupo per la gara e a rileggerti presto!

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antico
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Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 25 aprile 2024, 15:30

Vi manca solo la classifica de L'INQUISITORE.

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L'inquisitore
Messaggi: 168

Re: Gruppo VILLAINS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » venerdì 3 maggio 2024, 15:00

Eccomi eccomi! Scusate l'attesa.

Girone davvero buono! Le posizioni sono davvero accalcate ed è stato complesso decidere le posizioni: tutti racconti che mostrano il valore dei loro autori. Continuate così!

CLASSIFICA

1. La Grande Creatura
2. Messaggero
3. Ti amavo troppo
4. UNO
5. Relazioni pericolose
6. Bobby
7. Il topo

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