Blood Money - di Daniele Villa
Blood Money - di Daniele Villa
Un rumore di tacchi ruppe la quiete della stanza buia. Nessun dubbio, il passo cauto di chi è guardingo anche quando è solo con i propri fantasmi: era Billy.
Pat Garrett poggiò il revolver sul bracciolo della poltrona, sfregò il cerino e accese il sigaro che stringeva tra le labbra. Billy si voltò. Un cenno della canna del revolver di Pat e si sedette sulla sedia con le mani in vista.
Otto mesi: tanto era durato l’inseguimento. Prima la cattura, poi la fuga di Billy durante il processo lasciando dietro sé le anime di due protettori della legge, poi finalmente la soffiata decisiva e la resa della sua banda. Restava solo Billy, e Pat avrebbe assaporato quel momento fino in fondo.
«Nottataccia, eh? Di solito impieghi di più per il tuo spuntino notturno.»
Il riflesso bluastro della Luna illuminò il sorriso amaro di Billy.
«Mi era giunta voce che mi cercassi, Patty.»
Patty… Billy era l’unico a chiamarlo così, fin da ragazzini. Prevedibile… tentava subito la carta della nostalgia e del rimorso. Ricordare i bei tempi andati per impietosirlo e sfruttare un passo falso? No, non sarebbe successo.
«Ne abbiamo fatta di strada insieme… e tutta di corsa» continuò Billy.
Il bastardo ci sapeva fare con le parole: anni passati fianco a fianco, poi il passaggio di Pat dalla parte della legge aveva sciolto per sempre l’intreccio dei loro fili.
«Consegnati e finirà in modo rapido, Billy.»
«Rapido? Non c'è niente di rapido in questo, Pat. Ogni giorno ho pagato per le mie scelte. Ogni pallottola che ho sparato, ogni uomo che ho visto cadere... era un conto da pagare.»
«Ti ricordi quando correvamo insieme?» continuò. «Quando pensavamo che il mondo ci appartenesse? E ora guarda dove siamo. Tu, a caccia del tuo vecchio amico, e io... io che so di non poter più fuggire.»
Garrett serrò la mascella. «Non deve finire così, Billy. Potresti…»
«Potrei cosa, Pat? Cambiare? Cambiare cosa? Le mie mani sono sporche di sangue, come le tue. Solo che tu hai scelto di indossare una stella e chiamarlo giustizia.»
Pat allontanò il sigaro per restituire al buio il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre.
«Non è una mia scelta, Billy.» La voce gli si spezzò in gola.
«No, non lo è. Una volta scelta la strada della legge non puoi più voltarti.» Billy deglutì nel silenzio della stanza buia «avanti, fallo. Spara, prendi la tua taglia e vattene. Tu la chiami giustizia, il li chiamo Blood Money: soldi sporchi di sangue, il sangue di tuo fratello.»
Il revolver tremò nella mano di Pat.
«Sai cosa?» Billy si sporse verso Pat, nella penombra «io non ho paura di morire, Pat. Non più. Ma quei soldi saranno la tua maledizione, e nemmeno andare sei piedi sotto terra la allontanerà da te. Ricorda Patty, c’è una sola cosa che un uomo può portarsi ne—»
L’indice tremò fuori controllo e il revolver esplose un colpo.
Pat si lanciò su Billy e gli sorresse il capo. Il sangue di suo fratello macchiò l’argento del distintivo.
«La coscienza, Patty, la coscienza è l’unica cosa che puoi portarti nella tomba.»
Pat Garrett poggiò il revolver sul bracciolo della poltrona, sfregò il cerino e accese il sigaro che stringeva tra le labbra. Billy si voltò. Un cenno della canna del revolver di Pat e si sedette sulla sedia con le mani in vista.
Otto mesi: tanto era durato l’inseguimento. Prima la cattura, poi la fuga di Billy durante il processo lasciando dietro sé le anime di due protettori della legge, poi finalmente la soffiata decisiva e la resa della sua banda. Restava solo Billy, e Pat avrebbe assaporato quel momento fino in fondo.
«Nottataccia, eh? Di solito impieghi di più per il tuo spuntino notturno.»
Il riflesso bluastro della Luna illuminò il sorriso amaro di Billy.
«Mi era giunta voce che mi cercassi, Patty.»
Patty… Billy era l’unico a chiamarlo così, fin da ragazzini. Prevedibile… tentava subito la carta della nostalgia e del rimorso. Ricordare i bei tempi andati per impietosirlo e sfruttare un passo falso? No, non sarebbe successo.
«Ne abbiamo fatta di strada insieme… e tutta di corsa» continuò Billy.
Il bastardo ci sapeva fare con le parole: anni passati fianco a fianco, poi il passaggio di Pat dalla parte della legge aveva sciolto per sempre l’intreccio dei loro fili.
«Consegnati e finirà in modo rapido, Billy.»
«Rapido? Non c'è niente di rapido in questo, Pat. Ogni giorno ho pagato per le mie scelte. Ogni pallottola che ho sparato, ogni uomo che ho visto cadere... era un conto da pagare.»
«Ti ricordi quando correvamo insieme?» continuò. «Quando pensavamo che il mondo ci appartenesse? E ora guarda dove siamo. Tu, a caccia del tuo vecchio amico, e io... io che so di non poter più fuggire.»
Garrett serrò la mascella. «Non deve finire così, Billy. Potresti…»
«Potrei cosa, Pat? Cambiare? Cambiare cosa? Le mie mani sono sporche di sangue, come le tue. Solo che tu hai scelto di indossare una stella e chiamarlo giustizia.»
Pat allontanò il sigaro per restituire al buio il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre.
«Non è una mia scelta, Billy.» La voce gli si spezzò in gola.
«No, non lo è. Una volta scelta la strada della legge non puoi più voltarti.» Billy deglutì nel silenzio della stanza buia «avanti, fallo. Spara, prendi la tua taglia e vattene. Tu la chiami giustizia, il li chiamo Blood Money: soldi sporchi di sangue, il sangue di tuo fratello.»
Il revolver tremò nella mano di Pat.
«Sai cosa?» Billy si sporse verso Pat, nella penombra «io non ho paura di morire, Pat. Non più. Ma quei soldi saranno la tua maledizione, e nemmeno andare sei piedi sotto terra la allontanerà da te. Ricorda Patty, c’è una sola cosa che un uomo può portarsi ne—»
L’indice tremò fuori controllo e il revolver esplose un colpo.
Pat si lanciò su Billy e gli sorresse il capo. Il sangue di suo fratello macchiò l’argento del distintivo.
«La coscienza, Patty, la coscienza è l’unica cosa che puoi portarti nella tomba.»
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao Daniele, benvenuto nella nuova Era! Caratteri e tempo ok, buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!
- Signor_Darcy
- Messaggi: 356
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao Daniele.
Bel racconto che romanza in maniera tutto sommato convincente un celebre episodio della storia statunitense, in maniera credibile e rispondente al tema della sfida.
Non ho particolari appunti da farti a livello stilistico. Personalmente legherei di più dialoghi e componente non verbale (per esempio non sarei andato a capo con “«Mi era giunta voce che mi cercassi, Patty.»”).
Un po’ confuso in termini di resa il finale. Forse avrei inframezzato nel lungo dialogo finale di Billy anche la crescente difficoltà di Pat a tenere ferma la mano che sorregge la pistola.
Nella parte centrale c’è qualche punto di sospensione di troppo, forse.
Un po’ troppo costruita e forse meno efficace di quanto avrebbe voluto “Pat allontanò il sigaro per restituire al buio il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre”.
Una buona prova, comunque.
Bel racconto che romanza in maniera tutto sommato convincente un celebre episodio della storia statunitense, in maniera credibile e rispondente al tema della sfida.
Non ho particolari appunti da farti a livello stilistico. Personalmente legherei di più dialoghi e componente non verbale (per esempio non sarei andato a capo con “«Mi era giunta voce che mi cercassi, Patty.»”).
Un po’ confuso in termini di resa il finale. Forse avrei inframezzato nel lungo dialogo finale di Billy anche la crescente difficoltà di Pat a tenere ferma la mano che sorregge la pistola.
Nella parte centrale c’è qualche punto di sospensione di troppo, forse.
Un po’ troppo costruita e forse meno efficace di quanto avrebbe voluto “Pat allontanò il sigaro per restituire al buio il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre”.
Una buona prova, comunque.
- Stefano Scudeler
- Messaggi: 105
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao Daniele!
Il racconto mi è piaciuto, hai reso l'atmosfera densa di tensione e mi hai fatto raffigurare l'ambiente western con pochi dettagli ben scelti.
Non mi sono piaciuti molto gli "spiegoni" di quanto era durato l'inseguimento e dei ricordi di quando erano ragazzini perché nei dialoghi invece sei riuscito a passare molte informazioni in maniera più credibile e avvincente.
Capisco bene che il limite dei caratteri sia una brutta bestia ma in quei due momenti sembra che la scena sia in pausa forzatamente e gli toglie il bel ritmo che ha nelle altre parti del testo.
Non è piaciuta particolarmente la frase sull'esondazione delle lacrime, l'ho trovata un po' fuori dal punto di vista di un rude cacciatore di taglie del far west.
Ultima cosa che non ho ben capito è come un uomo possa portarsi la coscienza nella tomba. Mi aspettavo qualcosa tipo "la fama" o "il retaggio", nel senso che quando Pat sarebbe morto, avrebbe lasciato il ricordo di essere stato il traditore di suo fratello.
Per il resto ti faccio i complimenti perché il racconto mi è piaciuto.
Il racconto mi è piaciuto, hai reso l'atmosfera densa di tensione e mi hai fatto raffigurare l'ambiente western con pochi dettagli ben scelti.
Non mi sono piaciuti molto gli "spiegoni" di quanto era durato l'inseguimento e dei ricordi di quando erano ragazzini perché nei dialoghi invece sei riuscito a passare molte informazioni in maniera più credibile e avvincente.
Capisco bene che il limite dei caratteri sia una brutta bestia ma in quei due momenti sembra che la scena sia in pausa forzatamente e gli toglie il bel ritmo che ha nelle altre parti del testo.
Non è piaciuta particolarmente la frase sull'esondazione delle lacrime, l'ho trovata un po' fuori dal punto di vista di un rude cacciatore di taglie del far west.
Ultima cosa che non ho ben capito è come un uomo possa portarsi la coscienza nella tomba. Mi aspettavo qualcosa tipo "la fama" o "il retaggio", nel senso che quando Pat sarebbe morto, avrebbe lasciato il ricordo di essere stato il traditore di suo fratello.
Per il resto ti faccio i complimenti perché il racconto mi è piaciuto.
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Buongiorno Daniele!
Hai scritto una scena western secondo i canoni classici, con due personaggi ben inseriti nella tradizione, che vanno fino in fondo alle loro scelte e ne pagano lo scotto. Bello l’incipit, mi chiedo solo se una persona guardinga fa rumore con i tacchi, forse puoi riflettere sull’aggettivo. Per il resto, la lettura è scorrevole, ho avuto solo un inciampo fra i paragrafi che iniziano con Rapido… e Ti ricordi?, oltre a un momento di riflessione sulla parola luna in maiuscolo (forse un refuso). Mi piace l’immagine di lasciarsi due anime dietro, alleggerirei la frase “ il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre”. Hai fatto un buon lavoro, complimenti e in bocca al lupo!
Hai scritto una scena western secondo i canoni classici, con due personaggi ben inseriti nella tradizione, che vanno fino in fondo alle loro scelte e ne pagano lo scotto. Bello l’incipit, mi chiedo solo se una persona guardinga fa rumore con i tacchi, forse puoi riflettere sull’aggettivo. Per il resto, la lettura è scorrevole, ho avuto solo un inciampo fra i paragrafi che iniziano con Rapido… e Ti ricordi?, oltre a un momento di riflessione sulla parola luna in maiuscolo (forse un refuso). Mi piace l’immagine di lasciarsi due anime dietro, alleggerirei la frase “ il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre”. Hai fatto un buon lavoro, complimenti e in bocca al lupo!
PVronin
- gcdaddabbo
- Messaggi: 410
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao, Daniele! Piacere di rileggerti!
Una scena da scontro finale tra due vecchi amici finiti da parti opposte per la legge.
Ci sento anche la musica di Ennio Morriconi nel sottofondo.
L’intreccio è semplice, l’esposizione chiara, la narrazione appassionante.
I protagonisti esprimono bene la loro vita passata, i caratteri, le motivazioni.
La descrizione è efficace, lo stile denso.
I dialoghi funzionano.
Proprio un bel racconto.
Complimenti!
Buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!
Una scena da scontro finale tra due vecchi amici finiti da parti opposte per la legge.
Ci sento anche la musica di Ennio Morriconi nel sottofondo.
L’intreccio è semplice, l’esposizione chiara, la narrazione appassionante.
I protagonisti esprimono bene la loro vita passata, i caratteri, le motivazioni.
La descrizione è efficace, lo stile denso.
I dialoghi funzionano.
Proprio un bel racconto.
Complimenti!
Buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Signor_Darcy ha scritto:Ciao Daniele.
Bel racconto che romanza in maniera tutto sommato convincente un celebre episodio della storia statunitense, in maniera credibile e rispondente al tema della sfida.
Non ho particolari appunti da farti a livello stilistico. Personalmente legherei di più dialoghi e componente non verbale (per esempio non sarei andato a capo con “«Mi era giunta voce che mi cercassi, Patty.»”).
Un po’ confuso in termini di resa il finale. Forse avrei inframezzato nel lungo dialogo finale di Billy anche la crescente difficoltà di Pat a tenere ferma la mano che sorregge la pistola.
Nella parte centrale c’è qualche punto di sospensione di troppo, forse.
Un po’ troppo costruita e forse meno efficace di quanto avrebbe voluto “Pat allontanò il sigaro per restituire al buio il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre”.
Una buona prova, comunque.
Ciao Signor Darcy, grazie per il commento (e per il generoso posto in classifica!)
Guarda, ti do ragione su praticamente ogni appunto, soprattutto sulla frase riguardante le lacrime che esondano: ho provato a fare un riferimento a qualcosa di caratteristico dell'atmosfera Western tipo fiume Colorado, ma ne è uscita una frase un po' goffa. Giustissimo l'appunto sulla semina della mano tremante, è una di quelle cose che mi piace fare e di solito faccio e consiglio a mia volta a chi mi capita di commentare, concordo in pieno, ci voleva proprio.
Re: Blood Money - di Daniele Villa
StefanoScudeler ha scritto:Ciao Daniele!
Il racconto mi è piaciuto, hai reso l'atmosfera densa di tensione e mi hai fatto raffigurare l'ambiente western con pochi dettagli ben scelti.
Non mi sono piaciuti molto gli "spiegoni" di quanto era durato l'inseguimento e dei ricordi di quando erano ragazzini perché nei dialoghi invece sei riuscito a passare molte informazioni in maniera più credibile e avvincente.
Capisco bene che il limite dei caratteri sia una brutta bestia ma in quei due momenti sembra che la scena sia in pausa forzatamente e gli toglie il bel ritmo che ha nelle altre parti del testo.
Non è piaciuta particolarmente la frase sull'esondazione delle lacrime, l'ho trovata un po' fuori dal punto di vista di un rude cacciatore di taglie del far west.
Ultima cosa che non ho ben capito è come un uomo possa portarsi la coscienza nella tomba. Mi aspettavo qualcosa tipo "la fama" o "il retaggio", nel senso che quando Pat sarebbe morto, avrebbe lasciato il ricordo di essere stato il traditore di suo fratello.
Per il resto ti faccio i complimenti perché il racconto mi è piaciuto.
Ciao Stefano, grazie del commento!
Provo a risponderti sui vari punti:
-questione spiegone iniziale: avevo intenzione di inserire retroscena sui dialoghi, ma metterne troppi sarebbe stato un po' troppo as you know bob, quindi ho provato un po a settare la situazione tra loro con un breve infodump che comunque rimaneva in pov, con l'intenzione di far capire quanto è perché avesse atteso quel momento.
-frase sulle lacrime: goffa, niente da dire, ti do perfettamente ragione. Ho provato a fare un riferimento ai fiumi spesso citati nel Western ma è uscita decisamente male come frase, concordo.
-la coscienza nella tomba: billy ha ucciso tante persone nella sua vita, è stato un fuorilegge, ma accetta quel che ha fatto perché lo ha fatto in nome della giustizia, quindi se ne va con la all'altro mondo coscienza pulita, chiedendo a Pat se per lui sarà lo stesso: Pat ha inseguito questo ideale diventando sceriffo, ma sta versando il sangue di suo fratello per una taglia. Quando toccherà a lui, passare a miglior vita, lo farà con la coscienza pulita? Riuscirà a convivere con quello che sta per fare? Perché alla fine quando ce ne andiamo quello ci portiamo nella tomba, secondo Billy (e se posso dirlo, seppur marginale, anche secondo me). Tu giustamente mi ipotizzi la fama, la fama però riguarda gli altri, resta a loro la fama o il ricordo, la coscienza è tua.
Grazie mille per l'occasione che mi hai dato per parlarne (non so se si nota, ma ci tengo particolarmente XD) e per la posizione in classifica!
Re: Blood Money - di Daniele Villa
PVronin ha scritto:Buongiorno Daniele!
Hai scritto una scena western secondo i canoni classici, con due personaggi ben inseriti nella tradizione, che vanno fino in fondo alle loro scelte e ne pagano lo scotto. Bello l’incipit, mi chiedo solo se una persona guardinga fa rumore con i tacchi, forse puoi riflettere sull’aggettivo. Per il resto, la lettura è scorrevole, ho avuto solo un inciampo fra i paragrafi che iniziano con Rapido… e Ti ricordi?, oltre a un momento di riflessione sulla parola luna in maiuscolo (forse un refuso). Mi piace l’immagine di lasciarsi due anime dietro, alleggerirei la frase “ il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre”. Hai fatto un buon lavoro, complimenti e in bocca al lupo!
Grazie per il commento, ronin! Sul primo appunto, essendo al buio, nel silenzio e nella notte anche uno guardingo, con i tacchi degli stivali, farebbe rumore, o almeno è quel che mi sono figurato. Per il resto, come dicevo agli altri che hanno commentato, concordo sulla bruttezzitudine della frase sulle lacrime. Hai ragione, "luna" va in minuscolo in quel caso, babbo io!
Felice ti sia piaciuto, grazie ancora per l'apprezzamento e in bocca al lupo anche a te per l'edition!
Re: Blood Money - di Daniele Villa
gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Daniele! Piacere di rileggerti!
Una scena da scontro finale tra due vecchi amici finiti da parti opposte per la legge.
Ci sento anche la musica di Ennio Morriconi nel sottofondo.
L’intreccio è semplice, l’esposizione chiara, la narrazione appassionante.
I protagonisti esprimono bene la loro vita passata, i caratteri, le motivazioni.
La descrizione è efficace, lo stile denso.
I dialoghi funzionano.
Proprio un bel racconto.
Complimenti!
Buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!
Ciao Giovanni, grazie per il commento e l'apprezzamento. Felice che il racconto abbia ottenuto l'effetto sperato! In bocca al lupo anche a te per l'edition!
- Luca Moggia
- Messaggi: 238
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao Daniele, ben ritrovato nell'Arena!
Ho letto con piacere il racconto e apprezzato molto come hai usato i pensieri e i dialoghi per rendere l’emotività di Pat.
Mi è piaciuta la scelta di ambientare la storia nel west, scelta che, a quanto so non si vede spesso.
Per quanto i dettagli di contesto siano un po’ pochi, rendi bene l'atmosfera che caratterizza questo tipo di ambientazione.
Come già ti ho detto in altri commenti il tuo stile di scrittura mi piace, scorre alla grande e questo racconto me lo conferma.
L’unico punto che mi ha creato un po’ di confusione è la parte iniziale, prima che cominci il dialogo.
Ci ho messo un po’ a mettere a fuoco che il pdv fosse Pat e che Bill capitasse nella stanza all’oscuro del fatto che l’altro lo stava aspettando. Penso che avresti potuto alleggerire un po’ la parte del pensato dedicando caratteri a impostare con più chiarezza la scena (collocazione spaziale dei personaggi e portatore di punto di vista).
A parte questo, bel racconto!
Complimenti e in bocca al lupo per l’Edizione!
Luca
Ho letto con piacere il racconto e apprezzato molto come hai usato i pensieri e i dialoghi per rendere l’emotività di Pat.
Mi è piaciuta la scelta di ambientare la storia nel west, scelta che, a quanto so non si vede spesso.
Per quanto i dettagli di contesto siano un po’ pochi, rendi bene l'atmosfera che caratterizza questo tipo di ambientazione.
Come già ti ho detto in altri commenti il tuo stile di scrittura mi piace, scorre alla grande e questo racconto me lo conferma.
L’unico punto che mi ha creato un po’ di confusione è la parte iniziale, prima che cominci il dialogo.
Ci ho messo un po’ a mettere a fuoco che il pdv fosse Pat e che Bill capitasse nella stanza all’oscuro del fatto che l’altro lo stava aspettando. Penso che avresti potuto alleggerire un po’ la parte del pensato dedicando caratteri a impostare con più chiarezza la scena (collocazione spaziale dei personaggi e portatore di punto di vista).
A parte questo, bel racconto!
Complimenti e in bocca al lupo per l’Edizione!
Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Luca Moggia ha scritto:Ciao Daniele, ben ritrovato nell'Arena!
Ho letto con piacere il racconto e apprezzato molto come hai usato i pensieri e i dialoghi per rendere l’emotività di Pat.
Mi è piaciuta la scelta di ambientare la storia nel west, scelta che, a quanto so non si vede spesso.
Per quanto i dettagli di contesto siano un po’ pochi, rendi bene l'atmosfera che caratterizza questo tipo di ambientazione.
Come già ti ho detto in altri commenti il tuo stile di scrittura mi piace, scorre alla grande e questo racconto me lo conferma.
L’unico punto che mi ha creato un po’ di confusione è la parte iniziale, prima che cominci il dialogo.
Ci ho messo un po’ a mettere a fuoco che il pdv fosse Pat e che Bill capitasse nella stanza all’oscuro del fatto che l’altro lo stava aspettando. Penso che avresti potuto alleggerire un po’ la parte del pensato dedicando caratteri a impostare con più chiarezza la scena (collocazione spaziale dei personaggi e portatore di punto di vista).
A parte questo, bel racconto!
Complimenti e in bocca al lupo per l’Edizione!
Luca
Ciao Luca, grazie del commento e delle parole di stima, dette da una penna della quale ho a mia volta una grande opinione valgono ancora di più.
Questione pov: non mi ero posto il problema onestamente, perché parlo si una stanza buia e la voce narrante riconosce i passi di Billy, quindi essendoci solo 2 personaggi nella scena il pov non può essere billy, che viene riconosciuto, allora è per forza Pat. Dimmi se ti torna, io ovviamente avendolo.in testa potrei dare la cosa per scontata.
Detto ciò hai ragionissima sul fatto che ci sono parti in cui avrei potuto risparmiare caratteri preziosi da usare sia per settare meglio la scena o meglio ancora seminare l'agitazione di Pat che sfocia nel colpo sparato nel finale...
Grazie ancora per il commento e in bocca al lupo per l'edition!
- AndreaCrevola
- Messaggi: 215
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao Daniele, ben trovato e buona edizione.
Ho trovato il racconto buono. Ha costruito il tema utilizzando l'opposizione tra eroe e anti-eroe, in uno scontro finale che lascia spazio al rapporto che c'è stato tra i due prima che la legge li dividesse. Mi sono piaciuti i dettagli che hai usato (forse qualche ripetizione non necessaria: il revolver... la canna del revolver...) ma nel complesso mi sono ambientato subito nel mondo del racconto.
L'appunto che ti muovo riguarda la gestione del punto di vista. Ho dovuto leggere un paio di volte questa parte:
Alla fine ho capito che è corretta: il punto di vista è sempre quello di Patty, che ascolta e commenta le parole di Billy. Quel che mi ha confuso è il fatto che Billy pronunci due battute di fila. Non è sbagliato, ripeto... ma poteva essere tutto più lineare. Provo a suggerirti una revisione.
Cosa ne pensi?
Ho trovato il racconto buono. Ha costruito il tema utilizzando l'opposizione tra eroe e anti-eroe, in uno scontro finale che lascia spazio al rapporto che c'è stato tra i due prima che la legge li dividesse. Mi sono piaciuti i dettagli che hai usato (forse qualche ripetizione non necessaria: il revolver... la canna del revolver...) ma nel complesso mi sono ambientato subito nel mondo del racconto.
L'appunto che ti muovo riguarda la gestione del punto di vista. Ho dovuto leggere un paio di volte questa parte:
«Mi era giunta voce che mi cercassi, Patty.»
Patty… Billy era l’unico a chiamarlo così, fin da ragazzini. Prevedibile… tentava subito la carta della nostalgia e del rimorso. Ricordare i bei tempi andati per impietosirlo e sfruttare un passo falso? No, non sarebbe successo.
«Ne abbiamo fatta di strada insieme… e tutta di corsa» continuò Billy.
Il bastardo ci sapeva fare con le parole: anni passati fianco a fianco, poi il passaggio di Pat dalla parte della legge aveva sciolto per sempre l’intreccio dei loro fili.
Alla fine ho capito che è corretta: il punto di vista è sempre quello di Patty, che ascolta e commenta le parole di Billy. Quel che mi ha confuso è il fatto che Billy pronunci due battute di fila. Non è sbagliato, ripeto... ma poteva essere tutto più lineare. Provo a suggerirti una revisione.
«Mi era giunta voce che mi cercassi, Patty.» disse per impietosire l'inseguitore con la carta della nostalgia. «Ne abbiamo fatta di strada insieme… e tutta di corsa.»
Il bastardo ci sapeva fare con le parole: anni passati fianco a fianco, poi il passaggio di Pat dalla parte della legge aveva sciolto per sempre l’intreccio dei loro fili.
Cosa ne pensi?
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao Andrea, sì, l'unico dubbio nella tua proposta è che quel "disse per impietosire" sposti il punto di vista su Billy, ma sicuramente inserire lo scambio di battute più canonico facilita lo scorrimento, che in un testo così breve è senza dubbio un vantaggio. Grazie per il commento e l'analisi, sempre bello ricevere appunti e impressioni costruttive.
- KatyBlacksmith
- Messaggi: 130
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao, Daniele e ben ritrovato.
Tema centratissimo, racconto molto ricco di sfumature in cui ogni parola ha una collocazione precisa e perfetta per creare l'atmosfera, per dare i giusti indizi sulla vita, il passato e la psicologia dei personaggi. Una cosa che ho apprezzato molto.
Gli ultimi momenti di due amici diventati nemici, i chiarimenti e le recriminazioni ormai fuori tempo massimo e quel gesto, il tremore dell'indice, che non si sa se dovuto al desiderio di non ascoltare le ragioni dell'altro per timore di venirne feriti o un riflesso condizionato vedendolo avvicinare.
Non lo sapremo mai.
L'ho letto con piacere!
Buona dodicesima era!
Tema centratissimo, racconto molto ricco di sfumature in cui ogni parola ha una collocazione precisa e perfetta per creare l'atmosfera, per dare i giusti indizi sulla vita, il passato e la psicologia dei personaggi. Una cosa che ho apprezzato molto.
Gli ultimi momenti di due amici diventati nemici, i chiarimenti e le recriminazioni ormai fuori tempo massimo e quel gesto, il tremore dell'indice, che non si sa se dovuto al desiderio di non ascoltare le ragioni dell'altro per timore di venirne feriti o un riflesso condizionato vedendolo avvicinare.
Non lo sapremo mai.
L'ho letto con piacere!
Buona dodicesima era!
- Stefano.Moretto
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Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao Daniele,
niente da dire sul punto di vista stilistico. Ottima ambientazione, ottimo modo di raccontarla, splendida resa. L'unico appunto che posso farti è che ho avuto difficoltà a entrare in empatia con i personaggi, perché in un racconto così breve avere due protagonisti "forti", entrambi convinti di stare andando per l''unica strada possibile, rende molto difficile per il lettore decidere da che parte stare. Non è chiara l'entità dei crimini commessi, a parte il doppio omicidio durante la fuga, non è chiaro se quel doppio omicidio sia stato assolutamente volontario o involontario, insomma non c'è un cenno del perché loro due si siano ritrovati in quella situazione. La scena di per sé è assolutamente valida e assolutamente ben scritta, però mi manca quell'elemento che mi faccia capire le ragioni dei due protagonisti, dato che sentendo solo loro due ovviamente entrambi sono convinti di essere nel giusto.
niente da dire sul punto di vista stilistico. Ottima ambientazione, ottimo modo di raccontarla, splendida resa. L'unico appunto che posso farti è che ho avuto difficoltà a entrare in empatia con i personaggi, perché in un racconto così breve avere due protagonisti "forti", entrambi convinti di stare andando per l''unica strada possibile, rende molto difficile per il lettore decidere da che parte stare. Non è chiara l'entità dei crimini commessi, a parte il doppio omicidio durante la fuga, non è chiaro se quel doppio omicidio sia stato assolutamente volontario o involontario, insomma non c'è un cenno del perché loro due si siano ritrovati in quella situazione. La scena di per sé è assolutamente valida e assolutamente ben scritta, però mi manca quell'elemento che mi faccia capire le ragioni dei due protagonisti, dato che sentendo solo loro due ovviamente entrambi sono convinti di essere nel giusto.
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ciao Stefano, la storia sfrutta in realtà due personaggi già noti, Billy the kid e la sua nemesi Pat Garrett, ma nel mio intento, più che sul chi fare il tifo in questa situazione (billy è un fuorilegge e pat è un uomo di legge) si voleva creare la contrapposizione tra un uomo di legge che per inseguire l'ideale di giustizia "vende" suo fratello in nome della legge, e convive male con questa cosa, e dall'altra parte un fuorilegge divenuto tale per inseguire il suo ideale di giustizia (obbligato dal contenuto sociale, dal suo punto di vista a diventarlo) che però è in pace con la sua scelta.
Capisco che magari non conoscendo i personaggi nello specifico ti manchi qualcosa, ma qui il focus almeno nel mio intento, è su come ognuno di loro affronta questa situazione, non su chi abbia ragione. Billy affronta la morte in pace, sa che sarebbe arrivata e sa.che non avrebbe tradito un amico, Pat invece uccide un amico in nome della legge, resta vivo, ma dovrà convivere con questa cosa per sempre.
Capisco che magari non conoscendo i personaggi nello specifico ti manchi qualcosa, ma qui il focus almeno nel mio intento, è su come ognuno di loro affronta questa situazione, non su chi abbia ragione. Billy affronta la morte in pace, sa che sarebbe arrivata e sa.che non avrebbe tradito un amico, Pat invece uccide un amico in nome della legge, resta vivo, ma dovrà convivere con questa cosa per sempre.
Re: Blood Money - di Daniele Villa
KatyBlacksmith ha scritto:Ciao, Daniele e ben ritrovato.
Tema centratissimo, racconto molto ricco di sfumature in cui ogni parola ha una collocazione precisa e perfetta per creare l'atmosfera, per dare i giusti indizi sulla vita, il passato e la psicologia dei personaggi. Una cosa che ho apprezzato molto.
Gli ultimi momenti di due amici diventati nemici, i chiarimenti e le recriminazioni ormai fuori tempo massimo e quel gesto, il tremore dell'indice, che non si sa se dovuto al desiderio di non ascoltare le ragioni dell'altro per timore di venirne feriti o un riflesso condizionato vedendolo avvicinare.
Non lo sapremo mai.
L'ho letto con piacere!
Buona dodicesima era!
Grazie per l'apprezzamento Katy, felice che il racconto, nel tuo caso, sia riuscito ad arrivare esattamente dove voleva arrivate!
- Luca Moggia
- Messaggi: 238
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Daniele ha scritto: Questione pov: non mi ero posto il problema onestamente, perché parlo si una stanza buia e la voce narrante riconosce i passi di Billy, quindi essendoci solo 2 personaggi nella scena il pov non può essere billy, che viene riconosciuto, allora è per forza Pat. Dimmi se ti torna, io ovviamente avendolo.in testa potrei dare la cosa per scontata.
Ciao Daniele,
Mi torna, e infatti credo di essermi spiegato male! :-)
L'effetto inziale è stato come saltare da Pat a Billy facendo confusione su chi fosse il pdv (o forse, meglio, sull'impostazione della scena) a causa, credo, dei molti referenti che utilizzi in poco spazio. C'è un dettaglio uditivo (senza soggetto) - pensiero (senza soggetto) che introduce un personaggio - azione di Pat - azione di Billy - azione di Pat (in realtà il referente è il revolver) - e azione di Billy.
Provo con un esempio per spiegare ancora meglio cosa ho in mente:
"Un rumore di tacchi ruppe la quiete della stanza buia, passi cauti, di chi è guardingo anche quando è solo con i propri fantasmi. Pat Garrett appoggiò il revolver sul bracciolo della poltrona, avrebbe riconosciuto l'andatura di Billy fra cento altre"
Poi, da quando inizia il dialogo la cosa è molto chiara e non mi ha creato alcun problema proprio perché ci sono soltanto due personaggi (buona scelta in 3.000 caratteri, che avrei fatto meglio a tenere in mente anche io!).
E comunque, intendiamoci, si parla proprio del pelo nell'uovo! :-)
Ancora in bocca al lupo e buona Edizione!!
Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Ah ok sì, leggendo quella parte in effetti, essendo anche in terza al passato, ci si mette un attimo a capire chi sia il narratore forse, ci sta! Ma poi figurati, non devi giustificarti, primo perché l'utilità del contest è proprio quella di migliorarci l'un l'altro, secondo: perché mi hai messo primo XD
Grazie ancora!
Grazie ancora!
Re: Blood Money - di Daniele Villa
Un buon racconto, mi è piaciuto anche se ho sentito la necessità di una definizione maggiore dei due protagonisti. La mia sensazione è che lasci troppo alla conoscenza pregressa del lettore, prova a leggere lo scambio di battute annullandola e dimmi se i caratteri dei due protagonisti ne escono così definiti. Billy parla troppo, Pat è eccessivamente passivo, manca uno scambio funzionale in cui il contrasto la faccia da padrone. E alla fine non è una scelta consapevole che porta allo sparo, ma un dito tremante. A mio parere c'è un gran margine per lavorare in modo più efficace sui dialoghi per fare uscire più delineati i due protagonisti. Buona declinazione del tema. Per me un pollice tendente verso l'alto in modo solido e quasi brillante.
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