Il mio tipo - Giulio Marchese
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Il mio tipo - Giulio Marchese
Ancora una volta lei è davanti a me, nuda. Il suo corpo è perfetto come sempre, o almeno rispecchia l'immagine di perfezione che ci propinano i media. Seno prosperoso, vita snella, gambe lunghe. Le sue labbra soffici caramelle, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri. Tutti la desideravano e tra tutti aveva scelto proprio me. Forse è questo il problema, ansia da prestazione. E' già la terza volta che proviamo, ma niente, nessun segno di vita. In effetti non sentivo niente neanche per le modelle che Mattia mi mostrava sempre sull'iphone. «Che le farei!» diceva. E io m'accodavo alle sue risa. Ovviamente non gli avevo detto niente del mio piccolo problema, non avrebbe capito. Lui, sempre sicuro di sé, sempre pronto, reattivo. Lui più bello di me. Forse dovrebbe esserci lui qui stasera, almeno saprebbe che fare.
−Ei ci sei? Anche stasera? Permettimi di farti un'altro massaggino magari poi...
Ok l'ho lasciata da sola nella mia stanza, non è stata una mossa furba, ma più della mia incapacità mi sfianca la sua pietà. Ok ora che faccio? Forse penso troppo alle cose, ed è quello che mi distrae. Dovrebbe essere una cosa naturale, cazzo. Forse non è il mio tipo. Ognuno ha il suo tipo no? Forse non ho ancora incontrato la ragazza che fa per me. Bea è bellissima e su questo non ci piove. E' anche simpatica, intelligente, comprensiva... molto comprensiva. Tutti vogliono lei e lei vuole me. Cosa c'è di sbagliato? Quando l'ho conosciuta ho pensato potesse essere una buona amica, cioè poteva scegliere chiunque perchè proprio me? Perché non Mattia? E' più bello, più estroverso, anche più intelligente. E soprattutto sa cosa fare. Lui sa cosa fare! Ma certo devo chiamarlo! Fanculo la vergogna, anche lui saprà essere comprensivo, sa che per me è la prima volta.
Non risponde. Perchè non risponde? Magari è con una. No, lo saprei, lui mi dice tutto. Vabbè anch'io sono con Bea e non gliel'ho detto. Però lui è il tipo che si vanta di queste cose, io no. Senza di lui non sarei nessuno, in classe prima di conoscerlo nessuno sapeva il mio nome. Adesso la ragazza più bella della scuola è nuda nella mia stanza. Gli devo tutto. Ma perchè penso a Mattia, faccia quello che vuole! E' a Bea che devo pensare, da sola nella mia stanza, chissà se si è già rivestita, se ho ancora una chance... ma per cosa poi? Forse non è il mio tipo. Mattia mi prenderà in giro. Non ci riesco. Già lo so cosa dirà: «sei un fifone è la cosa più naturale del mondo!» No, lui mi capirà, mi coprirà come sempre. Lui c'è sempre per me, forse è lui il mio tipo... e che ci sarebbe di male? Oggi non è così strano. Lui sa sempre cosa fare, è tutto quello che non sono, tutto quello che mi manca. Cosa ci sarebbe di strano? Ognuno ha il suo tipo no?
−Ei ci sei? Anche stasera? Permettimi di farti un'altro massaggino magari poi...
Ok l'ho lasciata da sola nella mia stanza, non è stata una mossa furba, ma più della mia incapacità mi sfianca la sua pietà. Ok ora che faccio? Forse penso troppo alle cose, ed è quello che mi distrae. Dovrebbe essere una cosa naturale, cazzo. Forse non è il mio tipo. Ognuno ha il suo tipo no? Forse non ho ancora incontrato la ragazza che fa per me. Bea è bellissima e su questo non ci piove. E' anche simpatica, intelligente, comprensiva... molto comprensiva. Tutti vogliono lei e lei vuole me. Cosa c'è di sbagliato? Quando l'ho conosciuta ho pensato potesse essere una buona amica, cioè poteva scegliere chiunque perchè proprio me? Perché non Mattia? E' più bello, più estroverso, anche più intelligente. E soprattutto sa cosa fare. Lui sa cosa fare! Ma certo devo chiamarlo! Fanculo la vergogna, anche lui saprà essere comprensivo, sa che per me è la prima volta.
Non risponde. Perchè non risponde? Magari è con una. No, lo saprei, lui mi dice tutto. Vabbè anch'io sono con Bea e non gliel'ho detto. Però lui è il tipo che si vanta di queste cose, io no. Senza di lui non sarei nessuno, in classe prima di conoscerlo nessuno sapeva il mio nome. Adesso la ragazza più bella della scuola è nuda nella mia stanza. Gli devo tutto. Ma perchè penso a Mattia, faccia quello che vuole! E' a Bea che devo pensare, da sola nella mia stanza, chissà se si è già rivestita, se ho ancora una chance... ma per cosa poi? Forse non è il mio tipo. Mattia mi prenderà in giro. Non ci riesco. Già lo so cosa dirà: «sei un fifone è la cosa più naturale del mondo!» No, lui mi capirà, mi coprirà come sempre. Lui c'è sempre per me, forse è lui il mio tipo... e che ci sarebbe di male? Oggi non è così strano. Lui sa sempre cosa fare, è tutto quello che non sono, tutto quello che mi manca. Cosa ci sarebbe di strano? Ognuno ha il suo tipo no?
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Bentornato Giulio! Parametri rispettati, sei ufficialmente dentro l'arena! Buona De Marco Edition!
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Il mio tipo - Giulio Marchese.
Nella prima parte del testo ho trovato molte incertezze nella forma, le troverai più avanti negli appunti. A prima vista, il tuo mi sembrava un testo ingenuo, una storia di adolescenti come tante. Routine. Procedendo con la narrazione, mi sono accorta che semini molto per comunicare al lettore un certo disagio che diventa sempre più fastidioso per il protagonista. Penso che tu abbia voluto trasmettere un messaggio importante che resta tra le righe e che il lettore può solo ipotizzare. Io ci vedo un ragazzino che sta scoprendo la propria sessualità e un conflitto tra quello che dovrebbe essere (un macho) e ciò che è realmente. Il tuo testo precede il momento in cui dovrà fare i conti con i pregiudizi della gente, una sorta di limbo.
Sei capitato in un girone tostissimo, per questo non posso darti una valutazione alta, sei tra il NI e il pollice tendente all'alto, da valutare in fase finale. Dimenticavo gli appunti:
Ancora una volta lei è davanti a me, nuda.
Incipit ottimo, se al posto della virgola avessi messo un punto, sarebbe stato ancora più incisivo.
Le sue labbra soffici caramelle, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri.
Hai iniziato con una similitudine, il lettore si aspetta tu faccia altrettanto con i capelli e gli occhi.
Forse è questo il problema, ansia da prestazione.
Due punti al posto della virgola, perché stai specificando.
Senza di lui non sarei nessuno, in classe prima di conoscerlo nessuno sapeva
Qui la virgola non basta perché il paragrafo cambia.
Forse non è il mio tipo.
Attenzione, lo hai già ripetuto nel testo (forse è una cosa voluta).
Nella prima parte del testo ho trovato molte incertezze nella forma, le troverai più avanti negli appunti. A prima vista, il tuo mi sembrava un testo ingenuo, una storia di adolescenti come tante. Routine. Procedendo con la narrazione, mi sono accorta che semini molto per comunicare al lettore un certo disagio che diventa sempre più fastidioso per il protagonista. Penso che tu abbia voluto trasmettere un messaggio importante che resta tra le righe e che il lettore può solo ipotizzare. Io ci vedo un ragazzino che sta scoprendo la propria sessualità e un conflitto tra quello che dovrebbe essere (un macho) e ciò che è realmente. Il tuo testo precede il momento in cui dovrà fare i conti con i pregiudizi della gente, una sorta di limbo.
Sei capitato in un girone tostissimo, per questo non posso darti una valutazione alta, sei tra il NI e il pollice tendente all'alto, da valutare in fase finale. Dimenticavo gli appunti:
Ancora una volta lei è davanti a me, nuda.
Incipit ottimo, se al posto della virgola avessi messo un punto, sarebbe stato ancora più incisivo.
Le sue labbra soffici caramelle, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri.
Hai iniziato con una similitudine, il lettore si aspetta tu faccia altrettanto con i capelli e gli occhi.
Forse è questo il problema, ansia da prestazione.
Due punti al posto della virgola, perché stai specificando.
Senza di lui non sarei nessuno, in classe prima di conoscerlo nessuno sapeva
Qui la virgola non basta perché il paragrafo cambia.
Forse non è il mio tipo.
Attenzione, lo hai già ripetuto nel testo (forse è una cosa voluta).
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Il mio tipo - Giulio Marchese.
Nella prima parte del testo ho trovato molte incertezze nella forma, le troverai più avanti negli appunti. A prima vista, il tuo mi sembrava un testo ingenuo, una storia di adolescenti come tante. Routine. Procedendo con la narrazione, mi sono accorta che semini molto per comunicare al lettore un certo disagio che diventa sempre più fastidioso per il protagonista. Penso che tu abbia voluto trasmettere un messaggio importante che resta tra le righe e che il lettore può solo ipotizzare. Io ci vedo un ragazzino che sta scoprendo la propria sessualità e un conflitto tra quello che dovrebbe essere (un macho) e ciò che è realmente. Il tuo testo precede il momento in cui dovrà fare i conti con i pregiudizi della gente, una sorta di limbo.
Sei capitato in un girone tostissimo, per questo non posso darti una valutazione alta, sei tra il NI e il pollice tendente all'alto, da valutare in fase finale. Dimenticavo gli appunti:
Ancora una volta lei è davanti a me, nuda.
Incipit ottimo, se al posto della virgola avessi messo un punto, sarebbe stato ancora più incisivo.
Le sue labbra soffici caramelle, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri.
Hai iniziato con una similitudine, il lettore si aspetta tu faccia altrettanto con i capelli e gli occhi.
Forse è questo il problema, ansia da prestazione.
Due punti al posto della virgola, perché stai specificando.
Senza di lui non sarei nessuno, in classe prima di conoscerlo nessuno sapeva
Qui la virgola non basta perché il paragrafo cambia.
Bene così :)
Forse non è il mio tipo.
Attenzione, lo hai già ripetuto nel testo (forse è una cosa voluta).
Nella prima parte del testo ho trovato molte incertezze nella forma, le troverai più avanti negli appunti. A prima vista, il tuo mi sembrava un testo ingenuo, una storia di adolescenti come tante. Routine. Procedendo con la narrazione, mi sono accorta che semini molto per comunicare al lettore un certo disagio che diventa sempre più fastidioso per il protagonista. Penso che tu abbia voluto trasmettere un messaggio importante che resta tra le righe e che il lettore può solo ipotizzare. Io ci vedo un ragazzino che sta scoprendo la propria sessualità e un conflitto tra quello che dovrebbe essere (un macho) e ciò che è realmente. Il tuo testo precede il momento in cui dovrà fare i conti con i pregiudizi della gente, una sorta di limbo.
Sei capitato in un girone tostissimo, per questo non posso darti una valutazione alta, sei tra il NI e il pollice tendente all'alto, da valutare in fase finale. Dimenticavo gli appunti:
Ancora una volta lei è davanti a me, nuda.
Incipit ottimo, se al posto della virgola avessi messo un punto, sarebbe stato ancora più incisivo.
Le sue labbra soffici caramelle, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri.
Hai iniziato con una similitudine, il lettore si aspetta tu faccia altrettanto con i capelli e gli occhi.
Forse è questo il problema, ansia da prestazione.
Due punti al posto della virgola, perché stai specificando.
Senza di lui non sarei nessuno, in classe prima di conoscerlo nessuno sapeva
Qui la virgola non basta perché il paragrafo cambia.
Bene così :)
Forse non è il mio tipo.
Attenzione, lo hai già ripetuto nel testo (forse è una cosa voluta).
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
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- Messaggi: 2888
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
IL MIO TIPO di Giulio Marchese D’accordo, il tuo protagonista non riesce a ingranare con la bella Bea (sembra quasi Pamela Anderson) e pensa a cosa farebbe il brillante amico Mattia al suo posto (per la verità, un po’ volgarotto; Bea ha una grande pazienza con lui, se rimane nella stanza ad aspettare che lui trovi l’amico e si consulti con lui). Non vedo il tema del risveglio a sorpresa in tutto questo. Bello il paragone labbra-soffici caramelle.
Refuso: Ei per Ehi.
Attento a: “che le farei” riferito alle modelle. Lo correggerei aggiungendo: diceva di ognuna. Oppure “che farei a tutte loro”.
Refuso: Ei per Ehi.
Attento a: “che le farei” riferito alle modelle. Lo correggerei aggiungendo: diceva di ognuna. Oppure “che farei a tutte loro”.
- angelo.frascella
- Messaggi: 728
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Ciao Giulio.
La trama è semplice, ma efficace e la presa di coscienza avviene per gradi: prima il problema, poi il pensiero sempre più insistente di Mattia e infine la comprensione che il legame che sente verso di lui è molto più forte. Forse il finale, così stemperato, risulta poco efficace. Qui è lì qualche piccola incertezza stilistica: i tre attributi della ragazza, di cui solo il primo come metafora, un cambio di tempo nella prima frase che avrei evitato (avrei scritto “Tutti la desiderano e tra tutti ha scelto proprio me”) ma nulla di grave. Insomma una buona prova.
A rileggerci
Angelo
La trama è semplice, ma efficace e la presa di coscienza avviene per gradi: prima il problema, poi il pensiero sempre più insistente di Mattia e infine la comprensione che il legame che sente verso di lui è molto più forte. Forse il finale, così stemperato, risulta poco efficace. Qui è lì qualche piccola incertezza stilistica: i tre attributi della ragazza, di cui solo il primo come metafora, un cambio di tempo nella prima frase che avrei evitato (avrei scritto “Tutti la desiderano e tra tutti ha scelto proprio me”) ma nulla di grave. Insomma una buona prova.
A rileggerci
Angelo
- francescocascione
- Messaggi: 101
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Perplesso.
Il tema del racconto è chiaro, ma quanta sofferenza per arrivarci.
Lui sta con lei e forse è gay, ha un potenziale che nel racconto non viene espresso; questa volontà è coperta da una trama prolissa che alla fine toglie i gusto della scoperta.
Credo vada rivisto, alleggerito in alcuni punti e approfondito in altri; onestamente non ho consigli ma credo che considerarlo un punto di partenza possa essere utile a te e al racconto.
Il tema del racconto è chiaro, ma quanta sofferenza per arrivarci.
Lui sta con lei e forse è gay, ha un potenziale che nel racconto non viene espresso; questa volontà è coperta da una trama prolissa che alla fine toglie i gusto della scoperta.
Credo vada rivisto, alleggerito in alcuni punti e approfondito in altri; onestamente non ho consigli ma credo che considerarlo un punto di partenza possa essere utile a te e al racconto.
- Linda De Santi
- Messaggi: 497
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Flusso di coscienza di un adolescente alle prese con i dubbi sulla propria sessualità.
Sulla forma ho poco da dire, il tono da diario adolescenziale c’è e credo sia voluto, anche se alcune cose sono da correggere (quel “un’ altro” alla fine del primo paragrafo, la confusione tra narrazione presente e passata, i vari “ok ok” che fanno troppo sms e che stonano anche in un racconto che parla di adolescenti).
Tuttavia, il racconto a mio parere ha un difetto piuttosto importante: la situazione delineata è già chiarissima nel primo paragrafo, e il resto del racconto non è altro che la ripetizione di cose che si sono già intuite.
Riorganizzerei la narrazione in modo che il protagonista arrivi gradualmente alla consapevolezza della propria omosessualità, prima preoccupandosi seriamente di non farcela con Bea e poi scoprendo di pensare sempre di più a Mattia, magari inizialmente con sorpresa per poi passare a una presa di coscienza più lucida dei propri sentimenti.
Ho trovato anche diverse ripetizioni per quanto riguarda l’aspetto di Bea e il fatto che tutti la vogliono:
In un racconto di 3000 caratteri, purtroppo, queste ripetizioni appesantiscono la lettura.
In generale, racconto da asciugare e riorganizzare un po’, ma lo sviluppo del tema è originale e l’idea di fondo è buona, secondo me vale la pena lavorarci.
Spero di esserti stata utile. A rileggerci! :)
Sulla forma ho poco da dire, il tono da diario adolescenziale c’è e credo sia voluto, anche se alcune cose sono da correggere (quel “un’ altro” alla fine del primo paragrafo, la confusione tra narrazione presente e passata, i vari “ok ok” che fanno troppo sms e che stonano anche in un racconto che parla di adolescenti).
Tuttavia, il racconto a mio parere ha un difetto piuttosto importante: la situazione delineata è già chiarissima nel primo paragrafo, e il resto del racconto non è altro che la ripetizione di cose che si sono già intuite.
Riorganizzerei la narrazione in modo che il protagonista arrivi gradualmente alla consapevolezza della propria omosessualità, prima preoccupandosi seriamente di non farcela con Bea e poi scoprendo di pensare sempre di più a Mattia, magari inizialmente con sorpresa per poi passare a una presa di coscienza più lucida dei propri sentimenti.
Ho trovato anche diverse ripetizioni per quanto riguarda l’aspetto di Bea e il fatto che tutti la vogliono:
Il suo corpo è perfetto come sempre, o almeno rispecchia l'immagine di perfezione che ci propinano i media.
Seno prosperoso, vita snella, gambe lunghe. Le sue labbra soffici caramelle, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri. Tutti la desideravano e tra tutti aveva scelto proprio me.
Bea è bellissima e su questo non ci piove. E' anche simpatica, intelligente, comprensiva... molto comprensiva. Tutti vogliono lei e lei vuole me.
In un racconto di 3000 caratteri, purtroppo, queste ripetizioni appesantiscono la lettura.
In generale, racconto da asciugare e riorganizzare un po’, ma lo sviluppo del tema è originale e l’idea di fondo è buona, secondo me vale la pena lavorarci.
Spero di esserti stata utile. A rileggerci! :)
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
E bravo Giulio, bel racconto. Delicato, equilibrato e arriva al punto senza il bramato colpo di scena. Tutto fatto bene.
Però, perché c'è sempre un però, si sono dei vizi di forma e, in alcuni pezzi, forse per più di metà, una metrica più adatta alla musica che a un racconto. Frasi corte e apparentemente spezzate che conferiscono un ritmo particolare. Personalmente l'ho apprezzato, ma effettivamente è molto strano.
Nel complesso hai scritto un gran bel racconto, bravo.
Però, perché c'è sempre un però, si sono dei vizi di forma e, in alcuni pezzi, forse per più di metà, una metrica più adatta alla musica che a un racconto. Frasi corte e apparentemente spezzate che conferiscono un ritmo particolare. Personalmente l'ho apprezzato, ma effettivamente è molto strano.
Nel complesso hai scritto un gran bel racconto, bravo.
- Flavia Imperi
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Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Ciao Giulio!
Il racconto di per sé non mi è dispiaciuto, un flusso di coscienza di un adolescente alle prese con la propria sessualità. E' sulla forma che forse dovresti lavorare un po', soprattutto sull'uso delle virgole. La descrizione di lei nella prima parte l'ho trovata troppo distaccata e superficiale, anche se poi potrebbe essere in linea con la storia, in effetti. Il finale è interessante, ma ci si arriva con poco pathos. Che dire, scrivendo si impara!
Buon contest!
Il racconto di per sé non mi è dispiaciuto, un flusso di coscienza di un adolescente alle prese con la propria sessualità. E' sulla forma che forse dovresti lavorare un po', soprattutto sull'uso delle virgole. La descrizione di lei nella prima parte l'ho trovata troppo distaccata e superficiale, anche se poi potrebbe essere in linea con la storia, in effetti. Il finale è interessante, ma ci si arriva con poco pathos. Che dire, scrivendo si impara!
Buon contest!
Siamo storie di storie
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Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Ciao Giulio,
Carina l'idea di base del racconto e ben reso il flusso di pensieri del protagonista adolescente insicuro. Quello che non mi ha convinto del tutto è il finale, o meglio, come ci si arriva. Visto che il tema parlava di un risveglio, suppongo che l'idea fosse interpretarlo come la presa di consapevolezza da parte del protagonista della propria omosessualità. Il problema è che arrivata alla fine non ho avuto l'impressione che il protagonista sia gay, o per lo meno non ne sono sicura, mi sembra più che nella sua insicurezza patologica a un certo punto prende in considerazione l'ipotesi di esserlo. Avrei apprezzato di più se avessi costruito un po' meglio l'attrazione per Mattia, invece che dire semplicemente "è più bello, intelligente etc" citare quelle che in realtà sono le caratteristiche che gli piacciono (es "è più bello di me, con quel suo fisico così e cosà...") e mettere in po' più di disagio/fastidio inconscio all'idea che "magari è con una". Se invece la tua intenzione era lasciare il dubbio, allora ti chiedo scusa, dimentica tutto quello che ho detto. Per il resto non ho osservazioni particolari da fare, qualche ripetizione qua e là ma nel complesso si legge bene.
Carina l'idea di base del racconto e ben reso il flusso di pensieri del protagonista adolescente insicuro. Quello che non mi ha convinto del tutto è il finale, o meglio, come ci si arriva. Visto che il tema parlava di un risveglio, suppongo che l'idea fosse interpretarlo come la presa di consapevolezza da parte del protagonista della propria omosessualità. Il problema è che arrivata alla fine non ho avuto l'impressione che il protagonista sia gay, o per lo meno non ne sono sicura, mi sembra più che nella sua insicurezza patologica a un certo punto prende in considerazione l'ipotesi di esserlo. Avrei apprezzato di più se avessi costruito un po' meglio l'attrazione per Mattia, invece che dire semplicemente "è più bello, intelligente etc" citare quelle che in realtà sono le caratteristiche che gli piacciono (es "è più bello di me, con quel suo fisico così e cosà...") e mettere in po' più di disagio/fastidio inconscio all'idea che "magari è con una". Se invece la tua intenzione era lasciare il dubbio, allora ti chiedo scusa, dimentica tutto quello che ho detto. Per il resto non ho osservazioni particolari da fare, qualche ripetizione qua e là ma nel complesso si legge bene.
- Monica Patrizi
- Messaggi: 127
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Ciao Giulio,
Del tuo racconto ho apprezzato molto il tema che hai scelto e il punto di vista narrativo.
Affronti tematiche molto delicate, quali l'orientamento sessuale, la paura di non essere accettati dai pari in adolescenza, le esperienze sessuali fallimentari, di cui parli partendo da ciò che sta vivendo e pensando il protagonista. Ho riscontrato molte incertezze nello stile, che secondo me con maggiore tempo e caratteri a disposizione, puoi perfezionare. A rileggerci.
Del tuo racconto ho apprezzato molto il tema che hai scelto e il punto di vista narrativo.
Affronti tematiche molto delicate, quali l'orientamento sessuale, la paura di non essere accettati dai pari in adolescenza, le esperienze sessuali fallimentari, di cui parli partendo da ciò che sta vivendo e pensando il protagonista. Ho riscontrato molte incertezze nello stile, che secondo me con maggiore tempo e caratteri a disposizione, puoi perfezionare. A rileggerci.
- patty.barale
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Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Ciao Giulio,
Originale la tua coniugazione del tema: il risveglio della consapevolezza del proprio orientamento sessuale.
Non so cosa porti una persona a rendersi conto della propria omosessualità, ma non credo (e posso toppare alla grande!) che le reazioni fisiche (che il tuo protagonista, del resto, non riesce a sperimentare con la ragazza) siano estranee, ma nel tuo flusso di coscienza vedo solo elucubrazione.
Ma questa è solo una mia impressione.
Nello specifico, il racconto non mi ha catturata, forse perché troppo infarcito di cliché: la bambolina bionda, quella desiderata da tutti, troppo perfetta, come troppo perfetto è Mattia (anche se in questo caso la perfezione è giustificata dall'invaghimento inconscio del protagonista)
Piccole note:
"
Tutta la narrazione è al presente e lei è lì davanti a lui, quindi mi suonerebbe meglio
"
Ok...ok... Troppo stile sms, anche se si tratta dei pensieri di un adolescente
Ei
Ehi
Piccole cose, sicuramente nate dalla fretta.
In bocca al lupo!
Originale la tua coniugazione del tema: il risveglio della consapevolezza del proprio orientamento sessuale.
Non so cosa porti una persona a rendersi conto della propria omosessualità, ma non credo (e posso toppare alla grande!) che le reazioni fisiche (che il tuo protagonista, del resto, non riesce a sperimentare con la ragazza) siano estranee, ma nel tuo flusso di coscienza vedo solo elucubrazione.
Ma questa è solo una mia impressione.
Nello specifico, il racconto non mi ha catturata, forse perché troppo infarcito di cliché: la bambolina bionda, quella desiderata da tutti, troppo perfetta, come troppo perfetto è Mattia (anche se in questo caso la perfezione è giustificata dall'invaghimento inconscio del protagonista)
Piccole note:
"
tutti la desideravano e tra tutti aveva scelto proprio me"
Tutta la narrazione è al presente e lei è lì davanti a lui, quindi mi suonerebbe meglio
"
Tutti la desideravano e tra tutti lei ha scelto proprio me"
Ok...ok... Troppo stile sms, anche se si tratta dei pensieri di un adolescente
Ei
Ehi
Piccole cose, sicuramente nate dalla fretta.
In bocca al lupo!
Re: Il mio tipo - Giulio Marchese
Un racconto decisamente imperfetto con però un’anima forte e viva a sostenerlo. Vanno riviste alcune forme, va fatta una revisione, ma è perfettamente coerente al suo interno nel suo tentativo di mostrare il risveglio di una sessualità fino a quel momento negata sotto una coltre troppo spessa d’insofferenza sociale. Ecco, questo ragazzo che si schianta contro la realtà dei fatti, costretto a confrontarsi finalmente con se stesso e con i suoi sentimenti e un personaggio che meriterebbe anche qualche riga in più di trattazione e pertanto nel laboratorio potrebbe trovare la sua forma più compiuta. Pollice tendente all’alto per me.
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