Non ti scordar di me
Non ti scordar di me
NON TI SCORDAR DI ME
Alla fine della giornata Nadia aveva venduto solo due libri: un manuale di cucina e l’edizione di “Harry Potter” rilegata in pelle. Era l’ultimo giorno del mese, perciò anche stavolta non avrebbe potuto pagare l’affitto del negozio né saldare gli arretrati.
Chiuse la serranda e restò per qualche istante a fissarla; non c’era neppure l’insegna, se avesse chiuso l’attività, nessuno se ne sarebbe accorto. L’aria era fresca e la pioggia aveva smesso di martellare le strade, ma tanto in quel vicolo non passava mai nessuno, soprattutto la sera.
Durante la strada incontrò Alvise con la moglie, erano amici di vecchia data perché avevano frequentato la stessa scuola, ma dopo il prestito le cose erano decisamente cambiate.
“Nadia carissima, non sai quanto ti ho pensato!” Esclamò Alvise sbarrandogli il passo. “Ma non basta pensare a una persona per evocarla, dico bene? Così ci siamo detti: perché non fare una visita alla nostra amica che non si fa più sentire?”
Nadia deglutì a vuoto. “Se è per i soldi, devo scusarmi con te e con tua moglie, ma non potrò restituirveli neppure questa volta.”
Il sorriso sul volto di Alvise scomparve di colpo lasciando il posto alla fronte corrucciata. “Anche noi abbiamo delle scadenze che vorremmo onorare per tempo. Siamo delle persone rispettabili!”
Il peso di quella conversazione fu tale che a Nadia sembrò di strisciare come un verme durante l’ultimo tratto di strada. Avrebbe potuto consegnargli i magri guadagni della serata, ma le avrebbero riso in faccia e forse sarebbe stato anche peggio. Harry Potter vendeva bene, ma non così bene da risolvere i suoi problemi economici.
Se avessi dei super-poteri, aggiusterei ogni cosa pensò mentre finalmente rientrava in casa. Mi basterebbe uno schiocco di dita per far sparire tasse, creditori e strozzini.
Si sdraiò sul letto e accese lo stereo. C’era sempre lo stesso disco che suonava “Non ti scordar di me” in ricordo di un vecchio amore che era durato il tempo di un’estate. Il vicino di casa, appena sentì le prime note della canzone, cominciò a picchiare sul muro.
Potrei far sparire anche i rompicoglioni pensò Nadia mentre versava l’intero tubetto degli psicofarmaci sul palmo della mano: trenta pastiglie bianche erano quasi una dentatura intera.
Si distese mentre la canzone continuava a recitare non ti scordar di me, la vita mia è legata a te e immaginò di essere la fata dei dentini e che ogni pillola inghiottita aumentasse i suoi poteri. L’ultima avrebbe esaudito i suoi desideri e finalmente nessuno l’avrebbe più molestata, umiliata e insultata.
Il vicino di casa, esasperato dal volume, cominciò a picchiare più forte, poi si attaccò al campanello della porta recitando un rosario di maledizioni e infine la sfondò.
Senza volerlo le salvò la vita e le impartì una grande lezione: puoi liberarti di tasse, creditori e strozzini, ma non esiste magia, incantamento o super-potere per liberarsi dai rompicoglioni.
Alla fine della giornata Nadia aveva venduto solo due libri: un manuale di cucina e l’edizione di “Harry Potter” rilegata in pelle. Era l’ultimo giorno del mese, perciò anche stavolta non avrebbe potuto pagare l’affitto del negozio né saldare gli arretrati.
Chiuse la serranda e restò per qualche istante a fissarla; non c’era neppure l’insegna, se avesse chiuso l’attività, nessuno se ne sarebbe accorto. L’aria era fresca e la pioggia aveva smesso di martellare le strade, ma tanto in quel vicolo non passava mai nessuno, soprattutto la sera.
Durante la strada incontrò Alvise con la moglie, erano amici di vecchia data perché avevano frequentato la stessa scuola, ma dopo il prestito le cose erano decisamente cambiate.
“Nadia carissima, non sai quanto ti ho pensato!” Esclamò Alvise sbarrandogli il passo. “Ma non basta pensare a una persona per evocarla, dico bene? Così ci siamo detti: perché non fare una visita alla nostra amica che non si fa più sentire?”
Nadia deglutì a vuoto. “Se è per i soldi, devo scusarmi con te e con tua moglie, ma non potrò restituirveli neppure questa volta.”
Il sorriso sul volto di Alvise scomparve di colpo lasciando il posto alla fronte corrucciata. “Anche noi abbiamo delle scadenze che vorremmo onorare per tempo. Siamo delle persone rispettabili!”
Il peso di quella conversazione fu tale che a Nadia sembrò di strisciare come un verme durante l’ultimo tratto di strada. Avrebbe potuto consegnargli i magri guadagni della serata, ma le avrebbero riso in faccia e forse sarebbe stato anche peggio. Harry Potter vendeva bene, ma non così bene da risolvere i suoi problemi economici.
Se avessi dei super-poteri, aggiusterei ogni cosa pensò mentre finalmente rientrava in casa. Mi basterebbe uno schiocco di dita per far sparire tasse, creditori e strozzini.
Si sdraiò sul letto e accese lo stereo. C’era sempre lo stesso disco che suonava “Non ti scordar di me” in ricordo di un vecchio amore che era durato il tempo di un’estate. Il vicino di casa, appena sentì le prime note della canzone, cominciò a picchiare sul muro.
Potrei far sparire anche i rompicoglioni pensò Nadia mentre versava l’intero tubetto degli psicofarmaci sul palmo della mano: trenta pastiglie bianche erano quasi una dentatura intera.
Si distese mentre la canzone continuava a recitare non ti scordar di me, la vita mia è legata a te e immaginò di essere la fata dei dentini e che ogni pillola inghiottita aumentasse i suoi poteri. L’ultima avrebbe esaudito i suoi desideri e finalmente nessuno l’avrebbe più molestata, umiliata e insultata.
Il vicino di casa, esasperato dal volume, cominciò a picchiare più forte, poi si attaccò al campanello della porta recitando un rosario di maledizioni e infine la sfondò.
Senza volerlo le salvò la vita e le impartì una grande lezione: puoi liberarti di tasse, creditori e strozzini, ma non esiste magia, incantamento o super-potere per liberarsi dai rompicoglioni.
Ultima modifica di Angela il lunedì 19 settembre 2016, 22:00, modificato 2 volte in totale.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
Re: Non ti scordar di me
Bentornata Angela! In questi mesi di assenza ci sei mancata :)
Tempo ovviamente ok e caratteri anche! Buona Walter Lazzarin Edition!!!
Tempo ovviamente ok e caratteri anche! Buona Walter Lazzarin Edition!!!
Re: Non ti scordar di me
Lo so che vi aspettavate una fiaba, miei piccini. E invece no, è un thriller (scherzo). Grazie :)
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
- elena.coppari
- Messaggi: 37
Re: Non ti scordar di me
Un noir dai toni leggeri, quasi spensierati. Fino alla fine non arrivi a capire l'intenzione della protagonista ed è bello farsi sorprendere da questa lettura. Mi è piaciuto molto che sia proprio uno dei rompicoglioni a fare la differenza, a salvare. Lo definirei un purple! davvero carino e scorrevole. Bello!
Ultima modifica di elena.coppari il martedì 20 settembre 2016, 13:57, modificato 1 volta in totale.
- Andrea Partiti
- Messaggi: 1047
- Contatta:
Re: Non ti scordar di me
Mi ha stupito il finale del tuo racconto, sembrava tutto allineato in maniera molto classica verso una conclusione tragica e definitiva, dove il superpotere è quello di liberarsi di tutti i problemi accumulati, invece è proprio uno dei rompicoglioni a fare la differenza, a portare il suo fastidio a un livello tale da intromettersi e fare la differenza (anche se... sfonderesti la porta di un vicino rumoroso? Davvero? Non chiameresti la polizia prima di un intervento così drastico?)
Sfondamento a parte, che forse si potrebbe aggirare, mi sembra un'ottima scelta per il tono del racconto (e a pensarci, perfettamente in linea col tuo stile).
Mi convince medio il dialogo, sembra molto artificiale e potrebbe diventare più spigliato, più autentico. Da un lato sembrano quasi dei discorsi preparati, da entrambe le parti, perché è difficile sia andare a chiedere soldi a un'amica che negarli, ed entrambi devono aver immaginato come affrontare la situazione più e più volte nella loro mente prima di farlo. Dall'altra però l'effetto è fin troppo esasperato, qualcosa nel loro copione doveva andare storto, un tocco personale, un appiglio più umano.
"Durante la strada" è proprio stonato, ricordo che l'hai usato anche in un passato racconto che avevo commentato - credo quello di Lupe il cane - quindi immagino sia un'espressione locale, ma non riesco a digerire questo misto di tempo e spazio :)
Il tuo è il primo racconto che leggo in questa edizione, quindi non ho ancora materiale da confronto, ma è un ottimo inizio!
Sfondamento a parte, che forse si potrebbe aggirare, mi sembra un'ottima scelta per il tono del racconto (e a pensarci, perfettamente in linea col tuo stile).
Mi convince medio il dialogo, sembra molto artificiale e potrebbe diventare più spigliato, più autentico. Da un lato sembrano quasi dei discorsi preparati, da entrambe le parti, perché è difficile sia andare a chiedere soldi a un'amica che negarli, ed entrambi devono aver immaginato come affrontare la situazione più e più volte nella loro mente prima di farlo. Dall'altra però l'effetto è fin troppo esasperato, qualcosa nel loro copione doveva andare storto, un tocco personale, un appiglio più umano.
"Durante la strada" è proprio stonato, ricordo che l'hai usato anche in un passato racconto che avevo commentato - credo quello di Lupe il cane - quindi immagino sia un'espressione locale, ma non riesco a digerire questo misto di tempo e spazio :)
Il tuo è il primo racconto che leggo in questa edizione, quindi non ho ancora materiale da confronto, ma è un ottimo inizio!
- chiara.rufino
- Messaggi: 147
Re: Non ti scordar di me
Un super potere inesistente, o forse no, vista la tempestività del vicino di casa che salva la nostra Nadia. Mi accodo ai commenti di Andrea sul dialogo che sembra molto costruito; se fa lo strozzino, non so quanto sia rispettabile, non sappiamo neanche in che zona d'Italia siamo. Per il resto, lo trovo un racconto molto melanconico che, anche senza eclatanti super poteri, fa arrivare qualcosa.
404 Patience Not Found
- angelo.frascella
- Messaggi: 729
Re: Non ti scordar di me
Ciao Angela.
Mi piace l'atmosfera malinconica che crei nel racconto con i giusti dettagli al posto giusto: la pioggia, l'attività senza insegna, la canzone.
Cambierei due passaggi che mi sembrano didascalici e rompono un po' la magia di immersione nella vita di Nadia che hai creato:
- il primo è questo: "Durante la strada incontrò Alvise con la moglie". Siamo con Nadia nel vicolo martellato dalla pioggia e all'improvviso interviene il narratore, come in un riquadro di Tex ("Nel frattempo, nel villaggio.")
- il secondo è il finale "Senza volerlo le salvò la vita e le impartì una grande lezione:..."
A parte questo un buon racconto, che senza grossi effetti speciali, racconta una piccola storia vicina a noi.
Per quello che riguarda il tema: quello dei superpoteri nel racconto è un desiderio impossibile, una negazione del superpotere che tutti vorremmo. Non è centratissimo, ma ci può stare.
A rileggerci
Angelo
Mi piace l'atmosfera malinconica che crei nel racconto con i giusti dettagli al posto giusto: la pioggia, l'attività senza insegna, la canzone.
Cambierei due passaggi che mi sembrano didascalici e rompono un po' la magia di immersione nella vita di Nadia che hai creato:
- il primo è questo: "Durante la strada incontrò Alvise con la moglie". Siamo con Nadia nel vicolo martellato dalla pioggia e all'improvviso interviene il narratore, come in un riquadro di Tex ("Nel frattempo, nel villaggio.")
- il secondo è il finale "Senza volerlo le salvò la vita e le impartì una grande lezione:..."
A parte questo un buon racconto, che senza grossi effetti speciali, racconta una piccola storia vicina a noi.
Per quello che riguarda il tema: quello dei superpoteri nel racconto è un desiderio impossibile, una negazione del superpotere che tutti vorremmo. Non è centratissimo, ma ci può stare.
A rileggerci
Angelo
Re: Non ti scordar di me
Ciao,
al netto di un paio di forzature la ritengo una buona storia, con un ottimo inizio e una buona, ma perfettibile, fine. Non mi è piaciuto il dialogo, artificioso, sembra quasi piantato coi chiodi in un racconto che avrei visto meglio tutto "raccontato da Nadia" col suo solo punto di vista maliconico e depresso.
Forzato anche l'inserimento del tema. Introduci Harry Potter e la cosa mi hai portato a vedere meglio una declinazione di Nadia come "maga", così però ti mancherebbe totalmente il tema. Piuttosto butterei via l'accenno a Harry Potter, dalle una piccola fumetteria fallita a causa dell'apertura di un grande centro gioco polivalente lì vicino. A quel punto hai una motivazione in più per "deviare" Nada sui superpoteri. Oppure scegli qualche libro i cui protagonisti abbiano dei super poteri. In definitiva, usare Harry Potter per me ti ha creato uno svantaggio notevole.
Il finale andrebbe ampliato un pochino, per dare un senso all'atto estremo di sfondare la porta del vicino, magari esplicita che, stordita dall'effetto dei farmaci, lei alza il volume sempre di più per riuscire a sentirla e farsi accompagnare nell'estremo gesto.
Presa per buona la tua declinazione del tema.
Ripeto la premessa, l'evoluzione della storia mi è piaciuta.
al netto di un paio di forzature la ritengo una buona storia, con un ottimo inizio e una buona, ma perfettibile, fine. Non mi è piaciuto il dialogo, artificioso, sembra quasi piantato coi chiodi in un racconto che avrei visto meglio tutto "raccontato da Nadia" col suo solo punto di vista maliconico e depresso.
Forzato anche l'inserimento del tema. Introduci Harry Potter e la cosa mi hai portato a vedere meglio una declinazione di Nadia come "maga", così però ti mancherebbe totalmente il tema. Piuttosto butterei via l'accenno a Harry Potter, dalle una piccola fumetteria fallita a causa dell'apertura di un grande centro gioco polivalente lì vicino. A quel punto hai una motivazione in più per "deviare" Nada sui superpoteri. Oppure scegli qualche libro i cui protagonisti abbiano dei super poteri. In definitiva, usare Harry Potter per me ti ha creato uno svantaggio notevole.
Il finale andrebbe ampliato un pochino, per dare un senso all'atto estremo di sfondare la porta del vicino, magari esplicita che, stordita dall'effetto dei farmaci, lei alza il volume sempre di più per riuscire a sentirla e farsi accompagnare nell'estremo gesto.
Presa per buona la tua declinazione del tema.
Ripeto la premessa, l'evoluzione della storia mi è piaciuta.
Re: Non ti scordar di me
Ciao! La storia mi piace e la ritengo ben tratteggiata, soprattutto all'inizio, quando nell'immaginario del lettore si disegnano chiaramente la piccola libreria, la stradina e la pioggia battente. All'arrivo di Alvise e della moglie il linguaggio diviene più rigido e ostile, ma credo che sia un effetto voluto.
Mi concentrerei di più sulla parte finale: probabilmente il limite di caratteri ha giocato il suo ruolo spingendoti a tagliare corto ed omettendo eventuali flussi di coscienza della protagonista che avrebbero anche dato più tempo al vicino per prendere decisioni esagerate con quella di sfondare la porta.
Il tema dei superpoteri è solo sullo sfondo ed io forse avrei giocato più sul superpotere dei rompicoglioni: l'onnipresenza.
E' stata, comunque, una lettura piacevole.
Mi concentrerei di più sulla parte finale: probabilmente il limite di caratteri ha giocato il suo ruolo spingendoti a tagliare corto ed omettendo eventuali flussi di coscienza della protagonista che avrebbero anche dato più tempo al vicino per prendere decisioni esagerate con quella di sfondare la porta.
Il tema dei superpoteri è solo sullo sfondo ed io forse avrei giocato più sul superpotere dei rompicoglioni: l'onnipresenza.
E' stata, comunque, una lettura piacevole.
Re: Non ti scordar di me
Eccoci. Intanto grazie a chi ha letto il racconto e commentato.
* Più di uno mi ha fatto notare i dialoghi "ingessati", quindi è evidentemente una pecca del racconto. Il problema è che non avrei potuto sviluppare una conversazione decente rubando caratteri preziosi al resto. Però le frasi effettivamente sono artificiose, quasi cinematrografiche. Devo darvi ragione.
*altra critica è il vicino che sfonda la porta. Non conosciamo questo vicino, magari è uno di quelli che leggiamo sui notiziari. Nella mia cittadina per molto meno (un cancello lasciato aperto), ci hanno rimesso la vita padre e figlio, miei conoscenti tra l'altro. Tempo fa hanno dato fuoco a una macchina, sempre per problemi di parcheggio e vicinato e io non vivo al Bronx! :) Insomma, il vicino fuori di testa ci può stare, via.
*Harry Potter e super-poteri. Ammetto di aver usato il "vecchio Harry" per aiutarmi con l'introduzione del tema. La protagonista è umana e ha diverse grane apparentemente irrisolvibili, ma è LA FATINA DEI DENTI, porca miseria! Come ha fatto a non accorgersene prima? Eppure ne aveva almeno una trentina nella scatola dei medicinali... Naturalmente sto scherzando. Il tema nel mio caso diventa un desiderio impossibile che può realizzarsi solo in due modi: con la bacchetta di Harry Potter o...
Per finire, non mi dite più che ho scritto un purple! Vi ho messo pure la FATINA DEI DENTI, è una fiaba, no?
:)
* Più di uno mi ha fatto notare i dialoghi "ingessati", quindi è evidentemente una pecca del racconto. Il problema è che non avrei potuto sviluppare una conversazione decente rubando caratteri preziosi al resto. Però le frasi effettivamente sono artificiose, quasi cinematrografiche. Devo darvi ragione.
*altra critica è il vicino che sfonda la porta. Non conosciamo questo vicino, magari è uno di quelli che leggiamo sui notiziari. Nella mia cittadina per molto meno (un cancello lasciato aperto), ci hanno rimesso la vita padre e figlio, miei conoscenti tra l'altro. Tempo fa hanno dato fuoco a una macchina, sempre per problemi di parcheggio e vicinato e io non vivo al Bronx! :) Insomma, il vicino fuori di testa ci può stare, via.
*Harry Potter e super-poteri. Ammetto di aver usato il "vecchio Harry" per aiutarmi con l'introduzione del tema. La protagonista è umana e ha diverse grane apparentemente irrisolvibili, ma è LA FATINA DEI DENTI, porca miseria! Come ha fatto a non accorgersene prima? Eppure ne aveva almeno una trentina nella scatola dei medicinali... Naturalmente sto scherzando. Il tema nel mio caso diventa un desiderio impossibile che può realizzarsi solo in due modi: con la bacchetta di Harry Potter o...
Per finire, non mi dite più che ho scritto un purple! Vi ho messo pure la FATINA DEI DENTI, è una fiaba, no?
:)
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
- elena.coppari
- Messaggi: 37
Re: Non ti scordar di me
Per me era un complimento purple, dato che scrivo noir di solito ;) e ribadisco: a me è piaciuto molto!
Re: Non ti scordar di me
Naturalmente stavo scherzando, Elena. Tempo fa ho scritto un paio di fiabe per MC e una caricatura ironica di una vecchietta in fissa con i preti. Non prendere sul serio quello che scrivo, io non lo faccio mai :)
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
Re: Non ti scordar di me
Hola Angela?
Come va? Io sono raffreddato ^^
Detto questo sono sicuro che qualcuno nei commenti, che devo ancora leggere per non inquinarmi il giudizio) ti avrà scritto che il tema c'è e non c'è.. che non si parla di superpoteri o simile.
Ma io sono con te! Il bello dei temi, a mio avviso, sono la loro interpretazione :)
Detto questo devo purtroppo dirti che Nadia alla fine non ce l'ha fatta... o meglio. Sarebbe stato più avvincente se non ce l'avesse fatta. Anche perché era imbastito abbastanza bene, con la storia della dentatura e di lei che si immagina i super poteri che aumentano. Perché rovinare tutto facendola salvare?
Forse, per la battuta finale, mi risponderai. Ma anche in questo caso quella battuta, di un'ironia un po' stonata nel contesto, non è così potente per chiudere il racconto.
Nel complesso comunque non mi è dispiaciuto. È quadretto tutto sommato realistico di una vita depressa.
Se dovessi andare nel particolare (e ci sto andando ^^) eviterei tutta la frase che spiega chi sia Alvis. Tende solo a rallentare la scena in una spiega che è subito molto chiara con i dialogo di lui. Ma subito una domanda! Ma la moglie di Alvis? Che ruolo ha? Perché l'hai inserita se non apre nemmeno bocca? Ti consiglio di fare economia :D
Secondo dettaglio.. la storia di Harry Potter. Che venda, ma non abbastanza. Il fatto che lei sia nella bratta (merda) fino al collo si è capito nelle prime righe (perché lo dice xD). Cosa serve ribadirlo?
Bom. Mi leggo gli altri commenti..
Mi trovo bene o male d'accordo con tutti e non ho nulla da aggiungere.
Però mi sento di dover ribattere a una tua risposta. Nella fattispecie sul vicino che irrompe in casa.
Al di là del fatto che se la protagonista morisse ci togliamo il problema (tolto il dente... vabbé, brutta questa xD), anche io l'ho sentito un po' forzato, ma non me ne sono accorto. Probabilmente perché distratto da altro.
Però chi scrive non può avere (passami il termine) la presunzione di dire: "È successo perché lei... e invece lui... visto che il lettore non sa che..."
È proprio una delle regole fisse della narrativa. Basta che tu spenda due parole prima dicendo che il vicino è particolarmente irascibile e lo ha già fatto prima per rendere tutto più digeribile.
Ma anche così mi viene da aggiungere che dubito che lei, sapendo di avere un violento a fianco, tenga la musica così alta. Ma vabbé..
Il punto è.. se il lettore non ha capito, il testo va cambiato (quasi sempre)
Spero di non essere risultato un saputello ^^
Questo è tutto.
Ciao!
Come va? Io sono raffreddato ^^
Detto questo sono sicuro che qualcuno nei commenti, che devo ancora leggere per non inquinarmi il giudizio) ti avrà scritto che il tema c'è e non c'è.. che non si parla di superpoteri o simile.
Ma io sono con te! Il bello dei temi, a mio avviso, sono la loro interpretazione :)
Detto questo devo purtroppo dirti che Nadia alla fine non ce l'ha fatta... o meglio. Sarebbe stato più avvincente se non ce l'avesse fatta. Anche perché era imbastito abbastanza bene, con la storia della dentatura e di lei che si immagina i super poteri che aumentano. Perché rovinare tutto facendola salvare?
Forse, per la battuta finale, mi risponderai. Ma anche in questo caso quella battuta, di un'ironia un po' stonata nel contesto, non è così potente per chiudere il racconto.
Nel complesso comunque non mi è dispiaciuto. È quadretto tutto sommato realistico di una vita depressa.
Se dovessi andare nel particolare (e ci sto andando ^^) eviterei tutta la frase che spiega chi sia Alvis. Tende solo a rallentare la scena in una spiega che è subito molto chiara con i dialogo di lui. Ma subito una domanda! Ma la moglie di Alvis? Che ruolo ha? Perché l'hai inserita se non apre nemmeno bocca? Ti consiglio di fare economia :D
Secondo dettaglio.. la storia di Harry Potter. Che venda, ma non abbastanza. Il fatto che lei sia nella bratta (merda) fino al collo si è capito nelle prime righe (perché lo dice xD). Cosa serve ribadirlo?
Bom. Mi leggo gli altri commenti..
Mi trovo bene o male d'accordo con tutti e non ho nulla da aggiungere.
Però mi sento di dover ribattere a una tua risposta. Nella fattispecie sul vicino che irrompe in casa.
Al di là del fatto che se la protagonista morisse ci togliamo il problema (tolto il dente... vabbé, brutta questa xD), anche io l'ho sentito un po' forzato, ma non me ne sono accorto. Probabilmente perché distratto da altro.
Però chi scrive non può avere (passami il termine) la presunzione di dire: "È successo perché lei... e invece lui... visto che il lettore non sa che..."
È proprio una delle regole fisse della narrativa. Basta che tu spenda due parole prima dicendo che il vicino è particolarmente irascibile e lo ha già fatto prima per rendere tutto più digeribile.
Ma anche così mi viene da aggiungere che dubito che lei, sapendo di avere un violento a fianco, tenga la musica così alta. Ma vabbé..
Il punto è.. se il lettore non ha capito, il testo va cambiato (quasi sempre)
Spero di non essere risultato un saputello ^^
Questo è tutto.
Ciao!
Re: Non ti scordar di me
Concordo con la tua analisi, tra l'altro molto approfondita e ben argomentata. In particolare la frase finale racchiude il succo della questione: se al lettore non arriva il messaggio o ha dei dubbi o ritiene che qualcosa sia sbagliata, l'autore deve tenerne conto. Spesso, quando scrivo, non mi pongo il problema della credibilità, invece anche se il testo è una caricatura, bisogna essere coerenti. I commenti servono in fondo servono a questo, mostrano all'autore come aggiustare il tiro.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
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Re: Non ti scordar di me
La tua storia è cupa e rispecchia la realtà attuale. Nadia la libraia è oppressa dai debiti, tanto da non riuscire a estinguere neppure quello con l’amico Alvise e con la moglie di lui. Nella vita privata di Nadia c’è solo il ricordo di un amore durato lo spazio di un’estate e celebrato dalla canzone Non ti scordar di me (dà il titolo al racconto e io la conosco; la sua melodia zuccherosa, le parole mielate, sono qui un sottofondo lugubre). Nadia tenta il suicidio con le pastiglie (bella l’immagine, trenta, quasi una dentatura intera e poi la metafora della fata dentina; per ogni pastiglia, un superpotere acquisito) rimpiangendo di non avere i superpoteri per far sparire i debiti, gli strozzini, i creditori e le tasse. E, anche, i rompi….come il vicino insensibile che prima batte sul muro e poi suona alla porta sfondandola successivamente, infastidito dalla canzone ascoltata da Nadia.
Lui le salva la vita, insegnandole che non si sfugge ai rompi…ecco, questo finale lo trovo agrodolce. Fra i due si è pur sempre instaurato un legame che ha interrotto due solitudini.
Attenzione a sbarrandogli il passo, si scrive: sbarrandole.
Lui le salva la vita, insegnandole che non si sfugge ai rompi…ecco, questo finale lo trovo agrodolce. Fra i due si è pur sempre instaurato un legame che ha interrotto due solitudini.
Attenzione a sbarrandogli il passo, si scrive: sbarrandole.
- patty.barale
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Re: Non ti scordar di me
TRAMA: sempre detto che i vicini sono un'invenzione diabolica! Anche quando decidi che è ora di spegnere le luci e calare il sipario... loro piombano in sala e ti rovinano il finale!
PERSONAGGI: un po' opachi, privi di reale caratterizzazione, difficile empatizzare con essi
ORIGINALITÀ: hai affrontato il tema in maniera veramente ironica e originale. Brava!
STILE: narrazione che mi è sembrata sotto tono rispetto al tuo solito, con parecchie imperfezioni (IMHO) tipo:
Durante la strada incontrò Alvise con la moglie,
Lungo
devo scusarmi con te e con tua moglie,
Visto che la moglie è presente, mi parrebbe più logico un "devo scusarmi con voi"
Il sorriso sul volto di Alvise scomparve di colpo lasciando il posto alla fronte corrucciata.
Detto così suona come se la fronte corrucciata passasse sotto il naso, al posto della bocca! Magari insisterei sul sorriso che si trasforma in altro (che ne so, un ghigno o affini)
Avrebbe potuto consegnargli
Consegnare loro
mentre versava l’intero tubetto degli psicofarmaci
Questa immagine fa molto film americano: in Italia i farmaci, nella maggior parte dei casi, sono in blister, non nei tubetti!
puoi liberarti di tasse, creditori e strozzini, ma non esiste magia, incantamento o super-potere per liberarsi dai rompicoglioni.
Liberarti, come il precedente
COERENZA AL TEMA: mi sembra un po' tirata: in fondo NADIA desidererebbe avere dei superpoteri, ma non ha neppure il potere di mettere termine alla sua misera vita
AMBIENTAZIONE: non mi ha pienamente convinta, soprattutto per la artificiosità dei dialoghi
PANCIA: l'idea del vicino talmente rompicoglioni da interferire anche col tuo suicidio è... geniale!
PERSONAGGI: un po' opachi, privi di reale caratterizzazione, difficile empatizzare con essi
ORIGINALITÀ: hai affrontato il tema in maniera veramente ironica e originale. Brava!
STILE: narrazione che mi è sembrata sotto tono rispetto al tuo solito, con parecchie imperfezioni (IMHO) tipo:
Durante la strada incontrò Alvise con la moglie,
Lungo
devo scusarmi con te e con tua moglie,
Visto che la moglie è presente, mi parrebbe più logico un "devo scusarmi con voi"
Il sorriso sul volto di Alvise scomparve di colpo lasciando il posto alla fronte corrucciata.
Detto così suona come se la fronte corrucciata passasse sotto il naso, al posto della bocca! Magari insisterei sul sorriso che si trasforma in altro (che ne so, un ghigno o affini)
Avrebbe potuto consegnargli
Consegnare loro
mentre versava l’intero tubetto degli psicofarmaci
Questa immagine fa molto film americano: in Italia i farmaci, nella maggior parte dei casi, sono in blister, non nei tubetti!
puoi liberarti di tasse, creditori e strozzini, ma non esiste magia, incantamento o super-potere per liberarsi dai rompicoglioni.
Liberarti, come il precedente
COERENZA AL TEMA: mi sembra un po' tirata: in fondo NADIA desidererebbe avere dei superpoteri, ma non ha neppure il potere di mettere termine alla sua misera vita
AMBIENTAZIONE: non mi ha pienamente convinta, soprattutto per la artificiosità dei dialoghi
PANCIA: l'idea del vicino talmente rompicoglioni da interferire anche col tuo suicidio è... geniale!
- giancarmine trotta
- Messaggi: 383
Re: Non ti scordar di me
La storia ha un suo filo logico, anche se credo sia leggermente fuori tema, perché non è evidente il superpotere inconsueto. Citare Harry Potter, ovviamente, porta e pensare ad un certo potere, che però non è quello della protagonista. Forse sarebbe stato meglio non citare Harry Potter, ma potrei aver frainteso qualcosa e allora ti chiedo scusa in anticipo. Al netto del tema la storia è buona e anche il finale è ottimo. In generale lettura godibile. Ciao e alla prossima!
Re: Non ti scordar di me
Eccomi. Settimana infernale questa, difatti ho seguito poco l'edizione e mi scuso con gli autori per la latitanza.
Dunque, commenti molto interessanti.
@Giancarmine - Lo so, Harry Potter in qualche modo porta fuori strada. Mi serviva solo come pretesto per introdurre un super-potere che è solo nella mente della protagonista. I tuoi commenti sono sempre equilibrati, è un piacere leggerti.
@Patty - Mi piace l'analisi dettagliata e in alcuni punti mi hai strappato un sorriso (eh, sì, contro i vicini "rompi" c'è poco da fare). Condivido quasi tutti gli appunti, alcuni errori sono davvero grossolani.
@Alexandra - Piace molto anche a me la frase che paragona le pastiglie ai dentini. Anche questo racconto in un certo senso è una caricatura e l'ho dedicato ai miei vicini con tutto il ♥
Grazie a tutti per i commenti e in bocca al lupo per il contest! :)
Dunque, commenti molto interessanti.
@Giancarmine - Lo so, Harry Potter in qualche modo porta fuori strada. Mi serviva solo come pretesto per introdurre un super-potere che è solo nella mente della protagonista. I tuoi commenti sono sempre equilibrati, è un piacere leggerti.
@Patty - Mi piace l'analisi dettagliata e in alcuni punti mi hai strappato un sorriso (eh, sì, contro i vicini "rompi" c'è poco da fare). Condivido quasi tutti gli appunti, alcuni errori sono davvero grossolani.
@Alexandra - Piace molto anche a me la frase che paragona le pastiglie ai dentini. Anche questo racconto in un certo senso è una caricatura e l'ho dedicato ai miei vicini con tutto il ♥
Grazie a tutti per i commenti e in bocca al lupo per il contest! :)
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
- erika.adale
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Re: Non ti scordar di me
Ero convintissima di aver già postato questo commento, invece mai fidarsi dei cellulari! Chissà dove è finito.
Punta di diamante del racconto è il finale grottesco, e direi che se il tuo obiettivo era strappare un amaro sorriso, con me ci sei riuscita. Non trovo neanche necessario ( come suggeriscono alcuni commentatori) dover preparare di più il vicino rompicoglioni, perché di gente sopra le righe è pieno il mondo.
Mi ha convinto meno la parte iniziale, in cui attendevo che saltasse fuori un superpotere "magico" ( e in questo il ricorrere delle citazioni di Harry Potter ha creato un'aspettativa evidentemente fuori luogo) e il dialogo iniziale, che inizia un po' ingessato e poi si dissolve in un raccontato (credo per economia di caratteri) che dà la sensazione di "tirato via". Tanto varrebbe raccontare fin dall'inizio, credo. Bello il titolo che richiama la canzone amata dalla protagonista.
Punta di diamante del racconto è il finale grottesco, e direi che se il tuo obiettivo era strappare un amaro sorriso, con me ci sei riuscita. Non trovo neanche necessario ( come suggeriscono alcuni commentatori) dover preparare di più il vicino rompicoglioni, perché di gente sopra le righe è pieno il mondo.
Mi ha convinto meno la parte iniziale, in cui attendevo che saltasse fuori un superpotere "magico" ( e in questo il ricorrere delle citazioni di Harry Potter ha creato un'aspettativa evidentemente fuori luogo) e il dialogo iniziale, che inizia un po' ingessato e poi si dissolve in un raccontato (credo per economia di caratteri) che dà la sensazione di "tirato via". Tanto varrebbe raccontare fin dall'inizio, credo. Bello il titolo che richiama la canzone amata dalla protagonista.
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Re: Non ti scordar di me
Hey Angela! Gradevole il tuo racconto, tema centrato anche se purtroppo il superpotere desiderato da Nadia fallisce per colpa di un vicino rompicoglioni (sempre avuto una pessima opinione dei vicini). Il finale mi è piaciuto molto, proprio perché fornisce un twist inaspettato alla vicenda, che sembrava - appunto - avviata verso una conclusione quasi aspettata.
In realtà io ho apprezzato il dialogo: è vero che è ingessato e forse forzato ma, secondo me, riflette lo stato d'animo della protagonista che si trova davanti le persone cui deve dei soldi e non sa come reagire, ergo la forzatura dello scambio di parole.
In realtà io ho apprezzato il dialogo: è vero che è ingessato e forse forzato ma, secondo me, riflette lo stato d'animo della protagonista che si trova davanti le persone cui deve dei soldi e non sa come reagire, ergo la forzatura dello scambio di parole.
Re: Non ti scordar di me
Pollice tendente all’alto, anche se un po’ incerto perché non mi ha convinto del tutto il finale. Mi spiego: ci sta il cambio che hai imposto e quel tipo di chiusa, ma in questa forma mi sembra troppo affrettata, anche solo un pelo e pertanto mi stride parecchio. Sul tema, parli di poteri speciali, anche se solo sognati, quindi ok. In ultimo, occhio a quel dialogo con il creditore, in effetti sembra un poco forzato.
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