La natura del faggeto
La natura del faggeto
"Un uomo senza vita è stato ritrovato questa mattina nei pressi del faggeto de La Buscarola, all'inbocco della palude. Il corpo è stato pesantemente mutilato e squartato rendendo difficile il riconoscimento. Ancora una volta La Buscarola è oggetto di fatti sinistri: tre mesi fa sono stati scaricati illegalmente litri di liquami nocivi e poche sono le persone che da allora hanno osato avvicinarsi alla palude. Chi ci ha provato ha affermato di aver avuto vertigini e di aver udito strani rumori provenire dal sottobosco. Cinque gli omicidi violenti nella zona e nessuno di essi è stato ancora risolto. Chiunque avesse notizia di un uomo, presubilmente sullla quarantina, che ieri non ha fatto ritorno a casa è pregato di mettersi in contatto con la polizia."
-Fred abbiamo vinto il primo premio: ci è stato assegnato il nuovo caso al faggeto. Quelli della scientifica non sanno piu' dove sbattere la testa. Nessun impronta, solo terriccio e corteccia sotto le unghie. Questa storia ci porterà un pò di notti insonni vedrai.-
Fred squadrò Carlo rassegnato. -Hai già letto il dossier?-
-Sembra lo stesso "modus operandi" degli altri omicidi. I tagli non sono stati provocati da lame e gli squarci non sono stati causati da morsi. Ti assicuro che i lupi in tutto questo non hanno colpe.
- Domani andremo a dare un'occhiata. Prepara gli scarponi.- La situazione non era per niente rosea e Fred lo sapeva bene.
Ad una settimana esatta dal ritrovamento del 45enne Marco Lifoldi, la polizia non aveva ancora la minima idea di cosa avrebbe potuto ridurre un uomo di 95 chili in un stato del genere. Quella mattina, all'alba, Fred e Carlo erano già indaffarati con la scientifica.
-Vorrei evitare di trovarmi tra i piedi altri giornalisti.Ogni volta raccontiamo una storia diversa, prima o poi si accorgeranno che non abbiamo la minima idea di cosa stiamo facendo o cercando.
- Stai calmo, oggi proveremo a spingerci piu' a nord cercando di evitare le sabbie mobili della palude. Da quanto ho letto nel dossier quella zona è stata quella meno perlustrata.-
- Questa cazzo di tuta antitossine mi tira ovunque, non riesco nemmeno a piegare bene le ginocchia!-
Fred e Carlo avanzavano lentamente nel sottobosco. Erano passati solo quindici minuti da quando avevano lasciato il campo e piu' si inoltravano nel faggeto piu' la vegetazione attorno sembrava strana agli occhi di Fred.
Un lento strisciare risvegliò i due brigadieri dai loro pensieri.
-Che cos'è? Non può essere un serpente.-
Carlo si fermò ai piedi di un enorme faggio con l'intenzione di riposare. -Non ho piu' il fiato di una volta, in questo momento sento solo il mio cuor...-
L'enorme radice del faggio sotto i suoi piedi si stacco' dal terreno e stritolò il ventre di Carlo mentre l'edera che prima era sull'albero scese e si strinse attorno al collo del brigadiere.
Fred, esterrefatto dalla situazione, cercò di fuggire e al suo passaggio le margherite giravano il capo verso la sua direzione. Si ritrovò al confine con la palude ma non poteva oltrepassarla, i liquami lo avrebbero sciolto come una lumaca scorparsa di sale. Si voltò molto lentamente e alla vista delle centinaia di radici striscianti che lo stavano raggiungendo non potè far altro che rompere il silenzio ovattato del bosco con un urlo grottesco.
"Altri due cadaveri si aggiungono alla lista degli omicidi del faggeto, i brigadieri Carlo Marin e Fred Vessi. I corpi sono stati ritrovati questo pomeriggio dai colleghi della scientifica. L'identità dei due cadaveri è stata confermata dalla presenza dei distintivi in quanto, anche nel loro caso, i lineamenti sono stati quasi del tutto deturpati. Un massacro del genere è inspiegabile per la polizia di Stato la quale sarà tenuta a dare risposte concrete nelle prossime settimane"
Le fronde dei faggi ondeggiano dolcemente e svettano sopra la palude inquinata. Gli agenti chimici continuano a modificare silenziosamente la loro natura: i sali minerali non bastano piu' a nutrirli e la fame continua ad aumentare.
-Fred abbiamo vinto il primo premio: ci è stato assegnato il nuovo caso al faggeto. Quelli della scientifica non sanno piu' dove sbattere la testa. Nessun impronta, solo terriccio e corteccia sotto le unghie. Questa storia ci porterà un pò di notti insonni vedrai.-
Fred squadrò Carlo rassegnato. -Hai già letto il dossier?-
-Sembra lo stesso "modus operandi" degli altri omicidi. I tagli non sono stati provocati da lame e gli squarci non sono stati causati da morsi. Ti assicuro che i lupi in tutto questo non hanno colpe.
- Domani andremo a dare un'occhiata. Prepara gli scarponi.- La situazione non era per niente rosea e Fred lo sapeva bene.
Ad una settimana esatta dal ritrovamento del 45enne Marco Lifoldi, la polizia non aveva ancora la minima idea di cosa avrebbe potuto ridurre un uomo di 95 chili in un stato del genere. Quella mattina, all'alba, Fred e Carlo erano già indaffarati con la scientifica.
-Vorrei evitare di trovarmi tra i piedi altri giornalisti.Ogni volta raccontiamo una storia diversa, prima o poi si accorgeranno che non abbiamo la minima idea di cosa stiamo facendo o cercando.
- Stai calmo, oggi proveremo a spingerci piu' a nord cercando di evitare le sabbie mobili della palude. Da quanto ho letto nel dossier quella zona è stata quella meno perlustrata.-
- Questa cazzo di tuta antitossine mi tira ovunque, non riesco nemmeno a piegare bene le ginocchia!-
Fred e Carlo avanzavano lentamente nel sottobosco. Erano passati solo quindici minuti da quando avevano lasciato il campo e piu' si inoltravano nel faggeto piu' la vegetazione attorno sembrava strana agli occhi di Fred.
Un lento strisciare risvegliò i due brigadieri dai loro pensieri.
-Che cos'è? Non può essere un serpente.-
Carlo si fermò ai piedi di un enorme faggio con l'intenzione di riposare. -Non ho piu' il fiato di una volta, in questo momento sento solo il mio cuor...-
L'enorme radice del faggio sotto i suoi piedi si stacco' dal terreno e stritolò il ventre di Carlo mentre l'edera che prima era sull'albero scese e si strinse attorno al collo del brigadiere.
Fred, esterrefatto dalla situazione, cercò di fuggire e al suo passaggio le margherite giravano il capo verso la sua direzione. Si ritrovò al confine con la palude ma non poteva oltrepassarla, i liquami lo avrebbero sciolto come una lumaca scorparsa di sale. Si voltò molto lentamente e alla vista delle centinaia di radici striscianti che lo stavano raggiungendo non potè far altro che rompere il silenzio ovattato del bosco con un urlo grottesco.
"Altri due cadaveri si aggiungono alla lista degli omicidi del faggeto, i brigadieri Carlo Marin e Fred Vessi. I corpi sono stati ritrovati questo pomeriggio dai colleghi della scientifica. L'identità dei due cadaveri è stata confermata dalla presenza dei distintivi in quanto, anche nel loro caso, i lineamenti sono stati quasi del tutto deturpati. Un massacro del genere è inspiegabile per la polizia di Stato la quale sarà tenuta a dare risposte concrete nelle prossime settimane"
Le fronde dei faggi ondeggiano dolcemente e svettano sopra la palude inquinata. Gli agenti chimici continuano a modificare silenziosamente la loro natura: i sali minerali non bastano piu' a nutrirli e la fame continua ad aumentare.
Elena.B
Re: La natura del faggeto
Ciao Elena! Parametri tutti ok anche per te, buona GIORGIA D'AVERSA EDITION!
- Signor_Darcy
- Messaggi: 356
Re: La natura del faggeto
Ciao Ele.
Dunque. Racconto molto… raccontato, nel senso che succedono un sacco di cose, forse troppe per i caratteri a disposizione, e quindi giocoforza non hai avuto modo di approfondire personalità degli agenti e quant’altro – ma ci sta, ovviamente.
Il tema è centrato, letteralmente, in una maniera interessante. Bella pensata immaginare come gli scarichi nocivi abbiano generato delle piante mutanti, vittime i cui “crimini” rimarranno verosimilmente irrisolti.
A livello stilistico noto una sovrabbondanza di dati non sempre necessari (per esempio l‘età di Marco Lifoldi) e qualche dialogo non proprio naturale (tipo “Vorrei evitare di trovarmi […] facendo o cercando”, molto didascalico).
Personalmente apprezzo poco i trattini per introdurre i dialoghi, ma quella è una scelta personale.
Dunque. Racconto molto… raccontato, nel senso che succedono un sacco di cose, forse troppe per i caratteri a disposizione, e quindi giocoforza non hai avuto modo di approfondire personalità degli agenti e quant’altro – ma ci sta, ovviamente.
Il tema è centrato, letteralmente, in una maniera interessante. Bella pensata immaginare come gli scarichi nocivi abbiano generato delle piante mutanti, vittime i cui “crimini” rimarranno verosimilmente irrisolti.
A livello stilistico noto una sovrabbondanza di dati non sempre necessari (per esempio l‘età di Marco Lifoldi) e qualche dialogo non proprio naturale (tipo “Vorrei evitare di trovarmi […] facendo o cercando”, molto didascalico).
Personalmente apprezzo poco i trattini per introdurre i dialoghi, ma quella è una scelta personale.
Re: La natura del faggeto
Signor_Darcy ha scritto:Ciao Ele.
Dunque. Racconto molto… raccontato, nel senso che succedono un sacco di cose, forse troppe per i caratteri a disposizione, e quindi giocoforza non hai avuto modo di approfondire personalità degli agenti e quant’altro – ma ci sta, ovviamente.
Il tema è centrato, letteralmente, in una maniera interessante. Bella pensata immaginare come gli scarichi nocivi abbiano generato delle piante mutanti, vittime i cui “crimini” rimarranno verosimilmente irrisolti.
A livello stilistico noto una sovrabbondanza di dati non sempre necessari (per esempio l‘età di Marco Lifoldi) e qualche dialogo non proprio naturale (tipo “Vorrei evitare di trovarmi […] facendo o cercando”, molto didascalico).
Personalmente apprezzo poco i trattini per introdurre i dialoghi, ma quella è una scelta personale.
Ciao! Ti ringrazio per i consigli! I trattini sono solo per differenziare i dialoghi dalle parti in virgolettato: non riesco a capire come fare il corsivo, non capisco se è un problema del mio tablet o sono solo io impedita. Ora che mi ci fai pensare probabilmente alcuni dati potevano essere tagliati. Grazie mille!
Elena.B
- BloodyWolf95
- Messaggi: 26
Re: La natura del faggeto
Ciao!
Tema centrato. Ciò che però non ho apprezzato del tutto è il modo in cui è raccontato, è un peccato perché come trama è forse il migliore che ho letto, il tuo scritto è penalizzato proprio da questo raccontare in modo veloce e poco “sentito” ciò che accade. Per farti un esempio, se tu avessi iniziato già con i due pg che esplorano la storia o magari che si stanno per vestire per andare con le tute alla ricerca nella zona paludosa, secondo me sarebbe stato molto meglio, oltre che avresti avuto più spazio per mostrare dettagli ♥
Penso che incollare il testo te lo abbia un po’ sformato ed è un peccato, oltre a ciò ho incontrato alcuni errori (tipo “sullla” e una d eufonica) e soprattutto, per il parlato non si usa il trattino piccolo, ma servirebbe il trattino lungo ♥
Peccato perché è uno scritto che poteva valere tantissimo con qualche accorgimento.
Tema centrato. Ciò che però non ho apprezzato del tutto è il modo in cui è raccontato, è un peccato perché come trama è forse il migliore che ho letto, il tuo scritto è penalizzato proprio da questo raccontare in modo veloce e poco “sentito” ciò che accade. Per farti un esempio, se tu avessi iniziato già con i due pg che esplorano la storia o magari che si stanno per vestire per andare con le tute alla ricerca nella zona paludosa, secondo me sarebbe stato molto meglio, oltre che avresti avuto più spazio per mostrare dettagli ♥
Penso che incollare il testo te lo abbia un po’ sformato ed è un peccato, oltre a ciò ho incontrato alcuni errori (tipo “sullla” e una d eufonica) e soprattutto, per il parlato non si usa il trattino piccolo, ma servirebbe il trattino lungo ♥
Peccato perché è uno scritto che poteva valere tantissimo con qualche accorgimento.
Re: La natura del faggeto
Ho trovato la trama del tuo racconto molto interessante, sono sicuro che usato come spunto in un progetto più grande e con più tempo, darebbe vita ad un gran lavoro. Non so se per la fretta, ma ho notato diversi punti che mi sapevano di poca cura, come qualche errore di scrittura o qualche spazio di troppo (o mancante), e anche il modo un po’ superficiale in cui alcune frasi sono state formulate. Penso anche che un finale più originale e meno aspettato avrebbe dato un bello sprint.
Il tema è stato rispettato forse a metà, perché le radici ci sono (eccome!) ma manca il “dove affondano”; che intendessi farlo con le sabbie mobili? In tal caso sarebbe stato interessante se le radici, afferrando uno degli agenti, lo avessero portato via nelle profondità di esse. Ho un dubbio: chiunque ritrovi i cadaveri dei malcapitati, perché rimane vivo da riuscire a portarli alla luce, e non subisce la stessa sorte dei cadaveri stessi?
Comunque, adoro la scena delle margherite che si voltano, da brividi!
Il tema è stato rispettato forse a metà, perché le radici ci sono (eccome!) ma manca il “dove affondano”; che intendessi farlo con le sabbie mobili? In tal caso sarebbe stato interessante se le radici, afferrando uno degli agenti, lo avessero portato via nelle profondità di esse. Ho un dubbio: chiunque ritrovi i cadaveri dei malcapitati, perché rimane vivo da riuscire a portarli alla luce, e non subisce la stessa sorte dei cadaveri stessi?
Comunque, adoro la scena delle margherite che si voltano, da brividi!
Francesco Michele Forciniti
- Mauro Bennici
- Messaggi: 173
Re: La natura del faggeto
Ciao Elena,
Il racconto ho del gran bel potenziale. In questa forma però risulta essere troppo un riassunto. Prova a togliere tutto quello che è superfluo per risparmiare caratteri e a concentrarti su una sola scena: quella della morte dei due brigadieri.
Faccio un esempio: come era la luce nella palude, che odori ci sono, dove guardano e come, perché sono da soli in una zona comunque pericolosa ;)
Buona edition!
Il racconto ho del gran bel potenziale. In questa forma però risulta essere troppo un riassunto. Prova a togliere tutto quello che è superfluo per risparmiare caratteri e a concentrarti su una sola scena: quella della morte dei due brigadieri.
Faccio un esempio: come era la luce nella palude, che odori ci sono, dove guardano e come, perché sono da soli in una zona comunque pericolosa ;)
Buona edition!
Re: La natura del faggeto
frafo ha scritto:Ho trovato la trama del tuo racconto molto interessante, sono sicuro che usato come spunto in un progetto più grande e con più tempo, darebbe vita ad un gran lavoro. Non so se per la fretta, ma ho notato diversi punti che mi sapevano di poca cura, come qualche errore di scrittura o qualche spazio di troppo (o mancante), e anche il modo un po’ superficiale in cui alcune frasi sono state formulate. Penso anche che un finale più originale e meno aspettato avrebbe dato un bello sprint.
Il tema è stato rispettato forse a metà, perché le radici ci sono (eccome!) ma manca il “dove affondano”; che intendessi farlo con le sabbie mobili? In tal caso sarebbe stato interessante se le radici, afferrando uno degli agenti, lo avessero portato via nelle profondità di esse. Ho un dubbio: chiunque ritrovi i cadaveri dei malcapitati, perché rimane vivo da riuscire a portarli alla luce, e non subisce la stessa sorte dei cadaveri stessi?
Comunque, adoro la scena delle margherite che si voltano, da brividi!
Ciao! Ti ringrazio per i tuoi consigli! Gli spazi doppi è probabilmente perché dopo tot ore al PC durante il giorno i miei occhi alla sera chiedono pietà e gli spazi mi sono sfuggiti.
Alcune persone riescono a tornare indietro perchè le piante in quel momento non sono affamate, hanno già completato il loro pasto (un pò come noi).
Ti ringrazio per avermi letto, alla prossima!
Elena.B
- HandyManny_D
- Messaggi: 144
Re: La natura del faggeto
Ciao,
è un piacere rileggerti.
Il tema fin dove affondano le radici è sicuramente centrato, anche in modo interessante, a mio avviso. Questo bosco che uccide mi è piaciuto molto, soprattutto l’atmosfera che sei riuscita a creare alla fine. Concordo con altri che ti hanno detto che, riassumendo alcune cose, magari avresti avuto più spazio per gestire il punto forte del racconto.
Qualche pecca nella forma, ma hai fatto un buon lavoro. C’è sempre tempo per affinare.
Buona Giorgia D’Aversa Edition.
Ci si legge in giro!
è un piacere rileggerti.
Il tema fin dove affondano le radici è sicuramente centrato, anche in modo interessante, a mio avviso. Questo bosco che uccide mi è piaciuto molto, soprattutto l’atmosfera che sei riuscita a creare alla fine. Concordo con altri che ti hanno detto che, riassumendo alcune cose, magari avresti avuto più spazio per gestire il punto forte del racconto.
Qualche pecca nella forma, ma hai fatto un buon lavoro. C’è sempre tempo per affinare.
Buona Giorgia D’Aversa Edition.
Ci si legge in giro!
Re: La natura del faggeto
La Ele95 ha scritto:Ciao! Ti ringrazio per i tuoi consigli! Gli spazi doppi è probabilmente perché dopo tot ore al PC durante il giorno i miei occhi alla sera chiedono pietà e gli spazi mi sono sfuggiti.
Alcune persone riescono a tornare indietro perchè le piante in quel momento non sono affamate, hanno già completato il loro pasto (un pò come noi).
Ti ringrazio per avermi letto, alla prossima!
In effetti l'orario è anche una dura prova, lo capisco!
Grazie per avermi tolto quel dubbio, sono sicuro he con il tempo e il riposo adeguati saresti in grado di tirare fuori un capolavoro!
Francesco Michele Forciniti
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1216
Re: La natura del faggeto
Ciao Ele.
Effetto Minuti Contati anche per te! A parte un po' troppi errori di ortografia, c'è anche una vicenda che viene sviluppata con una prospettiva troppo esterna, quasi da notiziario, quando invece un pdv più interno avrebbe certamente fatto la sua figura. Inoltre, la vicenda non è così originale, tanto che quando si svela l'identità degli assassini purtroppo la sorpresa non arriva più di tanto. Ottima cosa comunque aver tentato, con un po' di allenamento potrai certamente fare di meglio e conquistare l'Arena!
Effetto Minuti Contati anche per te! A parte un po' troppi errori di ortografia, c'è anche una vicenda che viene sviluppata con una prospettiva troppo esterna, quasi da notiziario, quando invece un pdv più interno avrebbe certamente fatto la sua figura. Inoltre, la vicenda non è così originale, tanto che quando si svela l'identità degli assassini purtroppo la sorpresa non arriva più di tanto. Ottima cosa comunque aver tentato, con un po' di allenamento potrai certamente fare di meglio e conquistare l'Arena!
- Emiliano Maramonte
- Messaggi: 1241
- Contatta:
Re: La natura del faggeto
Ciao Elena, bentrovata.
La storia in sé è carina, ma andava pensata in funzione di un punto di vista specifico, ad esempio quello di uno dei due brigadieri. Così com'è il testo è quasi come una cronaca, oltretutto introdotta da una lungo (in proporzione) cappello che si mangia troppi caratteri. Potevi, ad esempio, asciugare il tutto con: "Nuovo ritrovamento nel faggeto de La Buscarola. Un quinto corpo è stato ritrovato in pochi giorni. Per ora le indagini della Polizia non hanno portato ad alcuna soluzione". Inoltre poteva essere vincente anche la scelta di incentrare la dinamica della trama sull'interazione dei due protagonisti, anche perché ho colto una gradevole ironia tra loro che poteva essere ben sviluppata.
Carino, infine, l'elemento "weird" della trasformazione della natura per colpa del liquame.
Mi par di capire che hai scritto con un tablet, ma, in ogni caso, poni attenzione alla punteggiatura, all'uso dei trattini, alle lettere accentate, insomma alla tecnica, che ha la sua importanza.
Tema (quasi) centrato.
Buona gara!
Emiliano.
La storia in sé è carina, ma andava pensata in funzione di un punto di vista specifico, ad esempio quello di uno dei due brigadieri. Così com'è il testo è quasi come una cronaca, oltretutto introdotta da una lungo (in proporzione) cappello che si mangia troppi caratteri. Potevi, ad esempio, asciugare il tutto con: "Nuovo ritrovamento nel faggeto de La Buscarola. Un quinto corpo è stato ritrovato in pochi giorni. Per ora le indagini della Polizia non hanno portato ad alcuna soluzione". Inoltre poteva essere vincente anche la scelta di incentrare la dinamica della trama sull'interazione dei due protagonisti, anche perché ho colto una gradevole ironia tra loro che poteva essere ben sviluppata.
Carino, infine, l'elemento "weird" della trasformazione della natura per colpa del liquame.
Mi par di capire che hai scritto con un tablet, ma, in ogni caso, poni attenzione alla punteggiatura, all'uso dei trattini, alle lettere accentate, insomma alla tecnica, che ha la sua importanza.
Tema (quasi) centrato.
Buona gara!
Emiliano.
- Taylor_Blackfyre
- Messaggi: 130
- Contatta:
Re: La natura del faggeto
Ciao Elena,
buona metafora del cambiamento climatico e di come, prima o poi, dovremo pagare l'impatto che abbiamo sulla natura. Non potevi fare a meno di citare lo sversamento di sostanze tossiche, ma da quel momento ho iniziato ad aspettarmi che il "colpevole" (o vendicatore, se vogliamo) fosse una creatura mutata. Il tema è tecnicamente centrato, visto che parli di radici affondate nella palude, ma forse potevi declinarlo in modo più profondo. La forma e la struttura possono essere un po' riviste, ma il racconto è interessante e affronta temi a cui tengo in un modo che mi piace.
Buona edition!
buona metafora del cambiamento climatico e di come, prima o poi, dovremo pagare l'impatto che abbiamo sulla natura. Non potevi fare a meno di citare lo sversamento di sostanze tossiche, ma da quel momento ho iniziato ad aspettarmi che il "colpevole" (o vendicatore, se vogliamo) fosse una creatura mutata. Il tema è tecnicamente centrato, visto che parli di radici affondate nella palude, ma forse potevi declinarlo in modo più profondo. La forma e la struttura possono essere un po' riviste, ma il racconto è interessante e affronta temi a cui tengo in un modo che mi piace.
Buona edition!
- MerioRounds
- Messaggi: 51
Re: La natura del faggeto
Ciao Ele!
È un piacere ritrovarci, ma devo confessare che non è stato altrettanto un piacere leggerti. Mi spiego meglio scanso equivoci, il racconto non è male, nemmeno come idea, ma secondo me ricadi uguale nella stessa identica maniera negli errori del racconto della scorsa edizione di MC. Questo racconto che vuole essere una via di mezzo tra articolo e poliziesco fatica ad essere entrambi. Un po’ per formattazione, avessi usato il corsivo secondo me sarebbe stato molto meglio, un po’ perché sa di storia troppo grande obbligata ad essere compressa in questi piccoli spazi.
In bocca al lupo per le prossime edizioni!
È un piacere ritrovarci, ma devo confessare che non è stato altrettanto un piacere leggerti. Mi spiego meglio scanso equivoci, il racconto non è male, nemmeno come idea, ma secondo me ricadi uguale nella stessa identica maniera negli errori del racconto della scorsa edizione di MC. Questo racconto che vuole essere una via di mezzo tra articolo e poliziesco fatica ad essere entrambi. Un po’ per formattazione, avessi usato il corsivo secondo me sarebbe stato molto meglio, un po’ perché sa di storia troppo grande obbligata ad essere compressa in questi piccoli spazi.
In bocca al lupo per le prossime edizioni!
- IL GLADIATORE
- Messaggi: 147
Re: La natura del faggeto
Ciao Elena, purtroppo ti penalizza l’aver usato un approccio troppo esterno per raccontare la storia, perché l’idea non è affatto male e come consiglio ti darei quello di provare a scriverlo scegliendo un punto di vista ben focalizzato e raccontarlo dalla testa del personaggio che scegli. La valutazione non va oltre a un pollice tendente al positivo ma c’è davvero parecchio potenziale. Non mollare l’Arena!
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