Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
- Emiliano Maramonte
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Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
«Imboscata!» urlò qualcuno. I Charlie erano troppi e troppo aggressivi. La compagnia Bravo sarebbe stata spazzata via in un amen. Herbie sparò all'impazzata verso la vegetazione. Il nemico era invisibile. Crepitarono fucili dal nulla. Si beccò una pallottola in testa. Jimmy chiamò aiuto a squarciagola. Herbie morì in un'assolata mattina del 14 novembre 1965.
«Ho chiesto al generale Westmoreland che cosa gli servisse per far fronte a questa crescente aggressione. Me lo ha detto. E noi lo accontenteremo.»
Herbie scese dall'UH1 e si guardò intorno. La valle, il fiume, la collina. Tutto molto bello. Diede una manata a Jimmy e sorrise spavaldo. «Staneremo quelle pantegane.» Jimmy, il viso orgoglioso e bruciato dal sole, sghignazzò. «Fottuti musigialli.» Sputò ai suoi piedi la cicca che stava masticando rumorosamente. Herbie tirò su il fucile e lo imbracciò. Era pronto a dispensare morte.
«Rimarremo in Vietnam!»
«Hai paura, Jimmy?» gli chiese Herbie.
«Un po'» rispose lui dall'altra branda.
«Domani è il gran giorno.»
«Cazzo, sì.»
Restarono in silenzio nel rumore della notte selvaggia. Il campo base non si fermava mai.
«E se non tornassimo?» chiese Jimmy sospirando.
«Ce la faremo. Noi siamo l'America, dannazione!» esclamò Herbie.
«Non saremo mai sconfitti con la forza delle armi.»
Lyndon Johnson, 28 luglio 1965
«Ho chiesto al generale Westmoreland che cosa gli servisse per far fronte a questa crescente aggressione. Me lo ha detto. E noi lo accontenteremo.»
Herbie scese dall'UH1 e si guardò intorno. La valle, il fiume, la collina. Tutto molto bello. Diede una manata a Jimmy e sorrise spavaldo. «Staneremo quelle pantegane.» Jimmy, il viso orgoglioso e bruciato dal sole, sghignazzò. «Fottuti musigialli.» Sputò ai suoi piedi la cicca che stava masticando rumorosamente. Herbie tirò su il fucile e lo imbracciò. Era pronto a dispensare morte.
«Rimarremo in Vietnam!»
«Hai paura, Jimmy?» gli chiese Herbie.
«Un po'» rispose lui dall'altra branda.
«Domani è il gran giorno.»
«Cazzo, sì.»
Restarono in silenzio nel rumore della notte selvaggia. Il campo base non si fermava mai.
«E se non tornassimo?» chiese Jimmy sospirando.
«Ce la faremo. Noi siamo l'America, dannazione!» esclamò Herbie.
«Non saremo mai sconfitti con la forza delle armi.»
Lyndon Johnson, 28 luglio 1965
- eleonora.rossetti
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano! Tutto ok con i parametri, buona Summer Short Edition anche a te!
Uccidi scrivendo.
- Massimo Tivoli
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, ti rileggo con molto piacere. Il tuo è il terzo racconto che leggo... forse, faccio male a sbilanciarmi, ma sento odore di podio. Come al solito, la tua scrittura è attenta e precisa; pulita, chiara e, allo stesso tempo, interessante. Mi è piaciuta la scelta di riallacciarti a un evento storico per scrivere il racconto. Non sapevo del comunicato alla nazione in cui l’allora presidente americano pronunciò le ultime parole famose, visto poi l’epilogo della guerra nel Vietnam. Il tema c’è tutto ed è implementato in modo interessante. Grazie per avermi fatto conoscere questa pagina di storia. In così poche battute non era facile, ma tu ci sei riuscito.
- Emiliano Maramonte
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Massimo, ben (ri)trovato.
Grazie per le belle parole. Troppo buono.
Mi inquieta e mi affascina la vicenda della guerra in Vietnam: è un episodio della storia americana e mondiale insensato e terrificante. Sono stati mandati al macello centinaia di migliaia di ragazzi, di soldati innocenti... per nessun motivo. Ho cercato di far emergere tutto questo.
Grazie ancora.
Grazie per le belle parole. Troppo buono.
Mi inquieta e mi affascina la vicenda della guerra in Vietnam: è un episodio della storia americana e mondiale insensato e terrificante. Sono stati mandati al macello centinaia di migliaia di ragazzi, di soldati innocenti... per nessun motivo. Ho cercato di far emergere tutto questo.
Grazie ancora.
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Il tuo racconto si rifà alla Sporca Guerra. Le ultime parole famose sono di Nixon e risuonano macabre: Herbie non ce l’ha fatta. Mi è piaciuta questa personificazione dei molti soldati che hanno creduto al destino di superiorità USA, e invece hanno perso. Complimenti per la costruzione del racconto: sei partito dalla fine e poi hai messo il flashback in maniera efficace. Per me, leggerti è stato un piacere e un insegnamento.
- Emiliano Maramonte
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Grazie Alexandra per le belle parole!
Preciso, come scritto nel testo, che il discorso è di Lyndon Johnson, ma la sostanza non cambia.
Grazie ancora!
Preciso, come scritto nel testo, che il discorso è di Lyndon Johnson, ma la sostanza non cambia.
Grazie ancora!
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- Messaggi: 78
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Caro Emiliano, buonasera. E’ la seconda volta che ti leggo ed è sempre un piacere. Questo è un racconto lodevole perché, in così poco spazio a disposizione, riassume un’intera (drammatica) pagina di storia e ne restituisce i tanti risvolti malati. Quindi complimenti per la grande capacità di sintesi e per avere centrato perfettamente il tema.
A livello narrativo ho trovato particolarmente azzeccata l’idea di anticipare all’inizio la morte di Herbie, sorpassando una piatta narrazione cronologica. Mi è restato comunque il senso di una narrazione leggermente didascalica (forse proprio a causa della divisione in tante didascalie). Affrontare una materia così ampia, anche temporalmente, in poche righe non è semplice e forse il racconto ne risente leggermente: ho avuto un pochino la sensazione della narrazione inscatolata a forza in un contenitore.
Per quello che è il mio gusto personale (e davvero solo mio) il racconto non mi ha emotivamente coinvolto fino in fondo. Forse il tema è stato trattato (ed abusato) da tanti film che lo hanno analizzato da moltissime angolature (ed in ogni caso la tua è originale). E ripeto: questo è un gusto personale che davvero non inficia la qualità del lavoro, per cui ti faccio i complimenti!
A livello narrativo ho trovato particolarmente azzeccata l’idea di anticipare all’inizio la morte di Herbie, sorpassando una piatta narrazione cronologica. Mi è restato comunque il senso di una narrazione leggermente didascalica (forse proprio a causa della divisione in tante didascalie). Affrontare una materia così ampia, anche temporalmente, in poche righe non è semplice e forse il racconto ne risente leggermente: ho avuto un pochino la sensazione della narrazione inscatolata a forza in un contenitore.
Per quello che è il mio gusto personale (e davvero solo mio) il racconto non mi ha emotivamente coinvolto fino in fondo. Forse il tema è stato trattato (ed abusato) da tanti film che lo hanno analizzato da moltissime angolature (ed in ogni caso la tua è originale). E ripeto: questo è un gusto personale che davvero non inficia la qualità del lavoro, per cui ti faccio i complimenti!
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao,
Molto bella l'idea, un po' meno, la citazione del discorso che serve da "ulterione spiegone" per incastonare il racconto all'interno del tema anche per il lettore più distratto. Questa però è una mia tara personale, non ho mai apprezzato citazioni/introduzioni o simili di contorno a racconti così brevi (non parliamo poi nei brevissimi).
La prima parte l'ho trovata poco equilibrata. Sembra quasi che tu non sia riuscito a decidere se fare un pezzo che mirasse all'empatia o alla cronaca asettica.
Ho apprezzato molto la struttura con la fine all'inizio
Molto bella l'idea, un po' meno, la citazione del discorso che serve da "ulterione spiegone" per incastonare il racconto all'interno del tema anche per il lettore più distratto. Questa però è una mia tara personale, non ho mai apprezzato citazioni/introduzioni o simili di contorno a racconti così brevi (non parliamo poi nei brevissimi).
La prima parte l'ho trovata poco equilibrata. Sembra quasi che tu non sia riuscito a decidere se fare un pezzo che mirasse all'empatia o alla cronaca asettica.
Ho apprezzato molto la struttura con la fine all'inizio
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ben ritrovato, Emiliano, e piacere di leggere il tuo racconto.
Il racconto si lascia leggere con piacere, paga lo scotto però del fatto che il tema è stato molto usato quindi ha un potere “straniante” più limitato - il che è un grande peccato, perché le dinamiche con cui i paesi occidentali entrano in guerra tendono ad essere tutte piuttosto simili e disgustose.
Interessante che il Presidente Lyndon Johnson parlasse di aggressione riferendosi ai vietnamiti, come se non fossero loro le truppe di aggressione. Ti ringrazio di avermi dati questi dettagli che conoscevo solo in parte.
Bella prova e buon contest!
Il racconto si lascia leggere con piacere, paga lo scotto però del fatto che il tema è stato molto usato quindi ha un potere “straniante” più limitato - il che è un grande peccato, perché le dinamiche con cui i paesi occidentali entrano in guerra tendono ad essere tutte piuttosto simili e disgustose.
Interessante che il Presidente Lyndon Johnson parlasse di aggressione riferendosi ai vietnamiti, come se non fossero loro le truppe di aggressione. Ti ringrazio di avermi dati questi dettagli che conoscevo solo in parte.
Bella prova e buon contest!
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao, Emiliano.
Dunque, di solito apprezzo particolarmente le strutture narrative non lineari, ma in questo caso temo che il poco spazio ti abbia giocato un brutto scherzo. Mi spiego, le narrazioni non lineari necessitano di periodi di almeno qualche riga per poter davvero essere efficaci, in modo che il lettore li segua e faccia solo in un secondo momento determinati collegamenti, In questo caso, il poco spazio a disposizione ha ridotto l'efficacia di questo strumento e il tutto ha finito per essere confuso, anche a scapito dello stile molto efficace. La storia, di per sé, non è proprio originalissima, ma è interessante.
A presto!
Dunque, di solito apprezzo particolarmente le strutture narrative non lineari, ma in questo caso temo che il poco spazio ti abbia giocato un brutto scherzo. Mi spiego, le narrazioni non lineari necessitano di periodi di almeno qualche riga per poter davvero essere efficaci, in modo che il lettore li segua e faccia solo in un secondo momento determinati collegamenti, In questo caso, il poco spazio a disposizione ha ridotto l'efficacia di questo strumento e il tutto ha finito per essere confuso, anche a scapito dello stile molto efficace. La storia, di per sé, non è proprio originalissima, ma è interessante.
A presto!
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano,
piacere di leggerti. Non volermene, ma il tuo racconto per quanto ben scritto non è riuscito a coinvolgermi per via del tema. So che è una considerazione del tutto soggettiva e opinabile, ma trovo che la guerra del Vietnam sia un argomento che è stato talmente utilizzato da essere ormai un po' inflazionato. Dal punto di vista della costruzione del racconto sei riuscito a gestire una struttura non lineare in pochissimi caratteri, e questo è un punto a tuo favore, anche se un poco di spazio in più ti avrebbe forse aiutato a smussare alcuni passaggi.
piacere di leggerti. Non volermene, ma il tuo racconto per quanto ben scritto non è riuscito a coinvolgermi per via del tema. So che è una considerazione del tutto soggettiva e opinabile, ma trovo che la guerra del Vietnam sia un argomento che è stato talmente utilizzato da essere ormai un po' inflazionato. Dal punto di vista della costruzione del racconto sei riuscito a gestire una struttura non lineare in pochissimi caratteri, e questo è un punto a tuo favore, anche se un poco di spazio in più ti avrebbe forse aiutato a smussare alcuni passaggi.
Andrea Pozzali
- roberto.masini
- Messaggi: 408
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao, Emiliano.
Il Vietnam è un tema trito e ritrito ma lo è forse per chi era adolescente a quell'epoca. Gli studenti italiani che arrivano alla seconda guerra mondiale nel studio della storia, (fino a quando questa materia avrà dignità culturale!) poco sanno di quella immane tragedia. Forse li aiuta solo Forrest Gump! Il tuo racconto storico mi è piaciuto anche,o forse soprattutto, con il suo flashback che ha reso la situazione di una superiorità militare che non è valsa assolutamente a nulla se non a ridiscutere i propri ideali.
Il Vietnam è un tema trito e ritrito ma lo è forse per chi era adolescente a quell'epoca. Gli studenti italiani che arrivano alla seconda guerra mondiale nel studio della storia, (fino a quando questa materia avrà dignità culturale!) poco sanno di quella immane tragedia. Forse li aiuta solo Forrest Gump! Il tuo racconto storico mi è piaciuto anche,o forse soprattutto, con il suo flashback che ha reso la situazione di una superiorità militare che non è valsa assolutamente a nulla se non a ridiscutere i propri ideali.
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano.
Guarda un po' che mi combini? Un racconto storico, niente meno. Non l'ho capito fino alla fine, ma così è. Tema tirato dentro alla fine, ma in maniera corretta. L'idea mi piace, è forte e ormai è tanto tempo che non si parla più delle guerre disgraziate degli Stati Uniti in giro per il mondo, forse perché hanno trovato il modo di farne di anche più disgraziate. L'esecuzione dell'idea non era facile. Come racchiudere tutto ciò che è stato il Vietnam, non era possibile, e infatti non ci sei riuscito. Forse per scelta ti sei focalizzato su un aspetto, il punto di vista degli statunitensi che lì hanno combattuto e che spesso non ne sono tornati. Nel totale non mi dispiace affatto.
Guarda un po' che mi combini? Un racconto storico, niente meno. Non l'ho capito fino alla fine, ma così è. Tema tirato dentro alla fine, ma in maniera corretta. L'idea mi piace, è forte e ormai è tanto tempo che non si parla più delle guerre disgraziate degli Stati Uniti in giro per il mondo, forse perché hanno trovato il modo di farne di anche più disgraziate. L'esecuzione dell'idea non era facile. Come racchiudere tutto ciò che è stato il Vietnam, non era possibile, e infatti non ci sei riuscito. Forse per scelta ti sei focalizzato su un aspetto, il punto di vista degli statunitensi che lì hanno combattuto e che spesso non ne sono tornati. Nel totale non mi dispiace affatto.
- Emiliano Maramonte
- Messaggi: 1259
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Grazie a tutti per i sempre preziosi commenti e consigli. A ogni edizione a cui partecipo cresco un po' di più e imparo. Non si finisce mai di farlo.
In bocca al lupo a tutti!
Emiliano
In bocca al lupo a tutti!
Emiliano
- Gabriele Dolzadelli
- Messaggi: 374
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano.
Il tuo è sicuramente un pezzo ben scritto ma ho fatto un po' fatica a capire dove volesse focalizzarsi il tutto. Volevi porre l'attenzione su come gli eventi non siano andati come previsto (e quindi toccare il paletto della traccia) oppure sensibilizzare il lettore coinvolgendolo emotivamente con la morte del giovane soldato? Perché se il primo obiettivo l'hai raggiunto, con il secondo, a mio avviso, non ce l'hai fatta appieno. Almeno, questo è accaduto con me. Lo spazio era poco e di certo non era semplice, ma non ho empatizzato con i protagonisti, facendomelo vivere in maniera un po' piatta. Forse, se la vicenda si fosse concentrata solo su loro, evidenziando il pensiero patriottico attraverso i dialoghi, sarebbe stato più incisivo. A rileggerci.
Il tuo è sicuramente un pezzo ben scritto ma ho fatto un po' fatica a capire dove volesse focalizzarsi il tutto. Volevi porre l'attenzione su come gli eventi non siano andati come previsto (e quindi toccare il paletto della traccia) oppure sensibilizzare il lettore coinvolgendolo emotivamente con la morte del giovane soldato? Perché se il primo obiettivo l'hai raggiunto, con il secondo, a mio avviso, non ce l'hai fatta appieno. Almeno, questo è accaduto con me. Lo spazio era poco e di certo non era semplice, ma non ho empatizzato con i protagonisti, facendomelo vivere in maniera un po' piatta. Forse, se la vicenda si fosse concentrata solo su loro, evidenziando il pensiero patriottico attraverso i dialoghi, sarebbe stato più incisivo. A rileggerci.
- Massimo Tivoli
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Confermo il mio commento precedente che riporterò nel thread della finale. Buona Edition!
- maurizio.ferrero
- Messaggi: 529
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano,
Scrittura precisa e pulita, per un racconto che tratta un tema già affrontato da molti, ma nella sua brevità lo riesce a fare molto bene. L'ultima frase famosa, a noi che ben conosciamo l'esito della guerra in Vietnam, lascia un mezzo sorriso amaro (e personalmente mi suscita anche un senso di derisione per gli americani, sempre così sicuri e spavaldi). Le immagini che hai tratteggiato sono molto vivide, anche se sanno un po' di stereotipo. Ma forse è meglio così: tratteggiare gli americani con degli stereotipi è forse il metodo migliore per riuscire a ironizzare sulle sorti della più grande sconfitta che abbiano mai subito.
Scrittura precisa e pulita, per un racconto che tratta un tema già affrontato da molti, ma nella sua brevità lo riesce a fare molto bene. L'ultima frase famosa, a noi che ben conosciamo l'esito della guerra in Vietnam, lascia un mezzo sorriso amaro (e personalmente mi suscita anche un senso di derisione per gli americani, sempre così sicuri e spavaldi). Le immagini che hai tratteggiato sono molto vivide, anche se sanno un po' di stereotipo. Ma forse è meglio così: tratteggiare gli americani con degli stereotipi è forse il metodo migliore per riuscire a ironizzare sulle sorti della più grande sconfitta che abbiano mai subito.
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, complimenti! Grande stile la tua scrittura: consapevole, diretta, pulita. Bella l’idea di ribadire le ultime parole famose alla fine del racconto: il focus sui soldati semplici ci inchioda alla realtà ostile vissuta dai ragazzi chiamato alle armi, mentre l’altisonante concetto di Johnson ci allontana dalla verità per trasportarci nella bieca e cinica visione politica che parla di numeri sacrificabili, non di vite umane.
- Laura Cazzari
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Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, quello che ho molto apprezzato del tuo racconto è l’inizio. Ho trovato davvero originale il fatto che la tua storia parta dal fondo e poi man mano ci sveli come si è arrivati a quel punto. Anche il tema direi che è centrato. L’unica osservazione che mi sento di farti riguarda la seconda e la terza parte. Le ho trovate un po’ troppo frammentate e non hanno spiegato appieno qual era il piano per vincere.
Laura Cazzari
Re: Con la forza delle armi di Emiliano Maramonte
Ho molto apprezzato la strategia di fondo, cosa che ha anche aumentato (e non di poco) la difficoltà del racconto. Però questi soldati che parlano citando pantegane e quant'altro mi sono sembrati un po' salgariani (termini slegati dal contesto narrato, in parole povere) e questo unito alla, per forza di cose, grande messe di romanzi e film sul Vietnam che ci sono stati inculcati negli ultimi quarant'anni non mi ha permesso di empatizzare con il tutto perché, parere mio, è come se tu te ne sia tenuto distante. Per come la vedo, dovevi evitare periodi lunghi e concentrarti su lampi sparsi, cattivi, violenti, accecanti immaginando di fornire le tessere di un puzzle di 1000 pezzi quando invece hai mirato più in basso dandone al lettore quattro o cinque.
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