No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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Maurizio Chierchia
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No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#1 » lunedì 20 maggio 2024, 23:15

Poco avvezzo all’utilizzo degli smartphone, Giordano stava spaparanzato sulla poltrona intento a decifrare un sms del figlio.
«Linda! Vieni a sbloccare sto coso che non ci riesco.»
La moglie arrivò in sala strofinandosi le mani bagnate con il canovaccio e strappò il cellulare dalle mani del marito.
«Come fai a non aver ancora capito come funziona?»
«Non è colpa mia! E poi, non poteva direttamente telefonare? Comunque, che dice?»
«Vuole che andiamo a cena da lui stasera. Oddio, dice che deve rivelarci una cosa importantissima!» il volto di Linda si illuminò. «Secondo te di che si tratta? Starà per laurearsi? Dici che deve dare l’ultimo esame?» ma le domande appena fatte erano retoriche. Linda non voleva una risposta e infatti si era già ritirata in cucina, fantasticando sul futuro del suo adorato Luigi.
Giordano, dal canto suo, accese una Lucky Strike e si mise a riflettere.
Negli ultimi mesi aveva notato strani comportamenti nel figlio. Luigi, sempre disordinato, aveva iniziato a tenere la sua casa impeccabile. Giordano aveva anche trovato una Bibbia sul suo comodino e Luigi gli aveva menzionato più volte di aver trovato una "comunità meravigliosa" che lo aveva accolto a braccia aperte.
Il padre cominciava a temere il peggio: e se Luigi avesse deciso di farsi prete?

Quella sera, quando entrarono in casa di Luigi, Giordano la trovò perfettamente in ordine. Tra gli abbracci e i sorrisi, «Ciao Pà! Ciao Mà! Venite che è quasi pronto.» notò suo figlio allegro, calmo, come se avesse davvero trovato la pace interiore.
Una candela bianca al centro del tavolo gridava spiritualità in tutta casa e poi, eccolo lì! Lo sapeva! Troneggiante, gorgogliante sangue e con la faccia piegata in una smorfia di dolore, un Gesù Cristo in argento stava appeso alla sua croce, sulla parete del camino!
Giordano si sedette a tavola sempre più ansioso, osservando con sospetto ogni dettaglio. Linda invece era tutta sorrisi, mentre Luigi trafficava in cucina.
«Allora, cos'è questa grande notizia?» chiese Linda, con gli occhi che brillavano di eccitazione.
Luigi portò in tavola un piatto di tagliatelle di zucchine. «Ve lo dirò dopo cena, promesso.»
Giordano guardò le zucchine, la candela, il crocifisso e sforzandosi di non sembrare troppo preoccupato, aggrovigliò una forchettata di tagliatelle e la mandò giù silenzioso.
Durante la cena, Luigi parlava della sua nuova vita e di come si sentisse finalmente completo. Giordano interpretava ogni parola come uno scherzo del destino. Tra tutte le cose che poteva fare, proprio far parte della comunità cattolica doveva quello?
«Ho incontrato persone meravigliose, che mi hanno accettato per quello che sono,» disse il figlio, con un sorriso sereno.
Il padre annuì, immaginando frati con tonache marroni e canti gregoriani. Un mucchio di mentecatti mantenuti dallo stato e dai suoi 8Xmille obbligatori. Linda, invece, era rapita dalle parole di Luigi, interpretandole come indizi di un imminente successo accademico. Tutti e due non vedevano l’ora di sapere di che si trattasse e ognuno aveva idee decisamente diverse per la testa.

Alla fine della cena, Luigi si alzò e prese un respiro profondo. «Bene, è ora di dirvi tutto.»
Giordano si preparò al peggio, immaginandosi già a ore e ore di strazianti messe clericali per compiacere il figlio. Strinse i braccioli della sedia «Spara, figlio mio.»
Luigi sorrise, con un'espressione serena. «Ecco, volevo presentarvi una persona.» andò davanti alla camera da letto e tornò indietro con un ragazzo più meno della stessa età. «Questo è Emanuele. Il mio…» tossì per schiarirsi la gola «… il mio fidanzato!»
Emanuele sorrise, porgendo la mano a Giordano. «È un piacere conoscervi. Luigi mi ha parlato tantissimo di voi, ci tenevamo davvero tanto…»
Per un attimo, ci fu silenzio.
Linda sembrava confusa, mentre Giordano restava immobile, la bocca aperta in un'espressione di pura sorpresa.
Luigi era incerto di quello che pensasse il padre. L’aveva deluso?
Poi, all'improvviso, Giordano scoppiò a ridere. Una risata profonda, liberatoria. «Grazie al cielo!» esclamò, asciugandosi le lacrime dagli occhi. «Temevo che volessi farti prete!»
Luigi e Emanuele si scambiarono uno sguardo sorpreso, mentre Linda capì la situazione in ritardo come al solito.
«Prete?» chiese Luigi, ancora incredulo.
Giordano annuì e accese una Lucky Strike. «Prete, prete! Con tutte quelle cose spirituali, la Bibbia, il crocifisso, la comunità meravigliosa... Ho pensato che volessi diventare un mantenuto che spara fandonie. Ma fidanzato? Non potevi darmi notizia migliore ragazzo!»
Luigi e Emanuele risero insieme a lui, abbracciati da Linda che sarebbe stata felice per qualsiasi cosa le avessero detto. Anche se il figlio avesse deciso di prendersi un cane, lei avrebbe fatto i salti di gioia.
Poi, Giordano strinse con vigore la mano di Emanuele e, toltosi ogni peso dallo stomaco, scongiurò ogni drammatico futuro. «Oh, mi raccomando… non fate che volete sposarvi in chiesa eh! Io lì non ci vengo neppure da morto!»


Maurizio Chierchia
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antico
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#2 » lunedì 20 maggio 2024, 23:20

Ciao Maurizio! Caratteri e tempo ok anche per te, divertiti in questa ALL STARS EDITION!

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Maurizio Chierchia
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#3 » lunedì 20 maggio 2024, 23:22

Grazie mille Antico!
Maurizio Chierchia
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M.M
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#4 » mercoledì 22 maggio 2024, 15:24

Ciao Maurizio!

Carino il racconto, mi è piaciuta l'idea. Il 'colpo di scena' è simpatico nella volontà di ribaltare le aspettative, ma ci sono un paio di dettagli che sarebbero migliorabili. Il piccolo prologo potrebbe essere reso meglio espandendo l'entrata di Giordano nella casa di Luigi; non serve a molto la scena di lui che non sa aprire il cellulare. Si potrebbe aprire dicendo "Giordano trovò la casa di suo figlio perfettamente in ordine. Da qualche mese..." e poi introdurre il timore di Giordano.
Serve inoltre chiarire perché l'improvvisa comparsa dei crocifissi o della candela bianca. Mi viene da dire che li abbia portati il personaggio di Emanuele, ma messa così sembrano indizi fuorvianti messi per giustificare le ansie di Giordano. Un altro dettaglio che stona è che Emanuele venga fuori a fine cena: non ha mangiato? Era nascosto in camera?
Un'ultima cosa che farei è ridurre l'uso degli esclamativi (sia nel parlato, che nel narrato) perché danno un tono troppo esagerato agli eventi. In un racconto di questo genere non è necessariamente un male, ma c'é da starci attenti.

Spero ti sia utile!
Scrittore di evasione, nello specifico evasione dalle responsabilità, M si specializza in fiction di genere: fantascienza, fantasy, new weird, horror e realismo magico.

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Maurizio Chierchia
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#5 » mercoledì 22 maggio 2024, 17:08

M.M ha scritto:Ciao Maurizio!

Carino il racconto, mi è piaciuta l'idea. Il 'colpo di scena' è simpatico nella volontà di ribaltare le aspettative, ma ci sono un paio di dettagli che sarebbero migliorabili. Il piccolo prologo potrebbe essere reso meglio espandendo l'entrata di Giordano nella casa di Luigi; non serve a molto la scena di lui che non sa aprire il cellulare. Si potrebbe aprire dicendo "Giordano trovò la casa di suo figlio perfettamente in ordine. Da qualche mese..." e poi introdurre il timore di Giordano.
Serve inoltre chiarire perché l'improvvisa comparsa dei crocifissi o della candela bianca. Mi viene da dire che li abbia portati il personaggio di Emanuele, ma messa così sembrano indizi fuorvianti messi per giustificare le ansie di Giordano. Un altro dettaglio che stona è che Emanuele venga fuori a fine cena: non ha mangiato? Era nascosto in camera?
Un'ultima cosa che farei è ridurre l'uso degli esclamativi (sia nel parlato, che nel narrato) perché danno un tono troppo esagerato agli eventi. In un racconto di questo genere non è necessariamente un male, ma c'é da starci attenti.

Spero ti sia utile!


Ciao.
Ti ringrazio per gli appunti utilissimi su cui posso dire poco. Purtroppo non potevo permettermi tutte le 4 ore di tempo l'altra sera e non ho reso al meglio quello che avevo in mente. Mi trovi d'accordo con tutto, tranne forse sull'incipit. Il protagonista è Giordano e volevo presentarlo subito, mettendo poi il focus sul messaggio del figlio e creare curiosità. Però capisco il tuo punto di vista e l'idea di iniziare in medias res la storia.
Mi hai dato comunque un sacco di spunti su cui riflettere, quindi ti ringrazio tanto per il commento preciso.
Buona gara e a rileggerci presto!
Maurizio Chierchia
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Fagiolo17
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#6 » giovedì 23 maggio 2024, 14:07

Ciao Maurizio e piacere di averti letto.
allora racconto divertente che gioca sugli equivoci che mi ha strappato qualche sorriso.
Credo però che sia troppo evidente il fatto che sia stato scritto proprio per giocare sull'equivoco. tutti i dettagli biblico/clericali che spuntano dal nulla in casa del figlio non hanno un placement spiegato. è il suo compagno a essere molto credente? fino al fatto che fosse più ordinato e con la testa sulle spalle era perfetto, però la mole di oggetti di chiesa sono un po' troppi.

altra cosa che non mi ha convinto è che il povero moroso sia rimasto chiuso in camera per un'ora o più. anche questo è stato fatto per giocare sul colpo di scena e sugli equivochi, ma è poco credibile.
per mantenere quella linea avresti potuto far sentire qualche rumore e giocare quindi sul dubbio di cosa potesse esserci nascosto in camera.

Insomma racconto divertente, ma con alcuni difetti che ne inficiano la lettura.

ho visto che hai avuto anche poco tempo per partecipare. ci sta, purtroppo.

ben fatto comunque e in bocca al lupo per l'edizione.

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gcdaddabbo
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#7 » domenica 26 maggio 2024, 11:17

Salve, Maurizio! Ben ritrovato!
Racconto carino, ma senza le forti sensazioni cui ci hai abituato. Avevo immediatamente immaginato che il vizietto nascosto di Luigi fosse lo stesso del film di Tognazzi, anche perché mi sono riferito allo stesso nel mio. Quindi nessuna sorpresa a differenza del tuo protagonista, l’imbranato fumatore di Lucky Strike, Giordano.
Condivido l’idea che i tentativi di depistaggio sono poco giustificati e non riesco ad immaginare Emanuele condannato a restare in camera da letto, mentre Luigi ed i suoi cenano con le tagliatelle di zucchine.
Concludendo più che il racconto su un vizietto, questa è una storia su quello che i genitori di Luigi pensano possa essere il vizietto del figliolo. Non si pongono neppure il problema che non trasmetteranno i propri geni e non diventeranno mai nonni.
Con un po’ più di tempo, sono convinto che avresti potuto fare molto meglio.
Buona All Stars Edition!

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Debora
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#8 » lunedì 27 maggio 2024, 23:12

Ciao Maurizio, piacere di leggerti. Il tuo racconto mi ha divertito, questo Giordano mi sta davvero simpatico e secondo me la prima parte ci sta benissimo per presentarlo e caratterizzarlo. Sulla faccenda della sorpresa non posso che ribadire quello che ti hanno fatto notare già qui sopra: è davvero inverosimile che questo povero fidanzato se ne stia nascosto tutto il tempo. Questa cena avresti potuto giocartela un po’ meglio, ecco. Per quanto riguarda il tema immagino tu ti sia ispirato al famoso film e il vizietto sia inteso, in buona fede però, il rapporto tra Luigi e Emanuele. Se fosse così lo vedrei centrato.

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Luca Moggia
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#9 » martedì 28 maggio 2024, 22:18

Ciao Maurizio,

tema centrato, con il "vizietto" che è lo stesso del famoso film!
Lo hai attualizzato creando una situazione comica e l'esperimento è riuscito perché il racconto mi ha divertito.
Secondo me quello che funziona molto bene è il protagonista, Giordano, che mi sono immaginato come un omone un po' burbero, tradizionalista e anticlericale, stile Peppone.
Hai creato una buona empatia perché come lui ero ansioso di scoprire quale fosse la sorpresa che voleva fargli Luigi.
Forse un po' più debole il personaggio della madre anche se tutto sommato la sua euforia "a priori" aumenta l'effetto comico del quadretto familiare.
Mi sembra invece un po' tirata per i capelli la questione dei simboli religiosi disseminati per casa. Chiara la loro funzione narrativa ma se ci si ferma a pensare un attimo viene da chiedersi come mai all'improvviso qualcuno che non è credente o lo è in modo tiepido (così mi sono immaginato Luigi) dovrebbe mettere in casa queste cose.
Forse potevi giocare sull'equivoco anche con questi oggetti. Tipo (esempi tirati a caso su due piedi per cercare di spiegarmi) che la Bibbia serviva solo per reggere il tavolo, il cero era una candela decorata ma il padre la scambia per un cero da chiesa perché è nel trip che il figlio vuole farsi prete ecc.
E' un po' strano anche che il povero fidanzato se ne stia chiuso in camera per tutta la cena, ma quello in realtà l'ho trovato più plausibile perché comunque poteva essere una sua scelta o l'unica soluzione che i due avevano trovato per vincere l'imbarazzo. Insomma, trattandosi di persone e non di oggetti, le possibilità sono molte e le giustificazioni pure.

Un racconto ben scritto che mi ha divertito anche se con qualche forzatura per far funzionare l'equivoco su cui si regge.

Buona All Star Edition e alla prossima Era.

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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LuciaZambrano
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#10 » mercoledì 29 maggio 2024, 21:52

Idea buona, anche se un po' slegata dal tema. Tra l'altro, non capisco perché Luigi abbia dovuto nascondere il fidanzato in camera da letto: fa un po' calare la sospensione dell'incredulità. Sarebbe risultato più realistico se Emanuele fosse arrivato tardi dal lavoro o una cosa così.
Altro appunto che devo farti è lo stile troppo stringato e poco mostrato. Credo che il colpo di scena finale sarebbe arrivato meglio, se avessi aiutato il lettore a visualizzare tutti comportamenti "sospetti" di Luigi: Giordano che entra in casa e nota il divano per la prima volta sgombro, Luigi che parla al telefono di trovarsi domenica mattina con chissà chi, ecc... Ottimo il dettaglio del crocifisso, infatti: va proprio in quella direzione.
Per il resto, racconto simpatico che ho letto volentieri. Sarà che sono una mangiapreti come Giordano XD

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Mario Mazzafoglie
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#11 » giovedì 30 maggio 2024, 14:51

NO! IN CHIESA NO! - MAURIZIO CHIERCHIA

Ciao Maurizio, un piacere leggerti.
Allora, siccome ho letto molte volte i tuoi racconti, mi permetto di dirti che stavolta sei stato al di sotto dei tuoi standard.
La storia purtroppo è inverosimile per tutti i motivi che già ti sono stati indicati dagli altri lettori, e anche il tema (per quanto abbia letto altri commenti che fanno riferimento a un tale film che non conosco) non mi sembra centrato.
Ho letto che hai avuto poco tempo, per cui ci sta pure.
Ti aspetto dopo le vacanze, sicuro di rileggerti ai tuoi livelli di stile e costruzione della storia.
Buona edition e buona estate.

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L'inquisitore
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#12 » lunedì 3 giugno 2024, 10:16

Ciao Maurizio! Dev'essere l'aleggiare della Chiesa nei racconti a stimolare l'uso dell'onnisciente (lol). Scherzi a parte, carina la costruzione, anche se il tuo insistere fa mangiare la foglia sul fatto che la questione del prete sia solo un depistaggio. Mi trovo d'accordo con M su alcuni elementi che non mi convincono: tutti gli elementi che Giordano nota pare abbiano il potere di sorprenderlo, ma non sono realmente indizi. Perché Luigi ha la candela nel centro del tavolo? Perché il Cristo? Sai che se c'è una pistola in scena prima o poi deve sparare...
Altro elemento: Emanuele ha aspettato seduto in una stanza per tutta la cena? Che senso ha questo comportamento di dare da mangiare le zucchine ai genitori e solo dopo presentare il fidanzato?
Oltre a questo il finale non mi convince, è troppo debole e poco incisivo.
Per quanto riguarda la tecnica, invece, il tuo narratore mi ha convinto: l'hai usato in modo consapevole e per un racconto breve funziona bene.
Direi un pollice tendente al positivo per questo tuo pezzo!

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Maurizio Chierchia
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Re: No! In chiesa, no! di Maurizio Chierchia

Messaggio#13 » martedì 4 giugno 2024, 19:32

Buongiorno.
Scusate il ritardo ma è un periodo un po' incasinato. Intanto ringrazio tutti sia per le belle che per le brutte parole. Tutti i consigli sono stati precisi e mi trovate d'accordo con parecchie cose. Purtroppo non ho avuto molto tempo per sviluppare un racconto più in linea con le mie corde e questo me lo avete fatto notare in molti. Lo ammetto, ho scritto la prima cosa che ho pensato senza neanche chiedermi se non fosse banale, scontato e totalmente fuori tema. Ahimè ne è uscito questo!
Grazie tanto per la compagnia fatta in questi mesi. Mi diverte un sacco partecipare a questo contest e penso che sia il posto dove imparo di più e più in fretta.
Quindi GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Non vedo l'ora di incrociare di nuovo le tastiere e duellare con voi! Alla prossima!
Maurizio Chierchia
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