Tessitrice di Destini

Appuntamento alle ore 21.00 di lunedì 21 ottobre con un tema di Beppe Roncari e 4000 caratteri a disposizione
Elettra Fusi
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Tessitrice di Destini

Messaggio#1 » lunedì 21 ottobre 2024, 23:50

Non sarebbe un problema se non dovessi sentirli.
Il filo rosso mi si è spezzato in mano mentre lo ricamavo a forma di rosellina sopra un sottile strato di percalle bianco. Lo riannodo velocemente e riprendo a ricamare, ma intanto il grido di E. è già nelle mie orecchie, si tiene la mano, accanto alla tranciatrice che si è portata via le sue falangi. Il suo sangue sta rimpozzando su delle nivee partecipazioni di matrimonio che, cazzo, andranno ristampate da capo, inveisce il capo della ragazza. E. ha smesso di urlare, è svenuta, un paio di colleghi la sta portando fuori dalla tipografia. Ora non sento più niente.

Non sarebbe un problema se non dovessi annusarli.
Mi sembrava che potesse sciogliersi con facilità, un nodino innoquo, non ho fatto in tempo a sentire che quel filo blu faceva troppa resistenza tra le mie dita che si è spezzato. E la puzza è già qui. La puzza della ferita livida e infetta sulla gamba di M. mi rivolta lo stomaco.
M. non grida. Ondeggia sballottato da un sonno malato e tossico; tutto è marcio qui attorno, in quello scantinato umido.
Atropo mi dà di gomito e mi volto lievemente a destra, mi porge il resto del filo blu; è corto, molto corto, ma lei lo tiene quasi reverente con entrambre le mani. Non ha accorciato la vita di M. con le forbici a causa del mio errore, la cancrena sarebbe arrivata comunque forse anche a mangiarsi un corpo senza vita. Manca poco. Sospiro. Quell’effluvio di odori lugubri non lo sento più.

Non sarebbe un problema se non dovessi vederli.
Ho pinzato il filo viola con la punta dell’ago e si è sfilacciato in due estremità quasi trasparenti. Mentre lo riannodo, Lachesi mi porge un secondo filo, appena filato, è traslucido, un pochino cangiante, estremamente robusto, mi fa un gran comodo per annodare l’altro. “Grazie sorellina”. Lachesi, dal volto eternamente bambino, mi sorride e inclina il capo, un piccolo inchino.
Quando torno al mio lavoro, vedo Linda: è seduta sul pavimento di cucina, il labbro superiore spaccato e l’occhio sinistro gonfio e quasi del tutto chiuso. Un livido giallo le sta guarendo sulla guancia opposta. Dall’occhio sano sgorgano delle lacrime. Tra le mani ha un coltello e ci sta giocherellando, testa il filo, se lo passa da una mano all’altra, ci si riflette e ci alita sopra.
Atropo mi spinge a continuare e a consumare altro filo, me lo porge con la mano sinistra lungo e lucido, sano e quasi brillante; nella destra ha le sue forbici d’oro, grandi come cesoie, anche quelle brillano. Non voglio vedere Atropo se le userà. Non voglio vedere se Linda lo userà.

Mentre le lacrime mi escono dagli occhi stretti per la rabbia, dietro di me sento un lieve fruscio d’ali, ali nere, le ali di nostra madre, Fato.
“Avresti almeno potuto dirmelo, sarei stata più attenta, non faccio altro che sbagliare”.
“Le tue mani avrebbero commesso lo stesso errori, nulla sarebbe cambiato, ma tu avresti lavorato con angoscia. Apprezza il sollievo di un po’ di oblio, di vita in vita”.
La cadenza delle parole e il suono della sua voce mi dice che sta sorridendo, mentre mi parla, la stronza.
Non posso girarmi, proseguo il mio lavoro eterno; da una vita passo a un’altra, in un'infinita sequenza di drappi da ricamare. Le mie spalle sentono che mi sta guardando mentre lavoro curva e quasi del tutto accecata dalla fatica eterna.
“Avrei potuto fare di meglio, non mi piace infliggere dolore”.
Davvero credete che sia la prima volta che provo a parlarne con lei?
Io, la Tessitrice di Destini, l’unica di noi tre sorelle dotata di voce, oltre che di vista?
“Il tuo destino non è quello di gioire nell’infliggere dolore, ma quello di intrecciare i destini delle persone. Per sempre”.
“Posso tutto sui loro destini ma non posso impedire loro di soffrire? Non ha senso!”
“Corretto, questa infatti è la vostra pena. Buona eternità, figlie mie”.
Arrivederci madre”.
Rispondo, in automatico, per tutte e tre.


Elettra Fusi
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#2 » lunedì 21 ottobre 2024, 23:54

Ciao Elettra e bentornata! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa BEPPE RONCARI EDITION!

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M.M
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#3 » martedì 22 ottobre 2024, 12:41

Ciao Elettra!

Direi che è super in tema - non ho mai letto un racconto dal punto di vista di Cloto, in genere delle tre sorelle Atropo è quella che cattura di più le immaginazioni. Gli stralci di vita che visiona (o tesse) sono ben resi, condensati; hanno però un po' il problema di disperdere l'attenzione del lettore dall'effettiva vita di Cloto. Sappiamo che non le piace assistere a questi eventi, ma come moira che tesse i destini immagino ci siano anche eventi che le piaccia vedere. La scelta di concentrarsi sulle fini violente è funzionale al tema, ma non mi convince molto con l'ambientazione. Soprattutto mi sembra che il finale sia tronco. Non capisco molto la conversazione con Fato, soprattutto non capisco in che senso si possa parlare di pena e/o punizione; mi sembra un concetto più cattolico che greco. Segnalo una contraddizione nel testo - Cloto si rivolge al lettore in un bel momento di rottura della quarta parete, dicendo che ha provato a protestare il suo ruolo già in passato. Fato risponde con 'buon eternità' come se dopo questo scambio non si parleranno più. Ma se questa conversazione si è già svolta altre volte, e verosimilmente si svolgerà in futuro, le reazioni dovrebbero essere diverse; e soprattutto 'buona eternità' vicino a quel 'per sempre' è una ripetizione concettuale un po' fuori luogo. Che Fato non voglia più parlare alle figlie?
Mi dispiace che il finale mi abbia un po' guastato la lettura, credo che ci siano delle intuizioni valevoli nel testo soprattutto nelle interazioni tra le tre sorelle; avrei voluto vedere di più questo aspetto. Poi ovviamente si tratta di gusti, non me ne volere.

Nel frattempo buon lavoro!
Vuoi leggere il primo* fantasy noir italiano? Un affare per orecchie a punta è disponibile!

Linktree - Goodreads


*viene fuori che ce ne sono altri, comunque il mio vale la pena giuro

Elettra Fusi
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#4 » martedì 22 ottobre 2024, 14:25

Grazie per il tuo commento.
Ti do ragione e in futuro metterò mano certamente al finale che da una parte porta, volutamente, delle ridondanze e dall'altra una contraddizione. Ci lavorerò. Quanto al concetto di pena, avevo in mente quelle dei titani, che esistono anche nella mitologia greca.
Mi hai dato molti spunti di riflessione, grazie. A rileggerci presto!
Elettra Fusi
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gioco
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#5 » mercoledì 23 ottobre 2024, 13:10

Buongiorno Elettra, felice di rileggerti!
Trovo l'idea del racconto molto bella, l'ambiente emotivo della Moira è molto ben costruito.
Ti riporto un paio di cose che non mi sono del tutto chiare e che personalmente compromettono un po' la godibilità del testo.
Perche' usi le iniziali puntate E. ed M. ma poi scrivi Linda e non L.? Non ho capito il significato del secondo filo annodato al primo. Infine, l'ultimo paragrafo, in particolare quell' "Avresti almeno potuto dirmelo", significa che Cloto dimentica e riscopre periodicamente che le sue azioni infuenzano i corpi dei viventi infliggendo dolore?
Credo ci sia un refuso "un paio di colleghi la sta[nno] portando fuori".
A parte l'essere un po' criptico per questi aspetti il racconto mi è piaciuto molto, decisamente una bella prova! Complimenti e auguri per l'edition!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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BruceLagogrigio
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#6 » venerdì 25 ottobre 2024, 19:44

In prima persona. Tempo verbale presente. Ambientazione: Monte Olimpo / Mitologia greca. Genere fantastico/mitologico. Tema Centrato.

Ciao Elettra, piacere di leggerti. Non mi ripeto rispetto ai commenti precedenti per quanto riguarda le debolezze del racconto. Anche a me il finale non ha fatto impazzire e forse è l’unico elemento veramente migliorabile.

Il resto è davvero ottimo, le sensazioni sono tangibili (hai giocato benissimo con sensi) e trasmesse al lettore egregiamente, ottimo livello di immersione. Buono anche l’incipit.
Diciamo che tutto si smorza un po’ con questo finale che lo rende un racconto meramente descrittivo senza che la trama abbia un vero punto di arrivo.
Molto personale il fatto che Cloto chiami il fato stronza, l’ho apprezzato particolarmente
Ottima anche l’idea del punto di vista dalla parte di chi tesse le storie.
Ho avuto un po’ di confusione iniziale, ma per problema mio, nel senso che non ricordavo i nomi delle Moire quindi ci ho messo troppo a comprendere il testo.

Alla prossima.
Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Elettra Fusi
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#7 » sabato 26 ottobre 2024, 10:55

gioco ha scritto:Buongiorno Elettra, felice di rileggerti!
Trovo l'idea del racconto molto bella, l'ambiente emotivo della Moira è molto ben costruito.
Ti riporto un paio di cose che non mi sono del tutto chiare e che personalmente compromettono un po' la godibilità del testo.
Perche' usi le iniziali puntate E. ed M. ma poi scrivi Linda e non L.? Non ho capito il significato del secondo filo annodato al primo. Infine, l'ultimo paragrafo, in particolare quell' "Avresti almeno potuto dirmelo", significa che Cloto dimentica e riscopre periodicamente che le sue azioni infuenzano i corpi dei viventi infliggendo dolore?
Credo ci sia un refuso "un paio di colleghi la sta[nno] portando fuori".
A parte l'essere un po' criptico per questi aspetti il racconto mi è piaciuto molto, decisamente una bella prova! Complimenti e auguri per l'edition!



Grazie per il commento,
ti rispondo alle tue annotazioni: per quanto riguarda il nome Linda è rimasto, erano nomi interi anche tutti gli altri, poi ho deciso di mettere le iniziali e Linda mi è sfuggito.
Sono felice che il secondo filo sia criptico. Ho voluto far pensare a una gravidanza, ma se arriva solo come un supporto morale, un'idea... non importa (forse neanche Cloto lo sa bene).
Per quanto riguarda questo reiterarsi di conversazioni con la madre, sì ho pensato a un ciclico oblio che non le evita di arrabbiarsi, ma come ho detto c'è comunque un'incongruenza che metterò a posto.
Per il refuso, credo che anche concordare con la parola coppia sia corretto, ma magari mi sbaglio.
Grazie per le tue puntuali osservazioni, a rileggerci presto
Elettra
Elettra Fusi
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Elettra Fusi
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#8 » sabato 26 ottobre 2024, 10:56

BruceLagogrigio ha scritto:In prima persona. Tempo verbale presente. Ambientazione: Monte Olimpo / Mitologia greca. Genere fantastico/mitologico. Tema Centrato.

Ciao Elettra, piacere di leggerti. Non mi ripeto rispetto ai commenti precedenti per quanto riguarda le debolezze del racconto. Anche a me il finale non ha fatto impazzire e forse è l’unico elemento veramente migliorabile.

Il resto è davvero ottimo, le sensazioni sono tangibili (hai giocato benissimo con sensi) e trasmesse al lettore egregiamente, ottimo livello di immersione. Buono anche l’incipit.
Diciamo che tutto si smorza un po’ con questo finale che lo rende un racconto meramente descrittivo senza che la trama abbia un vero punto di arrivo.
Molto personale il fatto che Cloto chiami il fato stronza, l’ho apprezzato particolarmente
Ottima anche l’idea del punto di vista dalla parte di chi tesse le storie.
Ho avuto un po’ di confusione iniziale, ma per problema mio, nel senso che non ricordavo i nomi delle Moire quindi ci ho messo troppo a comprendere il testo.

Alla prossima.
Bruce.



Grazie per il tuo commento,
confermo che nel finale ho voluto, come spesso mi accade e mi avete già fatto notare qui, lasciare troppo nella mia testa e trascritto poco nel testo. Provvederò presto. Sono felice che il resto sia stato apprezzabile. Alla prossima
Elettra
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Emiliano Maramonte
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#9 » lunedì 28 ottobre 2024, 16:28

Ciao Elettra, bentrovata!
Un merito, questo racconto, ce l'ha, ed è quello di far riflettere, e tanto. Ci sono tali e tanti significati stratificati che occorre leggere il testo più volte per afferrare alcune delle diverse implicazioni. Ad esempio io ci ho visto soprattutto un significato esistenziale, laddove la sofferenza è parte ineluttabile dell'esperienza umana e di fronte a dolore, spesso, molti di noi sono impotenti. Per quanto riguarda la storia in sé, ho vaghe reminiscenze scolastiche della mitologia greca, per cui ho avuto difficoltà a ricordare le tre Moire, ciò mi ha reso assai difficoltosa la lettura. C'è un poca chiarezza nell'esposizione delle scene e ho avuto una fastidiosa sensazione di distanza dal racconto, me ne dispiace.
Ti devo invece fare i complimenti per il modo in cui hai interpretato il tema del contest: sicuramente uno dei punti di vista più inediti trovato sinora in questa Edition.

Buona gara.
Emiliano.

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Luca Moggia
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#10 » lunedì 28 ottobre 2024, 22:41

Ciao Elettra, piacere di rileggerti in questa nuova Era!

Trovo il tema dell'Edizione centrato. Sia in senso letterale, con la protagonista che è una divinità, sia sotto l'aspetto "ideologico" poiché si ribella al proprio compito proponendo quindi l'alterazione dello status quo.

Venendo al contenuto ti premetto che non conosco praticamente nulla delle Parche (se non qualche vago ricordo scolastico), né i loro nomi, né i loro ruoli. Soprattutto i loro ruoli.
Ho intuito abbastanza presto che si trattasse delle tre sorelle mitologiche ma probabilmente per la mancanza di queste informazioni ho faticato a seguire la storia. Se avessi avuto in mente la loro caratterizzazione e conosciuto i loro ruoli nel mito, penso che avrei seguito meglio la narrazione.

La struttura a "mini storie" è un'idea interessante, ma (complice anche la ristrettezza di caratteri) ha contribuito a frastornarmi poiché ogni volta venivano inseriti nuovi personaggi e nuove situazioni.

La parte del dialogo con la madre è molto più chiara, segno che lo stile che utilizzi è buono. Lo è in realtà anche nel resto del racconto solo che appunto ci sono troppe cose che ho avuto bisogno di decodificare mentre leggevo.

In sintesi, idea buona e attinente al tema. Buono anche lo stile di scrittura.
Migliorabile, a mio parere, la costruzione della trama e il passaggio delle informazioni al lettore.


P.S. - sul gioco di parole "filo" (della lama) e filo (della vita) il mio cervello si è proprio piantato. Ma come, un'altra Parca? No erano tre. Dai, è l'unica cosa di cui sono sicuro, tre!. Ma secondo te Linda è un nome da Parca? ecc. ecc.
:-)

In bocca al lupo per l'Edizione e alla prossima!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Bescottina
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#11 » mercoledì 30 ottobre 2024, 11:35

Ciao Elettra, è la prima volta che leggo un tuo racconto, quindi piacere.

Allora, sono un po’ in difficoltà col tuo racconto, lo ammetto, perché ho trovato uno stacco nettissimo e spaesante tra la prima parte, che ho trovato molto bella e vivida, e il finale.

Altri hanno già commentato alcune discrepanze, quindi non starò a ripeterle, il punto è che non ho capito dove volessi andare a parare con il dialogo tra Cloto e Fato. Qual era la chiusura tematica che volevi trasmettere? L’ineluttabilità del destino anche per chi i destini li tesse? Il peso della sofferenza sulla vita? Mi rimane un po’ fumosa.

Ti hanno già fatto notare che per le prime due scene hai usato la maiuscola puntata anziché il nome intero, come invece hai fatto per la terza. Per il resto, occhio alla punteggiatura: ti sarebbe servito qualche punto in più, al posto delle virgole. Avrebbe dato maggior ritmo ed enfasi ad alcune parti del racconto.

È uno di quei racconti che mi piacerebbe molto rileggere una volta affinato, perché ha un’idea forte alla base, ma poco espressa.

Spero di rileggerti presto e buona edition!

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Stefano.Moretto
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#12 » giovedì 31 ottobre 2024, 18:56

Ciao Elettra,
molto bella l'idea di usare le Parche come punto di vista, anche se ammetto che l'inizio mi ha lasciato un po' confuso, o meglio, ci ho messo un po' a capire che fossero effettivamente loro. In particolare nel primo periodo ho fatto molta fatica a capire cosa stesse succedendo, mi è stato più chiaro solo quando ho letto il secondo paragrafo. In generale le tre Parche ormai le ricordo solo per il film della Disney Hercules, forse avrebbe giovato alla comprensione un primo paragrafo dove le azioni delle Parche aiutavano a identificarle come tali.
A parte questo, il racconto ha un modo molto vivido di mostrare ogni scena ed è capace di farti entrare nella storia, mi è piaciuto in particolar modo come hai fatto trasparire le emozioni della tessitrice, si riesce a empatizzare facilmente.

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antico
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Re: Tessitrice di Destini

Messaggio#13 » mercoledì 6 novembre 2024, 12:30

Dunque... Idea molto buona (e quindi anche ottima declinazione del tema), ma si percepisce che il racconto avrebbe avuto bisogno di una maggiore fase di revisione. Il confronto finale con Fato sembra scritto un po' a braccio e poco ottimizzato con quanto precedeva, cosa che, come ti hanno già fatto notare in molti, non aiuta neppure a "finalizzare" il racconto nella testa del lettore. La prima parte (i tre paragrafi anticipati da corsivo) va un pelo asciugata e trovo inutile, anzi fuorviante, abbreviare i nomi, tanto più che non hai dato continuità non abbreviando il terzo, altro elemento che causa confuzione nel lettore. Revisionato, il racconto ha grandi potenzialità, alcune parti sono davvero scritte bene ed è il motivo che mi ha convinto che, semplicemente, tu non abbia avuto la possibilità di revisionarlo per bene e che sia arrivata con il fiato sul collo nel finale (anche se hai consegnato in tempo e con ancora un'ora per correggere). Per quanto detto, mi fermo su un pollice tendente al positivo anche se non in modo solido e neppure brillante, anche se si percepisce chiaro che che basta lavorarci poco per sistemarlo alla grande.

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