Zuppa di caos - di Flavia Imperi
- Flavia Imperi
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Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Leo si palpava le tette con aria incredula.
— Come fanno a non toccarsele per tutto il santo giorno?
— Concentrati, idiota! — zio Omero gli porse delle ciotole di zuppa fumante. — Ai tre tavoli in fondo.
Sbuffando, Leo uscì dalla cucina, sotto agli sguardi viscidi degli avventori dell’“Ostrica d’Oro". Capì subito perché: aveva curve che avrebbero fatto deragliare qualunque treno, una morbida chioma rosso fuoco e… altro a cui non poteva neanche pensare. Se avesse avuto ancora i vecchi attributi, gli si sarebbe già drizzato.
— Che delizia, cos'è? — chiese un forestiero.
— Ostriche. Si trovano solo qui ormai — si vantò uno dei clienti abituali.
Appena rientrò in cucina, zio Omero lo riprese.
— E finiscila di grattartela, le femmine non le fanno quelle cose.
— Insomma, mi aiuterai o vuoi sfruttarmi a vita per attirare i clienti? Uno mi ha appena palpato il culo.
— Ne riparliamo alla chiusura.
La puzza di pesce aleggiava ancora nel ristorante quando l’ultima coppia di clienti uscì dalla baracca che era di famiglia da generazioni.
— E ora che so dov'è finito?
Quel pomeriggio aveva finalmente ritrovare se stesso: il suo corpo camminava in modo ridicolo per il mercato giù al molo. L’aveva preso da parte nel vicolo per scoprire che la “proprietaria” di quelle tette era finita al posto suo.
— Si è svegliata nel mio corpo all'improvviso, proprio com'è successo a me.
Lo zio si allisciò i lunghi baffi, che lo facevano somigliare a un pesce gatto obeso.
— Uhm... potete provare alla vecchia maniera.
— Fare sesso? Nel mare? Io col tuo…
— Sì.
— Tu con la mia… e le mie…
Il rumore delle onde li circondava nel buio quasi totale della spiaggia.
— È pazzesco, lo so. Ma secondo zio è l’unico modo per liberarci della maledizione.
Caterina lo fissava sbigottita.
—Ti prego! All'inizio è stato divertente...
— Non voglio neanche saperlo.
— ...ma sono stanco di pisciare seduto e farmi palpeggiare.
— Credi che per me sia una passeggiata? — sospirò lei. — Non capisco com'è possibile ritrovarsi con i corpi scambiati.
— Zio dice che potremmo aver offeso qualcuno: zingari, sacerdoti negri o forse streghe… ma non ho mai fatto male a una mosca, io.
— Va bene, ma facciamo in fretta. E basta palparti le mie tette.
Leo tolse il vestitino con malagrazia, litigando con l’infernale reggiseno, mentre Caterina sfilava delicatamente i jeans e la camicia a quadri. Entrarono nell'acqua calda e buia e si abbracciarono in modo goffo.
— Non funzionerà, stupidi umani.
— Che hai da ridere, Arzeg?
I due esseri bivalvi osservavano la scena dallo schermo dell’astronave.
— Ho dato una lezione di ecologia agli idioti di questo pianeta. Hanno quasi sterminato la maestosa specie delle ostriche e non sapevano niente su di lei, neppure della pansessualità, pensa!
— Quante volte ti devo ricordare dei protocolli galattici?
— Ma io…
— “Primo: non interferire”.
— Va bene, va bene, poi li risistemo. Tanto la possibilità di cambiare sesso è sprecata con loro, non sanno divertirsi!
— Come fanno a non toccarsele per tutto il santo giorno?
— Concentrati, idiota! — zio Omero gli porse delle ciotole di zuppa fumante. — Ai tre tavoli in fondo.
Sbuffando, Leo uscì dalla cucina, sotto agli sguardi viscidi degli avventori dell’“Ostrica d’Oro". Capì subito perché: aveva curve che avrebbero fatto deragliare qualunque treno, una morbida chioma rosso fuoco e… altro a cui non poteva neanche pensare. Se avesse avuto ancora i vecchi attributi, gli si sarebbe già drizzato.
— Che delizia, cos'è? — chiese un forestiero.
— Ostriche. Si trovano solo qui ormai — si vantò uno dei clienti abituali.
Appena rientrò in cucina, zio Omero lo riprese.
— E finiscila di grattartela, le femmine non le fanno quelle cose.
— Insomma, mi aiuterai o vuoi sfruttarmi a vita per attirare i clienti? Uno mi ha appena palpato il culo.
— Ne riparliamo alla chiusura.
La puzza di pesce aleggiava ancora nel ristorante quando l’ultima coppia di clienti uscì dalla baracca che era di famiglia da generazioni.
— E ora che so dov'è finito?
Quel pomeriggio aveva finalmente ritrovare se stesso: il suo corpo camminava in modo ridicolo per il mercato giù al molo. L’aveva preso da parte nel vicolo per scoprire che la “proprietaria” di quelle tette era finita al posto suo.
— Si è svegliata nel mio corpo all'improvviso, proprio com'è successo a me.
Lo zio si allisciò i lunghi baffi, che lo facevano somigliare a un pesce gatto obeso.
— Uhm... potete provare alla vecchia maniera.
— Fare sesso? Nel mare? Io col tuo…
— Sì.
— Tu con la mia… e le mie…
Il rumore delle onde li circondava nel buio quasi totale della spiaggia.
— È pazzesco, lo so. Ma secondo zio è l’unico modo per liberarci della maledizione.
Caterina lo fissava sbigottita.
—Ti prego! All'inizio è stato divertente...
— Non voglio neanche saperlo.
— ...ma sono stanco di pisciare seduto e farmi palpeggiare.
— Credi che per me sia una passeggiata? — sospirò lei. — Non capisco com'è possibile ritrovarsi con i corpi scambiati.
— Zio dice che potremmo aver offeso qualcuno: zingari, sacerdoti negri o forse streghe… ma non ho mai fatto male a una mosca, io.
— Va bene, ma facciamo in fretta. E basta palparti le mie tette.
Leo tolse il vestitino con malagrazia, litigando con l’infernale reggiseno, mentre Caterina sfilava delicatamente i jeans e la camicia a quadri. Entrarono nell'acqua calda e buia e si abbracciarono in modo goffo.
— Non funzionerà, stupidi umani.
— Che hai da ridere, Arzeg?
I due esseri bivalvi osservavano la scena dallo schermo dell’astronave.
— Ho dato una lezione di ecologia agli idioti di questo pianeta. Hanno quasi sterminato la maestosa specie delle ostriche e non sapevano niente su di lei, neppure della pansessualità, pensa!
— Quante volte ti devo ricordare dei protocolli galattici?
— Ma io…
— “Primo: non interferire”.
— Va bene, va bene, poi li risistemo. Tanto la possibilità di cambiare sesso è sprecata con loro, non sanno divertirsi!
Ultima modifica di Flavia Imperi il martedì 16 febbraio 2016, 0:21, modificato 5 volte in totale.
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia e benenuta alla De Marco Edition anche a te! Tutto ok, sei dentro, buona Edizione!
- marco.roncaccia
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia,
Ottima idea, originale interpretazione del tema (un risveglio in un corpo di sesso diverso) e buona realizzazione (a parte qualche refuso).
Unico appunto è sulla caratterizzazione di Caterina, a mio avviso, un po’ debole. Leo invece è riuscitissimo e spettacolare. Il finale strappa un sorriso e un’amara riflessione sulla profonda verità che ci rivela.
Ottima idea, originale interpretazione del tema (un risveglio in un corpo di sesso diverso) e buona realizzazione (a parte qualche refuso).
Unico appunto è sulla caratterizzazione di Caterina, a mio avviso, un po’ debole. Leo invece è riuscitissimo e spettacolare. Il finale strappa un sorriso e un’amara riflessione sulla profonda verità che ci rivela.
- Jacopo Berti
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia, complimenti, gran bel racconto! Hai avuto coraggio a farlo tripartito (quattro paragrafi, ma tre ambientazioni), ma ha pagato: di solito mi tocca dire che certe cose meriterebbero più spazio, qui invece mi stupisco di come ci stia tutto quel che hai scritto in meno di 3000 caratteri. Le idee sono geniali (sebbene non originalissime) e lo stile è perfettamente adeguato; apprezzo la parabola ecologica e gli accenni, tipici della fantascienza, a un contesto più ampio e strutturato. A voler essere pignolo, non mi sono del tutto chiare le intenzioni dei molluschi alieni: come pensano che lo scambio di sesso possa essere una lezione di ecologia in difesa dei loro omologhi terrestri? Ma d'altronde, lungi da me tentare di capire i disegni di intelligenze superiori.
Mi ha ricordato uno dei racconti ecologici di George Martin, ne 'I viaggi di Tuf' (stupenda raccolta, che consiglio a tutti).
Da parte mia, ti spetta certamente il podio, non so di che metallo :)
Mi ha ricordato uno dei racconti ecologici di George Martin, ne 'I viaggi di Tuf' (stupenda raccolta, che consiglio a tutti).
Da parte mia, ti spetta certamente il podio, non so di che metallo :)
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)
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- Messaggi: 308
Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia,
ho trovato il tuo racconto divertente, e i due personaggi convincenti: riesci a tratteggiarli efficacemente con qualche gesto e qualche battuta di dialogo, ed è una capacità che ti invidio molto! Il testo mi sembra scorrevole, ben scritto, ed efficace. Non ho davvero grandi critiche da farti, a parto forse il finale che potrebbe essere migliorabile.
L'idea delle ostriche stellari che si vendicano degli umani è carina, però non mi ha soddisfatto completamente come finale: dato che non avevano semplicemente cambiato sesso ma si erano scambiati, speravo di trovare in chiusura una giustificazione a questo fatto; in particolare non sappiamo cosa abbia fatto la povera Caterina per essere presa di mira.
ho trovato il tuo racconto divertente, e i due personaggi convincenti: riesci a tratteggiarli efficacemente con qualche gesto e qualche battuta di dialogo, ed è una capacità che ti invidio molto! Il testo mi sembra scorrevole, ben scritto, ed efficace. Non ho davvero grandi critiche da farti, a parto forse il finale che potrebbe essere migliorabile.
L'idea delle ostriche stellari che si vendicano degli umani è carina, però non mi ha soddisfatto completamente come finale: dato che non avevano semplicemente cambiato sesso ma si erano scambiati, speravo di trovare in chiusura una giustificazione a questo fatto; in particolare non sappiamo cosa abbia fatto la povera Caterina per essere presa di mira.
Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao,
un racconto divertente in cui vedo poco brillante e preciso il finale. Da fruitore di manga lo scambio dei corpi o la trasformazione nell'altro sesso è quasi pane quotidiano, ma sei riuscita a dipingere bene il disagio che ne possa derivare anche se ti rifugi nella classica macchietta maschile.
Alcuni appunti (refusi a parte):
- "puzza di pesce" in un ristorante mi stona un po', spererei ci fosse "odore di pesce".
- a logica mi immagino sia più "facile" scambiare le coscienze che le coscienze e muovere pure i rispettivi corpi da un posto all'altro, non vedo perché gli alieni dovrebbero prendersi la briga di spostare il corpo fisico.
- sempre sulla questione alieni non colgo il riferimento alla lezione "ecologica" o il riferimento alla pansessualità, visto che al massimo, nel caso di ostriche o animali simili, si parla di ermafroditismo. Nel tuo caso però sono stati scambiati i corpi di due persone differenti, non hanno cambiato sesso mantenendo però i loro tratti fisici.
un racconto divertente in cui vedo poco brillante e preciso il finale. Da fruitore di manga lo scambio dei corpi o la trasformazione nell'altro sesso è quasi pane quotidiano, ma sei riuscita a dipingere bene il disagio che ne possa derivare anche se ti rifugi nella classica macchietta maschile.
Alcuni appunti (refusi a parte):
- "puzza di pesce" in un ristorante mi stona un po', spererei ci fosse "odore di pesce".
- a logica mi immagino sia più "facile" scambiare le coscienze che le coscienze e muovere pure i rispettivi corpi da un posto all'altro, non vedo perché gli alieni dovrebbero prendersi la briga di spostare il corpo fisico.
- sempre sulla questione alieni non colgo il riferimento alla lezione "ecologica" o il riferimento alla pansessualità, visto che al massimo, nel caso di ostriche o animali simili, si parla di ermafroditismo. Nel tuo caso però sono stati scambiati i corpi di due persone differenti, non hanno cambiato sesso mantenendo però i loro tratti fisici.
- Flavia Imperi
- Messaggi: 316
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Rispondo a tutti:
Le ostriche non sono ermafrodite, ma pansessuali: cambiano sesso nell'arco della vita.
Per questo motivo l'alieno bivalve si è divertito, con la tecnologia a disposizione evidentemente a scambiare la coscienza di una ragazza e un ragazzo, proprio in un luogo dove da sempre si mangiano le ostriche (nonostante, nello scenario della storia, siano quasi estinte).
Come umani ci sentiamo superiori a tutto e tutti, senza neanche conoscere quello che distruggiamo. Gli abitanti del paesino di mare si cibano di ostriche ignorando che sono fra le poche razze al mondo a cambiare di sesso. Il tentativo dell'alieno è - dal suo punto di vista - un modo per far capire questo.
Perché proprio loro? Beh di Leo, sappiamo che è un discendente, probabilmente l'ultimo, del ristorante. Di Caterina non viene detto (non c'era davvero spazio per approfondire anche il suo background), lei ho scelto di caratterizzarla più a livello fisico... anche se il suo fisico ce l'ha Leo! Non l'ho trovato un punto importante, potrebbe essere una scelta casuale, d'altronde parliamo di una sorta di "burla cosmica".
Sono partita dall'idea di qualcuno che si sveglia un giorno con il corpo del sesso opposto, e da lì ho costruito la storia. Mi sono divertita a scriverla, spero risulti altrettanto divertente.
@Vastatio:
- sulla "puzza di pesce" ottima osservazione, ma è voluta, per dare il senso della bettola
- sulla logica dello scambio: dovremmo chiedere agli alieni! Scherzi a parte, lui si è ritrovato col corpo di lei e viceversa... non credo cambi molto quando si interviene con una tecnologia avanzata, ma grazie dello spunto di riflessione!
- sulla questione ecologica spero di averti risposto in modo esaustivo qui sopra.
Grazie mille per i commenti, come sempre, utilissimi!
Le ostriche non sono ermafrodite, ma pansessuali: cambiano sesso nell'arco della vita.
Per questo motivo l'alieno bivalve si è divertito, con la tecnologia a disposizione evidentemente a scambiare la coscienza di una ragazza e un ragazzo, proprio in un luogo dove da sempre si mangiano le ostriche (nonostante, nello scenario della storia, siano quasi estinte).
Come umani ci sentiamo superiori a tutto e tutti, senza neanche conoscere quello che distruggiamo. Gli abitanti del paesino di mare si cibano di ostriche ignorando che sono fra le poche razze al mondo a cambiare di sesso. Il tentativo dell'alieno è - dal suo punto di vista - un modo per far capire questo.
Perché proprio loro? Beh di Leo, sappiamo che è un discendente, probabilmente l'ultimo, del ristorante. Di Caterina non viene detto (non c'era davvero spazio per approfondire anche il suo background), lei ho scelto di caratterizzarla più a livello fisico... anche se il suo fisico ce l'ha Leo! Non l'ho trovato un punto importante, potrebbe essere una scelta casuale, d'altronde parliamo di una sorta di "burla cosmica".
Sono partita dall'idea di qualcuno che si sveglia un giorno con il corpo del sesso opposto, e da lì ho costruito la storia. Mi sono divertita a scriverla, spero risulti altrettanto divertente.
@Vastatio:
- sulla "puzza di pesce" ottima osservazione, ma è voluta, per dare il senso della bettola
- sulla logica dello scambio: dovremmo chiedere agli alieni! Scherzi a parte, lui si è ritrovato col corpo di lei e viceversa... non credo cambi molto quando si interviene con una tecnologia avanzata, ma grazie dello spunto di riflessione!
- sulla questione ecologica spero di averti risposto in modo esaustivo qui sopra.
Grazie mille per i commenti, come sempre, utilissimi!
Siamo storie di storie
- alessandra.corra
- Messaggi: 280
Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia,
sei stata molto abile a scrivere questo racconto. La trama è godibilissima, la struttura narrativa ben gestita, ottimi i dialoghi, e per nulla banale la riflessione che ne vien fuori: effettivamente gli esseri umani sono spesso presuntuosi e ignoranti, pensano di conoscere tutto e invece sanno ben poco.
A parte qualche refuso e la caricatura di Leo che risulta essere un cliché un pò abusato nei personaggi maschili, penso ci sia ben poco da modificare in questa storia. Brava!
sei stata molto abile a scrivere questo racconto. La trama è godibilissima, la struttura narrativa ben gestita, ottimi i dialoghi, e per nulla banale la riflessione che ne vien fuori: effettivamente gli esseri umani sono spesso presuntuosi e ignoranti, pensano di conoscere tutto e invece sanno ben poco.
A parte qualche refuso e la caricatura di Leo che risulta essere un cliché un pò abusato nei personaggi maschili, penso ci sia ben poco da modificare in questa storia. Brava!
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- Messaggi: 584
Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia,
sei riuscita a sfruttare molto bene, amio avviso, un'idea già utilizzata in tutte le salse. E questo è un merito. Idem dicasi per Leo, che forse si comporta in maniere abbasta tipica per un uomo che si ritrova nel corpo do una donna, ma ha una personalità che spicca.
Mi piace la deriva social/ecologica, anche se non si coglie in maniera proprio immediata.
Complimenti, invece, per essere riuscita a infilare in un racconto così corto ben tre diverse ambientazioni..
sei riuscita a sfruttare molto bene, amio avviso, un'idea già utilizzata in tutte le salse. E questo è un merito. Idem dicasi per Leo, che forse si comporta in maniere abbasta tipica per un uomo che si ritrova nel corpo do una donna, ma ha una personalità che spicca.
Mi piace la deriva social/ecologica, anche se non si coglie in maniera proprio immediata.
Complimenti, invece, per essere riuscita a infilare in un racconto così corto ben tre diverse ambientazioni..
- invernomuto
- Messaggi: 270
Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia,
ottima prova, un racconto ben gestito in tutto, dai tempi alle ambientazioni, dalla caratterizzazione dei personaggi a quella degli ambienti (la bettola di zio Omero si è delineata benissimo nella mia mente nonostante tu non ti sia persa in lunghe descrizioni).
I dialoghi sono il tuo punto forte, immediati, divertenti e non perdono il ritmo fino alla fine del racconto.
Unica pecca -anche secondo me- la caratterizzazione della povera Caterina, tirata in mezzo senza motivo apparente nella burla delle ostriche galattiche; un peccato perdonabile vista la natura limitante del conto caratteri a disposizione.
Un'ottima prova, complimenti!
ottima prova, un racconto ben gestito in tutto, dai tempi alle ambientazioni, dalla caratterizzazione dei personaggi a quella degli ambienti (la bettola di zio Omero si è delineata benissimo nella mia mente nonostante tu non ti sia persa in lunghe descrizioni).
I dialoghi sono il tuo punto forte, immediati, divertenti e non perdono il ritmo fino alla fine del racconto.
Unica pecca -anche secondo me- la caratterizzazione della povera Caterina, tirata in mezzo senza motivo apparente nella burla delle ostriche galattiche; un peccato perdonabile vista la natura limitante del conto caratteri a disposizione.
Un'ottima prova, complimenti!
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia! Hai fatto una particolare interpretazione del tema, ma questa volta non so perché ma ad un certo punto mi sono un poco persa. Non sei stata come al solito, le altre volte nella lettura dei tuoi racconti mi hai tenuta concentrata fino alla fine, qui nella forma ci sono delle piccolezze che un poco disturbano, forse con più caratteri un tema così particolare sarebbe uscito meglio! Mi piace tanto l'idea, perché io non ci avrei mai pensato davvero! Nel complesso: va bene. Alla prossima! :)
Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Il racconto parte con una situazione piuttosto abusata, un ragazzo e una ragazza si trovano scambiati di corpo e via con le gag del caso. Ne abbiamo viste di queste situazioni. Tuttavia... L'originalità arriva con la spiegazione di questo pasticcio, un alieno imparentato con le cozze, ops, con le ostriche, ha giocato un brutto tiro nel tentativo di dare una lezione ai terrestri. La storia strappa un sorriso e il tema credo sia tutto sommato centrato.
PS A me però pare che stessero cominciando a divertirsi, tutto sommato :-)
PS A me però pare che stessero cominciando a divertirsi, tutto sommato :-)
- Flavia Imperi
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Codice: Seleziona tutto
PS A me però pare che stessero cominciando a divertirsi, tutto sommato :-)
Hahaha! Anche seconde me.
Siamo storie di storie
Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Un racconto divertente, quasi esclusivamente composto da dialoghi perciò facilmente digeribile e non noioso. Il tema dello scambio di corpi non è magari originalissimo ma funziona, purtroppo le poche battute a disposizione ti costringono a fare i salti mortali, spremi la storia al limite e, tranne il discorso finale delle ostriche, più che un racconto breve sembra un riassunto.
- patty.barale
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao, Flavia!
E pensare che ho sempre desiderato tette meno "importanti"! D'ora in poi le terrò strette strette! Complimenti!
E pensare che ho sempre desiderato tette meno "importanti"! D'ora in poi le terrò strette strette! Complimenti!
- beppe.roncari
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Ciao Flavia, ben ritrovata!
Racconto simpatico e a suo modo geniale (ho dovuto fare qualche ricerche per capire cosa intendevi con pansessualità, forse perché ho mangiato una sola ostrica in vita mia, mentre ero ubriaco al quartiere di Malasagna di Madrid, ed allora ero preoccupato di ben altro, rispetto al sesso della povera bivalve…).
Quindi non immediatamente chiara la scena finale, ma spassosa la situazione e i dialoghi fra i due “invertiti” di sesso.
Una buona prova, alla prossima! ;-)
Racconto simpatico e a suo modo geniale (ho dovuto fare qualche ricerche per capire cosa intendevi con pansessualità, forse perché ho mangiato una sola ostrica in vita mia, mentre ero ubriaco al quartiere di Malasagna di Madrid, ed allora ero preoccupato di ben altro, rispetto al sesso della povera bivalve…).
Quindi non immediatamente chiara la scena finale, ma spassosa la situazione e i dialoghi fra i due “invertiti” di sesso.
Una buona prova, alla prossima! ;-)
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Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Il tuo racconto mi ha divertita molto. Scritto bene e con un che di grottesco che si dipana per tutto l'arco narrativo, cosa che a me piace tantissimo.
Anche il finale non è stato per nulla scontato, sebbene magari un po' prevedibile - chiaro che qualche forza esterna si era intromessa per causare quello scompiglio - ma l'idea di due ostriche pensanti su un'astronave l'ho trovata particolarmente gustosa.
Anche il finale non è stato per nulla scontato, sebbene magari un po' prevedibile - chiaro che qualche forza esterna si era intromessa per causare quello scompiglio - ma l'idea di due ostriche pensanti su un'astronave l'ho trovata particolarmente gustosa.
Re: Zuppa di caos - di Flavia Imperi
Divertentissimo fino al finale. Brillante, ben gestito, assolutamente godibile. Poi, appunto, il finale che mi sembra troppo veloce e poco seminato. Mi sarei aspettato una correlazione precisa tra i due protagonisti che giustificasse proprio la loro scelta e avrei gradito anche una riflessione meno affrettata sulla pansessualità. Diciamo che hai scelto la via più facile troncando tra la parte umana e quella extraterrestre mentre credo che il racconto avrebbe potuto funzionare di più se l’avessi reso più coeso, magari con i due ET mischiati tra la folla (clientela ristorante, gente presa dalle compere) e intenti a seguirli, studiarli e nel mentre argomentare. Insomma, un racconto da potenziale davvero enorme che in questa forma non mi ha convinto appieno, diciamo un ne che punta timido timido verso il su.
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