Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 gennaio con un tema di Giorgia D'Aversa e 4000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 21 gennaio 2025, 2:17

Immagine

BENVENUTI ALLA GIORGIA D'AVERSA EDITION, LA QUINTA DELLA DODICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 188° ALL TIME!

Questo è il gruppo ARTEMIDE della GIORGIA D'AVERSA EDITION con GIORGIA D'AVERSA come guest star.

Gli autori del gruppo ARTEMIDE dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo PERSEFONE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo DEMETRA.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da GIORGIA D'AVERSA. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DODICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo ARTEMIDE:

Sotto i templi di Angkor, di Dash J. Benton, ore 23.39, 3974 caratteri
L’ombra delle radici, di Bruce Lagogrigio, ore 00.59, 3996 caratteri
Arbor, di Laura Ciutto, ore 23.45, 3520 caratteri
Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie, di Manuel Marinari, ore 23.18, 3991 caratteri
Sa voix, di Simone Regolo, ore 23.03, 3887 caratteri
Radici, di Giulio Palmieri, ore 00.59, 3219 caratter
Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni, ore 00.56, 3982 caratteri
L’albero, di Rick Faith, ore 00.59, 3832 caratteri
Radici spezzate, di Sara Tedeschi, ore 00.14, 3401 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 30 GENNAIO per commentare i racconti del gruppo PERSEFONE Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 31 GENNAIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo PERSEFONE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo PERSEFONE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA GIORGIA D'AVERSA EDITION A TUTTI!



Avatar utente
Andrea Furlan
Messaggi: 548

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » domenica 26 gennaio 2025, 15:21

Ciao a tutti,
rispetto ad altre occasioni, tranne i primi due posti della classifica, ho trovato i racconti di questo gruppo migliorabili in diversi punti. Difficile soprattutto stilare le posizioni dalla terza in poi, dove i brani si sono equivalsi. Comunque ho trovato dei buoni spunti e idee anche dai nuovi partecipanti, continuate così!

1 - Radici di Giulio Palmieri
2 - Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton
3 - Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari
4 - L'ombra delle radici di Bruce Lagogrigio
5 - Radici spezzate, di Sara Tedeschi
6 - Arbor di Laura Ciutto
7 - L’albero, di Rick Faith
8 - Sa voix - La sua voce di Simone Regolo
9 - Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni


Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton

Ciao Dash,
mi accodo ai commenti precedenti perché il racconto è piaciuto anche a me, un misto azzeccato di Indiana Jones e Viaggio al centro della terra. Avrei forse aggiustato l’incipit che poteva essere più incisivo e far sentire più forte la tensione erotica e la complicità fra i due personaggi. Tema centrato, buona caratterizzazione dei personaggi e dell’ambientazione. Mi sono chiesto se la storia d’amore sia necessaria alla trama e alla fine credo di sì: sei riuscito in pochi caratteri a delineare i due personaggi e la loro relazione. Bravo!


L'ombra delle radici di Bruce Lagogrigio

Ciao Bruce,
il tuo racconto mi è piaciuto abbastanza, anche se a tratti l’ho trovato un po’ didascalico ad esempio in questa parte: "Torniamo a casa e smettiamo di vivere nell'ombra del passato.” Mi volto verso di lui. Per la prima volta da molto tempo non lo odio. Non lo amo, ma non lo odio.”
Tema centrato, buona creazione dei personaggi e della loro relazione. Ottima l’idea del baobab visto come il fattore che fa riflettere Ernst, in base alla sua struttura “capovolta”: ho apprezzato moltissimo la frase di dialogo che chiude il secondo paragrafo, dove il personaggio riflette sulla sua natura e su quella della pianta. MI è piaciuto anche il percorso che hai costruito per entrambi i personaggi, anche se il limite di caratteri non ha permesso di realizzarlo al meglio, soprattutto sul finale.
Avrei forse migliorato l’introduzione dell’elemento della morte del figlio che soprattutto alla prima menzione del suo nome non è molto chiaro. Avresti potuto usare una semina più efficace.
In sintesi, una buona prova, migliorabile in alcuni punti.


Arbor di Laura Ciutto

Ciao Laura,
benvenuta nell’Arena e complimenti per l’edizione precedente!
Il tuo racconto parte da un’idea discreta che mi ha ricordato il film Avatar, ma si perde un po’ nella realizzazione. Ho trovato la descrizione della protagonista vegetale un po’ ingenua, invece buona la caratterizzazione degli umani, sia della prima ondata che dei distruttori della seconda. Il dialogo non è ottimale anche se sei riuscita a dare le informazioni principali in pochi caratteri. Ho trovato diversi errori nella scansione della punteggiatura che mi hanno fatto perdere un po’ l’attenzione. Avrei gestito in modo diverso l’incipit, rendendolo più drammatico per gettare subito il lettore nella situazione, magari anche invertendo l’ordine, descrivendo prima i cattivi e poi gli umani del primo contatto facendo sentire anche meglio il contrasto. Qualche spiegazione tecnico – botanica in più avrebbe forse aiutato a “sentire” meglio questi esseri vegetali senzienti che popolano Arbor: così non sono riuscito a immedesimarmi. In sintesi, buona l’idea ma svolgimento da rivedere.


Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari

Ciao Manuel,
dopo aver finito di leggere ho provato sensazioni contrastanti: ho apprezzato la storia non convenzionale fra le due ragazze, raccontata con leggerezza, che lascia intendere i loro rapporto e i loro sentimenti. Tema centrato, molto bella l’idea del profumo di lavanda e del suo mettere radici più profonde della quercia a cui si paragona la protagonista in due o tre punti. Ho trovato invece che le informazioni chiave (il terremoto, gli anni che sono passati dall’evento) fossero inseriti in punti sbagliati della storia: le avrei messe nell’incipit, o comunque all’inizio, per chiarire subito il contesto. In sintesi, buoni spunti e discreta resa generale, ma migliorabile.


Sa voix - La sua voce di Simone Regolo

Ciao Simone,
grazie per avermi fatto conoscere la storia di Aurore/George Sand, che non conoscevo. Tema centrato, buona la relazione fra i due personaggi, la descrizione della protagonista e dei suoi stati d’animo. Non male anche l’elemento del cortile e dell’albero. Ho apprezzato meno la figura di Chopin che introduci in modo un po’ frettoloso e la prima volta con il cognome. Purtroppo non mi è piaciuto per niente il paragrafo finale: ho trovato troppo semplicistica l’identificazione della città con l’albero, l’energia misteriosa che lo fa muovere e ispira i due artisti. Avrei forse cercato di passare lo stesso messaggio in modo più sottile, descrivendo magari la società in pieno fermento artistico dell’epoca e le ispirazioni che i due potevano avere avuto frequentando altri creativi. In sintesi, un’idea discreta che poteva essere resa meglio, soprattutto nella parte finale.


Radici di Giulio Palmieri

Ciao Giulio,
complimenti, il tuo racconto mi ha veramente rapito. Una rivisitazione del mito super classico e stravisto di Ulisse in uno dei momenti forse meno esplorati. Ottima scansione del dialogo che aumenta la tensione fino all’epilogo. Molto bella la relazione che hai costruito fra le donne di Ulisse, con Circe che gli dà la soluzione magica per raggiungere il suo scopo e finalmente tornare a casa dalla scettica Penelope. Racconto da finale! Bravissimo!


Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni

Ciao Damiano,
benvenuto nell’arena, credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo. il tuo racconto grottesco mi ha ricordato sia “Alice nel paese delle meraviglie” che “Coraline” di Neil Gaiman. Il tema è centrato, l’ambientazione non è male, ma l’ho trovato a tratti troppo ingenuo, soprattutto nella trama che sembra già molto vista (ad esempio il coniglio cattivo che è il contrario del peluche) e nel finale che è un po’ tirato via. Fra le altre cose migliorabili: la ripetizione di “Mr Bunny” cosi tante volte diventa fastidiosa a lungo andare, hai usato i puntini di sospensione in troppi punti dove non era necessario. Peccato perché poteva essere un’idea discreta se fosse stata sviluppata diversamente. Ho letto nei commenti che vorresti rimetterci mano: secondo me ci sono tutti i modi per costruirci sopra un bel progetto.


L’albero, di Rick Faith

Ciao Rick,
il tuo racconto scorre bene, nonostante la difficoltà iniziale di capire cosa siano i brevi testi dell’incipit. Un buon registro ironico, ma in contrasto con la situazione surreale che mi ha spiazzato e non ho gradito al 100% soprattutto perché non fornisci nessuna causa o soluzione su come sia avvenuta, così come ho trovato troppo semplice l’elemento della “pianta comprata su internet”. Il tema è certamente centrato, il rapporto fra i tre personaggi reso bene e anche la morale di fondo. In sintesi non mi è dispiaciuto, ma l’ho trovato troppo approssimativo sul background, cosa che non ha permesso di immedesimarmi.


Radici spezzate, di Sara Tedeschi

Ciao Sara e benvenuta nell’Arena!
Direi un buon inizio, sei riuscita a creare una situazione intima ed emozionante che mi ha permesso di entrare in empatia con questa famiglia che fugge dalla guerra anche se l’ho trovato forse troppo raccontato e poco mostrato. Tema centrato. Come ti ha scritto Nihal, la cosa su cui ho avuto più difficoltà è stata collocare la storia in un periodo riconoscibile: prima ho pensato che fosse nel Medioevo, poi nella Seconda guerra mondiale ma con un dubbio che sia anche più recente. In questi casi meglio chiarire nell’incipit, anche con un piccolo dettaglio, in modo da lasciare il lettore immergersi nella storia con una certezza. Attenzione al tempo verbale “stessimo” sbagliato, perché al presente: “…come se fosse una giornata qualunque e non stessimo per traslocare.”

Avatar utente
Francy2912
Messaggi: 52

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 27 gennaio 2025, 12:36

Classifica difficilissima, sono tutti testi molto validi, quindi vado solo ed esclusivamente sul gusto personale e su come è stato declinato il tema:
1. Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton
2. L’albero, di Rick Faith
3. Radici di Giulio Palmieri
4. L’ombra delle radici di Bruce Lagogrigio
5. Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
6. Arbor di Laura Ciutto
7. Sa voix - La sua voce di Simone Regolo
8. Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari
9. Radici spezzate, di Sara Tedeschi

Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton
Ciao Dash! Qui abbiamo un grosso problema: io ora voglio sapere come continua, voglio un libro intero su questa storia, non mi basta un racconto. Mi è piaciuto il rapporto tra i due con la loro carica sessuale, il loro spirito di avventura con il colpo di scena finale. Hai gestito bene il tema e i caratteri, cosa assolutamente non da poco. Complimenti davvero!
L’ombra delle radici di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, ormai ho capito che non è una vera edizione di Minuti Contati se non c’è almeno un testo che mi prende a pugni l’emotività. Oggi è il tuo. Ammetto che la tua protagonista non mi sta troppo simpatica, ho apprezzato di più il marito, ma questo è un mio gusto personale. Ho apprezzato come ha declinato il tema e come mi hai fatto venire il magone mentre leggevo. Ora vado a finire i preparativi per il funerale della piccola gazzella.
Arbor di Laura Ciutto
Ciao Laura! Devo ammettere che io e la fantascienza non siamo molto amiche, però il tuo è un bel racconto che fa riflettere. Sono d’accordo con questa visione pessima dell’essere umano, mi son trovata a tifare per gli alieni-pianta. Come ti han detto anche gli altri, pure io mi son trovata a fine lettura un po’ confusa e ho dovuto rileggerlo per apprezzarlo meglio. Idea buona, forse troppa carne al fuoco per i caratteri? (sempre troppo pochi) Comunque un buon lavoro :)
Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari
Ciao Manuel. Del tuo racconto ho apprezzato tantissimo il titolo, è molto evocativo. Il racconto di per sé è scritto bene, anche se ammetto che non avevo subito capito si trattasse di un terremoto. Il mio problema, assolutamente di gusto personale, sono le protagoniste, se la mia compagna mi forzasse ad affrontare un qualcosa che io non voglio, ma col cavolo che apprezzo il suo gesto. Ma questo è un problema mio, ne son consapevole, forse per questo i loro dialoghi/azioni mi son sembrati un po’ scollegati tra di loro, stile dialogo tra sordi. Però complimenti per le descrizioni!
Sa voix - La sua voce di Simone Regolo
Ciao Simo, lo so che attendi il mio commento contro la Francia, ma tanto quello lo sai già bene. Il mio problema con questo racconto è stato un altro: non conoscendo la storia della tua protagonista, io ci ho capito poco nulla. Noto come tu sappia bene di quello che parli, il problema che io da lettrice non lo so, potevo fare ricerche su google, vero, ma Francia quindi no. Però peccato perché scrivi bene. Fai troppa ricerca, ragazzo mio.
Radici di Giulio Palmieri
Ciao Giulio, direi che il tuo racconto è perfetto per la guest star di questa edizione. L’ho trovato un racconto molto dolce, forse il tema è declinato un po’ forzatamente, ma ammetto che la cosa non mi dà fastidio. Commento di gusto personale: i trattini nei racconti così per i dialoghi mi fanno un po’ perdere; quindi, mi son dovuta concentrare meglio per capire quando iniziava e finiva, vero che potrei anche leggerli da pc e non da cell. Ma è veramente una minuzia per trovare un pelo nell’uovo, per il resto solo complimenti!
Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
Ciao Damiano, questo racconto lo dovevo leggere mentre mi abbracciavo i miei di peluche. Ti han già detto tutto nei commenti precedenti, pure io ho trovato i dialoghi un po’ forzati, ma ci possono stare filtrati dalla mente di una bambina. Povera piccola che le è morta la mamma, mi ha fatto molta tenerezza, così pure il padre che chiede alla figlia di tornare indietro, che magone. Mi è piaciuto come hai declinato il tema, hai fatto un buon lavoro.
L’albero, di Rick Faith
Ciao Rick, pure con te ora ho un problema: voglio anch’io questo albero. Mi è piaciuto tutto, dai messaggi iniziali, alle battute e al finale. Povero lui che viene giudicato solo perché fuori corso, ti capisco bene. Oltre i complimenti non ti so che dire, voglio più racconti ironici come questo, che però fanno anche riflettere. Bravo davvero.
Radici spezzate, di Sara Tedeschi
Ciao Sara e benvenuta a Minuti Contati, spero che l’impatto non sia stato troppo traumatico. Devo ammettere che ho faticato a inquadrare bene il contesto della storia, che però non è marginale dato che loro stanno scappando dalla guerra. Il tema secondo me rimane esterno rispetto alla famiglia che deve fuggire, forse un’analisi del genere me la sarei vista meglio dall’adulto. Il pov per com’è stato gestito mi ha lasciato un po’ stranita. Attenta a qualche refuso che ti è sfuggito :) Alla prossima!
Francesca Da Re

Avatar utente
La Ele95
Messaggi: 35

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 27 gennaio 2025, 14:21

Buonasera a tutti! Ecco la mia classifica finale per questa edizione

1) Sotto i templi di Angkor - Dash j Benton
2) L'albero - Rich Faith
3) Torna indietro Mandy -Damiano
4) Arbor -Laura
5) Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie -Manuel Marinari
6) Radici -Giulio Palmieri
7) Radici spezzate - Sara Tedeschi
8) L'ombra delle radici- Bruce
9) Sa voix - Simone Regolo

1) Sotto i templi di Angkor
Ciao Dash, il tuo racconto mi è piaciuto moltissimo (sarà che hai pienamente centrato i miei gusti?). Con così poche battute disponibili sei riuscito a creare un racconto ben definito dall'inizio alla fine senza eventuali carenze. Interessante anche il rapporto che nasce tra i due protagonisti in una situazione così particolare. Pienamente promosso, buona edition!

2)L'albero
Ciao Rick! È stato un vero piacere leggere il tuo racconto, ho trovato i dialoghi molto interessanti e una gestione ottima del botta e risposta oltre che dell'ironia. Anche la voce e il modo di parlare del protagonista è molto verosimile e credibile. Mi sarebbe piaciuto sapere come è stata possibile la nascita di questo particolare albero ma non importa, rimarrà un mistero. L'idea è molto originale! Ti auguro una buona Giorgia edition e alla prossima!

3)Torna indietro, Mandy
Ciao Damiano, un buon racconto, ben strutturato e il tema pienamente centrato. Nella seconda parte ho percepito un pò di "Alice nel paese delle meraviglie" e ho davvero apprezzato questa tua rivisitazione. Mi sono piaciute tutte e tre le parti del racconto. L'unica pecca secondo me sono i dialoghi, soprattutto quello tra i due conigli , che sembrano un po' troppo finti. Per il resto è stato un piacere leggerti! Alla prossima.

4)Arbor
Ciao Laura! Nonostante la fantascienza non sia il mio genere preferito il tuo racconto mi è piaciuto davvero molto. Ho notato anche io una certa affinità con Avatar e forse ciò gli fa perdere qualche punto sul piano dell'originalità. Tralasciando qualche errore di scrittura, la struttura narrativa è buona e solida. Forse se in alcuni punti fosse stato meno didascalico sarebbe stato meglio ma capisco che il numero di battute e il tempo non aiuta. Ti auguro una buona edition, Alla prossima!

5)Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie
Ciao Manuel! Complimenti, davvero un buon racconto. Il punto di forza è sicuramente la descrizione della casa, ormai marciscente e decaduta. Tuttavia non mi sono chiari alcuni passaggi: come mai Camilla che inizialmente afferma di non voler più entrare in quella dimora, la quale è ormai solo un ricettacolo di ricordi anche dolorosi, nella parte finale è felice che la compagna l'abbia acquistata per loro? Ho trovato molto forzato questo entusiasmo.
Ottimo invece il contrasto olfattivo: il profumo accogliente e calmante della lavanda che si contrappone a quello nauseabondo e tossico del rudere. Per il resto tema centrato è struttura narrativa ok. Buona edition e alla prossima!

6)Radici
Ciao Giulio! Un racconto davvero interessante e una piacevole rivisitazione del mito di Ulisse. Le tue parole trasmettono molta dolcezza e il forte amore di Ulisse. Non mi è molto chiaro, forse è una mia mancanza, cosa c'entrino i semi con Penelope. Attenzione ai dialoghi: prima Penelope lo chiama per nome e successivamente lo chiama semplicemente straniero. Perchè non mantenere distacco fino alla fine?Rimane comunque una buona prova!

7)Radici spezzate
Ciao Sara e benvenuta! Il tuo racconto risulta fluido e godibile alla lettura anche se un po' troppo didascalico. Si percepisce la malinconia dell'intera famiglia nel lasciare la propria dimora e le proprie origini. Tuttavia manca qualcosa che renda il tuo operato originale e accattivante. Attenzione alle immagini che vuoi creare nella mente del lettore: da quando la malinconia fa "sbiancare" (o meglio impallidire)? Ti auguro una buona edition e alla prossima!

8)L'ombra delle radici
Ciao Bruce! Il tuo racconto mi è piaciuto a tratti: ho trovato l'idea delle radici capovolte molto interessante e originale ma credo tu ti sia perso completamente nella seconda parte del racconto. Lei ha un comportamento molto inverosimile: impossibile cambiare le propria visione verso qualcuno dopo qualche battuta. Gli avvenimenti sono troppo smorzati affinché avvengano cambiamenti di personalità così forti. Anche sui dialoghi si poteva sicuramente fare di meglio. Mi ha fatto comunque piacere leggerti a ti auguro una buona edition!

9)Sa voix
Ciao Simone! Sarò molto sincera, non ho capito il tuo racconto. Solo dopo la tua effettiva spiegazione ho capito la tua idea e le tue intenzioni ma, se un racconto deve essere spiegato, significa che ha qualcosa che non funziona.Troppi elementi lasciati in sospeso che creano confusione e non concludono nulla. Il tema può essere considerato parzialmente centrato. Mi dispiace per la questione del corsivo che sicuramente non ha giocato a tuo favore. Alla prossima edition!
Elena.B

Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 27 gennaio 2025, 20:02

Oltre a quella de L'AUGURE dovete ancora ricevere altre sei classifiche.

Avatar utente
Debora
Messaggi: 232

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 27 gennaio 2025, 23:38

Ecco commenti e classifica. Tanti bei racconti...

Sotto i templi di Angkor, di Dash J. Benton
Ciao Dash, piacere di leggerti. Il tuo racconto mi piace molto per l’idea, soprattutto per il finale, davvero notevole. Però questi due che fanno l’amore come i ricci in questa situazione mi ha fatto un po’ storcere il naso, ecco, lo trovo un po’ assurdo. Ma è solo il mio gusto personale.
Sullo stile non c’è assolutamente niente da dire, anzi, no, una cosa te la dico: vorrei saper scrivere come te!

L’ombra delle radici, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di leggerti. Mi è piaciuta tantissimo questa idea delle radici capovolte: sei riuscito a declinare il tema in modo davvero originale e molto poetico. Peccato che però la struttura del racconto non regga l’idea: per far cambiare così Ernst avresti avuto bisogno di almeno altri tre racconti oppure di un episodio più drammatico e decisivo (non ho idea di quale, però!).
Questa idea del baobab, però, resta una delle mie preferite! Buona edition!

Arbor, di Laura Ciutto
Ciao Laura, piacere di leggerti. Il tuo racconto è declinato in un genere a me caro e già solo per questo di do un punto in più! L’idea è buona e mi piace davvero che il punto di vista sia quelle dell’albero ma per come l’hai resa è risultata un po’ pesante e ha perso di mordente. Immagino che tu avessi tante cose in testa e tempo e battute troppo limitati e questo ti ha fatto riversare tutto in modo molto raccontato. Complimenti ancora per la recente vittoria e buona edition!

Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie, di Manuel Marinari
Ciao Manuel, complimenti, il tuo racconto è davvero bellissimo. Non solo mi ha emozionato, ma mi ha fatto proprio diventare amica di Camilla e Roberta. Hai saputo raccontare non solo il dolore della perdita, il terrore del terremoto, il legame con le radici, ma anche il loro amore. Mi è piaciuto molto il passaggio in cui Roberta si sente una quercia ancorata a terra che può solo bruciare, una declinazione del tema dentro il racconto. Per ora, il tuo racconto è il migliore che ho letto, sullo stile non sto neanche a parlare, scrivi benissimo, punto. Buona edition!

Sa voix, di Simone Regolo
Ciao Simone, io ho apprezzato la tua idea anche se a dire il vero per capire tutto (soprattutto la parte che era dell’albero in corsivo) ho dovuto leggere la tua spiegazione. L’appunto è che chi non conosce, anche a sommi capi, la storia di George Sand difficilmente collega il tutto. Mi piace l’atmosfera che hai creato e la presenza dell’albero, delle sue radici, della sua linfa che danno forza e ispirazione sia a lei che a Chopin. Proprio per questo secondo me il tema è assolutamente centrato. Buona edition!

Radici, di Giulio Palmieri
Ciao Giulio, piacere di leggerti. La tua interpretazione del finale dell’Odisea mi ha intrigato e mi è sembrato molto poetico questo grande mirto che persuade, finalmente, Penelope. Il tema però, per me, non è centrato… Ma non è quello che mi ha disturbato bensì il fatto che non fai mantenere una stessa direzione a Penelope che avrebbe dovuto trattare Ulisse come un estraneo fino alla fine. Soprattutto in questa frase mi sono confusa parecchio: – Quali segni abbiamo per riconoscerci? – rispose lei. – I gioielli che mi aveva regalato li ho fusi assieme al bronzo per mandare avanti i banchetti, per nutrire tuo padre, tua madre, tuo figlio, e le donne che ti hanno visto nascere. Le anfore di vino che avevi lasciato nelle cantine di questo palazzo, sono state bevute da coloro che hai ucciso. In tutto questo palazzo, non ho più un segreto che mi lega a te, né…
Mi spiace perché l’idea era davvero buona. A rileggerci e buona edition!

Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
Ciao Damiano, piacere di leggerti. Racconto molto bello e nel mio mood. A me i dialoghi non sono sembrati così male a parte quelli tra i due conigli invece le ripetizione di Mr.Bunny, quelle sì, mi hanno un po’ infastidito. Il finale avrebbe avuto bisogno di qualche riga in più ma mi e piaciuto il rimando alla voce del padre che potrebbe essere quella del coniglio e viceversa. La trovo comunque una buona prova con il tema centratissimo.

L’albero, di Rick Faith
Ciao Rick! Troppo forte il tuo racconto! Tema centrato e declinato in maniera originalmente divertente: il finale super! Lo stile è impeccabile, unica cosa ma solo per trovare il pelo nell’uovo la punteggiatura dei messaggi iniziali che non sono convinta sia quella giusta e mi ha confuso un pochino (voglio anch’io un amico che mi scriva a mezzanotte alla disperata ricerca di un’accetta che io, tra l’altro, avrei!).

Radici spezzate, di Sara Tedeschi
Ciao Sara e benvenuta nell’Arena! Trovo il tuo racconto un buon esordio: hai centrato perfettamente il tema e hai raccontato una storia definendolo perfettamente dentro questa famiglia e la città di Arezzo. Tuttavia c’è troppo raccontato e diverse ripetizioni. Mi sono chiesta anch’io l’epoca delle vicende immaginando una guerra futura ma il fatto di non avere nessun riferimento mi ha spiazzato. Non mi è chiaro del tutto perché questa famiglia, che ha comunque conservato la casa, se ne vada mentre altrove, in città, c’è già chi sta ricostruendo. Spero di rileggerti presto, buona edition!

Ed ecco la mia classifica, sempre molto sofferta:
1. Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie, di Manuel Marinari
2. L’albero, di Rick Faith
3. Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
4. Sotto i templi di Angkor, di Dash J. Benton
5. L’ombra delle radici, di Bruce Lagogrigio
6. Sa voix, di Simone Regolo
7. Arbor, di Laura Ciutto
8. Radici, di Giulio Palmieri
9. Radici spezzate, di Sara Tedeschi

Avatar utente
Nihal
Messaggi: 67

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 28 gennaio 2025, 11:35

Salve a tutti! A mio parere due racconti svettano sugli altri. Per il resto, classifica molto molto difficile visto che tutti racconti presentano un livello medio tecnico molto alto. Ecco la mia classifica.

1) Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton
Ciao Dash! Il tuo racconto mi piace! Ho apprezzato molto che tu sia riuscito a mettere tanti eventi in così pochi caratteri. Questo non appesantisce per nulla il racconto, che rimane comunque scorrevole nella lettura. La tensione sessuale tra i due è evidente e ben descritta. Il “luogo” è di facile immaginazione, almeno per me lo è stato. Complimenti davvero!

2) L’albero di Rick Faith
Ciao Rick, che piacere averti letto!
Che bel taglio che hai dato al racconto! Mi ricorda un po’ la scena del tempio di Mulan, quando lei incontra gli antenati e compare Mushu. Bella gestione dell’ironia e bel finale ad effetto. Il doppio personaggio nonna e nonna giocano davvero bene anche tra di loro, oltre che con il protagonista. Davvero nulla da dire. Mi piace proprio.

3) Radici di Giulio Palmieri
Ciao Giulio. Leggo ora per la seconda volta il tuo racconto per avere una conferma della prima impressione. Il racconto mi piace, il collegamento al tema è stato fatto in un modo originale ma, secondo me, un po’ tangenziale. Magari se mi provi un po’ a spiegare, lo capisco meglio. Grazie mille :)
[…]
Ciao Giulio,
L’ignoranza sta tutta in me che di mitologia non so nulla. Ho letto i commenti in risposta sotto e ho trovato un bel po’ di risposte che cercavo. Detto questo, per quanto riguarda questioni tecniche e di forma, nulla da segnalare, livello alto.

4) Torna indietro Mandy di Damiano Meloni
Ciao Damiano. Bel racconto, buona la declinazione del tema. Anche a me ha ricordato molto “Alice nel Paese delle Meraviglie” verso la metà. Mi è piaciuto che il coniglio fosse cattivo e il “suo” coniglio invece fosse il buono.
Concordo con il commento precedente sui dialoghi ma volevo chiederti, invece, qualcosa di più sul finale perché non mi è chiarissimo.
Grazie mille!

5) Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari
Ciao Manuel, commento ora il tuo racconto! Riprendo due cose che ti sono già state dette ma che condivido in pieno.
I complimenti per le descrizioni, assolutamente perfette e che permettono di immedesimarsi totalmente nella scena, in tutti i sensi, con tutti i sensi :)
Devo dirti però che non ho molto ben capito il finale. Quel “mi ama, mi ha capita” non l’ho trovato molto coerente. Nel senso, Roberta all’inizio non vuole assolutamente entrare nella casa quindi perché comprarla dovrebbe essere un segno che Camilla ha capito Roberta? Mi sono perso io qualche passaggio?

6) L’ombra delle radici di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce! Piacere di leggerti.
Ho trovato il testo ben scritto, abbastanza fluido alla lettura. Quello che però non mi ha convinto è questo passaggio decisamente troppo repentino del personaggio, da cinico cacciatore a padre disperato. Come passaggio ci può stare ovviamente, solo che il tutto avviene, secondo me, troppo velocemente e senza che vi siano indizi seminati in giro che ce lo facciano “intuire”.

7) Radici spezzate di Sara Tedeschi
Ciao Chiara! Se questo è il tuo primo testo qui, che esordio! (E te lo dico io che sono ben al terzo ahahahah) No, scherzi a parte, molto bello e fluido. Scorre che è un piacere.
Mi permetto solo una piccola cosa: che il tutto sia dovuto alla devastazione della guerra, viene precisato verso metà testo, e lì scritto ben due volte in due periodi consecutivi.
Inoltre, ma anche qui potrei essermi addormentato io, non si capisce bene il riferimento temporale che, sempre secondo me, se riguarda una guerra può essere importante. Siamo alla fine della WWII (come io mi sono immaginato)? Anche un piccolo dettaglio dato da un oggetto/acconciatura/qualsiasi cosa.
Testo comunque molto buono.

8) Arbor di Laura Ciutto
Ciao Laura. Il tema è ben centrato e la storia è anche molto interessante, una declinazione davvero particolare.
Se posso, però, ho fatto un po’ di confusione, soprattutto all’inizio, con una serie di “loro” in sequenza ravvicinata. La cosa che mi ha mandato più in confusione è che usavi alternativamente “loro” sia per gli umani che per gli abitanti autoctoni del pianeta (le piante).
Forse, ma prendi l’idea con le pinze, avendo il punto di vista di una pianta singola, avresti potuto usare un “suo” per parlare del pianeta.

9) Sa Voix - La sua voce di Simone Regolo
Ciao Simone. Ho letto ora il tuo racconto ma non sono sicuro di aver capito bene come si colleghi al tema. Mi piace come sono scritte le tre scene, prese singolarmente, ma non ho proprio capito come si possono poi collegare al tema. Quindi sospendo il giudizio sul gruppo, in attesa di una tua risposta :)

Avatar utente
MarcoSacchi
Messaggi: 9

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 28 gennaio 2025, 23:40

Classifica

1. Sotto i templi di Angkor, di Dash J. Benton
2. Radici, di Giulio Palmieri
3. L’ombra delle radici, di Bruce Lagogrigio
4. Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie, di Manuel Marinari
5. Radici spezzate, di Sara Tedeschi
6. L’albero, di Rick Faith
7. Sa voix, di Simone Regolo
8. Arbor, di Laura Ciutto
9. Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni


Commenti
Sotto i templi di Angkor
Ho letto con piacere questo racconto.
Bellissimo racconto. Ambientazione resa nel migliore dei modi. L'uso delle giuste parole ha reso sufficienti i caratteri a disposizione per descrivere al meglio le scene e, allo stesso tempo, dare una buona narrazione degli eventi. Idea originale e il tema è ottimamente declinato. Complimenti.

Radici
Ottimo racconto.
Bellissima e originale l'idea di rivisitare il mito di Ulisse declinando la narrazione per includere il tema della sfida. La frase "Dimmi tu cosa posso fare per restare, o regina. Guardami. Il mare non mi ha trattenuto, né vinto l’ira di Poseidone. Sei tu che non mi accogli, sei tu che non ricordi." vale un premio a parte per quanto è scritta bene. Complimenti.

L’ombra delle radici
Questo racconto merita i primi posti per come è scritto: le descrizioni degli ambienti (anche se un pochino scontati) sono ottimi, con una resa cinematografica, così come sono efficaci i dialoghi. Il problema è il finale: 4000 caratteri sono troppo pochi per descrivere un cambio così repentino del protagonista e, secondo me, non funziona.

Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie
Racconto ben scritto. Suggestiva la descrizione dell'ambiente e della storia delle due ragazze. Il tema è centrato e ottimamente raccontato. Anche il finale è denso di significato, mi suggerisce di come le radici non possono essere dimenticate a forza; anche se a parole si dice di non volerci più avere a che fare, chi ci ama davvero, chi ci capisce, sa esattamente quello di cui abbiamo bisogno.

Radici spezzate
Atmosfera triste ma che allo stesso tempo lascia spazio alla speranza. La lettura è scorrevole e piacevole. Mi piace il messaggio che sembra voler dare il racconto: le radici non sono fisse e immobili, in qualche modo seguono le vicissitudini della vita pronte per essere piantate di nuovo senza bisogno di voltarsi indietro.

L’albero
L'inizio del racconto mi ha rapito. Il dialogo tra i due amici e la descrizione del disastro che si sta consumando è geniale. Purtroppo, a mio modesto parere, il resto del testo non mantiene le promesse di originalità. Lo scambio di battute con gli antenati mi sembra povero di contenuto e il finale poco significativo. Sinceramente non mi sembra molto centrato nemmeno il tema.

Sa voix
Con questo racconto ho un problema. Sicuramente è un MIO problema ma io non l'ho capito. Molti elementi sono lasciati in sospeso, sembra si parli a chi è già a conoscenza della storia e che questo sia il finale. La scrittura, però, è molto buona, le scene sono ben rappresentate e l'atmosfera quasi sognante.

Arbor
Il racconto è interessante ma penso non sia stato realizzato al meglio. La lettura mi confonde, ho dovuto rileggerlo più volte per capire certi passaggi. Non mi è chiaro il punto di vista e di chi stia parlando...forse troppi “loro” in sequenza. Mi sembra che anche l'uso delle virgole confondano la lettura: ad esempio nella frase "...erano enormi, ne erano scesi, uomini molto diversi".

Torna indietro
Un racconto difficile, quasi spaventoso, ma penso sia l'obiettivo. Il tema non mi sembra molto centrato a meno che le radici possano assumere una connotazione negativa, quasi a dover scappare da loro. I dialoghi mi sembrano un po' artificiosi. Il finale non mi è molto chiaro, la bimba si risveglia da una brutta malattia?
Marco Sacchi

Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 29 gennaio 2025, 17:22

Oltre a quella de L'AUGURE dovete ancora ricevere altre tre classifiche.

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 433

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 29 gennaio 2025, 17:35

Buonasera a tutti. Eccomi qui pronta a mettervi in classifica. Oddio, pronta proprio no. Non è stato per niente facile! A tutti buona edition!

1 - Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton
2 - Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari
3 - L’albero, di Rick Faith

4 - Sa voix - La sua voce di Simone Regolo
5 - Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
6 - Radici di Giulio Palmieri
7 - L'ombra delle radici di Bruce Lagogrigio
8 - Arbor di Laura Ciutto
9 - Radici spezzate di Sara Tedeschi




Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton
Ciao Dash,
piacere di averti letto!
Mi accodo ai commenti positivi fatti finora. Il tuo racconto mi è molto piaciuto, sia da un punto di vista stilistico (si legge che è un piacere sia per la fluidità della scrittura che per la vividezza delle immagini che descrivi) sia da un punto di vista tematico. Il tema è chiaramente centrato. Se proprio devo farti notare dei punti di miglioramento, ti segnalo che ti sono scappati un po’ di errori di battitura (spazio, punteggiatura, accenti). Te ne riporto solo alcuni: “trai seni nudi”, “Sorrido "Sono 10 ore”, “Mi strizza l'occhio "Ci vorrà tempo”, “Da una pacca”. Si tratta chiaramente di errori veniali, considerando il contesto.
Una prova davvero molto, molto buona.
A rileggerci,
Elisa


L'ombra delle radici di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce,
piacere di averti letto!
Il tuo testo è ben scritto e si legge davvero bene. Devo ammettere che ho però, narrativamente parlando, preferito la prima parte alla seconda. Il racconto di per sè è carino, ma, non so, forse è questione dei caratteri ridotti che abbiamo a disposizione e non c’è stato spazio per dare una tridimensionalità ai personaggi, ma il cambio di questo Ernst è molto repentino e i dialoghi mi sembrano un po’ artificiosi.
Il racconto è carino, ma non mi ha convinto davvero.
A rileggerci,
Elisa

Arbor di Laura Ciutto
Ciao Laura,
piacere di averti letto!
Allora, la declinazione che hai pensato è originale e, seppur non proprio di mio gusto, potrebbe venirci fuori una storia proprio carina. La realizzazione, tuttavia, non è stata a mio avviso ottimale. Avrei provato - per quanto complesso in così poche battute e così poco tempo - a dare informazioni sul contesto in modo meno didascalico, lasciandole trasparire in mezzo all’azione. Non parlo in termini generali, ma proprio per la brevità del testo, a mio avviso, così risulta più pesante.
Ti segnalo alcuni errori di battitura che ti sono scappati, probabilmente per la fretta (virgola tra sogg e pred, verbo sbagliato o virgola mancante e assenza di accento).
“Gli umani atterrati sul loro pianeta, erano amichevoli all'inizio”, “ne erano scesi, uomini molto diversi.”, “avevano acceso i lanciafiamme bruciato i pochi che si erano salvati.”, “L'uomo punto gli occhi chiari sul giovane”.
A rileggerci,
Elisa

Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari
Ciao Manuel,
piacere di averti letto.
Comincio dicendoti che il tuo racconto mi è piaciuto molto. Come ti hanno già segnalato, le descrizioni sono davvero ben fatte. Ho anche apprezzato il parallelismo tra la casa e parti del corpo o esseri viventi, ad esempio: “Sembra un nero dente cariato tra quelli sani e splendenti.”, “Le mura della mia vecchia casa sembrano un vecchio malato di artrosi che sta per cadere da un momento all’altro.”
Mi piace il rapporto che delinei tra la protagonista e la compagna: dà tridimensionalità a entrambi i personaggi. Se posso permettermi un appunto, in questo passaggio, secondo me, potevi essere meno didascalico e provare a costruire un’immagine: “Povero Tommi, mi devasta il ricordo del mio fratellino schiacciato da quintali di pietre e mattoni.” Invece che dire “mi devasta”, descrivi come si esprime fisicamente e psicologicamente quella devastazione. Comunque è proprio un’inezia.
Buonissimo pezzo.
A rileggerci,
Elisa

Sa voix - La sua voce di srmc
Ciao Simone,
piacere di averti letto!
Io invece conosco George Sand e ho apprezzato questa storia. Mi è piaciuta la sfumatura metaforica che hai dato al tutto, davvero molto. Ti dico, personalmente, ma penso sia una mera questione di gusto personale, avrei evitato l’albero del cortile lasciando una parvenza più metafisica a queste invisibili, ma percettebili, radici di Parigi. Detto questo, secondo me un testo abbastanza riuscito e una buona prova. Nella prima parte del testo secondo ripeti inutilmente e troppo spesso “Parigi”.
A rileggerci,
Elisa

Radici di Giulio Palmieri
Ciao Giulio,
piacere di averti letto!
Mi accodo a chi ha apprezzato il tuo racconto. L’ho trovata una buona declinazione del tema. Io forse avrei optato proprio per la questione del talamo nuziale non tirando fuori altro, ma insistendo sul significato di quelle radici, ma è una scelta personale. Lo stile, indubbiamente ottimo, non mi ha entusiasmato, ma si addice molto bene al tema che hai deciso di trattare. Per me una buona prova.
A rileggerci,
Elisa

Torna indietro, Mandy di Damiano Meloni
Ciao Damiano,
piacere di averti letto!
Allora, la tua idea mi è piaciuta molto. Mi accodo a chi ci ha visto un po’ un ribaltamento malefico di Alice nel Paese delle Meraviglie. Le figure di questi due coniglietti e la metafora legata alle radici mi sono piaciute molto. Lo stile è molto buono e la narrazione scorre che è una meraviglia (al netto di qualche “Mandy” di troppo). Per quanto riguarda la costruzione narrativa, invece, temo che lo spazio fosse un po’ poco per far trasparire con chiarezza tutto quello che volevi far trasparire tu, ma hai fatto comunque un buon lavoro.
A rileggerci,
Elisa

L’albero di Rick Faith
Ciao Rick,
piacere di averti letto!
Il tuo racconto mi ha proprio divertito! La declinazione che hai dato al tema è originale e spassosa. Come sempre, hai scritto con uno stile davvero tagliente e fluido. Mi piace anche quando sia facile riconoscersi nel povero trentenne disgraziato che si trova a giustificare la sua vita al cospetto dei suoi avi (anche se ci capita con ascendenti un po’ più vicini a noi!). Insomma, direi un buon lavoro.
A rileggerti,
Elisa

Radici spezzate di Sara Tedeschi
Ciao Sara,
piacere di averti letta!
Mi accodo a chi dice che è un buon - direi buonissimo - esordio. La declinazione del tema è buona e lo stile anche. Mi permetto però di segnalarti alcuni errori (anche veniali o legati magari al tempo) e alcune cose che, personalmente, avrei preferito fossero gestite diversamente (magari è solo una questione soggettiva).
“I segni del conflitto che si era abbattuto sulla cittadina di Arezzo erano ovunque: case crollate, muri anneriti dal fuoco, strade disseminate di macerie.” Avrei evitato la spiegazione prima, mostrando questi segni e lasciando solo trapelare che ci fosse stato un conflitto.
Qui ti è scappata una ripetizione: “Chiara osservava la scena dalla finestra della sua stanza. Mentre osservava la piazza”.
Qui un accento: “«Sei prontò?»”
Questa frase, invece, l’ho trovata un po’ didascalica e farraginosa. Secondo me questo concetto va fatto emergere senza che risulti una spiegazione di quello che tutto il testo ci sta già dicendo:
“Il fatto è che la gente dimentica in fretta da dove viene quando qualcosa come casa tua ti è stata strappata via anche se le radici della propria civiltà restano lì sotto le macerie, sepolte da strati di dolore e ricordi.”
Infine, ti è scappata una virgola tra soggetto e predicato:
“il bagaglio che aveva in mano, pesava”
Il tuo esordio è davvero buono e questa di MC è davvero un’ottima palestra. Non farti scoraggiare dalle critiche o dalle classifiche, vedrai quanto ti sarà utile!
Buona edition!
A rileggerci,
Elisa

Avatar utente
Stefano Scudeler
Messaggi: 105

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 29 gennaio 2025, 20:39

Premetto che non mi era ancora capitata una classifica così difficile da fare. Ogni racconto ha dei punti di forza e mi scoccia veramente molto metterli in un ordine. Purtroppo è obbligatorio, ma stavolta veramente ne avrei fatto a meno.

1 - Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari
2 - L’albero, di Rick Faith
3 - Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
4 - Radici spezzate di Sara Tedeschi
5 - L'ombra delle radici di Bruce Lagogrigio
6 - Radici di Giulio Palmieri
7 - Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton
8 - Sa voix - La sua voce di Simone Regolo
9 - Arbor di Laura Ciutto



Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie di Manuel Marinari

Ciao Manuel!
Devo dire che il racconto è scritto molto bene e, anche se non è proprio il mio genere, mi è piaciuto.
Visto che siamo qui per darci una mano, provo a fare qualche critica anche se sono cose di poco conto.
Pur trovando le similitudini abbastanza calzanti, a volte le ho sentite un po' "forzate". Le cose erano descritte bene e non servivano grandi metafore per capirle ancora di più.
La frase sulle fossette che rendono più carnosa la bocca non mi è piaciuta granchè, ma ovviamente è questione di gusto personale.

Buonissima prova e spero di rileggerti!

L’albero, di Rick Faith

Ciao Rick!
Complimenti per l'originalità del racconto, l'ho apprezzata molto.
E anche la gestione dei dialoghi, cosa non molto semplice.
Concordo con chi ha detto che manca un po' di background, o forse ce n'è troppo.
Mi spiego meglio: quando hai scritto che una pianta comprata su internet ha invaso la casa e inglobato il mobile della tv, mi avevi perso completamente perchè mi era sembrato troppo inverosimile. Butti il telefono sul divano e non chiami aiuto?
Magari una specie di pianta carnivora che si era mangiata l'album di famiglia, una cosa di dimensioni più ridotte che non fosse una minaccia per la casa...

Comunque ho apprezzato molto, secondo me puoi sfruttare l'idea per scrivere qualcosa di più lungo, così puoi elaborare meglio l'inizio della storia!

Buona gara!


Sa voix - La sua voce di Simone Regolo

Ciao Simone!
Devo ammettere che quando ho letto "Aurore Dupin" mi è scattato qualcosa nella memoria ma non abbastanza da ricordarmi chi fosse. Quindi ho trovato qualche difficoltà a decifrarlo.
E' successo anche a me di perdere la formattazione dei corsivi, quindi ti capisco!
Io ho compreso abbastanza presto che fossero l'albero e le sue radici a trasmettere quel qualcosa in più ai due protagonisti ma più che altro perchè sapevo il tema del contest. Senza, avrei fatto ancora più fatica.
Quindi è stata una scelta un po' "rischiosa" perchè secondo me il racconto è carino ma non si regge in piedi da solo, cioè senza conoscere la storia di Aurore e il tema.

Buona gara e spero di rileggerti perchè l'idea e lo stile mi sono comunque piaciuti!


Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni

Ciao Damiano!
Mi accodo ai commenti precedenti e secondo me se trasformi questo racconto in una specie di horror alla King, ne viene fuori qualcosa di molto succulento.
Confermo che le ripetizioni di Mr Bunny e di Mandy sono un po' troppe e togliendone un po' avresti potuto arrivare al finale un po' meno tirato. A questo proposito, non avrei scritto che il padre stava dormendo e poi messo la battuta di dialogo. Avrei messo che parlottava nel sonno (si capisce più o meno lo stesso, ma almeno toglievi il dubbio).

Buona prova e ti auguro buona gara!
A rileggerti!


Radici di Giulio Palmieri

Ciao Giulio!
Devo ammettere che mi sono perso più volte leggendo questo racconto. Un po' perchè mi ricordavo qualcosa di diverso (poco male, ci sta una rivisitazione) ma soprattutto perchè non capivo il comportamento di Penelope.
All'inizio non riconosce Ulisse, poi lo chiama per nome e gli dice che è il più saggio degli uomini e poi torna a non riconoscerlo.
E alla fine, lo riconosce perchè pianta un mirto che cresce in pochi secondi?
Forse mi sono perso qualcosa.
Peccato perchè a parte qualche limatura non era affatto male come racconto.

Buona gara e spero di rileggere qualche altra cosa tua sul mito greco perchè mi sembra che sia proprio il tuo terreno ideale (e a me la mitologia piace!)


Sotto i templi di Angkor di Dash J. Benton

Ciao Dash!
Mi sento un po' fuori dal coro per questo racconto.
Nulla da dire sullo stile a parte qualche refuso che ti hanno fatto già notare (aggiungerei "bloccato delle enormi radici").
La storia mi è parsa un po' inverosimile, forse perchè manca di un inizio che faccia capire meglio la situazione.
Non ho capito come questi, sepolti sotto non si sa bene quanti metri di terra, aspettano i soccorsi (che gli stanno scavando sopra la testa col rischio di far cascare tutto?) e pensano a trombare.
Bene, poi trovano un muro fatto di pietre più piccole e intuiscono che di là c'è un passaggio (come?). Usano i loro attrezzi (quali?) e aprono un varco.
Scendono giù per una immensa scalinata e trovano una qualche entità/mostro, che non poteva risalire in superficie per colpa di un muretto che due persone hanno buttato giù in pochissimo tempo.
L'idea e il twist finale sono belli e originali, ma rivedrei la struttura togliendo il sesso (che non mi sembra serva a molto) e investirei di più nel worldbuilding.

Scusa se il tono sembra "cattivo" ma non lo è assolutamente.

Spero di rileggerti presto!


L'ombra delle radici di Bruce Lagogrigio

Ciao Bruce!
Dal punto di vista dell'emotività, devo dire che l'hai scossa abbastanza bene.
Come molti ti hanno già segnalato, qualche frase meno cinematografica e artificiosa avrebbe reso tutto molto più genuino.
Avrebbe forse anche giustificato un cambio repentino (magari non COSì repentino) di Ernst.
A me ha fatto un po' strano che la mamma gazzella si sia avvicinata dopo lo sparo, non so fino a che punto sia verosimile per un animale (forse prevale lo spirito di sopravvivenza, ma direi che è un dettaglio).

Per il resto direi che lo stile è ottimo e la scorrevolezza pure.

Buona edition!


Arbor di Laura Ciutto

Ciao Laura!
Leggendo le tue risposte ai commenti ho avuto conferma di quello che avevo pensato leggendo il racconto.
Avevi tante idee ma poco spazio, cosa che a me capita di continuo!
Diciamo che il racconto non spicca per originalità ma ci sono delle cosette molto carine (Gocce di linfa le bagnarono gli occhi, irritati dal fumo e offesi dalla strage.) Lo stile un po' legnoso (scusa la battuta) e didascalico ma non in modo esagerato.

Buona edition e spero di rileggerti il prossimo mese!


Radici spezzate di Sara Tedeschi

Ciao Sara!
Innanzitutto benvenuta in questo piccolo strano mondo!
I precedenti commenti ti hanno già detto molto e non ho molto altro da aggiungere.
Al di là di qualche refuso, una cosa che migliorerebbe moltissimo l'impatto emotivo del tuo racconto sarebbe quello di mostrare di più e spiegare di meno.
Sarebbe stato bello un punto di vista interno a Chiara, che ci descrivesse solo cosa vedono i suoi occhi e quali pensieri quelle cose le fanno venire in mente.
Se me lo racconta un narratore esterno, soprattutto in un racconto così breve, mi viene da dire... "sì, ok, e allora?".

Buona gara e spero di rileggerti!

Avatar utente
Daniele
Messaggi: 262

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 30 gennaio 2025, 11:12

Classifica difficile e che posto con un po' di dispiacere perché alcuni racconti, in altre edition, li avrei messi più in alto: il 4 sarebbe stato sicuramente da podio, ma anche podio alto, e per lo stile e la bravura della penna mi fa strano vedere il 7 l'8 e il 9 in quella posizione, ma in quel caso ho premiato più la coerenza e la funzionalità della trama.

1. L’albero, di Rick Faith
2. Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie, di Manuel Marinari
3. Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
4. Sotto i templi di Angkor, di Dash J. Benton
5. L’ombra delle radici, di Bruce Lagogrigio
6. Radici spezzate, di Sara Tedeschi
7. Radici, di Giulio Palmieri
8. Arbor, di Laura Ciutto
9. Sa voix, di Simone Regolo

Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie, di Manuel Marinari

Ciao Manuel, piacere di rileggerti!
Bel racconto, potente dal.puntk di vista emotivo e ben scritto. Sei stato molto naturale, tante volte nel trattare relazioni non etero si scade in forzature o accenti mal riposti, tu l'hai descritta con naturalezza descrivendo la dinamica come andrebbe sempre descritta per quello che è: amore.
Perdonami la breve divagazione. Lo stile è molto buono, stai avendo un'evoluzione pazzesca, stavolta hai aggiunto anche tante bellissime metafore, anche troppe forse, ma tutte belle. Ragionerei solo sul ridurle di numero eventualmente: la cioccolata sembra meno buona se la si mangia troppo spesso.
La storia mi è piaciuta molto, e mi hai dato il gancio per esternare un mio punto di vista.
Non ho letto gli altri commenti prima di scrivere il mio, sia per non farmi influenzare, sia per una piccola scommessa:
scommetto che in diversi ti avranno detto "lo switch della ragazza è troppo veloce e non è giustificato". No. In caso non sono per nulla d'accordo: ci sono racconti e racconti, situazioni e situazioni. Qui il fatto che la ragazza abbia un cambio così veloce secondo me potenzia ancora di più il racconto, è ovvio che non vuoi vedere quella casa, ma ci tieni da morire. Io me la sono immaginata tenersi dentro, soffocato, un peso enorme per troppo tempo, e il gesto do Camilla le ha dato modo di esplodere e tornare ad avere speranza, o in generale positività senza dover più tenere chiuso in un cassetto il passato. Chissenefrega se il cambio è veloce: meglio, in questo caso.
Ogni tanto chiedere al lettore uno sforzo di immaginazione o di empatia non è un male, anzi, è uno stimolo a ragionare, cosa che viene un po più difficile se il testo è didascalico e abbiamo sempre la pappa pronta.
Bravo, bel racconto sotto più punti di vista.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition.

L’albero, di Rick Faith

Ciao Rick, bentornato nell'arena!
Bello.
Racconto originale, molto. Ritmo incalzante e dialoghi che mi fanno incazzare perché sono talmente belli che avrei voluto scriverli io!
Caspita, un tizio che telefona nel pieno della notte per chiedere un'accetta già di base mi incuriosisce e mi fa sorridere allo stesso tempo XD
Tramite appunto i dialoghi, senza cadere nel "as you know, Bob..." sei riuscito a dare tutti gli elementi per inquadrare e descrivere la storia e allo stesso tempo caratterizzare i personaggi. Fantastico.
Non ho altro da dire se non farti i complimenti, racconto davvero brillante.
Alla prossima (non far passare tanto tempo) e in bocca al lupo per l'edition!

Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni

Ciao Damiano, piacere di leggerti! Penso sia la prima volta.
Che bello! Mi è piaciuto!
Bella storia, toccante il giusto, mi hai ricordato la backatory di Cristal il Cigno, da amante dei Cavalieri dello Zodiaco.
Ho sperato fino alla fine che il coniglio tra le sue mani fosse bruciacchiato e mi hai fatto contento XD
Solo due piccoli appunti: l'albero caldo al tatto come la mamma... no. Se un albero lo tocchi ed è caldo o sei in estate con 50 gradi (ma li sta per piovere, pare) oppure è secco. Se un albero è vivo e sta bene il tronco è fresco al tatto (scusa, sono un bonsaista, deformazione professionale XD)
Seconda cosa: nella discesa, mi ha fatto strano leggere la frase in cui veniva catapultata all'interno della radice. Quello mi sa un po di infodump perché il personaggio secondo me è dura che realizzi subito di essere all'interno di una radice, è per forza un narratore esterno a dirlo. Avrebbe avuto più senso se l'avesse percepito come un tunnel che andava giù a spirale, e poi, una volta arrivata giù, realizzasse di essere stata sputata fuori da una radice. Ma è giusto un appunto.
Rinnovo i complimenti, bella prova!
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!

Sotto i templi di Angkor, di Dash J. Benton

Ciao Dash, piacere di rileggerti.
Bel racconto. Non è la prima volta che ti leggo e mi aspettavo qualcosa di bello, così è stato.
Bello il crescendo che parte da una narrazione leggera seppur in una situazione quasi disperata a una scoperta che potrebbe essere anche peggiore del rimanere semplicemente intrappolati. Se devo muovere qualche critica l'inizio è un pelo singhiozzante per i miei gusti, ma giusto le prime frasi, poi la lettura scorre molto bene e le immagini sono chiare, forse potrebbe essere un po diluito lo stacco tra la leggerezza iniziale e la drammaticità finale.
Per quel che riguarda l'idea mi è piaciuta molto, e potresti sicuramente tirarci fuori se non un romanzo, direi un racconto lungo. Bel racconto e con eventuale potenziale da essere ancora espresso.
In bocca al lupo per l'edition e alla prossima!


L’ombra delle radici, di Bruce Lagogrigio

Ciao Bruce, piacere di rileggerti!
Parto dai punti di forza: stilisticamente il racconto è molto ben scritto, ma non è la prima volta che ti leggo e questa non è una novità.
Bella l'immagine del baobab rovesciato è molto bella e funziona anche da un punto di vista delle credenze culturali, meno dal punto di vista botanico perché le sue radici non punterebbero verso il cielo ma piu in laterale (sono un bonsaista, perdonami) ma su questo punto direi anche "e sticazzi".
Troppo repentino secondo me invece il cambio di mentalità di Ernest è troppo passiva la protagonista (che di fatto protagonista non è, perché fa tutto Ernest) che fa da mera spettatrice alle azioni e all'epifania del compagno di viaggio. Ho trovato il cambio Troppo veloce e poco giustificato e condivisibile. Aggiungo che "fare il tifo" per una vegana che stringe il crocifisso può essere abbastanza divisivo. Racconto con luci e ombre per quel che mi riguarda.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!

Sa voix, di Simone Regolo

Ciao Simone, piacere di rileggerti!
Non conoscevo la storia di Aurore Dupin, trovo interessanti queste narrazioni tratte da personaggi reali perché danno anche modo, se uno ne ha voglia, di andare a informarsi su di essi, bravo!
Il raccontonin sè funziona così e così... mi piace il fatto che sia la città stessa a richiamare l'artista e a "parlargli" ispirandolo, trovo un po forzato l'albero e le radici, per me il tema sarebbe stato comunque centrato anche senza, perché le radici sono radici, anche metaforiche, senza bisogno di materializzarle (secondo me hai voluto essere certo di aver centrato il tema, ma in quello eri stato già bravo a prescindere).
Un po confusionario il dividere in 3 scene un racconto da 4000 battute, Chopin che salta un po fuori dal nulla destabilizza un po, secondo me ti sei un pochino perso nella stesura ma l'idea di base secondo me è buona.
Buono lo stile, bello scorrevole, buona penna.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition.

Arbor, di Laura Ciutto

Ciao Laura, piacere di leggerti.
Racconto scorrevole e stilisticamente ben scritto, ma che non mi ha convinto a livello di evoluzione.
La dinamica è un po' (un po' tanto) alla Avatar, che già non era nulla di nuovo quando è uscito. Si inizia con le piante che sono i buoni e gli umani che sono brutti e cattivi e si finisce con le piante che sono i buoni e gli umani che sono i brutti e cattivi, di fatto non trovo un'evoluzione, e sa di qualcosa di davvero troppo visto. Abbiamo.un generale cattivo e uno scienziato (?) che così su due piedi decide che bisogna distruggere tutto per far attecchire le piante di origine terrestre: un po superficiale e inverosimile secondo me.
Ci sta la critica sociale e il tema ambientale, ma in così pochi caratteri probabilmente non c'è spazio per approfondire e il tema risulta affrontato in modo banale con il rischio che ottenga forse l'effetto contrario. Ci fosse stata una sorta di negoziato o di interazione tra umani e abitanti originali si sarebbe potuti andare un po più in profondità, ma probabilmente il limite di caratteri sarebbe stato un problema. Nel complesso, per quel che mi riguarda, ottimo lo stile, meno la trama.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!

Radici, di Giulio Palmieri

Ciao Giulio, piacere di rileggerti!
Ti sei appoggiato a un personaggio straconosciuto, e la trovo una scelta molto intelligente in un contest da 4000 caratteri. In passato scelte di questo tipo sono state penalizzate, ma per me è un punto a tuo favore: avere già un'idea del background aiuta molto la lettura.
Lo stile è pomposo, e qui ci sta di brutto essendo ambientato nell'antica Grecia: altro punto a tuo favore.
Ho letto volentieri e senza inciampi tutto fino al finale che però mi ha deluso un po, prima perché non lo capivo molto, poi ho letto la tua spiegazione e non l'ho trovata molto coerente: i semi erano di circe, dati quindi da una straniera e provenienti da una terra straniera, secondo me non ci azzeccano molto con le sue radici a Itaca... fossi stata Penelope, una volta scoperto da dove venissero i semi magici, avrei rincorso Ulisse con una scopa XD.
Avrei cercato una chiusura diversa, anche senza il bisogno di materializzare delle vere e proprie radici, perché l'intenzione del tema nel tuo racconto c'era dall'inizio. Peccato per il finale, per il resto mi è piaciuto.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!

Radici spezzate, di Sara Tedeschi

Ciao Sara, benvenuta sull'arena!
Tema centrato e storia che funziona emotivamente, nel complesso non mi è dispiaciuta.
Provo a darti qualche consiglio.
Secondo me scrivi bene, ma non hai tenuto una linea costante: parti.in pratica in onniscente, con una descrizione panoramica, poi stringi il campo e vai su una focalizzazione interna in terza al passato sulla protagonista. Poi a un certo punto scrivi una frase in seconda persona al passato e torni ancora sulla terza al passato focalizzata. Ecco, lo switch tra l'onniscente iniziale e il restringimento di campo a me piace anche a dire il vero (altri magari diranno di no, ma se è fatta consapevolmente come scelta, per me può funzionare) ma poi tieni la focalizzazione in terza fino alla fine, ecco...
Prova a ragionare su espressioni emotive come "un senso di nostalgia le attanagliava il petto", è un'emozione raccontata, questa, se invece scrivi una roba tipo "radici di gelo le si aggrapparono al cuore. Stringevano, sempre più forte" descrivi proprio la sensazione, e fai capire cosa prova senza dirmi tu da narratore esterno cosa prova (scusa, è la prima cagata che mi è venuta in mente allacciandomi anche al tema dell'edition)
Con accorgimenti di questo tipo in generale puoi potenziare l'emotività del racconto e arrivare a una chiusura più forte.
Nel complesso un racconto che funziona, migliorabile con qualche accorgimento e provando a mostrare un po' di più e raccontare un po di meno.
Buona prova di esordio secondo me, rinnovo il benvenuto.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!

Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 30 gennaio 2025, 18:28

Vi manca solo la classifica de L'AUGURE.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » venerdì 31 gennaio 2025, 10:45

Vi comunico che il racconto di SARA TEDESCHI è stato squalificato in quanto l'autrice non ha postato la sua classifica e pertanto non verrà conteggiato per il calcolo della classifica del vostro gruppo.

Avatar utente
Augure
Messaggi: 6

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » domenica 2 febbraio 2025, 16:46

Ecco la mia classifica, rinnovo come sempre i complimenti a tutti i partecipanti.

1. L’albero, di Rick Faith
2. Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie, di Manuel Marinari
3. Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
4. Sotto i templi di Angkor, di Dash J. Benton
5. L’ombra delle radici, di Bruce Lagogrigio
6. Sa voix, di Simone Regolo
7. Arbor, di Laura Ciutto
8. Radici, di Giulio Palmieri
9. Radici spezzate, di Sara Tedeschi



Sotto i templi di Angkor, di Dash J. Benton
Ciao Dash,
un bel racconto che scorre liscio verso un finale aperto che lascia parecchie domande.
Avrei giocato fin da subito con il non detto, seminando indizi e dettagli che non quadravano per creare ancora più suspense. Il rapporto tra i due personaggi, che è molto divertente per questa dinamica di attrazione, a mio avviso ha troppo peso rispetto agli eventi che poi accadono. Sì, da un certo punto di vista sei riuscito a dargli una caratterizzazione ottima, a discapito però della vicenda. Perché sono lì? Cosa stavano studiando? Non riescono a liberarsi ma riescono a scendere ancora più giù oltre la porta chiusa? Insomma mi sono rimasti un po’ di dubbi, ma rimane comunque un racconto davvero ottimo.
Sullo stile niente da dire (al di là di qualche errorino di battitura), riesce a mantenere alta l’attenzione dall’inizio alla fine.
Per me un pollice tendente al positivo in modo solido, che sfiora il podio.

L’ombra delle radici, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce,
un bel racconto che gioca sul cambio di veduta del protagonista.
purtroppo questo cambio avviene in maniera molto rapida, ma più della rapidità, mi dispiace non aver colto il twist interiore del personaggio.
forse se fosse stato lui il pdv avremmo avuto modo di leggere il suo dibattito interiore per gustarci meglio il cambio di mentalità.
mi è comunque piaciuto cogliere le reazioni della moglie che finalmente vede il cambio tanto agognato, ma è stato meno incisivo di quanto avrebbe potuto essere.
molto bella invece l'immagine dell'albero con le radici capovolte verso il cielo, molto suggestiva!
per me un pollice tendente al positivo in modo brillante che metto sotto al racconto di Dash che mi è riuscito a intrattenere di più complessivamente.

Arbor, di Laura Ciutto
Ciao Laura,
l'idea alla base del racconto è molto forte e mi è piaciuta un sacco (mi ha ricordato Avatar per alcune cose, ma questo non è un problema, anzi).
credo però che la struttura abbia indebolito la forza della narrazione, soprattutto nella seconda parte, quando assistiamo al dialogo tra i militari. lì il racconto perde di forza e diventa fin troppo spiegato negli intenti. Senza quel pezzo sarebbe rimasto di certo di più difficile comprensione, ma avrebbe mantenuto più salda l’attenzione e più elevato l’interesse, a mio avviso.
Il finale avrebbe avuto maggiore forza con una scena che immergesse maggiormente nella vicenda, con un'ultima strenue difesa, o al contrario con l'ecatombe della razza autoctona.
è comunque un racconto da pollice tendente al positivo anche se non in modo brillante.

Come fiori di lavanda sbocciati tra le macerie, di Manuel Marinari
Ciao Manuel,
il racconto ha una dolcezza sottesa che porti avanti durante tutta la narrazione in maniera ottima.
mi è piaciuto come gli eventi si muovono tra i ricordi dolorosi del passato e un presente che cerca di riparare le ferite.
Ho apprezzato tantissimo lavanda e quercia, e come hai giocato sul tema delle radici.
purtroppo sul finale (forse a causa del tempo o dei pochi caratteri) non sei riuscito a chiarire completamente la battuta di Roberta in cui si rende conto che la scelta di Camilla di acquistare l'immobile è fatta per aiutarla a gestire il lutto e a superarlo. Qualche carattere in più e sarebbe stato perfetto, ti bastavano forse una frase o due per riuscire a trasmettere a dovere questo passaggio.
A parte questo dettaglio del finale per me è un racconto delicato e che funziona bene nella sua semplicità. direi un pollice tendente al positivo in modo brillante e che finisce sul podio.

Sa voix, di Simone Regolo

Ciao Simone,
apprezzo sempre il tentativo di scrivere più scene in un racconto, per giocare con diversi  frammenti della vicenda, ma l'ho sempre trovato molto ostico. ho sempre preferito selezionare un'unica scena che possa funzionare bene come singolo racconto per gestire al meglio i pochi caratteri a disposizione.
tu hai fatto un buon lavoro, ma non sei riuscito a rendere del tutto chiare i tre momenti, soprattutto a chi non conosce la vita di questa autrice.
la metafora delle radici della città mi è piaciuta un sacco invece, anche se l'avrei tenuta separata da quelle fisiche di un albero. avrei giocato proprio sul mood che trasmette l'aria parigina, sulla sensazione di produttività amplificata o su questi altri dettagli che hai ben usato e ben dosato durante la narrazione.
per me siamo su un pollice tendente al positivo che ti posiziona subito sotto il racconto di Bruce.

Radici, di Giulio Palmieri

Ciao Giulio,
un racconto il tuo che riprende le vicende di Ulisse e le reinterpreta in una nuova chiave di lettura. l'idea è interessante anche se sarei andato meno sul “fisico” riferendomi alle radici, avrei usato qualcosa di più allegorico pensando al legame del nostro Ulisse con la sua terra natia.
il lessico e lo stile sono abbastanza barocchi, si azzeccano al contesto, ma a mio avviso rallentano la lettura, sarei rimasto su qualcosa di più scorrevole, ma ovviamente questo è il mio gusto personale.
la prima battuta è di difficile attribuzione. nel senso che non c'è ancora nessun personaggio in scena e poi il primo a essere nominato è Penelope. quando poi è spuntato Ulisse è stato chiaro che la battuta di dialogo fosse sua, ma forse sarebbe stato meglio gestire diversamente l’attacco.
Un racconto tendente al positivo che piazzo sotto a finisce sotto a quello di Laura.

Torna indietro, Mandy, di Damiano Meloni
Ciao Damiano,
una buona prova, con vibes alla Alice in Wonderland. se ho capito bene la piccola è stata colpita da un fulmine (magari mi sbaglio, ma darebbe un senso a tutto) quindi in realtà quello che ha avuto è una specie di sogno anche se i confini sono molto molto sfumati (il tronco caldo ad esempio, il pupazzo bruciato nel sogno e nella realtà...).
al di là di piccoli errorini (ad esempio la frase "Mandy si vide catapultata all’interno di una radice" è da pdv esterno, rispetto a tutto il resto del racconto) e a troppe ripetizioni del nome del pdv, il racconto scorre bene e funziona, anche grazie alla figura del coniglio e del suo opposto malvagio. il finale è fin troppo rapido, ma immagino che avessi terminato tempo o spazio (o entrambe)
per me è un racconto da pollice tendente al positivo in modo brillante che guadagna il terzo posto del podio, dietro al racconto di Manuel che ho trovato più pulito a livello stilistico.

L’albero, di Rick Faith

Ciao Rick,
un gran bel racconto, ben scritto, che scorre liscio dall'inizio alla fine. questo confronto tra il pdv e i suoi avi è interessante e divertente.
il tema è gestito in maniera ottima, giocando sulle radici dell'albero genealogico.
la chiusa è intelligente e mantiene il tono leggero nonostante le linee di dialogo precedenti che mandano un bel messaggio positivo.
per me siamo su un pollice quasi su senza se e senza ma che ti fa guadagnare la vetta della mia classifica.

Radici spezzate, di Sara Tedeschi

Ciao Sara e benvenuta nell'arena.
il tuo è un buon esordio, anche se c'è ancora tanto su cui lavorare. il testo è abbastanza didascalico, molte frasi descrivono (anche in maniera piacevole) il mondo circostante, ma c'è un po' di scollamento dal punto di vista.
inizi la narrazione con un onnisciente che poi diventa più focalizzato. Questo approccio in qualche modo indebolisce la narrazione e rallenta la lettura.
Descrivi anche determinati stati d'animo della protagonista. piuttosto che dirmi che una persona è triste, dimmi che trattiene le lacrime. piusttosto che dirmi che una persona è arrabbiata fagli stringere i pugni o i denti.
Con alcune scene mostrate invece che raccontate la percezione del lettore cambia notevolmente, spingendolo ad una maggiore immedesimazione.
Sono tutte cose che si imparano strada facendo, quindi non ti preoccupare.
per me rimane comunque un racconto tendente al positivo. un ottimo punto di partenza, complimenti!
Solo i più saggi o i più stupidi degli uomini non cambiano mai.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7875

Re: Gruppo ARTEMIDE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#16 » venerdì 7 febbraio 2025, 11:15


Torna a “Giorgia D'Aversa Edition - la Quinta della Dodicesima Era - 188° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite