Gruppo Vortiga
Gruppo Vortiga
Questo è il gruppo Vortiga de La (Mini) Sfida a BranCaloniA.
I concorrenti di questo gruppo dovranno leggere, commentare e classificare i racconti del gruppo Plutonia e saranno giudicati da i concorrenti del gruppo Tarantasia.
Il migliore di questo gruppo andrà in finale.
Vediamo i racconti ammessi:
Fratelli, di Cristiano Saccoccia consegnato il 17 aprile alle 11:31Ritirato
Fine del viaggio, di Invernomuto consegnato il 18 aprile alle 20 13:44
Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese consegnato il 18 aprile alle 21:01
Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti consegnato il 19 aprile alle 16:27
Biancalonia!, di Briggs41 consegnato il 19 aprile alle 19:15 Eliminato
Menodio, di Davide Di Tullio consegnato il 19 aprile alle 20:27
GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi consegnato il 19 aprile alle 22:54
All'inseguimento del nano con la pietra verde., di cercatore79 consegnato il 19 aprile alle 23:31 Eliminato
Una notte da rospetto, di AnDrITomma consegnato il 19 aprile alle 23:46
Avete tempo fino alle 23.59 di domenica 26 aprile per commentare i racconti del gruppo Plutonia
Chi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Vi avverto che saremo fiscali e non accetteremo classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradiamo essere avvertiti, sapete come trovare i moderatori. Vi ricordiamo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.
I racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a Spartaco.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo .
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri thread.
BUONA SFIDA A TUTTI!
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Il migliore di questo gruppo andrà in finale.
Vediamo i racconti ammessi:
Fratelli, di Cristiano Saccoccia consegnato il 17 aprile alle 11:31Ritirato
Fine del viaggio, di Invernomuto consegnato il 18 aprile alle 20 13:44
Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese consegnato il 18 aprile alle 21:01
Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti consegnato il 19 aprile alle 16:27
Biancalonia!, di Briggs41 consegnato il 19 aprile alle 19:15 Eliminato
Menodio, di Davide Di Tullio consegnato il 19 aprile alle 20:27
GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi consegnato il 19 aprile alle 22:54
All'inseguimento del nano con la pietra verde., di cercatore79 consegnato il 19 aprile alle 23:31 Eliminato
Una notte da rospetto, di AnDrITomma consegnato il 19 aprile alle 23:46
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I racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a Spartaco.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo .
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BUONA SFIDA A TUTTI!
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- Messaggi: 13
Re: Gruppo Vortiga
Classifica:
1) Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
2) Fine del viaggio, di Invernomuto
3) Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
4) Menodio, di Davide Di Tullio
5) GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi
6) Una notte da rospetto, di AnDrITomma
7) All'inseguimento del nano con la pietra verde, di cercatore79
8) Biancalonia!, di Briggs41
9) Fratelli, di Cristiano Saccoccia
Commenti:
Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
SPASSOSO
Racconto davvero buono, con una protagonista che crea empatia e un bel ribaltamento di fronte. L’orco filosofo è un’idea vincente, ne avrei voluto di più, l’interazione tra i due fa impennare la narrazione.
Lo stile scorre fluido e si arriva in fondo tutto di un fiato, due cose che per conto mio fan guadagnare punti. Mi ha divertito molto.
Fine del viaggio, di Invernomuto
AMARO
Proprio un bel racconto, ma mi ha lasciato un groppo in gola. L’elemento di mistero (la testa di Protestone) che trova spiegazione alla fine rende il protagonista ancora più tragico. C’è buon pathos, tensione crescente, una fine coerente con la caratterizzazione dei personaggi. A volerci trovare un difetto, forse un po’ troppo serio per il mondo di Brancalonia
Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
SFOCATO
L’idea è bella e lo stile funziona, purtroppo però ho trovato fuori fuoco il flusso della narrazione. La partita a carte, perno della vicenda, viene riassunta, lasciando spazio a situazioni a mio parere poco rilevanti. Di conseguenza Il colpo di scena del moscone risulta affrettato, e i suoi effetti occupano poco più di una riga.
Menodio, di Davide Di Tullio
SAGACE
Molto piacevole, caratterizza davvero bene il mulo dandogli una pacatezza tagliente che mi ha ricordato il Loyd il Maggiordomo (è un gran complimento, chi lo conosce lo sà). Lo stile scorre senza inceppi, e ciò mi piace molto. Forse Il racconto soffre un po’ di mancanza d’azione, che rallenta il ritmo.
GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi
CLASSICO
Nel complesso il racconto funziona, anche se l’idea usata per il ribaltamento è un po’ abusata. Goffredo ha una buona caratterizzazione, lo stesso la strega, ma entrambi sono molto canonici. In generale il racconto suona classico, ma ne paga in originalità. Lo stile abbastanza fluido inciampa a volte in informazioni cacciate dentro a forza.
Una notte da rospetto, di AnDrITomma
INTERROTTO
Lo stile è buono e scorrevole, ma Il racconto predispone e predispone senza arrivare alla meta promessa. Anche quando sembra raggiungere finalmente un climax la narrazione sterza bruscamente resettando le carte in tavola. Mi è rimasta un’impressione spuria, come se avessi letto solo metà storia.
All'inseguimento del nano con la pietra verde, di cercatore79
INSPIEGABILE
Il racconto mi ha lasciato a bocca asciutta. Ho apprezzato il precipitare della vicenda e il progressivo crescere della tensione, ma temo di non aver capito la risoluzione. L’espediente del Licantropo, che da bluff diventa reale, non ha una vera spiegazione (oppure sono io a non averla capita). Lo stile sfrutta troppo i dialoghi per le spiegazioni, rendendoli poco naturali.
Biancalonia!, di Briggs41
ININTERROTTO
Procede senza mai andare a capo. Un lunghissimo flusso narrativo che non presenta pause. La vicenda parte dilatatissima e viene via via più contratta mano a mano che finisce lo spazio. Lungo la strada si perdono quindi particolari, caratterizzazioni e ritmo, in una trama che necessitava di più caratteri.
Fratelli, di Cristiano Saccoccia
CONFUSO
Il punto di vista entra ed esce dai pensieri del protagonista, e ciò ingarbuglia abbastanza la narrazione. Prosa, versi, costruzioni di frase non convenzionali. Il tono cambia senza preavviso con un effetto spiazzante, complice anche un ritmo molto sostenuto che avrebbe richiesto uno stile più chiaro.
1) Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
2) Fine del viaggio, di Invernomuto
3) Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
4) Menodio, di Davide Di Tullio
5) GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi
6) Una notte da rospetto, di AnDrITomma
7) All'inseguimento del nano con la pietra verde, di cercatore79
8) Biancalonia!, di Briggs41
9) Fratelli, di Cristiano Saccoccia
Commenti:
Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
SPASSOSO
Racconto davvero buono, con una protagonista che crea empatia e un bel ribaltamento di fronte. L’orco filosofo è un’idea vincente, ne avrei voluto di più, l’interazione tra i due fa impennare la narrazione.
Lo stile scorre fluido e si arriva in fondo tutto di un fiato, due cose che per conto mio fan guadagnare punti. Mi ha divertito molto.
Fine del viaggio, di Invernomuto
AMARO
Proprio un bel racconto, ma mi ha lasciato un groppo in gola. L’elemento di mistero (la testa di Protestone) che trova spiegazione alla fine rende il protagonista ancora più tragico. C’è buon pathos, tensione crescente, una fine coerente con la caratterizzazione dei personaggi. A volerci trovare un difetto, forse un po’ troppo serio per il mondo di Brancalonia
Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
SFOCATO
L’idea è bella e lo stile funziona, purtroppo però ho trovato fuori fuoco il flusso della narrazione. La partita a carte, perno della vicenda, viene riassunta, lasciando spazio a situazioni a mio parere poco rilevanti. Di conseguenza Il colpo di scena del moscone risulta affrettato, e i suoi effetti occupano poco più di una riga.
Menodio, di Davide Di Tullio
SAGACE
Molto piacevole, caratterizza davvero bene il mulo dandogli una pacatezza tagliente che mi ha ricordato il Loyd il Maggiordomo (è un gran complimento, chi lo conosce lo sà). Lo stile scorre senza inceppi, e ciò mi piace molto. Forse Il racconto soffre un po’ di mancanza d’azione, che rallenta il ritmo.
GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi
CLASSICO
Nel complesso il racconto funziona, anche se l’idea usata per il ribaltamento è un po’ abusata. Goffredo ha una buona caratterizzazione, lo stesso la strega, ma entrambi sono molto canonici. In generale il racconto suona classico, ma ne paga in originalità. Lo stile abbastanza fluido inciampa a volte in informazioni cacciate dentro a forza.
Una notte da rospetto, di AnDrITomma
INTERROTTO
Lo stile è buono e scorrevole, ma Il racconto predispone e predispone senza arrivare alla meta promessa. Anche quando sembra raggiungere finalmente un climax la narrazione sterza bruscamente resettando le carte in tavola. Mi è rimasta un’impressione spuria, come se avessi letto solo metà storia.
All'inseguimento del nano con la pietra verde, di cercatore79
INSPIEGABILE
Il racconto mi ha lasciato a bocca asciutta. Ho apprezzato il precipitare della vicenda e il progressivo crescere della tensione, ma temo di non aver capito la risoluzione. L’espediente del Licantropo, che da bluff diventa reale, non ha una vera spiegazione (oppure sono io a non averla capita). Lo stile sfrutta troppo i dialoghi per le spiegazioni, rendendoli poco naturali.
Biancalonia!, di Briggs41
ININTERROTTO
Procede senza mai andare a capo. Un lunghissimo flusso narrativo che non presenta pause. La vicenda parte dilatatissima e viene via via più contratta mano a mano che finisce lo spazio. Lungo la strada si perdono quindi particolari, caratterizzazioni e ritmo, in una trama che necessitava di più caratteri.
Fratelli, di Cristiano Saccoccia
CONFUSO
Il punto di vista entra ed esce dai pensieri del protagonista, e ciò ingarbuglia abbastanza la narrazione. Prosa, versi, costruzioni di frase non convenzionali. Il tono cambia senza preavviso con un effetto spiazzante, complice anche un ritmo molto sostenuto che avrebbe richiesto uno stile più chiaro.
- Diobrando900
- Messaggi: 12
Re: Gruppo Vortiga
Salve a tutti.
Ecco la mia classifica:
1. Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
2. Fine del viaggio, di Invernomuto
3. Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
4. Fratelli, di Cristiano Saccoccia
5. Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera, di Wladimiro Borchi
6. Menodio, di Davide Di Tullio
7. Biancalonia, di Briggs41
8. All'inseguimento del nano con la pietra verde, di cercatore79
9. Una notte da rospetto, di AnDrITomma
Commenti
Tutti i racconti mi hanno lasciato qualcosa, e di questo sono grato a tutti gli scrittori.
Scalogna e lo Magno Filosofante : Un orco filosofo è già un'idea geniale, se ci si aggiunge anche che l'illuminazione gli viene in maniera "atipica", siamo di fronte a qualcosa di ottimo! Il tutto in perfetto stile Brancalonia.
Fine del viaggio : Chi non ha mai perso la testa almeno una volta nella vita? Racconto surreale e crudo, a tratti grottesco e a tratti comico. Una degna fine per un guerriero del calibro di Zappa&Spada.
Una notte d’Inferno : Una partita a carte degna di Trinità! E, si sa, quando metti in palio certe poste con certa gente, la faccenda si fa interessante.
Fratelli : Amo profondamente Il Morgante di Luigi Pulci, e questo racconto esprime perfettamente l'universo granguignolesco nel quale Brancalonia si evolve.
Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera : I canoni più classici del poema epico cavalleresco, ribaltati completamente. Un racconto che rimane a sua volta un classico, ma ben narrato.
Menodio : Alzi la mano chi ha pensato a Ciuchino di Shrek (come me). Un racconto semplice e divertente, con malintesi e (forse) magia.
Biancalonia : Questo è forse il racconto che più si avvicina a un'avventura in stile Armata Brancaleone, nonostante gli manchi un po' di scorrevolezza. Tante belle idee, da non buttare via.
All'inseguimento del nano con la pietra verde : Dialoghi incalzanti, ma con troppe spiegazioni che spezzano un po' l'azione. La trovata del finto (ma non troppo) licantropo è a mio avviso efficace.
Una notte da rospetto : Il racconto scorre bene, ma è come se mancasse una parte della vicenda. Avrei voluto uno sviluppo maggiore, perché i personaggi funzionavano bene.
Di nuovo bravi, a tutti voi!
Incoraggio tutti a continuare a scrivere ancora e ancora, rendiamo grandi queste sporche, truculente, strampalate storie.
Ecco la mia classifica:
1. Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
2. Fine del viaggio, di Invernomuto
3. Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
4. Fratelli, di Cristiano Saccoccia
5. Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera, di Wladimiro Borchi
6. Menodio, di Davide Di Tullio
7. Biancalonia, di Briggs41
8. All'inseguimento del nano con la pietra verde, di cercatore79
9. Una notte da rospetto, di AnDrITomma
Commenti
Tutti i racconti mi hanno lasciato qualcosa, e di questo sono grato a tutti gli scrittori.
Scalogna e lo Magno Filosofante : Un orco filosofo è già un'idea geniale, se ci si aggiunge anche che l'illuminazione gli viene in maniera "atipica", siamo di fronte a qualcosa di ottimo! Il tutto in perfetto stile Brancalonia.
Fine del viaggio : Chi non ha mai perso la testa almeno una volta nella vita? Racconto surreale e crudo, a tratti grottesco e a tratti comico. Una degna fine per un guerriero del calibro di Zappa&Spada.
Una notte d’Inferno : Una partita a carte degna di Trinità! E, si sa, quando metti in palio certe poste con certa gente, la faccenda si fa interessante.
Fratelli : Amo profondamente Il Morgante di Luigi Pulci, e questo racconto esprime perfettamente l'universo granguignolesco nel quale Brancalonia si evolve.
Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera : I canoni più classici del poema epico cavalleresco, ribaltati completamente. Un racconto che rimane a sua volta un classico, ma ben narrato.
Menodio : Alzi la mano chi ha pensato a Ciuchino di Shrek (come me). Un racconto semplice e divertente, con malintesi e (forse) magia.
Biancalonia : Questo è forse il racconto che più si avvicina a un'avventura in stile Armata Brancaleone, nonostante gli manchi un po' di scorrevolezza. Tante belle idee, da non buttare via.
All'inseguimento del nano con la pietra verde : Dialoghi incalzanti, ma con troppe spiegazioni che spezzano un po' l'azione. La trovata del finto (ma non troppo) licantropo è a mio avviso efficace.
Una notte da rospetto : Il racconto scorre bene, ma è come se mancasse una parte della vicenda. Avrei voluto uno sviluppo maggiore, perché i personaggi funzionavano bene.
Di nuovo bravi, a tutti voi!
Incoraggio tutti a continuare a scrivere ancora e ancora, rendiamo grandi queste sporche, truculente, strampalate storie.
- Laura Cazzari
- Messaggi: 266
Re: Gruppo Vortiga
Complimenti a tutti per la fantasia, è sempre dura fare una classifica.
Classifica
1. Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
2. Fine del viaggio, di Invernomuto
3. GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi
4. Menodio, di Davide Di Tullio
5. Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
6. Fratelli, di Cristiano Saccoccia
7. Biancalonia!, di Briggs41
8. All'inseguimento del nano con la pietra verde., di cercatore79
9. Una notte da rospetto, di AnDrITomma
Commenti
Fratelli, di Cristiano Saccoccia
Ciao Cristiano, mi piace che il tuo racconto faccia riferimento al poeta Pulci e ai suoi personaggi. In questo modo possiamo rispolverare un po’ della narrativa italiana. Sarebbe stato bello anche se fossi rimasto fedele alla storia originale, lasciando che Murgutte morisse dal ridere. La storia rispetta il tema degli spaghetti fantasy, ma ho avuto un po’ di problemi a seguire la narrazione. Inizi con una descrizione profonda dando un certo tenore al racconto per poi cambiare rotta. Inoltre, sarebbe stato un po’ più accattivante se fosse riuscito a creare un po’ di suspence.
Fine del viaggio, di Invernomuto
Ciao, comincio con il dirti che l’idea della testa mi è piaciuta moltissimo. È perfetta per il genere spaghetti fantasy e quando inizia a parlare è davvero wow. Come dal altronde aiuta a rendere il finale triste.
Per il resto è un racconto buono, avrei preferito qualche descrizione in meno e qualche dettaglio in più sulla storia. Alla fine, tutto è incentrato sul combattimento e sulla testa. Buoni spunti comunque.
Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
Ciao Roberto, è sempre bello leggere di un una sana rissa da taverna. La parte “spaghetti” è sicuramente presente e la “cazzonaggine” non manca, ma ho trovato la narrazione un po’ meccanica o forse sono solo io che ho avuto un po’ di difficoltà a seguire la storia e ho dovuto rileggere diversi passaggi.
Poi la parte dei soldi secondo me è un piccolo buco narrativo, perché l’oste, vedendo che Malacoda vince sempre suggerisce al protagonista di “impegnare i suoi averi” quando poteva semplicemente prenderli lui per saldare il debito?
Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
Ciao Agostino, sono felice di rileggerti. Innanzitutto, mi piace il titolo che hai scelto con il riferimento a Harry Potter, poi sono rimasta estasiata per l’uso di “Poffare”. La tua scrittura è scorrevole e la storia è degna di uno spaghetti fantasy. Non ho solo afferrato il finale, me lo spieghi? Per il resto ottimo lavoro. Niente da segnalare.
Biancalonia!, di Briggs41
Ciao. Allora il tuo racconto messo così è davvero troppo fitto, non so è un espediente per recuperare caratteri, ma rende la lettura davvero difficoltosa. Ci sono delle buone idee, ma avresti dovuto dargli più ampio respiro. Per esempio togliendo la parte dell’acquisto del cavallo avresti avuto caratteri a sufficienza per il resto.
Occhio ai refusi “provo a montare in groppa”
Menodio, di Davide Di Tullio
Ciao Davide, il racconto è scorrevole e il mulo parlante è un personaggio davvero ben riuscito, come anche l’idea dei funghi allucinogeni. Il mulo mi ha ricordato un po’ Ciuchino di Shrek. Ho un po’ difficoltà a legare i funghi al demonio. Comunque la storia è carina, ma senza nessun guizzo. Con qualche allucinazione in più forse avrebbe avuto il suo perché.
GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi
Ciao Wladimiro, è un piacere rileggerti. Il tuo racconto scorre fluido ed è ben scritto. Lo stile dello spaghetti fantasy c’è, ma secondo me manca qualche guizzo in più. Il protagonista e la vecchia sono due ottimi personaggi e ben caratterizzati, ma la storia aveva bisogno di qualcosa di più. Comunque stilisticamente una buona prova.
All'inseguimento del nano con la pietra verde., di cercatore79
Ciao. Nel tuo racconto vedo un po’ poco del genere spaghetti fantasy. I personaggi che hai inserito mi piacciono e in così pochi caratteri sei riuscito a dare una caratterizzazione ad ognuno di loro, cosa non facile. Per quanto riguarda la storia devo dire che mi sono un po’ persa. Prima i gemelli, poi la pietra dell’intelligenza, poi l’alchimia poi il licantropo. Troppe informazioni inserite senza una spiegazione chiara.
Una notte da rospetto, di AnDrITomma
Ciao, come ha già notato chi ha commentato prima di me la storia ha un buon ritmo narrativo, ma sbanda sul finale brusco e non in linea con il resto del racconto. Con il finale che hai scelto sembra solo una persona che sogna di rubare in una casa e si addormenta, la storia avrebbe potuto avere un po’ di carattere in più con un finale adeguato. Poi, ma ammetto che, è solo un mio parare personale, è poco credibile che un signore nobile incontri un viandante personalmente.
Classifica
1. Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
2. Fine del viaggio, di Invernomuto
3. GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi
4. Menodio, di Davide Di Tullio
5. Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
6. Fratelli, di Cristiano Saccoccia
7. Biancalonia!, di Briggs41
8. All'inseguimento del nano con la pietra verde., di cercatore79
9. Una notte da rospetto, di AnDrITomma
Commenti
Fratelli, di Cristiano Saccoccia
Ciao Cristiano, mi piace che il tuo racconto faccia riferimento al poeta Pulci e ai suoi personaggi. In questo modo possiamo rispolverare un po’ della narrativa italiana. Sarebbe stato bello anche se fossi rimasto fedele alla storia originale, lasciando che Murgutte morisse dal ridere. La storia rispetta il tema degli spaghetti fantasy, ma ho avuto un po’ di problemi a seguire la narrazione. Inizi con una descrizione profonda dando un certo tenore al racconto per poi cambiare rotta. Inoltre, sarebbe stato un po’ più accattivante se fosse riuscito a creare un po’ di suspence.
Fine del viaggio, di Invernomuto
Ciao, comincio con il dirti che l’idea della testa mi è piaciuta moltissimo. È perfetta per il genere spaghetti fantasy e quando inizia a parlare è davvero wow. Come dal altronde aiuta a rendere il finale triste.
Per il resto è un racconto buono, avrei preferito qualche descrizione in meno e qualche dettaglio in più sulla storia. Alla fine, tutto è incentrato sul combattimento e sulla testa. Buoni spunti comunque.
Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese
Ciao Roberto, è sempre bello leggere di un una sana rissa da taverna. La parte “spaghetti” è sicuramente presente e la “cazzonaggine” non manca, ma ho trovato la narrazione un po’ meccanica o forse sono solo io che ho avuto un po’ di difficoltà a seguire la storia e ho dovuto rileggere diversi passaggi.
Poi la parte dei soldi secondo me è un piccolo buco narrativo, perché l’oste, vedendo che Malacoda vince sempre suggerisce al protagonista di “impegnare i suoi averi” quando poteva semplicemente prenderli lui per saldare il debito?
Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti
Ciao Agostino, sono felice di rileggerti. Innanzitutto, mi piace il titolo che hai scelto con il riferimento a Harry Potter, poi sono rimasta estasiata per l’uso di “Poffare”. La tua scrittura è scorrevole e la storia è degna di uno spaghetti fantasy. Non ho solo afferrato il finale, me lo spieghi? Per il resto ottimo lavoro. Niente da segnalare.
Biancalonia!, di Briggs41
Ciao. Allora il tuo racconto messo così è davvero troppo fitto, non so è un espediente per recuperare caratteri, ma rende la lettura davvero difficoltosa. Ci sono delle buone idee, ma avresti dovuto dargli più ampio respiro. Per esempio togliendo la parte dell’acquisto del cavallo avresti avuto caratteri a sufficienza per il resto.
Occhio ai refusi “provo a montare in groppa”
Menodio, di Davide Di Tullio
Ciao Davide, il racconto è scorrevole e il mulo parlante è un personaggio davvero ben riuscito, come anche l’idea dei funghi allucinogeni. Il mulo mi ha ricordato un po’ Ciuchino di Shrek. Ho un po’ difficoltà a legare i funghi al demonio. Comunque la storia è carina, ma senza nessun guizzo. Con qualche allucinazione in più forse avrebbe avuto il suo perché.
GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi
Ciao Wladimiro, è un piacere rileggerti. Il tuo racconto scorre fluido ed è ben scritto. Lo stile dello spaghetti fantasy c’è, ma secondo me manca qualche guizzo in più. Il protagonista e la vecchia sono due ottimi personaggi e ben caratterizzati, ma la storia aveva bisogno di qualcosa di più. Comunque stilisticamente una buona prova.
All'inseguimento del nano con la pietra verde., di cercatore79
Ciao. Nel tuo racconto vedo un po’ poco del genere spaghetti fantasy. I personaggi che hai inserito mi piacciono e in così pochi caratteri sei riuscito a dare una caratterizzazione ad ognuno di loro, cosa non facile. Per quanto riguarda la storia devo dire che mi sono un po’ persa. Prima i gemelli, poi la pietra dell’intelligenza, poi l’alchimia poi il licantropo. Troppe informazioni inserite senza una spiegazione chiara.
Una notte da rospetto, di AnDrITomma
Ciao, come ha già notato chi ha commentato prima di me la storia ha un buon ritmo narrativo, ma sbanda sul finale brusco e non in linea con il resto del racconto. Con il finale che hai scelto sembra solo una persona che sogna di rubare in una casa e si addormenta, la storia avrebbe potuto avere un po’ di carattere in più con un finale adeguato. Poi, ma ammetto che, è solo un mio parare personale, è poco credibile che un signore nobile incontri un viandante personalmente.
Laura Cazzari
Re: Gruppo Vortiga
Come sempre stillare la classifica non è per niente facile e sembra sempre di far torti.
Prima di tutto i miei complimenti penne di Brancalonia.
Poi ciò che ha deciso il Bigatto
1) Scalogna e lo magno filosofante.
2) Una notte d'inferno.
3) Fratelli.
4) Fine del viaggio.
5) Goffredo Bellapertica e la calda vilupera.
6) Menodio.
7) Una notte da rospetto.
8) Biancalonia.
9) All’ inseguimento del nano con la pietra verde.
Scalogno e lo magno filosofante
Ciao Agostino, ci ritroviamo prestissimo.
Un bel racconto, complimenti, simpatico ed originale.Sfrutti al meglio le battute a disposizione con una storia che si fa leggere molto volentieri, i personaggi sono quantomeno curiosi e la vicenda è intrigante.
E poi... il cimmero...
Una notte d'inferno
Ciao Roberto, mi pare sia la prima volta che ci incrociamo quindi piacere.
Il tuo è un racconto divertente, mi sono piaciute le caratterizzazioni dei personaggi e le loro descrizioni.
La trovata della mosca e della sua dieta fortunata è originale, forse un po' forzato il modo in cui avviene la rivelazione, quale giocatore mollerebbe le carte della mano decisiva? Anche le conseguenze di un eventuale sconfitta sono un po' traballanti, in un mondo di mascalzoni e di prodigi (mosche magiche) un semplice contratto mi pare deboluccio.
Fratelli
Ciao Cristiano, passi da giudice di girone a giudicato in un attimo, sempre guardarsi le spalle nel regno di Taglia.
Anche il tuo è un ottimo racconto, molto in stile viluperesco, non mi pare di riscontrare difetti, onestamente ti confesso che ti piazzo terzo solo perché i racconti che ti precedono mi hanno divertito un pizzico di più, non me ne volere.
Fine del viaggio
Ciao Invernomuto, piacere di leggerti.
Faccio anche a te i complimenti, un bel racconto anche il tuo, il più oscuro tra quelli in questo girone e che lascia dei dubbi non risolti, il Porco e Protestone, cosa sono? Demoni? Hanno subito un maleficio? Sono così per loro natura? Non lo scrivo perché reputo questo dubbio necessariamente un male, sono solo curioso.
Goffredo Bellapertica e la calda vilupera.
Ciao Wladimiro, piacere di leggerti nuovamente.
Ti faccio i miei complimenti, anche il tuo è un bel racconto che scorre fluido.
Goffredo è un bel personaggio, ben caratterizzato, ha un po' dell'eroe da comic saga, a tratti goffo e a tratti brillante.
Anche la vecchia è un bel tipino, stride un po' il fatto che con il carattere che si ritrova si lasci violare senza lasciare conseguenze apprezzabili a Goffredo, ma in fondo, come dice, è una debole anziana che non può sopraffarlo fisicamente.
Ci sono alcune informazioni ridondanti, Gioconda e sua “sorella” Gioiosa,forse volevi creare una sorta di effetto epicità?
Menodio
Ciao Davide, mi dispiace ma ti son toccato nuovamente come giudice.
Il tuo racconto scorre fluido e senza intoppi, purtroppo ho intuito praticamente subito dove stava andando a parare, mangia il funghetto e parla col somarello, un po' telefonato, svanisce la magia, è un difetto che mi è stato fatto notare anche nel mio racconto.
Una nota a parte, non un difetto ma una mia curiosità, citi l’abbazia di S. Galgano, perché non utilizzare la spada nella roccia? O mi confondo io con un’altra abbazia?
Una notte da rospetto
Ciao AnDrITomma, piacere di leggerti.
Fondamentalmente sono in linea con la critica che ha sollevato Pippo Abrami, sembra ci sia un infinito rimandare, compare il terribile capo dei razziatori, dovrebbe essere uno spietato brigante ma da asilo al protagonista. Compare la giovane figlia con tanto di incontro nelle stalle e se ne va mandandoci in bianco.
Parte la ruberia e lo sgammo di mezzafaccia ma è un sogno. Come lettore ci con rimasto un po' così.
Farei attenzione anche ad alcune descrizioni che inquinano l'atmosfera, ad esempio moquette alle pareti… in un palazzo magari mi aspetterei arazzi ma non moquette.
Biancalonia
Ciao Briggs41, piacere di leggerti.
Il tuo racconto è sicuramente interessante e denota gran dose un’inventiva, quello che secondo me è venuto a mancare è il dosaggio di quest'ultima. Racconti un sacco di cose in uno spazio molto ristretto e quindi è naturale che non riesce dare a tutte la cura necessaria per renderli al meglio. Molto interessanti i nomi e i titoli che attribuisci.
Potrebbe essere molto interessante ripensare il tutto sotto forma di chanson, alla Orlando furioso, senza limite di battute, impegnativo sicuramente ma, dello stile che hai utilizzato, credo che ne saresti capace.
All'inseguimento del nano con la pietra verde.
Ciao Cercatore79, piacere di leggerti.
Il tuo racconto ha un buon potenziale, alchimia, esperimenti “genetici", sbruffonaggine ed avidità.
Ci troviamo però di fronte al caso di un licantropo inconsapevole che oltre a scoprirlo proprio in quel momento, riesce pure a semi-trasformarsi senza luna e senza una spiegazione. Avresti potuto sfruttare la pietra verde, darle il potere di realizzare le parole di chi difende il suo padrone, o pensare a qualsiasi spiegazione, così com'è ha un buco di trama piuttosto importante.
Prima di tutto i miei complimenti penne di Brancalonia.
Poi ciò che ha deciso il Bigatto
1) Scalogna e lo magno filosofante.
2) Una notte d'inferno.
3) Fratelli.
4) Fine del viaggio.
5) Goffredo Bellapertica e la calda vilupera.
6) Menodio.
7) Una notte da rospetto.
8) Biancalonia.
9) All’ inseguimento del nano con la pietra verde.
Scalogno e lo magno filosofante
Ciao Agostino, ci ritroviamo prestissimo.
Un bel racconto, complimenti, simpatico ed originale.Sfrutti al meglio le battute a disposizione con una storia che si fa leggere molto volentieri, i personaggi sono quantomeno curiosi e la vicenda è intrigante.
E poi... il cimmero...
Una notte d'inferno
Ciao Roberto, mi pare sia la prima volta che ci incrociamo quindi piacere.
Il tuo è un racconto divertente, mi sono piaciute le caratterizzazioni dei personaggi e le loro descrizioni.
La trovata della mosca e della sua dieta fortunata è originale, forse un po' forzato il modo in cui avviene la rivelazione, quale giocatore mollerebbe le carte della mano decisiva? Anche le conseguenze di un eventuale sconfitta sono un po' traballanti, in un mondo di mascalzoni e di prodigi (mosche magiche) un semplice contratto mi pare deboluccio.
Fratelli
Ciao Cristiano, passi da giudice di girone a giudicato in un attimo, sempre guardarsi le spalle nel regno di Taglia.
Anche il tuo è un ottimo racconto, molto in stile viluperesco, non mi pare di riscontrare difetti, onestamente ti confesso che ti piazzo terzo solo perché i racconti che ti precedono mi hanno divertito un pizzico di più, non me ne volere.
Fine del viaggio
Ciao Invernomuto, piacere di leggerti.
Faccio anche a te i complimenti, un bel racconto anche il tuo, il più oscuro tra quelli in questo girone e che lascia dei dubbi non risolti, il Porco e Protestone, cosa sono? Demoni? Hanno subito un maleficio? Sono così per loro natura? Non lo scrivo perché reputo questo dubbio necessariamente un male, sono solo curioso.
Goffredo Bellapertica e la calda vilupera.
Ciao Wladimiro, piacere di leggerti nuovamente.
Ti faccio i miei complimenti, anche il tuo è un bel racconto che scorre fluido.
Goffredo è un bel personaggio, ben caratterizzato, ha un po' dell'eroe da comic saga, a tratti goffo e a tratti brillante.
Anche la vecchia è un bel tipino, stride un po' il fatto che con il carattere che si ritrova si lasci violare senza lasciare conseguenze apprezzabili a Goffredo, ma in fondo, come dice, è una debole anziana che non può sopraffarlo fisicamente.
Ci sono alcune informazioni ridondanti, Gioconda e sua “sorella” Gioiosa,forse volevi creare una sorta di effetto epicità?
Menodio
Ciao Davide, mi dispiace ma ti son toccato nuovamente come giudice.
Il tuo racconto scorre fluido e senza intoppi, purtroppo ho intuito praticamente subito dove stava andando a parare, mangia il funghetto e parla col somarello, un po' telefonato, svanisce la magia, è un difetto che mi è stato fatto notare anche nel mio racconto.
Una nota a parte, non un difetto ma una mia curiosità, citi l’abbazia di S. Galgano, perché non utilizzare la spada nella roccia? O mi confondo io con un’altra abbazia?
Una notte da rospetto
Ciao AnDrITomma, piacere di leggerti.
Fondamentalmente sono in linea con la critica che ha sollevato Pippo Abrami, sembra ci sia un infinito rimandare, compare il terribile capo dei razziatori, dovrebbe essere uno spietato brigante ma da asilo al protagonista. Compare la giovane figlia con tanto di incontro nelle stalle e se ne va mandandoci in bianco.
Parte la ruberia e lo sgammo di mezzafaccia ma è un sogno. Come lettore ci con rimasto un po' così.
Farei attenzione anche ad alcune descrizioni che inquinano l'atmosfera, ad esempio moquette alle pareti… in un palazzo magari mi aspetterei arazzi ma non moquette.
Biancalonia
Ciao Briggs41, piacere di leggerti.
Il tuo racconto è sicuramente interessante e denota gran dose un’inventiva, quello che secondo me è venuto a mancare è il dosaggio di quest'ultima. Racconti un sacco di cose in uno spazio molto ristretto e quindi è naturale che non riesce dare a tutte la cura necessaria per renderli al meglio. Molto interessanti i nomi e i titoli che attribuisci.
Potrebbe essere molto interessante ripensare il tutto sotto forma di chanson, alla Orlando furioso, senza limite di battute, impegnativo sicuramente ma, dello stile che hai utilizzato, credo che ne saresti capace.
All'inseguimento del nano con la pietra verde.
Ciao Cercatore79, piacere di leggerti.
Il tuo racconto ha un buon potenziale, alchimia, esperimenti “genetici", sbruffonaggine ed avidità.
Ci troviamo però di fronte al caso di un licantropo inconsapevole che oltre a scoprirlo proprio in quel momento, riesce pure a semi-trasformarsi senza luna e senza una spiegazione. Avresti potuto sfruttare la pietra verde, darle il potere di realizzare le parole di chi difende il suo padrone, o pensare a qualsiasi spiegazione, così com'è ha un buco di trama piuttosto importante.
La frase più pericolosa in assoluto è: Abbiamo sempre fatto così.
Re: Gruppo Vortiga
Ciao a tutti, essendoci un alto numero di nuovi partecipanti, vi invito a iscrivervi al gruppo facebook de La Sfida a… (https://www.facebook.com/groups/215238252346692).
Lì sono decisamente più reattivo rispetto al forum e posso rispondere in tempo reale ai vostri dubbi.
Nella vita reale mi chiamo Francesco Nucera.
Buon proseguimento!
Lì sono decisamente più reattivo rispetto al forum e posso rispondere in tempo reale ai vostri dubbi.
Nella vita reale mi chiamo Francesco Nucera.
Buon proseguimento!
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- Messaggi: 26
Re: Gruppo Vortiga
Eccomi siore e siori con la classificaaa: vinca il peggiore!
Comunque vada volevo ringraziare tutti era parecchio che non scrivevo e che non mi divertivo con queste facezie.
Ovviamente prendete tutte le osservazioni sui racconti col sorriso sulle labbra (bagnate di vino).
Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera
Scalogna e lo Magno Filosofante
Una Notte d’Inferno
Fratelli
Menodio
Fine del viaggio
Una notte da rospetto
Biancalona
All’inseguimento del nano con la Pietra verde
Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera
Titolo altisonante che per fortuna non indica uno stile troppo carico, anzi molto gradevole sotto ogni aspetto. La storia vola via bene, divertendo. (Una domanda, ma non è un po’ troppo da fessi lasciare la spada lì fuori?)
Vince la sfida soprattutto per lo stile e la struttura che personalmente ho molto apprezzato.
Sarcigno e simpatico.
Scalogna e lo Magno Filosofante
Altro racconto di cui ho molto apprezzato lo stile, forse anche fin troppo stilistico nel complesso, nel senso che “esibisce” parecchio le doti di scrittura. Comunque le immagini del racconto filano bene e sono piacevoli. A mio parere la citazione sul meglio della vita è troppo uguale.
Divertente e virtuoso.
Una Notte d’Inferno
Questo racconto mi ha fatto arrabbiare (ironicamente).L’idea più originale (secondo me) di questo gruppo di racconti, ovvero il moscone che porta fortuna, non è sostenuto da uno stile e da un ritmo della scrittura tale da competere con i racconti classificati al primo e al secondo posto. Me ne dispiace perchè il moscone potrebbe essere anche un oggetto magico spendibile proprio nelle regole del gdr, e ripeto l’idea è molto carina.
Peccato!
Fratelli
Ho molto apprezzato l’aspetto descrittivo dell’ambientazione e del mostro nella taverna, e anche l’azione scorre bene e si evolve in modo abbastanza curioso. Anche lo stile è piaciuto, alcune scene descritte sono piacevoli e rimangono. La fine devo dire mi ha lasciato un po’ spiazzato. Per quanto la scena sia gustosa e avventurosa, mi è sembrata quasi scollegata dalla vicende raccontate, e mi è rimasta un pò cosi.
Ultimo boccone andato di traverso.
Menodio
Idea carina e stile da apprezzare per la serie di battute botta e risposta. Forse leggermente fine a se stesso il finale, nel senso che il senso e l’attesa della situazione infine si manifestano un pò così, senza lode nè infamia per capirsi.
Colpo rimasto mezzo in canna.
Fine del viaggio
Allora la storia è scritta bene, e le vicende narrate mi sembra che filino via lisce. Ho molto apprezzato i dettagli del duello, sia dell’azione che nei particolari.
Allora la testa appesa alla cintura mi ha un po’ disorientato sul momento, nel senso non so se è colpa mia, o no; forse qualche riga in più mi avrebbe aiutato a figurarmi meglio la scena.
L’incontro con l’assassino idem, forse con poco spazio a disposizione, mi è parso un po’ buttato lì, non sono riuscito ad apprezzarlo fino in fondo.
Destinazione incerta.
Una notte da rospetto
Allora l’intrigo con la tipa è carino, crea aspettativa data la scena generale, speravo andasse un po’ piu in profondità.
Sono stato un po’ disorientato dalle righe spese nelle descrizioni iniziali dell’ambientazione, perchè poi l’azione alla fine si risolve altrove e anche sbrigativamente, se paragonata all’incipit.
Sveglio a metà nottata.
Biancalona
La storiella è originale e divertente. Forse un po’ troppo carica. La citazione di Umberto Smaila per esempio a me è sembrata un po’ eccessiva per un racconto così breve, e al di là dell’idea, per altro carina, non capisco cosa possa portare al racconto.
Anche il finale è divertente, come tutto del resto, però troppo caricaturale da apparire verosimile. Almeno per me.
Colpo fiacco.
All’inseguimento del nano con la Pietra verde
Allora sul titolo un pochino di più credo si potesse fare. Poi le vicende non sono male e le idee sono carine, il nano, il gigante, lo scacco matto della situazione. Le ho percepite un pochino quasi slegate tra di loro, compreso il finale. Avrei preferito qualcosa di un po’ più organico o autoconclusivo.
Il nano ci ha seminato.
Comunque vada volevo ringraziare tutti era parecchio che non scrivevo e che non mi divertivo con queste facezie.
Ovviamente prendete tutte le osservazioni sui racconti col sorriso sulle labbra (bagnate di vino).
Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera
Scalogna e lo Magno Filosofante
Una Notte d’Inferno
Fratelli
Menodio
Fine del viaggio
Una notte da rospetto
Biancalona
All’inseguimento del nano con la Pietra verde
Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera
Titolo altisonante che per fortuna non indica uno stile troppo carico, anzi molto gradevole sotto ogni aspetto. La storia vola via bene, divertendo. (Una domanda, ma non è un po’ troppo da fessi lasciare la spada lì fuori?)
Vince la sfida soprattutto per lo stile e la struttura che personalmente ho molto apprezzato.
Sarcigno e simpatico.
Scalogna e lo Magno Filosofante
Altro racconto di cui ho molto apprezzato lo stile, forse anche fin troppo stilistico nel complesso, nel senso che “esibisce” parecchio le doti di scrittura. Comunque le immagini del racconto filano bene e sono piacevoli. A mio parere la citazione sul meglio della vita è troppo uguale.
Divertente e virtuoso.
Una Notte d’Inferno
Questo racconto mi ha fatto arrabbiare (ironicamente).L’idea più originale (secondo me) di questo gruppo di racconti, ovvero il moscone che porta fortuna, non è sostenuto da uno stile e da un ritmo della scrittura tale da competere con i racconti classificati al primo e al secondo posto. Me ne dispiace perchè il moscone potrebbe essere anche un oggetto magico spendibile proprio nelle regole del gdr, e ripeto l’idea è molto carina.
Peccato!
Fratelli
Ho molto apprezzato l’aspetto descrittivo dell’ambientazione e del mostro nella taverna, e anche l’azione scorre bene e si evolve in modo abbastanza curioso. Anche lo stile è piaciuto, alcune scene descritte sono piacevoli e rimangono. La fine devo dire mi ha lasciato un po’ spiazzato. Per quanto la scena sia gustosa e avventurosa, mi è sembrata quasi scollegata dalla vicende raccontate, e mi è rimasta un pò cosi.
Ultimo boccone andato di traverso.
Menodio
Idea carina e stile da apprezzare per la serie di battute botta e risposta. Forse leggermente fine a se stesso il finale, nel senso che il senso e l’attesa della situazione infine si manifestano un pò così, senza lode nè infamia per capirsi.
Colpo rimasto mezzo in canna.
Fine del viaggio
Allora la storia è scritta bene, e le vicende narrate mi sembra che filino via lisce. Ho molto apprezzato i dettagli del duello, sia dell’azione che nei particolari.
Allora la testa appesa alla cintura mi ha un po’ disorientato sul momento, nel senso non so se è colpa mia, o no; forse qualche riga in più mi avrebbe aiutato a figurarmi meglio la scena.
L’incontro con l’assassino idem, forse con poco spazio a disposizione, mi è parso un po’ buttato lì, non sono riuscito ad apprezzarlo fino in fondo.
Destinazione incerta.
Una notte da rospetto
Allora l’intrigo con la tipa è carino, crea aspettativa data la scena generale, speravo andasse un po’ piu in profondità.
Sono stato un po’ disorientato dalle righe spese nelle descrizioni iniziali dell’ambientazione, perchè poi l’azione alla fine si risolve altrove e anche sbrigativamente, se paragonata all’incipit.
Sveglio a metà nottata.
Biancalona
La storiella è originale e divertente. Forse un po’ troppo carica. La citazione di Umberto Smaila per esempio a me è sembrata un po’ eccessiva per un racconto così breve, e al di là dell’idea, per altro carina, non capisco cosa possa portare al racconto.
Anche il finale è divertente, come tutto del resto, però troppo caricaturale da apparire verosimile. Almeno per me.
Colpo fiacco.
All’inseguimento del nano con la Pietra verde
Allora sul titolo un pochino di più credo si potesse fare. Poi le vicende non sono male e le idee sono carine, il nano, il gigante, lo scacco matto della situazione. Le ho percepite un pochino quasi slegate tra di loro, compreso il finale. Avrei preferito qualcosa di un po’ più organico o autoconclusivo.
Il nano ci ha seminato.
- Eugene Fitzherbert
- Messaggi: 486
Re: Gruppo Vortiga
MiniSfida ricca e piena di ottimi racconti.
Questi i miei commenti:
Fratelli
Ciao, Cristiano!
Credo che questo sia il primo racconto tuo che leggo, nel caso mi stia sbagliando sei libero di insultarmi (in realtà sei libero di insultarmi a prescindere... :D)
La storia che hai imbastito è carina e accattivante. Devo ammettere che le figlie di Margutte che si trasformano in mostri erano una trovata che stavo aspettando da quando il buon Pulci ha messo piede in taverna. Le sequenze di combattimento sono abbastanza cattive e splatter, ma forse un po' statiche: ci sono tre mostri e un uomo e ho avuto l'impressione che stessero fermi uno di fronte all'altro in attesa di colpirsi a turno.
Quello che resta un po' in sospeso (o non sono riuscito a cogliere io!) è il perché Margutte, essere enorme e apparentemente cattivissimo, si lascia sopraffare così dal protagonista, soprattutto dopo aver visto massacrare le sue figliole.
Alla stessa maniera, gli inserti in rima non sono ben integrati (a prescindere dalla formattazione): da quanto ho capito dovrebbero presentare i cambi di scena (per così dire): la trasformazione delle ragazze e l'arrivo del gigante, dopo il massacro. Ma chi le declama? Lo stesso Pulci?
Credo che il racconto, bello, sia da integrare e da focalizzare. Ha la possibilità di essere reso ancora migliore, soprattutto caratterizzando il personaggio tragico di margutte.
Non credi?
A presto!
Fine del viaggio
Ciao, invernomuto,
bentrovato.
Ho letto con molto piacere il tuo racconto (piacere per modo di dire...). Il rapporto tra il Porco e Protestone mi ha ricordato il buon vecchio Wilson di Cast Away, ma con più carattere. L'unica cosa forse da sistemare sarebbe la repentinità con cui tutta la situazione si ribalta. Bada, la sequenza finale è bella, è drammatica e dà un senso al rapporto tra Protestone e Il porco. Solo che forse doveva essere un po' più smooth: probabilmente hai dovuito falciare intere frasi per fare entrare tutto nei diecimila caratteri!
Nel complesso, te lo ribadisco, bella prova, bella storia, bel racconto.
A presto!
Una notte d'inferno
Ciao, Roberto,
Credo che sia il primo racconto tuo che leggo. (BTW: bella immagine del profilo!)
Allora, venendo alla tua storia: è interessante e ha tanti elementi accattivanti, solo che nessuno di questi prende realmente il sopravvento sugli altri. In pratica ti manca UNA SCENA MADRE, verso cui le azioni dei protagonisti convergono e che il lettore deve stare lì ad agognare…
Puoi scegliere tu quale deve essere: la partita a carte? La scazzottata finale? fai tu, basta che sia epica.
A proposito della carte: secondo me, la partita perde di mordente per un motivo ben preciso: non si sa che gioco sia. O almeno non lo so io, se poi Minchiate sia un gioco conosciuto, allora chiedo scusa e mi vado a nascondere sotto un sasso. Nella scena della partita a Minchiate (che potrebbe anche essere una briscola con le parolacce e le offese alle sorelle, mi va benissimo) manca la tensione che si respira e si taglia con un coltello. Insomma, in Lo chiamavano Trinità c'è la bellissima sequenza di poker che dovrebbe fare scuola: lì però sappiamo tutti cos'è il poker, sappiamo cosa deve venir fuori dalle carte e tutti siamo in trepidante attesa. Con la tua partita, appena accennata e dalle regole a me sconosciute, non sapevo cosa aspettarmi, cosa SPERARE per il mio protagonista.
La parte centrale, poi, secondo me è un po' troppo lunga e puzza di Deus Ex Machina. Prova a eliminare il personaggio che suggerisce la soluzione al protagonista e invece immagina se il protagonista di ritorno dal bagno per puro caso uccide il moscone puzzolente di merda. Immagina come gli astanti e soprattutto Malacoda potrebbero mai reagire. E come si innesca anche meglio la rissa dopo la vittoria del protagonista! Ecco questa potrebbe essere un'idea per arrivare alla scena madre che è la scazzottata. Ma hai bisogno di costruirla a modo tuo.
Il finale con l'ingresso trionfale del resto della banda è ottimo e ci sta tutto.
Non male, come, racconto, pieno di idee belle, ma forse dovresti metterle in ordine di priorità e creare un'escalation verso il finale!
Scalogna e lo Magno Filosofante
Ciao, Pretorian!
Ottimo lavoro davvero.
Prosa fluida, veloce e divertente. Ha scritto una buona scena madre e una conclusione che è tutto un programma. Insomma, come hai capito sono qui a sprecare caratteri per arrivare a trecento, se no il buon vecchio spartaco mi rompe i cosiddetti...
Complimenti ancora e a presto!
Biancalonia
Ciao, Briggs,
Arrivo alla fine di una lunga fila di commenti, quindi gran parte delle cose da dire sono già state dette.
Innanzitutto, devi curare l'impaginazione. È molto importante, serve a dividere le scene ma soprattutto accompagna il lettore durante la lettura. I Wall of text tendono a scoraggiare più che a invogliare.
Esaurita questa parentesi tecnica, veniamo al sodo.
Nella tua storia accadono tantissime cose, una in fila all'atra, ma nessuna di queste giunge a una conclusione vera e propria, e soprattutto nessuna di queste sembra essere veramente importante. I personaggi passano da una parte all'altra delle scene senza veramente essere utili. Onestamente non ho ben capito qual è stata la quest del protagonista e soprattutto la conclusione della vicenda. Devi focalizzarti su cosa è davvero importante per la tua storia e concentrarti per farlo capire al lettore.
Ci sono innumerevoli invenzioni che nascono e muoiono nell'arco di poche righe. Anche qui: dilaziona, altrimenti ti ritrovi con un minestrone di roba che poi diventa difficilissimo da controllare, soprattutto quando i caratteri sono così pochi.
Per finire. hai una fantasia non indifferente, anzi fin troppo prorompente, devi tenerla sotto controllo, sei tu al comando e devi dirigere per bene la tua storia. Rivedi questo racconto: ha potenziale, soprattutto se metti in ordine tutte le idee e gli dai lo spazio che si merita!
A presto!
Menodio
Ciao, Davide,
Credo che sia una delle prime cose tue che leggo. Se mi sto sbagliando è solo perché sono rincoglionito.
Mi sono divertito a leggere le disavventure del nobile e delle sue allucinazioni, anche se devo dire che l'epilogo della storia era già bell'e che scritto nei primi due paragrafi. Mi aspettavo che non fosse così. E anche la menzione dell'anagramma Menodio/Demonio non è stato abbastanza incisivo per ribaltare completamente le premesse...
Il mulo mi ha ricordato automaticamente Francis il Mulo Parlante, più che il Ciuchino di Shrek, e la sua caratterizzazione è stata abbastanza efficace per portare avanti tutta la storia.
Anche il nobile e i suoi modi di fare sono divertenti e caricaturali al punto giusto.
Insomma, mi sono divertito con una storia semplice e leggera, con un piccolo twist finale un po' troppo telefonato.
Alla prossima!
Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera
Bentrovato WLAD!
Il racconto mi è piaciuto (e ho apprezzato la formattazione in garamond corpo 12, interlinea 1.15... Chissà di che scuola è!).
La storia si svolge veloce, con tre scene che ne compongono l'ossatura principale: tutte e tre sono alquanto clichettose, e prendono in giro tutti i topoi delle storie medievaleggianti e delle fiabe: la vecchina, la giovane donzella, il mostro, il premio per l'eroe. Ecco se proprio dovessi essere veramente rompicoglioni, ti consiglierei di calcare la mano sull'Eroe e farlo essere ancora più sopra le righe: se devi dissacrare, dissacra tutto! Mettici dentro un po' di templarismo, qualche crociata, qualcosa che stoni con l'animo puro del prode cavaliere (e il sesso da solo non basta, purtroppo, ci vuole il fango!). Se non ce l'hai presente (ma sono sicuro di sì), dai una letta a Baudolino, del buon vecchio Eco. È un crogiolo di divertimento in questo senso!
La conclusione è carina, ma come ti hanno fatto notare è un po' troppo abusata.
Nel complesso un buon lavoro, che merita di essere liberato dalle catene dei diecimila caratteri (maledetto SPARTACO E LE SUE REGOLE!) per essere qualcosa di più incisivo!
E ora, mettiti al lavoro!
All'inseguimento del Nano con la pietra verde
Ciao, Cercatore79,
Il tuo racconto è ricco di parole ma poco di azione. Non che sia un male, ma purtroppo la scena unica descritta è estremamente statica, con due gruppi di persone che si fronteggiano senza fare praticamente nulla.
È sicuramente interessante la quantità di cose che ci hai messo dentro (licatropia, esperimenti 'genetici', gemelli, artefatti che donano l'intelligenza), ma tra tutti questi ingredienti manca un po' di coesione. E su tutto, come è stato già sottolineato, ci sono troppi spiegoni: alcune cose vengono dette così all'improvviso e solo a beneficio del lettore.
Ci sono degli aspetti da sistemare, decisamente, ma in questi diecimila caratteri c'è l o scheletro per poter scrivere qualcosa di più ampio e organico. Non mollare!
Una notte da rospetto
Ciao, AndrDiTomma,
il racconto è un po' monco da più parti, come ti hanno fatto già notare più su.
Purtroppo l'effetto è quello di avere per le mani tante promesse non mantenute. Mi aspettavo il confronto con Mezzafaccia, ma non me l'hai dato, mi aspettavo un po' di sano sesso con la ragazza, visto anche come si approcciava al protagonista, e mi hai fatto andare in bianco. Considera che con il finale che ti eri riproposto, e cioè che fosse tutto un sogno, potevi davvero lanciarti in ogni direzione e dare sprono a tutta la follia che ti viene in mente: è un sogno, vale tutto! Vedi di rimettere in fila tutte le idee e cerca di portare la tensione sempre più su fino a un climax di qualche genere, una scena madre, qualcosa che lasci soddisfatto il lettore.
A presto!
E ora la classifica, dura e complicata come al solito, ma fatta con il cuore...
1 - Scalogna e lo Magno Filosofante
2 - Fine del Viaggio
3 - Goffredo da Bellapertica e la Calda Vilupera
4 - Fratelli
5 - Una notte d'Inferno
6 - Menodio
7 - Biancalonia
8 - All'inseguimento del nano con la pietra verde
9 - Una notta da rospetto
Questi i miei commenti:
Fratelli
Ciao, Cristiano!
Credo che questo sia il primo racconto tuo che leggo, nel caso mi stia sbagliando sei libero di insultarmi (in realtà sei libero di insultarmi a prescindere... :D)
La storia che hai imbastito è carina e accattivante. Devo ammettere che le figlie di Margutte che si trasformano in mostri erano una trovata che stavo aspettando da quando il buon Pulci ha messo piede in taverna. Le sequenze di combattimento sono abbastanza cattive e splatter, ma forse un po' statiche: ci sono tre mostri e un uomo e ho avuto l'impressione che stessero fermi uno di fronte all'altro in attesa di colpirsi a turno.
Quello che resta un po' in sospeso (o non sono riuscito a cogliere io!) è il perché Margutte, essere enorme e apparentemente cattivissimo, si lascia sopraffare così dal protagonista, soprattutto dopo aver visto massacrare le sue figliole.
Alla stessa maniera, gli inserti in rima non sono ben integrati (a prescindere dalla formattazione): da quanto ho capito dovrebbero presentare i cambi di scena (per così dire): la trasformazione delle ragazze e l'arrivo del gigante, dopo il massacro. Ma chi le declama? Lo stesso Pulci?
Credo che il racconto, bello, sia da integrare e da focalizzare. Ha la possibilità di essere reso ancora migliore, soprattutto caratterizzando il personaggio tragico di margutte.
Non credi?
A presto!
Fine del viaggio
Ciao, invernomuto,
bentrovato.
Ho letto con molto piacere il tuo racconto (piacere per modo di dire...). Il rapporto tra il Porco e Protestone mi ha ricordato il buon vecchio Wilson di Cast Away, ma con più carattere. L'unica cosa forse da sistemare sarebbe la repentinità con cui tutta la situazione si ribalta. Bada, la sequenza finale è bella, è drammatica e dà un senso al rapporto tra Protestone e Il porco. Solo che forse doveva essere un po' più smooth: probabilmente hai dovuito falciare intere frasi per fare entrare tutto nei diecimila caratteri!
Nel complesso, te lo ribadisco, bella prova, bella storia, bel racconto.
A presto!
Una notte d'inferno
Ciao, Roberto,
Credo che sia il primo racconto tuo che leggo. (BTW: bella immagine del profilo!)
Allora, venendo alla tua storia: è interessante e ha tanti elementi accattivanti, solo che nessuno di questi prende realmente il sopravvento sugli altri. In pratica ti manca UNA SCENA MADRE, verso cui le azioni dei protagonisti convergono e che il lettore deve stare lì ad agognare…
Puoi scegliere tu quale deve essere: la partita a carte? La scazzottata finale? fai tu, basta che sia epica.
A proposito della carte: secondo me, la partita perde di mordente per un motivo ben preciso: non si sa che gioco sia. O almeno non lo so io, se poi Minchiate sia un gioco conosciuto, allora chiedo scusa e mi vado a nascondere sotto un sasso. Nella scena della partita a Minchiate (che potrebbe anche essere una briscola con le parolacce e le offese alle sorelle, mi va benissimo) manca la tensione che si respira e si taglia con un coltello. Insomma, in Lo chiamavano Trinità c'è la bellissima sequenza di poker che dovrebbe fare scuola: lì però sappiamo tutti cos'è il poker, sappiamo cosa deve venir fuori dalle carte e tutti siamo in trepidante attesa. Con la tua partita, appena accennata e dalle regole a me sconosciute, non sapevo cosa aspettarmi, cosa SPERARE per il mio protagonista.
La parte centrale, poi, secondo me è un po' troppo lunga e puzza di Deus Ex Machina. Prova a eliminare il personaggio che suggerisce la soluzione al protagonista e invece immagina se il protagonista di ritorno dal bagno per puro caso uccide il moscone puzzolente di merda. Immagina come gli astanti e soprattutto Malacoda potrebbero mai reagire. E come si innesca anche meglio la rissa dopo la vittoria del protagonista! Ecco questa potrebbe essere un'idea per arrivare alla scena madre che è la scazzottata. Ma hai bisogno di costruirla a modo tuo.
Il finale con l'ingresso trionfale del resto della banda è ottimo e ci sta tutto.
Non male, come, racconto, pieno di idee belle, ma forse dovresti metterle in ordine di priorità e creare un'escalation verso il finale!
Scalogna e lo Magno Filosofante
Ciao, Pretorian!
Ottimo lavoro davvero.
Prosa fluida, veloce e divertente. Ha scritto una buona scena madre e una conclusione che è tutto un programma. Insomma, come hai capito sono qui a sprecare caratteri per arrivare a trecento, se no il buon vecchio spartaco mi rompe i cosiddetti...
Complimenti ancora e a presto!
Biancalonia
Ciao, Briggs,
Arrivo alla fine di una lunga fila di commenti, quindi gran parte delle cose da dire sono già state dette.
Innanzitutto, devi curare l'impaginazione. È molto importante, serve a dividere le scene ma soprattutto accompagna il lettore durante la lettura. I Wall of text tendono a scoraggiare più che a invogliare.
Esaurita questa parentesi tecnica, veniamo al sodo.
Nella tua storia accadono tantissime cose, una in fila all'atra, ma nessuna di queste giunge a una conclusione vera e propria, e soprattutto nessuna di queste sembra essere veramente importante. I personaggi passano da una parte all'altra delle scene senza veramente essere utili. Onestamente non ho ben capito qual è stata la quest del protagonista e soprattutto la conclusione della vicenda. Devi focalizzarti su cosa è davvero importante per la tua storia e concentrarti per farlo capire al lettore.
Ci sono innumerevoli invenzioni che nascono e muoiono nell'arco di poche righe. Anche qui: dilaziona, altrimenti ti ritrovi con un minestrone di roba che poi diventa difficilissimo da controllare, soprattutto quando i caratteri sono così pochi.
Per finire. hai una fantasia non indifferente, anzi fin troppo prorompente, devi tenerla sotto controllo, sei tu al comando e devi dirigere per bene la tua storia. Rivedi questo racconto: ha potenziale, soprattutto se metti in ordine tutte le idee e gli dai lo spazio che si merita!
A presto!
Menodio
Ciao, Davide,
Credo che sia una delle prime cose tue che leggo. Se mi sto sbagliando è solo perché sono rincoglionito.
Mi sono divertito a leggere le disavventure del nobile e delle sue allucinazioni, anche se devo dire che l'epilogo della storia era già bell'e che scritto nei primi due paragrafi. Mi aspettavo che non fosse così. E anche la menzione dell'anagramma Menodio/Demonio non è stato abbastanza incisivo per ribaltare completamente le premesse...
Il mulo mi ha ricordato automaticamente Francis il Mulo Parlante, più che il Ciuchino di Shrek, e la sua caratterizzazione è stata abbastanza efficace per portare avanti tutta la storia.
Anche il nobile e i suoi modi di fare sono divertenti e caricaturali al punto giusto.
Insomma, mi sono divertito con una storia semplice e leggera, con un piccolo twist finale un po' troppo telefonato.
Alla prossima!
Goffredo da Bellapertica e la calda Vilupera
Bentrovato WLAD!
Il racconto mi è piaciuto (e ho apprezzato la formattazione in garamond corpo 12, interlinea 1.15... Chissà di che scuola è!).
La storia si svolge veloce, con tre scene che ne compongono l'ossatura principale: tutte e tre sono alquanto clichettose, e prendono in giro tutti i topoi delle storie medievaleggianti e delle fiabe: la vecchina, la giovane donzella, il mostro, il premio per l'eroe. Ecco se proprio dovessi essere veramente rompicoglioni, ti consiglierei di calcare la mano sull'Eroe e farlo essere ancora più sopra le righe: se devi dissacrare, dissacra tutto! Mettici dentro un po' di templarismo, qualche crociata, qualcosa che stoni con l'animo puro del prode cavaliere (e il sesso da solo non basta, purtroppo, ci vuole il fango!). Se non ce l'hai presente (ma sono sicuro di sì), dai una letta a Baudolino, del buon vecchio Eco. È un crogiolo di divertimento in questo senso!
La conclusione è carina, ma come ti hanno fatto notare è un po' troppo abusata.
Nel complesso un buon lavoro, che merita di essere liberato dalle catene dei diecimila caratteri (maledetto SPARTACO E LE SUE REGOLE!) per essere qualcosa di più incisivo!
E ora, mettiti al lavoro!
All'inseguimento del Nano con la pietra verde
Ciao, Cercatore79,
Il tuo racconto è ricco di parole ma poco di azione. Non che sia un male, ma purtroppo la scena unica descritta è estremamente statica, con due gruppi di persone che si fronteggiano senza fare praticamente nulla.
È sicuramente interessante la quantità di cose che ci hai messo dentro (licatropia, esperimenti 'genetici', gemelli, artefatti che donano l'intelligenza), ma tra tutti questi ingredienti manca un po' di coesione. E su tutto, come è stato già sottolineato, ci sono troppi spiegoni: alcune cose vengono dette così all'improvviso e solo a beneficio del lettore.
Ci sono degli aspetti da sistemare, decisamente, ma in questi diecimila caratteri c'è l o scheletro per poter scrivere qualcosa di più ampio e organico. Non mollare!
Una notte da rospetto
Ciao, AndrDiTomma,
il racconto è un po' monco da più parti, come ti hanno fatto già notare più su.
Purtroppo l'effetto è quello di avere per le mani tante promesse non mantenute. Mi aspettavo il confronto con Mezzafaccia, ma non me l'hai dato, mi aspettavo un po' di sano sesso con la ragazza, visto anche come si approcciava al protagonista, e mi hai fatto andare in bianco. Considera che con il finale che ti eri riproposto, e cioè che fosse tutto un sogno, potevi davvero lanciarti in ogni direzione e dare sprono a tutta la follia che ti viene in mente: è un sogno, vale tutto! Vedi di rimettere in fila tutte le idee e cerca di portare la tensione sempre più su fino a un climax di qualche genere, una scena madre, qualcosa che lasci soddisfatto il lettore.
A presto!
E ora la classifica, dura e complicata come al solito, ma fatta con il cuore...
1 - Scalogna e lo Magno Filosofante
2 - Fine del Viaggio
3 - Goffredo da Bellapertica e la Calda Vilupera
4 - Fratelli
5 - Una notte d'Inferno
6 - Menodio
7 - Biancalonia
8 - All'inseguimento del nano con la pietra verde
9 - Una notta da rospetto
-
- Messaggi: 77
Re: Gruppo Vortiga
Autori ecco, come sempre, la sudatissima classifica con i commenti in ordine sparso. Mi complimento con tutti per la grande fantasia e per lo stile: siete davvero dei grandi autori.
FINE DEL VIAGGIO - INVERNOMUTO
Ciao invernomuto, piacere di leggerti,
il tuo è davvero un buon racconto, semplice, lineare e macabro, ma non proprio in linea con il mondo di Brancalonia. Avrei utilizzato una storia e un finale del genere per un altro tipo di sfida, non per questa. Il racconto però è molto buono e con dei buoni spunti, potresti pensare di renderlo molto più brancalonesco. Per quanto riguarda l'ortografia e la punteggiatura non ho nulla da farti notare, già altri lettori lo hanno fatto al mio posto.
A rileggerti.
UNA NOTTE D’INFERNO – ROBERTO FERRARESE
Ciao Roberto, piacere di leggerti,
è la prima volta che leggo un tuo racconto e devo dire cha parti da un'idea molto buona e sei riuscito a rispettare il topic della Sfida. Ho apprezzato profondamente il richiamato a "Lo chiamavano Trinità" e l'ambientazione di taverna, come anche la scena del gioco di carte. Sulle carte acconsento con tutti gli altri: avrei preferito capire quale fosse il gioco in questione e ricevere da questa scena maggiore pathos. Non trovi, inoltre, che sarebbe stato più originale far scoprire al protagonista l'inganno dell'avversario? Trovo "l'uomo del bagno" un personaggio un po' inutile e fine a se stesso: svela un segreto, da poco scoperto, per un motivo sconosciuto e/o addirittura senza motivo. Il finale, a mio parere, è da rivedere: lo trovo molto sciapo.
SCALOGNA E LO MAGNO FILOSOFANTE – AGOSTINO LANGELLOTTI
Ciao Agostino, piacere di leggerti,
Comincio con il dirti che hai fatto davvero un ottimo lavoro, ho apprezzato il personaggio femminile (finalmente!!!) poiché si discosta da tutti gli stereotipi di genere. Il personaggio dell'orco è molto originale e insieme a Scalogna costituiscono una combo perfetta. Lo stile è lineare e non permette al lettore né di distrarsi né di annoiarsi.
A rileggerti.
BIANCALONIA – BRIGGS41
Ciao Briggs41, piacere di leggerti,
Credo che molte delle cose che ti dirò le avrai già letto da altri lettori: l'idea di fondo è molto buona e si denota che hai un talento e una grande e ricca fantasia che, come ha detto chi mi ha preceduto, va domata (ti capisco, in ogni caso, quando mi metto al pc a scrivere sono mille le idee che escono fuori), curerei maggiormente l'impaginazione per non stremare il lettore: vai a capo quando inserisci un discorso diretto e/o quando cominci un nuovo pensiero. Ti consiglio di stare attento agli errori di battitura e ai refusi. Come ti è già stato detto: non è un lavoro da buttare, ma solo da migliore e, in questo, MC aiuta molto.
A rileggerti.
MENODIO -DAVIDE DI TULLIO
Ciao Davide,
davvero un buon lavoro, una storia divertente che non permette al lettore di annoiarsi. I due protagonisti sono davvero una combo vincente, paragonabili, come altri hanno detto, a Shrek e Ciuchino. Il tuo stile è lineare e senza intoppo, forse cercherei di dare un po' più di azione alla storia. Il finale, mio personalissimo parere, è stupendo: l'ho adorato alla massima potenza.
GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA – WLADIMIRO BORCHI
Ciao Wladimiro, piacere di leggerti,
Comincio con il farti i complimenti: davvero un ottimo lavoro. Il tuo racconto scorre fluido, non c'è alcuna possibilità di annoiarsi e i personaggi sono ben caratterizzati. Ho notato un certa suspense nella narrazione, very good. Non ho molto apprezzato, ma è un parere personalissimo che non inficia con qualità del racconto, la formattazione del racconto. Unica pecca il finale, un po' scanzonato con il resto della narrazione, ma il resto della narrazione è davvero ottimo. Un consiglio? Porta avanti questo progetto di scrittura.
A rileggerti
ALL’INSEGUIMENTO DEL NANO CON LA PIETRA VERDE – CERCATORE79
Ciao Cercatore79, piacere di leggerti,
arrivo dopo tanti e tanti commenti quindi, molto probabilmente, leggerai cose già dette: l'idea di fondo è ottima, ma andrebbe strutturata meglio ed eliminando il calderone di elementi che hai inserito. Ci sono troppi e troppi dialoghi che tendono a spiegare la trama: un consiglio che è stato dato a me alla prima Sfida a cui partecipato (faccio anche io lo stesso errore) è stato il seguente: "mostra, non parlare". Il lavoro che hai fatto, in ogni caso, non è da buttare ma solo da rivedere e limare.
A rileggerti
UNA NOTTE DA ROSPETTO - ANDRITOMMA
Ciao AnDrITomma, piacere di leggere,
anche nel tuo caso arrivo dopo tanti altri commenti quindi non leggerai nulla che non ti sia già stato detto. Lo stile è fluido e la narrazione si legge bene, ma mi aspettavo molto di più e sono rimasta con l'amaro in bocca: mi aspettavo almeno del sesso con la giovane donna o una fuga del protagonista con tutto l'oro arruffato e invece… sicuramente potevi osare di più. Il racconto, comunque, non è da buttare ma solo da rivedere.
A rileggerti.
1. GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA
2. SCALOGNA E LO MAGNO FILOSOFANTE
3. MENODIO
4. UNA NOTTE D’INFERNO
5. ALL’INSEGUIMENTO DEL NANO CON LA PIETRA VERDE
6. BIANCALONIA
7. UNA NOTTE DA ROSPETTO
8. FINE DEL VIAGGIO
FINE DEL VIAGGIO - INVERNOMUTO
Ciao invernomuto, piacere di leggerti,
il tuo è davvero un buon racconto, semplice, lineare e macabro, ma non proprio in linea con il mondo di Brancalonia. Avrei utilizzato una storia e un finale del genere per un altro tipo di sfida, non per questa. Il racconto però è molto buono e con dei buoni spunti, potresti pensare di renderlo molto più brancalonesco. Per quanto riguarda l'ortografia e la punteggiatura non ho nulla da farti notare, già altri lettori lo hanno fatto al mio posto.
A rileggerti.
UNA NOTTE D’INFERNO – ROBERTO FERRARESE
Ciao Roberto, piacere di leggerti,
è la prima volta che leggo un tuo racconto e devo dire cha parti da un'idea molto buona e sei riuscito a rispettare il topic della Sfida. Ho apprezzato profondamente il richiamato a "Lo chiamavano Trinità" e l'ambientazione di taverna, come anche la scena del gioco di carte. Sulle carte acconsento con tutti gli altri: avrei preferito capire quale fosse il gioco in questione e ricevere da questa scena maggiore pathos. Non trovi, inoltre, che sarebbe stato più originale far scoprire al protagonista l'inganno dell'avversario? Trovo "l'uomo del bagno" un personaggio un po' inutile e fine a se stesso: svela un segreto, da poco scoperto, per un motivo sconosciuto e/o addirittura senza motivo. Il finale, a mio parere, è da rivedere: lo trovo molto sciapo.
SCALOGNA E LO MAGNO FILOSOFANTE – AGOSTINO LANGELLOTTI
Ciao Agostino, piacere di leggerti,
Comincio con il dirti che hai fatto davvero un ottimo lavoro, ho apprezzato il personaggio femminile (finalmente!!!) poiché si discosta da tutti gli stereotipi di genere. Il personaggio dell'orco è molto originale e insieme a Scalogna costituiscono una combo perfetta. Lo stile è lineare e non permette al lettore né di distrarsi né di annoiarsi.
A rileggerti.
BIANCALONIA – BRIGGS41
Ciao Briggs41, piacere di leggerti,
Credo che molte delle cose che ti dirò le avrai già letto da altri lettori: l'idea di fondo è molto buona e si denota che hai un talento e una grande e ricca fantasia che, come ha detto chi mi ha preceduto, va domata (ti capisco, in ogni caso, quando mi metto al pc a scrivere sono mille le idee che escono fuori), curerei maggiormente l'impaginazione per non stremare il lettore: vai a capo quando inserisci un discorso diretto e/o quando cominci un nuovo pensiero. Ti consiglio di stare attento agli errori di battitura e ai refusi. Come ti è già stato detto: non è un lavoro da buttare, ma solo da migliore e, in questo, MC aiuta molto.
A rileggerti.
MENODIO -DAVIDE DI TULLIO
Ciao Davide,
davvero un buon lavoro, una storia divertente che non permette al lettore di annoiarsi. I due protagonisti sono davvero una combo vincente, paragonabili, come altri hanno detto, a Shrek e Ciuchino. Il tuo stile è lineare e senza intoppo, forse cercherei di dare un po' più di azione alla storia. Il finale, mio personalissimo parere, è stupendo: l'ho adorato alla massima potenza.
GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA – WLADIMIRO BORCHI
Ciao Wladimiro, piacere di leggerti,
Comincio con il farti i complimenti: davvero un ottimo lavoro. Il tuo racconto scorre fluido, non c'è alcuna possibilità di annoiarsi e i personaggi sono ben caratterizzati. Ho notato un certa suspense nella narrazione, very good. Non ho molto apprezzato, ma è un parere personalissimo che non inficia con qualità del racconto, la formattazione del racconto. Unica pecca il finale, un po' scanzonato con il resto della narrazione, ma il resto della narrazione è davvero ottimo. Un consiglio? Porta avanti questo progetto di scrittura.
A rileggerti
ALL’INSEGUIMENTO DEL NANO CON LA PIETRA VERDE – CERCATORE79
Ciao Cercatore79, piacere di leggerti,
arrivo dopo tanti e tanti commenti quindi, molto probabilmente, leggerai cose già dette: l'idea di fondo è ottima, ma andrebbe strutturata meglio ed eliminando il calderone di elementi che hai inserito. Ci sono troppi e troppi dialoghi che tendono a spiegare la trama: un consiglio che è stato dato a me alla prima Sfida a cui partecipato (faccio anche io lo stesso errore) è stato il seguente: "mostra, non parlare". Il lavoro che hai fatto, in ogni caso, non è da buttare ma solo da rivedere e limare.
A rileggerti
UNA NOTTE DA ROSPETTO - ANDRITOMMA
Ciao AnDrITomma, piacere di leggere,
anche nel tuo caso arrivo dopo tanti altri commenti quindi non leggerai nulla che non ti sia già stato detto. Lo stile è fluido e la narrazione si legge bene, ma mi aspettavo molto di più e sono rimasta con l'amaro in bocca: mi aspettavo almeno del sesso con la giovane donna o una fuga del protagonista con tutto l'oro arruffato e invece… sicuramente potevi osare di più. Il racconto, comunque, non è da buttare ma solo da rivedere.
A rileggerti.
1. GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA
2. SCALOGNA E LO MAGNO FILOSOFANTE
3. MENODIO
4. UNA NOTTE D’INFERNO
5. ALL’INSEGUIMENTO DEL NANO CON LA PIETRA VERDE
6. BIANCALONIA
7. UNA NOTTE DA ROSPETTO
8. FINE DEL VIAGGIO
Re: Gruppo Vortiga
Classifica finale:
1) Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti con 9 Punti
2) GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi con 21 Punti
3) Fine del viaggio, di Invernomuto con 22 Punti
4) Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese con 24 Punti
5) Menodio, di Davide Di Tullio con 30 Punti
6) Una notte da rospetto, di AnDrITomma con 41 Punti
Accede alla finale Scalogna e lo Magno Filosofante di Agostino Langellotti
1) Scalogna e lo Magno Filosofante, di Agostino Langellotti con 9 Punti
2) GOFFREDO DA BELLAPERTICA E LA CALDA VILUPERA, di Wladimiro Borchi con 21 Punti
3) Fine del viaggio, di Invernomuto con 22 Punti
4) Una notte d’Inferno, di Roberto Ferrarese con 24 Punti
5) Menodio, di Davide Di Tullio con 30 Punti
6) Una notte da rospetto, di AnDrITomma con 41 Punti
Accede alla finale Scalogna e lo Magno Filosofante di Agostino Langellotti
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