Al caldo

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 dicembre con un tema di Luca Nesler (scrittore, formatore, minuticontatista) e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Al caldo

Messaggio#1 » martedì 17 dicembre 2024, 0:57

Al caldo
Mauro Bennici

Agata, un pendolo tra bancone e forno, inondava la pasticceria di un denso profumo di zucchero e burro fuso. Fu allora che entrò il poliziotto, grassoccio e con lo sguardo severo. Scortava un esserino emaciato e bruciato dal freddo, le mani rosse e rigide come rami secchi.

– Lavoro di pubblica utilità, proprio qui – ammise l'agente. – Ordinanza del giudice. Il signorino è un ladro.

– Non volevo rubare. Avevo freddo… – pigolò il bambino, sui cinque anni o poco più. Gli occhi famelici già sulle torte del bancone.

Agata provò a sorridergli, ma il poliziotto la interruppe con un'occhiata ammonitrice: – Niente torte. Vuole stare al caldo il lord. C’è da ripagare il danno, vai di ramazza!

Agata indicò al bimbetto uno sgabello di fronte al forno. Gli occhi di lei brillavano di una luce febbrile. Non era un'idea, era un'ossessione che le serpeggiava dentro, un pensiero che si faceva strada tra i profumi dolciastri e il calore soffocante: – E se tu mi aiutassi a preparare una torta? Una torta tua?

Gli occhi del piccolo si illuminarono e una scintilla di speranza brillò nel suo sguardo: – Sì!

– È un'ordinanza del mio… cuore – disse Agata incurante delle proteste dell’agente. – Oggi prepariamo la Torta del Redento. Agente, adesso ci penso io.

Il poliziotto insistette: – No, così non va bene. Il giudice…

Agata si piazzò tra i due, in tutta la sua stazza e la sua cocciutaggine. L’agente, alla fine, fece spallucce, afferrò un giornale e si accomodò al tavolino rotondo vicino al muro, così da non perdere di vista il ladruncolo. Agata gli servi una tazza di tè nero e una fetta di torta alle mele: – Offre la casa.

Tornò dietro il bancone, sgombrò il suo grande tavolo di lavoro. Mise un grembiulino al pupo e via di latte, farina, uova gialle, panna fresca, zucchero a velo e gocce di cioccolato.
Il bimbo, concentrato, si applicò nel compito. Ruotò la manovella, setacciò la farina, assaggiò un poco di crema con circospezione. Il profumo di vaniglia riempì l'aria incurante dei borbottii dello sbirro sullo sfondo.

Quando la glassa, candida come neve al sole, iniziò a sciogliersi lentamente lungo i bordi della torta, Agata annuì con soddisfazione. Allungò una mano e spostò una ciocca dalla fronte del bimbo che la guardava con un sorriso timido: – Qui siamo al buono, agente.

Aprì il forno e i suoi occhi brillarono. Con una forza sorprendente, afferrò il piccolo per le gambe e lo sollevò a mezz'aria: – Adesso tocca a te, piccolo redento.

Gli occhi del piccolo spalancati in un misto di sorpresa e terrore. Agata lo lanciò all’interno e richiuse lo sportello con un calcio. Un grido spezzato.

– Agata, sempre la stessa storia – sbuffò il poliziotto, piegando il giornale. – Non possono scapparmi tutti?

– Con quella pancia? – cinguettò lei, danzando leggera sulla melodia delle urla ovattate che riempivano la stanza mescolandosi al crepitio della legna.

Si avvicinò allo spioncino, il naso che fremeva. – Mmh… che profumino delizioso. Meglio controllare… non voglio che si bruci.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: Al caldo

Messaggio#2 » martedì 17 dicembre 2024, 1:01

Ciao Mauro! Tutto ok con i parametri, buona LUCA NESLER EDITION!

Avatar utente
Daniele
Messaggi: 262

Re: Al caldo

Messaggio#3 » mercoledì 18 dicembre 2024, 16:28

CiaonMauro, piacere di leggerti.
Ah che colpo di scena!
Mi sorge subito una domanda: ma il locale era vuoto? E in caso non lo fosee, gli altri clienti? Tuttapposto nel vedere un bambino buttato nel forno? XD

Mi immagino un mondo un po alla John Wick, ci sta. Divertente!
Occhio al punto di vista: se siamo in pov con Agata allora non possiamo vedere gli occhi della stessa Agata brillare, come sempre Agata non può alzare il ragazzino "con forza sorprendente" perché Agata non può essere sorpresa della sua stessa forza. Al massimo dovrebbe esserne sorpreso qualcun altro, tipo il poliziotto o lo stesso ragazzino, ma se io so di riuscire ad alzare un ragazzino non posso rimanere sorpreso della mia stessa forza, no?
Buon racconto, con qualcosa di rivedivile a mio parere.
Pollice che punta alla cintura di Orione tremolante per ghiacciate notturne e sottofondo di soffi di barbagianni.

Avatar utente
Giovanni Attanasio
Messaggi: 350
Contatta:

Re: Al caldo

Messaggio#4 » giovedì 19 dicembre 2024, 9:16

Ciao.

Apro il racconto e mi ritrovo quell'avatar davanti. Ok. Ottimo inizio! Passiamo oltre, alla storia. Mannaggia. Dico mannaggia perché se non avessi afferrato al volo la storia e la sua— per me quasi intuibile— conclusione, mi sarebbe piaciuta. Che poi mi è piaciuta, oh, adesso mi spiego. La narrazione non è male, stilisticamente mi sento pure preso bene, c'è qualcosina nelle scelte della voce narrante che si intona bene al contesto. Ti confesso però— essendo io una persona molto sana— che all'inizio non sospettavo esattamente lo mangiassero, ma che invece lei volesse fare compagnia al bimbo in altro modo; le vibes da quel genere di predatrice mi sono arrivate, oppure me le sono inventate vedi tu. Sarebbe stata una scelta più d'impatto? Gratuita, forse? Meno prevedibile? Avrebbe giocato meglio sul tema del contest sconvolgere l'ideale di maternità al punto da farlo scadere nel tabù? Non si sa. Si sa solo che io avrei apprezzato di più.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#5 » giovedì 19 dicembre 2024, 10:48

Daniele ha scritto:CiaonMauro, piacere di leggerti.
Ah che colpo di scena!
Mi sorge subito una domanda: ma il locale era vuoto? E in caso non lo fosee, gli altri clienti? Tuttapposto nel vedere un bambino buttato nel forno? XD

Mi immagino un mondo un po alla John Wick, ci sta. Divertente!
Occhio al punto di vista: se siamo in pov con Agata allora non possiamo vedere gli occhi della stessa Agata brillare, come sempre Agata non può alzare il ragazzino "con forza sorprendente" perché Agata non può essere sorpresa della sua stessa forza. Al massimo dovrebbe esserne sorpreso qualcun altro, tipo il poliziotto o lo stesso ragazzino, ma se io so di riuscire ad alzare un ragazzino non posso rimanere sorpreso della mia stessa forza, no?
Buon racconto, con qualcosa di rivedivile a mio parere.
Pollice che punta alla cintura di Orione tremolante per ghiacciate notturne e sottofondo di soffi di barbagianni.


Ciao Daniele,
Sono contento ti sia piaciuto. Mi sono messo al pc alle 23 e ho consegnato alla 00.59, tagliando 1000 caratteri al volo perché come un fesso ero rimasto ai 4000 dell'edizione scorsa :D
Il narratore mi è venuto fuori un mezzo onnisciente, spero non disturbi troppo...

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#6 » giovedì 19 dicembre 2024, 10:52

Giovanni Attanasio ha scritto:Ciao.

Apro il racconto e mi ritrovo quell'avatar davanti. Ok. Ottimo inizio! Passiamo oltre, alla storia. Mannaggia. Dico mannaggia perché se non avessi afferrato al volo la storia e la sua— per me quasi intuibile— conclusione, mi sarebbe piaciuta. Che poi mi è piaciuta, oh, adesso mi spiego. La narrazione non è male, stilisticamente mi sento pure preso bene, c'è qualcosina nelle scelte della voce narrante che si intona bene al contesto. Ti confesso però— essendo io una persona molto sana— che all'inizio non sospettavo esattamente lo mangiassero, ma che invece lei volesse fare compagnia al bimbo in altro modo; le vibes da quel genere di predatrice mi sono arrivate, oppure me le sono inventate vedi tu. Sarebbe stata una scelta più d'impatto? Gratuita, forse? Meno prevedibile? Avrebbe giocato meglio sul tema del contest sconvolgere l'ideale di maternità al punto da farlo scadere nel tabù? Non si sa. Si sa solo che io avrei apprezzato di più.


Ciao Giovanni,

Ho giocato un po' proprio sulla dualità del vuole mangiarlo o vuole adottarlo. A partire dallo scambio di battute sulla "torta".
Alla fine, mi suonava più la prima anche come tema del criminale bambino (vittima della società) e i veri criminali.

Ti dirò, avendo un figlio che per i primi 18 mesi di vita ha fatto due ore di nanna e una di pappa e pianti, la voglia di lanciarlo nel forno ti viene :D

Avatar utente
renton_simo
Messaggi: 15

Re: Al caldo

Messaggio#7 » giovedì 19 dicembre 2024, 16:04

Ciao, Mauro! Dunque. Racconto carino, semplice, molto lineare, non si fa alcuna difficoltà a star dietro al susseguirsi delle azioni, e questi sono tutti punti a favore. Forse l’aspetto che mi ha convinto di meno è stato il collegamento col tema. O meglio, capisco che, in un primo momento, potrebbe sembrare che Agata voglia prendere il bambino sotto la sua protezione, e che questo potenzialmente crei il contrasto con il finale. Tuttavia, non ho avuto la percezione dell’opposizione di un “contrario”. Un colpo di scena sì, ma non il “contrario”. Però, chiarisco, non pretendo che questa sensazione sia oggettiva.
Per quanto riguarda altri aspetti, forse ci stava una maggiore crudezza nel momento in cui il bambino viene preso e lanciato, qualcosa di più degli occhi spalancati in un misto di sorpresa e terrore a livello di reazioni emotive. Per il resto trovo che sia un racconto ben svolto. A presto!

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#8 » giovedì 19 dicembre 2024, 16:37

renton_simo ha scritto:Ciao, Mauro! Dunque. Racconto carino, semplice, molto lineare, non si fa alcuna difficoltà a star dietro al susseguirsi delle azioni, e questi sono tutti punti a favore. Forse l’aspetto che mi ha convinto di meno è stato il collegamento col tema. O meglio, capisco che, in un primo momento, potrebbe sembrare che Agata voglia prendere il bambino sotto la sua protezione, e che questo potenzialmente crei il contrasto con il finale. Tuttavia, non ho avuto la percezione dell’opposizione di un “contrario”. Un colpo di scena sì, ma non il “contrario”. Però, chiarisco, non pretendo che questa sensazione sia oggettiva.
Per quanto riguarda altri aspetti, forse ci stava una maggiore crudezza nel momento in cui il bambino viene preso e lanciato, qualcosa di più degli occhi spalancati in un misto di sorpresa e terrore a livello di reazioni emotive. Per il resto trovo che sia un racconto ben svolto. A presto!


Grazie mille!
Dal mio punto di vista, volevo porre l'accento del "contrario" sul chi sia il "criminale" della storia.
Terrò conto della nota sulle emozioni per la revisione ;)

Mardox
Messaggi: 24

Re: Al caldo

Messaggio#9 » sabato 21 dicembre 2024, 14:35

Ciaoo,

la cosa che mi ha colpito fin da subito è il fatto che la pasticceria è resa molto bene e sembra di sentire il profumi dei dolci. Si genera subito empatia verso il piccolo. Empatia che cresce con la preparazione della “torta del redento”. Poi mi ha colpito il modo in cui guarda le torte con occhi “famelici”, indicando che aveva davvero fame.
Forse la protagonista poteva essere caratterizzata un pochino di più, e anche il suo rapporto con l’agente (visto che non sembra sorpreso dal trattamento riservato al bimbo), ma capisco fosse necessario quel poco di ambiguità per il plot twist. Complessivamente l’ho trovato uno stile molto pulito ed efficace.
Il finale non me l’ero proprio aspettato, mi ero lasciato coinvolgere dalla dolcezza e dalla maternità che mi ispirava la protagonista. Rileggendo però i semi per il colpo di scena c’erano, tipo negli occhi febbrili o nell’ossessione che le serpeggiava nella mente. Quindi ottimo lavoro nella costruzione del racconto, per quanto mi riguarda. Il tema va a fondo con efficacia, la lettura è piacevole e, almeno per me, il coinvolgimento è alto.

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#10 » sabato 21 dicembre 2024, 21:52

Mardox ha scritto:Ciaoo,

la cosa che mi ha colpito fin da subito è il fatto che la pasticceria è resa molto bene e sembra di sentire il profumi dei dolci. Si genera subito empatia verso il piccolo. Empatia che cresce con la preparazione della “torta del redento”. Poi mi ha colpito il modo in cui guarda le torte con occhi “famelici”, indicando che aveva davvero fame.
Forse la protagonista poteva essere caratterizzata un pochino di più, e anche il suo rapporto con l’agente (visto che non sembra sorpreso dal trattamento riservato al bimbo), ma capisco fosse necessario quel poco di ambiguità per il plot twist. Complessivamente l’ho trovato uno stile molto pulito ed efficace.
Il finale non me l’ero proprio aspettato, mi ero lasciato coinvolgere dalla dolcezza e dalla maternità che mi ispirava la protagonista. Rileggendo però i semi per il colpo di scena c’erano, tipo negli occhi febbrili o nell’ossessione che le serpeggiava nella mente. Quindi ottimo lavoro nella costruzione del racconto, per quanto mi riguarda. Il tema va a fondo con efficacia, la lettura è piacevole e, almeno per me, il coinvolgimento è alto.


Grazie per i commenti!
Ogni spunto è sempre utile per riflettere in fase di revisione, o per rivedere l'idea in futuro quando tempo e caratteri non sono un problema ;)

Avatar utente
BruceLagogrigio
Messaggi: 446

Re: Al caldo

Messaggio#11 » lunedì 23 dicembre 2024, 19:42

In Terza persona. Tempo verbale: Prevalentemente passato remoto. Ambientazione: Pasticceria.
Genere: Grottesco/horror. Tema: Centrato.

Ciao Mauro, piacere di leggerti. Hai sicuramente un buono stile di scrittura, ti si legge con piacere. Hai puntato tutto suo plot twist finale che purtroppo effettivamente si intuisce (soprattutto avendo in mente il tema dell’edizione) e quello svaluta un po’ l’opera. Manca forse un po’ di ambientazione, non si intuisce in che epoca siamo, se è fantasy o meno e credo sia un’altra pecca. Forse per via dei tagli che hai dovuto fare. Sicuramente si poteva osare di più. Ciò non di meno come detto hai una buona penna.

Alla prossima.

Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Avatar utente
Andrea Furlan
Messaggi: 548

Re: Al caldo

Messaggio#12 » martedì 24 dicembre 2024, 0:17

Ciao Mauro,
piacere di trovarti qui, dopo aver condiviso le pagine della 365! Il tuo racconto mi è piaciuto, bella ambientazione semplice ma efficace, che ti lancia nel profumo e negli sbuffi di farina della pasticceria. Buona la costruzione dei personaggi e soprattutto della figura di Agata, energica e decisa, con il contraltare del poliziotto, un po’ stereotipato ma che in questa storia fa bene da spalla alla pasticcera. Ottimo il colpo di scena che centra il tema, non mi ero aspettato per nulla e che trasforma in profondo nero una storia buonista alla Oliver Twist. Unico suggerimento: sistemerei alcune frasi dei dialoghi che mi hanno un po’ buttato fuori strada e non ho trovato chiare, facendomi perdere immersione e scorrevolezza, come “Qui siamo al buono, agente.” e “Non possono scapparmi tutti?”

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 433

Re: Al caldo

Messaggio#13 » martedì 24 dicembre 2024, 16:22

Ciao Mauro,
piacere di averti letto!
Che colpo di scena. Stavo già formulando il mio giudizio tiepido sul tuo racconto quando hai ribaltato tutto così bene da avermi pure strappato una risatina. Non sono una sadica, giuro, ma il pezzo funziona al punto che diventa divertente: bravo! Manca un po’ di contesto, come ti è già stato fatto notare, ma i caratteri limitati hanno imposto delle scelte. L’esecuzione è perfettibile, però la prova è molto buona. Mi state mettendo molto in difficoltà.
A rileggerci,
Elisa

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#14 » martedì 24 dicembre 2024, 17:03

BruceLagogrigio ha scritto:In Terza persona. Tempo verbale: Prevalentemente passato remoto. Ambientazione: Pasticceria.
Genere: Grottesco/horror. Tema: Centrato.

Ciao Mauro, piacere di leggerti. Hai sicuramente un buono stile di scrittura, ti si legge con piacere. Hai puntato tutto suo plot twist finale che purtroppo effettivamente si intuisce (soprattutto avendo in mente il tema dell’edizione) e quello svaluta un po’ l’opera. Manca forse un po’ di ambientazione, non si intuisce in che epoca siamo, se è fantasy o meno e credo sia un’altra pecca. Forse per via dei tagli che hai dovuto fare. Sicuramente si poteva osare di più. Ciò non di meno come detto hai una buona penna.

Alla prossima.

Bruce.


Ciao, Bruce,

Grazie per il commento. Il limite dei caratteri mi blocca ancora un po', ma ci sto lavorando. Il racconto tutto intero mette bene i puntini dell'anno e del modo, ma tra tutte le cose ho pensato fosse la parte più "sacrificabile" ;)
Spero che il colpo di scena arrivi a chi legge il racconto senza "sapere" il tema.
Ultima modifica di Mauro Bennici il martedì 24 dicembre 2024, 17:11, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#15 » martedì 24 dicembre 2024, 17:06

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Mauro,
piacere di trovarti qui, dopo aver condiviso le pagine della 365! Il tuo racconto mi è piaciuto, bella ambientazione semplice ma efficace, che ti lancia nel profumo e negli sbuffi di farina della pasticceria. Buona la costruzione dei personaggi e soprattutto della figura di Agata, energica e decisa, con il contraltare del poliziotto, un po’ stereotipato ma che in questa storia fa bene da spalla alla pasticcera. Ottimo il colpo di scena che centra il tema, non mi ero aspettato per nulla e che trasforma in profondo nero una storia buonista alla Oliver Twist. Unico suggerimento: sistemerei alcune frasi dei dialoghi che mi hanno un po’ buttato fuori strada e non ho trovato chiare, facendomi perdere immersione e scorrevolezza, come “Qui siamo al buono, agente.” e “Non possono scapparmi tutti?”


Ciao, Andrea!

Non ci si ferma mai, per fortuna :D

La prima frase era la frase preferita di mia nonna quando la preparazione di qualcosa era quasi terminata, mi piaceva giocare con il significato di "buono", ma forse arriva in modo intenso solo a me.
La seconda, purtroppo, è un typo. L'avevo pensata con il punto esclamativo (!). Per enfatizzare che non era la prima volta che accadeva il fattaccio e che l'agente si era giustificato con il giudice che il reo si era dato alla fuga.

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#16 » martedì 24 dicembre 2024, 17:10

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Mauro,
piacere di averti letto!
Che colpo di scena. Stavo già formulando il mio giudizio tiepido sul tuo racconto quando hai ribaltato tutto così bene da avermi pure strappato una risatina. Non sono una sadica, giuro, ma il pezzo funziona al punto che diventa divertente: bravo! Manca un po’ di contesto, come ti è già stato fatto notare, ma i caratteri limitati hanno imposto delle scelte. L’esecuzione è perfettibile, però la prova è molto buona. Mi state mettendo molto in difficoltà.
A rileggerci,
Elisa


Ciao, Elisa!

Grazie per i commenti. L'ambientazione è presente purtroppo solo in quella che pensavo fosse la versione finale :D
Il colpo di scena l'ho seminato per quanto possibile e l'ambientazione era la parte dove c'erano meno "semine".
Contento di averti strappato una sadica risata per Natale ^_^

Avatar utente
Nihal
Messaggi: 67

Re: Al caldo

Messaggio#17 » martedì 24 dicembre 2024, 17:42

Ciao Mauro, ho letto con piacere il tuo racconto. Nella mia testa L’ ambientazione primo Novecento era invece ben chiara: il poliziotto che “scorta” un bambino povero e affamato, il negozio che è ancora principalmente un forno piuttosto che essere un classico bar come lo intendiamo noi oggi. Insomma, nella mia testa era così e non mi sono penato troppo perché non fosse specificato. Mi piace come hai ribaltato il tema ma (non te ne faccio una colpa visto che io ho avuto la stessa difficoltà) il finale mi pare un po’ troppo frettoloso. Il modo con cui hai svolto il tema mi piace molto.
Buona edizione!

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#18 » martedì 24 dicembre 2024, 19:38

Nihal ha scritto:Ciao Mauro, ho letto con piacere il tuo racconto. Nella mia testa L’ ambientazione primo Novecento era invece ben chiara: il poliziotto che “scorta” un bambino povero e affamato, il negozio che è ancora principalmente un forno piuttosto che essere un classico bar come lo intendiamo noi oggi. Insomma, nella mia testa era così e non mi sono penato troppo perché non fosse specificato. Mi piace come hai ribaltato il tema ma (non te ne faccio una colpa visto che io ho avuto la stessa difficoltà) il finale mi pare un po’ troppo frettoloso. Il modo con cui hai svolto il tema mi piace molto.
Buona edizione!


Ciao, Nihal!

Grazie mille :)
Anche questo è il bello di commentarci a vicenda, capire come viene vissuto in modo diverso un racconto.
Ogni testo ha il suo pubblico ed è naturale che sia così.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: Al caldo

Messaggio#19 » lunedì 30 dicembre 2024, 20:00

Un racconto decisamente buono con quel tocco di insanity che sono solito mettere io stesso nei miei testi, quindi non posso che apprezzare. Non mi ha convinto al cento per cento la prosa e alcune battute non proprio riuscite (su tutte quella domanda finale della guardia che stona tantissimo in quanto si fonde poco con la continuity del testo interrompendone la fruizione. Molto buona la declinazione del tema. Per me siamo dalle parti di un pollice quasi su.

Avatar utente
Mauro Bennici
Messaggi: 175

Re: Al caldo

Messaggio#20 » lunedì 30 dicembre 2024, 22:42

antico ha scritto:Un racconto decisamente buono con quel tocco di insanity che sono solito mettere io stesso nei miei testi, quindi non posso che apprezzare. Non mi ha convinto al cento per cento la prosa e alcune battute non proprio riuscite (su tutte quella domanda finale della guardia che stona tantissimo in quanto si fonde poco con la continuity del testo interrompendone la fruizione. Molto buona la declinazione del tema. Per me siamo dalle parti di un pollice quasi su.


Grazie Antico,
Purtroppo la domanda della guardia è colpa di un typo...
Doveva essere un punto esclamativo a sottolineare che non era la prima volta e che prima o poi lo avrebbero scoperto.

Torna a “Luca Nesler Edition - la Quarta della Dodicesima Era - 187° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite