L'altro

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 16 settembre con un tema di Cristiano Saccoccia!
PVronin
Messaggi: 38

L'altro

Messaggio#1 » martedì 17 settembre 2024, 0:54

Cos’era rimasto da mangiare in quella casa dove l’eroe aveva trovato riparo?
Il suo viaggio era iniziato due settimane prima con una grigia pioggia di cenere che aveva coperto il mondo come un velo funebre. L’eroe aveva cercato di convincere i compaesani a raccogliere l’appello del Comandante Supremo ma non c’era stato modo. Era partito da solo, a piedi, con due borracce d’acqua e della carne secca per raggiungere l’esercito nascosto tra le montagne, ancora debole e disorganizzato rispetto al nemico occulto, arrivato da un cielo sconosciuto.
Dopo due giorni di marcia erano iniziati i conati di vomito che lo avevano costretto a fermarsi in un casolare disabitato in mezzo alla campagna. Per cinque giorni aveva sorseggiato acqua e limone fino a guarire e a provare una fame rovente. Dalla cantina si era trascinato ai piani superiori per raccogliere tutto il cibo che aveva trovato - frutta marcescente, formaggio rinsecchito, olive in salamoia, confettura di mele, gallette di mais ammorbidite dalla muffa - e si era di nuovo ritirato sottoterra. Aveva divorato tutto in un pasto soltanto, e aveva ancora fame. Ma non restava nulla a parte l’inquilino invisibile.
Lo aveva sentito muoversi nelle ore in cui lui era stato male. Aveva creduto che fosse solo un delirio per la febbre ma, una volta guarito, aveva continuato a sentire fruscii, picchiettii e un singhiozzo gutturale che non era umano.
Il nemico occulto, si era detto.
Bisognava trovare il coraggio di affrontare la creatura e iniziare la guerra da lì.
Prese il coltello da cucina con cui si era armato alla partenza, si tolse le scarpe e salì le scale. Giunto in cima si mise all’ascolto: il silenzio immobile rivelò un lontano fruscio di vesti in qualche angolo remoto della casa.
Inseguì quel rumore soffice attraversando le stanze dei vari piani, fino all’abbaino. Rimase nascosto dietro la porta con il fiato sospeso e la mano destra sbiancata per quanto stringeva l’impugnatura del coltello. Occhieggiò da una fessura e percepì un’enorme massa grigia nella semioscurità. Un soldato nemico nascosto come lui in quel casolare solitario, come lui consapevole e spaventato per la presenza dell’altro?
Si fece coraggio ed entrò nella stanza appena illuminata da un lucernario con una tenda color porpora strappata. L’altro si ritirò nel buio di un angolo, forse per paura o per prepararsi all’attacco. Abituato ormai alla semioscurità, l’eroe vide un petto tondo e robusto che avanzava minaccioso contro di lui. Senza indietreggiare lo attese e, con un rapido movimento del braccio, disegnò un arco con il coltello che tranciò di netto il collo dell’altro.
L’eroe guardò il corpo nemico mentre piroettava cadendo a terra, l’inerzia morente delle grosse zampe. Era il tacchino più grosso che avesse mai visto. Una volta mangiato avrebbe potuto raggiungere il suo esercito al trotto.


PVronin

Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: L'altro

Messaggio#2 » martedì 17 settembre 2024, 0:57

Ciao e benvenuto nell'Arena. Il racconto è ok con tutti i parametri rispettati, ma devi ancora presentarti (in pubblico o con PM a me). Mi raccomando.

alexandra.fischer
Messaggi: 3144

Re: L'altro

Messaggio#3 » martedì 17 settembre 2024, 15:38

Il racconto avvince il lettore con la solitudine del soldato che si trova in una casa abbandonata e ne vuota le scarse provviste per poi trovarsi alle prese con una presenza invisibile e angosciante. Bella la frase del silenzio soffice. Il lettore pensa a una donna, o a un nemico, ma nel finale, ecco la sorpresa. L’altro è un tacchino, che lui uccide per rimettersi in forze e raggiungere il proprio contingente.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1216

Re: L'altro

Messaggio#4 » mercoledì 18 settembre 2024, 15:42

Ciao Pvronin, benvenuto/a tra noi!
Dunque, chi mi conosce sa che sono sempre sincero, al costo di non passare per il simpaticone.. anche stavolta dirò tutto, spero, senza offesa.
Il racconto non mi ha convinto, lo stile è migliorabile, la voce narrante un po' troppo distante, ci sono dei dettagli che rallentano la lettura e che potrebbero essere rivisti (l'elenco delle cose da mangiare, per esempio).
La trama ha qualche punto di incoerenza lieve e una cosa che reputo un po' grave.. la prima è il limone, che mi stona un pochino.. davvero uno va alla guerra e tra le provviste per il viaggio si porta il limone per curarsi la diarrea?
Il secondo punto è questo benedetto tacchino.. posso capire che lo scambi per un essere umano quando ha i deliri della febbre, ma quando è guarito.. dai, ci mette veramente troppo a capire che quello non è un soldato nemico ma un animale.. e per di più pennuto.. scusa, ma fa tanto strano, non riesco a crederci, e di conseguenza tutto il racconto perde mordente.
Insomma, un buon inizio, ma l'invito è di tornare da noi e provare ancora. Non perderti d'animo, mi raccomando, sono sicuro che la prossima volta andrà meglio.

Avatar utente
BruceLagogrigio
Messaggi: 442

Re: L'altro

Messaggio#5 » mercoledì 18 settembre 2024, 18:48

In terza persona. Tempo verbale: Passato remoto. Ambientazione: casolare fra le linee nemiche. (Fantasy).

Ciao PVronin, piacere di leggerti.
Parto con il dire che l’idea di fondo è molto simpatica, ma poteva essere sicuramente sviluppata e resa meglio.
Avrei tralasciato molte descrizioni e spiegazioni (sul mangiare, sul perché fosse partito solo ecc. ecc.) arrivando più al succo della storia: un nemico invisibile che in realtà si dimostra essere un tacchino. Quindi con le varie congetture, le ipotesi, la paura di essere uccisi e la voglia di uccidere per poi arrivare alla rivelazione finale.
Avrei giocato di più anche sul fatto che non fosse a posto psicologicamente in quella fase (rendendo più fattibile tutta la storia e aggiungendo pathos).

A livello di scrittura poco da dire, nessun errore da evidenziare, la narrazione scorre piuttosto bene.

Una buon buonissima base da però sviluppare.

Alla prossima e in bocca al lupo.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Avatar utente
Manuel Marinari
Messaggi: 341

Re: L'altro

Messaggio#6 » giovedì 19 settembre 2024, 17:43

Ciao Pvronin e benvenuto a MC.
Utilizzi un buon lessico, perciò sarà facile per te migliorarti già dalle prossime partecipazioni se sarai costante. Mi sono piaciute alcune espressioni come "grigia pioggia di cenere" e "aveva continuato a sentire fruscii, picchiettii e un singhiozzo gutturale che non era umano". Mai avrei detto si trattasse di un tacchino :D
Ti evidenzierò le parti che sono andate meno bene, come hanno fatto gli altri autori e le altre autrici di MC quando l'anno scorso esordii anche io.
Parte iniziale: si sa veramente poco del conflitto e della missione che il protagonista solitario intraprende. Il comandante supremo? Non ci sta a fare niente, per me, nel racconto così com'è. Non ha sviluppo. Meglio non inserirlo.
Avrei voluto sapere di più sul nemico venuto dal cielo sconosciuto. Alieni? Mostrameli, nella testa del personaggio, magari mentre era in preda ai deliri dello star male o quando guarda dalla fessura. Avrebbe potuto vedere un tentacolo o due teste, dato il delirio suo e la penombra della stanza. Si sarebbe fatto coraggio lo stesso e sarebbe entrato. La sorpresa del tacchino sarebbe stata ancora più efficace.
Poi, perchè dopo due giorni di marcia ha conati di vomito e invece dopo che mangia roba ammuffita e marcia invece si riprende? Avrei trovato più coerente che si fosse ammalato nel casolare dopo aver mangiato quella roba. Nel casolare ci si sarebbe potuto entrare lo stesso per cercare provviste perchè le aveva finite e per riposare e quindi non costretto perchè stava già male. Lì avrei fatto iniziare il suo stato di malessere. Sarebbe stato più coerente.
La "battaglia" finale è un pò inverosimile. Proprio per il discorso che è guarito e non più allucinato quando sale e decide di affrontare quello che si rivelerà un polletto. Se fosse stato ancora delirante ci avrei creduto di più.
In conclusione. Ci stava bene utilizzare anche un punto di vista del personaggio scritto in prima persona. Secondo me, con la fantasia dei mondi che ti immagini (ci vedo potenzialità) potresti esprimere ancora meglio le sensazioni del personaggio nel mondo che lo circonda.
Ti lascio questo commento sperando che potrai trovare spunto per le prossime edizioni.
Io all'inizio mi appuntavo su un'agenda tutti i suggerimenti e le "critiche" che mi venivano fatte.
Alcune le troverai più costruttive, altre meno. Ma spero di esserti stato d'aiuto.
A rileggerci presto e buona edition.
Manuel Marinari

PVronin
Messaggi: 38

Re: L'altro

Messaggio#7 » giovedì 19 settembre 2024, 23:03

alexandra.fischer ha scritto:Il racconto avvince il lettore con la solitudine del soldato che si trova in una casa abbandonata e ne vuota le scarse provviste per poi trovarsi alle prese con una presenza invisibile e angosciante. Bella la frase del silenzio soffice. Il lettore pensa a una donna, o a un nemico, ma nel finale, ecco la sorpresa. L’altro è un tacchino, che lui uccide per rimettersi in forze e raggiungere il proprio contingente.


Ti ringrazio Alexandra. Hai riportato quello che era nelle mie intenzioni narrare, ma che ho maltrattato per la mancanza di esercizio a operare in un tempo così ristretto. In genere scrivo al mattino presto, non la sera tardi... proverò a conformarmi! Buona avventura su MC!
PVronin

PVronin
Messaggi: 38

Re: L'altro

Messaggio#8 » giovedì 19 settembre 2024, 23:21

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Pvronin, benvenuto/a tra noi!
Dunque, chi mi conosce sa che sono sempre sincero, al costo di non passare per il simpaticone.. anche stavolta dirò tutto, spero, senza offesa.
Il racconto non mi ha convinto, lo stile è migliorabile, la voce narrante un po' troppo distante, ci sono dei dettagli che rallentano la lettura e che potrebbero essere rivisti (l'elenco delle cose da mangiare, per esempio).
La trama ha qualche punto di incoerenza lieve e una cosa che reputo un po' grave.. la prima è il limone, che mi stona un pochino.. davvero uno va alla guerra e tra le provviste per il viaggio si porta il limone per curarsi la diarrea?
Il secondo punto è questo benedetto tacchino.. posso capire che lo scambi per un essere umano quando ha i deliri della febbre, ma quando è guarito.. dai, ci mette veramente troppo a capire che quello non è un soldato nemico ma un animale.. e per di più pennuto.. scusa, ma fa tanto strano, non riesco a crederci, e di conseguenza tutto il racconto perde mordente.
Insomma, un buon inizio, ma l'invito è di tornare da noi e provare ancora. Non perderti d'animo, mi raccomando, sono sicuro che la prossima volta andrà meglio.


Ciao Matteo, grazie per il tempo che mi hai dedicato. Premessa per farmi conoscere: prima volta su MC, sono distante dal fantasy, in genere scrivo la mattina molto presto e dopo cena leggo. Mi si chiudevano gli occhi ma il tacchino della mia coscienza ha protestato richiamandomi al dovere. Non sentivo il lavoro finito ma l'ho inviato per rompere il ghiaccio. Sento di avere sbagliato.
La lista andava snellita, già; il limone l'ha trovato nella casa (aveva con sé solo acqua e carne secca), e andava spiegato, già; ha solo percepito la presenza di un'altra creatura, il tacchino, dai rumori, e andava raccontato meglio, già. Credo di non avere sviluppato tanti spunti utili, una parte della storia è solo nella mia testa. In bocca al lupo per il tuo racconto!
PVronin

PVronin
Messaggi: 38

Re: L'altro

Messaggio#9 » giovedì 19 settembre 2024, 23:31

Manuel Marinari ha scritto:Ciao Pvronin e benvenuto a MC.
Utilizzi un buon lessico, perciò sarà facile per te migliorarti già dalle prossime partecipazioni se sarai costante. Mi sono piaciute alcune espressioni come "grigia pioggia di cenere" e "aveva continuato a sentire fruscii, picchiettii e un singhiozzo gutturale che non era umano". Mai avrei detto si trattasse di un tacchino :D
Ti evidenzierò le parti che sono andate meno bene, come hanno fatto gli altri autori e le altre autrici di MC quando l'anno scorso esordii anche io.
Parte iniziale: si sa veramente poco del conflitto e della missione che il protagonista solitario intraprende. Il comandante supremo? Non ci sta a fare niente, per me, nel racconto così com'è. Non ha sviluppo. Meglio non inserirlo.
Avrei voluto sapere di più sul nemico venuto dal cielo sconosciuto. Alieni? Mostrameli, nella testa del personaggio, magari mentre era in preda ai deliri dello star male o quando guarda dalla fessura. Avrebbe potuto vedere un tentacolo o due teste, dato il delirio suo e la penombra della stanza. Si sarebbe fatto coraggio lo stesso e sarebbe entrato. La sorpresa del tacchino sarebbe stata ancora più efficace.
Poi, perchè dopo due giorni di marcia ha conati di vomito e invece dopo che mangia roba ammuffita e marcia invece si riprende? Avrei trovato più coerente che si fosse ammalato nel casolare dopo aver mangiato quella roba. Nel casolare ci si sarebbe potuto entrare lo stesso per cercare provviste perchè le aveva finite e per riposare e quindi non costretto perchè stava già male. Lì avrei fatto iniziare il suo stato di malessere. Sarebbe stato più coerente.
La "battaglia" finale è un pò inverosimile. Proprio per il discorso che è guarito e non più allucinato quando sale e decide di affrontare quello che si rivelerà un polletto. Se fosse stato ancora delirante ci avrei creduto di più.
In conclusione. Ci stava bene utilizzare anche un punto di vista del personaggio scritto in prima persona. Secondo me, con la fantasia dei mondi che ti immagini (ci vedo potenzialità) potresti esprimere ancora meglio le sensazioni del personaggio nel mondo che lo circonda.
Ti lascio questo commento sperando che potrai trovare spunto per le prossime edizioni.
Io all'inizio mi appuntavo su un'agenda tutti i suggerimenti e le "critiche" che mi venivano fatte.
Alcune le troverai più costruttive, altre meno. Ma spero di esserti stato d'aiuto.
A rileggerci presto e buona edition.


Ti ringrazio Manuel, sei stato gentile a fare questo commento così dettagliato su cui concordo. Come già accennato altrove, non ho l'abitudine a scrivere così in fretta e così tardi. Ho inviato il raccontino sapendo che era una bozza d'idea; di solito ci lavoro a lungo, giorni o anche settimane, e poi lascio riposare. Dovrò riflettere bene su come procedere nel futuro. Grazie ancora per l'aiuto e in bocca al leone, così vincente, così regale
PVronin

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1216

Re: L'altro

Messaggio#10 » venerdì 20 settembre 2024, 12:02

PVronin ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Pvronin, benvenuto/a tra noi!
Dunque, chi mi conosce sa che sono sempre sincero, al costo di non passare per il simpaticone.. anche stavolta dirò tutto, spero, senza offesa.
Il racconto non mi ha convinto, lo stile è migliorabile, la voce narrante un po' troppo distante, ci sono dei dettagli che rallentano la lettura e che potrebbero essere rivisti (l'elenco delle cose da mangiare, per esempio).
La trama ha qualche punto di incoerenza lieve e una cosa che reputo un po' grave.. la prima è il limone, che mi stona un pochino.. davvero uno va alla guerra e tra le provviste per il viaggio si porta il limone per curarsi la diarrea?
Il secondo punto è questo benedetto tacchino.. posso capire che lo scambi per un essere umano quando ha i deliri della febbre, ma quando è guarito.. dai, ci mette veramente troppo a capire che quello non è un soldato nemico ma un animale.. e per di più pennuto.. scusa, ma fa tanto strano, non riesco a crederci, e di conseguenza tutto il racconto perde mordente.
Insomma, un buon inizio, ma l'invito è di tornare da noi e provare ancora. Non perderti d'animo, mi raccomando, sono sicuro che la prossima volta andrà meglio.


Ciao Matteo, grazie per il tempo che mi hai dedicato. Premessa per farmi conoscere: prima volta su MC, sono distante dal fantasy, in genere scrivo la mattina molto presto e dopo cena leggo. Mi si chiudevano gli occhi ma il tacchino della mia coscienza ha protestato richiamandomi al dovere. Non sentivo il lavoro finito ma l'ho inviato per rompere il ghiaccio. Sento di avere sbagliato.
La lista andava snellita, già; il limone l'ha trovato nella casa (aveva con sé solo acqua e carne secca), e andava spiegato, già; ha solo percepito la presenza di un'altra creatura, il tacchino, dai rumori, e andava raccontato meglio, già. Credo di non avere sviluppato tanti spunti utili, una parte della storia è solo nella mia testa. In bocca al lupo per il tuo racconto!

Ma hai fatto benissimo a postare il racconto anche se non eri sicuro! Partecipare è la cosa migliore per prendere l'allenamento giusto, per quello con l'esperienza si può solo migliorare!

Dash J. Benton
Messaggi: 187

Re: L'altro

Messaggio#11 » lunedì 23 settembre 2024, 22:17

Ciao Pvronin, ben trovato.
Hai scelto di dare un’interpretazione comica al tema, cosa che mi piace.
Tuttavia, il racconto soffre di alcuni problemi.
In prima istanza, i tempi. Costringi il lettore a fare avanti e dietro nel tempo varie volte: l’eroe prima trova riparo, poi si chiede cosa mangiare. L’eroe prima cerca di convincere i compaesani, poi parte da solo. Etc.
In secondo luogo, il racconto é pieno di dettagli un po’ (a mio avviso) inutili, che non aggiungono molto al tutto. L’elenco di cibarie che l’eroe trova nella casa (in teoria abbandonata) o il fatto che le tende siano porpora, sono degli esempi.
Per quanto riguarda il tono, riesci senz’altro a far passare l’idea del grigiore generale, e c’é un certo crescendo nella seconda parte in cui l’eroe sale dalla cantina (che poi perché rifugiarsi in cantina dove presumibilmente non ci sono finestre, né un bagno?). Un altra scelta che trovo discutibile: ok togliersi le scarpe per non far rumore, ma il fattore sorpresa vale piu’ del rischio di farsi cadere il coltello sul piede nudo o di pestare un coccio rotto o un chiodo arruginito?
Insomma, a mio avviso un’idea carina ma un’esecuzione migliorabile.

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 250

Re: L'altro

Messaggio#12 » giovedì 26 settembre 2024, 14:49

L'ALTRO - PVRONIM

Ciao pvorim, un piacere leggerti.
La cosa che più mi ha fatto piacere di questo testo è che ci sia originalità e voglia di declinare il tema in una maniera simpatica.
Per quanto riguarda stile e contenuto, sono sicuro che sia migliorabile: dal fatto di andare a capo, dall'assenza totale di dialoghi, dal narratore totalmente esterno alla vicenda.
Il mio consiglio è quello di ascoltare i commenti che ti sono stati fatti e quelli che ancora ti faranno, e cercare di migliorare editon dopo edition. Quindi, anche se qualche volta sbatterai contro giudizi duri, fanne tesoro, è l'unica via per diventare bravi scrittori.
Alla prossima, buona edition.

Avatar utente
Debora
Messaggi: 232

Re: L'altro

Messaggio#13 » giovedì 26 settembre 2024, 18:53

Ciao Pvronin, piacere di leggerti. Sarò sincera, per prima cosa, secondo me, il tuo racconto non ha centrato il tema. C’è una narrazione intrigante, capace di mantenere la suspense fino alla rivelazione finale, dove la presunta battaglia epica si risolve in un malinteso comico con un tacchino gigante. I sono diverse descrizioni che mi sono molto piaciute ma anche tante cose che mi sono parse proprio inverosimili nel senso di incoerenti con la trama. Ma il succo è che non emerge né una riflessione morale, né, soprattutto, un conflitto eroico significativo. Spero tu non ti offenda, io sono massacrata quasi ogni volta da un anno a questa parte! Ci leggiamo alla prossima!

Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: L'altro

Messaggio#14 » lunedì 30 settembre 2024, 18:51

Parto dicendoti che hai fatto benissimo a postare perché non tutte le prove possono riuscire con il buco, ma almeno ti sei testata su questi particolari limiti e quanto da te prodotto mi è già sufficiente a capire alcune case: che hai una buonissima penna e un interessante punto di vista, che non sei abituata a porti dei limiti e che ti hanno sopraffatta (ma succede con tutti e, soprattutto, ognuno di noi ha il suo percorso, qui non siamo per giudicare, ma per aiutarCI reciprocamente). Passiamo al racconto: se tu avessi evitato tutta l'intro con il supremo e questa apocalisse che sta succedendo e ti fossi limitata al soldato che cerca di raggiungere il suo esercito e ingaggia questo scontro sui generis con questo pericolossissimo tacchino avresti fatto centro alla prima. Alla fine possiamo partire con un'idea, ma dobbiamo essere pronti a cambiarla in base ai nostri protagonisti e a come procede la nostra storia (guarda la bellissima risposta di Crevola al mio commento al suo racconto). Per me qui siamo su un pollice tendente al positivo in modo non proprio solido, ma quasi brillante: leggerti mi è piaciuto a prescindere dalle problematiche riscontrate.

Torna a “Cristiano Saccoccia Edition - la Prima della Dodicesima Era - 184° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti