Commenti e classifica (finale) di Lukha B. Kremo
Commenti e classifica (finale) di Lukha B. Kremo
1.
Orizzonte di vetro t’immerge subito al centro di una scena madre, suggerendoti tutto un mondo complesso, mercantile e una tratta di persone senza rivelarlo del tutto. Dialoghi taglienti e personaggi che già esprimono un’anima. E poi, discriminazione e diversità, il cerchio si chiude, direi un frammento eccellente.
2.
I tre uomini in Quella stanza è un crocevia, confine, un universo tutto per loro stanno vivendo una deviazione avvenuta nel continuum reale, l’atmosfera è tesa e inquitante, i pensieri e le possibilità si ricorrono. Passato e futuro s’incontrano per un attimo. Il mood emotivo è già alto e io non vedo l’ora di sapere cosa sia successo.
3.
In Turbo Tape 2049 si affronta con disinvoltura il retrogaming, l’attesa del caricamento è già snervante e riesce a coinvolgere subito. Chi era sua sorella? Qui può nascere un mondo e io sono pronto a giocare.
4.
Pezzokan e i Pezzotti della Malesia è un divertente spezzone neo-pop cyberpunk giustamente ambientato a Napoli, città che si presta bene a tutte le ambientazioni piratesche e anarchiche. Anche di questo, come i primi, vien voglia di sentire come prosegue.
5.
Il Galeone ci getta direttamente sul set di un bell’arembaggio piratesco, c’è azione, dialogo e la giusta dose di atmosfera. Lo stile è molto scorrevole e il parallelo tra realtà e gioco funziona. Forse manca un po’ di sorpresa.
6.
M’impiccarono di mercoledì è un classicone piratesco, ben congeniato e con la giusta dose di cinismo del protagonista. Manca un po’ di dinamicità, forse con qualche dialogo la situazione può migliorare.
7.
Risvegliatore empatico si regge tutto su un’idea brillante, e il tema del piratare lo spirito è intrigante, manca solo un personaggio forte, tridimensionale e un dialogo che metta il focus sul climax finale, che altrimenti si perde.
e inoltre
Un padre contrabbandiere in una misteriosa zona lacustre in La ballata del contrabbandiere, il lumbard aiuta a delineare l’atmosfera e forse un po’ anche il pathos del padre, ma solo fino a un certo punto. Il poliziotto è delineato bene, il padre meno. Poi per me la briccola è una specie di bitta, forse sarebbe una bricolla, ma non è importante.
In Come acqua c’è un tema importante di discriminazione e orgoglio, ambientazione e dialoghi sono adeguati, ma i personaggi restano un po’ abbozzati, e vari clichettini e pleonasmini :-) non aiutano. Infine manca un po’ di sense of wonder.
Orizzonte di vetro t’immerge subito al centro di una scena madre, suggerendoti tutto un mondo complesso, mercantile e una tratta di persone senza rivelarlo del tutto. Dialoghi taglienti e personaggi che già esprimono un’anima. E poi, discriminazione e diversità, il cerchio si chiude, direi un frammento eccellente.
2.
I tre uomini in Quella stanza è un crocevia, confine, un universo tutto per loro stanno vivendo una deviazione avvenuta nel continuum reale, l’atmosfera è tesa e inquitante, i pensieri e le possibilità si ricorrono. Passato e futuro s’incontrano per un attimo. Il mood emotivo è già alto e io non vedo l’ora di sapere cosa sia successo.
3.
In Turbo Tape 2049 si affronta con disinvoltura il retrogaming, l’attesa del caricamento è già snervante e riesce a coinvolgere subito. Chi era sua sorella? Qui può nascere un mondo e io sono pronto a giocare.
4.
Pezzokan e i Pezzotti della Malesia è un divertente spezzone neo-pop cyberpunk giustamente ambientato a Napoli, città che si presta bene a tutte le ambientazioni piratesche e anarchiche. Anche di questo, come i primi, vien voglia di sentire come prosegue.
5.
Il Galeone ci getta direttamente sul set di un bell’arembaggio piratesco, c’è azione, dialogo e la giusta dose di atmosfera. Lo stile è molto scorrevole e il parallelo tra realtà e gioco funziona. Forse manca un po’ di sorpresa.
6.
M’impiccarono di mercoledì è un classicone piratesco, ben congeniato e con la giusta dose di cinismo del protagonista. Manca un po’ di dinamicità, forse con qualche dialogo la situazione può migliorare.
7.
Risvegliatore empatico si regge tutto su un’idea brillante, e il tema del piratare lo spirito è intrigante, manca solo un personaggio forte, tridimensionale e un dialogo che metta il focus sul climax finale, che altrimenti si perde.
e inoltre
Un padre contrabbandiere in una misteriosa zona lacustre in La ballata del contrabbandiere, il lumbard aiuta a delineare l’atmosfera e forse un po’ anche il pathos del padre, ma solo fino a un certo punto. Il poliziotto è delineato bene, il padre meno. Poi per me la briccola è una specie di bitta, forse sarebbe una bricolla, ma non è importante.
In Come acqua c’è un tema importante di discriminazione e orgoglio, ambientazione e dialoghi sono adeguati, ma i personaggi restano un po’ abbozzati, e vari clichettini e pleonasmini :-) non aiutano. Infine manca un po’ di sense of wonder.
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