Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 dicembre con un tema di Luca Nesler (scrittore, formatore, minuticontatista) e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
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antico
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Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 17 dicembre 2024, 2:15

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BENVENUTI ALLA LUCA NESLER EDITION, LA QUARTA DELLA DODICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 187° ALL TIME!

Questo è il gruppo MELCHIOR della LUCA NESLER EDITION con LUCA NESLER come guest star.

Gli autori del gruppo MELCHIOR dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ULRICH.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo HILDA.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da LUCA NESLER. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DODICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo MELCHIOR:

Colloqui scolastici, di Elisa Belotti, ore 22.20, 2936 caratteri
Luna, di Bruce Lagogrigio, ore 23.41, 2997 caratteri
Mourning Wheels, di Daniele Villa, ore 00.18, 2998 caratteri
Terzo occhio, di Andrea Furlan, ore 00.38, 2991 caratteri
Mt. UFO, di Azzurra Mackenzie, ore 23.56, 2977 caratteri
Come sei bella quando sorridi, di Jacopo Poiana, ore 00.16, 2961 caratteri
Ripieni di pensieri, di Giovanni Attanasio, ore 23.03, 2877 caratteri
Il grande giorno, di Mardox, ore 23.27, 2944 caratteri
Carter porta il peso della colpa, di Simone Lupi, ore 00.50, 2929 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 26 DICEMBRE per commentare i racconti del gruppo ULRICH Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 27 DICEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo ULRICH e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ULRICH.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA LUCA NESLER EDITION A TUTTI!



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Bescottina
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 18 dicembre 2024, 16:21

Questa volta è stato davvero difficile scegliere la classifica, soprattutto per il podio. C'erano degli ottimi racconti!

Classifica:
1. Ripieni di Pensieri di Giovanni Attanasio
2. Mourning Wheels di Daniele Villa
3. Carter porta il peso della colpa di Simone Lupi
4. Terzo Occhio di Andrea Furlan
5. Come sei bella quando sorridi di Jacopo Poiana
6. Luna di Bruce Lagogrigio
7. Mt. UFo di Azzurra McKenzie
8. Il grande giorno di Mardox
9. Colloqui scolastici di Elisa Belotti

E qua sotto le varie valutazioni

Ripieni di Pensieri di Giovanni Attanasio
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Mourning Wheels Daniele Villa
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Carter porta il peso della colpa di Simone Lupi
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Terzo Occhio di Andrea Furlan
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Come sei bella quando sorridi di Jacopo Poiana
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Luna di Bruce Lagogrigio
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Mt. UFo di Azzurra McKenzie
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Il grande giorno di Mardox
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Colloqui scolastici di Elisa Belotti
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frafo
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 19 dicembre 2024, 11:56

Ebbene, c'è sempre una prima volta! Cercherò di essere chiaro nei miei commenti.
Comunque, quale in un modo quale in un altro, tra pregi e difetti, tutti i racconti che ho letto/sto leggendo hanno un qualcosa di unico, quindi, complimenti a tutti!

Classifica:
1. Ripieni di Pensieri
2. Mourning Wheels
3. Carter porta il peso della colpa
4. Mt. UFO
5. Come sei bella quando sorridi
6. Terzo Occhio
7. Luna
8. Il grande giorno
9. Colloqui scolastici

Commenti:
Ripieni di Pensieri
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Mourning Wheels
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Carter porta il peso della colpa
► Mostra testo


Mt. UFO
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Come sei bella quando sorridi
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Terzo Occhio
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Luna
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Il grande giorno
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Colloqui scolastici
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Francesco Michele Forciniti

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matt_heels
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » giovedì 19 dicembre 2024, 18:40

Ciao, eccomi qui a stilare la mia prima classifica... e non è stato affatto semplice!
Tutti i racconti mi hanno lasciato qualcosa, nessuno escluso. Siccome non riuscivo a decidermi, ho creato delle categorie (tipo attinenza al tema, scrittura, sceneggiatura...) e ho fatto una media. Non posterò i voti, ma sappiate che le distanze tra le varie posizioni sono state minime.

Classifica:
1. Ripieni di Pensieri di Giovanni Attanasio
2. Carter porta il peso della colpa di Simone Lupi
3. Mourning Wheels di Daniele Villa
4. Terzo Occhio di Andrea Furlan
5. Come sei bella quando sorridi di Jacopo Poiana
6. Luna di Bruce Lagogrigio
7. Mt. UFo di Azzurra McKenzie
8. Il grande giorno di Mardox
9. Colloqui scolastici di Elisa Belotti

Commenti:

Ripieni di Pensieri
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Carter porta il peso della colpa
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Mourning Wheels
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Terzo Occhio
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Come sei bella quando sorridi
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Luna
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Mt. UFo
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Il grande giorno
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Colloqui scolastici
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AndreaCrevola
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » venerdì 20 dicembre 2024, 19:06

1) LUNA, di Bruce Lagogrigio
2) TERZO OCCHIO, di Andrea Furlan
3) RIPIENI DI PENSIERI, di Giovanni Attanasio
4) MOURNING WHEELS, di Daniele Villa
5) COLLOQUI SCOLASTICI, di Elisa Belotti
6) IL GRANDE GIORNO, di Mardox
7) MT. UFO, di Azzurra Mackenzie
8) CARTER PORTA IL PESO DELLA COLPA, di Simone Lupi
9) COME SEI BELLA QUANDO SORRIDI, di Jacopo Poiana.

COLLOQUI SCOLASTICI, di Elisa Belotti
Ciao Elisa, piacere di averti letto e auguri.
Il racconto è incentrato sul dialogo tra due persone, con battute che solitamente sono pronunciate in modo invertito. Il gioco è far pensare al lettore che la situazione sia stereotipata (il docente che si lamenta con un genitore) per poi ribaltare il punto di vista sul finale. Il tema direi che è centrato.
Il dialogo è scorrevole. Forse la ripetizione del troncamento improvviso delle parole dell'insegnante è un po' ecccessiva, anche se comprendo l'effetto che ne volevi trarre. E' un po' mancante l'ambientazione: non si capisce bene dove il dialogo avvenga.
Per me, un buon racconto.

LUNA, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di averti letto e auguri.
Il racconto ha un buon inizio, intimo e ben scritto. Segue una "chiamata all'avventura" e l'azione del protagonista ad adempiere al suo dovere. Nel mentre, riceve una notizia che lo turba e lo spinge a riflettere ancora sui propri sentimenti. Buoni i dettagli sensoriali, che pur essenziali aiutano a capire il contesto fantascientifico.
In termini di struttura, il racconto ha un'architettura buona. C'è un conflitto tra i due personaggi, che hanno desideri opposti e forse inconciliabili. Sono un po' scettico sull'aderenza al tema, che non è così evidente se stava in questa differenza di obiettivi.
Di per sé, un buon racconto, per me.

MOURNING WHEELS, di Daniele Villa
Ciao Daniele, piacere di averti letto e auguri.
Ho dovuto leggere la tua spiegazione per capire il twist del tuo racconto: sinceramente mi pare poco comprensibile. Non ci sono elementi per ipotizzare che entri in gioco un elemento soprannaturale o che comunque prefiguri il cambio di prospettiva. L'idea è interessante, ma non sono riuscito a coglierla dalla lettura e quindi non la posso considerare riuscita. Dovresti chiarire meglio questa parte di passaggio.
Stilisticamente è un buon lavoro, fluido e con immagini chiare e coinvolgenti.

TERZO OCCHIO, di Andrea Furlan
Ciao Andrea, piacere di averti letto e auguri.
Il racconto è diviso in tre micro-scene. Nella prima il protagonista cerca nella droga una fuga dal dolore. Nella seconda, aspetta la figlia fuori da scuola e le parla. Nella terza, padre e figlia conversano in un bar. Nel finale, scopriamo che l'ex tossico è diventato un imprenditore nel settore tecnologico.
Partendo dal tema, mi è poco chiaro in quale aspetto del racconto stia. Certo, il personaggio ha un percorso "dall'inferno al paradiso", ma mi sembra poco. Per me, quindi il tema non è centrato in pieno (per quel che vale).
Prendendo il racconto di per sé, invece, le prime due scene sono a mio avviso le meglio riuscite. Nella terza, a stonare è proprio la rivelazione della nuova vita del protagonista perché non è preparata dalle parti precedenti. Secondo me questo dettaglio, anzi, distoglie il lettore dalla redenzione interiore del personaggio ed è un po' fine a se stessa. Come provocazione, ho provato a leggere il finale saltando quella parte e mi sembra regga benissimo.

MT. UFO, di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra, piacere di averti letto e auguri.
Un gruppo di ragazzi esplora un montagna in cerca di alieni e - purtroppo per loro - li trova.
Il racconto è divertente. Il tema c'è, anche se devo dire che è un po' prevedibile. Niente di grave.
Passando agli aspetti meno riusciti, secondo me c'è un personaggio di troppo. Quando sono più di due, è difficile aiutare il lettore a seguire bene la narrazione. Non dico che non si possa, ma in questo caso l'operazione non è pienamente riuscita a mio avviso.
Altri dettagli: avrei tenuto i nomi dei personaggi coerenti tra loro. Due hanno nomi esotici, il terzo si chiama Danilo.
A primo colpo, quando hai scritto della pressione "simil Giove", io ho pensato a un valore enormemente maggiore che sulla Terra. Sono andato a verificare: ho scoperto che la pressione è simile a quella terrestre solo nella parte più esterna. Quindi, il tuo racconto è scientificamente plausibile... però controintuitivo da questo punto di vista, giacché normalmente la pressione su Giove raggiunge valori molto maggiori. Diciamo che, ai fini del racconto e se ne eri consapevole, ti sei andata a cercare un potenziale problema.

COME SEI BELLA QUANDO SORRIDI, di Jacopo Poiana.
Ciao Jacopo, piacere di averti letto e auguri.
Il racconto affronta il tema presentandoci una donna di successo e affascinante nel momento della sua celebrazione per un premio ricevuto. La donna è ammirata e invidiata. Sembra felice e appagata. Nella seconda parte, Laura rientra a casa e scopriamo che era tutta una facciata. Il tema per me è centrato.
Qualche appunto.
Nella parte iniziale, il dialogo con Marco mi è parso poco fluido e lento.
Non aiuta, a mio avviso, l'uso dei due punti di vista (quello esterno del narratore e quello interno di Laura) in parallelo. Potevi usare una terza focalizzata per rendere questa parte e il resto del racconto più coinvolgente.
Mi manca anche qualche dettaglio sul premio vinto da Laura: non che sia fondamentale, ma aiuterebbe a immaginare meglio il contesto.

RIPIENI DI PENSIERI, di Giovanni Attanasio
Ciao Giovanni, piacere di averti letto e auguri.
Nel racconto, un "precisino" che vuol mostrare quanto sia bella la nuova casa aspetta due ospiti a quanto pare specializzati in "commenti poco delicati". Stile gradevole e ben caratterizzato. Ha il pregio di lasciare impresse le immagini, i personaggi e la situazione che descrivi nel finale. Qualche dubbio sulla struttura generale, dato che non ho trovato un vero sviluppo della storia / personaggi se non il rovesciamento finale. Come scrivi in un altro commento, lo scopo era dipingere una specie di scenetta.

IL GRANDE GIORNO, di Mardox
Ciao Mardox, piacere di averti letto e auguri.
Nel racconto, la protagonista (ci si mette un po' troppo a capire che è una "lei") affronta il gran giorno di una cerimonia che si rivela una sorta di rito sacrificale. In questo ribaltamento si esprime il tema.
Dal punto di vista stilistico, le mie osservazioni riguardano l'insistenza della protagonista a commentare le immagini che le si parano di fronte. Di per sé, rappreentano la voce del personaggio ma tendono a rallentare lo sviluppo della narrazione. In altri termini, avrei lasciato che parlassero di più le immagini stesse. Per esempio: "Nella sua lingua mi sta dicendo..." è ridondante rispetto al mostrare l'azione del cucciolo (nota: potevi evitare la ripetizione di "lingua"). Non sono veri problemi, ma ti invito a valutare il mio punto di vista.
Infine, ma questa è una nota personale, non amo gli incipit dei personaggi che si svegliano: sono un mezzo luogo comune e - in questo caso - rendono troppo sbrigativa la vicenda: in pochi minuti si passa dal letto alla pira.


CARTER PORTA IL PESO DELLA COLPA, di Simone Lupi
Ciao Simone, piacere di averti letto e auguri.
Il racconto è il punto di vista del protagonista sulla ricomparsa di un vecchio amico, unico incolpato di una bravata / crimine commesso vent'anni prima. Dapprima l'amico viene trattato con diffidenza, poi il protagonista sembra voler quasi riallacciare i rapporti ma infine quello decide di partire.
Dal punto di vista del tema, non ho capito come tu lo abbia voluto affrontare. Forse il "contrario" sta nel fatto che l'unico a essersi veramente liberato dalla colpa è Carter?
Qualche altro appunto: perché tutti questi nomi inglesi? Il racconto sembra ambientato in Italia, in un paesino di provincia. Questa scelta rende il racconto meno coinvolgente, per me. Secondariamente, 18 anni di carcere per un incendio sono un po' troppi: forse ci dovevi piazzare una vittima, oppure accorciare la detenzione. Infine, avrei eliminato la prima riga: avrei lasciato che fosse il resto del racconto a spiegare la situazione psicologica di Carter e del protagonista. Mi sembra che l'inizio sia più fluido, senza quella spiegazione.

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La Ele95
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » sabato 21 dicembre 2024, 16:17

Ciao a tutti! Eccomi con la classifica per questa edizione. Complimenti a tutti gli autori del gruppo!

1) Carter porta il peso della colpa di Simone Lupi
2) Ripieni di pensieri di Giovanni Attanasio
3) Mourning Wheels di Daniele Villa
4) Come sei bella quando sorridi di Jacopo Poiana
5) Mt. Ufo di Azzurra Mackenzie
6) Terzo occhio di Andrea Furlan
7) Luna di Bruce LagoGrigio
8) Colloqui scolastici di Elisa Belotti
9) Il grande giorno di Mardox

1) "Carter porta il peso della colpa" Simone Lupi
Ciao Simone e benvenuto! Ho apprezzato tantissimo il tuo racconto: semplice, lineare senza tanti fronzoli: il tema a mio parere è ben centrato e lo snoccioli bene fin dall'inizio. Avrei evitato la prima riga iniziale in quanto a mio parere svela troppo e dà subito l'idea di dove tu voglia andare a parare. Un racconto ben amalgamato con un finale malinconico. Fà riflettere il fatto che l'unico che si è fatto il carcere è anche l'unico che è riuscito ad andare avanti, a perdonare gli amici di un tempo i quali forse quasi pensavano a un modo per toglierlo di mezzo. Una buona prova, buon contest!

2)"Ripieni di pensieri" di Giovanni Attanasio
Ciao Giovanni! Che dire... il tuo racconto mi ha decisamente colpita e mi ha letteralmente lasciata con la bocca aperta. Il colpo di scena finale è stato da te attentamente studiato e tutta la parte iniziale prepara il lettore al succedere di esso. Ho colto solo a fine lettura il vero senso della "naticata" e del "mi spacco il culo". Sei riuscito anche a caratterizzare e dare un certo spessore ai protagonisti, urtanti come pochi.Sono un'amante di racconti e libri disturbanti quindi non potevo che apprezzarlo. Per me voto 10 super meritato!

3)" Mourning Wheels" di Daniele Villa
Ciao Daniele, il tuo è uno dei racconti che ho maggiormente apprezzato e a mio parere sei ben riuscito a centrare il tema. Devo dirti però che avevo dato un'interpretazione diversa da quella da te voluta: pensavo che elio fosse sotto l'effetto di alcool o di qualche sostanza stupefacente, si fosse messo alla guida ed è successo ciò che è successo.La mia interpretazione è dettata anche dal fatto che tu citi le rinunce del padre per crescere il figlio e che quindi Elio con alcool e stupefacenti cercasse di nascondere i sensi di colpa verso Franco. Tutto ciò a mio parere non toglie pregio al tuo racconto che ho trovato ben scritto,scorrevole e senza particolari refusi. Purtroppo non conosco i due film che citi e mi è stato difficile cogliere del paranormale nel tuo racconto ad una prima lettura. Ti auguro un buon contest!

4)" Come sei bella quando sorridi" di Jacopo Poiana
Ciao Jacopo! Un bellissimo racconto con una tematica che purtroppo mi tocca sempre sul personale. Il tema pienamente centrato. Come ti è già stato fatto notare, il cambio di pov nella prima parte arreca qualche problemino di fluidità ma ho la stessa difficoltà anche io quando scrivo quindi non andrò aggiungere altro. L'unica cosa che forse avrei studiato meglio è la lettera di addio che non mi ha suscitato particolari emozioni e appare un po' ripetitiva. Per il resto tutto ok! Ti auguro una buona edition!

5) "Mt. Ufo" di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra, parto con il presupposto che a me il racconto è piaciuto molto e che a mio parere il tema è ben centrato. Mi è piaciuto questo finale molto crudo, forte e ben dettagliato. Ciò che purtroppo non è riuscita a convincermi pienamente è l'ambientazione: siamo su una montagna, parli di altitudine ma non credo ad altezze importanti giusto? Parli di paglia ma non accenni di neve o ghiacciai. Se non siamo ad altezze importanti, e quindi zone dove potrebbero esserci state altre persone, com'è possibile che loro siano i primi a scoprire queste creature? O sono sparite altre persone? Se così fosse, forse gli esploratori avrebbero potuto citarlo (al posto di parlare del padre e della passione per specie aliene). Per il resto tutto ok! Ti auguro un buon contest

6)"Terzo occhio" di Andrea Furlan
Ciao Andrea, tema centrato ed un interpretazione interessante, una redenzione personale che porta il protagonista a riconnettersi con la figlia. Una storia scorrevole e toccante, ben scritta e fluida. Pecca forse un pò sull'orginalità e la figlia, a mio parere, appare un pò troppo propositiva nei confronti di un padre che non solo non c'è mai stato ma che da bambina l'ha anche colpita: tu ora mi potrai dire che gli anni portano a dimenticare ma certe situazioni domestiche difficilmente non lasciano segni. Forse avrei reso Lucia un pò più fredda, stizzita o anche solo "sul chi va là" e avrei calcato un po' di più la mano sulla caratterizzazione del padre nella prima parte. Per il resto un buon racconto, di piacevole lettura! Buon contest!

7)"Luna" di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere Elena! Volevo farti i complimenti per l'idea che ho trovato davvero originale, il tema assolutamente centrato non sto neanche a parlarne. L'unica cosa che per me ha veramente indebolito tutto quanto è l'esecuzione in alcune parti del racconto che mi hanno portato a perdere il focus su chi stava parlando e su chi stava facendo cosa. Ho dovuto rileggerlo qualche volta per capire bene i punti ti di vista. Inoltre non avevo considerato il fatto che il telefono fosse di entrambi, quindi nella parte finale, in cui hai descritto la partenza, inizialmente mi sono persa pensando che fosse lui a dover partire! Per il resto tutto ok! E complimenti ancora per l'idea e aver fatto diventare la terra la luna!

8)"Colloqui scolastici" Elisa Belotti
Ciao Elisa, piacere Elena! La tematica che hai deciso di affrontare è molto attuale e altamente realistica, l'idea del tuo racconto potrebbe quasi essere usata come campagna pubblicitaria per sensibilizzare la società su queste situazioni. Ciò che mi ha convinto meno è stata la caratterizzazione dei personaggi, uno dei quali praticamente inesistente, costantemente interrotto a metà in modo molto fastidioso, e l'altro che ruba tutta la scena e riempie il lettore di parole, parole e parole: probabilmente avrei cercato di caratterizzare meglio queste due figure e dare il giusto spazio ad entrambe. Ti auguro una buona edition e alla prossima!

9) "Il grande giorno" Mardox
Ciao Mardox,a tua idea iniziale mi è piaciutae il tema lo hai colto ma a mio parere il racconto pecca un pò nell'eseguzione. Un primo consiglio che mi sento di darti è quello di stare attento all'uso delle parole e all'immagine che esse creano nella mente del lettore: ad esempio "atterro con un tonfo", addirittura? Stiamo parlando di una ragazza che scende dal letto non di un elicottero!
Alcune frasi potevano essere meno laboriose, meno ridondanti, e avresti avuto più spazio per spiegare un minimo questo rito o magari il perché questa ragazza è così felice di essere stata la prescelta.Ho apprezzato il fatto che hai finito il racconto con le stesse parole con cui lo hai iniziato: un circolo, inizio e fine che tornano.Alla prossima! Buon contest!
Elena.B

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M.M
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » domenica 22 dicembre 2024, 15:28

Eccoci con la mia top 9

1. Carter porta il peso della colpa, di Simone Lupi, ore 00.50, 2929 caratteri
2. Mourning Wheels, di Daniele Villa, ore 00.18, 2998 caratteri
3. Ripieni di pensieri, di Giovanni Attanasio, ore 23.03, 2877 caratteri
4. Luna, di Bruce Lagogrigio, ore 23.41, 2997 caratteri
5. Terzo occhio, di Andrea Furlan, ore 00.38, 2991 caratteri
6. Come sei bella quando sorridi, di Jacopo Poiana, ore 00.16, 2961 caratteri
7. Colloqui scolastici, di Elisa Belotti, ore 22.20, 2936 caratteri
8. Mt. UFO, di Azzurra Mackenzie, ore 23.56, 2977 caratteri
9. Il grande giorno, di Mardox, ore 23.27, 2944 caratteri


Carter porta il peso della colpa
concordo sull'eleganza del racconto. Non ho trovato molto da segnalare in negativo, anche se magari la prima frase di incipit è di troppo. Il tema è svolto alla perfezione. C'è una tensione interessante nel mezzo dove ho pensato che gli ex complici avrebbero meditato un omicidio, spinti dalla paranoia. In realtà il finale è molto più semplice e il tema ne guadagna molto. Migliorabile per alcuni dettagli, forse, ma molto intimo, equilibrato e in linea con il contest.


Mourning wheels
Iniziamo con le cose semplici: ho letto con piacere e la prosa è scorrevole, quindi già partiamo bene. Ammetto che leggendo gli altri commenti non avevo capito la dinamica della preghiera che viene esaudita letteralmente, pensavo più a una spiegazione più semplice (ovvero una sorta di errore,per qualche improbabile, nella prima chiamata dei servizi sanitari). Ma non credo che abbia inficiato il mio apprezzamento del racconto. Al netto di qualcosa di migliorabile, il prompt è rispettato e il tema del senso di colpa verso la difficoltà del dimostrate gratitudine a un genitore penso sia un gran tema. I pochi accenni che hai lasciato, come le sigarette, fanno un buon lavoro.

Non sono convinto dalla scelta del passato, alcune frasi sono molto indirette. Ho apprezzato come riesci comunque a dare un ritmo frenetico (e.g. Ingranò la prima e le ruote fischiarono sull’asfalto. Davanti a sé un dosso.), ma il presente ti avrebbe aiutato di più. Sempre parlando di pignolerie:

La cornetta si fece pesante, la voce al telefono ovattata. Un fischio gli punse il cervello: era come in quei film di guerra, quando una granata esplode vicino al protagonista. Solo che quella non era una bomba a mano, ma una testata nucleare. E lui era nel mezzo dell’esplosione, proprio al centro, dove il fungo sale e…

Ho trovato un po' fuorviante la metafora della guerra, o forse la precisa menzione alla scena di un film a essere poco diretta. Mi piace come poi usi quest'idea per vendere quanto sia importante il trauma e rievocare il fungo atomico, ma il primo salto lo trovo davvero indiretto. Forse sarebbe bastato: "Il fischio di un esplosione gli punse il cervello. Una granata. No, anzi, il boato di una testata nucleare..."

Però in generale un buon racconto.


Ripieni di pensieri
il racconto ci sta, la prosa è funzionale al testo e di livello. Imho c'è del potenziale nella scelta del titolo e nell'effettivo finale, è chiarissimo il riferimento tra il ripieno viscerale e quello delle opinioni. Il finale a sorpresa in due righe è un po' tirato, ma in tutta onestà mi piace scriverli così anche a me quindi è una critica fatta consapevolmente di una certa dose di ipocrisia.
Più importante è il fatto che in nessun momento della storia i personaggi coinvolti sono apparsi in alcun modo credibili fuori dal loro ruolo di marionette. Buona pace di chi si chiama Brizio, Paolina e Leoluca nella vita reale, ma in un racconto di fiction è subito evidente cosa il narratore stia suggerendo - vuoi anche un uso a volte appropriato, a volte sopra le righe di descrizione delle azioni e dei dialoghi. Non essendo mai dei personaggi veri, il fatto che sputino merda è indifferente. Una postilla su Brizio che forse è quello peggio trattato da tutta la vicenda, visto che è l'unico in grado di provare empatia per i commensali e non viene considerato, pare.

Fuori da questo problema, ribadisco come la descrizione delle movenze sia ben fatta.


Luna
ti leggo sempre con piacere. Mi piace quanto letteralmente hai soddisfatto il tema dell'edizione. Il fatto che sia difficile afferrare l'inversione luna-terra non è tanto un problema - mi piace quando la fantascienza richiede un po' di sforzo al suo lettore - però forse l'idea di per sé è difficile da rendere nei limiti di MC. Dopotutto una società lunare che si è scordata che l'umanità viene dalla terra è una grossa 'idea' da vendere.
Nonostante questo, mi è piaciuto il focus sulla relazione dei due protagonisti (sarà forse il vizietto?). Avrei voluto capire un po' di più della società lunare e di chi sia questo Tim per poterlo vedere come un antagonista credibile ai supposti sposini. Penso ci sia anche un accenno al tema 'bilionari nello spazio' che è molto pop oggi, ma forse l'ho letto solo io. Per dirti, avrei tolto le rape e avrei aggiunto qualcosa su questo Tim per vendere più il conflitto. Altrimenti si passa da una situazione quasi idilliaca a una crisi imminente.
Detto ciò, molto bella la chiusa dove si chiarifica che gli occhi azzurri - color oceani della terra - sono quelli che intendeva il protagonista.


Terzo Occhio
Partiamo dalle cose belle: mi piace molto la frase 'sono la cavia di me stesso', mi pare che crei una bella connessione tematica tra il finale e l'abuso di droghe all'inizio. Da appassionato di fantascienza non ho potuto non apprezzare l'idea dei sensi potenziati non da improbabili superpoteri ma da innesti 'smart'. Chiarissime le emozioni del protagonista ed è sempre interessante scrivere senza usare la vista, come sfida.
Rimane il solito problema di dividere in tre scene quando i caratteri sono pochi - soprattutto quella di mezzo si legge come un connettivo e poco altro. L'avrei integrata meglio, magari con lei che entra nel bar perchè ha ricevuto un suo contatto via internet, piuttosto che l'incontro 'casuale' in strada.
Però il racconto mi è piaciuto e penso che il 'cambio di sorte' sia abbastanza in linea con il contrario del tema. Complimenti!


Come sei bella quando sorridi
L'incipit è molto ben fatto, fino al pensiero sull'essere o meno una stronza bugiarda. Dopo penso il racconto si scolli un pochino. Non è chiaro per cosa la protagonista sia stata premiata: dalla lettera sembra essere legato alla bellezza, ma l'inizio mi aveva fatto pensare a un successo lavorativo o una competizione di quel genere. Ovviamente è importante per capire perché poi la protagonista abbia voluto aspettare questo giorno specifico per suicidarsi. Anche la lettera di spiegazione l'ho trovata un po' debole. Però a tuo vantaggio hai due cose: hai iniziato a rappresentare la differenza tra i successi nella società e la percezione interiore, e hai toccato un po' lo stereotipo che si dice alle donne, di sorridere di più. Entrambe buone intuizioni, credo solo che debbano essere esplorate un pochino di più. In questo caso il suicidio non mi sembra invece esplorato abbastanza.


Colloqui scolastici
vedo che Bescottina ti ha già segnalato un paio di punti sulla struttura del racconto e su come tu abbia un po' confuso le acque per poter portare la sorpresa finale (chi sia la mamma e chi la maestra). Cerco di non ripetere i suoi punti anche se mi trova generalmente d'accordo. Facendo un passo indietro la situazione del racconto è credibile (forse troppo) e il personaggio principale, nella sua spavalderia, abbastanza tragicomico. Penso che tu l'abbia venduto bene, infatti la frase finale mi ha fatto sorridere e colpisce con la dovuta potenza.
Quindi l'idea di base è sicuramente valevole, ma sulla realizzazione andrebbe un po' ristrutturata. Ho trovato che al netto del lessico un po' molto specifico le espressioni della madre siano ben rese e danno l'idea del personaggio pieno di sé e generalmente in malafede. Credo che hai reso bene l'ipocrisia di qualcuno che va a scaricare il barile della propria educazione su un insegnante, pur sapendo che è parte del problema (lo 'stronzetto' finale è eclatante).


Mt UFO
Carina l'idea del racconto, ma penso manchi un po' il senso di contrario del propmt: è vero, il finale è rovesciato (trovare un alieno non è affatto positivo) ma non penso ci sia un pieno capovolgimento del tema. Il gruppetto dell'inizio apre la domanda "perchè gli alieni dovrebbero visitare la terra" e la risposta arriva, ma non c'è un vero contrappunto alla curiosità del trio che alla fine non è poi una cosa negativa.
Da segnalare anche il fatto che sono tre personaggi in poco tempo, e che non essendo molto caratterizzati appaiono subito sacrificabili. Accorgimento semplicissimo:

Circondati dai crateri di tufo, l'aria secca mi inaridisce la gola. ->
L'aria mi secca la gola. Attorno a noi solo i crateri...

Leggere "circondati" prima di tutto il resto è un po' sintomatico di come non leghiamo con nessuno.
Splatter e nichilista al punto giusto il finale.


Il grande giorno
la storia e i suoi vari dettagli mi hanno ricordato molto una fiaba europea stile Grimm, quindi certamente bene. Ho apprezzato la completa incosapevolezza della protagonista e il fatto che il tone di voce del narratore lo esprima bene, anche se l'uso degli esclamativi lo trovo troppo enfatico e andrebbe ridotto un pochino. Anche in generale la spensieratezza della protagonista mi sembra un po' monodimensionale. Il tema del sacrificio umano penso sia un po' abusato e l'ho immaginato si dalla prima parte, ma devo riconoscere che hai piazzato dei segnati molto ben fatti. L'indizio sul vedere il cane crescere è un'ottima anticipazione; forse quella della porta, poco più avanti, non serve.
Vuoi leggere il primo* fantasy noir italiano? Un affare per orecchie a punta è disponibile!

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*viene fuori che ce ne sono altri, comunque il mio vale la pena giuro

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antico
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » domenica 22 dicembre 2024, 17:57

Oltre alla classifica de L'AUGURE, dovete ancora ricevere altre quattro classifiche.

Doganiera
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » lunedì 23 dicembre 2024, 0:58

È stato un bel viaggio tra racconti diversi per trame e stili. È stato difficile stilare una classifica.

1. "Luna" di Bruce Lagogrigio

2. "Mt.UFO" di Azzurra Mackenzie

3. "Colloqui scolastici" di Elisa Belotti

4. "Terzo occhio" di Andrea Furlan

5. "Come sei bella quando sorridi" di Jacopo Poiana

6. "Ripieni di pensieri" di Giovanni Attanasio

7. "Il grande giorno" di Mardox

8. "Carter porta il peso della colpa" di Simone Lupi

9. "Mourning Wheels" di Daniele Villa

Di seguito i giudizi.

"Luna" di Bruce Lagogrigio
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"Mt.UFO" di Azzurra Mackenzie
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"Colloqui scolastici" di Elisa Belotti
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"Terzo occhio" di Andrea Furlan
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"Come sei bella quando sorridi" di Jacopo Poiana
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"Ripieni di pensieri" di Giovanni Attanasio
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"Il grande giorno" di Mardox
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"Carter porta il peso della colpa" di Simone Lupi
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"Mourning Wheels" di Daniele Villa
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » lunedì 23 dicembre 2024, 19:26

Allora, questa per me è stata l'edizione della tristezza, nel senso che oltre alla mia storia (triste) mi son ritrovato a leggere altre storie (tristi) che risuonavano con un certo momento della mia vita (triste) e che quindi ho apprezzato maggiormente.
Ho però disposto le storie sulla base di quanto mi sembra anche ben comunicato il messaggio che intendevano trasmettere (oltre che di quanto ha risuonano personalmente con la mia esperienza)
Lo diciamo spesso, questo girone è stato difficile, inizio a pensare che da queste parti scegliere le storie migliori sia difficile in generale. Complimenti a tutti il girone: anche la storia al 9 posto, per quel che mi riguarda, era una gran bella storia, scritta bene e con delle belle idee. Ma tocca far delle scelte.
Ai nuovi venuti, in bocca al lupo per il futuro, spero di ritrovarvi qui al prossimo giro di giostra.
(che comunque mò faccio quello vissuto ma in realtà son nuovissimo qui pure io :P)

1. Mourning Wheels di Daniele Villa
2. Come sei bella quando sorridi di Jacopo Poiana
3. Terzo Occhio di Andrea Furlan
4. Colloqui scolastici di Elisa Belotti
5. Luna di Bruce Lagogrigio
6. Ripieni di Pensieri di Giovanni Attanasio
7. Mt. UFo di Azzurra McKenzie
8. Carter porta il peso della colpa di Simone Lupi
9. Il grande giorno di Mardox

1. Mourning Wheels

Salto un po' di commenti perché son davvero parecchi quindi se ripeto qualcosa che è già stato detto mi scuso. Poi, premetto anche che non posso assolutamente essere oggettivo su questo racconto perché tocca delle corde decisamente scoperte e molto più che da poco. Detto questo, apprezzo molto il fatto che tu ti sia tenuto la possibilità che il racconto sia interpretabile in più modi, mi piaceva pure molto l'immagine delle due diapositive come due scenari possibili, forse avrei calcato di più su quell'immagine (aggiungendo una terza dispositiva? Una terza opzione) per segnalare il passaggio allo scenario che poi si verifica (e che pure io non avevo capito fosse effettivamente una possibilità reale) e quindi l'ingresso (fortunatamente qui è possibile) nel mondo del fantastico e della resurrezione (o comunque dello scambio equivalente).
Altro dubbio stilistico che si allaccia a quello tematico: desiderare di morire al posto di qualcuno è qualcosa di davvero molto forte, molto altruistico, molto estremo. Forse servirebbe qualcosa che segnalasse la straoridnarietà di questo rapporto fra padre e figlio (che pure hai accennato) e forse calcare di più su un eventuale senso di colpa o di debito provato del protagonista. Non c'è nulla d'altro che lui possa fare, ok, ma il padre sarebbe felice di saperlo morire al posto suo? Mi rendo conto che apro questioni troppo grosse, ma sono cose su cui mi sto interrogando io stesso in questi giorni. Mi fermo qui. Grazie comunque del racconto, scritto benissimo, e dell'idea, sicuramente mi ha parlato. Conto di metterlo abbastanza in alto in classifica perché unisce fantasia e dolore realistico (e reale) in un modo che personalmente adoro. Complimenti e in bocca al lupo per questa edizione!

2. Sei bella quando sorridi

Ciao, ho trovato molto interessante l'idea di ribaltamento, in tutti i sensi, che hai scelto. Il fatto di uscire ogni tanto dal punto di vista della protagonista mi ha un po' stranito però è possibile spiegartelo anche come se lei stesse recitando una parte, quindi tutto quello che le accade lei lo vive con una sorta dicstraniamento: non sta succedendo a lei ma al personaggio che sta mettendo in scena. Non mi aspettavo però assolutamente la tragicità finale, per un secondo ho pensato la lettera fosse il discorso che aveva pronunciato davanti a tutti, poi ho capito.
La figura di Marco la vedo però come una promessa non mantenuta, nel momento in cui interagiscono così a lungo si crea una sorta di aspettativa perché lui abbia un ruolo più avanti, cosa che invece non è avvenuta. Complimenti comunque per il testo e in bocca al lupo per la prova. Buone feste!

3. Terzo Occhio

Racconto interessante e molto ben scritto, forse unica pecca rispetto ad altri mi sembra un filo meno aderente al tema. Capisco che ci sia un percorso di inversione rispetto all'inizio ma è uno stacco meno netto di come forse me lo sarei aspettato. Sono d'accordo anch'io che forse la parte tecnologica andrebbe o omessa o anticipata in qualche modo. Avrei forse insistito di più sul concetto che introduci col titolo. Il terzo occhio lui lo cercava già prima di scoprire il Fentanyl forse? Era già parte dele sue ricerche? Voleva vedere di più o al di là della suoerifice? Era geloso della moglie e voleva usare la tecnologia per controllarla (in stile secondo o terzo episodio della prima stagione di Black Mirror)? Son tutte scelte possibili in fondo. Ad ogni modo bella l'idea, oltre che - ribadisco - davvero ben scritta! Anche questa ha toccato delle corde scoperte, anche se in misura minore rispetto a quella che son sempre più convinto di mettere come prima. Congratulazioni comunque e in bocca al lupo per l'edizione!

4. Colloqui scolastici

Il racconto mi è piaciuto e ci ho trovato molta della mia esperienza personale, motivo per cui anche se non era specificato mi sono immaginato il colloquio fosse su Meet. Segnalo anch'io un po' di fatica iniziale mentre entravo nella storia ma una volta capito il gioco si è tutto incastrato abbastanza bene. Capisco che era molto complicato gestire un colpo di scena del genere e scegliere le battute giuste per confondere le acque ma non troppo. Penso però che tutti i consigli che ti son stati dati sopra siano abbastanza utili per un'eventuale seconda o terza stesura. Effettivamente è una storia che rendere al meglio penso richiederebbe più tempo per poiter scegliere con calma tutte le varie espressioni più o meno ambigue dosandole al punto giusto. Comunque complimenti e in bocca al lupo!

5. Luna

Arrivo molto tardi ma ho apprezzato abbastanza l'idea. Ho capito abbastanza senza problemi il ribaltamento Luna-Terra, anche se pure io in un primo momento avevo supposto il deserto fosse quello di una Terra postapocalittica. Alla fine però si chiariva abbastanza. Forse i riferimenti a questo Tim mi hanno agganciato un po' poco e non mi è stato troppo chiaro il punto di vista della donna a cui il protagonista sta parlando (cioè il lettore). Mi chiedo però perché hai scelto di trasformare il tutto in seconda persona, non tanto perché sia sbagliato o giusto ma mi chiedo proprio cosa volessi comunicare: una parte di me si aspettava un colpo di scena legato a questo, cioè un sovvertimento del punto di vista del parlante proprio. Sicuramente sono da aggiustare alcune cose che non si accordavano al cambio di narratore, ma son cose che si sistemano tranquillamente. Idea molto originale ad ogni modo, quindi approvo parecchio!

6. Ripieni di pensieri

Ciao, assolutamente non me l'aspettavo. Il setup effettivamente gioca anche molto sul non sapere perché queste persone siano lì, cosa stiano facendo e cosa faranno, fatto che spinge anche a finire la storia con una certa (ahem) voracità. Le opinioni di questi personaggi sono in realtà interessanti proprio perché strane e per certi versi già sentite ma mai in modo banale c'è sempre qualcosa di bizzarro anche nei loro commenti acidi (quella del parto naturale ad esempio immagino sia presa dall'esperienza reale perché è così strana che fatico a pensare sia inventata). Il fatto che sia tutto così weird fa sì che sia anche di non univoca interpretazione da un punto di vista tematico (anche se ho la sensazione che il commento sopra al mio abbia indovinato molti aspetti) però questo è qualcosa che tendenzialmente apprezzo. Forse non sarà una delle mie prime scelte solo perché non sono poi così appassionato delle storie grottesche o assurde, però questo non toglie che sia una storia grottesca e assurda scritta davvero molto bene. Congratulazioni, in bocca (bocca?) al lupo per la gara e buone feste!
Certo poi che con sto livello... :P

7. Mt. UFO

Una parte di me vorrebbe commentare questo racconto scrivendo 727 mila volte Dandadandandadan ma non penso che sarebbe accettato dal regolamento :'D al di là delle battute, ho notato anch'io gli occasionali switch nel narratore ma non ho avvertito come fastidioso il passaggio finale dalla prima alla terza: di base segnala una maggiore realtà di quel che sta succedendo, uscendo dal campo degli ideali per entrare in quello della macelleria dura e pura. Vero che non sentiamo troppo gli altri due personaggi, ma la protagonista sì, difatti mi è abbastanza dispiaciuto per la sua sorte, poi forse sarò io a vivere in un mondo ideale, però mi sarebbe piaciuto che questo incontro con gli alieni finisse a tarallucci e qui pro quo appunto come un episodio di Dandandan. Non per questo non ho apprezzato la storia comunque, a suo modo divertente e cinica il giusto. Forse unica cosa il tema mi è sembrato sì esserci (ribaltamento da ideale e macelleria) ma non in modo così netto e "contrario" rispetto all'inizio. Complimenti comunque per la scrittura e in bocca al lupo (o alla medusa a questo punto) per la prova!

8. Carter etc.

Ciao omonimo e benvenuto! Allora, il racconto è piacevole e sono d'accordo con quanti dicono che hai gestito il tutto con molta finezza, mi sembra anche che si inserisca intenzionalmente nel genere dell'hard boiled per l'ambientazione e per lo stile che usi, molto cadenzato con frasi spezzate e una voce narrante molto parlata, un po' alla Sin City. Non son sicuro di come tu abbia sciolto le varie interpretazioni sopra ma sicuramente il genere si porta dietro quel carico di immaginario legato a criminalità e co quindi non mi son posto neanche troppe domande sul personaggio narrante e i suoi soci. Li ho vissuti come generici criminali di provincia che hanno fatto qualcosa di molto più grave del solito e sono riusciti a insabbiare il tutto. Il nome Villa Celeste abbinato ai nomi americani mi ha in realtà portato in territorio Diabolik. È qualcosa che si può benissimo fare in realtà, creare un mondo in cui le due cose un po' si mescolino, e a livello di immaginario non ti muoveresti neanche in un territorio completamente inesplorato. Quello che a me non ha fatto impazzire (spiace sempre mettere queste cose alla fine, non cancella comunque che molte le ho apprezzate) è che la svolta finale sia un po' debole rispetto alle aspettative. È come se il genere e il setup della storia contribuissero a creare una tensione inevitabile così che ci si aspetta che sul finale accada qualcosa di liberatorio in senso catartico, e forse un po' è così, ma la catarsi risulta un po' spenta, come se non fosse accompagnata (quella personale) da un suo corrispettivo nei fatti. Forse qualcuno ha già dato consigli in tal senso mentre io non saprei come consigliarti, dico solo che in base alla carica che avevo avvertito in una prima fase il finale mi è sembrato un po' spento. Credo anch'io sia meglio lasciare che le informazioni vengano fuori da sole di solito, ma in questo specifico genere la cosa è abbastanza tollerata, per cui non porrei troppo l'accento su questo. Complimenti comunque per questa prova, buone feste e in bocca al lupo per questo testo e per i prossimi che verranno!

9. Il grande giorno
Ciao e piacere! Mi accodo un po' ai commenti precedenti ma in particolare vorrei porre l'accento sull'analisi che ha fatto nel suo commento Frankestissimo (spero di averlo scritto giusto visto che credo qui non si possa taggare). La storia in sé è interessante, il gioco è abbastanza leggibile fin da subito ma è comunque divertente e i difetti nella catena delle percezioni sono sistemabili in un secondo momento senza troppi problemi. Io la cosa delle palpebre l'ho capita fermandomi dopo due righe e rileggendo, solo che e in questo tipo di racconti molto brevi effettivamente molti lettori li perdi se è necessaria una seconda lettura. Però in quel commento F. fa una gran cosa a segnalarti di mescolare le percezioni alle descrizioni quindi punterei anche io molto su quello, specialmente in una storia come questa che gioca molto sul contrasto tra interno ed esterno. Comunque un'ottima prova, a me come racconto è piaciuto e ha fatto sorridere (amaramente ma sorridere). Complimenti e alla prossima, in bocca al lupo per questa edizione e buone feste!

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antico
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 25 dicembre 2024, 19:54

Oltre a quella de L'AUGURE, dovete ancora ricevere altre due classifiche.

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MerioRounds
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 26 dicembre 2024, 2:20

1. Ripieni di pensieri, di Giovanni Attanasio
2. Mourning Wheels, di Daniele Villa
3. Terzo occhio, di Andrea Furlan
4. Carter porta il peso della colpa, di Simone Lupi
5. Luna, di Bruce Lagogrigio
6. Come sei bella quando sorridi, di Jacopo Poiana
7. Mt. UFO, di Azzurra Mackenzie
8. Colloqui scolastici, di Elisa Belotti
9. Il grande giorno, di Mardox

• Colloqui scolastici, di Elisa Belotti
Ciao Elisa! Spero ti sia goduta le feste. Tema centrato, e racconto che nonostante tutto mi ha spiazzato nel finale. Non tanto per il ribaltamento, ma per quanto fosse verosimile alla realtà.
Sul lato tecnico avrei gestito meglio gli scambi, soprattutto sull’interruzione di dialogo. Per esempio, avrei messo il flusso di coscienza dopo il dialogo che interrompe, non prima. Così facendo secondo me si sarebbe riuscito a limare qualche imprecisione.
Nel complesso una buona prova. Buon MC e buone feste di fine anno

• Luna, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce! Spero ti sia goduto il giorno di Natale. Nel complesso un ottimo racconto, mi è piaciuto molto lo sviluppo del tema nel ribaltamento Terra-Luna e la scelta di utilizzare la seconda persona. Ci son però un paio di problematiche con i refusi che fanno inciampare nella lettura, ma che non mi sento di penalizzare fin troppo.
Buona edizione di MC e buone feste di fine anno!

• Mourning Wheels, di Daniele Villa
Ciao Daniele! Un racconto incredibile, mi è piaciuto veramente molto. Ho sbirciato i commenti e son felice di aver intuito bene che la storia fosse l’inizio di un loop. Anche stilisticamente è molto buono, l’unico inciampo che avrei da segnalarti è la scena della cornetta, ma so che te l’anno già letto quindi evito di commentartelo ulteriormente. Promosso a pieni voti.
Buon anno e buona edizione di MC!

• Terzo occhio, di Andrea Furlan
C
iao Andrea! Il tuo è un buon racconto, che sfrutta in una maniera più originale il tema rispetto a quelli che ho letto precedentemente. A occhio e croce finirà tranquillamente nella parte alta della classifica. Se devo trovare il pelo nell’uovo, l’espressione “scappa dalla mamma” non mi ha fatto impazzire. Un “corri” avrebbe funzionato meglio, in quanto la preposizione “da” messa di seguito a scappa da molto l’idea di “allontanarsi da”. Oppure avrei optato per un “verso” piuttosto che un “da”.
Buona edizione di MC! E buon anno!

• Mt. UFO, di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra, spero tu abbia trascorso un buon giorno di Natale. La cosa che ho apprezzato di più del tuo racconto è senza alcun dubbio l’ambientazione. È molto vivida e fa immaginare bene la dimensione spaziale del racconto. Tecnicamente è migliorabile, ci sono dei refusi e il rapporto dei pg non è chiarissimo, ma resta una buona prova. Molto bello il ribaltamento del tema.
Buon MC e buon anno nuovo.

• Come sei bella quando sorridi, di Jacopo Poiana
Ciao Jacopo! Un piacere leggerti finalmente. Racconto molto interessante, dove il tema è svolto comunque bene. Se c’è una cosa che non ho apprezzato però, sono i dialoghi con Marco. Non solo non funzionano, ma secondo me sono proprio superflui al racconto. Nemmeno il PdV giova, una prima molto focalizzata avrebbe funzionato molto meglio per il tuo scopo.
Buona Pasqua e buon MC!
• Ripieni di pensieri, di Giovanni Attanasio
Ciao Giovanni, è un piacere leggerti! È un racconto incredibile, sicuramente quello che ho apprezzato di più del gruppo. Non solo per la surrealità e per la forma eccelsa dei dialoghi, ma anche perché lo svolgimento del tema mi ha lasciato basito! Mi aspettavo di scoprire che in realtà le persone fossero elettrodomestici, e invece i son trovato un apparato digestivo al contrario. Chapeu.
Buone feste e buon MC!

• Il grande giorno, di Mardox
Ciao Mardox, racconto interessante ma con problemi. Mi ha ricordato inevitabilmente il trailer di The Witcher IV, visto l’annuncio vecchio giusto di due settimane. L’intento è buono, ma il problema grosso secondo me è quanto ci si metta a capire che la protagonista è una bambina. Per la prima metà sono stato convinto che il twist potesse essere la rivelazione che il/la protagonista fosse l’albero di natale l’8 dicembre.
Buone feste e buon MC.

• Carter porta il peso della colpa, di Simone Lupi
Ciao Simone, è un piacere leggere il tuo racconto. Il punto forte è proprio la creazione di un crescente senso di colpa e angoscia. A differenza di altri che hanno usato il tema tramite un twist, il tuo è, seppur molto prevedibile, scritto e pensato bene. Attenzione però ai refusi e agli errori di battitura. Buona prova.
Buon anno e buona edizione di MC

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Luca Moggia
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 26 dicembre 2024, 13:25

Ciao a tutti, ecco qui la mia classifica natalizia con relativi commenti nei quali mi sono dilungato a evidenziare i punti secondo me migliorabili cercando di dare qualche spunto. Penso che sia più utile concentrarsi sui punti deboli quindi spesso ho solo accennato agli aspetti che mi sono piaciuti. Ma non vuol dire che non ci siano, anzi!
Ogni racconto ne ha e, a prescindere dal posizionamento, penso che abbiate sfornato davvero delle belle storie!

P.s. per chi ha risposto al mio commento: vi ringrazio dei chiarimenti e scusate se non sono ancora riuscito a scrivervi. Ho comunque riletto i racconti alla luce delle spiegazioni e ne ho tenuto conto per il posizionamento in classifica.


1 - Terzo occhio, di Andrea Furlan
2 - Luna, di Bruce Lagogrigio
3 - Colloqui scolastici, di Elisa Belotti
4 - Come sei bella quando sorridi, di Jacopo Poiana
5 - Mourning Wheels, di Daniele Villa
6 - Carter porta il peso della colpa, di Simone Lupi
7 - Ripieni di pensieri, di Giovanni Attanasio
8 - Il grande giorno, di Mardox
9 - Mt. UFO, di Azzurra Mackenzie


1 - Terzo occhio, di Andrea Furlan

Riguardo al tema non so quanto il racconto possa essere centrato. C'è la disintossicazione, vero, però il conflitto principale alla fine non viene invertito. Nel senso che all'inizio padre e figlia non hanno un buon rapporto ma alla fine, sebbene lei gli parli, non siamo certi che il rapporto migliorerà. Secondo me il finale aperto non permette di centrare in pieno il tema.
Se proprio vogliamo vedere il pelo nell'uovo c'è una piccola incertezza iniziale su chi siano i tre personaggi in scena.
Non perché sia poco chiaro ma perché i tre nomi appaiono velocemente e ci sono solo quattro righe per inquadrarli.
Come ti dicevo una piccolezza, niente di che.
Per il resto, ho apprezzato molto la storia e non ho grandi appunti da farti.
Mi è sembrata ben scritta e hai trovato un buon bilanciamento fra pensieri/descrizioni/azioni.
Interessante che il protagonista sia cieco e comunque anche senza dettagli visivi la storia si segue benissimo.
Il riferimento agli innesti non è così rilevante per lo svolgimento della trama, ma a me è piaciuto.

2 - Luna, di Bruce Lagogrigio

Se ho capito bene i due protagonisti abitano in una base lunare e considerano Luna quella che per noi è la Terra.
Beh, anche se non avessi capito bene, non importa, l’idea che mi è arrivata è quella, mi piace e la trovo adatta al tema.
Il conflitto non è dei più originali ma è chiaramente mostrato e impostato fin dall’inizio, questo è un buon elemento.
La trama l'ho invece trovata un po’ debole. Ci sono molti elementi che potenzialmente incidono sulla storia (il completamento della navetta, il complotto del governo, il sogno di Lara di andare sulla luna, il fatto che Tim e Lara siano una specie di nucleo sovversivo) ma non hanno uno sviluppo. Sono semplicemente accennati.
Probabilmente era meglio metterne solo uno e svilupparlo di più (come in una stanza con pochi oggetti. Quelli che ci sono risaltano meglio).
Altro aspetto che forse poteva essere potenziato è l’emotività del protagonista. Ci sono poche righe dove mostri il suo stato d’animo quando capisce di poter perdere Lara. Un po’ poco se il conflitto principale del racconto incentrato sulla relazione fra i due. Anche qui, vale un po’ quello che dicevo sopra. Costruire l’ambientazione e inserire così tanti spunti di trama (o se preferisci altri nuclei di conflitto) ha tolto spazio all’interiorità del protagonista.
Ho notato che in alcuni punti il protagonista si rivolge a Lara in seconda persona “mi volto verso di te. Sorridi” oppure “ti chiamerebbe” o ancora “atterro su un sasso, duro come la tua testa”. Sul momento ho pensato fosse una narrazione rivolta direttamente al lettore, poi mi sono convinto che il protagonista pensasse avendo sempre in mente Lara.
Questo spiegherebbe la seconda persona nei pensieri.
Non spiegherebbe però quel “Sorridi” che è una percezione del protagonista. Altrimenti anche “Le sposto dalla fronte un ciuffo rosso” che è un’azione, dovrebbe essere “Ti sposto dalla fronte un ciuffo rosso”.
Come ti dicevo queste costruzioni mi hanno distratto, almeno nella prima lettura, mentre provavo a capire il tipo di narratore. Valuta tu se questo espediente ha un motivo per essere utilizzato. Ovviamente anche in base agli effetti che ha avuto sugli altri (non ho letto i commenti degli altri)

3 - Colloqui scolastici, di Elisa Belotti

Idea molto simpatica e originale per affrontare il tema che, a mio parere, è centrato.
Il finale svela che i ruoli dei personaggi sono invertiti e fino alla fine ero sicuro che
fosse la professoressa a cazziare la madre, non il contrario.
Con me il gioco ha funzionato bene.
La necessità di nascondere i ruoli e quindi non svelare i parlanti mi ha però confuso le idee nella prima parte del racconto.
Ho faticato a capire chi stesse pronunciando le battute, se la madre oppure la professoressa.
Mi avrebbe aiutato se la protagonista avesse chiamato la professoressa per nome (o cognome) oppure l'avesse descritta con dei dettagli fisici. Credo che questi accorgimenti avrebbero reso la scena più chiara senza pregiudicare l'effetto sorpresa.
Rispetto al tuo standard ho notato un po' di imperfezioni nella forma. Sicuramente sviste dovute alla velocità dato che sei stata rapidissima a consegnare! Ti segnalo ad esempio questa frase: "Almeno oggi non si è fatta rincorrere, anche se è in ritardo, come sempre, come se del ragazzo, in fondo, non gliene fregasse molto" - andrebbe spezzata con un punto o riformulata con meno incisi.

4 - Come sei bella quando sorridi, di Jacopo Poiana

Finché non sono arrivato alla fine non capivo come il racconto si legasse al tema. Quando ho letto il finale ho capito e mi è piaciuta molto l’idea! Il fatto di lei che cada dal terrazzo e veda tutto il mondo al contrario è una bella trovata. Si unisce poi al contrasto fra la situazione di gloria iniziale e la definitiva caduta finale. Buono, complimenti!
Anche il personaggio mi è piaciuto. Hai fatto emergere bene la sua interiorità, rappresentando in modo credibile una donna piena di sé, arrivista e falsa.
Ho sentito invece molto meno l’aspetto della sua tristezza interiore.
Emerge un po’ dalla lettera che lascia ai posteri ma, secondo me, non a sufficienza.
E questo porta alla cosa che per me non funziona nel racconto.
Il fatto che lei, all’apice del successo (per quanto di facciata) decida la sera stessa di ammazzarsi non mi ha convinto molto. Inoltre una tizia così la vedo poco incline a uccidersi rinunciando a ogni possibilità di aumentare ancora il suo status.
Non che non sia plausibile ma il gesto del suicidio arriva un po’ troppo improvviso e non molto coerente con il personaggio.
Forse avrebbe funzionato meglio se avessi messo in scena una protagonista che viene celebrata da tutti ma l’avessi caratterizzata, invece che come una stronza, come una persona con una gigantesca sofferenza interiore anche nella prima parte. Sarebbe stata una semina per il suicidio che viene dopo.
Al solito, prendi tutto con le pinze. Sono solo riflessioni che spero ti siano utili!


5 - Mourning Wheels, di Daniele Villa

Racconto interessante e tema sicuramente centrato grazie al capovolgimento finale.
Ti segnalo alcuni passaggi che secondo me sono migliorabili. Il primo è la ripetizione “Elio - Elio” al decimo rigo. Considera che essendo l’unico personaggio in scena non c'era possibilità di confondersi, quindi, almeno uno dei due Elio, poteva essere tolto. C’è poi una frase che davvero non mi torna “Uno sguardo ai solchi delle marmitte sull’asfalto e un rumore metallico aggiunse la sua alla lista”. Forse intendevi le tracce delle gomme sull’asfalto? Non so, secondo me avrebbe bisogno di essere riformulata. Per il resto, mi piace come scrivi e questa volta non fa eccezione!
Mi pare che il racconto abbia però un problema di coerenza.
Provo a spiegarmi perché è probabile che non abbia capito io.
Elio viene svegliato dalla stradale e, sotto shock per la notizia, non ascolta quello che la polizia gli dice.
Poi c’è una battuta di dialogo “Papà…? Dove siete? Arrivo subito”.
Sembra che in questo punto la stradale risponda alle domande di Elio ma noi non la “sentiamo”.
Cioè, non sappiamo cosa la polizia gli abbia detto.
Per il tipo di narratore che hai scelto, se la polizia gli dice qualcosa dobbiamo saperlo anche noi.
E quindi come faceva Elio a sapere dove era avvenuto l’incidente?
Stessa cosa per l’informazione “principale” ossia che il padre non ha avuto nessun incidente.
Se la telefonata con la stradale proseguisse per spiegare il luogo dell’incidente presumo che sentendolo sotto shock gli avrebbero detto “no aspetti, suo padre sta bene”, una roba del genere.


6 - Carter porta il peso della colpa, di Simone Lupi

Mi è piaciuta l’idea con cui hai affrontato il tema. Il protagonista, dopo diciotto anni di carcere, è l’unico a sentirsi libero mentre sono gli altri che alla fine restano intrappolati nel senso di colpa. E se vogliamo anche nel piccolo mondo del paese.
Nonostante la buona idea di fondo ho trovato il racconto un po’ privo di forza, come se le emozioni che voleva trasmettere mi fossero arrivate attenuate. Sia il senso di colpa provato dal protagonista che la serenità di Carter, nonostante i lunghi anni in prigione.
Forse, la butto lì, condensare il tutto in una scena in cui Carter chiedeva aiuto al protagonista, che glielo rifiutava ma poi si pentiva poteva aumentare l’idea del senso di colpa. Magari poi cercava di offrire lavoro a Carter scoprendo che quest’ultimo aveva invece deciso di girare il mondo lasciandoli tutti lì, chiusi nel loro paesino.
In così pochi caratteri creare empatia e mostrare emozioni non è per nulla facile e una scelta del genere è sicuramente apprezzabile!
Mi viene in mente un’ultima osservazione: i nomi dei personaggi sono anglosassoni mentre la vicenda si svolge in quello che mi è sembrato un paesino italiano, con Villa Celeste e il Consiglio comunale. Secondo me era meglio far concordare ambientazione e nomi dei personaggi.
Spero che questi osservazioni possano darti qualche spunto!

7 - Ripieni di pensieri, di Giovanni Attanasio

Il racconto è decisamente originale e, per il tema, direi che ci siamo.
Nel complesso però devo dirti che non mi ha fatto impazzire.
Alla prima lettura ero molto concentrato a dare significato a elementi che mi spiazzavano in continuazione.
Non che questo sia un male, però credo siano stati troppi perché mi hanno creato confusione.
Alcuni oggetti sembrano animati (il frigo sempre in vena di chiacchere, l’appendiabiti che leva le braccia senza fiatare) e data la stranezza dell’atmosfera mi sono chiesto se lo fossero davvero (e che cosa significasse questa cosa).
Certe battute di dialogo all’inizio non le avevo proprio comprese, soprattutto quel “Mutuo ventennale?”. Lo stesso per alcuni dettagli (perché dovrebbe essere un problema se gli ospiti sono in ritardo di un minuto?) e poi Il piatto vuoto mi ha fatto pensare che, in un mondo dove tutto funziona al contrario, si cenasse digiunando.
Il finale in effetti chiarisce diverse cose ma, alla prima lettura ho detto: ok qui funziona tutto al contrario quindi cagano dalla bocca. Il che ci può stare con il tema (anzi è un’idea anche carina) però se questa è l'idea del racconto mi manca la storia o quantomeno il suo senso.
L’ho riletto altre volte e credo di aver capito che sostanzialmente i personaggi si trovano a cena e vomitano (anzi cagano) tutta la negatività che hanno accumulato nella giornata.
Insomma, mi ha dato più l’impressione di un esperimento (ben scritto tra l’altro) che di una narrazione e fra tanti dettagli strani mi sono perso, non riuscendo a dare attenzione alle cose più importanti.

8 - Il grande giorno, di Mardox

Nulla da dire sul tema, sicuramente centrato con l’opposizione fra la gioia della protagonista e il fatto che stia andando a farsi bruciare sul rogo.
Nella narrazione c’è un buon ritmo e la lettura, salvo in qualche parte, scorre bene. A mio parere potresti eliminare dei dettagli sacrificando un minimo di focalizzazione a favore della scorrevolezza. Ad esempio “mi piego sulle ginocchia per salutare Rainbow che scodinzola e ansima con la lingua penzoloni” potrebbe diventare: “mi inginocchio e accarezzo Rainbow che scodinzola eccitato”. Una forma più diretta che secondo me scorre meglio.
Attenzione poi alla selezione dei dettagli, a volte diventano ripetitivi: "Riflessi argentati gli illuminano gli occhi marroni” “Gli occhi mi prudono. Non devo piangere, non oggi che tutti gli occhi sono puntati su di me“Stringo le palpebre e le ciglia si inumidiscono” “ La luce mi acceca, batto gli occhi” “In prima fila c’è mamma. Si tampona gli occhi lucidi con un lembo di stoffa viola”
Questa parte che ti ho riportato mi è proprio… saltata all’occhio :-)
Il capovolgimento finale secondo me è seminato bene. Peccato non sapere di più sull’ambientazione. Il fatto che l’essere bruciati vivi sia un premio è molto interessante, però rimane senza spiegazione. Certo, 3.000 caratteri sono proprio pochi!

9 - Mt. UFO, di Azzurra Mackenzie

L’idea mi è piaciuta, hai usato un modo originale la questione del rapimento alieno.
Riguardo al tema forse non c’è così tanta attinenza o almeno io non l’ho trovata. La spedizione va a cercare gli alieni su questa montagna immaginaria. Li trovano e questi alieni li uccidono dandoli in pasto ai loro animali. In che senso qui la fine è il contrario?
Il racconto si legge bene ma riguardo all'esecuzione secondo ci sono margini di miglioramento.
La parte centrale “Da quando mio padre [...] non permetterò a Uriel di rovinare il mio sogno” è un pensiero che però, forse anche per la lunghezza, fa un effetto spiegazione. Forse insieme alla riflessione avresti potuto usare un dialogo fra Rei e Uriel per far uscire parte delle informazioni sulle motivazioni della protagonista
Bello il finale con i dettagli splatter e la scoperta delle abitudini aliene.
Ti segnalo un refuso “aiutarli” invece di aiutarci.


Complimenti a tutti e buon Natale!

Luca
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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » giovedì 26 dicembre 2024, 16:49

Dovete solo più ricevere la classifica de L'AUGURE.

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Re: Gruppo MELCHIOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » domenica 29 dicembre 2024, 12:22

Eccoci alla mia classifica finale per un girone equilibrato in cui nessun racconto è riuscito a schiacciare gli avversari. Complimenti a tutti.


1. Ripieni di pensieri, di Giovanni Attanasio
2. Mourning Wheels, di Daniele Villa
3. Terzo occhio, di Andrea Furlan
4. Colloqui scolastici, di Elisa Belotti
5. Luna, di Bruce Lagogrigio
6. Carter porta il peso della colpa, di Simone Lupi
7. Il grande giorno, di Mardox
8. Come sei bella quando sorridi, di Jacopo Poiana
9. Mt. UFO, di Azzurra Mackenzie



Colloqui scolastici, di Elisa Belotti
Ciao Elisa,
un ottimo racconto dove giochi con il lettore sull’identità del punto di vista. Ci porti a credere che sia l’insegnante a lamentarsi quando in realtà è la madre che si sta lamentando della scuola. Devo ammettere che a metà del racconto avevo intuito cosa stessi facendo, ma la narrazione ha comunque fatto il suo dovere fino al finale dove è chiaro che siamo nella testa della madre. Le interruzioni sono un pochino troppe, forse avrei lasciato l’insegnante basita e senza parole in un paio di punti invece che continuare con il gioco dell’interruzione con l’em dash.
Comunque a conti fatti è un racconto che funziona bene e che mantiene il dubbio fino al disvelamento, per me un pollice tendente al positivo in maniera convincente che piazzo sotto al racconto di Andrea Furlan che ho trovato più efficace.

Luna, di Bruce Lagogrigio

Ciao Bruce,
un racconto di fantascienza molto interessate dove hai giocato sul rapporto tra i due protagonisti e sul loro amore. Mi è piaciuto lo scambio Terra-Luna che si chiarisce nel finale e riprende il tema dell’edizione. L’unico problema che trovo in questo racconto è la mancanza di un conflitto forte. Il problema di Tim è sì importante, ma appare e scompare a poche righe dal finale. Lo avrei fatto sorgere un po’ prima, per poi sviscerarlo meglio nella seconda parte del racconto, dove il nostro protagonista esce a sbrigare del lavoro (che distoglie dal vero fulcro di questa narrazione che è il loro rapporto).
Rimane un racconto da pollice tendente al positivo, in cui più pepe non avrebbe guastato.

Mourning Wheels, di Daniele Villa
Ciao Daniele,
un bel racconto con una virata improvvisa sul finale, dove Elio e Franco in qualche modo si scambiano di posto.
Ho letto i commenti che precedono il mio e non sono d’accordo sul “problema” del twist sovrannaturale. Che sia una magia, una preghiera o altro il racconto funziona e si chiude in maniera circolare.
La scrittura è ottima e scorre senza grossi intoppi (il dettaglio cornetta/tono ovattato avrebbe reso di più invertendo le due frasi)
Per me un racconto che coglie in pieno il tema dell’edizione. Un pollice tendente al positivo in modo brillante.

Terzo occhio, di Andrea Furlan
Ciao Andrea,
mi è piaciuta la direzione che hai dato a questo racconto, con il recupero del protagonista dalla droga e dal baratro in cui si era lasciato sprofondare. Lo stile è buono, scorrevole e con la giusta dose di interiorità. Avrei gradito qualche parola in più sugli innesti, anche perché all’inizio mi era sembrato un setting contemporaneo e il salto finale a qualcosa di così futuristico mi ha leggermente spiazzato. Niente di grave, ma non saprei dargli una collocazione temporale precisa. 2030? 2040? Sicuramente la figlia è cresciuta e quindi la tecnologia è andata avanti, però avrei aggiunto qualche dettaglio anche in strada oppure al bar. Qualcosa che mostrasse il tempo che è passato.
Comunque sono dettagli, il punto forte della narrazione è la parte affettiva e appunto la redenzione del padre. Per me siamo su un pollice tendente al positivo in maniera convincente che si aggiudica il terzo gradino del podio.

Mt. UFO, di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra,
un racconto con una buona idea di fondo. Mi piace il finale splatter con il capovolgimento di punto di vista passando dagli umani agli alieni. Per quanto riguarda la forma ho trovato tanti piccoli errorini che mi hanno fatto incagliare nella lettura. Avevi ancora un’ora abbondante dopo la consegna, avresti potuto rivedere con calma il testo per sistemare queste piccole sbavature.
Avrei messo meno personaggi, forse due sarebbero bastati, anche perché così ti sei trovata costretta in 2.300 battute a tratteggiare tre personalità (seppur con poche pennellate) e con il finale da un altro punto di vista risultano giusto come comparse.
Comunque il racconto non è affatto male, quindi per me è un pollice tendente al positivo anche se non solido né brillante.

Come sei bella quando sorridi, di Jacopo Poiana
Ciao Jacopo,
il tuo racconto tocca delle belle tematiche come il successo sociale e la bellezza che diventa pregio e prigione. Mi è piaciuto molto il dibattito interiore della protagonista su questi argomenti.
Trovo però il lato tecnico un pochino carente. Il pdv non è gestito al meglio e questo rende la lettura legnosa. La lettera non era abbastanza potente, non che sia facile trovare le parole giuste da mettere in bocca a una protagonista di questo tipo, ma avresti potuto glissare piuttosto facendogliela stringere tra le mani senza leggerla ad esempio.
Comunque un racconto tendente al positivo che piazzo sopra al pari valutato Mt. UFO per una maggiore profondità.

Ripieni di pensieri, di Giovanni Attanasio
Ciao Giovanni,
bentornato nell’arena. Un raccontino di denuncia molto ben riuscito. I protagonisti pieni delle loro opinioni (decisamente non richieste) e di pensieri di merda che finiscono per defecare nei piatti di altre persone come loro, che sono le uniche a cui certi argomenti possono interessare.
Stile pieno e adeguato al racconto sopra le righe, ottimi i dialoghi decisamente credibili, e situazione surreale che arriva a concludersi con il botto finale. Avrei dedicato forse una mezza riga in più alla chiusa, ma va benissimo anche così.
Per me un pollice su senza se e senza ma.

Il grande giorno, di Mardox

Ciao Mardox,
e benvenuto su Minuti Contati. Un racconto che scorre liscio fino al finale che ribalta la felicità del pdv mostrando al lettore che si sta “sacrificando” anche se non si capisce bene per cosa.
L’unica pecca che ho trovato e l’eccessiva gioia trasmessa dalla nostra protagonista. Era decisamente troppa. Era chiaro che avresti voluto stravolgere tutto con la chiusa. Sarei rimasto più moderato. Una felicità da matrimonio ma non a questo livello quasi macchiettistico.
Occhio sul finale alle ripetizioni di paglia e derivati...
Lo stile è buono (un mostrato fin troppo mostrato ma che si limerà a forza di utilizzarlo fino a trovare la tua giusta misura) e la trama è interessante anche se non è innovativa.
Un pollice tendente al positivo, in modo onesto.

Carter porta il peso della colpa, di Simone Lupi
Ciao Simone,
benvenuto su Minuti Contati. Il fraseggio del tuo racconto è molto pacato, la narrazione da parte del protagonista di quello che è accaduto e degli avvenimenti più recenti scorre gradevole. Avrei inserito meno personaggi (anche se sono solo accennati) e magari avrei usato nomi italiani, ma questo per mio gusto personale. (Carter e Villa Celeste mi stonano un po’ insieme).
Credo che manchi però un guizzò di trama. Se la banda ad esempio avesse ordito qualcosa di “violento” per poi fermarsi all’ultimo istante rendendosi conto che Carter se ne stava già andando, forse ci sarebbe stata più tensione e avresti tenuto il lettore con il fiato sospeso fino alla chiusura.
E poi non ho capito quell’“eppure” come ultima frase… Carter è quello che sopporta meglio il peso e infatti si lascia il passato alle spalle e se ne va. Non ho capito cosa intendessi con quell’Eppure.
È comunque un racconto da pollice tendente al positivo che piazzo sopra a quello di Mardox per una maggiore pulizia stilistica.
Solo i più saggi o i più stupidi degli uomini non cambiano mai.

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