Ritmo

Edizione a iscrizione per un max di 13 partecipanti. Appuntamento alle 21.30 di mercoledì 5 marzo con un tema di LordMax.
Messaggi: 239

Ritmo

Messaggio#1 » mercoledì 5 marzo 2025, 23:22

Ritmo

Tunz tunz tunz

La musica vibra potente sotto la pelle.
Ci facciamo strada velocemente tra i capannelli di ragazzi fuori dalla vecchia fabbrica. Alcuni scappano dentro per dare l’allarme. Con un gesto, ordino ai miei uomini di avanzare.
Festa illegale, troppi ragazzi ammassati, sostanze sospette: “Intervenite immediatamente”, mi ha quasi urlato il questore.
Irrompiamo, il battito dei bassi mi colpisce allo stomaco.

Tunz tunz tunz

Urla, confusione, qualche ragazzo prova a scappare, ma non c’è via d’uscita.
"Polizia! Fermi tutti!", grido. Il mio tono è fermo, abituato a imporsi.
I DJ, due tizi con occhiali specchiati e maglie fluo, si scambiano un’occhiata. Uno di loro sorride appena prima di premere un pulsante.
Dai cannoni del fumo si sprigiona una nebbia rosa, densa e dolciastra. La respiro. Forte.

Tunz tunz tunz

Il ritmo profondo mi culla, la tensione nelle spalle si scioglie. Vedo i miei uomini abbassare le armi, guardarsi attorno spaesati. Un agente al mio fianco si slaccia il casco e annuisce al ritmo della musica.
Il fumo mi avvolge. E mentre ballo senza volerlo, fuori da ogni controllo, mi viene in mente mia figlia: che direbbe se mi vedesse ora?
“Sei sempre a caccia di gente che non sta facendo nulla di male”, mi ha detto una volta. Quel "sempre" è ingiusto ma, davvero: dovremmo catturare criminali veri, cazzo, non inseguire ragazzi che vogliono solo ballare o manifestare!

Una ragazza dai capelli scuri mi sfiora. Il cuore mi si ferma. Marta? Diceva che sarebbe andata a dormire da un’amica. Ma il suo sguardo... è quello. Ride, mi guarda e… rido anch’io. Per la prima volta da tanto tempo, la sento vicina. E se non fosse lei? Poco importa. In questo momento, tra sudore, fumo e luci stroboscopiche, siamo madre e figlia. Niente ordini, niente divise, solo noi due che balliamo insieme.
Le voci nella mia testa – i superiori, le conseguenze – si fanno flebili, la musica è più forte. Per una notte, lascio che sia il ritmo, solo il ritmo, a guidarmi…

Tunz tunz tunz



Messaggi: 348

Re: Ritmo

Messaggio#2 » mercoledì 5 marzo 2025, 23:25

1980 caratteri per Debora, racconto in gara
Ultima modifica di lordmax il mercoledì 5 marzo 2025, 23:37, modificato 1 volta in totale.

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#3 » mercoledì 5 marzo 2025, 23:27

lordmax ha scritto:1985 caratteri per Debora, racconto in gara


Yeah! (Ho passato un'ora su due a tagliare!)

Messaggi: 582

Re: Ritmo

Messaggio#4 » giovedì 6 marzo 2025, 18:35

Bello, mi è piaciuto. Un racconto "schierato" che fa bene quello che deve fare. La situazione è ben delineata, lo sviluppo è coerente, la chiusa è perfetta. E ovviamente è in tema in un modo funzionale. Mi sembra tutto al posto giusto, non ho trovato refusi o ripetizioni. Mio parere, un ottimo lavoro cui correggerei solo il titolo (poco efficace).

Messaggi: 1234

Re: Ritmo

Messaggio#5 » venerdì 7 marzo 2025, 21:29

Ciao Debora,
la morale del racconto è la cosa che più ho apprezzato, un messaggio di tolleranza e di perdono perché siamo tutti stati giovani, e alla fine un po' di casino la sera l'abbiamo fatto tutti. Ho trovato leggermente repentino il cambiamento interiore della protagonista, magari avrei reso fin da subito il suo disappunto per intervenire in una festa di ragazzi, quando invece i veri criminali sono altri. Ma è una sottigliezza

Messaggi: 592

Re: Ritmo

Messaggio#6 » venerdì 7 marzo 2025, 21:39

Ciao Debora,

Bello, mi è piaciuto molto! Scorre bene, il tunz tunz dà ritmo senza essere invadente, si percepisce l'ambiente un po' psichedelico della discoteca, c'è un bel messaggio di fondo. Dovendo trovare qualche minuzia, forse ho trovato un po' didascalica la frase che inizia con "quel 'sempre' è ingiusto, ma...". Avrei preferito un taglio dopo la frase della figlia, perché comunque il concetto è chiaro e anche il fatto che la protagonista tutto sommato ne sia consapevole, ma davvero, è un dettaglio minimo.

Messaggi: 789

Re: Ritmo

Messaggio#7 » sabato 8 marzo 2025, 17:03

Ciao, Debora e piacere di leggerti.

Un racconto rapido, ben delineato, con uno stile rapido e perfettamente funzionale all'energia della storia. Ho amato come da tanti piccoli dettagli hai fatto intendere che il protagonista non fosse pienamente d'accordo con la tolleranza zero verso i rave, ma agisse per dovere e per una certa forma di rigidità mentale. Nel momento in cui il misterioso fumo viene diffuso (la drocaaaaaaa!!! XD) lui, come i suoi uomini, si libera di queste catene che li obbligavano e si unisce alla danza, trovando anche modo di ritrovare un contatto con sua figlia.
Un'ottima interpretzione che merita di sicura i primi posti nella mia graduatoria.

Alla prossima!

Messaggi: 69

Re: Ritmo

Messaggio#8 » sabato 8 marzo 2025, 17:39

Ciao Debora,

Tema molto centrato, e sei riuscita a mettere conflitto generazionale, autocritica e musica in 2000 battute, quindi complimentoni… anche se - vedi commento alla fine. Un consiglio: trova un modo per attribuire il sesso al pov a inizio racconto. In questo caso non lo fai, e dato che il pov è un poliziotto incazzato, io (e immagino l'80% dei lettori) avrà immaginato un uomo, quindi alla fine quando mi dici che è una donna mi richiedi una riscrittura completa del film mentale che mi butta fuori dalla lettura. Per il resto funziona tutto abbastanza bene, forse avrei apprezzato più approfondimento sulla figlia, o sulla messa in discussione del proprio lavoro, ma ti mancavano le parole per farli entrambi, quindi forse con un limite di caratteri così stretto avrei concentrato su uno dei due temi.

Messaggi: 84

Re: Ritmo

Messaggio#9 » domenica 9 marzo 2025, 11:14

Ciao Debora!
Racconto molto coinvolgente che potrebbe riguardare da vicino ognuno di noi, in un modo o nell'altro, considerando il confronto tra due generazioni diverse. L'intero testo crea un'unica scena che prende vita come fosse lo spezzone di un film. Il tema poi è rispettato fin dal primo tunz, anzi, fin dal titolo. Per quanto riguarda il sesso del poliziotto, anche la mia mente purtroppo tarata aveva pensato automaticamente ad un uomo, ma scoprire alla fine che si trattasse di una donna secondo me non ha stonato, anzi ha reso il tutto più ca**uto!
Una piccola cosa che invece penso abbia stonato è quel quasi in mi ha quasi urlato il questore, non riesco ad immaginarlo: o ha urlato o no XD comunque è un piccolo dettaglio.
Francesco Michele Forciniti

Messaggi: 87

Re: Ritmo

Messaggio#10 » domenica 9 marzo 2025, 15:59

Davvero un ottimo racconto, coerente, ben scritto. Ci catapulta in discoteca, con il suo ritmo incalzante; bella l'immagine degli agenti che di mettono a ballare, come l'incrocio di occhiata madre/figlia (penso che in molti, sino a quella riga, avevamo pensato a un padre); proprio un bellissimo racconto, brava.

Messaggi: 352

Re: Ritmo

Messaggio#11 » domenica 9 marzo 2025, 22:08

Ciao Debora, devo dire un racconto ben scritto, con un suo ritmo che arriva al punto sino alla fine, in cui la posizione iniziale dei personaggi si capovolge. Validissimo il finale, in cui la musica prende il sopravvento sul pensiero del dopo. Resa finale d'effetto e in equilibrio. Secondo me hai usato molto bene i duemila caratteri a disposizione. Buona edition!

Messaggi: 180

Re: Ritmo

Messaggio#12 » domenica 9 marzo 2025, 22:21

Ciao, Debora,

Storia che si "respira forte" tutta d'un fiato.

Per trovare un difetto devo raschiare il fondo del barile delle mie conoscenze, ma ci provo.
Eccolo: avrei invertito queste due frasi "Il cuore mi si ferma. Marta?" perché, a essere pignoli, prima vede / riconosce qualcuno e poi reagisci.

Buona edition!

Messaggi: 1258
Contatta:

Re: Ritmo

Messaggio#13 » domenica 9 marzo 2025, 23:46

Ciao Debora! Lieto di ritrovarti anche in questa Special!
Tra tutti i racconti letti sinora, questo ha il merito di aver ottimizzato al meglio l'uso dei 2000 caratteri a disposizione (1980, per l'esattezza) e di aver organizzato l'idea di base in una struttura coerente dall'inizio alla fine. C'è un conflitto narrativo (una poliziotta di fronte a un rave illegale), c'è un punto di rottura (la diffusione nell'aria di uno stupefacente) e c'è una conclusione (la caduta delle inibizioni che provoca un cambiamento). C'è anche una presa di posizione ideologica che si può condividere oppure no, ma traspare e conferisce al testo una maggiore incisività.
Piccoli rilievi critici: 1 - non amo molto le onomatopee, in generale se le trovo nei libri mi infastidiscono non poco, e se avessi evitato i vari "tunz tunz", avresti risparmiato una manciata di caratteri da destinare a qualche rifinitura. 2 - Mi associo a chi ha detto che il ribaltamento emotivo della poliziotta poteva essere in qualche modo "seminato" o preparato dall'inizio. Ma si tratta di pignolerie che nulla tolgono al valore del tuo racconto.

Buona Special!
Emiliano.

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#14 » lunedì 10 marzo 2025, 19:12

Peter7413 ha scritto:Bello, mi è piaciuto. Un racconto "schierato" che fa bene quello che deve fare. La situazione è ben delineata, lo sviluppo è coerente, la chiusa è perfetta. E ovviamente è in tema in un modo funzionale. Mi sembra tutto al posto giusto, non ho trovato refusi o ripetizioni. Mio parere, un ottimo lavoro cui correggerei solo il titolo (poco efficace).

Grazie per la lettura e gli apprezzamenti.
In effetti il titolo l'ho messo sul filo di lana, non mi dispiace, lo trovo coerente ma forse, sì, poco efficace. Buona special a te!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#15 » lunedì 10 marzo 2025, 19:15

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Debora,
la morale del racconto è la cosa che più ho apprezzato, un messaggio di tolleranza e di perdono perché siamo tutti stati giovani, e alla fine un po' di casino la sera l'abbiamo fatto tutti. Ho trovato leggermente repentino il cambiamento interiore della protagonista, magari avrei reso fin da subito il suo disappunto per intervenire in una festa di ragazzi, quando invece i veri criminali sono altri. Ma è una sottigliezza


Ciao Matteo, grazie per la lettura. In prima stesura c'era un po' di più ma il racconto era il doppio di battute! Ho passato un'ora ad asciugare e probabilmente ho tagliato dove non dovevo. Pazienza, l'importante per me era che uscisse il messaggio e quello mi sembra che sia chiaro, almeno quello. Buona special!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#16 » lunedì 10 marzo 2025, 19:17

viviana.tenga ha scritto:Ciao Debora,

Bello, mi è piaciuto molto! Scorre bene, il tunz tunz dà ritmo senza essere invadente, si percepisce l'ambiente un po' psichedelico della discoteca, c'è un bel messaggio di fondo. Dovendo trovare qualche minuzia, forse ho trovato un po' didascalica la frase che inizia con "quel 'sempre' è ingiusto, ma...". Avrei preferito un taglio dopo la frase della figlia, perché comunque il concetto è chiaro e anche il fatto che la protagonista tutto sommato ne sia consapevole, ma davvero, è un dettaglio minimo.


Ciao Viviana, grazie per la tua lettura e gli apprezzamenti. Ma sai che ci ho rimuginato un botto su quel passaggio, sicuramente c'era un modo per renderlo in modo migliore ma, ancora adesso, non mi viene! Buona special!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#17 » lunedì 10 marzo 2025, 19:19

Pretorian ha scritto:Ciao, Debora e piacere di leggerti.

Un racconto rapido, ben delineato, con uno stile rapido e perfettamente funzionale all'energia della storia. Ho amato come da tanti piccoli dettagli hai fatto intendere che il protagonista non fosse pienamente d'accordo con la tolleranza zero verso i rave, ma agisse per dovere e per una certa forma di rigidità mentale. Nel momento in cui il misterioso fumo viene diffuso (la drocaaaaaaa!!! XD) lui, come i suoi uomini, si libera di queste catene che li obbligavano e si unisce alla danza, trovando anche modo di ritrovare un contatto con sua figlia.
Un'ottima interpretzione che merita di sicura i primi posti nella mia graduatoria.

Alla prossima!

Urca, grazie mille pe il tuo commento e per la posizione in classifica. Mi fa davvero molto piacere. Buona special!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#18 » lunedì 10 marzo 2025, 19:28

Frankestissimo ha scritto:Ciao Debora,

Tema molto centrato, e sei riuscita a mettere conflitto generazionale, autocritica e musica in 2000 battute, quindi complimentoni… anche se - vedi commento alla fine. Un consiglio: trova un modo per attribuire il sesso al pov a inizio racconto. In questo caso non lo fai, e dato che il pov è un poliziotto incazzato, io (e immagino l'80% dei lettori) avrà immaginato un uomo, quindi alla fine quando mi dici che è una donna mi richiedi una riscrittura completa del film mentale che mi butta fuori dalla lettura. Per il resto funziona tutto abbastanza bene, forse avrei apprezzato più approfondimento sulla figlia, o sulla messa in discussione del proprio lavoro, ma ti mancavano le parole per farli entrambi, quindi forse con un limite di caratteri così stretto avrei concentrato su uno dei due temi.


Ciao, grazie per la tua attenta lettura e gli apprezzamenti. Io non ci ho proprio pensato a far riferimeni al genere del pov all'inizio del racconto, e per me ci sta che nella mia testa sia quello dall'inizio e che per il lettore anche no proprio per principio, per contribuire nel mio piccolissimo a provare ad abbattere uno sterotipo di genere molto radicato. Per quanto riguarda gli approfondimenti, eh, hai ragione ma come ho scritto sopra ho passato metà del tempo a tagliare e probabilmente l'ho fatto male, sigh. Buona special a te!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#19 » lunedì 10 marzo 2025, 19:29

loredana ha scritto:Davvero un ottimo racconto, coerente, ben scritto. Ci catapulta in discoteca, con il suo ritmo incalzante; bella l'immagine degli agenti che di mettono a ballare, come l'incrocio di occhiata madre/figlia (penso che in molti, sino a quella riga, avevamo pensato a un padre); proprio un bellissimo racconto, brava.


Grazie davvero, Loredana, sono felice ti sia piaciuto. Buona special!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#20 » lunedì 10 marzo 2025, 19:30

giulio.palmieri ha scritto:Ciao Debora, devo dire un racconto ben scritto, con un suo ritmo che arriva al punto sino alla fine, in cui la posizione iniziale dei personaggi si capovolge. Validissimo il finale, in cui la musica prende il sopravvento sul pensiero del dopo. Resa finale d'effetto e in equilibrio. Secondo me hai usato molto bene i duemila caratteri a disposizione. Buona edition!


Grazie Giulio, per la lettura e il commento positivo. Buona special a te!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#21 » lunedì 10 marzo 2025, 19:31

Mauro Bennici ha scritto:Ciao, Debora,

Storia che si "respira forte" tutta d'un fiato.

Per trovare un difetto devo raschiare il fondo del barile delle mie conoscenze, ma ci provo.
Eccolo: avrei invertito queste due frasi "Il cuore mi si ferma. Marta?" perché, a essere pignoli, prima vede / riconosce qualcuno e poi reagisci.

Buona edition!


Ciao Mauro, grazie per quel "tutto d'un fiato" che per me vuol dire davvero molto. Sai che hai ragione su quel passaggio?
Buona edition a te!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#22 » lunedì 10 marzo 2025, 19:37

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Debora! Lieto di ritrovarti anche in questa Special!
Tra tutti i racconti letti sinora, questo ha il merito di aver ottimizzato al meglio l'uso dei 2000 caratteri a disposizione (1980, per l'esattezza) e di aver organizzato l'idea di base in una struttura coerente dall'inizio alla fine. C'è un conflitto narrativo (una poliziotta di fronte a un rave illegale), c'è un punto di rottura (la diffusione nell'aria di uno stupefacente) e c'è una conclusione (la caduta delle inibizioni che provoca un cambiamento). C'è anche una presa di posizione ideologica che si può condividere oppure no, ma traspare e conferisce al testo una maggiore incisività.
Piccoli rilievi critici: 1 - non amo molto le onomatopee, in generale se le trovo nei libri mi infastidiscono non poco, e se avessi evitato i vari "tunz tunz", avresti risparmiato una manciata di caratteri da destinare a qualche rifinitura. 2 - Mi associo a chi ha detto che il ribaltamento emotivo della poliziotta poteva essere in qualche modo "seminato" o preparato dall'inizio. Ma si tratta di pignolerie che nulla tolgono al valore del tuo racconto.

Buona Special!
Emiliano.

Ciao Emiliano, temo sempre molto i tuoi commenti perciò sono super felice quando sono positivi come questo! Sui rilievi: 1.Io AMO le onomatopee e trovo che in questo racconto il tunz tunz tunz sia una parte importante della storia: dà un ritmo e una profondità che altrimenti non avrei saputo esprimere, probabilmente anche per una mia incapacità di fondo, che ne so, può essere; comunque io le amo e mi piace trovarle in ciò che leggo. 2.Sul ribaltamento emotivo hai sicuramente ragione, è anche vero che è una presa di coscienza che è, in parte, indotta dalla droga che le hanno fatto respirare.
Grazie, grazie, grazie e buona special edition a te!

Messaggi: 769

Re: Ritmo

Messaggio#23 » lunedì 10 marzo 2025, 22:33

Ciao Debora.

Bel racconto, con un chiaro richiamo all'attualità, ma anche al rapporto fra genitori e figli. Quindi in poche righe riesci a mettere tanto su cui riflettere.Come altri anche io sono rimasto brevemente spiazzato dalla "mamma". Sicuramente una tara mentale, ma in quel momento mi ha costretto a tornare indietro. Nulla di grave, ma in generale, al di là dei pregiudizi calati nei nostri neuroni, è sempre una buona idea, in un racconto in prima persona, specificare il più presto possibile il genere del protagonista.
Un solo appunto: nel momento in cui la protagonista respira il fumo rosa perde il controllo del corpo, ma i suoi pensieri rimangono lucidi. Invece secondo me sarebbe stato necessario trasmettere lo stato mentale alterato anche adattando lo stile della narrazione alla nuova situazione.

A rileggerci
Buona edizione

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#24 » lunedì 10 marzo 2025, 23:05

angelo.frascella ha scritto:Ciao Debora.

Bel racconto, con un chiaro richiamo all'attualità, ma anche al rapporto fra genitori e figli. Quindi in poche righe riesci a mettere tanto su cui riflettere.Come altri anche io sono rimasto brevemente spiazzato dalla "mamma". Sicuramente una tara mentale, ma in quel momento mi ha costretto a tornare indietro. Nulla di grave, ma in generale, al di là dei pregiudizi calati nei nostri neuroni, è sempre una buona idea, in un racconto in prima persona, specificare il più presto possibile il genere del protagonista.
Un solo appunto: nel momento in cui la protagonista respira il fumo rosa perde il controllo del corpo, ma i suoi pensieri rimangono lucidi. Invece secondo me sarebbe stato necessario trasmettere lo stato mentale alterato anche adattando lo stile della narrazione alla nuova situazione.

A rileggerci
Buona edizione

Ciao Angelo, grazie per la tua lettura. Non capisco perchè consideri essere una buona idea specificare "il più presto possibile il genere del protagonista". Tra l'altro se scrivo in prima persona mi viene naturale pensare al femminile, chissà come mai... Sulla tua seconda osservazione, invece, devo ammettere che ci ho pensato prima di inviarlo ma era tardi e non avevo idea di come sistemarlo in fretta rientrando nel limite delle battute, già avevo tagliato moltissimo, anche parti che effettivamente potevano un po' accomodare qualcosa in tal senso e, niente, è rimasto così...

Messaggi: 769

Re: Ritmo

Messaggio#25 » martedì 11 marzo 2025, 14:07

Debora ha scritto:Non capisco perchè consideri essere una buona idea specificare "il più presto possibile il genere del protagonista". Tra l'altro se scrivo in prima persona mi viene naturale pensare al femminile, chissà come mai...


Ciao Debora.

Proprio perché a te viene naturale una cosa, ma non sai cosa venga naturale al lettore, e quindi è sembra bene agevolarlo.

Per esempio a un lettore che si sente uomo potrebbbe venire naturale pensare al maschile e a un lettore che si riconosce nel genere femminile potrebbe venire naturale pensare al femminile.
Oppure altri lettori potrebbero dare per scontato che uno scrittore uomo stia scrivendo di un personaggio maschile e viceversa.
Ma tutte queste assunzioni potrebbero essere sbagliate e quindi creare problemi di coinvolgimento.
E quando ci si inizia a immaginare un certo protagonista in un certo modo, dover cambiare nel corso della lettura la propria visione può geneare un'improvvisa rottura del patto lettore-scrittore.
In realtà il concetto è più generale.
Se dopo tre pagine di racconto il testo mi dice all'improvviso che il protagonista ha i baffi, è un bambino o è un anziano, è altro due metri, è calvo o ha i capelli lunghi rischio lo stesso problema. Quindi il suggerimento generale, secondo me, è che se devo fornire informazioni devo farlo al più presto per evitare di dover poi scontrarmi con l'immagine che intanto il lettore si è creato nella mente.

Messaggi: 52

Re: Ritmo

Messaggio#26 » martedì 11 marzo 2025, 16:25

Ciao Debora! Il tuo racconto mi è piaciuto: com'è scritto, le varie fasi di azione, la riflessione finale. Ottima prova! E il tutto nei caratteri! Complimenti davvero! Buona edition :)

Messaggi: 97

Re: Ritmo

Messaggio#27 » martedì 11 marzo 2025, 21:19

Il racconto è molto bello ma ho un odio viscerale per il tunz tunz. Credo che nessun testo narrativo debba includerlo :D perdonami per questa stilettata. Ma il resto è molto valido e interessante. Ho apprezzato molto le descrizioni e il testo nel suo insieme. Complimenti Debora, ottimo uso dei caratteri.

Messaggi: 549

Re: Ritmo

Messaggio#28 » mercoledì 12 marzo 2025, 23:51

Ciao Debora,

concordo pienamente sul fatto che fra i racconti che ho letto, il tuo è uno dei più complessi e efficaci nello sfruttare in modo furbo i caratteri.
Importante anche per me il fatto del genere: il racconto ha una valore aggiunto nel tratteggiare il rapporto madre-figlia che con un padre non poteva essere di certo lo stesso. Ma se non lo indichi prima richsi di perderti il lettore perchè spezzi il ritmo (appunto) con un dubbio.
In ogni caso ottima prova, nella mia classifica ipotetica da riserva saresti in un punto molto alto!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#29 » giovedì 13 marzo 2025, 16:58

angelo.frascella ha scritto:
Debora ha scritto:Non capisco perchè consideri essere una buona idea specificare "il più presto possibile il genere del protagonista". Tra l'altro se scrivo in prima persona mi viene naturale pensare al femminile, chissà come mai...


Ciao Debora.

Proprio perché a te viene naturale una cosa, ma non sai cosa venga naturale al lettore, e quindi è sembra bene agevolarlo.

Per esempio a un lettore che si sente uomo potrebbbe venire naturale pensare al maschile e a un lettore che si riconosce nel genere femminile potrebbe venire naturale pensare al femminile.
Oppure altri lettori potrebbero dare per scontato che uno scrittore uomo stia scrivendo di un personaggio maschile e viceversa.
Ma tutte queste assunzioni potrebbero essere sbagliate e quindi creare problemi di coinvolgimento.
E quando ci si inizia a immaginare un certo protagonista in un certo modo, dover cambiare nel corso della lettura la propria visione può geneare un'improvvisa rottura del patto lettore-scrittore.
In realtà il concetto è più generale.
Se dopo tre pagine di racconto il testo mi dice all'improvviso che il protagonista ha i baffi, è un bambino o è un anziano, è altro due metri, è calvo o ha i capelli lunghi rischio lo stesso problema. Quindi il suggerimento generale, secondo me, è che se devo fornire informazioni devo farlo al più presto per evitare di dover poi scontrarmi con l'immagine che intanto il lettore si è creato nella mente.


Vedi, è proprio questo il punto. Alla maggior parte delle persone viene naturale pensare che sia un polizziotto, non c'è nulla di male in questo, si tratta semplicemente di uno stereotipo di genere molto radicato ed è proprio per questo che la "sorpresa" può far riflettere su questa cosa e quindi ben venga quella che tu chiami rottura del patto lettore-scrittore! Quando tu dici che se devo fornire informazioni devo farlo al più presto ti scontri con le mie (personalissime) aspettative di lettrice: io invece amo scoprire man mano e farmi sorprendere, e ribaltare le mie convinzioni. Ma ripeto, questi sono davvero gusti e pensieri molto soggettivi.

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#30 » giovedì 13 marzo 2025, 16:59

Francy2912 ha scritto:Ciao Debora! Il tuo racconto mi è piaciuto: com'è scritto, le varie fasi di azione, la riflessione finale. Ottima prova! E il tutto nei caratteri! Complimenti davvero! Buona edition :)


Grazie mille per la tua lettura e apprezzamento, appena riesco arrivo anche dal tuo racconto, promesso.

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#31 » giovedì 13 marzo 2025, 17:03

CristianoSaccoccia ha scritto:Il racconto è molto bello ma ho un odio viscerale per il tunz tunz. Credo che nessun testo narrativo debba includerlo :D perdonami per questa stilettata. Ma il resto è molto valido e interessante. Ho apprezzato molto le descrizioni e il testo nel suo insieme. Complimenti Debora, ottimo uso dei caratteri.


Grazie per la tua lettura, Cristiano, attendevo il tuo commento con ansia. Mi spiace per la tua idiosincrasia per il tunz tunz, io, come già risposto a Emiliano, amo le onomatopeiche purché non se ne abusi, ma son gusti, ovvio. Grazie per il tuo apprezzamento generale, io sono già felice così!

Messaggi: 239

Re: Ritmo

Messaggio#32 » giovedì 13 marzo 2025, 17:05

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Debora,

concordo pienamente sul fatto che fra i racconti che ho letto, il tuo è uno dei più complessi e efficaci nello sfruttare in modo furbo i caratteri.
Importante anche per me il fatto del genere: il racconto ha una valore aggiunto nel tratteggiare il rapporto madre-figlia che con un padre non poteva essere di certo lo stesso. Ma se non lo indichi prima richsi di perderti il lettore perchè spezzi il ritmo (appunto) con un dubbio.
In ogni caso ottima prova, nella mia classifica ipotetica da riserva saresti in un punto molto alto!


Ciao Andrea, grazie per la tua lettura e per aver apprezzato il mio racconto. Giuro che arrivo anche dal tuo!

Messaggi: 348

Re: Ritmo

Messaggio#33 » venerdì 14 marzo 2025, 0:28

Bel racconto, mi è piaciuta la morale e l'inversione finale.
Il protagonista che agisce per dovere e rigidità mentale e al tempo stesso sembra avere qualche dubbio, la musica che da il ritmo e rende il tema perfettamente azzeccato.
Il pov del protagonista all'inizio è incerto e finché non è stato dichiarato ho pensato fosse un uomo, non una donna.
Il fumo che agisce così rapidamente mi ha un poco spiazzato ma viene poi usato per rendere incerto l'incontro con la figlia, quasi come se il protagonista non sapesse se è reale o immaginaria, come stratagemma funziona.
2000 caratteri usati molto bene
Il racconto preferito dai miei studenti di scrittura.

Torna a “Lord Max Special Edition - 189° All Time (Non inclusa nella XII Era)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite