Dio Bacco, perdonaci!
- Stefano.Moretto
- Messaggi: 500
- Contatta:
Dio Bacco, perdonaci!
Guarda come entrano baldanzosi in questa catapecchia, questi quattro. Avranno vent'anni, forse fanno l'università. Aziono il comando mentale per attivare l'invisibilità della mia tuta e mi avvicino a loro. Il più grosso ha una tanica, sicuramente è lì che tengono il vino scaduto. Maledetti.
Quello con gli occhiali si ferma in mezzo alla stanza.
«Qui dovremmo essere al sicuro, non c'è nessuno nel raggio di chilometri.»
La biondina si guarda attorno. «Siamo sicuri? E se passa qualcuno?»
«Questi edifici sono abbandonati.» Il tizio grosso appoggia la tanica per terra. «Anche se dovesse passare qualcuno, non ci vedrebbero da fuori.»
La biondina fa un mugolio di assenso.
L'ultimo ragazzino, forse il più giovane, sta tremando vistosamente. «E se il Dio Bacco ci stesse osservando? Stiamo compiendo una blasfermia! Dovremmo fermarci, chiedere perdono e andar–»
«Ti prego!» L'occhialuto lo scrolla per le spalle. «Non esiste il Dio Bacco! Sono solo leggende come Babbo Natale e l'uomo nero!»
«Ma... persino Wikipedia dice che accadono cose orribili a chi fa scadere il vino.»
«Leggende, solo leggende.»
Il tizio grosso si siede per terra. «Mio cugino mi ha raccontato che una volta si era dimenticato un bricco di tavernello aperto in cantina per un anno.»
Il ragazzino deglutisce. «E cos'è successo?»
«Niente.» Ride l'altro. «Gli sono entrati i ladri in casa e hanno rotto tutto.»
Sì, certo, i ladri. Mi sono divertito come un matto a spaccargli la cantina.
La ragazzina si siede a terra e dà una manata sul sedere dell'occhialuto. «Dai, iniziamo. Prima si fa e prima torniamo a casa!»
L'occhialuto e il ragazzino si siedono e i quattro rimangono in contemplazione della tanica.
L'occhialuto si china sulla tanica.
«Quanto hai detto che l'hai tenuto aperto?»
«Un anno,» quello grosso scrolla le spalle. «Più o meno.»
«E...» la biondina continua a guardarsi attorno. «Ora che si fa?»
L'altro si aggiusta gli occhiali. «Bo? Lo apriamo e sentiamo com'è. Dai, è assurdo che nessuno sappia com'è il vino scaduto, siamo studenti di chimica, è nostro dovere verificare le ipotesi!»
Il ragazzino respira velocemente. La biondina passa lo sguardo tra gli altri tre senza mai abbassarlo sulla tanica. L'occhialuto sta a braccia incrociate e si ticchetta sul braccio col dito.
Alla fine è quello grosso che prende l'iniziativa.
«Dai, facciamolo e non pensiamoci più!»
Tempo di agire. Iniziamo con qualcosa di soft, poi se non capiscono ci andrò più pesante. Attivo un altro comando e la tuta fa partire un piccolo petardo che atterra un metro dietro al ragazzino. Il botto fa tirare un urlo a tutti e quattro, il ragazzino si alza in piedi e scalcia per terra come un dannato.
«È Bacco! Bacco ci punirà!»
Il tizio grosso si alza e lo agguanta. «Piantala! Questo posto è vecchio come il cucco, si sarà schiantato qualcosa al piano di sotto!»
Okay, non hanno capito l'antifona, rincariamo la dose. Faccio attenzione a non toccarli e agguanto la tanica e, dal loro punto di vista, la faccio fluttare via.
«È Bacco!» strilla l'occhialuto.
Ora il colpo di grazia: apro la tanica e la rovescio, facendo colare tutto il vino andato a male per terra. Gli schizzi di aceto finiscono addosso ai quattro, che finalmente scappano via urlando.
«Dio Bacco!»
«Perdonaci!»
Oh. E anche questi sono sistemati, finalmente. Tra l'altro è stato più divertente del solito, non mi capita spesso di fare il mostro di un film horror.
Attivo il rientro a casa, la tutta mi smaterializza e mi riporta nel 6034, a casa mia.
Mi ricollego mentalmente alla rete neurale collettiva e vado al Grande Database Unico.
Ricerca.
Aceto.
Scoperto nel 4045 da un certo Guglielmo Calavera a New New New York.
Be', Guglielmo Calavera, hai appena vinto una visita dal "Dio Bacco".
Prima o poi finiranno quelli che scopriranno l'aceto facendo andare a male il vino, e finalmente potrò smettere di fare tutti questi viaggi nel tempo. Ho solo altri duemila anni da girare.
Sarò strano io, ma odio l'odore dell'aceto. Mi fa proprio passare la fame.
Quello con gli occhiali si ferma in mezzo alla stanza.
«Qui dovremmo essere al sicuro, non c'è nessuno nel raggio di chilometri.»
La biondina si guarda attorno. «Siamo sicuri? E se passa qualcuno?»
«Questi edifici sono abbandonati.» Il tizio grosso appoggia la tanica per terra. «Anche se dovesse passare qualcuno, non ci vedrebbero da fuori.»
La biondina fa un mugolio di assenso.
L'ultimo ragazzino, forse il più giovane, sta tremando vistosamente. «E se il Dio Bacco ci stesse osservando? Stiamo compiendo una blasfermia! Dovremmo fermarci, chiedere perdono e andar–»
«Ti prego!» L'occhialuto lo scrolla per le spalle. «Non esiste il Dio Bacco! Sono solo leggende come Babbo Natale e l'uomo nero!»
«Ma... persino Wikipedia dice che accadono cose orribili a chi fa scadere il vino.»
«Leggende, solo leggende.»
Il tizio grosso si siede per terra. «Mio cugino mi ha raccontato che una volta si era dimenticato un bricco di tavernello aperto in cantina per un anno.»
Il ragazzino deglutisce. «E cos'è successo?»
«Niente.» Ride l'altro. «Gli sono entrati i ladri in casa e hanno rotto tutto.»
Sì, certo, i ladri. Mi sono divertito come un matto a spaccargli la cantina.
La ragazzina si siede a terra e dà una manata sul sedere dell'occhialuto. «Dai, iniziamo. Prima si fa e prima torniamo a casa!»
L'occhialuto e il ragazzino si siedono e i quattro rimangono in contemplazione della tanica.
L'occhialuto si china sulla tanica.
«Quanto hai detto che l'hai tenuto aperto?»
«Un anno,» quello grosso scrolla le spalle. «Più o meno.»
«E...» la biondina continua a guardarsi attorno. «Ora che si fa?»
L'altro si aggiusta gli occhiali. «Bo? Lo apriamo e sentiamo com'è. Dai, è assurdo che nessuno sappia com'è il vino scaduto, siamo studenti di chimica, è nostro dovere verificare le ipotesi!»
Il ragazzino respira velocemente. La biondina passa lo sguardo tra gli altri tre senza mai abbassarlo sulla tanica. L'occhialuto sta a braccia incrociate e si ticchetta sul braccio col dito.
Alla fine è quello grosso che prende l'iniziativa.
«Dai, facciamolo e non pensiamoci più!»
Tempo di agire. Iniziamo con qualcosa di soft, poi se non capiscono ci andrò più pesante. Attivo un altro comando e la tuta fa partire un piccolo petardo che atterra un metro dietro al ragazzino. Il botto fa tirare un urlo a tutti e quattro, il ragazzino si alza in piedi e scalcia per terra come un dannato.
«È Bacco! Bacco ci punirà!»
Il tizio grosso si alza e lo agguanta. «Piantala! Questo posto è vecchio come il cucco, si sarà schiantato qualcosa al piano di sotto!»
Okay, non hanno capito l'antifona, rincariamo la dose. Faccio attenzione a non toccarli e agguanto la tanica e, dal loro punto di vista, la faccio fluttare via.
«È Bacco!» strilla l'occhialuto.
Ora il colpo di grazia: apro la tanica e la rovescio, facendo colare tutto il vino andato a male per terra. Gli schizzi di aceto finiscono addosso ai quattro, che finalmente scappano via urlando.
«Dio Bacco!»
«Perdonaci!»
Oh. E anche questi sono sistemati, finalmente. Tra l'altro è stato più divertente del solito, non mi capita spesso di fare il mostro di un film horror.
Attivo il rientro a casa, la tutta mi smaterializza e mi riporta nel 6034, a casa mia.
Mi ricollego mentalmente alla rete neurale collettiva e vado al Grande Database Unico.
Ricerca.
Aceto.
Scoperto nel 4045 da un certo Guglielmo Calavera a New New New York.
Be', Guglielmo Calavera, hai appena vinto una visita dal "Dio Bacco".
Prima o poi finiranno quelli che scopriranno l'aceto facendo andare a male il vino, e finalmente potrò smettere di fare tutti questi viaggi nel tempo. Ho solo altri duemila anni da girare.
Sarò strano io, ma odio l'odore dell'aceto. Mi fa proprio passare la fame.
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Ciao Stefano! Caratteri e tempo ok, buona BEPPE RONCARI EDITION!
-
- Messaggi: 244
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Buongiorno Stefano
l’odore dell’aceto per me è uno dei peggiori, se al protagonista fa passare la fame e me fa venire voglia di vomitare.
New New New York mi ricorda Futurama, se il tuo racconto venisse sviluppato e affidato a un illustratore ne uscirebbe una bomba, anche perchè sei stato bravo a gestire i dettagli in un racconto con dei caratteri limitati.
La tua idea è molto originale, un punto di vista davvero particolare, quantomeno mi ha divertito.
l’odore dell’aceto per me è uno dei peggiori, se al protagonista fa passare la fame e me fa venire voglia di vomitare.
New New New York mi ricorda Futurama, se il tuo racconto venisse sviluppato e affidato a un illustratore ne uscirebbe una bomba, anche perchè sei stato bravo a gestire i dettagli in un racconto con dei caratteri limitati.
La tua idea è molto originale, un punto di vista davvero particolare, quantomeno mi ha divertito.
- Signor_Darcy
- Messaggi: 356
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Ciao Stefano.
Racconto simpatico, con un buono spunto, anche se fatico un po’ a trovare il punto di vista insolito. O meglio, il punto di vista è quello di un personaggio particolare, ma non è insolito, non so se mi spiego.
Per il resto, come detto, lo spunto è interessante, anche se da amante dell’aceto faccio fatica a immedesimarmi. Scherzo. Forse.
I dialoghi sono gestiti abbastanza bene, così come l’alternanza con le componenti non verbali.
Ho trovato un po’ astratta l’ultima parte, densa di informazioni e con poche emozioni; ma penso fosse inevitabile.
Racconto simpatico, con un buono spunto, anche se fatico un po’ a trovare il punto di vista insolito. O meglio, il punto di vista è quello di un personaggio particolare, ma non è insolito, non so se mi spiego.
Per il resto, come detto, lo spunto è interessante, anche se da amante dell’aceto faccio fatica a immedesimarmi. Scherzo. Forse.
I dialoghi sono gestiti abbastanza bene, così come l’alternanza con le componenti non verbali.
Ho trovato un po’ astratta l’ultima parte, densa di informazioni e con poche emozioni; ma penso fosse inevitabile.
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Intervengo solo per dire che trovo davvero di cattivo gusto intitolare il racconto con una bestemmia, potevi almeno scrivere "perbacco"!
- Stefano.Moretto
- Messaggi: 500
- Contatta:
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Daniele ha scritto:Intervengo solo per dire che trovo davvero di cattivo gusto intitolare il racconto con una bestemmia, potevi almeno scrivere "perbacco"!
Di solito rispondo a tutti alla fine, ma a questo intervento, non sapendo se è ironico, rispondo subito per fare chiarezza prima che si vengano a creare situazioni spiacevoli.
"Bacco" è il nome dell'antica divinità romana del vino, quindi "Dio Bacco" non è una bestemmia, è come dire "Dea Atena" o "Dio Zeus". In questo contesto è un'invocazione perché i personaggi sono seriamente convinti che la divinità Bacco intervenga con chi spreca la sua "bevanda sacra".
Magari ci faccio la figura dello scemo perché stavi scherzando e nel caso ti chiedo scusa per aver mal interpretato, ma senza emoji su internet è difficile capire se uno scherza o si è offeso sul serio.
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Ahah no no era una battuta non ti preoccupare si capiva benissimo XD
- Stefano.Moretto
- Messaggi: 500
- Contatta:
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Daniele ha scritto:Ahah no no era una battuta non ti preoccupare si capiva benissimo XD
Allora perdona il pippone ahahahah
- Stefano Scudeler
- Messaggi: 105
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Ciao Stefano!
Provo sentimenti contrastanti sul tuo racconto.
Da una parte c'è il giustificatissimo e comprensibilissimo odio per chi fa scadere l'alcol.
Dall'altra ci sono alcune cose che non ho capito o che non ho trovato molto "credibili" (passami il termine, adesso mi spiego).
L'idea che un viaggiatore nel tempo voglia punire chi fa scadere il vino è molto carina ma mi sorgono dei dubbi:
1) siamo nel 4000 e qualcosa e non c'è una minima traccia di tecnologia avanzata (sembra che il viaggiatore del tempo sia l'unico ad averne
2) se mi sparano un petardo a un metro di distanza (poco più di un braccio), dubito che penserei a qualcosa che si schianta al piano di sotto in un edificio vuoto
3) considerando che l'aceto penso sia una scoperta già adesso non recente (direi che ha qualche migliaio di anni almeno), quanti anni dovrebbe avere questo viaggiatore del tempo per impedire ogni volta che qualcuno assaggi del vino scaduto?
Rimane comunque un racconto divertente anche se non particolarmente aderente al tema (accenni al punto di vista dei ragazzi che vedono la tanica volare ma non penso intendessi quello come "insolito").
Mi metti in grande difficoltà su come valutare il tutto.
Provo sentimenti contrastanti sul tuo racconto.
Da una parte c'è il giustificatissimo e comprensibilissimo odio per chi fa scadere l'alcol.
Dall'altra ci sono alcune cose che non ho capito o che non ho trovato molto "credibili" (passami il termine, adesso mi spiego).
L'idea che un viaggiatore nel tempo voglia punire chi fa scadere il vino è molto carina ma mi sorgono dei dubbi:
1) siamo nel 4000 e qualcosa e non c'è una minima traccia di tecnologia avanzata (sembra che il viaggiatore del tempo sia l'unico ad averne
2) se mi sparano un petardo a un metro di distanza (poco più di un braccio), dubito che penserei a qualcosa che si schianta al piano di sotto in un edificio vuoto
3) considerando che l'aceto penso sia una scoperta già adesso non recente (direi che ha qualche migliaio di anni almeno), quanti anni dovrebbe avere questo viaggiatore del tempo per impedire ogni volta che qualcuno assaggi del vino scaduto?
Rimane comunque un racconto divertente anche se non particolarmente aderente al tema (accenni al punto di vista dei ragazzi che vedono la tanica volare ma non penso intendessi quello come "insolito").
Mi metti in grande difficoltà su come valutare il tutto.
- Stefano.Moretto
- Messaggi: 500
- Contatta:
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Stefano Scudeler ha scritto:Ciao Stefano!
Provo sentimenti contrastanti sul tuo racconto.
Da una parte c'è il giustificatissimo e comprensibilissimo odio per chi fa scadere l'alcol.
Dall'altra ci sono alcune cose che non ho capito o che non ho trovato molto "credibili" (passami il termine, adesso mi spiego).
L'idea che un viaggiatore nel tempo voglia punire chi fa scadere il vino è molto carina ma mi sorgono dei dubbi:
1) siamo nel 4000 e qualcosa e non c'è una minima traccia di tecnologia avanzata (sembra che il viaggiatore del tempo sia l'unico ad averne
2) se mi sparano un petardo a un metro di distanza (poco più di un braccio), dubito che penserei a qualcosa che si schianta al piano di sotto in un edificio vuoto
3) considerando che l'aceto penso sia una scoperta già adesso non recente (direi che ha qualche migliaio di anni almeno), quanti anni dovrebbe avere questo viaggiatore del tempo per impedire ogni volta che qualcuno assaggi del vino scaduto?
Rimane comunque un racconto divertente anche se non particolarmente aderente al tema (accenni al punto di vista dei ragazzi che vedono la tanica volare ma non penso intendessi quello come "insolito").
Mi metti in grande difficoltà su come valutare il tutto.
Ciao, grazie mille per il commento, cerco di rispondere ai tuoi dubbi:
1) non siamo nel 4000 a inizio racconto, siamo a grandi linee intorno alla nostra epoca; il 4000 è l'anno in cui, sventurata la scoperta dell'aceto nella scena principale, verrà scoperto l'aceto successivamente.
2) su questo non posso contestare, posso dire solo che semplicemente il personaggio ha trovato una scusa per tenere insieme i ranghi
3) non tanto quanti anni ha, ma quanti viaggi si è dovuto fare, e la risposta è "tanti" ahahah. Lui guarda in che anno è stato scoperto, va, crea la leggenda di "Dio Bacco", sventa la scoperta, torna a casa, ripete da capo finché non arriva alla sua epoca. Un lavoraccio? Certo, ma ne vale la pena.
il punto di vista particolare voleva essere quello citato a fine racconto, ovvero il "mostro del film horror", messa in modo ironico. Di norma il punto di vista è quello dei protagonisti che vanno nella casa abbandonata, non del fantasma/vampiro/assassino/mostro/alieno/altro che li terrorizza per tutto il film
- Stefano.Moretto
- Messaggi: 500
- Contatta:
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Giovanni P ha scritto:Buongiorno Stefano
l’odore dell’aceto per me è uno dei peggiori, se al protagonista fa passare la fame e me fa venire voglia di vomitare.
New New New York mi ricorda Futurama, se il tuo racconto venisse sviluppato e affidato a un illustratore ne uscirebbe una bomba, anche perchè sei stato bravo a gestire i dettagli in un racconto con dei caratteri limitati.
La tua idea è molto originale, un punto di vista davvero particolare, quantomeno mi ha divertito.
Ciao Giovanni, grazie mille per il commento. Grazie a Bacco non sono l'unico a odiare l'odore dell'aceto!
New new new york in realtà mi è venuto in mente pensando a doctor who, però effettivamente anche Futurama cita qualcosa del genere.
Grazie ancora!
- Stefano.Moretto
- Messaggi: 500
- Contatta:
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Signor_Darcy ha scritto:Ciao Stefano.
Racconto simpatico, con un buono spunto, anche se fatico un po’ a trovare il punto di vista insolito. O meglio, il punto di vista è quello di un personaggio particolare, ma non è insolito, non so se mi spiego.
Per il resto, come detto, lo spunto è interessante, anche se da amante dell’aceto faccio fatica a immedesimarmi. Scherzo. Forse.
I dialoghi sono gestiti abbastanza bene, così come l’alternanza con le componenti non verbali.
Ho trovato un po’ astratta l’ultima parte, densa di informazioni e con poche emozioni; ma penso fosse inevitabile.
Ciao, grazie per il commento!
Sì capisco cosa intendi col discorso del punto di vista. Ho cercato di fare la classica storia dei ragazzi in un film horror, ma dal punto di vista del "mostro", anche se non è più un'idea così originale dopo l'uscita di film come "hostel 2" o "la casa nel bosco".
Grazie ancora!
Re: Dio Bacco, perdonaci!
DIO BACCO, PERDONACI! DI Stefano Moretto
Ciao Stefano. Racconto divertente e scritto molto bene. Bacco, più che un punto di vista insolito, sembra un vero e proprio personaggio di cui gli altri hanno conoscenza, anche precisa. Forse non hai centrato in pieno il tema del contest. In ogni caso il racconto è piacevole e l'idea molto originale. Il finale è decisamente inaspettato.
Mi sarei aspettato un Bacco che , se è così motivato da viaggiare nella storia per eliminare l'aceto,si lascia andare ad azioni molto più violente e cattive di quelle raccontate (che sembrano più scherzi).
In ogni caso hai veramente una gran capacità di creare azione.
Ciao Stefano. Racconto divertente e scritto molto bene. Bacco, più che un punto di vista insolito, sembra un vero e proprio personaggio di cui gli altri hanno conoscenza, anche precisa. Forse non hai centrato in pieno il tema del contest. In ogni caso il racconto è piacevole e l'idea molto originale. Il finale è decisamente inaspettato.
Mi sarei aspettato un Bacco che , se è così motivato da viaggiare nella storia per eliminare l'aceto,si lascia andare ad azioni molto più violente e cattive di quelle raccontate (che sembrano più scherzi).
In ogni caso hai veramente una gran capacità di creare azione.
- Luca Nesler
- Messaggi: 728
- Contatta:
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Ciao Stefano, lieto di ritrovarti. Il racconto mi ha ricordato un po' La fine dell'Eternità di Asimov, con questo personaggio che fa avanti e indietro nel tempo per sistemare cose. Non ho capito bene le sue motivazioni e questo è un peccato perché mi ero creato delle aspettative. I personaggi sono un po' troppi, forse, credevo fossero due, poi tre e alla fine erano quattro i ragazzi. Carina la scena del tipo invisibile che fa dispetti (anche se non sono molto incisivi o divertenti), ma non abbastanza per essere sufficiente. Mi è venuto in mente che, se questo personaggio invisibile avesse spiegato qualcosa che succede anche nella nostra realtà, avrebbe impreziosito molto il racconto. Simpatico come sempre, ma hai avuto idee più memorabili. Inoltre non ci trovo il punto di vista insolito: Bacco in questo caso è un uomo capace di viaggiare nel tempo, insomma... nulla di davvero particolare. Mi è sfuggito qualcosa? In ogni caso certamente ben scritto. Sei un autore di grosso calibro e questo, purtroppo per te, è pregiudizievole! Alla prossima
- AndreaCrevola
- Messaggi: 215
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Ciao Stefano, perdona il commento all'ultimo momento!
Dal tuo racconto scopriamo che dal futuro qualcuno torna indietro nel tempo per sventare, ogni volta, la trasformazione del vino in aceto. Per noi del presente, questo intervento viene interpretato come qualcosa di sovrannaturale e, come accade a tanti ragazzini succede, ai protagonisti vien voglia di sfidare l'occulto e la superstizione per provare dei brividi.
L'idea mi piace e il racconto è stato divertente da leggere, ma forse è un po' tangenziale rispetto al tema. L'insolito punto di vista è quello di un personaggio invisibile che osserva e commenta le azioni del gruppo di ragazzi.
Dal tuo racconto scopriamo che dal futuro qualcuno torna indietro nel tempo per sventare, ogni volta, la trasformazione del vino in aceto. Per noi del presente, questo intervento viene interpretato come qualcosa di sovrannaturale e, come accade a tanti ragazzini succede, ai protagonisti vien voglia di sfidare l'occulto e la superstizione per provare dei brividi.
L'idea mi piace e il racconto è stato divertente da leggere, ma forse è un po' tangenziale rispetto al tema. L'insolito punto di vista è quello di un personaggio invisibile che osserva e commenta le azioni del gruppo di ragazzi.
- Taylor_Blackfyre
- Messaggi: 130
- Contatta:
Re: Dio Bacco, perdonaci!
Ciao Stefano,
bel racconto, finale divertente e originale. Non mi sembra sia centratissimo con il tema di questa edition, però. E, non avendo mai letto di questo particolare aspetto di Bacco (ma posso benissimo essere io a ignorarlo), non mi sembra molto credibile che siano tutti convinti di questa maledizione. Certo, è una realtà alternativa in cui questo viaggiatore ha punito chissà quanti altri creatori di aceto, ma la vedo un po' come se si avesse paura di Zeus perché i fulmini continuano a colpire.
Buon proseguimento!
bel racconto, finale divertente e originale. Non mi sembra sia centratissimo con il tema di questa edition, però. E, non avendo mai letto di questo particolare aspetto di Bacco (ma posso benissimo essere io a ignorarlo), non mi sembra molto credibile che siano tutti convinti di questa maledizione. Certo, è una realtà alternativa in cui questo viaggiatore ha punito chissà quanti altri creatori di aceto, ma la vedo un po' come se si avesse paura di Zeus perché i fulmini continuano a colpire.
Buon proseguimento!
Torna a “Beppe Roncari Edition - la Seconda della Dodicesima Era - 185° All Time”
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite