Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Lunedì 22 si scriverà la storia.
Minuti Contati ha il piacere di ospitare il "movimento letterario" di cui, presto, tutti sentiranno parlare. Partecipate numerosi e ricordate: un giorno potrete dire che voi c'eravate!
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alessio.cecchin
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Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#1 » lunedì 22 gennaio 2018, 23:32

La pattuglia di bombardieri strategici stealth aveva salvato il culo al Presidente degli Stati Uniti a meno di 24h dall’impeachment. Un numero imprecisato di B-2 Spirit era partito in gran segreto da una base aeronavale da qualche parte nell’Oceano Pacifico ed era penetrato nello spazio aereo nemico a oltre 12000 metri di quota.
Gli occhi di zio Samuel si illuminavano sempre, sepolti tra le rughe, mentre raccontava quella storia. Sedevamo intorno al fuoco rapiti dalla sua testimonianza. Lui c’era, cazzo! Aveva vissuto quel Giorno Glorioso in prima persona, seppure dal suo Ranch in Arkansas dal quale non si era mai allontanato in vita sua.
Cinque minuti prima la Casa Bianca aveva inviato via fax la dichiarazione di guerra. Ufficialmente per un disguido il documento venne prima trasmesso in francese e quindi in inglese. Soltanto tre dipendenti del Ministero della Difesa di Pyongyang erano in grado di leggere le prime dodici pagine del documento. Ma nessuno di loro era in servizio.
Zio Samuel ammiccava, per farci capire quanto era stato furbo, il Presidente, per colpire di sorpresa.
Appena due ore dopo la Corea del Nord lanciava le proprie testate su Tokyo e Seul. La Repubblica Popolare Cinese, furiosa, ritirò la propria delegazione ONU e ordinò il rientro immediato ai suoi diplomatici negli USA e in ogni Nazione del blocco occidentale.
Zio Samuel si interruppe per una delle sue violente crisi di tosse. Conoscevamo a memoria tutta la storia ma non ci si annoiava mai a risentirla da capo! Gettammo altra legna nel fuoco, esposto alle fiamme un pezzo di vetro ancora attaccato agli infissi divelti si incrinò prima di frantumarsi con un crick.
A meno di 48 ore dal nostro attacco entrarono in guerra la Cina e la Russia. Giappone e Corea del Sud tagliarono le relazioni diplomatiche con gli USA e ritirarono con effetto immediato ogni concessione territoriale all’esercito degli Stati Uniti d’America. Che vigliacchi! Pyongyang li aveva appena colpiti per ritorsione al nostro attacco e loro strisciavano già ai loro piedi!
Zio Samuel si interruppe sdegnato e stremato, sputò un grumo giallastro venato di sangue come se fosse indirizzato a giapponesi e coreani.
Con un filo di voce si umettò le labbra e continuò: fu così che il Presidente degli Stati Uniti ricompattò l’orgoglio nazionale, ci guidò nella guerra ed evitò l’impeachment. Purtroppo il resto del mondo ci voltò le spalle, l’Europa si schierò sulle posizioni di Giappone e Corea del Sud e restammo soli.
Con un sorriso beffardo e sdentato Max si intromise:
- Ma zio, allora lo scopo del Presidente era solo quello di evitare l’impich… quella roba lì?
Con insospettabile agilità e precisione zio Samuel lo colpì con il cucchiaio scavato nel legno.
- Non bestemmiare! Il Presidente aveva promesso che l’America sarebbe tornata Grande! Stava soltanto mandbl… - l’eccesso di enfasi fece morire quella frase in un gorgoglio incomprensibile. Le lacrime di zio Samuel, invisibili nei profondi canyon che gli attraversavano il volto, erano infine sgorgate.
- Quello era un cazzo di figlio di puttana, ve lo dico io - mormorò Max, insensibile al dolore dello zio ma attento a non farsi sentire da lui, stavolta.
I jet militari che sorvolarono le nostre città, meno di sei mesi dopo, erano russi, francesi e inglesi. L’anno successivo l’intera costa est era un protettorato ONU e la costa ovest era di fatto controllata dai russi e dai cinesi.
Zio Samuel vacillò e suo malgrado fu costretto a sdraiarsi. Seppure tutti noi, compreso Max, fossimo pronti a tramandare la sua storia era davvero un peccato che con lui si spegnesse quell’importante testimonianza diretta. Eppure ormai aveva vissuto la sua vita, tra meno di un mese avrebbe compiuto 32 anni.



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antico
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Re: Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#2 » lunedì 22 gennaio 2018, 23:49

Ciao Alessio e benvenuto a Minuti Contati! Tutto ok con i parametri, buona IGNORANZA EROICA EDITION anche a te!

Ps: ti ricordo che potrai ancora modificare il racconto fino all'una senza incorrere in penalità e fino all'una e 33 prendendoti la penalità per il tempo!

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gianpiero.negri
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Re: Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#3 » mercoledì 24 gennaio 2018, 19:49

Apocalittico senza esagerazioni (probabilmente l'ipotesi che in uno scenario del genere esista ancora l'ONU è ottimistica) l'epilogo sull'età è ben piazzato, manca forse un vero colpo di scena che diversifichi la trama. Per il resto scorre bene ed è piacevole, mi ha fatto venire in mente in qualche passaggio "Il Dottor Stranamore" che è una citazione implicita quasi obbligatoria.

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eleonora.rossetti
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Re: Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#4 » lunedì 29 gennaio 2018, 13:18

Clima post-apocalittico reso con cura, che mostra una realtà a cui, purtroppo, rischiamo di doverci abituare se va avanti così a colpi di chi ha il missile più grosso.
In effetti ho sentito la mancanza di un vero e proprio colpo di scena, a parte il guizzo nel finale che svela la non così veneranda età dello Zio.
Non ho trovato difetti rilevanti nella narrazione a livello stilistico. Buon lavoro comunque ;)
Uccidi scrivendo.

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invernomuto
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Re: Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#5 » lunedì 29 gennaio 2018, 13:35

Ciao Alessio, lieto di fare la tua conoscenza.
Nel tuo racconto ho trovato (in salsa 'gnurante, naturalmente) molti dei paradigmi delle storie fanta apocalittiche di quel maledetto di Tom Clancy: sono cresciuto con i suoi libri e tra il suo folle onanismo tecnologico/militare (i bombardieri strategici stealth B2-Spirit!) e gli scenari da incubo che si dipanano in un batter d'occhio l'hai canalizzato benissimo.
Il tutto ben mischiato con quella giusta dose di Idiocracy che gli Stati Unitial giorno d'oggi sembrano voler richiamare a tutti i costi.
La prosa è diretta e efficace e la letura prosegue facilmente, il twist finale (che più che un twist è una strizzata d'occhio) riesce nell'intento di rendere la storia ancora più tragicomica, e se l'ignoranza c'è tutta il tema della mancata esclusione di colpi è presente ma un po' "trasversale", dal momento che lo scontro è avvenuto tempo fa.
In definitiva una buona prova, spero di rileggerti presto!

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Eugene Fitzherbert
Messaggi: 486

Re: Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#6 » martedì 30 gennaio 2018, 8:09

Ciao, Alessio,
La tua è un'interpretazione molto angosciante del tema.
Lo scenario post apocalittico si poggia su fatti, situazioni politiche e personaggi con troppo reali, e questo lo rende credibile e spaventoso.

È interessante anche come aggiungi elementi e particolari un po' alla volta (finestre rotte bruciate scaldarsi) per far capire al lettore che qualcosa non va tanto bene.
La linearità del plot, che ha un solo momento di sorpresa nel finale, non è un problema, per me. D'altronde quello che stai facendo raccontare ai tuoi personaggi non una storia, ma la Storia.

Una buona prova, decisamente originale come interpretazione, ben scritta.complimenti.

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Peter7413
Messaggi: 558

Re: Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#7 » mercoledì 31 gennaio 2018, 20:13

Mi manca qualcosa... Parte patriottico con questi ragazzini desiderosi di ascoltare la storia dello zio, ma poi ecco che arriva la sferzata contro il presidente e nessuno, tranne il "vecchiardo" che lo riprende. Se il sentimento non è condiviso, allora a che pro tramandare? Viene a mancare il senso della resistenza e neppure si capisce tutta la rabbia di Samuel nei confronti di un mondo che ha voltato le spalle ai "salvatori". Mio parere personalissimo: mancano diversi elementi in questo racconto e questo perché ti appoggi alle conoscenze proprie del lettore, che però sono altre rispetto al tuo narrato. Sostanzialmente, non mi ha convinto però mi rendo contro di essermi riuscito a calare ben poco nell'ignoranza eroica e pertanto spero di rileggerti anche nei mesi a venire perché la penna, questo è indubbio, è buona.

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DavidG
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Re: Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#8 » giovedì 1 febbraio 2018, 1:31

Ciao, hai raccontato tutto!
Non ci hai fatto vivere niente :(
Una lista di eventi, per quanto ben scritta, uccide l’attenzione del lettore.
Per il resto l’ignoranza c’è sicuramente. Trovo che forse il finale manca un po’ di forza.
Peccato perchè ambientazione e storia sarebbero state molto interessanti…
Ultima modifica di DavidG il giovedì 1 febbraio 2018, 22:50, modificato 1 volta in totale.

Federico Martello
Messaggi: 66

Re: Il giorno in cui la Terra fu fottuta

Messaggio#9 » giovedì 1 febbraio 2018, 13:53

Ciao Alessio, un'interpretazione davvero davvero particolare, mai come qui il termine "ignoranza eroica" ha avuto sfaccettatura più reale, concreta e triste, e ho davvero molto apprezzato come tu sia riuscito a renderle fedelmente e in maniera molto attinente tanto l' "eroismo" quanto l'ignoranza che lo ha accompagnato, ignoranza che qui non provoca alcun sorriso, nessuna risata, solo un consapevole sospiro. Sono, insomma, molto ammirato e molto positivo sull'interpretazione del tema, ma purtroppo un po meno sul testo in se, che non scorre molto bene e, almeno per me, non presenta gli eventi in maniera chiarissima, tanto da aver bisogno di diverse riletture parecchio attente per seguire la narrazione "fantapolitica" iniziale. Una nota di merito per il finale che ho invece apprezzato parecchio e che mi ha dato una visione della scena completamente diversa da quella che avevo immaginato prima (il contesto "post apocalittico" non mi era per niente chiaro nei primi paragrafi, nonostante i riferimenti alle testate) e che aiuta a lasciare un'impressione comunque assolutamente positiva del tuo lavoro. Una volta migliorata la struttura della narrazione, mantenendo questa stessa particolare interpretazione del tema, questo testo secondo me resterà una perla, complimenti

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