L'anello
- Bescottina
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L'anello
L’anello
di Barbara Ottani
Le luci del ponte si riflettono sul diamante in lampi viola e gialli; le fontane scrosciano dall’arcata, sopra Elena e Lorenzo, e coprono il chiacchiericcio di chi, come loro, assiste ai giochi d’acqua dell’ultimo giorno dell’anno dalla balaustra del sotto-ponte.
Lui, in ginocchio, le porge un gioiello adagiato in un portagioie blu. Lei lo fissa con una mano sulla bocca e gli occhi sgranati umidi di lacrime.
«Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti?» la voce di Lorenzo trema quanto la sua mano. Una nuvoletta di vapore gli si condensa davanti alla faccia e si disperde nell’aria notturna. «È passato un anno esatto».
Elena annuisce, allunga le dita verso il gioiello, le ritrae. Trema anche lei e arretra di un passo, le pupille viaggiano su folla e selciato sconnesso. Lo ha percorso incerta sui tacchi altissimi. Loubutin nere, suola scarlatta. Un regalo di Lorenzo.
«Eri bellissima. Ti guardavano tutti, e tu camminavi come se chiunque fosse lì solo per te. Appena ti ho vista, ho pensato che questo anello poteva essere solo tuo», lui si alza, infila una mano in tasca, al riparo dall’aria fredda.
Le lacrime lasciano le palpebre di Elena, grossi diamanti liquidi che specchiano i giochi di luce: rosso e verde; viola e giallo; blu e rosso. Anche il suo volto pallido assume gli stessi colori.
«Lorenzo—» un singhiozzo le spezza la voce. Fa un altro passo indietro, urta con la schiena uno spettatore curioso, ne incontra lo sguardo. Lui ammicca all’anello e copre il sorriso con la sciarpa. Non è il solo che guarda la coppia, decine di occhi passano veloci tra le fontane e loro.
Lorenzo colma la distanza con Elena, una mano ancora protesa verso di lei, il portagioie spalancato sul palmo. «Lo sapevi già, quando l’hai incontrato?»
Lei stira un sorriso tremante, stringe la mano di Lorenzo. «Ci guardano», ammicca con le sopracciglia verso un gruppetto di ventenni che con sguardo rapito seguono ogni loro movimento.
Lui scuote la testa; a differenza di lei, sopra la linea della barba biondiccia, ha le guance rubizze. Parla a denti stretti, la sua voce ribolle: «Rispondimi».
L’espressione di lei si distende, anche se le lacrime continuano a scorrere. Con le dita traccia il contorno del solitario. «Tuo fratello non era la persona meravigliosa che credevi che fosse».
Le sopracciglia di Lorenzo si alzano sulla fronte corrugata, allarga gli occhi e socchiude la bocca. La richiude. «Allora sapevi chi ero».
Lei annuisce, lenta; altre lacrime. Il suo labbro trema; il rossetto se n’è andato tra cena e baci. «Lascia che ti spieghi…»
«Non hai niente da spiegare. Si è ucciso per te, perché tu l’hai spinto a farlo», Lorenzo ringhia, lascia andare il portagioie e le afferra la spalla, l’altra mano scatta fuori dalla tasca. Il coltello che stringe oltrepassa la lana del cappotto, penetra nell’addome; l’anello rimbalza sul selciato.
A occhi sgranati, lei soffoca un gemito. Lui spinge in alto il coltello, le dà una spinta.
Elena cade oltre la balaustra, tra i giochi d’acqua.
di Barbara Ottani
Le luci del ponte si riflettono sul diamante in lampi viola e gialli; le fontane scrosciano dall’arcata, sopra Elena e Lorenzo, e coprono il chiacchiericcio di chi, come loro, assiste ai giochi d’acqua dell’ultimo giorno dell’anno dalla balaustra del sotto-ponte.
Lui, in ginocchio, le porge un gioiello adagiato in un portagioie blu. Lei lo fissa con una mano sulla bocca e gli occhi sgranati umidi di lacrime.
«Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti?» la voce di Lorenzo trema quanto la sua mano. Una nuvoletta di vapore gli si condensa davanti alla faccia e si disperde nell’aria notturna. «È passato un anno esatto».
Elena annuisce, allunga le dita verso il gioiello, le ritrae. Trema anche lei e arretra di un passo, le pupille viaggiano su folla e selciato sconnesso. Lo ha percorso incerta sui tacchi altissimi. Loubutin nere, suola scarlatta. Un regalo di Lorenzo.
«Eri bellissima. Ti guardavano tutti, e tu camminavi come se chiunque fosse lì solo per te. Appena ti ho vista, ho pensato che questo anello poteva essere solo tuo», lui si alza, infila una mano in tasca, al riparo dall’aria fredda.
Le lacrime lasciano le palpebre di Elena, grossi diamanti liquidi che specchiano i giochi di luce: rosso e verde; viola e giallo; blu e rosso. Anche il suo volto pallido assume gli stessi colori.
«Lorenzo—» un singhiozzo le spezza la voce. Fa un altro passo indietro, urta con la schiena uno spettatore curioso, ne incontra lo sguardo. Lui ammicca all’anello e copre il sorriso con la sciarpa. Non è il solo che guarda la coppia, decine di occhi passano veloci tra le fontane e loro.
Lorenzo colma la distanza con Elena, una mano ancora protesa verso di lei, il portagioie spalancato sul palmo. «Lo sapevi già, quando l’hai incontrato?»
Lei stira un sorriso tremante, stringe la mano di Lorenzo. «Ci guardano», ammicca con le sopracciglia verso un gruppetto di ventenni che con sguardo rapito seguono ogni loro movimento.
Lui scuote la testa; a differenza di lei, sopra la linea della barba biondiccia, ha le guance rubizze. Parla a denti stretti, la sua voce ribolle: «Rispondimi».
L’espressione di lei si distende, anche se le lacrime continuano a scorrere. Con le dita traccia il contorno del solitario. «Tuo fratello non era la persona meravigliosa che credevi che fosse».
Le sopracciglia di Lorenzo si alzano sulla fronte corrugata, allarga gli occhi e socchiude la bocca. La richiude. «Allora sapevi chi ero».
Lei annuisce, lenta; altre lacrime. Il suo labbro trema; il rossetto se n’è andato tra cena e baci. «Lascia che ti spieghi…»
«Non hai niente da spiegare. Si è ucciso per te, perché tu l’hai spinto a farlo», Lorenzo ringhia, lascia andare il portagioie e le afferra la spalla, l’altra mano scatta fuori dalla tasca. Il coltello che stringe oltrepassa la lana del cappotto, penetra nell’addome; l’anello rimbalza sul selciato.
A occhi sgranati, lei soffoca un gemito. Lui spinge in alto il coltello, le dà una spinta.
Elena cade oltre la balaustra, tra i giochi d’acqua.
Re: L'anello
Ciao Barbara! Caratteri e tempo ok anche per te, buona LUCA NESLER EDITION!
- Signor_Darcy
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Re: L'anello
Ciao Barbara.
Racconto che si legge di un fiato, ben scritto, senza particolari intoppi stilistici. Alcune frasi (la nuvoletta) riuscite meglio di altre (il rossetto che se n’è andato, un po’ frettolosa).
Declinazione buona del tema, discreta anche la resa: so per esperienza di un mesetto fa come non sia facile giustificare una pugnalata a sorpresa in così pochi caratteri.
Una buona prova.
Racconto che si legge di un fiato, ben scritto, senza particolari intoppi stilistici. Alcune frasi (la nuvoletta) riuscite meglio di altre (il rossetto che se n’è andato, un po’ frettolosa).
Declinazione buona del tema, discreta anche la resa: so per esperienza di un mesetto fa come non sia facile giustificare una pugnalata a sorpresa in così pochi caratteri.
Una buona prova.
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Re: L'anello
L’anello di Barbara Ottani. Tema centrato. Le descrizioni sono rutilanti. Bello il diamante, che da un tocco di magia al testo. Lorenzo sembra essere sul punto di chiedere Elena in moglie, durante i giochi d’acqua, gli stessi di un anno prima. Invece no, lui l’accusa di aver spinto il fratello al suicidio e la uccide. Al lettore rimane qualche domanda: cos’ha combinato Elena, per arrivare a tanto?
- DamianoMeloni
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Re: L'anello
Ciao Barbara!
Un bel racconto che si legge con piacere. Mi piace l’interazione con l’ambiente che sei riuscita a creare.
Nota negativa, la fine mi è arrivata molto veloce, forse troppo. Un accenno fugace al passato e arriva la pugnalata. Forse avrei tolto qualche carattere all’inizio per dare più spessore alle motivazioni di Lorenzo.
Per il resto ci sono poche cose da dire se non che è stata una bella prova.
A presto!
Un bel racconto che si legge con piacere. Mi piace l’interazione con l’ambiente che sei riuscita a creare.
Nota negativa, la fine mi è arrivata molto veloce, forse troppo. Un accenno fugace al passato e arriva la pugnalata. Forse avrei tolto qualche carattere all’inizio per dare più spessore alle motivazioni di Lorenzo.
Per il resto ci sono poche cose da dire se non che è stata una bella prova.
A presto!
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1216
Re: L'anello
Ciao Barbara.
Ehm.. Ho letto il racconto quattro volte, e ho dei dubbi. Sì, chiaro, è scritto bene, con uno stile particolare molto descrittivo, direi lento, in cui lasci che i dettagli prendano il loro spazio a discapito, magari, dei dialoghi: c'è molto non detto in questo racconto.. Tanto che non sono riuscito a ricostruire la vicenda. Provo a spiegartela: Elena ha una relazione col fratello di Lorenzo, poi conosce Lorenzo, (hanno una relazione?), il fratello di Lorenzo si suicida, Lorenzo incolpa Elena e la uccide.. E l'anello a cosa serve? Mi sa che proprio non sono riuscito a ricostruire la vicenda. Aiutami tu..
Ehm.. Ho letto il racconto quattro volte, e ho dei dubbi. Sì, chiaro, è scritto bene, con uno stile particolare molto descrittivo, direi lento, in cui lasci che i dettagli prendano il loro spazio a discapito, magari, dei dialoghi: c'è molto non detto in questo racconto.. Tanto che non sono riuscito a ricostruire la vicenda. Provo a spiegartela: Elena ha una relazione col fratello di Lorenzo, poi conosce Lorenzo, (hanno una relazione?), il fratello di Lorenzo si suicida, Lorenzo incolpa Elena e la uccide.. E l'anello a cosa serve? Mi sa che proprio non sono riuscito a ricostruire la vicenda. Aiutami tu..
- Bescottina
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Re: L'anello
Signor_Darcy ha scritto:Ciao Barbara.
Racconto che si legge di un fiato, ben scritto, senza particolari intoppi stilistici. Alcune frasi (la nuvoletta) riuscite meglio di altre (il rossetto che se n’è andato, un po’ frettolosa).
Declinazione buona del tema, discreta anche la resa: so per esperienza di un mesetto fa come non sia facile giustificare una pugnalata a sorpresa in così pochi caratteri.
Una buona prova.
Ciao Signor Darcy! Grazie mille.
Sì, in effetti la coltellata è arrivata un po' a sorpresa pure per me, nel senso che all'inizio avevo pensato che lui la buttasse giù dal ponte, poi mi sono detta: "ma diamogliela una pugnalata! Così, per sicurezza. Metti che sopravvive..." ahahaha. Quindi ho cercato di mettere un paio di semine qua e là per far capire che lui avesse già il coltello pronto.
alexandra.fischer ha scritto:L’anello di Barbara Ottani. Tema centrato. Le descrizioni sono rutilanti. Bello il diamante, che da un tocco di magia al testo. Lorenzo sembra essere sul punto di chiedere Elena in moglie, durante i giochi d’acqua, gli stessi di un anno prima. Invece no, lui l’accusa di aver spinto il fratello al suicidio e la uccide. Al lettore rimane qualche domanda: cos’ha combinato Elena, per arrivare a tanto?
Grazie Alexandra! Esatto, la domanda rimane aperta perché la risposta non era il fulcro della narrazione, quanto lo è invece la conseguenza. Sono contenta che ti sia piaciuto :)
DamianoMeloni ha scritto:Ciao Barbara!
Un bel racconto che si legge con piacere. Mi piace l’interazione con l’ambiente che sei riuscita a creare.
Nota negativa, la fine mi è arrivata molto veloce, forse troppo. Un accenno fugace al passato e arriva la pugnalata. Forse avrei tolto qualche carattere all’inizio per dare più spessore alle motivazioni di Lorenzo.
Per il resto ci sono poche cose da dire se non che è stata una bella prova.
A presto!
Ammetto che ho tenuto rapida la fine perché per Elena è chiaro cosa sta per succedere fin da quando vede l'anello, e non volevo cadere nella trappola dei dialoghi "as you know, Bob", visto che entrambi sanno cosa sta succedendo. L'unica sorpresa, per Lorenzo, è che lei sappia chi è lui.
Grazie, sono felice che ti sia piaciuto!
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Barbara.
Ehm.. Ho letto il racconto quattro volte, e ho dei dubbi. Sì, chiaro, è scritto bene, con uno stile particolare molto descrittivo, direi lento, in cui lasci che i dettagli prendano il loro spazio a discapito, magari, dei dialoghi: c'è molto non detto in questo racconto.. Tanto che non sono riuscito a ricostruire la vicenda. Provo a spiegartela: Elena ha una relazione col fratello di Lorenzo, poi conosce Lorenzo, (hanno una relazione?), il fratello di Lorenzo si suicida, Lorenzo incolpa Elena e la uccide.. E l'anello a cosa serve? Mi sa che proprio non sono riuscito a ricostruire la vicenda. Aiutami tu..
Ciao, Matteo. Sì, il racconto è molto descrittivo perché ho usato una focalizzazione esterna, quindi non potevo usare il fraseggio interiore di nessuno e non ho un narratore onnisciente che possa spiegare, tutto per non bruciare il colpo di scena: sia che focalizzassi su Elena so su Lorenzo, sarebbe stato chiaro fin da subito che non era una proposta di matrimonio. Proprio per via dell'anello. Elena infatti inizia a cercare una via di fuga nel momento stesso in cui vede l'anello. Forse con più caratteri a disposizione per poter usare ancora più show sarebbe stato più chiaro che lei cerca una via di fuga e non la trova, perché avrei potuto definire meglio il contorno ambientale.
Fondamentalmente Elena stava col fratello di Lorenzo (che non era una bella persona), lui le aveva chiesto di sposarlo e lei aveva accettato, poi in qualche modo è riuscita a farlo suicidare (sarà vero? Lorenzo ne è sicuro, lei non nega). Lorenzo sa che è colpa di lei, se suo fratello si è ucciso (potrebbe essere vero, potrebbe non esserlo, è la verità di Lorenzo, in fin dei conti). L'ha trovata, ha iniziato a uscire con lei convinto che lei non sapesse chi era, e dopo un anno usa lo stesso anello con cui il fratello le aveva fatto la proposta per farle sapere che si sta per vendicare.
So che è stato un rischio usare l'esterna per un tipo di storia del genere, ma oltre a non bruciarmi i colpi di scena, volevo l'effetto "passante che assiste alla cosa senza sapere nulla di questi due".
- Manuel Marinari
- Messaggi: 341
Re: L'anello
Ciao Barbara, hai uno stile che mi piace. Le scene sono ben descritte, i colori, l'atmosfera. Davvero bello, complimenti.
Forse l'incipit, il primo periodo, sarebbe stato meglio spezzarlo in due, ci sono molte informazioni in due righe di testo e non è semplice leggere e recepire tutto insieme. Almeno, per me.
La voce narrante che hai utilizzato non mi è dispiaciuta, anche se poteva starci un pdv focalizzato in Lorenzo.
Il ritmo finale l'ho trovato corretto, dona velocità e voglia di arrivare in fondo. Crea l'atmosfera adatta a quel che sta per accadere.
La trama regge un pò meno, forse è il punto debole del racconto. Non ci sono, secondo me, tutte le semine necessarie per dare coerenza al finale.
Uno spunto, giusto per dare un suggerimento:
"Lui, in ginocchio, le porge un gioiello adagiato in un portagioie blu. (...) «Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti?» la voce di Lorenzo trema quanto la sua mano."
Il tremore della mano e della voce arrivano a chi legge a fatto compiuto, quando ormai ho letto che sta in ginocchio, che porge l'anello e che il protagonista ha parlato. Mi ero figurato un momento diverso da quello che poi hai mostrato in scena. Mi era parso fiero e stoico, invece era tremante, in un momento di fragilità e vulnerabilità?.
Prova a riformulare invertendo o amalgamando gestualità e parte emotiva.
Spero di essere riuscito a spiegarmi.
Una buona prova.
Alla prossima, buona edition.
Forse l'incipit, il primo periodo, sarebbe stato meglio spezzarlo in due, ci sono molte informazioni in due righe di testo e non è semplice leggere e recepire tutto insieme. Almeno, per me.
La voce narrante che hai utilizzato non mi è dispiaciuta, anche se poteva starci un pdv focalizzato in Lorenzo.
Il ritmo finale l'ho trovato corretto, dona velocità e voglia di arrivare in fondo. Crea l'atmosfera adatta a quel che sta per accadere.
La trama regge un pò meno, forse è il punto debole del racconto. Non ci sono, secondo me, tutte le semine necessarie per dare coerenza al finale.
Uno spunto, giusto per dare un suggerimento:
"Lui, in ginocchio, le porge un gioiello adagiato in un portagioie blu. (...) «Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti?» la voce di Lorenzo trema quanto la sua mano."
Il tremore della mano e della voce arrivano a chi legge a fatto compiuto, quando ormai ho letto che sta in ginocchio, che porge l'anello e che il protagonista ha parlato. Mi ero figurato un momento diverso da quello che poi hai mostrato in scena. Mi era parso fiero e stoico, invece era tremante, in un momento di fragilità e vulnerabilità?.
Prova a riformulare invertendo o amalgamando gestualità e parte emotiva.
Spero di essere riuscito a spiegarmi.
Una buona prova.
Alla prossima, buona edition.
Manuel Marinari
- Stefano Scudeler
- Messaggi: 105
Re: L'anello
Ciao Barbara!
Sono sempre contento di commentare i tuoi racconti perchè crei immagini e colori veramente vividi con le parole. Ti invidio molto questa dote.
Passando al succo, hai detto che hai voluto usare un narratore non focalizzato per non rovinare il twist finale. Secondo me avresti potuto usare la prima persona focalizzata in Elena e non avresti rovinato nulla. Quando compariva l'anello, le avresti fatto pensare "cazzo, ma questo chi è?". Siccome questa scoperta arriva abbastanza vicina alla fine del racconto (che era già breve a causa dei 3000 caratteri), non avresti rovinato nulla. Anzi.
Rimane una buona idea e centra il tema, anche se con tutti quei testimoni forse non mi sarei aspettato anche la coltellata.
Buona edition e buone feste!
Sono sempre contento di commentare i tuoi racconti perchè crei immagini e colori veramente vividi con le parole. Ti invidio molto questa dote.
Passando al succo, hai detto che hai voluto usare un narratore non focalizzato per non rovinare il twist finale. Secondo me avresti potuto usare la prima persona focalizzata in Elena e non avresti rovinato nulla. Quando compariva l'anello, le avresti fatto pensare "cazzo, ma questo chi è?". Siccome questa scoperta arriva abbastanza vicina alla fine del racconto (che era già breve a causa dei 3000 caratteri), non avresti rovinato nulla. Anzi.
Rimane una buona idea e centra il tema, anche se con tutti quei testimoni forse non mi sarei aspettato anche la coltellata.
Buona edition e buone feste!
- Bescottina
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Re: L'anello
Manuel Marinari ha scritto:Ciao Barbara, hai uno stile che mi piace. Le scene sono ben descritte, i colori, l'atmosfera. Davvero bello, complimenti.
Forse l'incipit, il primo periodo, sarebbe stato meglio spezzarlo in due, ci sono molte informazioni in due righe di testo e non è semplice leggere e recepire tutto insieme. Almeno, per me.
La voce narrante che hai utilizzato non mi è dispiaciuta, anche se poteva starci un pdv focalizzato in Lorenzo.
Il ritmo finale l'ho trovato corretto, dona velocità e voglia di arrivare in fondo. Crea l'atmosfera adatta a quel che sta per accadere.
La trama regge un pò meno, forse è il punto debole del racconto. Non ci sono, secondo me, tutte le semine necessarie per dare coerenza al finale.
Uno spunto, giusto per dare un suggerimento:
"Lui, in ginocchio, le porge un gioiello adagiato in un portagioie blu. (...) «Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti?» la voce di Lorenzo trema quanto la sua mano."
Il tremore della mano e della voce arrivano a chi legge a fatto compiuto, quando ormai ho letto che sta in ginocchio, che porge l'anello e che il protagonista ha parlato. Mi ero figurato un momento diverso da quello che poi hai mostrato in scena. Mi era parso fiero e stoico, invece era tremante, in un momento di fragilità e vulnerabilità?.
Prova a riformulare invertendo o amalgamando gestualità e parte emotiva.
Spero di essere riuscito a spiegarmi.
Una buona prova.
Alla prossima, buona edition.
Ciao Manuel, intanto grazie per i complimenti.
Hai ragione sull'incipit, purtroppo ho dovuto cercare di dare tutte le informazioni che mi servivano nel minor spazio possibile. Avessi avuto anche solo 1000 caratteri in più sarebbe stato molto più facile spezzare le frasi, ma concordo con te è una paratassi un po' macchinosa anche per i miei gusti.
Purtroppo la focalizzazione su Lorenzo avrebbe bruciato il twist finale, a meno di non usare un narratore inaffidabile: lui sapeva cosa stava per fare e perché, quindi avrebbe dovuto mentire perché il finale reggesse e rischiava di essere recepito ancora peggio.
Speravo che il tremore della voce e della mano fosse coerente con l'emozione e l'agitazione di un uomo che chiede a una donna di sposarlo, peccato non sia arrivato ma ti ringrazio della nota. Forse se avessi messo prima della battuta il fatto che tremava, avrebbe rotto meno il film mentale.
Sono comunque felice che tu lo abbia apprezzato e grazie per i commenti :)
Stefano Scudeler ha scritto:Ciao Barbara!
Sono sempre contento di commentare i tuoi racconti perchè crei immagini e colori veramente vividi con le parole. Ti invidio molto questa dote.
Passando al succo, hai detto che hai voluto usare un narratore non focalizzato per non rovinare il twist finale. Secondo me avresti potuto usare la prima persona focalizzata in Elena e non avresti rovinato nulla. Quando compariva l'anello, le avresti fatto pensare "cazzo, ma questo chi è?". Siccome questa scoperta arriva abbastanza vicina alla fine del racconto (che era già breve a causa dei 3000 caratteri), non avresti rovinato nulla. Anzi.
Rimane una buona idea e centra il tema, anche se con tutti quei testimoni forse non mi sarei aspettato anche la coltellata.
Buona edition e buone feste!
Ciao Stefano!
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti.
Potrei tentare di raccontare in diversi modi questo stesso momento per vedere con che voce narrante rende meglio, senza soffermarmi sul limite di caratteri, giusto per fare una prova. Forse sì, anche col pov focalizzato su Elena avrebbe reso bene.
La coltellata non me la aspettavo nemmeno io, ma alla fine l'ho inserita perché tanto l'idea di Lorenzo era comunque buttarla giù dal ponte, quindi non gli interessava essere visto o preso, anzi, era una cosa che dava per certo.
Buona edition anche a te e buone feste :)
- Stefano Scudeler
- Messaggi: 105
Re: L'anello
Buona idea quella di provare i diversi POV!
Per quanto riguarda la coltellata... Secondo me se la togli, lui può ancora sperare di farla franca. Può sempre dire che lei è scivolata.
Sarebbe interessante il POV di Elena con la coltellata e di Lorenzo senza...
Brava comunque, spero di rileggerti presto!
Per quanto riguarda la coltellata... Secondo me se la togli, lui può ancora sperare di farla franca. Può sempre dire che lei è scivolata.
Sarebbe interessante il POV di Elena con la coltellata e di Lorenzo senza...
Brava comunque, spero di rileggerti presto!
Re: L'anello
Bello, una situazione romantica nella quale sembra di sentire suoni di violini e canti melodiosi di uccellini sui cui suoni piomba poi una nube cupa, pesante, distruttiva.
Ci si aspetta la classica proposta di matrimonio e si finisce in un omicidio.
Ben scritto tenendo conto dell’esiguo numero di battute a disposizione. Credo arrivi senza problemi il messaggio celato. Mi è piaciuto molto
Ci si aspetta la classica proposta di matrimonio e si finisce in un omicidio.
Ben scritto tenendo conto dell’esiguo numero di battute a disposizione. Credo arrivi senza problemi il messaggio celato. Mi è piaciuto molto
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Re: L'anello
Ciao Barbara!
Allora, il racconto è scritto abbastanza bene. Purtroppo è tutto descritto da un narratore esterno, e manca completamente l’interiorità dei personaggi, il che mi ha lasciato abbastanza confuso.
C’è un anello, ok. E Lorenzo le dice che è bellissima. Ma quindi stanno insieme? Lei pensa che lui le stia chiedendo di sposarlo? Poi lui le chiede “lo sapevi già, quando l’hai incontrato?”. Incontrato chi? Sapevi cosa? Se fossimo interni a lui, vedremmo la rabbia. Se fossimo interni a lei, vedremmo… tristezza? Senso di colpa? Invece purtroppo così non vediamo niente.
In generale, la scrittura e i dettagli puntuali non mi dispiacciono, ma molte cose rimangono poco chiare, quindi per me prova non superata appieno.
Allora, il racconto è scritto abbastanza bene. Purtroppo è tutto descritto da un narratore esterno, e manca completamente l’interiorità dei personaggi, il che mi ha lasciato abbastanza confuso.
C’è un anello, ok. E Lorenzo le dice che è bellissima. Ma quindi stanno insieme? Lei pensa che lui le stia chiedendo di sposarlo? Poi lui le chiede “lo sapevi già, quando l’hai incontrato?”. Incontrato chi? Sapevi cosa? Se fossimo interni a lui, vedremmo la rabbia. Se fossimo interni a lei, vedremmo… tristezza? Senso di colpa? Invece purtroppo così non vediamo niente.
In generale, la scrittura e i dettagli puntuali non mi dispiacciono, ma molte cose rimangono poco chiare, quindi per me prova non superata appieno.
- Gabriele Dolzadelli
- Messaggi: 374
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Re: L'anello
Ciao Barbara, piacere di trovarti!
Il problema di questo racconto credo che consista essenzialmente nel non detto.
Questo perché i sottintesi riguardano elementi fin troppo importanti al fine della comprensione della storia.
Ho dovuto rileggerlo tre volte per capire il rapporto tra la donna e Lorenzo. All'inizio ero in dubbio se i due si fossero frequentati oppure no, se invece lui si fosse presentato mostrandole l'anello e basta.
Ma nel racconto si parla di un anno in cui i due si conoscono e la domanda sorge spontanea: perché Lorenzo avrebbe aspettato un anno per attuare questo piano? A che scopo? Mi sembra un po' esagerato.
Lei, inoltre, mostra di averlo riconosciuto già da un po'. Perché non insospettirsi, quindi, che il suo fidanzato le abbia tenuto nascosto di essere il fratello del suo ex morto suicida?
Infine butti alcuni dettagli sul rapporto tra la donna e l'ex, sul suo non essere una buona persona. Era necessario, dato che non viene spiegato?
Mi sono preso la briga di leggere le tue risposte agli altri commenti e ho notato che su alcune cose non avevi le idee chiare in fase di progettazione, lasciando fin troppo all'immaginazione del lettore.
Secondo me, per una buona riuscita di questi escamotage, è necessario che l'autore abbia ben chiare le dinamiche, anche se non intende mostrarle tutte a chi legge.
Complimenti comunque per l'idea.
Buona edition!
Il problema di questo racconto credo che consista essenzialmente nel non detto.
Questo perché i sottintesi riguardano elementi fin troppo importanti al fine della comprensione della storia.
Ho dovuto rileggerlo tre volte per capire il rapporto tra la donna e Lorenzo. All'inizio ero in dubbio se i due si fossero frequentati oppure no, se invece lui si fosse presentato mostrandole l'anello e basta.
Ma nel racconto si parla di un anno in cui i due si conoscono e la domanda sorge spontanea: perché Lorenzo avrebbe aspettato un anno per attuare questo piano? A che scopo? Mi sembra un po' esagerato.
Lei, inoltre, mostra di averlo riconosciuto già da un po'. Perché non insospettirsi, quindi, che il suo fidanzato le abbia tenuto nascosto di essere il fratello del suo ex morto suicida?
Infine butti alcuni dettagli sul rapporto tra la donna e l'ex, sul suo non essere una buona persona. Era necessario, dato che non viene spiegato?
Mi sono preso la briga di leggere le tue risposte agli altri commenti e ho notato che su alcune cose non avevi le idee chiare in fase di progettazione, lasciando fin troppo all'immaginazione del lettore.
Secondo me, per una buona riuscita di questi escamotage, è necessario che l'autore abbia ben chiare le dinamiche, anche se non intende mostrarle tutte a chi legge.
Complimenti comunque per l'idea.
Buona edition!
- IL GLADIATORE
- Messaggi: 147
Re: L'anello
Ciao Barbara, senza dubbio un racconto scritto con una buona consapevolezza stilistica, si vede che sai come usare tecniche e strumenti di stile. Quello che penalizza il tutto è la trama che presenta una struttura un po' debole. Il problema principale è il sottotesto in eccesso, nel senso che ci sono elementi rimasti non detti che avrebbero permesso più comprensioe, soprattutto per quanto riguarda il finale che arriva troppo all'improvviso. Una semina un po' più marcata, anche penalizzando le descrizioni della parte, non avrebbe tolto niente al racconto ma lo avrebbe arricchito. Direi un pollice tendente al positivo in modo brillante e poco solido.
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