Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
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Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
David alza il bicchiere di birra, sorseggia e fissa il padre. «Perché mi hai fatto venire in questo postaccio?»
Alfred si guarda intorno e sorride. «Non vuoi berti in santa pace un birra col tuo vecchio prima del gran finale?»
David posa rumorosamente il bicchiere. «Ne abbiamo già parlato. Non sei costretto a farlo. Del bastardo si occuperà il governo.»
Alfred sbuffa. Sembra che le cicatrici sul suo viso siano più profonde e dolorose che mai. «Si dà il caso che quel bastardo sia una mia creazione.»
«Lo so, cazzo.» La pioggia battente al di là dei vetri distoglie David dal timore di perdere suo padre. I pochi avventori della bettola ridono sguaiati nella luce anemica delle lampade.
«Bene» si compiace Alfred. «Sai, non è il tipo di serata che avevo immaginato ma…»
«Ma non puoi fermarti e basta?» lo supplica David. «Torna a casa con me e chiudiamola qui.»
«Non è così semplice.» Gli occhi stanchi di suo padre si perdono in pensieri inafferrabili. «È l’ultima possibilità. Lui è a poche miglia da qui. Ho scoperto dove si nasconde.»
«E quando l’avrai trovato? Un pugno e via? Lui è più forte e tu sei…»
«Avanti, dillo. Vecchio?»
«Papà, ti prego.»
Alfred resta in silenzio. Poi un lungo sorso dal bicchiere. Un fulmine si abbatte non lontano dal locale è fa tremolare le luci. Gli avventori rumoreggiano di timore.
«Dopo aver concluso la clonazione dal mio DNA, decidemmo di rinchiuderlo» racconta Alfred. «Provavo pietà per lui, sembrava così indifeso... Sapere che gli avevo infuso tutto ciò che c’era di oscuro in me, mi terrorizzava. Poi commisi il più grande errore della mia vita e lui ne approfittò.» Trae un lungo respiro. «Le immagini di quell’orrore mi tormentano ancora. Sterminò tutti con una crudeltà inumana. Non posso perdonarmelo.»
David ascolta e rabbrividisce, non riesce a finire la birra.
«Avrei potuto fare di più» continua Alfred. «Ho provato in ogni modo a rimediare, ma non è bastato. Questa è una cosa che devo affrontare da solo, non voglio che tu sia coinvolto.»
Le lacrime salgono agli occhi di David. «Vuoi che resti ancora un po’?»
Il padre si alza a fatica sorreggendosi al tavolo. Si tira indietro i lunghi capelli argentei. «Okay, ma c’è un’ultima cosa. Hai ereditato i miei poteri. Usali con saggezza. Promettimelo.»
David annuisce. Si accorge che due lacrime sono rotolate giù dalle guance.
«Ora devo proprio andare» si congeda Alfred, lanciando una banconota sul tavolo e avviandosi all’uscita. «Dark Titan mi aspetta.»
David lo affianca e si ferma sulla soglia. «Papà…»
«Chiamami Mister Atomic» ribatte lui, e vola via nella furia della pioggia.
«Papino!» esclama Stella indicando la TV. «Hanno fatto boom!»
«Ma cosa dici?» David prende in braccio la figlia e alza il volume.
«Finalmente il mondo è libero dalla minaccia del supercriminale conosciuto come Dark Titan. Dalle prime notizie giunte in redazione, una potente esplosione ha distrutto la centrale elettrica abbandonata, il covo dove si nascondeva da anni. Testimoni oculari avrebbero visto Mister Atomic volteggiare…»
Alfred si guarda intorno e sorride. «Non vuoi berti in santa pace un birra col tuo vecchio prima del gran finale?»
David posa rumorosamente il bicchiere. «Ne abbiamo già parlato. Non sei costretto a farlo. Del bastardo si occuperà il governo.»
Alfred sbuffa. Sembra che le cicatrici sul suo viso siano più profonde e dolorose che mai. «Si dà il caso che quel bastardo sia una mia creazione.»
«Lo so, cazzo.» La pioggia battente al di là dei vetri distoglie David dal timore di perdere suo padre. I pochi avventori della bettola ridono sguaiati nella luce anemica delle lampade.
«Bene» si compiace Alfred. «Sai, non è il tipo di serata che avevo immaginato ma…»
«Ma non puoi fermarti e basta?» lo supplica David. «Torna a casa con me e chiudiamola qui.»
«Non è così semplice.» Gli occhi stanchi di suo padre si perdono in pensieri inafferrabili. «È l’ultima possibilità. Lui è a poche miglia da qui. Ho scoperto dove si nasconde.»
«E quando l’avrai trovato? Un pugno e via? Lui è più forte e tu sei…»
«Avanti, dillo. Vecchio?»
«Papà, ti prego.»
Alfred resta in silenzio. Poi un lungo sorso dal bicchiere. Un fulmine si abbatte non lontano dal locale è fa tremolare le luci. Gli avventori rumoreggiano di timore.
«Dopo aver concluso la clonazione dal mio DNA, decidemmo di rinchiuderlo» racconta Alfred. «Provavo pietà per lui, sembrava così indifeso... Sapere che gli avevo infuso tutto ciò che c’era di oscuro in me, mi terrorizzava. Poi commisi il più grande errore della mia vita e lui ne approfittò.» Trae un lungo respiro. «Le immagini di quell’orrore mi tormentano ancora. Sterminò tutti con una crudeltà inumana. Non posso perdonarmelo.»
David ascolta e rabbrividisce, non riesce a finire la birra.
«Avrei potuto fare di più» continua Alfred. «Ho provato in ogni modo a rimediare, ma non è bastato. Questa è una cosa che devo affrontare da solo, non voglio che tu sia coinvolto.»
Le lacrime salgono agli occhi di David. «Vuoi che resti ancora un po’?»
Il padre si alza a fatica sorreggendosi al tavolo. Si tira indietro i lunghi capelli argentei. «Okay, ma c’è un’ultima cosa. Hai ereditato i miei poteri. Usali con saggezza. Promettimelo.»
David annuisce. Si accorge che due lacrime sono rotolate giù dalle guance.
«Ora devo proprio andare» si congeda Alfred, lanciando una banconota sul tavolo e avviandosi all’uscita. «Dark Titan mi aspetta.»
David lo affianca e si ferma sulla soglia. «Papà…»
«Chiamami Mister Atomic» ribatte lui, e vola via nella furia della pioggia.
«Papino!» esclama Stella indicando la TV. «Hanno fatto boom!»
«Ma cosa dici?» David prende in braccio la figlia e alza il volume.
«Finalmente il mondo è libero dalla minaccia del supercriminale conosciuto come Dark Titan. Dalle prime notizie giunte in redazione, una potente esplosione ha distrutto la centrale elettrica abbandonata, il covo dove si nascondeva da anni. Testimoni oculari avrebbero visto Mister Atomic volteggiare…»
Ultima modifica di Emiliano Maramonte il martedì 17 settembre 2024, 0:00, modificato 1 volta in totale.
Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Emiliano, buonasera! Pronto per una nuova Era? Tutto ok con tempo e caratteri, buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!
- Emiliano Maramonte
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao Antico! Felicissimo di ritrovarti! Sono carico!
Buona Era a te!
Buona Era a te!
- Signor_Darcy
- Messaggi: 356
Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano.
Sai che non so come prendere questo racconto? Trovo sia strutturato bene, con un buon ritmo, e riesce a descrivere bene la scena, sebbene non sempre abbia apprezzato le scelte lessicali e stilistiche (le lacrime che rotolano, lo spiegone della parte centrale, il rumoreggiare di timore).
Va detto, e la cosa temo abbia il suo peso, che non sono un grande amante dei supereroi – anzi, li sopporto poco – e la cosa non aiuta il racconto ai miei occhi. Per il resto rimane una buona prova, ricca di elementi fuor di dialogo che aiutano sicuramente a raffigurare la scena.
Si tratta del primo racconto che leggo in questa edizione, nonché da diversi mesi a questa parte, quindi immagino avrò un’idea più chiara col procedere delle letture.
Sai che non so come prendere questo racconto? Trovo sia strutturato bene, con un buon ritmo, e riesce a descrivere bene la scena, sebbene non sempre abbia apprezzato le scelte lessicali e stilistiche (le lacrime che rotolano, lo spiegone della parte centrale, il rumoreggiare di timore).
Va detto, e la cosa temo abbia il suo peso, che non sono un grande amante dei supereroi – anzi, li sopporto poco – e la cosa non aiuta il racconto ai miei occhi. Per il resto rimane una buona prova, ricca di elementi fuor di dialogo che aiutano sicuramente a raffigurare la scena.
Si tratta del primo racconto che leggo in questa edizione, nonché da diversi mesi a questa parte, quindi immagino avrò un’idea più chiara col procedere delle letture.
- gcdaddabbo
- Messaggi: 410
Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao, Emiliano! Ci risiamo.
Ho letto il tuo racconto più volte, fino a quando non sono stato convinto di averlo compreso abbastanza.
Riepilogando: David (il figlio) alza il bicchiere di birra – David prende in braccio la figlia.
Mister Atomic, il padre di David, libera il mondo da Dark Titan, il supercriminale clonato dal suo stesso DNA.
Ho studiato la trama con la stessa attenzione che mettevo davanti ad una pagina di fisica quantistica.
Più che appassionarmi il racconto mi ha impegnato a fondo.
Il tema è certamente centrato.
I personaggi sono ben delineati. Ho immaginato il vecchio Mister Atomic volteggiare come Superman, ma senza la sofferenza dell’aver sacrificato la creatura generata dal suo DNA.
La descrizione della bettola è efficace. Solito stile rapido, denso, avvolgente.
Non avrei lanciato la banconota. Mi sa che volteggia. Meglio schiacciarla sul tavolo o usare una moneta o una piastra d’argento.
Un birra?
Devo cercare un messaggio nascosto nell’esclamazione di Stella?
Un buon racconto, soprattutto nel dialogo tra padre e figlio.
Buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!
Ho letto il tuo racconto più volte, fino a quando non sono stato convinto di averlo compreso abbastanza.
Riepilogando: David (il figlio) alza il bicchiere di birra – David prende in braccio la figlia.
Mister Atomic, il padre di David, libera il mondo da Dark Titan, il supercriminale clonato dal suo stesso DNA.
Ho studiato la trama con la stessa attenzione che mettevo davanti ad una pagina di fisica quantistica.
Più che appassionarmi il racconto mi ha impegnato a fondo.
Il tema è certamente centrato.
I personaggi sono ben delineati. Ho immaginato il vecchio Mister Atomic volteggiare come Superman, ma senza la sofferenza dell’aver sacrificato la creatura generata dal suo DNA.
La descrizione della bettola è efficace. Solito stile rapido, denso, avvolgente.
Non avrei lanciato la banconota. Mi sa che volteggia. Meglio schiacciarla sul tavolo o usare una moneta o una piastra d’argento.
Un birra?
Devo cercare un messaggio nascosto nell’esclamazione di Stella?
Un buon racconto, soprattutto nel dialogo tra padre e figlio.
Buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!
- Stefano Scudeler
- Messaggi: 105
Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano!
Il racconto secondo me ha centrato bene il tema e sono sicuro che il limite di caratteri abbia giocato un po' a sfavore della profondità della storia.
Provo a spiegarmi: la parte centrale è un po' un "as you know Bob" nel senso che il dialogo con la spiegazione di chi è Dark Titan sembra parta dal nulla.
Questo toglie un po' di curiosità su quello che sta per accadere.
Visto che lo stratagemma del telegiornale finale non è male, io lo avrei usato al posto del dialogo di cui sopra. Nel senso che loro due, seduti al bar, sentono che le autorità hanno trovato Dark Titan nella vecchia centrale elettrica. Il padre si alza e dice al figlio che deve andare lui a sconfiggerlo perché si sente responsabile. E allora li ci stavano bene delle battute che spiegassero il perché era sua responsabilità.
Ovviamente è facile commentare a posteriori l'idea di qualcun altro, quindi prendi quello che scrivo solo come un'idea da sfruttare magari in futuro.
Stilisticamente parlando trovo che a parte qualche piccolo dettaglio (le risate sguaiate, il rumoreggiare di timore, la banconota lanciata) mi abbia confuso un po' il fatto che il vecchio venisse chiamato a volte Alfred, a volte "il padre" e a volte papà. Se David è il punto di vista, forse sarebbe meglio che lo chiamasse sempre nello stesso modo, a costo di qualche ripetizione.
Un punto di forza è sicuramente la buona caratterizzazione dei personaggi e del luogo. Con poche parole ero seduto al tavolino con loro.
Vista la difficoltà del tema, direi una buonissima prova!
Il racconto secondo me ha centrato bene il tema e sono sicuro che il limite di caratteri abbia giocato un po' a sfavore della profondità della storia.
Provo a spiegarmi: la parte centrale è un po' un "as you know Bob" nel senso che il dialogo con la spiegazione di chi è Dark Titan sembra parta dal nulla.
Questo toglie un po' di curiosità su quello che sta per accadere.
Visto che lo stratagemma del telegiornale finale non è male, io lo avrei usato al posto del dialogo di cui sopra. Nel senso che loro due, seduti al bar, sentono che le autorità hanno trovato Dark Titan nella vecchia centrale elettrica. Il padre si alza e dice al figlio che deve andare lui a sconfiggerlo perché si sente responsabile. E allora li ci stavano bene delle battute che spiegassero il perché era sua responsabilità.
Ovviamente è facile commentare a posteriori l'idea di qualcun altro, quindi prendi quello che scrivo solo come un'idea da sfruttare magari in futuro.
Stilisticamente parlando trovo che a parte qualche piccolo dettaglio (le risate sguaiate, il rumoreggiare di timore, la banconota lanciata) mi abbia confuso un po' il fatto che il vecchio venisse chiamato a volte Alfred, a volte "il padre" e a volte papà. Se David è il punto di vista, forse sarebbe meglio che lo chiamasse sempre nello stesso modo, a costo di qualche ripetizione.
Un punto di forza è sicuramente la buona caratterizzazione dei personaggi e del luogo. Con poche parole ero seduto al tavolino con loro.
Vista la difficoltà del tema, direi una buonissima prova!
- KatyBlacksmith
- Messaggi: 130
Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao, Emiliano, ben ritrovato.
Oltre ad aver rilevato che hai centrato il tema ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai reso il rapporto padre-figlio. Comunica l'esatta familiarità che ci si aspetta, e ti sono bastati pochi semplici dialoghi. Davvero molto ben fatto, me li hai fatti percepire davvero vicini.
Forse l'unico piccolo neo è il momento spiegone, che in parte avrebbe potuto rientrare nel dialogo rendendo il lettore partecipe della situazione in modo più fluido. Lo scambio: «Vuoi che resti ancora un po'?» «Okay, [...]» ma invece vola via... mi lascia perplessa, deve esserci qualcosa che mi sfugge.
In ogni caso è un piacere leggerlo.
Buona dodicesima era!
Oltre ad aver rilevato che hai centrato il tema ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai reso il rapporto padre-figlio. Comunica l'esatta familiarità che ci si aspetta, e ti sono bastati pochi semplici dialoghi. Davvero molto ben fatto, me li hai fatti percepire davvero vicini.
Forse l'unico piccolo neo è il momento spiegone, che in parte avrebbe potuto rientrare nel dialogo rendendo il lettore partecipe della situazione in modo più fluido. Lo scambio: «Vuoi che resti ancora un po'?» «Okay, [...]» ma invece vola via... mi lascia perplessa, deve esserci qualcosa che mi sfugge.
In ogni caso è un piacere leggerlo.
Buona dodicesima era!
Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Piacere, Emiliano!
Scuserai la poca esperienza, cercherò di commentare con onestà.
La tua scrittura possiede un buon ritmo e la lettura scorre veloce, anche per la scelta di far prevalere il dialogo. Trovo felice l’idea di organizzare la narrazione in due scene, con l’intervallo muto in cui tutto avviene: la prima ci presenta i personaggi e prepara al gesto eroico; la seconda, a posteriori, ci racconta in maniera incisiva l’accaduto.
Cosa potrebbe essere migliorato? Vorrei vedere l’ambiente del dialogo (la bettola) in maniera più chiara e avvertire come il maltempo si integra nella storia. Forse troverei un’entità diversa dal “governo” (o almeno maiuscolo?). Cambierei la frase “rumoreggiano di timore”.
Certo che il tempo è poco per poter levigare storia e stile come si vorrebbe, l’ho provato sulla mia pelle. Ma tu sei riuscito a fare tanto, centrando il tema, complimenti.
Scuserai la poca esperienza, cercherò di commentare con onestà.
La tua scrittura possiede un buon ritmo e la lettura scorre veloce, anche per la scelta di far prevalere il dialogo. Trovo felice l’idea di organizzare la narrazione in due scene, con l’intervallo muto in cui tutto avviene: la prima ci presenta i personaggi e prepara al gesto eroico; la seconda, a posteriori, ci racconta in maniera incisiva l’accaduto.
Cosa potrebbe essere migliorato? Vorrei vedere l’ambiente del dialogo (la bettola) in maniera più chiara e avvertire come il maltempo si integra nella storia. Forse troverei un’entità diversa dal “governo” (o almeno maiuscolo?). Cambierei la frase “rumoreggiano di timore”.
Certo che il tempo è poco per poter levigare storia e stile come si vorrebbe, l’ho provato sulla mia pelle. Ma tu sei riuscito a fare tanto, centrando il tema, complimenti.
PVronin
- Stefano.Moretto
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, felice di rileggerti
Questo pezzo ha principalmente due problemi per come la vedo: il pezzo centrale, che è sostanzialmente una spiegazione non richiesta dato che David sicuramente la storia la sapeva già, e l'ambientazione che non è chiara fino alla fine. Alla frase "Hai ereditato i miei poteri." non capivo di cosa stavano parlando finché non è stato reso chiaro che erano supereroi. Secondo me il pezzo migliorerebbe parecchio se l'ambientazione fosse chiara fin da subito.
La spiegazione centrale potrebbe essere risolta con una classica situazione "tu sei quello che ha creato black titan!" gridato da un avventore. O con qualcosa di meno banale del primo cliché che mi è venuto in mente.
Lati positivi: le emozioni dei personaggi escono fuori in modo molto naturale, penso che sia l'aspetto che mi è piaciuto di più del racconto.
Questo pezzo ha principalmente due problemi per come la vedo: il pezzo centrale, che è sostanzialmente una spiegazione non richiesta dato che David sicuramente la storia la sapeva già, e l'ambientazione che non è chiara fino alla fine. Alla frase "Hai ereditato i miei poteri." non capivo di cosa stavano parlando finché non è stato reso chiaro che erano supereroi. Secondo me il pezzo migliorerebbe parecchio se l'ambientazione fosse chiara fin da subito.
La spiegazione centrale potrebbe essere risolta con una classica situazione "tu sei quello che ha creato black titan!" gridato da un avventore. O con qualcosa di meno banale del primo cliché che mi è venuto in mente.
Lati positivi: le emozioni dei personaggi escono fuori in modo molto naturale, penso che sia l'aspetto che mi è piaciuto di più del racconto.
- Emiliano Maramonte
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Signor_Darcy ha scritto:Ciao Emiliano.
Sai che non so come prendere questo racconto? Trovo sia strutturato bene, con un buon ritmo, e riesce a descrivere bene la scena, sebbene non sempre abbia apprezzato le scelte lessicali e stilistiche (le lacrime che rotolano, lo spiegone della parte centrale, il rumoreggiare di timore).
Va detto, e la cosa temo abbia il suo peso, che non sono un grande amante dei supereroi – anzi, li sopporto poco – e la cosa non aiuta il racconto ai miei occhi. Per il resto rimane una buona prova, ricca di elementi fuor di dialogo che aiutano sicuramente a raffigurare la scena.
Si tratta del primo racconto che leggo in questa edizione, nonché da diversi mesi a questa parte, quindi immagino avrò un’idea più chiara col procedere delle letture.
Ciao Stefano e buona nuova Era!
Grazie per la franchezza e per i rilievi stilistici, ne farò tesoro.
- Emiliano Maramonte
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Emiliano! Ci risiamo.
Ho letto il tuo racconto più volte, fino a quando non sono stato convinto di averlo compreso abbastanza.
Riepilogando: David (il figlio) alza il bicchiere di birra – David prende in braccio la figlia.
Mister Atomic, il padre di David, libera il mondo da Dark Titan, il supercriminale clonato dal suo stesso DNA.
Ho studiato la trama con la stessa attenzione che mettevo davanti ad una pagina di fisica quantistica.
Più che appassionarmi il racconto mi ha impegnato a fondo.
Il tema è certamente centrato.
I personaggi sono ben delineati. Ho immaginato il vecchio Mister Atomic volteggiare come Superman, ma senza la sofferenza dell’aver sacrificato la creatura generata dal suo DNA.
La descrizione della bettola è efficace. Solito stile rapido, denso, avvolgente.
Non avrei lanciato la banconota. Mi sa che volteggia. Meglio schiacciarla sul tavolo o usare una moneta o una piastra d’argento.
Un birra?
Devo cercare un messaggio nascosto nell’esclamazione di Stella?
Un buon racconto, soprattutto nel dialogo tra padre e figlio.
Buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!
Ciao Giovanni! Buona nuova Era!
Grazie di cuore per la lettura approfondita e per l'impegno di comprensione.
Nessun messaggio nell'esclamazione della bimba: ha semplicemente visto in Tv le immagini di un'esplosione e ha reagito d'istinto, come solo le anime innocenti e ingenue sanno fare.
A presto!
- Emiliano Maramonte
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
StefanoScudeler ha scritto:Ciao Emiliano!
Il racconto secondo me ha centrato bene il tema e sono sicuro che il limite di caratteri abbia giocato un po' a sfavore della profondità della storia.
Provo a spiegarmi: la parte centrale è un po' un "as you know Bob" nel senso che il dialogo con la spiegazione di chi è Dark Titan sembra parta dal nulla.
Questo toglie un po' di curiosità su quello che sta per accadere.
Visto che lo stratagemma del telegiornale finale non è male, io lo avrei usato al posto del dialogo di cui sopra. Nel senso che loro due, seduti al bar, sentono che le autorità hanno trovato Dark Titan nella vecchia centrale elettrica. Il padre si alza e dice al figlio che deve andare lui a sconfiggerlo perché si sente responsabile. E allora li ci stavano bene delle battute che spiegassero il perché era sua responsabilità.
Ovviamente è facile commentare a posteriori l'idea di qualcun altro, quindi prendi quello che scrivo solo come un'idea da sfruttare magari in futuro.
Stilisticamente parlando trovo che a parte qualche piccolo dettaglio (le risate sguaiate, il rumoreggiare di timore, la banconota lanciata) mi abbia confuso un po' il fatto che il vecchio venisse chiamato a volte Alfred, a volte "il padre" e a volte papà. Se David è il punto di vista, forse sarebbe meglio che lo chiamasse sempre nello stesso modo, a costo di qualche ripetizione.
Un punto di forza è sicuramente la buona caratterizzazione dei personaggi e del luogo. Con poche parole ero seduto al tavolino con loro.
Vista la difficoltà del tema, direi una buonissima prova!
Ciao Stefano, piacere di conoscerti! Buona Dodicesima Era!
Ti devo ringraziare particolarmente per le attente critiche (costruttive) che, in fondo, sono la parte più bella e importante di MC. Effettivamente quel maledetto spiegone è stato un errore da principiante, ma nella foga della scrittura l'ho inteso come una sorta di rivelazione del padre nei confronti del figlio, ma il risultato è maldestro. Questo mi serva di lezione per non incorrere più in grossolani "As you know, Bob"!
A presto!
- Emiliano Maramonte
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
KatyBlacksmith ha scritto:Ciao, Emiliano, ben ritrovato.
Oltre ad aver rilevato che hai centrato il tema ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai reso il rapporto padre-figlio. Comunica l'esatta familiarità che ci si aspetta, e ti sono bastati pochi semplici dialoghi. Davvero molto ben fatto, me li hai fatti percepire davvero vicini.
Forse l'unico piccolo neo è il momento spiegone, che in parte avrebbe potuto rientrare nel dialogo rendendo il lettore partecipe della situazione in modo più fluido. Lo scambio: «Vuoi che resti ancora un po'?» «Okay, [...]» ma invece vola via... mi lascia perplessa, deve esserci qualcosa che mi sfugge.
In ogni caso è un piacere leggerlo.
Buona dodicesima era!
Ciao Katija, bentrovata anche in questa nuova Era! In bocca al lupo!
Grazie per la lettura e per gli apprezzamenti.
Se potessi tornare indietro, spazzerei via quel maledetto spiegone, vero e proprio errore da principiante. Purtroppo la macchina del tempo non l'hanno ancora inventata quindi...
Quel "vola via nella furia della pioggia" serviva per rimarcare che Alfred hai i poteri da supereroe, quindi letteralmente si libra in volo verso il suo destino, trasformandosi in Mister Atomic. Mi dispiace di non essere stato sufficientemente chiaro.
A presto!
- Emiliano Maramonte
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
PVronin ha scritto:Piacere, Emiliano!
Scuserai la poca esperienza, cercherò di commentare con onestà.
La tua scrittura possiede un buon ritmo e la lettura scorre veloce, anche per la scelta di far prevalere il dialogo. Trovo felice l’idea di organizzare la narrazione in due scene, con l’intervallo muto in cui tutto avviene: la prima ci presenta i personaggi e prepara al gesto eroico; la seconda, a posteriori, ci racconta in maniera incisiva l’accaduto.
Cosa potrebbe essere migliorato? Vorrei vedere l’ambiente del dialogo (la bettola) in maniera più chiara e avvertire come il maltempo si integra nella storia. Forse troverei un’entità diversa dal “governo” (o almeno maiuscolo?). Cambierei la frase “rumoreggiano di timore”.
Certo che il tempo è poco per poter levigare storia e stile come si vorrebbe, l’ho provato sulla mia pelle. Ma tu sei riuscito a fare tanto, centrando il tema, complimenti.
Ciao PV, benvenuto nell'infernale Arena e piacere di conoscerti!
Grazie per la lettura e per i suggerimenti, sempre preziosi qui a MC. Grazie anche per gli apprezzamenti.
Buona Edition e buona Dodicesima Era!
- Emiliano Maramonte
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Emiliano, felice di rileggerti
Questo pezzo ha principalmente due problemi per come la vedo: il pezzo centrale, che è sostanzialmente una spiegazione non richiesta dato che David sicuramente la storia la sapeva già, e l'ambientazione che non è chiara fino alla fine. Alla frase "Hai ereditato i miei poteri." non capivo di cosa stavano parlando finché non è stato reso chiaro che erano supereroi. Secondo me il pezzo migliorerebbe parecchio se l'ambientazione fosse chiara fin da subito.
La spiegazione centrale potrebbe essere risolta con una classica situazione "tu sei quello che ha creato black titan!" gridato da un avventore. O con qualcosa di meno banale del primo cliché che mi è venuto in mente.
Lati positivi: le emozioni dei personaggi escono fuori in modo molto naturale, penso che sia l'aspetto che mi è piaciuto di più del racconto.
Ciao Stefano!
Bentrovato in questa Dodicesima Era! In bocca al lupo!
Grazie per l'ottimo feedback. Ribadisco: quel maledetto spiegone è stato un errore da principiante. Non posso rimediare adesso, se non dopo la conclusione dell'Editon.
Per quanto riguarda, invece, il tuo primo rilievo, in realtà ho cercato di tirare la corda fino all'ultimo, facendo pensare a un dialogo tra un padre e un figlio "normali", salvo poi rivelare che si tratta di supereroi. Forse questo ha creato un po' di confusione. Ci mediterò.
A presto!!
- KatyBlacksmith
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Scusami, mi accorgo che il punto preciso che avevo in mente non è arrivato. Sicuramente colpa mia, per cui ci riprovo
Sì, che il vola via fosse utile a capire chi è non è in discussione.
Quello che mi ha lasciata perplessa è proprio una discrepanza:
«vuoi che resti?»
«ok.»
ma INVECE vola via (dopo avergli detto una sola frase, cosa che non si accorda con la richiesta di restare). Allora per quale motivo gli ha chiesto di restare al bar? Immaginavo per passare un po' di tempo insieme, ma quello non succede.
Ecco, è la logicità di questo scambio che non mi è chiara. Tutto qui.
Emiliano Maramonte ha scritto:KatyBlacksmith ha scritto:Lo scambio: «Vuoi che resti ancora un po'?» «Okay, [...]» ma invece vola via... mi lascia perplessa, deve esserci qualcosa che mi sfugge.
Quel "vola via nella furia della pioggia" serviva per rimarcare che Alfred hai i poteri da supereroe, quindi letteralmente si libra in volo verso il suo destino, trasformandosi in Mister Atomic.
Sì, che il vola via fosse utile a capire chi è non è in discussione.
Quello che mi ha lasciata perplessa è proprio una discrepanza:
«vuoi che resti?»
«ok.»
ma INVECE vola via (dopo avergli detto una sola frase, cosa che non si accorda con la richiesta di restare). Allora per quale motivo gli ha chiesto di restare al bar? Immaginavo per passare un po' di tempo insieme, ma quello non succede.
Ecco, è la logicità di questo scambio che non mi è chiara. Tutto qui.
- Emiliano Maramonte
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
KatyBlacksmith ha scritto:Scusami, mi accorgo che il punto preciso che avevo in mente non è arrivato. Sicuramente colpa mia, per cui ci riprovoEmiliano Maramonte ha scritto:KatyBlacksmith ha scritto:Lo scambio: «Vuoi che resti ancora un po'?» «Okay, [...]» ma invece vola via... mi lascia perplessa, deve esserci qualcosa che mi sfugge.
Quel "vola via nella furia della pioggia" serviva per rimarcare che Alfred hai i poteri da supereroe, quindi letteralmente si libra in volo verso il suo destino, trasformandosi in Mister Atomic.
Sì, che il vola via fosse utile a capire chi è non è in discussione.
Quello che mi ha lasciata perplessa è proprio una discrepanza:
«vuoi che resti?»
«ok.»
ma INVECE vola via (dopo avergli detto una sola frase, cosa che non si accorda con la richiesta di restare). Allora per quale motivo gli ha chiesto di restare al bar? Immaginavo per passare un po' di tempo insieme, ma quello non succede.
Ecco, è la logicità di questo scambio che non mi è chiara. Tutto qui.
Ah ecco! Ora capisco!
Non me n'ero accorto! Sono andato a rileggere il passo per capire bene la discrepanza e, in parte hai ragione. In realtà, il figlio chiede ad Alfred di restare un altro po', lui in un primo momento accetta, poi si rende conto che deve proprio andare, perché deve uccidere il supercriminale, e vola via, rimangiandosi l'assenso dato al figlio. Però grazie per avermelo fatto notare.
- Luca Moggia
- Messaggi: 238
Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, ben ritrovato qui nell’Arena!
Arrivo un po’ tardi e non ho letto i commenti precedenti quindi potrei ripetere cose già dette.
Parto dal tema che trovo centrato.
L’ultima battaglia, l’eroe e la redenzione sono chiaramente in scena e la dannazione emerge dal racconto che Alfred fa al figlio.
Non sono appassionato di supereroi ma l’idea del clone cattivo mi è piaciuta e ho letto volentieri la storia per arrivare al finale .
Sarà per le pratiche di “clonazione” o per la pioggia perenne, ma l’ambientazione mi suggerisce una sorta di megalopoli cyberpunk. Sono tra le ambientazioni che preferisco e se ci fossero stati dei dettagli dell’interno del locale mi sarei immerso ancora di più nella scena.
Ti segnalo un punto nel dialogo che secondo me indebolisce il coinvolgimento: “Provavo pietà per lui, sembrava così indifeso [...]. Non posso perdonarmelo.”.
Immagino che l’idea fosse quella di mostrare Alfred che svela un terribile segreto al figlio e allo stesso tempo informare il lettore sul suo passato e sulle motivazioni della sua attuale decisione..
Quello che mi è arrivato però è solo la parte informativa, non ho percepito la reazione di sorpresa / shock che immaginavo per David .
C’è sì una reazione del figlio che “ascolta e rabbrividisce” forse però è stata insufficiente per farmi sentire la sua sorpresa di fronte a quella rivelazione.
Per il resto, a livello emotivo il rapporto fra padre e figlio è ben ricostruito.
In bocca al lupo per l’Edizione e alla prossima!
Luca
Arrivo un po’ tardi e non ho letto i commenti precedenti quindi potrei ripetere cose già dette.
Parto dal tema che trovo centrato.
L’ultima battaglia, l’eroe e la redenzione sono chiaramente in scena e la dannazione emerge dal racconto che Alfred fa al figlio.
Non sono appassionato di supereroi ma l’idea del clone cattivo mi è piaciuta e ho letto volentieri la storia per arrivare al finale .
Sarà per le pratiche di “clonazione” o per la pioggia perenne, ma l’ambientazione mi suggerisce una sorta di megalopoli cyberpunk. Sono tra le ambientazioni che preferisco e se ci fossero stati dei dettagli dell’interno del locale mi sarei immerso ancora di più nella scena.
Ti segnalo un punto nel dialogo che secondo me indebolisce il coinvolgimento: “Provavo pietà per lui, sembrava così indifeso [...]. Non posso perdonarmelo.”.
Immagino che l’idea fosse quella di mostrare Alfred che svela un terribile segreto al figlio e allo stesso tempo informare il lettore sul suo passato e sulle motivazioni della sua attuale decisione..
Quello che mi è arrivato però è solo la parte informativa, non ho percepito la reazione di sorpresa / shock che immaginavo per David .
C’è sì una reazione del figlio che “ascolta e rabbrividisce” forse però è stata insufficiente per farmi sentire la sua sorpresa di fronte a quella rivelazione.
Per il resto, a livello emotivo il rapporto fra padre e figlio è ben ricostruito.
In bocca al lupo per l’Edizione e alla prossima!
Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick
- AndreaCrevola
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, buona edizione!
Tema e stile ok. Vado con le mie impressioni.
Il racconto è un lungo dialogo tra due personaggi, padre e figlio. Si confrontano sulla sfida finale che attende il primo davanti a una birra. Il contesto è chiaro, ma forse è un po' scarna l'ambientazione: che tipo di bar sia, quali altre persone ci siano, se sia rumoroso ecc. Qualche dettaglio arriva più avanti, a onor del vero.
Nella parte centrale viene svelata la motivazione del padre e la sua "backstory". Mi è piaciuta l'idea che l'eroe abbia dato origine alla sua nemesi. Forse si aspettava che le cose andassero diversamente, ma è poco chiaro il motivo per cui aveva avuto luogo la clonazione (sbarazzarsi del suo lato oscuro?). Si capisce però che, da quel momento, è mosso da rimorso e dal desiderio di sistemare la situazione, fino al punto di abbandonare il figlio e la nipote.
A questo punto scopriamo che il padre ha dei superpoteri e che lo scontro col suo avversario avrà qualcosa di soprannaturale.
Il finale, in tutta sincerità, lo avrei evitato. Mi pare troppo didascalico. Non aggiunge / sovverte granché al resto della storia: né in termini di trama né di dettagli. Era già tutto molto chiaro e le stesse informazioni potevano stare nelle righe precedenti (David poteva citare la figlia, il padre poteva suggerire dove fosse il covo del cattivo).
Tema e stile ok. Vado con le mie impressioni.
Il racconto è un lungo dialogo tra due personaggi, padre e figlio. Si confrontano sulla sfida finale che attende il primo davanti a una birra. Il contesto è chiaro, ma forse è un po' scarna l'ambientazione: che tipo di bar sia, quali altre persone ci siano, se sia rumoroso ecc. Qualche dettaglio arriva più avanti, a onor del vero.
Nella parte centrale viene svelata la motivazione del padre e la sua "backstory". Mi è piaciuta l'idea che l'eroe abbia dato origine alla sua nemesi. Forse si aspettava che le cose andassero diversamente, ma è poco chiaro il motivo per cui aveva avuto luogo la clonazione (sbarazzarsi del suo lato oscuro?). Si capisce però che, da quel momento, è mosso da rimorso e dal desiderio di sistemare la situazione, fino al punto di abbandonare il figlio e la nipote.
A questo punto scopriamo che il padre ha dei superpoteri e che lo scontro col suo avversario avrà qualcosa di soprannaturale.
Il finale, in tutta sincerità, lo avrei evitato. Mi pare troppo didascalico. Non aggiunge / sovverte granché al resto della storia: né in termini di trama né di dettagli. Era già tutto molto chiaro e le stesse informazioni potevano stare nelle righe precedenti (David poteva citare la figlia, il padre poteva suggerire dove fosse il covo del cattivo).
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Tema centrato. Ottimo racconto, dove lo scienziato Alfred deve affrontare il clone che ha creato e gli è sfuggito di mano. La scena della birreria è molto efficace, si tratta di un commiato. Infatti, qualche tempo dopo, la televisione annuncia l’esplosione della centrale elettrica abbandonata dove si nascondeva il clone. Marvelliani i nomi dei personaggi: Mister Atomic e Dark Titan.
Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ordunque... Emiliano, ti dico subito che questa non è una delle tue migliori prove: non ho trovato elementi forti e neppure un'esposizione particolarmente brillante. Mi sembra più un esercizio, un riscaldamento sui racconti brevi dopo alcuni mesi di pausa. L'idea è banalotta e messa giù in modo ordinato, ma senza picchi. Siamo in un mondo in cui se parli di super si è ormai arrivati ai THE BOYS o a INVINCIBLE, capirai che è un ambito in cui l'asticella s'è alzata e che se affronti la tematica devi andare oltre, soprattutto se si è in possesso di una penna come la tua. Il tema c'è, ma, anche qui, l'esecuzione non mi ha fatto vibrare: non si capisce l'esigenza del sacrificio quando potrebbe farsi aiutare dal figlio soprattutto in un contesto in cui lui, anziano e indebolito, potrebbe essere sopraffatto, ma è solo uno degli aspetti poco convincenti della messa in scena. Concludendo, la mia valutazione è un pollice tendente al positivo in modo solido perché il racconto si legge bene e intrattiene, ma non brillante
- BruceLagogrigio
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Re: Un'ultima birra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano passo anche da te per un saluto.
Lo stile è sempre buono, il racconto si fa leggere tutto d'un fiato. Le problematiche ti sono già state evidenziate. A me non ha convinto particolarmente l'ultima frase quando il telecronista dice che Dark TItan era nascosto da anni nella centrale elettrica.
Alla prossima!
Bruce.
Lo stile è sempre buono, il racconto si fa leggere tutto d'un fiato. Le problematiche ti sono già state evidenziate. A me non ha convinto particolarmente l'ultima frase quando il telecronista dice che Dark TItan era nascosto da anni nella centrale elettrica.
Alla prossima!
Bruce.
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