La sorpresa
- giulio.palmieri
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La sorpresa
– Ora – squittì con un soffio Grande Topo.
Con un tocco, Piccolo Squit tirò delicatamente il nastro fino a chiudere il nodo. Udì un fruscio, il suono che il nastro faceva sul collo setoloso di Meaow addormentato, il mostro sanguinario che lui e Grande Topo avevano raggiunto in cima al piano legnoso, dove nessuno della Colonia osava mai avventurarsi.
Piccolo Squit si girò verso Grande Topo, leggendo nei suoi occhi scintillanti un monito: Non muoverti.
Quando si girò, scorse la punta oscena dell’orecchio destro del mostro sollevata, a captare il loro respiro, il suono del loro piccolo cuore.
Piccolo Squit, in quel momento, pensò Grande Topo, nella tana, che diceva: Trattieni il muso nell’acqua, anche se hai paura; a lui, Piccolo Squit, che sputava e soffiava acqua dalle orecchie, odiando Grande Topo che armeggiava con la campanella, le zampe sporche di polvere nera. Un paio di volte aveva sentito persino degli scoppi.
– Cosa c’è dentro? – gli aveva chiesto un giorno.
– Una sorpresa.
– E basterà a scacciarlo?
– Non lo so.
Dopo alcune settimane, Piccolo Squit, tirando fuori in silenzio la testolina dalla tinozza, aveva capito che il giorno era arrivato. La campanella, lucida, posava sul pavimento della tana, circondata da un nastro.
Piccolo Squit fece un passo indietro. Non c’è più tempo, pensò.
– Non temere – sentì alle sue spalle.
E d’un tratto lo vide: Meaow maestoso alzarsi, la bocca che soffiava, i denti appuntiti.
– Ora! – fece ancora la voce del maestro alle sue spalle. Al primo suono della campanella, Piccolo Squit vide delle scintille partire da ogni parte, guizzando da ogni parte. Scorse il gatto saltare verso il pavimento, mentre i fuochi facevano uscire i topi dai loro rifugi, tutti, uno dopo l’altro, destati dalle scintille che Grande Topo aveva fatto scoppiare dall’interno della campanella.
– Ora si balla! – disse ancora Grande Topo, alle sue spalle, mentre Meaow continuava a saltare sul pavimento e l’intera colonia usciva dai rifugi.
Con un tocco, Piccolo Squit tirò delicatamente il nastro fino a chiudere il nodo. Udì un fruscio, il suono che il nastro faceva sul collo setoloso di Meaow addormentato, il mostro sanguinario che lui e Grande Topo avevano raggiunto in cima al piano legnoso, dove nessuno della Colonia osava mai avventurarsi.
Piccolo Squit si girò verso Grande Topo, leggendo nei suoi occhi scintillanti un monito: Non muoverti.
Quando si girò, scorse la punta oscena dell’orecchio destro del mostro sollevata, a captare il loro respiro, il suono del loro piccolo cuore.
Piccolo Squit, in quel momento, pensò Grande Topo, nella tana, che diceva: Trattieni il muso nell’acqua, anche se hai paura; a lui, Piccolo Squit, che sputava e soffiava acqua dalle orecchie, odiando Grande Topo che armeggiava con la campanella, le zampe sporche di polvere nera. Un paio di volte aveva sentito persino degli scoppi.
– Cosa c’è dentro? – gli aveva chiesto un giorno.
– Una sorpresa.
– E basterà a scacciarlo?
– Non lo so.
Dopo alcune settimane, Piccolo Squit, tirando fuori in silenzio la testolina dalla tinozza, aveva capito che il giorno era arrivato. La campanella, lucida, posava sul pavimento della tana, circondata da un nastro.
Piccolo Squit fece un passo indietro. Non c’è più tempo, pensò.
– Non temere – sentì alle sue spalle.
E d’un tratto lo vide: Meaow maestoso alzarsi, la bocca che soffiava, i denti appuntiti.
– Ora! – fece ancora la voce del maestro alle sue spalle. Al primo suono della campanella, Piccolo Squit vide delle scintille partire da ogni parte, guizzando da ogni parte. Scorse il gatto saltare verso il pavimento, mentre i fuochi facevano uscire i topi dai loro rifugi, tutti, uno dopo l’altro, destati dalle scintille che Grande Topo aveva fatto scoppiare dall’interno della campanella.
– Ora si balla! – disse ancora Grande Topo, alle sue spalle, mentre Meaow continuava a saltare sul pavimento e l’intera colonia usciva dai rifugi.
Ultima modifica di giulio.palmieri il mercoledì 5 marzo 2025, 23:29, modificato 3 volte in totale.
Re: La sorpresa
Ciao Giulio, 1964 caratteri per il tuo racconto che è quindi in gara
Re: La sorpresa
Dopo una partenza non male, mi sembra che il racconto s'incarti nel piccolo flashback. Occhio a una formattazione che non aiuta il lettore perché non dividi il flashback dal presente mentre poi vai a capo nel momento in cui ci ritorni, cosa che crea confusione. Occhio anche alla scelta dei nomi perché se affronti un fantasy e chiami il micio Meow vien da pensare ai Pokemon (Meowth), altro elemento che può generare confusione. E occhio alle ripetizioni più banali (vide delle scintille partire da ogni parte, guizzando da ogni parte), le becchi rileggendo con attenzione e il lasciarle è particolarmente grave, soprattutto in pezzi così brevi con l'aggravante del capitare in punti problematici. Il finale lo definirei problematico perché non mi arriva immediatamente il fatto che la campanella sia stata attaccata al collo del gatto, anche se fornisci gli elementi per saperlo (quindi va chiarito meglio). Inoltre la comunità dei topi arriva un po' dal nulla, non ce la presenti prima. Resta poi il problema di cosa succederà quando gli scoppi finiranno e il gatto tornerà. Insomma, tirando le somme: un racconto che presenta diverse criticità e che necessita dunque di revisione, soprattutto dalla gestione del flashback in avanti. Ps: utilizza di più una semina oculata per definire il contesto, mi raccomando.
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Re: La sorpresa
Ciao Giulio,
Parto con il dire che ho trovato simpaticissima la declinazione del tema e l'uso di nomi stile nativi americani per i topi (dà molto l'idea di tribù e quindi dei legami sociali tra i membri della colonia). Concordo con quanto già detto da Maurizio per quanto riguarda il passaggio flashback e le dinamiche successive (anche io ho avuto un po' di difficoltà a seguire cosa stesse succedendo) e la ripetizione di "da ogni parte".
Parto con il dire che ho trovato simpaticissima la declinazione del tema e l'uso di nomi stile nativi americani per i topi (dà molto l'idea di tribù e quindi dei legami sociali tra i membri della colonia). Concordo con quanto già detto da Maurizio per quanto riguarda il passaggio flashback e le dinamiche successive (anche io ho avuto un po' di difficoltà a seguire cosa stesse succedendo) e la ripetizione di "da ogni parte".
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1216
Re: La sorpresa
Ciao Giulio,
Ok, l'idea di base era carina, la realizzazione fa un po' di confusione.. l'ho riletto tre volte e la parte centrale, sarà per qualche refuso, sarà per qualche elemento che non viene spiegato, confonde il lettore e lo fa uscire dal racconto. Peccato. Per il resto l'idea è buona, anche i personaggi fanno sorridere, mi dispiace, mi pare un'occasione mancata
Ok, l'idea di base era carina, la realizzazione fa un po' di confusione.. l'ho riletto tre volte e la parte centrale, sarà per qualche refuso, sarà per qualche elemento che non viene spiegato, confonde il lettore e lo fa uscire dal racconto. Peccato. Per il resto l'idea è buona, anche i personaggi fanno sorridere, mi dispiace, mi pare un'occasione mancata
- angelo.frascella
- Messaggi: 769
Re: La sorpresa
Ciao Giulio.
Carina l'idea di scrivere una favola, con dinamiche che ricordano i cartoni di Tom e Jerry. Purtroppo la logica degli eventi non mi è molto chiara, nonostante abbia riletto il racconto più volte. Ad esempio, perché Piccolo Squit deve tenere la testa sott'acqua? La polvere nera immagino sia polvere da sparo, ma non mi è chiaro perché poi esploda nel finale. È il batacchio che la fa esplodere colpendo la campanella? E come fa la polvere a non cadere dalla campanella? Inoltre, l'idea sembra essere quella di spaventare il gatto, ma alla fine si spaventano anche i topi. È voluto? Insomma, l'idea è buona, ma il testo andrebbe rivisto per rendere più chiara la sequenza degli eventi.
Buona edizione e a rileggerci
Carina l'idea di scrivere una favola, con dinamiche che ricordano i cartoni di Tom e Jerry. Purtroppo la logica degli eventi non mi è molto chiara, nonostante abbia riletto il racconto più volte. Ad esempio, perché Piccolo Squit deve tenere la testa sott'acqua? La polvere nera immagino sia polvere da sparo, ma non mi è chiaro perché poi esploda nel finale. È il batacchio che la fa esplodere colpendo la campanella? E come fa la polvere a non cadere dalla campanella? Inoltre, l'idea sembra essere quella di spaventare il gatto, ma alla fine si spaventano anche i topi. È voluto? Insomma, l'idea è buona, ma il testo andrebbe rivisto per rendere più chiara la sequenza degli eventi.
Buona edizione e a rileggerci
Re: La sorpresa
Ciao, Giulio e piacere di leggerti.
Ho apprezzato molto il modo in cui hai descritto i topi e il gatto e il modo in cui loro vedono il mondo. C'è un che di fresco e ingenuo nella dexcrizione che è molto efficace e mi ha ricordato opere come "La gabbianella e il gatto".
Per contro, devo rilevare lo stesso problema degli altri, ossia che ci sia una certa confusione dell'azione e il flashback si unisca al tempo normale della storia senza vera soluzione di continuità. Cosa fanno i topi al gatto? Cosa centra la campanella con i fuochi d'artificio? Perché Grande Topo faceva esercitare Piccolo Squit sott'acqua?
Pitroppo, la resa è molto caotica nella parte centrale e tutte le potenzialità di un racconto che, sul serio, partiva alla grande e ha comunque punti molto belli (come quando Meowt si alza e soffia) finiscono per restare inespresse.
Alla prosim!
Ho apprezzato molto il modo in cui hai descritto i topi e il gatto e il modo in cui loro vedono il mondo. C'è un che di fresco e ingenuo nella dexcrizione che è molto efficace e mi ha ricordato opere come "La gabbianella e il gatto".
Per contro, devo rilevare lo stesso problema degli altri, ossia che ci sia una certa confusione dell'azione e il flashback si unisca al tempo normale della storia senza vera soluzione di continuità. Cosa fanno i topi al gatto? Cosa centra la campanella con i fuochi d'artificio? Perché Grande Topo faceva esercitare Piccolo Squit sott'acqua?
Pitroppo, la resa è molto caotica nella parte centrale e tutte le potenzialità di un racconto che, sul serio, partiva alla grande e ha comunque punti molto belli (come quando Meowt si alza e soffia) finiscono per restare inespresse.
Alla prosim!
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Re: La sorpresa
Ciao Giulio,
L'idea è abbastanza originale, ma la declinazione secondo me non è troppo riuscita. Non capisco come funziona la trappola per il gatto, sento poco la sofferenza di piccolo squit (tra l'altro, con così pochi caratteri a disposizione, meglio usare nomi corti), non capisco perché grande topo l'ha quasi affogato in passato...secondo me c'è troppa roba, e risulta un po' un minestrone scombinato. Per quanto riguarda lo stile, occhio alle ripetizioni perché usi due "da ogni parte" nella stessa riga. In generale per me prova non troppo riuscita.
L'idea è abbastanza originale, ma la declinazione secondo me non è troppo riuscita. Non capisco come funziona la trappola per il gatto, sento poco la sofferenza di piccolo squit (tra l'altro, con così pochi caratteri a disposizione, meglio usare nomi corti), non capisco perché grande topo l'ha quasi affogato in passato...secondo me c'è troppa roba, e risulta un po' un minestrone scombinato. Per quanto riguarda lo stile, occhio alle ripetizioni perché usi due "da ogni parte" nella stessa riga. In generale per me prova non troppo riuscita.
Re: La sorpresa
concordo con i precedenti commenti, si capisce poco...ma è carino, come racconto. Bella l'idea dei nomi come da tribù indiana e quello onomatopeico del suo verso per il gatto! A me il racconto è piaciuto, leggero, dinamico. Sì, forse troppa carne la fuoco e poco spazio per ordinare tutto per bene, è vero la ripetizione, ma duemila caratteri sono davvero pochini. Bravo, bella prova.
Re: La sorpresa
Ciao Giulio!
Trovo l'idea del tuo racconto molto divertente, anche se descritta in modo piuttosto confusionale. Anch'io ho fatto fatica a seguire gli eventi, in particolare, ho capito l'inizio del flashback, ma continuando la lettura mi sono perso tra la sua conclusione e il presente, quasi mi ero dimenticato che ci fosse un flashback! Comunque è comprensibile, considerando tempo e spazio molto ridotti. Seppur non essendoci un finale sensazionale, mi sono divertito rendendomi conto che hai rispettato il tema sottintendendo il classico detto quando il gatto non c'è i topi ballano... forse l'avrei scelto anche come titolo!
Trovo l'idea del tuo racconto molto divertente, anche se descritta in modo piuttosto confusionale. Anch'io ho fatto fatica a seguire gli eventi, in particolare, ho capito l'inizio del flashback, ma continuando la lettura mi sono perso tra la sua conclusione e il presente, quasi mi ero dimenticato che ci fosse un flashback! Comunque è comprensibile, considerando tempo e spazio molto ridotti. Seppur non essendoci un finale sensazionale, mi sono divertito rendendomi conto che hai rispettato il tema sottintendendo il classico detto quando il gatto non c'è i topi ballano... forse l'avrei scelto anche come titolo!
Francesco Michele Forciniti
- giulio.palmieri
- Messaggi: 352
Re: La sorpresa
Salve a tutti e a tutte, e grazie per i commenti.
In effetti, la resa non è stata delle migliori, purtroppo dopo un'ora e mezza ero arrivato a superare i duemila caratteri e ho lavorato per tagliare qualcosa che non poteva comunque starci dentro.
Il tema voleva essere un incrocio tra la favola dei topi che devono mettere una campanella al collo del gatto e il detto "quando il gatto manca i topi ballano" (come è stato evidenziato). Nelle mie intenzioni, la campanella doveva contenere dei fuochi d'artificio che portassero i topi della Colonia a uscire dai loro nascondigli ad affrontare il gatto. Infatti la versione più lunga si soffermava sull'aspetto dei due topi: Grande Topo, il maestro, esperto di esplosivi e l'altro, Piccolo Squit, sotto allenamento (ecco perché le prove con l'acqua) per le azioni "sul campo". Come avete evidenziato, oltre alle ripetizioni, non c'è stato modo di fare le semine opportune, in particolare sulla Colonia e sul conflitto sociale della casa. Cmq, penso che questa coppia di topi dinamitardi la riutilizzerò in altri racconti. Grazie e buona edition!
In effetti, la resa non è stata delle migliori, purtroppo dopo un'ora e mezza ero arrivato a superare i duemila caratteri e ho lavorato per tagliare qualcosa che non poteva comunque starci dentro.
Il tema voleva essere un incrocio tra la favola dei topi che devono mettere una campanella al collo del gatto e il detto "quando il gatto manca i topi ballano" (come è stato evidenziato). Nelle mie intenzioni, la campanella doveva contenere dei fuochi d'artificio che portassero i topi della Colonia a uscire dai loro nascondigli ad affrontare il gatto. Infatti la versione più lunga si soffermava sull'aspetto dei due topi: Grande Topo, il maestro, esperto di esplosivi e l'altro, Piccolo Squit, sotto allenamento (ecco perché le prove con l'acqua) per le azioni "sul campo". Come avete evidenziato, oltre alle ripetizioni, non c'è stato modo di fare le semine opportune, in particolare sulla Colonia e sul conflitto sociale della casa. Cmq, penso che questa coppia di topi dinamitardi la riutilizzerò in altri racconti. Grazie e buona edition!
Ultima modifica di giulio.palmieri il lunedì 10 marzo 2025, 0:19, modificato 1 volta in totale.
- Emiliano Maramonte
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Re: La sorpresa
Ciao Giulio!
Sicuramente una declinazione del tema insolita e divertente, nella quale ci sta tutto il paragone con l'iconico duo Tom e Jerry, qui, in più hai aggiunto un pizzico di fantasia mascherata da favola. Purtroppo non tutto funziona anzi, a metà dello sviluppo, c'è caos e confusione e si fa davvero fatica a seguire le avventure dei due "vendicatori". E il fulcro della storia, ossia il tiro mancino, la sorpresa del titolo, è vaga, imprecisa, a tratti incomprensibile. Come funziona la trappola della campanella? Senza contare altri riferimenti a situazioni al di fuori della cornice della trama. Ho letto anche dell'inconveniente dello sfoltimento, ti capisco perché questa Special è davvero spietata! Peccato, perché l'idea aveva un bel potenziale. Comunque, tema centrato.
In bocca al lupo!
Emiliano.
Sicuramente una declinazione del tema insolita e divertente, nella quale ci sta tutto il paragone con l'iconico duo Tom e Jerry, qui, in più hai aggiunto un pizzico di fantasia mascherata da favola. Purtroppo non tutto funziona anzi, a metà dello sviluppo, c'è caos e confusione e si fa davvero fatica a seguire le avventure dei due "vendicatori". E il fulcro della storia, ossia il tiro mancino, la sorpresa del titolo, è vaga, imprecisa, a tratti incomprensibile. Come funziona la trappola della campanella? Senza contare altri riferimenti a situazioni al di fuori della cornice della trama. Ho letto anche dell'inconveniente dello sfoltimento, ti capisco perché questa Special è davvero spietata! Peccato, perché l'idea aveva un bel potenziale. Comunque, tema centrato.
In bocca al lupo!
Emiliano.
- Mauro Bennici
- Messaggi: 173
Re: La sorpresa
Ciao, Giulio,
Inizio scoppiettante e testo da rivedere perché il potenziale c'è.
Il pezzo del tenere il muso fuori dall'acqua mi ha mandato in pappa. Non l'ho capito. Mi manca troppo contesto, temo.
Ho rivisto alla scena in cucina di Ratatouille, con la colonia che corre da tutte le parti. Però, nel racconto mi manca la motivazione che porta il protagonista e il maestro a rischiare (la vita).
Buona edition!
Inizio scoppiettante e testo da rivedere perché il potenziale c'è.
Il pezzo del tenere il muso fuori dall'acqua mi ha mandato in pappa. Non l'ho capito. Mi manca troppo contesto, temo.
Ho rivisto alla scena in cucina di Ratatouille, con la colonia che corre da tutte le parti. Però, nel racconto mi manca la motivazione che porta il protagonista e il maestro a rischiare (la vita).
Buona edition!
Re: La sorpresa
Ciao Giulio, piacere di leggerti. Ho riletto il racconto diverse volte prima di arrendermi e provare a decifrarlo dai commenti. Mi dispiace, perché l’idea era simpatica e ne poteva uscire una prova decisamente buona. Ti segnalo dove ho trovato più difficoltà: “Piccolo Squit, in quel momento, pensò Grande Topo, nella tana, che diceva: Trattieni il muso nell’acqua, anche se hai paura; a lui, Piccolo Squit, che sputava e soffiava acqua dalle orecchie, odiando Grande Topo che armeggiava con la campanella, le zampe sporche di polvere nera”, per quanto ci provi non riesco a metterla in ordine.
Mentre il passaggio che mi ha un po’ disturbato è stato questo: “la punta oscena dell’orecchio destro del mostro”, perché oscena? Che vuol dire?
Buona edition!
Mentre il passaggio che mi ha un po’ disturbato è stato questo: “la punta oscena dell’orecchio destro del mostro”, perché oscena? Che vuol dire?
Buona edition!
- Francy2912
- Messaggi: 52
Re: La sorpresa
Ciao Giulio! Allora, l'idea e i personaggi di per sé mi son piaciuti, ma mi sono persa durante la lettura. Non son riuscita bene chi facesse cosa e perché. Ho letto altro di tuo nelle scorse edition, quindi penso che questo racconto ti sia uscito un po' sfortunato. Peccato. Buona edition :)
- CristianoSaccoccia
- Messaggi: 83
Re: La sorpresa
Ciao Giulio l'idea molto bella e godibile peccato che il testo sia contaminato da sbavature e confusione. Ero stato catturato dal tuo guizzo iniziale ma mi sono perso spesso (!) nel corpo del racconto fino alla fine. Forse avevi bisogno di rileggere con calma il racconto e lavorarci ancora perché la base è buona!
- Andrea Furlan
- Messaggi: 548
Re: La sorpresa
Ciao Giulio,
mi associo ai commenti degli altri sia sui lati positivi che negativi. L'idea dei topi dinamitardi la trovo comunque geniale e ti invito a riutilizzarla. Bella la caratterizzazione degli animali antropomorfi e l'associazione al proverbio classico che però avrei spiegato un po' meglio nella confusione generale.
MI spiace, perchè altre tue prove nelle edizioni precedenti mi avevano davvero conquistato.
mi associo ai commenti degli altri sia sui lati positivi che negativi. L'idea dei topi dinamitardi la trovo comunque geniale e ti invito a riutilizzarla. Bella la caratterizzazione degli animali antropomorfi e l'associazione al proverbio classico che però avrei spiegato un po' meglio nella confusione generale.
MI spiace, perchè altre tue prove nelle edizioni precedenti mi avevano davvero conquistato.
- giulio.palmieri
- Messaggi: 352
Re: La sorpresa
Salve, grazie per suggerimenti e consigli. Proverò a riutilizzare idea e personaggi.
Re: La sorpresa
Bellissimo. Vorrei leggere altre mille avventure di piccolo squit.
Ci sono però delle cose che non sono chiare.
"scintille partire da ogni parte, guizzando da ogni parte." questa ripetizione ti è proprio scappata.
Perché dovrebbe tenere la testa in una tinozza? Perché grande topo armeggia con quella che potrebbe sembrare polvere da sparo ma poi, quando la campanella suona e partono le scintille il gatto non ha paura, a che servono quindi?
Perché i topo non dovrebbero avere, a loro volta paura delle scintille visto che anche loro non ne sapevano nulla?
La campanella capisco che l'hanno rubata dal collo del gatto e che la rimettono al collo per farci scoppiare la polvere nera, ma poi? Se il gatto si spaventa scappa e quando finisce torna più incarognito di prima, e se scappa a cosa serve richiamare la tribù.
Mi ha lasciato un poco perplesso la sequenza degli eventi.
Ci sono però delle cose che non sono chiare.
"scintille partire da ogni parte, guizzando da ogni parte." questa ripetizione ti è proprio scappata.
Perché dovrebbe tenere la testa in una tinozza? Perché grande topo armeggia con quella che potrebbe sembrare polvere da sparo ma poi, quando la campanella suona e partono le scintille il gatto non ha paura, a che servono quindi?
Perché i topo non dovrebbero avere, a loro volta paura delle scintille visto che anche loro non ne sapevano nulla?
La campanella capisco che l'hanno rubata dal collo del gatto e che la rimettono al collo per farci scoppiare la polvere nera, ma poi? Se il gatto si spaventa scappa e quando finisce torna più incarognito di prima, e se scappa a cosa serve richiamare la tribù.
Mi ha lasciato un poco perplesso la sequenza degli eventi.
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