O taccia per sempre

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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Shanghai Kid
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O taccia per sempre

Messaggio#1 » lunedì 20 maggio 2024, 22:52

O TACCIA PER SEMPRE
20 maggio, il giorno delle nozze
Zia Nilde piange dalla marcia nuziale.
“È più forte di me”, sussurra tra un singhiozzo e l’altro a zio Gilberto che non la sopporta da ormai quarantasette anni. “A me l’amore, l’amore vero, mi fa questo effetto qui!”.
“Mai niente che ti faccia stare zitta e basta!”, la rimprovera zio Gilberto come fa ormai da quarantasette anni e le passa un fazzoletto di stoffa spessa.
“Io, Andrea, accolgo te, Giorgia, come mia sposa.” Lo dice con imbarazzo, che non è tanto abituato a dire certe cose. “Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.
Tutti gli sguardi sono su di loro, belli come lo sono già stati, solo che oggi se ne accorgono tutti.
“Io, Giorgia”, la voce le trema, “accolgo te, Andrea, come mio sposo.” Le manca il fiato.
Don Alfonso guarda Giorgia negli occhi e le fa un sorriso. “Stai tranquilla…”, le sillaba il suo sostegno con il labiale e strizza l’occhio sinistro.
Giorgia inspira un colpo d’aria. Si sente il cuore nelle orecchie.
“Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”, conclude scampando per un pelo l’apnea.
Don Alfonso sta sudando. In fondo è maggio: fa piuttosto caldo.
Guardano tutti gli sposi.
Tutti, tranne Zia Nilde, che si soffia il naso, Michelino, che gioca a Pokemon Go sul cellulare nascosto tra le gambe e lo zio Gilberto, che pensa che sono quarantasette anni che vuole scappare e suo nipote non sa in che guaio si sta cacciando.
Il chierichetto si schiarisce la voce mentre fissa don Alfonso risvegliandolo dai suoi pensieri.
“Se qualcuno ha qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre!”.
Gli invitati smettono di guardare gli sposi e rivolgono sguardi confusi al prete.
“Sto scherzando! Ho sempre sognato di dirlo, ma questa è solo una frase ad effetto che si usa nei film. In fondo chi può aver qualcosa da dire su queste due meravigliose anime che oggi vedono compiersi in sè il meraviglioso sacramento del matrimonio?”.
Zia Nilde si abbandona a una risatina forzata, poi le parte uno squittio di commozione. Zio Gilberto pensa che in fondo può essere oggi il giorno migliore per scappare.
“Dunque, il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e vi ricolmi della sua benedizione. L’uomo non osi separare ciò che Dio unisce”, conclude Don Alfonso.
“Amen!”, si leva alto il coro dei fedeli.
Come sono belli gli sposi.
Come è bella la sposa.
Lo pensano proprio tutti.


6 mesi prima, in canonica
“Ma cosa fa? Sono sposata da pochi mesi e lei è un prete!”.
Monica è paonazza e cerca di avvicinarsi alla porta. Don Alfonso la trattiene per un braccio.
“Suvvia, solo un bacio… Lo vedo come mi guardi ogni domenica a messa, sai?”, don Alfonso tira la donna verso di sè. Lei ingoia saliva che sembra pietra.
“Ma”, le parole le escono a fatica, “ma è peccato”, sussurra mentre le mani del prete le accarezzano la schiena.
“Peccato? Era peccato anche il tradimento che mi hai confessato poco prima di sposarti, no? Eppure, sono stato proprio io ad assolverti e ancora ti assolverò se solo…” e lascia scivolare, sotto la maglietta di Monica, la sua mano setosa che mai un giorno ha lavorato. Un brivido freddo percorre la donna, abituata alla pelle dura e callosa di Luca. Cerca di divincolarsi.
“E io sono anche il confessore di Luca…”. Il respiro le si ferma in gola.
“Cosa intende dire?”, chiede Monica in un fiato solo.
“Nulla, sai, ho il segreto confessionale e non lo romperei mai, a meno che tu mi ci costringa a raccontare quello che mi hai confessato! Dico solo che… Insomma, non sempre la gente è quello che sembra”.
Monica sente quel dolore alla gola che la prende quando il pianto è così violento che non riesce a uscire. “Perchè mi fa questo? E perchè solo ora?”.
La risata di don Alfonso è stridula come il canto di un gallo.
“Perchè così hai qualcosa da perdere anche tu o banalmente perchè è più eccitante!”. La mano di don Alfonso scende di un palmo dentro i jeans.
“È peccato”, la voce di Monica è sottile. “Ma finiscila con questa storia del peccato! Con tutti i mali e le aberrazioni che abitano la Chiesa! Credimi, tesoro, questo è un vizio minore…E se qualcuno ha qualcosa da dire, lo dica ora… o taccia per sempre!”.
La risata di don Alfonso è ora grave, il suo respiro affannato.
Monica è pietrificata quando le labbra del prete baciano le sue.

21 maggio, il giorno dopo le nozze
Don Alfonso si è appena svegliato.
La moka gorgheggia. Il caffè sta per salire.
Il prete prende lo smartphone. “Giorgia Paolini” è tra i numeri preferiti, da ieri.
Mentre digita il messaggio, un sorriso gli socchiude appena gli occhi.
“Quando tornate dal viaggio di nozze, passa in canonica… Vorrei farti una proposta. Ancora auguri e che Dio vi benedica! Salutami Andrea!”.
Inviato.
“Amen!”, sussurra tra sé e sé.



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antico
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#2 » lunedì 20 maggio 2024, 23:00

Ecco la vincitrice dell'ultima edizione! Ciao Elisa! Caratteri e tempo ok, sei pronta per questa sfida finale per il titolo di Campione d'Era! Buona ALL STARS EDITION!

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M.M
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#3 » mercoledì 22 maggio 2024, 0:06

Ciao!

Hai scelto un tema niente male, anche se certo chiamarlo vizietto è un eufemismo.
Non capisco molto l'apertura con la scena del matrimonio. Certe caratteristiche di uno spaccato di vita familiare sono anche rese bene e fanno sorridere, sembrano un po' i parenti di tutti, ma alla fine sono un po' ininfluenti rispetto al tema della storia e al protagonista. La prima parte ha il pregio di dipingere un'atmosfera positiva, che quindi viene distrutta dalle parti successive. Ma non mi sembra ci sia tempo per il lettore di affezionarsi a Giorgia; di conseguenza, il fatto che Don Alfonso ha dei 'progetti' su di lei non colpisce più delle molestie su Monica; anzi, colpiscono di meno perché queste le vediamo succedere (in parte).

La seconda parte era difficile da gestire per la natura dell'argomento, penso che però servirebbe dipingere un po' di più la situazione viscida. Mi manca forse una descrizione della fisicità dei due personaggi, oltre al dettagli su mani e voci. Non sapendo dove sono, come si muovono, o cosa hanno intorno mi sembra che accada tutto in un limbo. I dialoghi di Alfonso sono un po' troppo cinematografici, forse per riprendere l'aria istrionica che avevi rappresentato nella prima scena (con successo).

Penso che fosse corretta l'intuizione di mostrare il modo in cui Alfonso si giustifica da solo - personalmente avrei usato volentieri un po' di caratteri dall'incipit per calare il lettore nella mente del prete. Ma ovviamente, sono opinioni.

Una pignoleria un po' casuale, ma una frase come questa, pur non essendo male, è un po' troppo esplicativa per i miei gusti:
Don Alfonso sta sudando. In fondo è maggio: fa piuttosto caldo.

Forse è quel "in fondo". Io direi. "Don Alfonso suda copioso. è maggio." o altre variazioni sul tema.

Spero ti sia utile!
Scrittore di evasione, nello specifico evasione dalle responsabilità, M si specializza in fiction di genere: fantascienza, fantasy, new weird, horror e realismo magico.

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Fagiolo17
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#4 » giovedì 23 maggio 2024, 16:47

ciao Elisa e piacere di averti letta.
Il vizietto che hai deciso di trattare mi piace molto.
no aspé, non in quel senso, ma mi piace quello che sei andata a toccare. (oh no, anche questo suona male)
scherzi a parte, trovo il racconto ben condotto, la parte iniziale dove descrivi il matrimonio è divertente. nella parte con il prete stoccazzone avrei esagerato anche un po' di più. avrei cercato di schifare ancora di più il lettore, ma il testo fa comunque il suo lavoro.

ciò che trovo un po' debole è il collegamento tra il primo e il secondo pezzo. quindi il modo che hai usato per farci capire che il prete lo farà ancora e che la nuova vittima è Giorgia.
Non saprei neppure come avresti potuto fare, non ho una soluzione da suggerire, però sento che quello che un po' è mancato sia questo.
il testo è comunque scritto molto bene e il ribaltamento tra scena del matrimonio divertente e violenza mi è piaciuto molto.

In bocca al lupo per l'edizione!

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gcdaddabbo
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#5 » domenica 26 maggio 2024, 11:22

Ciao, Elisa!
Per uno strano gioco del destino, mi è capitato di leggere prima il racconto di Matteo del tuo.
La circostanza mi ha predisposto ad uno scenario comico. Il salto di atmosfera mi ha gelato. Il terzo periodo con il reiterarsi del reato mi ha riportato nel consueto, stramaledetto mondo della perfidia, che non chiamerei vizietto.
So bene che i colpi di scena sono un valore aggiunto per Minuti Contati.
Ora non riesco a distogliere il pensiero da quella mano che scivola sulla schiena e finisce nei jeans.
Non mi importa che sia un prete, è violenza. Non un vizietto da poco.
Come sempre, sei riuscita a catturare l’attenzione del povero lettore.
Hai dato al tuo racconto una nota di tragica realtà.
Complimenti per la velocità!
Meglio giudicare a freddo.
Buona All Stars Edition!

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Debora
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#6 » lunedì 27 maggio 2024, 23:00

Ciao Elisa, bel racconto, anche se il tema mi fa venire una rabbia... A parte questo, che vuol comunque dire che secondo me il tema lo hai centrato perfettamente, l'unico appunto che mi sento di farti è quello relativo alla prima parte del racconto che sembra slegato e anche non utile alla causa, per così dire. Avresti potuto liquidare la faccenda con poche righe e usare le battute che ti avanzavano per caratterizzare di più questo prete fetente e il suo vizio.
Buona gara!

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Luca Moggia
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#7 » martedì 28 maggio 2024, 23:40

Ciao Elisa, piacere di leggerti e complimenti per la vittoria della scorsa edizione!

Abbiamo un Don Alfonso più che viziosetto, anzi, un vero e proprio schifoso, perciò ti direi che il tema è centrato al 90%.
Nel complesso la storia è buona, hai creato una situazione interessante e un personaggio lucidamente malvagio che usa il proprio potere per abusare delle vittime. Un bel cattivo insomma.
Forse, proprio per questa buona caratterizzazione, avrebbe meritato un po' più di spazio mentre in metà del racconto è poco presente, limitandosi a fare il suo lavoro come cerimoniere. Forse, nella prima parte, qualche semina che facesse presagire la sua malvagità ci sarebbe potuta stare.
Sempre nella prima parte, ho un pochino faticato a seguire la scena credo per i tanti personaggi (o comparse) e per la mancanza di un punto di vista stabile.
La seconda parte è quella che ho preferito. Arriva bene con tutta la sua cattiveria anche grazie alla contrapposizione con la prima. Con dettagli fisici e dialoghi hai reso davvero bene lo stato emotivo, di disgusto e paura, che attanaglia Monica.
Il finale è molto conciso e collega la prima parte con la seconda. Dato il carattere machiavellico del prete sarebbe stato interessante capire quale ricatto avesse in mente per molestare Giorgia.
Certo, se non ci fosse il limite di caratteri :-)

Insomma l'ho fatta lunga ma spero che queste impressioni possano esserti utili.

Un grande in bocca al lupo per la All Star Edition e alla prossima Era!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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LuciaZambrano
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#8 » mercoledì 29 maggio 2024, 21:06

Bella l'idea e bella la resa dell'atmosfera da matrimonio estivo (anche se è a maggio): ho trovato calzante il contrasto tra l'emozione degli sposi e la prosaicità dell'ambiente intorno. Ottima anche la resa del prete, che prima fa il simpatico e poi violenta le sue parrocchiane.
Non ho apprezzato tantissimo il flashback come strumento per svelare le violenze del don. Credo che sarebbe stato più carino se la scena si fosse svolta tra il don e Giorgia stessa, magari poco prima che lui celebrasse un altro matrimonio, facendo così intuire il suo "vizietto". Ma sono considerazioni mie.
Altra cosa che non ho amato sono alcune battute di dialogo, che soprattutto nel flashback risultano poco naturali.
Per il resto, direi che è un buon racconto e che c'entra il tema.

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Mario Mazzafoglie
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#9 » giovedì 30 maggio 2024, 14:50

O TACCIA PER SEMPRE - ELISA BELOTTI

Ciao Elisa, un piacere leggerti.
Non aggiungo niente di particolare a quanto ti è già stato detto:
La stile del testo è molto buono, equilibrato e scorrevole.
Per quanto riguarda il tema, per me è centrato.
Poi però nell'analizzare la storia in sè, anche io ho trovato troppo slegati i due pezzi della storia, e ho trovato troppo ballerino il punto di vista nella prima parte della storia. In pratica si arriva a 5 righe dalla fine e ancora non si ha ben chiaro se questa storia parli di Giorgia, di Andrea, di Luca, di Monica, di zio Gilberto e la zia Nilde, del prete.
Insomma, a chi dobiamo prestare attenzione? Di chi dobbiamo preoccuparci?
Per cui il mio giudizio è sospeso a metà tra l'alta qualità del testo e la storia in sè che non mi ha convinto fino in fondo.
Alla prossima, Elisa.
Buona edition e buona estate.

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L'inquisitore
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Re: O taccia per sempre

Messaggio#10 » lunedì 3 giugno 2024, 10:15

Ciao Elisa! Declinazione semplice, ma efficace. Finale amaro che chiude il cerchio in modo interessante: mi piace la struttura che hai deciso di dare al racconto. Situazione iniziale, precedente che svela qualcosa, finale che, alla luce di quanto svelato, fa comprendere e rivalutare la situazione iniziale.
Anche la scelta del narratore onnisciente mi sembra azzeccata per questo racconto. Forse, dico forse, hai posto più attenzione del necessario sul rapporto tra zia Nilde e zio Gilberto, coi 47 anni che ritornano tre volte come se volessi dargli significato. Questo ha un po' spiazzato qualcuno che ha trovato le parti scollegate.
In generale un pollice quasi su, abbastanza convinto, ma non proprio su per questo strano equilibrio.

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