Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao a tutti,
posto un mio racconto scritto da poco che non fa parte di contest di MC, fatemi sapere... :-)))) Grazie
Vers. 2
Il condominio degli uomini con i capelli bianchi
La pioggia era torrenziale, le strade deserte erano diventate ruscelli in piena; io ero imprigionato in auto ad aspettare che finisse la lezione d’inglese di mio figlio. I vetri bagnati sfocavano ogni cosa: i lampioni sembravano steli dipinti da pittori impressionisti, gli alberi assomigliavano a delle macchie appena accennate. Il tic tac della pioggia mi faceva pensare a centinaia di dita scheletriche che battevano sul tettino.
Iniziai a leggere gli ultimi post su Facebook, quando il mio sguardo fu attirato da un movimento: un signore anziano, capelli grigi lunghi e barba bianca, aveva lasciato una Punto in mezzo alla strada per prendere una donna, molto più giovane di lui, ferma sotto la pensilina di un enorme palazzo; cingendole le spalle con un braccio, l’accompagnò fino all’auto.
Dopo un po’ una Jeep uscì dal garage dello stesso condominio, alla guida c’era sempre… lui! Non ci potevo credere. Era il fratello gemello? Si trattava della stessa persona che, accompagnata l’avvenente signora, era ritornata indietro per prendere un’altra macchina? Mentre riflettevo, perplesso, vidi un signore con l’impermeabile e cappuccio che usciva dal cancello con dei sacchi dell’immondizia; un’improvvisa folata di vento gli tolse il copricapo: era sempre lui! Capelli bianchi lunghi e barba. Non era possibile!
Iniziai a tremare per il nervoso, i pensieri mi si affollavano in testa, urlanti come adolescenti a un concerto pop. Immaginai il condominio pieno di cloni tutti uguali, oppure poteva essere una fabbrica di automi. Dovevo avvertire subito la Polizia! Ma era arrivata l’ora di riprendere mio figlio; mi sporsi verso lo specchietto retrovisore per controllare se il mio aspetto fosse accettabile, rimasi a bocca aperta! Lo specchietto rifletteva il viso di un vecchio, con i capelli bianchi lunghi e una barba incolta grigiastra…
Ci fu un improvviso movimento alla mia sinistra, mi voltai e vidi “gli uomini con i capelli bianchi” che si stavano avvicinando alla mia auto: uscivano a frotte dal cancello principale, incuranti della pioggia, marciando allineati come soldati delle SS. Chiusi subito la sicura centralizzata con la mano tremante, dovetti fare tre tentativi prima di centrare il tasto. Non tentai di partire perché dovevo riprendere mio figlio. Figlio? Oddio, non mi ricordavo più come si chiamava, forse… perché mi trovavo lì? Mi sentivo come ubriaco…
“Loro” arrivarono alla macchina, iniziarono a sballottarla da una parte all’altra, facendola oscillare come un pendolo impazzito. Sbattevo la testa a destra e sinistra ma non sentivo dolore, solo confusione, tanta confusione. Poi tutto si capovolse e finalmente tutto mi fu chiaro. Adesso sapevo chi ero e cosa dovevo fare.
posto un mio racconto scritto da poco che non fa parte di contest di MC, fatemi sapere... :-)))) Grazie
Vers. 2
Il condominio degli uomini con i capelli bianchi
La pioggia era torrenziale, le strade deserte erano diventate ruscelli in piena; io ero imprigionato in auto ad aspettare che finisse la lezione d’inglese di mio figlio. I vetri bagnati sfocavano ogni cosa: i lampioni sembravano steli dipinti da pittori impressionisti, gli alberi assomigliavano a delle macchie appena accennate. Il tic tac della pioggia mi faceva pensare a centinaia di dita scheletriche che battevano sul tettino.
Iniziai a leggere gli ultimi post su Facebook, quando il mio sguardo fu attirato da un movimento: un signore anziano, capelli grigi lunghi e barba bianca, aveva lasciato una Punto in mezzo alla strada per prendere una donna, molto più giovane di lui, ferma sotto la pensilina di un enorme palazzo; cingendole le spalle con un braccio, l’accompagnò fino all’auto.
Dopo un po’ una Jeep uscì dal garage dello stesso condominio, alla guida c’era sempre… lui! Non ci potevo credere. Era il fratello gemello? Si trattava della stessa persona che, accompagnata l’avvenente signora, era ritornata indietro per prendere un’altra macchina? Mentre riflettevo, perplesso, vidi un signore con l’impermeabile e cappuccio che usciva dal cancello con dei sacchi dell’immondizia; un’improvvisa folata di vento gli tolse il copricapo: era sempre lui! Capelli bianchi lunghi e barba. Non era possibile!
Iniziai a tremare per il nervoso, i pensieri mi si affollavano in testa, urlanti come adolescenti a un concerto pop. Immaginai il condominio pieno di cloni tutti uguali, oppure poteva essere una fabbrica di automi. Dovevo avvertire subito la Polizia! Ma era arrivata l’ora di riprendere mio figlio; mi sporsi verso lo specchietto retrovisore per controllare se il mio aspetto fosse accettabile, rimasi a bocca aperta! Lo specchietto rifletteva il viso di un vecchio, con i capelli bianchi lunghi e una barba incolta grigiastra…
Ci fu un improvviso movimento alla mia sinistra, mi voltai e vidi “gli uomini con i capelli bianchi” che si stavano avvicinando alla mia auto: uscivano a frotte dal cancello principale, incuranti della pioggia, marciando allineati come soldati delle SS. Chiusi subito la sicura centralizzata con la mano tremante, dovetti fare tre tentativi prima di centrare il tasto. Non tentai di partire perché dovevo riprendere mio figlio. Figlio? Oddio, non mi ricordavo più come si chiamava, forse… perché mi trovavo lì? Mi sentivo come ubriaco…
“Loro” arrivarono alla macchina, iniziarono a sballottarla da una parte all’altra, facendola oscillare come un pendolo impazzito. Sbattevo la testa a destra e sinistra ma non sentivo dolore, solo confusione, tanta confusione. Poi tutto si capovolse e finalmente tutto mi fu chiaro. Adesso sapevo chi ero e cosa dovevo fare.
Ultima modifica di Adry666 il mercoledì 15 giugno 2016, 17:22, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
L'idea del condominio che contagia chi ci abita con la "malattia" della vecchiaia è molto interessante. Trovo molto belle anche le descrizioni della pioggia. In effetti, sono piccoli capolavori, come il paragone lampioni-steli dipinti da pittori impressionisti, che dà una sfumatura di quel tipo d'immagine a tutto il racconto. Bello anche il paragone adolescenti- al concerto dei beniamini riferito ai pensieri. Dà il giusto contrappunto al tema del racconto. Il finale è aperto, ed è una storia tutta da scrivere (chissà come reagirà il figlio, tornato dalla lezione d'inglese, incontrando il padre incanutito?).
Attento a mondezza (sa un po' troppo di parlato): correggerei con immondizia.
MERITA LA GRAZIA
Attento a mondezza (sa un po' troppo di parlato): correggerei con immondizia.
MERITA LA GRAZIA
- Andrea Partiti
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Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Così a colpo d'occhio, quello che mi blocca subito è l'incipit della storia.
"Pioveva in maniera torrenziale, le strade deserte erano diventate ruscelli in piena; io ero imprigionato [...]"
Una frase impersonale coordinata a due frasi con un soggetto. Funziona, ma non crea un ritmo nella storia, e nella prima riga è dannoso.
"La pioggia era torrenziale, le strade deserte erano diventate ruscelli in piena; io ero imprigionato [...]", è più musicale.
Azzardando ancora di più con "I vetri bagnati facevano diventare ogni cosa sfocata" -> "I vetri bagnati sfocavano ogni cosa", magari sostituendo le similitudini con metafore, hai un incipit che per i miei gusti sarebbe perfetto!
Sono preferenze molto personali (e ignorabili), ovviamente.
A parte questo, penso che funzioni discretamente come racconto, è molto aperto a interpretazioni e penso che ognuno possa montarci su la sua preferita o trovarci il suo messaggio personalizzato.
"Pioveva in maniera torrenziale, le strade deserte erano diventate ruscelli in piena; io ero imprigionato [...]"
Una frase impersonale coordinata a due frasi con un soggetto. Funziona, ma non crea un ritmo nella storia, e nella prima riga è dannoso.
"La pioggia era torrenziale, le strade deserte erano diventate ruscelli in piena; io ero imprigionato [...]", è più musicale.
Azzardando ancora di più con "I vetri bagnati facevano diventare ogni cosa sfocata" -> "I vetri bagnati sfocavano ogni cosa", magari sostituendo le similitudini con metafore, hai un incipit che per i miei gusti sarebbe perfetto!
Sono preferenze molto personali (e ignorabili), ovviamente.
A parte questo, penso che funzioni discretamente come racconto, è molto aperto a interpretazioni e penso che ognuno possa montarci su la sua preferita o trovarci il suo messaggio personalizzato.
- alessandra.corra
- Messaggi: 280
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao Adriano,
il punto di forza del tuo racconto sta nell'ambientazione che hai saputo creare. Mi piace l'immagine di quest'uomo in macchina che aspetta suo figlio sotto una fitta pioggia. Toglierei solo il commento del protagonista quando scorge il vecchio abbracciato alla giovane donna: "Hai capito il vecchietto? Bravo, bravo", poichè stona con l'atmosfera suggestiva creata nelle prime righe.
Ciò che mi lascia perplessa però è la motivazione per cui improvvisamente gli uomini diventano vecchi. Perché succede? E perchè la donna rimane, invece, giovane? Tornando alla ragazza, non si è accorta del cambiamento avventuo al suo compagno?
L'idea è carina, ma cercherei di spiegare qualcosa di più. I finali aperti mi piacciono, ma dovresti in parte portare il lettore in una direzione un pò più precisa.
Alla prossima!
il punto di forza del tuo racconto sta nell'ambientazione che hai saputo creare. Mi piace l'immagine di quest'uomo in macchina che aspetta suo figlio sotto una fitta pioggia. Toglierei solo il commento del protagonista quando scorge il vecchio abbracciato alla giovane donna: "Hai capito il vecchietto? Bravo, bravo", poichè stona con l'atmosfera suggestiva creata nelle prime righe.
Ciò che mi lascia perplessa però è la motivazione per cui improvvisamente gli uomini diventano vecchi. Perché succede? E perchè la donna rimane, invece, giovane? Tornando alla ragazza, non si è accorta del cambiamento avventuo al suo compagno?
L'idea è carina, ma cercherei di spiegare qualcosa di più. I finali aperti mi piacciono, ma dovresti in parte portare il lettore in una direzione un pò più precisa.
Alla prossima!
- Jacopo Berti
- Messaggi: 441
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao Adriano, un discreto racconto che può sviluppare meglio alcune sue potenzialità.
Ti faccio notare quelle che secondo me sono piccole problematiche di forma e di contenuto.
1) La pioggia torrenziale non si sposa molto bene con l'elemento centrale del racconto che è la piena visibilità e raffrontabilità delle persone che escono dal condominio. Se piove a dirotto e lui è in macchina, non so se riesce a vedere che due persone si assomigliano a tal punto da destare in lui questa percezione o sensazione. O forse è voluto che sia la sfocatura della pioggia a causare tutto?
2) Le osservazioni fatte da Andrea sull'incipit sono da cogliere secondo me. "In maniera torrenziale", soprattutto, non fila bene.
3) Uno dei due "signora" lo sostituirei con "donna", sia per variare sia per raffigurarla più giovane.
3) "Mentre riflettevo, perplesso, vidi un signore con un impermeabile e cappuccio che usciva dal cancello con dei sacchi della mondezza, un’improvvisa folata di vento gli tolse il copricapo: era sempre lui!". Cambierei la punteggatura. Dopo "mondezza" (che ti consiglio di cambiare come ha detto Alexandra) io metterei un punto o almeno un punto e virgola. Inoltre, toglierei l'indeterminativo prima di 'impermeabile'. Metterei "un signore con impermeabile e cappuccio" o "in impermeabile e cappuccio".
4) "al concerto dei loro beniamini" è un po' fuori tono, mi pare. "Beniamini" soprattutto suona lezioso.
In generale, rileggilo per bene e prova a curarlo un po' di più.
Ti faccio notare quelle che secondo me sono piccole problematiche di forma e di contenuto.
1) La pioggia torrenziale non si sposa molto bene con l'elemento centrale del racconto che è la piena visibilità e raffrontabilità delle persone che escono dal condominio. Se piove a dirotto e lui è in macchina, non so se riesce a vedere che due persone si assomigliano a tal punto da destare in lui questa percezione o sensazione. O forse è voluto che sia la sfocatura della pioggia a causare tutto?
2) Le osservazioni fatte da Andrea sull'incipit sono da cogliere secondo me. "In maniera torrenziale", soprattutto, non fila bene.
3) Uno dei due "signora" lo sostituirei con "donna", sia per variare sia per raffigurarla più giovane.
3) "Mentre riflettevo, perplesso, vidi un signore con un impermeabile e cappuccio che usciva dal cancello con dei sacchi della mondezza, un’improvvisa folata di vento gli tolse il copricapo: era sempre lui!". Cambierei la punteggatura. Dopo "mondezza" (che ti consiglio di cambiare come ha detto Alexandra) io metterei un punto o almeno un punto e virgola. Inoltre, toglierei l'indeterminativo prima di 'impermeabile'. Metterei "un signore con impermeabile e cappuccio" o "in impermeabile e cappuccio".
4) "al concerto dei loro beniamini" è un po' fuori tono, mi pare. "Beniamini" soprattutto suona lezioso.
In generale, rileggilo per bene e prova a curarlo un po' di più.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)
- maria rosaria
- Messaggi: 687
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao Adriano,
trovo il tuo racconto più surreale che fantascientifico con un'idea di base molto intrigante.
Tralasciando tutte le ottime indicazioni che ti hanno dato prima di me, quello su cui vorrei concentrarmi è un po' la struttura del racconto.
Voglio dire che la parte iniziale va bene e mi piace anche il finale, così aperto all'interpretazione del lettore. C'è una parte centrale che a mio avviso non funziona, cioè quando scrivi:
Ecco, a questo punto tutta la tensione che hai creato scema un po', e inoltre imbecchi il lettore con una tua pseudospiegazione.
Io proverei a calcare un po' la mano prima del finale, magari immaginando un gruppo di uomini con i capelli bianchi che si avvicinano alla macchina e la circondano con aria minacciosa (è solo un'idea, eh?).
A presto
trovo il tuo racconto più surreale che fantascientifico con un'idea di base molto intrigante.
Tralasciando tutte le ottime indicazioni che ti hanno dato prima di me, quello su cui vorrei concentrarmi è un po' la struttura del racconto.
Voglio dire che la parte iniziale va bene e mi piace anche il finale, così aperto all'interpretazione del lettore. C'è una parte centrale che a mio avviso non funziona, cioè quando scrivi:
Adry666 ha scritto: Da appassionato di fantascienza m’immaginai il condominio pieno di cloni tutti uguali; ecco sì, poteva essere una fabbrica di automi. Dovevo avvertire subito la Polizia! Forse stavamo subendo un’invasione aliena…
Ma era arrivata l’ora di riprendere mio figlio;
Ecco, a questo punto tutta la tensione che hai creato scema un po', e inoltre imbecchi il lettore con una tua pseudospiegazione.
Io proverei a calcare un po' la mano prima del finale, magari immaginando un gruppo di uomini con i capelli bianchi che si avvicinano alla macchina e la circondano con aria minacciosa (è solo un'idea, eh?).
A presto
Maria Rosaria
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao a tutti,
grazie per i commenti; scusate per il ritardo ma ho avuto dei gravosi impegni di lavoro.
@MariaRosaria: grazie Maria, mi piace la tua idea per il finale "horror", provo a buttare giù qualcosa.
@Timetrapoler: grazie per i suggerimenti, non sono d'accordo su tutti ma proverò a seguire le tue indicazioni
@Alessandra: grazie, in effetti, devo cercare di modificare il finale anche come da indicazioni di Maria
@Andrea: grazie, ho apportato quanto da te suggerito
@Alexandra: grazie per la tua richiesta di grazia!! Ho messo immondizia, hai raqione.
grazie per i commenti; scusate per il ritardo ma ho avuto dei gravosi impegni di lavoro.
@MariaRosaria: grazie Maria, mi piace la tua idea per il finale "horror", provo a buttare giù qualcosa.
@Timetrapoler: grazie per i suggerimenti, non sono d'accordo su tutti ma proverò a seguire le tue indicazioni
@Alessandra: grazie, in effetti, devo cercare di modificare il finale anche come da indicazioni di Maria
@Andrea: grazie, ho apportato quanto da te suggerito
@Alexandra: grazie per la tua richiesta di grazia!! Ho messo immondizia, hai raqione.
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ho letto la versione revisionata.
Dunque... L'atmosfera che vai a creare e di sicuro impatto e il mistero che si viene a creare intorno a questo condominio è intrigante. Però non mi sembra "chiuso". La questione del bambino rimane aperta, il significato legato agli uomini con i capelli bianchi mi rimane lontano e, ancora, irraggiungibile. Credo che il testo gioverebbe e non poco di una versione più lunga e articolata, di uno sviluppo maggiore. Non ho particolati appunti da fare dal punto di vista formale tranne alcune ripetizioni cui devi stare più attento.
Per il momento non penso che ti potrebbe rappresentare bene in Vetrina, pertanto non chiedo ancora la grazia. Però il progetto è intrigante, lavoraci. Merita.
Dunque... L'atmosfera che vai a creare e di sicuro impatto e il mistero che si viene a creare intorno a questo condominio è intrigante. Però non mi sembra "chiuso". La questione del bambino rimane aperta, il significato legato agli uomini con i capelli bianchi mi rimane lontano e, ancora, irraggiungibile. Credo che il testo gioverebbe e non poco di una versione più lunga e articolata, di uno sviluppo maggiore. Non ho particolati appunti da fare dal punto di vista formale tranne alcune ripetizioni cui devi stare più attento.
Per il momento non penso che ti potrebbe rappresentare bene in Vetrina, pertanto non chiedo ancora la grazia. Però il progetto è intrigante, lavoraci. Merita.
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao Adriano, il racconto è scritto bene, ma non ho capito il finale.
Questa non l'ho capita e di conseguenza il racconto.
Peccato, perché la storia, nonostante sia breve, crea una bella atmosfera e aggancia il lettore.
Aspetto un tuo cenno per chiedere la Grazia.
Adesso sapevo chi ero e cosa dovevo fare.
Questa non l'ho capita e di conseguenza il racconto.
Peccato, perché la storia, nonostante sia breve, crea una bella atmosfera e aggancia il lettore.
Aspetto un tuo cenno per chiedere la Grazia.
- maria rosaria
- Messaggi: 687
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao Adriano.
Secondo me il racconto merita ancora qualche revisione, magari spendendo qualche carattere in più.
Una mia idea, visto che ora la storia ha preso una piega vagamente horror e mi piace, è quella di mettere la frase in cui si guarda nello specchietto e si vede anche lui con i capelli bianchi, alla fine.
Che non è una spiegazione ma rafforza a mio avviso tutta l'atmosfera surreale che hai creato fino al momento in cui la sua automobile è circondata dagli "strani esseri".
Che ne pensi?
:-)
Secondo me il racconto merita ancora qualche revisione, magari spendendo qualche carattere in più.
Una mia idea, visto che ora la storia ha preso una piega vagamente horror e mi piace, è quella di mettere la frase in cui si guarda nello specchietto e si vede anche lui con i capelli bianchi, alla fine.
Che non è una spiegazione ma rafforza a mio avviso tutta l'atmosfera surreale che hai creato fino al momento in cui la sua automobile è circondata dagli "strani esseri".
Che ne pensi?
:-)
Maria Rosaria
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao a tutti,
Peter, Ceranu e Maria, sì, concordo con voi, ci devo ancora lavorare su per aggiungere un po' di "corpo" in modo da rendere coerente il tutto. Così anche Ceranu sarà soddisfatto del finale :-)))
Grazie per i consigli
Ciao
Adriano
Peter, Ceranu e Maria, sì, concordo con voi, ci devo ancora lavorare su per aggiungere un po' di "corpo" in modo da rendere coerente il tutto. Così anche Ceranu sarà soddisfatto del finale :-)))
Grazie per i consigli
Ciao
Adriano
- francescocascione
- Messaggi: 101
Re: Il condominio degli uomini con i capelli bianchi - di Adriano Muzzi (1996)
Ciao Adriano
racconto che fa crescere il pathos di ansia dall'inizio alla fine mantenendo alta la tensione.
L'ho trovato godibile da leggere e ben strutturato, con la creazione di un ambiente degno di Occhi bianchi sul pianeta terra.
Non ho appunti da sollevarti e senza indugio
CHIEDO LA GRAZIA
racconto che fa crescere il pathos di ansia dall'inizio alla fine mantenendo alta la tensione.
L'ho trovato godibile da leggere e ben strutturato, con la creazione di un ambiente degno di Occhi bianchi sul pianeta terra.
Non ho appunti da sollevarti e senza indugio
CHIEDO LA GRAZIA
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