La pillola azzurra
- Linda De Santi
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La pillola azzurra
Subito dopo essersi svegliato, si alzò di scatto. Intorno a lui, buio fitto. Cercò a tentoni l’interruttore della luce e una piccola lampadina attaccata al soffitto si accese.
Non riconobbe la stanza. Dove si trovava? Com’era arrivato lì?
L’ultima cosa che ricordava era Amanda, la sua manager, che gli sorrideva da dietro un bicchiere di champagne, mentre gli parlava dell’accordo che aveva raggiunto con la Wagner Bros. Un compenso a parecchi zeri e una suite extra lusso per tutta la durata delle riprese: e questo solo per il primo film della trilogia. La sua carriera stava decollando!
E poi, di colpo, si era svegliato in quella stanza.
Gli era capitato altre volte di svegliarsi in posti sconosciuti, ma mai da solo.
E i vestiti che aveva addosso? Non li aveva mai visti prima. Come c’era finito dentro?
Prese il cellulare, con l’intenzione di chiamare Amanda e farsi venire a prendere.
Tuttavia scoprì che nella rubrica del telefono (a proposito, era il suo telefono quello? Non lo ricordava così brutto) c’erano solo due numeri: Mamma e Morfeo.
“Stupido aggeggio, ha cancellato i numeri!” Sbottò, sbattendolo sul comodino.
Smarrito, si sedette sul letto. Eppure, a ben guardare, quella stanza aveva qualcosa di familiare. Era già stato lì… ma com’era possibile? In quella catapecchia?
Preoccupato, si passò una mano sulla testa. Trovò pelle ruvida e secca. Che ne era stato della sua folta chioma?
Si alzò e raggiunse lo specchio.
Urlò.
Mio dio, cosa diavolo è successo?
Davanti a lui c’era un volto ripugnante, grasso, butterato e mezzo pelato.
Questo non sono io!
Eppure… eppure quella faccia era familiare.
Lentamente, i ricordi iniziarono a riaffiorare. Non era chi credeva di essere. O meglio, non lo era più da quando era sveglio…
Bruno oltrepassò la porta ed entrò nel bar Le Pecorelle. Si guardò attorno, in cerca dell’uomo che chiamavano Morfeo.
Lo vide seduto in un angolo, a bere whisky, come la prima volta che l’aveva incontrato.
Si sedette vicino a lui. Morfeo gli sorrise.
“Non dirmi che sei di nuovo a corto”
Lui annuì e l’altro scoppiò a ridere. “Finirai per bruciarti il cervello. Scommetto che stavolta ci hai messo un po’ per tornare alla realtà, non è vero?”
“Non sono affari tuoi”
Morfeo ghignò. “Fanno 2000”
Bruno gli diede i soldi.
“Molto bene. Ecco a te”
Gli porse un cofanetto con la scritta Sogni d’Oro in caratteri dorati. Bruno la aprì. Dentro c’era una pillola azzurra.
Tornò in fretta nella sua stanza, chiuse a chiave, si sdraiò sul letto, spense la luce e ingoiò la compressa.
Poi attese che il sonno, lentamente, lo raggiungesse. Presto sarebbe tornato ad essere il sé stesso che amava: bello, circondato da donne e ricco come il demonio. Sarebbe tornato alla sua vita da sogno…
“Sta’ attento” lo aveva avvertito Morfeo al momento di salutarlo. “Un giorno finirai per non svegliarti più e rimarrai nel sogno”
“E’ quello che spero” aveva risposto Bruno, e diceva la verità.
Non riconobbe la stanza. Dove si trovava? Com’era arrivato lì?
L’ultima cosa che ricordava era Amanda, la sua manager, che gli sorrideva da dietro un bicchiere di champagne, mentre gli parlava dell’accordo che aveva raggiunto con la Wagner Bros. Un compenso a parecchi zeri e una suite extra lusso per tutta la durata delle riprese: e questo solo per il primo film della trilogia. La sua carriera stava decollando!
E poi, di colpo, si era svegliato in quella stanza.
Gli era capitato altre volte di svegliarsi in posti sconosciuti, ma mai da solo.
E i vestiti che aveva addosso? Non li aveva mai visti prima. Come c’era finito dentro?
Prese il cellulare, con l’intenzione di chiamare Amanda e farsi venire a prendere.
Tuttavia scoprì che nella rubrica del telefono (a proposito, era il suo telefono quello? Non lo ricordava così brutto) c’erano solo due numeri: Mamma e Morfeo.
“Stupido aggeggio, ha cancellato i numeri!” Sbottò, sbattendolo sul comodino.
Smarrito, si sedette sul letto. Eppure, a ben guardare, quella stanza aveva qualcosa di familiare. Era già stato lì… ma com’era possibile? In quella catapecchia?
Preoccupato, si passò una mano sulla testa. Trovò pelle ruvida e secca. Che ne era stato della sua folta chioma?
Si alzò e raggiunse lo specchio.
Urlò.
Mio dio, cosa diavolo è successo?
Davanti a lui c’era un volto ripugnante, grasso, butterato e mezzo pelato.
Questo non sono io!
Eppure… eppure quella faccia era familiare.
Lentamente, i ricordi iniziarono a riaffiorare. Non era chi credeva di essere. O meglio, non lo era più da quando era sveglio…
Bruno oltrepassò la porta ed entrò nel bar Le Pecorelle. Si guardò attorno, in cerca dell’uomo che chiamavano Morfeo.
Lo vide seduto in un angolo, a bere whisky, come la prima volta che l’aveva incontrato.
Si sedette vicino a lui. Morfeo gli sorrise.
“Non dirmi che sei di nuovo a corto”
Lui annuì e l’altro scoppiò a ridere. “Finirai per bruciarti il cervello. Scommetto che stavolta ci hai messo un po’ per tornare alla realtà, non è vero?”
“Non sono affari tuoi”
Morfeo ghignò. “Fanno 2000”
Bruno gli diede i soldi.
“Molto bene. Ecco a te”
Gli porse un cofanetto con la scritta Sogni d’Oro in caratteri dorati. Bruno la aprì. Dentro c’era una pillola azzurra.
Tornò in fretta nella sua stanza, chiuse a chiave, si sdraiò sul letto, spense la luce e ingoiò la compressa.
Poi attese che il sonno, lentamente, lo raggiungesse. Presto sarebbe tornato ad essere il sé stesso che amava: bello, circondato da donne e ricco come il demonio. Sarebbe tornato alla sua vita da sogno…
“Sta’ attento” lo aveva avvertito Morfeo al momento di salutarlo. “Un giorno finirai per non svegliarti più e rimarrai nel sogno”
“E’ quello che spero” aveva risposto Bruno, e diceva la verità.
Re: La pillola azzurra
Bentornata Linda, erano mesi che non ti palesavi in un'edizione, grande! Parametri tutti ok, sei dentro, buona De Marco Edition anche a te!
- Linda De Santi
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Re: La pillola azzurra
Grazie Antico! Visto il tema ho deciso di "risvegliarmi" anch'io dal letargo scrittorio! ;)
Se sarà un brusco o un dolce risveglio lo decreteranno i commenti. Non vedo l'ora di leggerli! :)
Se sarà un brusco o un dolce risveglio lo decreteranno i commenti. Non vedo l'ora di leggerli! :)
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Re: La pillola azzurra
Ciao Linda,
sono contenta di rileggerti su MC!
Il tuo racconto mi è piaciuto molto, mi piace questo Morfeo trasformato in spacciatore, e poi chi non si è chiesto davvero se in fondo non convenisse scegliere la pillola azzurra? Non ho grandi appunti da farti a parte la scelta del bar 'Le Pecorelle': è simpatico, ma forse la butta troppo sul ridere e toglie un po' potenza al racconto.
Ho apprezzato il fatto che il racconto è godibile anche per chi non è in grado di cogliere il riferimento a Matrix, anche se naturalmente conoscerlo dà un livello di lettura ulteriore e più interessante. Forse è proprio nel caso di un lettore 'ignaro' che il nome del bar guasta di più le cose, dato che in questo caso non si coglie l'ironia di fondo del testo.
sono contenta di rileggerti su MC!
Il tuo racconto mi è piaciuto molto, mi piace questo Morfeo trasformato in spacciatore, e poi chi non si è chiesto davvero se in fondo non convenisse scegliere la pillola azzurra? Non ho grandi appunti da farti a parte la scelta del bar 'Le Pecorelle': è simpatico, ma forse la butta troppo sul ridere e toglie un po' potenza al racconto.
Ho apprezzato il fatto che il racconto è godibile anche per chi non è in grado di cogliere il riferimento a Matrix, anche se naturalmente conoscerlo dà un livello di lettura ulteriore e più interessante. Forse è proprio nel caso di un lettore 'ignaro' che il nome del bar guasta di più le cose, dato che in questo caso non si coglie l'ironia di fondo del testo.
- Linda De Santi
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Re: La pillola azzurra
Ciao Zebratigrata, grazie del commento! :) Inizialmente il nome del bar era "Il Sogno", ma mi sembrava così scontato che ho deciso di cambiare e mettere qualcos'altro che avesse a che fare con i sogni.
In effetti, se avessi avuto la possibilità di una rilettura a freddo, credo che l'avrei tolto... ma Minuti Contati deve essere one shot one kill, si sa ;)
In effetti, se avessi avuto la possibilità di una rilettura a freddo, credo che l'avrei tolto... ma Minuti Contati deve essere one shot one kill, si sa ;)
- Jacopo Berti
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Re: La pillola azzurra
Ciao Linda, bentrovata!
Una simpatica rivisitazione di Matrix, con diversi capovolgimenti. L'idea generale funziona, ma non mi aspetterei diversamente: il gioco in fondo è abbastanza facile. Alcuni elementi sono divertenti e riusciti: tipo "Wagner Bros" si presta a fantasticherie nibelungiche; poi, anche il cellulare con due soli numeri "utili" è un ottimo elemento di caratterizzazione indiretta del personaggio e del suo contesto sociale fuori dal virtuale/onirico.
Il finale ha poco piglio, secondo me: non è a sorpresa, è triste ma non abbastanza da muovere a compassione, è un po' troppo didascalico/raccontato. Di solito non mi disturbano queste cose, ma l'intervento del narratore onniscente effettivamente m'infastidisce qui: "Presto sarebbe tornato ad essere il sé stesso che amava: bello, circondato da donne e ricco come il demonio. Sarebbe tornato alla sua vita da sogno… "
Complessivamente lo trovo buono, ma non particolarmente notevole.
Una simpatica rivisitazione di Matrix, con diversi capovolgimenti. L'idea generale funziona, ma non mi aspetterei diversamente: il gioco in fondo è abbastanza facile. Alcuni elementi sono divertenti e riusciti: tipo "Wagner Bros" si presta a fantasticherie nibelungiche; poi, anche il cellulare con due soli numeri "utili" è un ottimo elemento di caratterizzazione indiretta del personaggio e del suo contesto sociale fuori dal virtuale/onirico.
Il finale ha poco piglio, secondo me: non è a sorpresa, è triste ma non abbastanza da muovere a compassione, è un po' troppo didascalico/raccontato. Di solito non mi disturbano queste cose, ma l'intervento del narratore onniscente effettivamente m'infastidisce qui: "Presto sarebbe tornato ad essere il sé stesso che amava: bello, circondato da donne e ricco come il demonio. Sarebbe tornato alla sua vita da sogno… "
Complessivamente lo trovo buono, ma non particolarmente notevole.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)
- Linda De Santi
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Re: La pillola azzurra
E' curioso che per ora in due abbiate visto nel mio racconto una rivisitazione di Matrix. La cosa buffa è che quando l'ho scritto non pensavo affatto a Matrix: pensavo più a "Scorrete lacrime, disse il poliziotto" di Dick, mentre Morfeo è una versione ambigua di Sogno degli Eterni (e la pillola azzurra è azzurra per puro caso. All'inizio erano tre pillole verdi, poi ho cambiato. Qui probabilmente è intervenuto l'inconscio ;) ).
Naturalmente ognuno è libero di interpretare come vuole il racconto, anzi, mi fa molto piacere leggere chiavi di lettura diverse! :)
@Timetrapoler: grazie per il commento, in effetti il narratore onniscente alla fine un po' si sente. Nelle prossime versioni del racconto vedrò di sistemare :)
Naturalmente ognuno è libero di interpretare come vuole il racconto, anzi, mi fa molto piacere leggere chiavi di lettura diverse! :)
@Timetrapoler: grazie per il commento, in effetti il narratore onniscente alla fine un po' si sente. Nelle prossime versioni del racconto vedrò di sistemare :)
Re: La pillola azzurra
Ciao,
mi piace il tuo Morfeo che vende sogni in pillole che causano dipendenza. Un plot non certo originale, ma che si presta più che bene al tema dell'edizione. Mi disorienti un po' con la grafia dei pensieri (parentesi e corsivo? forse uno è il narratore?), Non perdi tempo e caratteri sul sogno, ed è un bene, ma la parte finale non la trovo all'altezza delle premesse:
- in primis il nome del bar che disintegra tutta l'ambientazione che mi ero immaginato da periferia decadente in un futuro non troppo lontano
- "Fanno 2000". 2000 cosa? lire, euro, paperdollari? è tanto? è poco? Se è tanto e questo si sfonda di sogni come fa a campare? Meglio un generico "La tariffa la sai", mi lascia meno domande.
- il colore della pillola. Richiama tante altre "pillole" e storie. Lo so che è sbagliato associare elementi esterni, ma l'inconscio lavora così e, a dirla tutta, ci basiamo spesso su questi giochetti per far funzionare i racconti da 3000 (cosa? caratteri).
- forse un po' ridondante il "Sogni D'Oro scritto in lettere dorate" e inutile il "diceva la verità" finale. Trovo che tolga forza alla risposta: che vuole tornare in quel mondo è già lampante da quello che fa e che pensa prima, nessuno credo si immagini che possa mentire.
mi piace il tuo Morfeo che vende sogni in pillole che causano dipendenza. Un plot non certo originale, ma che si presta più che bene al tema dell'edizione. Mi disorienti un po' con la grafia dei pensieri (parentesi e corsivo? forse uno è il narratore?), Non perdi tempo e caratteri sul sogno, ed è un bene, ma la parte finale non la trovo all'altezza delle premesse:
- in primis il nome del bar che disintegra tutta l'ambientazione che mi ero immaginato da periferia decadente in un futuro non troppo lontano
- "Fanno 2000". 2000 cosa? lire, euro, paperdollari? è tanto? è poco? Se è tanto e questo si sfonda di sogni come fa a campare? Meglio un generico "La tariffa la sai", mi lascia meno domande.
- il colore della pillola. Richiama tante altre "pillole" e storie. Lo so che è sbagliato associare elementi esterni, ma l'inconscio lavora così e, a dirla tutta, ci basiamo spesso su questi giochetti per far funzionare i racconti da 3000 (cosa? caratteri).
- forse un po' ridondante il "Sogni D'Oro scritto in lettere dorate" e inutile il "diceva la verità" finale. Trovo che tolga forza alla risposta: che vuole tornare in quel mondo è già lampante da quello che fa e che pensa prima, nessuno credo si immagini che possa mentire.
- Linda De Santi
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Re: La pillola azzurra
Vastatio ha scritto:Mi disorienti un po' con la grafia dei pensieri (parentesi e corsivo? forse uno è il narratore?)
Esatto, la frase tra parentesi è un indiretto libero, il corsivo sono i pensieri del protagonista.
Vastatio ha scritto:- in primis il nome del bar che disintegra tutta l'ambientazione che mi ero immaginato da periferia decadente in un futuro non troppo lontano
Okay, ho capito di aver fatto un grande errore con questo nome. Credevo che una nota d'humor non guastasse, e invece ha guastato. Chiedo venia.
Vastatio ha scritto:- "Fanno 2000". 2000 cosa? lire, euro, paperdollari? è tanto? è poco? Se è tanto e questo si sfonda di sogni come fa a campare? Meglio un generico "La tariffa la sai", mi lascia meno domande.
Giusto. Sono euro, avevo tolto la valuta in fase di taglio, non accorgendomi che avrei potuto rimetterla, visto che mi sono avanzati caratteri. Lo correggerò.
[/quote]Vastatio ha scritto:- forse un po' ridondante il "Sogni D'Oro scritto in lettere dorate" e inutile il "diceva la verità" finale. Trovo che tolga forza alla risposta: che vuole tornare in quel mondo è già lampante da quello che fa e che pensa prima, nessuno credo si immagini che possa mentire.
Eppure un "<<E' quello che spero>> disse." non mi sarebbe piaciuto come chiusa del racconto.
Forse quello che non è troppo chiaro è che Morfeo gli sta dicendo che rischia di restare incastrato in una dimensione tra la vita e la morte, cosa non esattamente desiderabile. In questo caso il punto non è che voglia tornare nel sogno, ma che voglia restarci, anche rischiando di restare in uno stato simile al coma.
Grazie mille per il commento attento e preciso, Vastatio, ne farò tesoro :)
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Re: La pillola azzurra
Ciao Linda,
devo ammettere che pure io ho pensato a Matrix leggendo il tuo racconto. Credo sia dovuto a due elementi che richiamano con forza il film: il colore della pillola, che tra l'altro è anche il titolo del racconto, e il nome Morfeo.
L'idea di fondo mi è,piaciuta e, pur non essendo originalissima, centra il tema.
Non mi hanno convinto, invece, né il nome del locale né la scritta sul cofanetto, entrambi scontati, a mio avviso.
devo ammettere che pure io ho pensato a Matrix leggendo il tuo racconto. Credo sia dovuto a due elementi che richiamano con forza il film: il colore della pillola, che tra l'altro è anche il titolo del racconto, e il nome Morfeo.
L'idea di fondo mi è,piaciuta e, pur non essendo originalissima, centra il tema.
Non mi hanno convinto, invece, né il nome del locale né la scritta sul cofanetto, entrambi scontati, a mio avviso.
- Linda De Santi
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Re: La pillola azzurra
Ciao Fernando, grazie per il commento. Lo so, i nomi stavolta non mi sono riusciti, vedrò di spremermi di più le meningi in fase di correzione.
Grazie ancora e a presto.
Grazie ancora e a presto.
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Re: La pillola azzurra
Ciao Linda! Non voglio essere ripetitiva, ma ricorda anche a me Matrix! :') Questo però non è assolutamente un punto a sfavore, anzi mi piace il tuo racconto in quanto è molto chiaro e scorrevole. Non ho molto da criticare, perché alla fine i nomi e le ambientazioni sono una priorità dell'autore, non mi piace criticare questi aspetti futili. La cosa che posso criticare , secondo me, è un poco il finale aspettato, capace di far riflettere e penso che forse era questo il tuo intento, più che sconvolgerci. Nel complesso: interessante! Alla prossima :)
Re: La pillola azzurra
Questo racconto mi piace molto. Anche se forse l'idea non è del tutto nuova lo sviluppo che Linda è riuscita a dare alla storia ha un equilibrio che mi soddisfa molto. Non ci sono sorprese o colpi di scena spettacolari, ma è proprio nella banalità della caduta che si evidenzia bene l'effetto di una droga. Per me il migliore di questo girone.
- marco.roncaccia
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Re: La pillola azzurra
Ciao Linda,
il tuo racconto è tutto sommato ben condotto. Devo dire però che non mi ha entusiasmato questa versione di Matrix in 3000 caratteri. Forse è un tributo ma non aggiunge niente a quello che già sappiamo. Anche qui abbiamo un Morpheo dispensatore di pillole e, anche se non c’è un Neo del caso, la tua lente di ingrandimento è su un personaggio che ripropone la figura di Cypher quello che tradisce la resistenza per avere l’illusione di una bistecca. Buona scrittura ma trama carente.
il tuo racconto è tutto sommato ben condotto. Devo dire però che non mi ha entusiasmato questa versione di Matrix in 3000 caratteri. Forse è un tributo ma non aggiunge niente a quello che già sappiamo. Anche qui abbiamo un Morpheo dispensatore di pillole e, anche se non c’è un Neo del caso, la tua lente di ingrandimento è su un personaggio che ripropone la figura di Cypher quello che tradisce la resistenza per avere l’illusione di una bistecca. Buona scrittura ma trama carente.
- Linda De Santi
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Re: La pillola azzurra
@Fabiana: grazie per il commento!
@JimJams: hai colto lo spirito di questo racconto! ;)
@Marco: come dicevo nei commenti sopra, quando ho scritto questo racconto non pensavo affatto a un tributo a Matrix, bensì a "Scorrete lacrime, disse il poliziotto" di Philip Dick, ma evidentemente il mio inconscio ha agito in maniera più forte di quanto credessi! Il paragone con Cypher e la bistecca però mi piace, direi che è molto calzante.
Grazie per il commento, lo terrò presente :)
@JimJams: hai colto lo spirito di questo racconto! ;)
@Marco: come dicevo nei commenti sopra, quando ho scritto questo racconto non pensavo affatto a un tributo a Matrix, bensì a "Scorrete lacrime, disse il poliziotto" di Philip Dick, ma evidentemente il mio inconscio ha agito in maniera più forte di quanto credessi! Il paragone con Cypher e la bistecca però mi piace, direi che è molto calzante.
Grazie per il commento, lo terrò presente :)
Re: La pillola azzurra
La prima impressione è che avevo davanti una fan fiction di Matrix e mi è piaciuta un sacco l'idea e la realizzazione. Poi però ho fatto l'errore di leggere i commenti e ho visto che hai preso le distanze dal film. Questo l'ho trovato veramente triste e mi lasciato un'impressione piuttosto brutta. Sono molto perplesso.
- Linda De Santi
- Messaggi: 497
Re: La pillola azzurra
@Mike009, lungi da me prendere le distanze da un capolavoro come Matrix! Ho soltanto detto (ed è la verità) che scrivendo il racconto non pensavo a Matrix, ma evidentemente il mio immaginario è così pregno delle atmosfere di quel film che alla fine il risultato è stato un racconto che lo rievoca in un sacco di modi!
Mi fa, anzi, molto piacere il paragone con Matrix, ma non posso dire né che è un tributo né che è una fan fiction (o almeno, non era nelle intenzioni, poi ciò che è riuscito nella pratica è un altro discorso :) ).
Mi fa, anzi, molto piacere il paragone con Matrix, ma non posso dire né che è un tributo né che è una fan fiction (o almeno, non era nelle intenzioni, poi ciò che è riuscito nella pratica è un altro discorso :) ).
- alessandra.corra
- Messaggi: 280
Re: La pillola azzurra
Ciao Linda,
chi almeno una volta non vorrebbe poter prendere una pillola per vivere, almeno nell'immaginario, una vita diversa da quella che si è costretti a sopportare quotidianamente? Il racconto scorre bene e riesce a conquistare dalle prime righe il focus del lettore. La trama è interessante pur nella sua semplicità. Forse rivedrei il finale perché risulta leggermente prevedibile, ma nel complesso la storia mi è piaciuta.
chi almeno una volta non vorrebbe poter prendere una pillola per vivere, almeno nell'immaginario, una vita diversa da quella che si è costretti a sopportare quotidianamente? Il racconto scorre bene e riesce a conquistare dalle prime righe il focus del lettore. La trama è interessante pur nella sua semplicità. Forse rivedrei il finale perché risulta leggermente prevedibile, ma nel complesso la storia mi è piaciuta.
- invernomuto
- Messaggi: 270
Re: La pillola azzurra
Ciao Linda, ben ritrovata!
Sarà che sono un fan di Gaiman, che degli dei rivisitati in chiave moderna ha fatto un cavallo di battaglia, sarà perché mostrare il mindset di una persona assuefatta non è facile come sembra e tu ci sei riuscita benissimo, ma il tuo racconto mi ha colpito molto positivamente.
Morfeo spacciatore di escapismo funziona e anche bene, ma quello che ruba la scena nel tuo racconto è il protagonista deluso dalla realtà, incapace anche solo di concepire la possibilità di impegnarsi per migliorare la sua (insoddisfacente) vita reale, deluso al punto da sperare in un'overdose che lo alieni completamente.
Un'ottima prova decisamente più complessa di quanto sembri a primo impatto, brava.
Sarà che sono un fan di Gaiman, che degli dei rivisitati in chiave moderna ha fatto un cavallo di battaglia, sarà perché mostrare il mindset di una persona assuefatta non è facile come sembra e tu ci sei riuscita benissimo, ma il tuo racconto mi ha colpito molto positivamente.
Morfeo spacciatore di escapismo funziona e anche bene, ma quello che ruba la scena nel tuo racconto è il protagonista deluso dalla realtà, incapace anche solo di concepire la possibilità di impegnarsi per migliorare la sua (insoddisfacente) vita reale, deluso al punto da sperare in un'overdose che lo alieni completamente.
Un'ottima prova decisamente più complessa di quanto sembri a primo impatto, brava.
- angelo.frascella
- Messaggi: 728
Re: La pillola azzurra
Ciao Linda.
Avevo letto anche io il tuo racconto, come il mio molto dickiano (forse anche più che "Matrixiano"... A proposito: ho appena inventato un aggettivo nuovo. Chissà se la crusca me lo passa come "petaloso" :)
Infatti, a parte il richiamo esplicito (Morfeo, la pillola azzurra) a Matrix, qui vedo molto i temi cari a Dick delle droghe come porte verso altre realtà (più che "scorrete lacrime" mi viene in mente "le tre stimmate") e dei piani di realtà che si sovrappongono al punto che diventa impossibile stabilire qual è la vera realtà, ammesso che esista.
Il racconto è molto carino. Forse un difetto è che è molto lineare e manca è un po' di pepe... Che ne so: la sofferenza di lui in astinenza, un po' di ambiguita su quale sia la realtà (è una persona che sogna di fare l'attore o magari un attore che per avere un po' di tranquillità si rifugia in un mondo in cui non è nessuno?), la difficoltà a procurarsi la pillola o magari un dettaglio inquietante come qualcuno che nel bar gli chieda della trilogia che sta per girare...
A rileggerci.
Angelo
Avevo letto anche io il tuo racconto, come il mio molto dickiano (forse anche più che "Matrixiano"... A proposito: ho appena inventato un aggettivo nuovo. Chissà se la crusca me lo passa come "petaloso" :)
Infatti, a parte il richiamo esplicito (Morfeo, la pillola azzurra) a Matrix, qui vedo molto i temi cari a Dick delle droghe come porte verso altre realtà (più che "scorrete lacrime" mi viene in mente "le tre stimmate") e dei piani di realtà che si sovrappongono al punto che diventa impossibile stabilire qual è la vera realtà, ammesso che esista.
Il racconto è molto carino. Forse un difetto è che è molto lineare e manca è un po' di pepe... Che ne so: la sofferenza di lui in astinenza, un po' di ambiguita su quale sia la realtà (è una persona che sogna di fare l'attore o magari un attore che per avere un po' di tranquillità si rifugia in un mondo in cui non è nessuno?), la difficoltà a procurarsi la pillola o magari un dettaglio inquietante come qualcuno che nel bar gli chieda della trilogia che sta per girare...
A rileggerci.
Angelo
Re: La pillola azzurra
Racconto cui non cambierei nulla. Ottima l’intro con il lettore che viene portato alla rivelazione in modo più che coerente. Perfetto il finale, compresa la chiusa, davvero ottima. Per me pollice su e accesso immediato alla vetrina. Complimenti.
- Sissi Kardec
- Messaggi: 82
Re: La pillola azzurra
Io quoto in toto il commento de l'Antico qua sopra di me e ti dico che questo tuo racconto è nei primi tre posti assoluti della Edition per me semplice lettrice :) Bravissima.
- Linda De Santi
- Messaggi: 497
Re: La pillola azzurra
Grazie Sissi, il tuo commento mi fa davvero piacere! :)
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