LEI, LUI E L'ALTRO

Appuntamento alle ore 21.00 di lunedì 21 ottobre con un tema di Beppe Roncari e 4000 caratteri a disposizione
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Thomas
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LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#1 » martedì 22 ottobre 2024, 0:23

Sto scoppiando dal caldo!
Tutta colpa di questa maledetta pelliccia.
Meno male che Lei ha lasciato uno spicchio di finestra aperto, che una boccata d'aria fresca ci sta proprio tutta.
Mio fratello Rufus, che ogni tanto si arrampica sul nostro terrazzo, dice che in giro ne vede parecchie di padrone e che la mia, in fondo, non è poi così malaccio.
In effetti, devo riconoscerlo, qui la ciotola è sempre piena.
A Rufus le cose sono girate diversamente: vive dove capita, magari sparisce per settimane, però quando si fa rivedere ne racconta sempre di incredibili.
Un po' lo invidio.
«Certo di imprevisti ce ne sono» mi mostra una cicatrice nuova di zecca «ma vuoi mettere la vita in strada con la tua?»
«Guarda che pure da me non è che vada sempre tutto liscio»
In effetti a Rufus non ho mai raccontato di Lui.
Qui a casa c'era questo Lui che, spesso, faceva la sua comparsa, e ogni volta Lei si agitava come non la vedevo mai fare.
Io lo odiavo.
Mi cacciava dalla poltrona e cominciava a dare ordini, e Lei sembrava che l'unico scopo della sua vita fosse esaudire i suoi desideri, ma mica ci riusciva.
Tutt'altro.
Lui, ci potevi regolare l'orologio, a un certo punto iniziava a urlare così tanto che la faccia gli diventava rossa come il fuoco.
Poi prendeva Lei, la strattonava e, ogni volta, la spingeva a forza verso la camera.
Sbarrava la porta e da fuori sentivo di tutto; strilli e colpi.
Per fortuna riuscivo ad addormentarmi, ma quando aprivo gli occhi Lui se n'era andato e Lei la trovavo sdraiata sul letto, a piangere come una fontana rotta.
Pure un cieco si sarebbe accorto che aveva la faccia piena di graffi e che c'erano strisce di sangue rosso su tutto il corpo.
Lei i giorni dopo non usciva, non mangiava (e quindi nemmeno io) e non faceva che singhiozzare.
Ma poi, cascasse il mondo se ho mai capito perché, lo faceva ritornare. Di nuovo lo accoglieva sorridente e premurosa, e di nuovo finiva a botte e pianti.
Rufus ascolta tutta la storia, poi scuote il muso:
«Vedi che succede a mettersi con gli umani? Io me ne sarei andato» poi ci ripensa «Anche se non era giusto dargliela vinta, in fondo era il tuo territorio»
«Chi ti ha detto che gliel'ho data vinta?»
Darei sei delle mie vite per rivivere quella serata.
Non ne potevo più di quel tizio, e di vedere Lei ridotta a quel modo, e una sera ho deciso che non me ne sarei rimasto con la coda tra le zampe.
Quando è partito il solito circo, e si sono chiusi in camera, sono scattato come i nostri cugini giaguari.
Mi sono lanciato nella mia cassetta, ho radunato quanto più merda ho trovato, e un pezzo alla volta, facendo una fatica boia, sono riuscito a infilarla, bene che non si vedeva, tutta dentro le scarpe di Lui.
A un certo punto la porta della camera si è spalancata.
Lui è uscito di gran carriera, Lei era sul letto, messa peggio del solito e già in lacrime, io mi sono acciambellato, facendo finta di russare.
Lui ha raggiunto le scarpe ed è successo il finimondo.
Come ha sentito la merda sul piede ha cominciato a saltare su una gamba sola, e intanto urlava come una sirena:
«Questo gatto di m...»
Neanche ha finito di parlare che è scivolato e BAM, dritto con la testa sullo stipite della porta.
«E poi che è successo?» Rufus pende letteralmente dai miei baffi.
Era successo che Lui, dopo la tranvata, era franato a terra svenuto; allora Lei mi sa che ha chiamato aiuto perché poco dopo sono arrivati un sacco di tizi vestisti d'arancione.
Prima sono stati super premurosi con Lui, l'hanno aiutato a riprendersi, ma poi si sono accorti di Lei, hanno visto le ferite, e si sono infuriati.
C'è stato un parapiglia, sono arrivati altri tizi vestiti di nero e Lui, quando li ha visti, è svenuto un'altra volta.
Alla fine l'hanno preso e portato via.
Poi tutti sono stati gentilissimi con Lei, che non faceva che ridere e dire grazie.
«E a te? nessuno si è accorto che era tutto merito tuo?»
Ci penso un istante «Non lo so, però il giorno dopo Lei mi ha dato un pezzo grande di salmone»
Con un bel vaffanculo a Lui e a tutti i croccantini di merda del mondo.



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antico
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Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#2 » martedì 22 ottobre 2024, 0:30

Ciao Thomas e bentornato! Tutto ok con caratteri e tempo, buona BEPPE RONCARI EDITION!

alexandra.fischer
Messaggi: 3144

Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#3 » martedì 22 ottobre 2024, 15:13

Lei, Lui e l’Altro di Thomas Del Duca. Tema centrato. Racconto agrodolce. Il protagonista è il gatto di una donna innamorata di un uomo violento. Ma il gatto sa come vendicarsi. Lo dimostra l’arrivo dei sanitari e dei tizi vestiti di nero, il lettore crede siano poliziotti. Il finale con il pezzo di salmone è divertente. Bello anche il confronto con l’amico gatto Rufus, un randagio tosto che non rimpiange la sua condizione.

PVronin
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Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#4 » mercoledì 23 ottobre 2024, 20:04

Ehila, Thomas!
Il tuo gatto narratore è proprio simpatico. Forse non è una scelta molto originale, ma ci hai imbastito una storia convincente con un bel duetto tra i due fratelli felini. Rido immaginando il micio che infila la cacca nella scarpa (mi ha ricordato che una volta il mio coniglio aveva usato una mia scarpa nera come un wc e ci ho messo il piede senza accorgermene prima…).
Tanti accadimenti in poche righe, stile scorrevole e vivido, con poche parole dici molto.
Dubbi: gli uomini non graffiano, piuttosto producono lividi. Lavorerei sulla reazione di Lei una volta liberata dal fidanzato violento: che non faceva che ridere e dire grazie mi sembra un po’ troppo semplice, la farei più confusa, in fondo Lei gli apriva la porta ogni volta.
In bocca al lupo!
PVronin

Gaia Peruzzo
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Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#5 » giovedì 24 ottobre 2024, 17:03

Ciao Thomas, bentornato!
Ti do qualche consiglio che, almeno per il mio gusto, avrebbe migliorato il testo. Sarei partita subito con il dialogo tra Rufus e il gatto protagonista, e attraverso la cicatrice avrei fornito l'informazione che Rufus è un randagio. In modo tale da togliere una ripetizione tra testo e dialogo, e l'inizio sulla finestra che risulta poco coinvolgente.
Avrei spiegato con due righe in più come il gatto possa aver trasportato la sua cacca nelle scarpe dell'uomo violento. Perché “con fatica” non è bastato a farmelo immaginare.
Non avrei scritto “il solito circo”, “è successo il finimondo”, “tranvata” e “parapiglia” perché mi sembrano espressioni più da umani che da gatti, ed essendo che Rufus è un gatto di strada magari non potrebbe nemmeno capirle dato che sono modi di dire. Mentre molto bene, invece, per il fatto che descrivi lei piena di graffi e sangue, dopo la lite in camera da letto, l'accento sul fatto che la padrona non mangiava dopo gli accaduti, e quando poi arrivano i tizi vestiti di vari colori. Lì ho sentito meglio il punto di vista da gatto. Poi avrei aggiunto, anche io, sul finale una reazione diversa della donna. Più che ridere l'avrei fatta commuovere e rendersi conto di quello che ha passato per dare ancora più spessore alla storia. Per il resto è un buon racconto, un’idea semplice ma resa efficace dal messaggio.
In bocca al lupo per la gara!

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giulio.palmieri
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Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#6 » lunedì 28 ottobre 2024, 13:29

Ciao Thomas, piacere di leggerti. Allora, il racconto centra il tema, e di sicuro il dialogo tra gatti aiuta nella comprensione della vicenda. La cosa che mi risuona non del tutto efficace è l'espediente trovato dal gatto: a parte la verisimiglianza della cosa, tutto poi sembra accadere in modo un po' forzato, e le reazioni umane non mi sembrano del tutto naturali (l'uomo non avrebbe dovuto allarmarsi?). Anche tu hai cmq colto un tema di attualità nella vicenda, e questo è un punto a favore. A rileggerci, buona edition.

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Andrea Furlan
Messaggi: 548

Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#7 » lunedì 28 ottobre 2024, 13:34

Ciao Thomas,
Buon racconto, dove sono riuscito a immedesimarsi. Tema centrato in modo non banale e una storia semplice ma efficace, dove anche io ho trovato che sei riuscito a dare molte informazioni in poche parole. Concordo con Gaia che potevi rendere più interessante l'incipit e che lo stile a tratti fa un po' perdere il filo. Ho trovato un po' inverosimile la scena della scarpa che mi è sembrata poco "da gatto". Per il resto tutto fila bene, soprattutto il dialogo fra i due felini e il modo in cui viene raccontata la storia di violenza domestica fra gli umani.

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Manuel Marinari
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Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#8 » lunedì 28 ottobre 2024, 18:13

Ciao Thomas, bentrovato. Non mi ricordo se ci eravamo già incrociati, siamo in tanti sul forum!
Allora, il punto di vista del gatto domestico è interessante, bello lo scorcio di Rufus e della vita più "vissuta" da gatto di strada. I dialoghi mi sono piaciuti.
Hai costruito una storia che scorre molto bene e lo hai fatto scegliendo il tema della violenza domestica e delle relazioni tossiche. Premio sempre quando, chi scrive, tocca temi attuali e non banali.
Ci sono alcune parole che avresti potuto utilizzare diversamente, mostrando meglio la scena e le azioni che si svolgono. Ad esempio "solito circo" e "parapiglia".
Comunque i gatti ne combinano sempre una! Questa è stata top!
Buona edition, alla prossima.
Manuel Marinari

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Shanghai Kid
Messaggi: 433

Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#9 » martedì 29 ottobre 2024, 18:25

Ciao Thomas,
piacere di averti letto!
Molto carino il tuo racconto. Concordo con chi ha trovato simpatico il tuo narratore. Quello che ho maggiormente apprezzato non è tanto il punto di vista, quanto la storia che hai deciso di fargli raccontare (magari situazioni simili si risolvessero tutte con gatti eroi a riempire di merda le scarpe dei carnefici!). Il racconto scorre bene e si fa leggere, anche se avrei riscritto alcune frasi in modo meno articolato.
Solo due appunti, ma sono sciocchezze: quando interrompi un discorso non usare i puntini di sospensione, ma - .
Non ho capito perchè la frase finale sia fuori dal discorso diretto. Mi riferisco a : "Non lo so, però il giorno dopo Lei mi ha dato un pezzo grande di salmone»
Con un bel vaffanculo a Lui e a tutti i croccantini di merda del mondo." Io il suo vaffanculo glielo avrei fatto proprio dire.
A rileggerci,
Elisa

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srcm
Messaggi: 90

Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#10 » martedì 29 ottobre 2024, 19:03

Questo racconto mi è sembrato semplice ma incisivo: crea una dinamica conosciuta e riesce a trattarla in modo da riuscire a bilanciare un elemento di gioco (lo slang felino, che forse è la cosa su cui è più possibile lavorare in un secondo momento) con un elemento tragico. Vero che tutto si risolve con molta facilità ma a volte nelle storie cerchiamo anche questo. Non mi sento troppo di commentare lo stile perché ho la sensazione che qui lo sforzo maggiore sia stato sull'incastro degli eventi, che mi è sembrato ben fatto. Son d'accordo con gli elementi di stile che ti segnalavano qui sopra, ma devo dire che eventuali imperfezioni non hanno in nessun modo inficiato la lettura, cosa che mi è capitata con altre storie: si tratta quindi più di dinamiche di verosimiglianza da aggiustare.
Complimenti e in bocca al lupo per la sfida!

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CristianoSaccoccia
Messaggi: 83

Re: LEI, LUI E L'ALTRO

Messaggio#11 » giovedì 31 ottobre 2024, 17:46

Ho trovato piacevole la lettura di questo racconto, amo i gatti ma nelle cornici narrative appaiono sempre come elementi fin troppo abusati quindi non riesco a godermi questa storia ben scritta e ironica in toto. Peccato, avrei osato di più perché l'autore padroneggia sicuramente armi potenti nella scrittura come l'ironia e belle idee. Non me la sento di premiarlo, perché pur centrando il tema si ricorre al già visto.

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