Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
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Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
«Piano oh! Dai, vabbe' che non c'è traffico a quest'ora, ma a 120 in città!»
«Mi pari mia madre, mi pari! Ok, rallento… Però guarda mo' 'sto camion a che velocità che m'arriva!»
«Accosta, che sennò ci viene dentro!»
«Tranquillo, tutto sotto controllo! Faccio 'sta strada almeno due volte al giorno, casa-lavoro, lavoro-casa, ché io sto a Tor di Quinto, che altrimenti come ci arrivo coi mezzi?»
«No, ma infatti, sai che è stata proprio una bella idea costruire 'sta strada? Tre corsie per senso di marcia nel centro di Roma, mortacci! Ma come facevano senza?»
«Pensa - me l'ha raccontato mio padre -, che una volta hanno provato pure a costruire una terza linea della metro! Da pazzi! E al venerdì, fisso ci stava uno sciopero! Ovvio che chi l'ha proposta 'sta idea geniale, poi gli hanno pure dedicato la via.»
«Già, non come quando hanno chiuso i Fori...»
«Da Garbatella a Labaro in tre quarti d'ora! Grazie sindaco Armando Feroci! Se scòre!»
«Ma che ci facevano col fiume? Il bagno?»
«Mai due volte però.»
«Mi pari mia madre, mi pari! Ok, rallento… Però guarda mo' 'sto camion a che velocità che m'arriva!»
«Accosta, che sennò ci viene dentro!»
«Tranquillo, tutto sotto controllo! Faccio 'sta strada almeno due volte al giorno, casa-lavoro, lavoro-casa, ché io sto a Tor di Quinto, che altrimenti come ci arrivo coi mezzi?»
«No, ma infatti, sai che è stata proprio una bella idea costruire 'sta strada? Tre corsie per senso di marcia nel centro di Roma, mortacci! Ma come facevano senza?»
«Pensa - me l'ha raccontato mio padre -, che una volta hanno provato pure a costruire una terza linea della metro! Da pazzi! E al venerdì, fisso ci stava uno sciopero! Ovvio che chi l'ha proposta 'sta idea geniale, poi gli hanno pure dedicato la via.»
«Già, non come quando hanno chiuso i Fori...»
«Da Garbatella a Labaro in tre quarti d'ora! Grazie sindaco Armando Feroci! Se scòre!»
«Ma che ci facevano col fiume? Il bagno?»
«Mai due volte però.»
Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Terzo racconto che leggo e devo dire che la verna ironica si presta a meraviglia ai testi brevi. Il romanesco è la mia lingua natale, impossibile non avere un debole per questo dialetto. Vedo che hai citato anche Tor di Quinto, la Garbatella, Labaro, restituendo al testo veridicità. I dialoghi sono ben costruiti, e quel "se score" è irresistibile. Anche il riferimento al Tevere, che se fai il bagno e ne esci vivo è già qualche cosa, è azzeccato. Pollice alzato pure per il tuo, poi sarà problematico sistemare in classifica tutti stì pollici alzati. Ma come se dice a Roma, quanno ce vò, ce vò.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Sono un po' spiazzato da questo racconto, ho una certa avversione per leggere cose scritte in dialetti che non siano il veneto (ovviamente). Al di là di questo temo proprio di non aver colto il senso della storia, e se devo andare a cercarlo nei commenti degli altri vuol dire che o non ci arrivo io (più facile), o che qualcosa non funziona.
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Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Il testo è scritto in italiano, salvo per un'unica battuta ("se scòre": "si scorre"), anche se ho voluto ricreare i ritmi e i modi della parlata romanesca. Io sono di Trieste, figurati (anche se ho studiato tre anni a Roma...).
Il racconto fa riferimento alla battuta finale del film "Gallo cedrone" di Carlo Verdone in cui il protagonista, Armando Feroci appunto, candidandosi a sindaco propone di intombare il Tevere per farci una strada. La chiusa del mio racconto, invece, fa ovviamente riferimento a Eraclito, che diceva essere impossibile bagnarsi due volte nello stesso fiume perché "panta rhei".
Il racconto fa riferimento alla battuta finale del film "Gallo cedrone" di Carlo Verdone in cui il protagonista, Armando Feroci appunto, candidandosi a sindaco propone di intombare il Tevere per farci una strada. La chiusa del mio racconto, invece, fa ovviamente riferimento a Eraclito, che diceva essere impossibile bagnarsi due volte nello stesso fiume perché "panta rhei".
- Andrea Partiti
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Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Il racconto non mi sembra difficile da capire, eh.
Problemi di circolazione, risolti brillantemente da un sindaco romano (inventato o satira di qualcuno in corsa ora? questo non lo so) che ha avuto la brillante idea di asfaltare il Tevere.
Penso che chiunque abbia vissuto in una città caotica attraversata da un grande fiume che ne complica ulteriormente la viabilità ci abbia pensato, in una coda o nell'altra :D
Anche io sono ostile ai dialetti nei racconti, ma non mi sembra d'ostacolo in questo caso. Il dialogo funziona bene ed è una conversazione da ingorgo credibile, anche se il "Se scòre" non l'ho capito in prima battuta (ebbene sì), poi ho ripensato a tutto quel che so del romanesco (grossomodo, con inventiva di grafia "tera, chitara e guera, co du ere, sennò è erore") e ho ricomposto il pezzo mancante :D
Problemi di circolazione, risolti brillantemente da un sindaco romano (inventato o satira di qualcuno in corsa ora? questo non lo so) che ha avuto la brillante idea di asfaltare il Tevere.
Penso che chiunque abbia vissuto in una città caotica attraversata da un grande fiume che ne complica ulteriormente la viabilità ci abbia pensato, in una coda o nell'altra :D
Anche io sono ostile ai dialetti nei racconti, ma non mi sembra d'ostacolo in questo caso. Il dialogo funziona bene ed è una conversazione da ingorgo credibile, anche se il "Se scòre" non l'ho capito in prima battuta (ebbene sì), poi ho ripensato a tutto quel che so del romanesco (grossomodo, con inventiva di grafia "tera, chitara e guera, co du ere, sennò è erore") e ho ricomposto il pezzo mancante :D
- patty.barale
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Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Ho vissuto venti anni a Roma e il tuo racconto mi ha riportato alla mente il traffico e le lunghe code sulle consolari e sul raccordo. Molto realistico lo scambio di battute. Da appassionata di cinema (d'autore, ma anche popolare) non posso che apprezzare la citazione!
Complimenti!
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Ultima modifica di patty.barale il martedì 24 maggio 2016, 23:34, modificato 1 volta in totale.
- patty.barale
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Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Ho vissuto venti anni a Roma e il tuo racconto mi ha riportato alla mente il traffico e le lunghe code sulle consolari e sul raccordo. Molto realistico lo scambio di battute. Da appassionata di cinema (d'autore, ma anche popolare) non posso che apprezzare la citazione!
Complimenti!
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- eleonora.rossetti
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Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Ciao Andrea,
quell'unica volta che sono stata a Roma ho odiato il traffico e il piano di circolazione, quindi il tuo racconto sfonda un po' una porta aperta ;)
Scherzi a parte, il tuo è un racconto leggero ma non per niente banale, e il dialetto non appesantisce (io sono delle nordiche lande e non ho avuto difficoltà di traduzione ^^). I dialoghi sono un buon botta e risposta, a voler raggiungere la perfezione avrei aggiunto un "!" alla battuta finale, sarebbe stato l'apice per sottolineare il tono del racconto stesso. Bella prova.
quell'unica volta che sono stata a Roma ho odiato il traffico e il piano di circolazione, quindi il tuo racconto sfonda un po' una porta aperta ;)
Scherzi a parte, il tuo è un racconto leggero ma non per niente banale, e il dialetto non appesantisce (io sono delle nordiche lande e non ho avuto difficoltà di traduzione ^^). I dialoghi sono un buon botta e risposta, a voler raggiungere la perfezione avrei aggiunto un "!" alla battuta finale, sarebbe stato l'apice per sottolineare il tono del racconto stesso. Bella prova.
Uccidi scrivendo.
Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Interpretazione originale del tema (se scòre) e scenetta tipicamente romana. L'ironia c'è, la presa per il culo pure, lo stile dialettale è difficile da valutare anche per un romano e va accettato così com'è. Impressione insomma positiva, ma non tra quelli che mi hanno colpito di più.
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Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Ciao Andrea,
molto simpatico il tuo racconto, con una interpretazione abbastanza originale del tema. Trovo che il simil-dialetto romano che hai usato si adatti bene alla storia che hai raccontato. Simpatico anche il finale, che si può interpretare in vari modi: secondo Eraclito, o, più semplicemente, per sottintendere che non si sopravviveva a un primo bagno nella acque del Tevere.
molto simpatico il tuo racconto, con una interpretazione abbastanza originale del tema. Trovo che il simil-dialetto romano che hai usato si adatti bene alla storia che hai raccontato. Simpatico anche il finale, che si può interpretare in vari modi: secondo Eraclito, o, più semplicemente, per sottintendere che non si sopravviveva a un primo bagno nella acque del Tevere.
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Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Ciao Andrea,
Racconto simpatico; a una prima lettura non sono riuscita ad apprezzarlo del tutto perché mi sono dovuta aiutare con commenti e google per capire le citazioni, ma l'idea di base è chiara e strappa subito un sorriso comunque. Più che il mezzo dialetto, su cui non ho avuto problemi, non conoscendo Roma mi hanno messo un po' in difficoltà i riferimenti geografici (non ho idea di cosa voglia dire tre quarti d'ora da Garbatella a Labaro rispetto alla realtà, anche se suppongo un bel po' di tempo in meno). Altro piccolo appunto, alcune punti dei dialoghi mi sono sembrati po' troppo a beneficio del lettore, in particolare il "tre corsie per senso di marcia nel centro di Roma", ma non al punto di suonare come infodump pieno.
Racconto simpatico; a una prima lettura non sono riuscita ad apprezzarlo del tutto perché mi sono dovuta aiutare con commenti e google per capire le citazioni, ma l'idea di base è chiara e strappa subito un sorriso comunque. Più che il mezzo dialetto, su cui non ho avuto problemi, non conoscendo Roma mi hanno messo un po' in difficoltà i riferimenti geografici (non ho idea di cosa voglia dire tre quarti d'ora da Garbatella a Labaro rispetto alla realtà, anche se suppongo un bel po' di tempo in meno). Altro piccolo appunto, alcune punti dei dialoghi mi sono sembrati po' troppo a beneficio del lettore, in particolare il "tre corsie per senso di marcia nel centro di Roma", ma non al punto di suonare come infodump pieno.
- angelo.frascella
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Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Ciao Andrea.
Simpatica l'idea di distruggere la parte storica Roma (monumenti e fiume) per sostituirla con un autostrada (un po’ come accadeva in Roger Rabbit). Se la quotidianità del dialogo restituisce realismo, si fa un po' fatica a capire cosa ci sta raccontando (ho dovuto rileggerlo un paio di volte). Forse con un po' di spazio in più sarebbe più chiaro. Ma tutto sommato un buon racconto. NOTA: Sono certo, però, che se anche a Roma facessero un'autostrada nel centro, il traffico riuscirebbe a bloccare anche quella :)
A rileggerci
Simpatica l'idea di distruggere la parte storica Roma (monumenti e fiume) per sostituirla con un autostrada (un po’ come accadeva in Roger Rabbit). Se la quotidianità del dialogo restituisce realismo, si fa un po' fatica a capire cosa ci sta raccontando (ho dovuto rileggerlo un paio di volte). Forse con un po' di spazio in più sarebbe più chiaro. Ma tutto sommato un buon racconto. NOTA: Sono certo, però, che se anche a Roma facessero un'autostrada nel centro, il traffico riuscirebbe a bloccare anche quella :)
A rileggerci
Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Non amo i racconti costruiti con solo dialogo e senza nulla di mostrato, infatti non sono riuscita a vedere appieno la scena, a comprendere chi parlava e il tono. Il ritmo però è incalzante e la chiusa valida.
Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
Ciao Andrea,
non so dire se il tema sia centrato, forse no; l’ultima frase non basta.
La scelta del dialetto può essere vincente ma avresti dovuto caratterizzarlo di più, sembra più un’imitazione forzata del “romanesco”.
A presto
Adriano
non so dire se il tema sia centrato, forse no; l’ultima frase non basta.
La scelta del dialetto può essere vincente ma avresti dovuto caratterizzarlo di più, sembra più un’imitazione forzata del “romanesco”.
A presto
Adriano
Re: Viale Armando Feroci - Andrea Dessardo
L'idea è geniale, ma devo ammettere di non averla capita subito e questo, per un racconto di mille caratteri, è un peccato capitale (stesso problema che ho avuto io, tra l'altro). Devi andare più sul semplice, citare il Tevere, essere più diretto sul fatto che fanno passare la nuova strada dove prima c'era il foro ed evitare quella battuta finale che può fare sorridere, ma che depista risultando più un orpello che non funzionale.
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