Monte Battaglia

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 16 settembre con un tema di Cristiano Saccoccia!
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Andrea Furlan
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Monte Battaglia

Messaggio#1 » lunedì 16 settembre 2024, 23:17

«Dovevi prendere la pistola che voleva darti Walsh, coglione!» Suo fratello ha un tono stizzito.
«Non ne ho bisogno. Le armi non mi servono. Io non voglio combattere, men che meno con quelli.»
«L’ho so, idiota. Sei sempre il solito vigliacco, come quando entravamo nella torre e ti cagavi sotto. Quello era un gioco, stronzetto. Questi invece ti fanno il culo. Kaputt!»
Roberto è vicino, ma fa fatica a vederlo bene nell’oscurità: gli ricorda quando salivano in cima a Monte Battaglia, da ragazzi. Facevano a gara a chi resisteva di più dentro alla torre diroccata, dove vivevano i fantasmi. Roberto vinceva sempre, uscendo con un sorriso spavaldo. Luigi invece era terrorizzato, non reagiva agli insulti e le botte degli altri, incluso suo fratello che gliele dava ancora più forti. Ora l’antica torre li sovrasta spettrale, illuminata di sbieco dalla luna piena.
Stanotte i fantasmi ci sono davvero. Sono i tedeschi.
Li aspettano sul lato nord, di là da quella che chiamano la Linea Gotica, il fronte.
«Cosa farai quando ti troverai schiacciato in mezzo, fra i crucchi e gli americani? Scapperai a gambe levate anche questa volta?» Il suo alito gli ricorda la puzza dei cadaveri che infestano la collina.
Luigi sta per replicare, ma vede il Tenente Walsh salire il sentiero. Roberto si mette finalmente zitto.
«Partiremo fra due ore, prima dell’alba. Devi portarci il più vicino possibile alla vetta.» Walsh parla un italiano stentato ma si fa capire. Luigi esamina la situazione.
«Saliamo da Val di Fusa, c’è una forra che ci tiene riparati. Dobbiamo correre per duecento metri e ci siamo. Al buio non possono vederci.» Si gira verso Roberto, lo vede annuire in silenzio, o almeno crede.

Walsh zoppica in mezzo al campo di battaglia, il fucile spianato. Non sa più dove finisce il fango e cominciano i corpi insanguinati. Quando trova l’uniforme grigia dei tedeschi, per sicurezza gli spara un colpo in mezzo alla fronte.
Il suo sguardo viene attratto da una camicia bianca. Si avvicina. È proprio Luigi. Metà della sua faccia è stata portata via da una granata.
«Quella pistola non ti sarebbe servita lo stesso» mormora mentre si fa il segno della croce, colto da una stanchezza immensa. Li ha guidati fra i crateri delle bombe, è riuscito a evitare un campo minato. Hanno vinto, ma senza di lui l’esito sarebbe stato molto diverso. Si chiede se agli italiani possono essere concesse medaglie d’onore, se la sarebbe meritata.
Nota qualcosa spuntare dal taschino della sua camicia: una lettera sporca di sangue. “Alla Famiglia Visani” c’è scritto sulla busta.
Si sforza per leggere nella luce nascente dell’alba. La data è di sei mesi prima.
“… comunicare che Roberto Visani, di anni 27, è caduto sul fronte libico combattendo da eroe. Lo Stato Italiano porge le sue condoglianze alla Famiglia Visani, certo che…”
Walsh chiude con cura la lettera. Non sa dove abita la madre di Luigi, ma suo figlio è un eroe, la troverà per riportarle la lettera di persona.
Una lacrima scava un solco sulla sua guancia sporca.



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antico
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#2 » lunedì 16 settembre 2024, 23:20

Ciao Andrea! Pronto a questa nuova stagione? Parametri tutti rispettati, buona CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!

Giovanni P
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#3 » mercoledì 18 settembre 2024, 11:43

Buongiorno Andrea,

hai scelto un argomento e impostato un racconto abbastanza simile al mio, il tuo ha un finale meno tragico.
Mi piace molto come hai gestito i dialoghi fra i due fratelli, mentre le descrizioni sull’ambiente che circonda i protagonisti sono poche, ma molto efficaci. Il finale prova a prendere il lettore con l’empatia cercando di scuotere emozioni profonde, e per conto mio ci riesce.

Gaia Peruzzo
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#4 » mercoledì 18 settembre 2024, 22:19

Ciao Andrea!
Prime le cose belle, poi quelle un po' meno belle. La parte finale con la morte dei due fratelli è evocativa e ho apprezzato molto anche la particolarità dell'ambientazione che in poche frasi si delinea molto bene.
Ma il tuo racconto mi ha messo in difficoltà. Né Roberto, né Luigi mi sono rimasti impressi. Avrei voluto percepire qualcosa che li rendesse più protagonisti. Qualcosa in più sul loro rapporto, oltre alle sfide di paura nel castello.
La parlata del tenente Walsh l'avrei resa più incerta e masticata, dato che non è italiano. Tipo: «Tra due ore, sulla vetta.» Idem quella più sotto, nel testo, quando trova il corpo di Luigi e magari nella lettera può capire solo qualche parola e non tutto quanto. Perché da quanto ho compreso lui "se la cava" con l'italiano, quindi non dovrebbe risultare tutto subito comprensibile per essere più credibile. Dato i pochi caratteri mi sarei soffermata o sul tenente o su Luigi come punto di vista, senza creare quel cambio a metà storia.
In bocca al lupo per la gara!

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giulio.palmieri
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#5 » giovedì 19 settembre 2024, 16:26

Ciao Andrea, bentrovato. Il racconto è molto evocativo, con un finale da film. Tuttavia, non colgo l'arco di trasformazione dei personaggi, o anche solo una prova, una scelta a cui vadano incontro i protagonisti. Tutto risulta giocato su scene, molto realistiche, che precedono e seguono una battaglia. Anche tu hai interpretato il tema proposto con una vicenda eroica, di chi muore in battaglia. Quindi: aderenza al tema e descrizione ok, mi manca però un arco narrativo vero e proprio. A rileggerci, buona edition.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#6 » giovedì 19 settembre 2024, 21:09

Ciao Andrea, piacere di trovarti.
Questo racconto mi ha parecchio confuso. Nel senso che fino alla prima parte stava andando bene, avevamo due fratelli che devono fare da guida agli americani verso la linea tedesca (anche se non si capisce se pure Roberto andrà con loro).
Poi, però, abbiamo quello stacco netto che va a srotolare con fin troppa fretta la conclusione, lasciandomi molto disorientato.
Come faceva Luigi a sapere la posizione delle mine? Non dovrebbero saperla solo i tedeschi? Un conto è guidare lungo un sentiero, un altro è avere questo tipo di informazioni. Come viene riconosciuto tra i cadaveri se mezza faccia è sparita dall'esplosione della granata? Viene detto che li ha condotti lungo una via sicura ma lo scenario è descritto come pieno di cadaveri. E ad ogni modo, perché Luigi era in mezzo alla battaglia? Insomma, molte domande che possono sembrare pignole ma che mi sono sorte tutte insieme, con l'aggiunta della lettera riferita al fratello che mi ha destabilizzato ulteriormente.

E devo dire che ho dovuto pensarci parecchio prima di capire la tua chiave di lettura. E spero sia corretta. La lettera serve a far capire al lettore che Roberto in realtà è morto parecchio tempo prima e quindi il dialogo iniziale avviene con il suo fantasma? Quindi Luigi ottiene la redenzione affrontando con coraggio la missione?
Se è così allora tutto ottiene un senso, però non è stato immediato, nemmeno a una seconda o terza lettura. Secondo me servivano più elementi per far capire meglio, sul finale, che Roberto era un fantasma, perché il solo inserimento della lettera confonde, non lasciando capire se si tratti di uno sbalzo temporale oppure no.

A rileggerci!

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Emiliano Maramonte
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#7 » venerdì 20 settembre 2024, 0:01

Ciao Andrea!
Buona Dodicesima Era!
Ho apprezzato molti dei tuoi racconti delle precedenti Edition perché a uno stile evocativo univano una buona profondità emotiva. E in un certo senso anche con questa tua nuova "fatica" non ti discosti dallo schema, anche se, mi duole dirlo, l'operazione è riuscita di meno, vuoi perché il tema del contest era davvero impattante, vuoi perché forse avevi in mente una strada ma hai dovuto apportare modifiche in corso d'opera.
Mi è piaciuto il tentativo di calare la trama in una vicenda storica drammatica, ossia le cruente battaglie lungo la Linea Gotica e, per tutta la prima parte sei stato abbastanza bravo a farmela vivere, ma poi tutto un po' si sgretola con un cambio brusco di punto di vista e un carente approfondimento dei personaggi che hai presentato all'inizio.
Come correttamente riportato da altri commentatori prima di me, c'è un po' di confusione generale e sorgono troppe domande che non facilitano la comprensione del senso generale della storia e la compiutezza di un arco narrativo. Lo sappiamo bene tutti che, in una manciata di caratteri, non è facile qui a MC soddisfare tutti i requisiti di quello che definirei un "buon racconto", però ci si può avvicinare, usando il buonsenso. Ad esempio, dovevi mantenere il focus su Roberto o su Luigi, per mostrarne il percorso interiore e narrativo; invece spostandolo sul Tenente Walsh e, esteriorizzando lo sguardo del lettore, hai abbattuto l'impatto emotivo della vicenda dei due fratelli, vicenda che avrei certamente preferito vivere attraverso i loro occhi (o almeno di quelli di un superstite...).
Per il resto il tema mi sembra centrato e, in generale, il racconto, al netto degli inconvenienti sopra illustrati, fa una certa presa.
Permettimi una pignoleria: non sopporto la locuzione "di là da", non che non sia illegittima, ma mi sa tanto di arcaico.

In bocca al lupo!
Emiliano

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Bescottina
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#8 » venerdì 20 settembre 2024, 18:58

Ciao, Andrea.

Innanzitutto devo dire che ho apprezzato molto la scelta dell'ambientazione: vuoi che sono di quelle parti, ma il Monte Battaglia ce l’ho ben presente e anche coi pochi indizi che hai dato è facile farsi un’idea del paesaggio.

Purtroppo, per il resto, il racconto è fin troppo fumoso e ci sono una serie di errori tecnici che me lo hanno fatto abbassare parecchio in classifica.

Attacchi con un “suo fratello”, ma visto che è la prima battuta la domanda automatica è “suo fratello di chi, di Walsh o della persona a cui si sta rivolgendo il personaggio che ha parlato?”.
Anche quel “gli ricorda” è incerto: parla della battuta di dialogo, o parla del fatto che ricordi al portatore del POV di quando entrava a Monte Battaglia? Potrebbero essere vere entrambe le cose e purtroppo sono domande che sorgono subito, alla prima lettura, perché non ci sono appigli per capire quale POV tu abbia scelto fino a “Ora l’antica torre…” che lo attribuisce a un narratore esterno. Prima, da quello che sa il lettore, potrebbe essere una prima persona che assiste al discorso tra Roberto e Luigi e che ricorda di essere stato coi due ai tempi in cui andavano alla torre. A questo punto, “gli ricorda…da ragazzi” non fa altro che rimarcare quello che dice Roberto nella sua battuta di dialogo.
Anche “il suo alito gli ricorda”: a chi? E di chi è l’alito? Lo scopriamo alla battuta successiva, cioè tardi.

Le battute del tenente, per essere un italiano stentato, sono un po’ troppo corrette. Non hanno niente di stentato e la cosa distacca molto il lettore dal film che può essersi creato fino a quel momento.

Le semine per il colpo di scena non sono sufficienti a far capire alla prima lettura che Roberto era un fantasma e lo vedeva solo Luigi, quindi il colpo di scena non funziona perché l’inizio va riletto diverse volte per riuscire a dargli un senso.
Anche così, comunque, lascia aperte molte domande: perché Luigi aveva una lettera di sei mesi prima in tasca? Il tenente come lo ha riconosciuto se mezza faccia era andata con una granata? Solo dalla camicia? Era l’unico in camicia bianca – che non sarà rimasta tale – durante una sortita notturna?

C’è anche un brutto “L’ho so” che ti è scappato.

Per quanto riguarda il tema: c’è la preparazione alla battaglia, c’è il sacrificio alla patria con cui Luigi diventa un eroe, ma manca l’evoluzione di Luigi. Avendo così poche battute, avrei tagliato la parte del fantasma a favore di un qualcosa che fosse più attinente al tema: Luigi che guida gli americani convinto di riuscire a tornare a casa per dire ai genitori che Roberto è morto, e invece cade e la sua missione viene portata avanti da Walsh.

Spero che non ti sembri un commento troppo duro, perché l'idea base era molto valida. Forse, però, per inserire tutto ti servivano più di 3000 caratteri.

A presto!

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Daniele
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#9 » venerdì 20 settembre 2024, 23:06

Ciao Andrea, piacere di rileggerti.
Racconto, secondo me, con un'atmosfera e un'ambientazione con molto potenziale con il tema, che il tema lo rispetta, ma che più che un racconto viene percepito, almeno da me, come una sorta di cronaca e la cosa mi arriva troppo neutra. Bella l'idea della lettera di un uomo che sapeva di andare probabilmente a morire, ma ci sarebbero voluti forse richiami più forti a questo concetto prima, vissuti da lui, e probabilmente anche dopo, vissuti dal secondo pov (che forse avrei evitato in un racconto così breve).
Bell'idea comunque, anche se in così poco spazio per realizzarla ha faticato ad arrivarmi.
Alla prossima!

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Gennibo
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#10 » domenica 22 settembre 2024, 20:51

Ciao Andrea e piacere di averti letto! Il tuo è un racconto che se da un lato mi ha appassionato dall'altro mi ha lasciata perplessa.
Per esempio, perché differenziare i fantasmi veri da quelli "finti"? L'idea di fondo è che fanno paura, comunque siano.
La frase: Stanotte i fantasmi ci sono davvero, mi ha fatto storcere il naso, perché ciò che è vero non sono i fantasmi, ma la minaccia che è più concreta e viva e che per questo fa più paura. (non trovi?)
Riguardo la lettera alla fine, far capire che il fratello era un fantasma, se da un punto di vista va bene, perché rafforza l'idea che i fantasmi esistono davvero, da un'altra parte mi è parsa forzata.
Da quello che so, se qualcuno moriva in guerra arrivavano dei telegramma e non delle lettere. E poi, come mai lui ha la lettera e non la sua famiglia?
Il mio suggerimento riguardo la lettera è che sia della madre disperata per la perdita di un figlio, che raccomanda all'altro di non rischiare inutilmente la sua vita perché altrimenti lei ne uscirà distrutta.
Comunque, una bella storia.
Buona edition e alla prossima!

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Andrea Furlan
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#11 » lunedì 23 settembre 2024, 1:08

Grazie a tutti per i vostri commenti molto chiari che hanno messo in luce aspetti diversi del mio racconto.
Monte Battaglia è un luogo reale, molto evocativo e ricco di storia, un posto da film o da grandi tomanzi storici.
La mia storia voleva essere quella dei due fratelli, legati da un rapporto conflittuale, dove il maggiore (Roberto) ha sempre bullizzato Luigi perché lo riteneva un codardo, in quanto "obiettore" all'uso delle armi. Roberto non è davvero un fantasma quanto più un lato della coscienza di Luigi, che pur non volendo combattere sfrutta la conoscenza del territorio per aiutare l'attacco degli americani. La sua redenzione sta nell'aver dimostrato a sé stesso, cioè a quella parte di sé che è Roberto, di aver avuto coraggio in un momento critico.
Troppo per 3000 caratteri, come mi capita spesso. Concordo sul fatto che avrei potuto continuare a raccontare il punto di vista di Luigi dopo la battaglia, forse avrebbe dato più spessore al suo arco narrativo risolvendo alcune delle criticità che avete sollevato.
Mi sembra che invece atmosfera e ambientazione abbiano funzionato meglio.
Rifletterò sui vostri consigli per una possibile versione più lunga.

alexandra.fischer
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#12 » giovedì 26 settembre 2024, 15:55

Tema centrato. Storia di guerra. L’ambientazione è quella della Seconda Guerra Mondiale. Ed è credibile. I dialoghi sono ben strutturati e danno spessore ai personaggi. Commovente il particolare della lettera. Crude le descrizioni del campo di battaglia. La lacrima sul finale mostra l’umanità di Walsh in mezzo a tanto orrore.

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L'inquisitore
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Re: Monte Battaglia

Messaggio#13 » lunedì 30 settembre 2024, 10:54

Ciao Andrea, hai saputo dipingere con efficacia l'atmosfera tesa e drammatica della Seconda Guerra Mondiale, ma ho trovato il racconto un po' "clichettoso": la notizia di una morte onorevole da riportare a casa è un tropo molto sfruttato. Oltre a questo non sono convinto dall'uso di due PDV, inoltre il secondo, essendo americano, su di me, ha avuto uno strano effetto visto che ho confrontato i due modi di comunicare ed entrambi sono letti in italiano. Si perde un po' l'americanità e mi sono chiesto se fosse necessaria. Come non ho colto l'utilità del fantasma di Roberto. Insomma ci sono un po' di elementi disfunzionali (come altri ti hanno segnalato), ma mi rendo conto che la dimensione del racconto, così come il tema, non ti abbia reso la vita facile.
Sulla scrittura, invece, niente da dire. Si legge volentieri.
Un pollice tendente al positivo anche per il tuo pezzo.

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