[P] INNOCENTE DISTRAZIONE
- beppe.roncari
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[P] INNOCENTE DISTRAZIONE
INNOCENTE DISTRAZIONE
di Beppe Roncari
- Allora, Rea, sei soddisfatta della vacanza?
- Oh sì, Gea! Tuo marito ha avuto proprio ragione!
- Ve lo dicevo io, care signore! - intervenne Iaphet, mettendo loro le mani sulle spalle, - un vero paradiso terrestre. Non è vero Oséan?
- Altroché. Una terra incontaminata. Con bestie mai viste prima. Anche i bambini si sono divertiti un sacco. A proposito. Dove sono?
- Dormono già negli scomparti criogenici. - Rispose Gea. - Certo, all'inizio si sono lagnati un po'. Non la smettevano di dire che volevano fermarsi ancora un po' eccetera eccetera. Soprattutto la vostra piccola...
- Sono bambini! - liquidò Oséan, - non si rendono conto che un viaggio del genere comporta un debito di mezzo secolo krioniano. Per loro era una gita qualsiasi, come quella volta alla luna di Orcos...
- E il piccolo, com'era emozionato! Non faceva altro che inquadrare piante, animali, rocce... Non l'ho mai visto così eccitato: tutto era nuovo! Non gli era mai capitato che un bersaglio non avesse nessuna referenza sulla guida galattica, neanche un lemma! Alla fine si è messo lui a dare loro dei nomi!
- E nostra figlia ad aiutarlo con tutte le olografie che ha scattato: una vera artista!
- Certo, alcune di quelle creature erano un po' pericolose...
- Sciocchezze, Rea! Li abbiamo coperti con un campo quantistico di protezione che ci è costato una fortuna!
- Già. La cosa geniale è stata delineare l'orizzonte degli eventi, riducendo la loro probabilità di incorrere in incidenti a un singolo improbabile accadimento...
Esattobastava che obbedissero per essere praticamente immortali!
I quattro genitori scoppiarono allegramente a ridere.
- Bando agli indugi. Entriamo anche noi nel sonno criogenico e programmiamo la nave. Chissà che faccia avrebbero fatto i bambini se gli avessimo detto che, una volta allontanatici dal pianeta, non avremmo potuto ritornarci se non dopo che esso avesse compiuto decine e decine di migliaia di cicli attorno al suo pallido sole giallo?
* * *
- Non si sono accorti di niente? - Chiese il bambino, timoroso.
- Sì, che fifone sei! Le mie olografie piazzate nei nostri tubi criogenici erano perfette! Non se ne accorgeranno tanto presto. E noi potremo giocare ancora un po'. Tanto qui non ci può succedere niente di male! Hai visto come scappava quel "mammuth" quando gli abbiamo tirato la coda? E quella... come l'hai chiamata... "tigre dai denti a sciabola"? Vedrai, sarà uno spasso! E fra un mesetto verranno a riprenderci, come quella volta sulla luna di Orcos...
- Mmm... Non lo so. Che cosa vorresti fare in tutto questo tempo? Mi sono rotto di catalogare animali...
- Beh, ma non è ovvio, Adamo? - Disse Eva mettendosi le mani sui fianchi. - Per prima la cosa proibita! Non hai voglia anche tu di assaggiare i frutti di quel... come lo ha chiamato tuo padre? "Albero della conoscenza del bene e del male?"
di Beppe Roncari
- Allora, Rea, sei soddisfatta della vacanza?
- Oh sì, Gea! Tuo marito ha avuto proprio ragione!
- Ve lo dicevo io, care signore! - intervenne Iaphet, mettendo loro le mani sulle spalle, - un vero paradiso terrestre. Non è vero Oséan?
- Altroché. Una terra incontaminata. Con bestie mai viste prima. Anche i bambini si sono divertiti un sacco. A proposito. Dove sono?
- Dormono già negli scomparti criogenici. - Rispose Gea. - Certo, all'inizio si sono lagnati un po'. Non la smettevano di dire che volevano fermarsi ancora un po' eccetera eccetera. Soprattutto la vostra piccola...
- Sono bambini! - liquidò Oséan, - non si rendono conto che un viaggio del genere comporta un debito di mezzo secolo krioniano. Per loro era una gita qualsiasi, come quella volta alla luna di Orcos...
- E il piccolo, com'era emozionato! Non faceva altro che inquadrare piante, animali, rocce... Non l'ho mai visto così eccitato: tutto era nuovo! Non gli era mai capitato che un bersaglio non avesse nessuna referenza sulla guida galattica, neanche un lemma! Alla fine si è messo lui a dare loro dei nomi!
- E nostra figlia ad aiutarlo con tutte le olografie che ha scattato: una vera artista!
- Certo, alcune di quelle creature erano un po' pericolose...
- Sciocchezze, Rea! Li abbiamo coperti con un campo quantistico di protezione che ci è costato una fortuna!
- Già. La cosa geniale è stata delineare l'orizzonte degli eventi, riducendo la loro probabilità di incorrere in incidenti a un singolo improbabile accadimento...
Esattobastava che obbedissero per essere praticamente immortali!
I quattro genitori scoppiarono allegramente a ridere.
- Bando agli indugi. Entriamo anche noi nel sonno criogenico e programmiamo la nave. Chissà che faccia avrebbero fatto i bambini se gli avessimo detto che, una volta allontanatici dal pianeta, non avremmo potuto ritornarci se non dopo che esso avesse compiuto decine e decine di migliaia di cicli attorno al suo pallido sole giallo?
* * *
- Non si sono accorti di niente? - Chiese il bambino, timoroso.
- Sì, che fifone sei! Le mie olografie piazzate nei nostri tubi criogenici erano perfette! Non se ne accorgeranno tanto presto. E noi potremo giocare ancora un po'. Tanto qui non ci può succedere niente di male! Hai visto come scappava quel "mammuth" quando gli abbiamo tirato la coda? E quella... come l'hai chiamata... "tigre dai denti a sciabola"? Vedrai, sarà uno spasso! E fra un mesetto verranno a riprenderci, come quella volta sulla luna di Orcos...
- Mmm... Non lo so. Che cosa vorresti fare in tutto questo tempo? Mi sono rotto di catalogare animali...
- Beh, ma non è ovvio, Adamo? - Disse Eva mettendosi le mani sui fianchi. - Per prima la cosa proibita! Non hai voglia anche tu di assaggiare i frutti di quel... come lo ha chiamato tuo padre? "Albero della conoscenza del bene e del male?"
- angelo.frascella
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Ciao Beppe: è da tanto che non ci incrociavamo nello stesso girone.
Il tuo racconto è un simpatico prequel della Bibbia, ma mi sembra riuscito solo parzialmente. Permettimi di dire una frase fatta: scrivere un racconto commovente è molto più difficile che non uno umoristico. Non si tratta però solo di “ritmo giusto” della battuta, ma anche di riuscire a rendere il racconto un “vero” racconto e allo stesso tempo a renderlo divertente. Insomma, occorre creare, allo stesso tempo l’adeguata empatia per gustare la narrazione e l’opportuna distanza per far sorridere dei protagonisti. Purtroppo, in questo caso hai lavorato molto bene sulla preparazione della situazione (e della battuta finale), ma non hai creato la vicinanza con i protagonisti, per cui il racconto finisce col somigliare più a una complessa “barzelletta” che a una narrazione vera e propria. In definitiva: buona idea ma realizzazione riuscita a metà.
A rileggerci (magari girando per i corridoi di una scuola di narrazione deserta per le vacanze estive)
Il tuo racconto è un simpatico prequel della Bibbia, ma mi sembra riuscito solo parzialmente. Permettimi di dire una frase fatta: scrivere un racconto commovente è molto più difficile che non uno umoristico. Non si tratta però solo di “ritmo giusto” della battuta, ma anche di riuscire a rendere il racconto un “vero” racconto e allo stesso tempo a renderlo divertente. Insomma, occorre creare, allo stesso tempo l’adeguata empatia per gustare la narrazione e l’opportuna distanza per far sorridere dei protagonisti. Purtroppo, in questo caso hai lavorato molto bene sulla preparazione della situazione (e della battuta finale), ma non hai creato la vicinanza con i protagonisti, per cui il racconto finisce col somigliare più a una complessa “barzelletta” che a una narrazione vera e propria. In definitiva: buona idea ma realizzazione riuscita a metà.
A rileggerci (magari girando per i corridoi di una scuola di narrazione deserta per le vacanze estive)
- beppe.roncari
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Ciao Angelo,
Ben ritrovato! Accetto anche se non condivido la tua critica. È un tipo di commento che per altri racconti ho fatto anche io in passato. Mi pare di aver delineato invece in pochi tratti sei caratteri (se non sei personaggi, per cui serve più spazio) attraverso il tono e le battute, il modo in cui parlano e pensano e agiscono, nei dialoghi, e quindi "mostrando" e non "raccontando".
Insomma, per me il racconto è riuscito in sé anche senza la referenza scherzosa alla Bibbia che serve solo per rendere vicino al lettore l'idea di quello che può succedere a "livello cosmico" se si hanno dei genitori distratti che perdono in giro i loro bimbi.
Un abbraccio!
Beps ;-)
Ben ritrovato! Accetto anche se non condivido la tua critica. È un tipo di commento che per altri racconti ho fatto anche io in passato. Mi pare di aver delineato invece in pochi tratti sei caratteri (se non sei personaggi, per cui serve più spazio) attraverso il tono e le battute, il modo in cui parlano e pensano e agiscono, nei dialoghi, e quindi "mostrando" e non "raccontando".
Insomma, per me il racconto è riuscito in sé anche senza la referenza scherzosa alla Bibbia che serve solo per rendere vicino al lettore l'idea di quello che può succedere a "livello cosmico" se si hanno dei genitori distratti che perdono in giro i loro bimbi.
Un abbraccio!
Beps ;-)
- angelo.frascella
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Ciao Beppe.
Capisco che tu non possa condividere: al di là delle giustificazioni "razionali" rimane un margine di soggettività nel giudizio.
In ogni caso mi spiego meglio: nell'insieme non ci sono grosse emozioni e il tutto risulta un po' piano come se fosse solo una preparazione del finale.
Non so se questa sensazione dipende da un dialogo in cui i personaggi si raccontano cose già accadute (limitando così la partecipazione emotiva del lettore)
Capisco che tu non possa condividere: al di là delle giustificazioni "razionali" rimane un margine di soggettività nel giudizio.
In ogni caso mi spiego meglio: nell'insieme non ci sono grosse emozioni e il tutto risulta un po' piano come se fosse solo una preparazione del finale.
Non so se questa sensazione dipende da un dialogo in cui i personaggi si raccontano cose già accadute (limitando così la partecipazione emotiva del lettore)
Racconto originale e divertente. L'incipit però non mi ha convinto perché in pratica metà del racconto si svolge attraverso i dialoghi. Non sono una fan delle descrizioni e dei preamboli, però avrei spezzato tra un dialogo e l'altro introducendo qualche elemento o dettaglio in più.
Alcuni appunti:
– Dormono già negli scomparti criogenici. – Rispose Gea (perché la maiuscola?)
– Sono bambini! – liquidò Oséan (per esempio qui non c'è)
allontanatici dal pianeta ("allontanatici" è un bell'inciampo nel discorso).
Il finale è sicuramente la parte che ho apprezzato di più, spiazzante e divertente. Il resto della storia la conosciamo... complimenti per la fantasia, dote che io apprezzo moltissimo.
Alcuni appunti:
– Dormono già negli scomparti criogenici. – Rispose Gea (perché la maiuscola?)
– Sono bambini! – liquidò Oséan (per esempio qui non c'è)
allontanatici dal pianeta ("allontanatici" è un bell'inciampo nel discorso).
Il finale è sicuramente la parte che ho apprezzato di più, spiazzante e divertente. Il resto della storia la conosciamo... complimenti per la fantasia, dote che io apprezzo moltissimo.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
- AmbraStancampiano
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Ciao Beppe,
in genere sono un po' restia alla fantascienza: prendo male gli eccessivi riferimenti a tecnologie ed unità di misura che non capisco bene, e da lettrice mi indispongo. Nel caso del tuo racconto, non mi è successo.
Da narratore, sei stato in grado di condurmi in un universo totalmente sconosciuto, facendomi accettare termini scogniti e misurazioni "aliene" senza farmi sbuffare o mettermi a disagio. Bravo!
Ho trovato il tuo racconto semplicemente geniale, e mi ha divertita così tanto che ho voluto subito rileggerlo, ad alta voce, a chi era accanto a me :)
Trovo apprezzabile la scelta del dialogo iniziale, che ti inserisce subito nella narrazione presentandoti i personaggi attraverso il loro modo di parlare e raccontare. La scelta dei nomi che si rifanno ad antichissime divinità è un dettaglio pieno di stile, il finale fa scompisciare.
Unico appunto: perché i genitori, sapendo che i bambini sono già scappati una volta, non li avvertono che non potranno tornare a riprenderli e si vantano addirittura di non averlo fatto?
Alla prossima!
in genere sono un po' restia alla fantascienza: prendo male gli eccessivi riferimenti a tecnologie ed unità di misura che non capisco bene, e da lettrice mi indispongo. Nel caso del tuo racconto, non mi è successo.
Da narratore, sei stato in grado di condurmi in un universo totalmente sconosciuto, facendomi accettare termini scogniti e misurazioni "aliene" senza farmi sbuffare o mettermi a disagio. Bravo!
Ho trovato il tuo racconto semplicemente geniale, e mi ha divertita così tanto che ho voluto subito rileggerlo, ad alta voce, a chi era accanto a me :)
Trovo apprezzabile la scelta del dialogo iniziale, che ti inserisce subito nella narrazione presentandoti i personaggi attraverso il loro modo di parlare e raccontare. La scelta dei nomi che si rifanno ad antichissime divinità è un dettaglio pieno di stile, il finale fa scompisciare.
Unico appunto: perché i genitori, sapendo che i bambini sono già scappati una volta, non li avvertono che non potranno tornare a riprenderli e si vantano addirittura di non averlo fatto?
Alla prossima!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.
Che dire, mi hai conquistata!
A parte adorare il genere, adoro i racconti brevi che sono in grado di sorprenderti.
Oltre a essere originale e ironico, è comprensibile sebbene sia sci-fi, genere che in poche battute spesso rischia di essere criptico per il lettore. Invece non ho avuto dubbi, non mi fono fermata a rileggere, e arrivata al colpo finale sono rimasta piacevolmente colpita.
A parte adorare il genere, adoro i racconti brevi che sono in grado di sorprenderti.
Oltre a essere originale e ironico, è comprensibile sebbene sia sci-fi, genere che in poche battute spesso rischia di essere criptico per il lettore. Invece non ho avuto dubbi, non mi fono fermata a rileggere, e arrivata al colpo finale sono rimasta piacevolmente colpita.
- marco.roncaccia
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Ciao Beppe,
ho apprezzato molto il tuo racconto. Di più, visto lo spazio a disposizione, non avresti potuto fare nel delineare i personaggi nel miscelare informazioni e azione. La tua vena fantascientifica mi sembra stia progredendo bene, soprattutto nel rendere il testo intellegibile ai profani. Ironico il giusto e con un finale riuscito. Inizia incuriosendo, scorre leggero e ti lascia col sorriso. Non raggiunge profondità abissali e, tutto sommato, anche questo è un pregio.
ho apprezzato molto il tuo racconto. Di più, visto lo spazio a disposizione, non avresti potuto fare nel delineare i personaggi nel miscelare informazioni e azione. La tua vena fantascientifica mi sembra stia progredendo bene, soprattutto nel rendere il testo intellegibile ai profani. Ironico il giusto e con un finale riuscito. Inizia incuriosendo, scorre leggero e ti lascia col sorriso. Non raggiunge profondità abissali e, tutto sommato, anche questo è un pregio.
Carina l'idea, ma a parte che non apprezzo il richiamo alla Guida Galattica in quanto elemento esterno, creatura di altro autore, così pop da permetterti l'immediato ok e apprezzamento del lettore e quindi, in sostanza, furbata... Ecco, il fatto è che rifuggo anche da tutti i tentativi di far giocare "Dio" (l'ho messo fra virgolette perché qui non è lui, ma siamo nel genere) sulla Terra a meno che non dica qualcosa di effettivamente nuovo. In più qui parti con quattro personaggi nelle prime righe e mi scuso, ma non ho visto differenze fra l'uno e l'altro. Infine, tutta la prima parte sembra un infodump sotto forma di dialogo teso a preparare il finale. Insomma, a questo giro non ho apprezzato. Certo, rimane un testo godibile da leggere e scritto con una skill che ormai ti appartiene e che non ti permette di annoiare il lettore, ma il pollice rimane sul NI.
Ciao Beppe e ben ritrovato! Hai il pregio di possedere una scrittura leggera e mai ridondante... insomma le tue storie si leggono a gravità zero! Eppure in parte, mi sento di unirmi al pensiero dell'Antico. Nonostante sia carina la storia in se, mi ha lasciata poco coinvolta. Ho avvertito uno strano sapore di già letto, già sentito... e questo mi ha allontanata. Il fatto che tu sappia il fatto tua resta, ma stavolta la storia mi ha convinta poco. Mi dispiace.
A rileggerci!
A rileggerci!
-
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– (FD) Innocente distrazione, di Beppe Roncari, ore 22.34, 2795 caratteri
Il raccono mi è piaciuto molto. È scritto bene e il finale, arriva a sorpresa facendo sorridere. Secondo me c'è tutto quello che dovrebbe avere un racconto breve. Secondo me, c'è un unico punto che è poco naturale:
* Sciocchezze, Rea! Li abbiamo coperti con un campo quantistico di protezione che ci è costato una fortuna!
– Già. La cosa geniale è stata delineare l’orizzonte degli eventi, riducendo la loro probabilità di incorrere in incidenti a un singolo improbabile accadimento… * ecco, qui, eccedi con l'infodump. È innaturale che dei personaggi parlino in questo modo. Per il resto, come l'ultima volta, ottima prova.
Il raccono mi è piaciuto molto. È scritto bene e il finale, arriva a sorpresa facendo sorridere. Secondo me c'è tutto quello che dovrebbe avere un racconto breve. Secondo me, c'è un unico punto che è poco naturale:
* Sciocchezze, Rea! Li abbiamo coperti con un campo quantistico di protezione che ci è costato una fortuna!
– Già. La cosa geniale è stata delineare l’orizzonte degli eventi, riducendo la loro probabilità di incorrere in incidenti a un singolo improbabile accadimento… * ecco, qui, eccedi con l'infodump. È innaturale che dei personaggi parlino in questo modo. Per il resto, come l'ultima volta, ottima prova.
- alberto.dellarossa
- Messaggi: 230
Innocente distrazione, di Beppe Roncari
Ciao Beppe. Scusami ma, a differenza di altri tuoi racconti che ho apprezzato molto, questo non mi è piaciuto per niente. Ho avuto l'impressione di un'idea scritta in fretta, in maniera confusionaria. Soprattutto, per la prima parte, sei ricorso a spieghini più volte per giustificare il setting, senza peraltro riuscire competamente nell'intento. La seconda parte è più naturale, e si capisce evidentemente che contiene in nuce l'idea dalla quale sei partito per ottenere il racconto: tuttavia gli equilibri interni sono completamente saltati. Già dalle prime righe si intuisce che ciò che scrivi è esclusivamente al servizio di una rivelazione che arriva all'ultimo. Inoltre qua non si tratta nemmeno di figli dimenticati, quanto piuttosto di ragazzini furbetti. Mi spiace, purtroppo il mio giudizio è abbastanza negativo.
Ciao Beppe. Scusami ma, a differenza di altri tuoi racconti che ho apprezzato molto, questo non mi è piaciuto per niente. Ho avuto l'impressione di un'idea scritta in fretta, in maniera confusionaria. Soprattutto, per la prima parte, sei ricorso a spieghini più volte per giustificare il setting, senza peraltro riuscire competamente nell'intento. La seconda parte è più naturale, e si capisce evidentemente che contiene in nuce l'idea dalla quale sei partito per ottenere il racconto: tuttavia gli equilibri interni sono completamente saltati. Già dalle prime righe si intuisce che ciò che scrivi è esclusivamente al servizio di una rivelazione che arriva all'ultimo. Inoltre qua non si tratta nemmeno di figli dimenticati, quanto piuttosto di ragazzini furbetti. Mi spiace, purtroppo il mio giudizio è abbastanza negativo.
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