GOL!
GOL!
Marvin deglutì e tirò verso il basso il lembo del k-way.
Il numero 9 blu addomesticò la palla madida con il petto, ruotò il busto e la colpì a mezz'aria con la punta dello scarpino infangato. Il pallone disegnò un arcobaleno nella pioggia e atterrò su una pozzanghera oltre la linea della porta.
"Oddio!"
Un boato sconquassò la tribuna attorno a Marvin e migliaia di pugni chiusi si levarono verso il cielo plumbeo.
Bandiere blu danzarono attorno alle proprie aste, trombette squillarono impazzite.
Marv alzò le braccia: pesavano un paio di tonnellate ognuna.
Le abbassò e distese di nuovo l'impermeabile.
La donna con la mantellina blu che poveva avere l'età di sua madre, alla sua destra, lo soffocò in un abbracciò e se lo sbaciucchiò.
Appena quella lo mollò, i tre ragazzini a sinistra con metà della faccia pitturata di cobalto, gli spararono una raffica di pacche sulla schiena. Quello più lontano posò la spranga sul gradino e gli allungò uno spinello appena cominciato.
Marvin sorrise, mimò un tiro e poi lo restituì con un sorriso.
"7 ore di macchina, 221 euro per il biglietto, un giorno di ferie richiesto" elucubrò "ma come cazzo ho fatto a sbagliare entrata?"
Abbassò lo sguardo: l'orlo scarlatto della sua maglia numero 7 fece capolino da sotto l'impermeabile.
Il numero 9 blu addomesticò la palla madida con il petto, ruotò il busto e la colpì a mezz'aria con la punta dello scarpino infangato. Il pallone disegnò un arcobaleno nella pioggia e atterrò su una pozzanghera oltre la linea della porta.
"Oddio!"
Un boato sconquassò la tribuna attorno a Marvin e migliaia di pugni chiusi si levarono verso il cielo plumbeo.
Bandiere blu danzarono attorno alle proprie aste, trombette squillarono impazzite.
Marv alzò le braccia: pesavano un paio di tonnellate ognuna.
Le abbassò e distese di nuovo l'impermeabile.
La donna con la mantellina blu che poveva avere l'età di sua madre, alla sua destra, lo soffocò in un abbracciò e se lo sbaciucchiò.
Appena quella lo mollò, i tre ragazzini a sinistra con metà della faccia pitturata di cobalto, gli spararono una raffica di pacche sulla schiena. Quello più lontano posò la spranga sul gradino e gli allungò uno spinello appena cominciato.
Marvin sorrise, mimò un tiro e poi lo restituì con un sorriso.
"7 ore di macchina, 221 euro per il biglietto, un giorno di ferie richiesto" elucubrò "ma come cazzo ho fatto a sbagliare entrata?"
Abbassò lo sguardo: l'orlo scarlatto della sua maglia numero 7 fece capolino da sotto l'impermeabile.
- maurizio.ferrero
- Messaggi: 529
Re: GOL!
Ciao Dario! Tempo e caratteri ok, divertiti in questa prima sfida dello scrittore dell'estate! :)
- Andrea Lauro
- Messaggi: 596
Re: GOL!
Ciao Dario, l’esatto opposto del racconto di Mario Mazzafoglie: parti un po’ incespicando, ci sono dettagli e passaggi un po’ artificiosi (primo su tutti quello sull’arcobaleno), e la lettura rallenta. Non citi il nome della squadra ma solo il colore: mi ero fatto l’idea che non fosse una squadra importante ma più una partita da oratorio, salvo poi ricredermi quando dici il prezzo del biglietto.
Poi però arriva il finale, dove vai giù bello duro e sganci il colpo del drago.
Ti arriva potente, perché la semina c’era stata ma non ce ne si era accorti, e questo secondo me è davvero pregevole.
Riassumendo: partenza a tratti macchinosa, ma nelle ultime due righe un plot twist azzeccato.
a presto!
andrea
Poi però arriva il finale, dove vai giù bello duro e sganci il colpo del drago.
Ti arriva potente, perché la semina c’era stata ma non ce ne si era accorti, e questo secondo me è davvero pregevole.
Riassumendo: partenza a tratti macchinosa, ma nelle ultime due righe un plot twist azzeccato.
a presto!
andrea
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: GOL!
purtroppo ho dovuto rileggerlo due volte perché mi ero convinto che marvin fosse un giocatore. Ti dico, il primo pensiero che ho avuto è stato un ragazzino che gioca al campetto con gli amici. Poi appunto parli di una donna dell'età di sia madre, 3 ragazzini.
solo alla fine si capisce che è una partita importante.
Altra cosa… ok la violenza negli stadi, ma addirittura la spranga? Così, tranquillo?
Però devo dire che l'idea è una delle più originali che ho visto, per un tema che (parere mio) ha fatto spremere le meningi più o meno a tutti.
solo alla fine si capisce che è una partita importante.
Altra cosa… ok la violenza negli stadi, ma addirittura la spranga? Così, tranquillo?
Però devo dire che l'idea è una delle più originali che ho visto, per un tema che (parere mio) ha fatto spremere le meningi più o meno a tutti.
- Alessandro -JohnDoe- Canella
- Messaggi: 421
- Contatta:
Re: GOL!
Ciao Dario.
Una prova più che discreta, ma con alcune problematicità, a partire dalle prime due frasi, all’interno delle quali manca qualcosa.
Cosa manca? Un “dove” chiaro. Abbiamo infatti due personaggi, Marvin e il fantomatico numero 9, di cui soltanto il secondo è ubicato in un luogo preciso (per quanto generico), ovvero un campo di calcio. Per mera associazione mentale, verrebbe quindi da pensare che anche Marvin si trovi sul campo. Nulla lascia infatti pensare che in verità lui sia a decine di metri di distanza, sugli spalti. Ti sarebbe bastato introdurre la seconda frase con qualcosa del tipo “Una decina di metri più sotto, sul campo, il numero 9 bla bla bla…”. In questo modo, in maniera concisa - non certo ottimale da un punto di vista della buona narrativa, ma in una competizione come questa si può anche in parte soprassedere - dicevo, in maniera concisa posizioni nello spazio i tuoi personaggi, rendendo più chiaro che la scena d’azione descritta non vede Marvin quale attore, ma soltanto come spettatore.
Il resto del racconto, una volta risolto il rebus del posizionamento spaziale, fila via che è un piacere fino al disvelamento finale. Ok, forse l’idea non è proprio originalissima, ma poco importa. L’immagine che crei è resa bene e questo, per quanto mi riguarda, basta e avanza. Insomma, una buona prova al netto di quell’inizio incespicante. Bravo.
Una prova più che discreta, ma con alcune problematicità, a partire dalle prime due frasi, all’interno delle quali manca qualcosa.
Marvin deglutì e tirò verso il basso il lembo del k-way.
Il numero 9 blu addomesticò la palla madida con il petto, ruotò il busto e la colpì a mezz'aria con la punta dello scarpino infangato.
Cosa manca? Un “dove” chiaro. Abbiamo infatti due personaggi, Marvin e il fantomatico numero 9, di cui soltanto il secondo è ubicato in un luogo preciso (per quanto generico), ovvero un campo di calcio. Per mera associazione mentale, verrebbe quindi da pensare che anche Marvin si trovi sul campo. Nulla lascia infatti pensare che in verità lui sia a decine di metri di distanza, sugli spalti. Ti sarebbe bastato introdurre la seconda frase con qualcosa del tipo “Una decina di metri più sotto, sul campo, il numero 9 bla bla bla…”. In questo modo, in maniera concisa - non certo ottimale da un punto di vista della buona narrativa, ma in una competizione come questa si può anche in parte soprassedere - dicevo, in maniera concisa posizioni nello spazio i tuoi personaggi, rendendo più chiaro che la scena d’azione descritta non vede Marvin quale attore, ma soltanto come spettatore.
Il resto del racconto, una volta risolto il rebus del posizionamento spaziale, fila via che è un piacere fino al disvelamento finale. Ok, forse l’idea non è proprio originalissima, ma poco importa. L’immagine che crei è resa bene e questo, per quanto mi riguarda, basta e avanza. Insomma, una buona prova al netto di quell’inizio incespicante. Bravo.
lupus in fabula
Re: GOL!
Ciao Dario,
racconto molto carino il tuo, si percepisce l'imbarazzo del protagonista fin da subito, ma è impossibile comprenderne il motivo. Non gioisce come gli altri, alza le braccia che sembrano di piombo... gli elementi li hai ben disseminati e difatti il finale calza a pennello, oltre che rientrare a pieno titolo nel tema. Concordo con gli altri commenti, vedo solo due difetti. Il primo è l'ambientazione, almeno due parole sullo stadio potevi spenderle, altrimenti il lettore va in confusione, il secondo è la spranga esibita senza problemi. Bisogna pur dire che non sappiamo dove ci troviamo, però il costo del biglietto è chiaro, non si tratta di un campetto sperduto. A parte queste due osservazioni, mi è piaciuto molto. Bravo.
racconto molto carino il tuo, si percepisce l'imbarazzo del protagonista fin da subito, ma è impossibile comprenderne il motivo. Non gioisce come gli altri, alza le braccia che sembrano di piombo... gli elementi li hai ben disseminati e difatti il finale calza a pennello, oltre che rientrare a pieno titolo nel tema. Concordo con gli altri commenti, vedo solo due difetti. Il primo è l'ambientazione, almeno due parole sullo stadio potevi spenderle, altrimenti il lettore va in confusione, il secondo è la spranga esibita senza problemi. Bisogna pur dire che non sappiamo dove ci troviamo, però il costo del biglietto è chiaro, non si tratta di un campetto sperduto. A parte queste due osservazioni, mi è piaciuto molto. Bravo.
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Re: GOL!
Dario 17 Tema centrato. C’è una partita di calcio dove la squadra è blu. Piove. Marv, numero nove, indossa un kway di quel colore sulla divisa e ha un colpo di fortuna: il suo tiro è quello vincente. Esultazione generale, dove si vede l’entusiasmo della donna dell’età della madre di lui e la complicità del gruppo dei fumatori. In poche descrizioni lo tratteggi come un tipo robusto (vedi le braccia nerborute). Peccato che abbia sbagliato entrata (la sua maglietta è rossa e lui è il numero 7). Mi hai strappato un sorriso.
Punto debole:
ti scrivo il titolo corretto: Goal
ti scrivo la frase corretta:
La donna con la mantellina blu che avrebbe potuto avere l’età di sua madre, alla sua destra lo soffocò in un abbraccio
Attenzione:
per evitare confusione nel Lettore Frettoloso, riscriverei l’incipit così: Marvin, il 9, deglutì e tirò verso il basso il lembo del kway
Altra precisazione: un kway non è un impermeabile, ma un giubbino.
Punto debole:
ti scrivo il titolo corretto: Goal
ti scrivo la frase corretta:
La donna con la mantellina blu che avrebbe potuto avere l’età di sua madre, alla sua destra lo soffocò in un abbraccio
Attenzione:
per evitare confusione nel Lettore Frettoloso, riscriverei l’incipit così: Marvin, il 9, deglutì e tirò verso il basso il lembo del kway
Altra precisazione: un kway non è un impermeabile, ma un giubbino.
- Andrea Furlan
- Messaggi: 548
Re: GOL!
Ciao Dario,
Ho dovuto rileggere diverse volte perché non avevo afferrato il nocciolo della storia, ma alla fine c'è l'ho fatta e quando ho capito mi hai strappato un sorriso. La difficoltà maggiore l'ho trovata nella prima frase che spiazza troppo e rende il resto poco chiaro, essendo legata solo all'ultima nel finale: meglio toglierla dando subito le informazioni chiave per capire il contesto. Hai gestito il mostrato con un buon equilibrio, puntando sui colori e le sensazioni. Tema centrato molto bene, in modo solido. Forse ho trovato un po' inverosimile che il protagonista fosse solo dopo un viaggio di 7 ore di macchina, inoltre probabilmente un tifoso che sbaglia entrata e finisce fra gli avversari può sempre uscire e rientrare dalla parte giusta.
In conclusione, per me luci e ombre come ho spiegato sopra.
Ho dovuto rileggere diverse volte perché non avevo afferrato il nocciolo della storia, ma alla fine c'è l'ho fatta e quando ho capito mi hai strappato un sorriso. La difficoltà maggiore l'ho trovata nella prima frase che spiazza troppo e rende il resto poco chiaro, essendo legata solo all'ultima nel finale: meglio toglierla dando subito le informazioni chiave per capire il contesto. Hai gestito il mostrato con un buon equilibrio, puntando sui colori e le sensazioni. Tema centrato molto bene, in modo solido. Forse ho trovato un po' inverosimile che il protagonista fosse solo dopo un viaggio di 7 ore di macchina, inoltre probabilmente un tifoso che sbaglia entrata e finisce fra gli avversari può sempre uscire e rientrare dalla parte giusta.
In conclusione, per me luci e ombre come ho spiegato sopra.
- Giovanni Attanasio
- Messaggi: 350
- Contatta:
Re: GOL!
Mi ha sorpreso il finale, è sottile ma funziona bene. A rileggere il testo una seconda volta alcuni dettagli, tipo le braccia pesanti, acquisiscono un nuovo significato e l’effetto è molto gradevole. Potrei azzardare, quasi quasi, che forse c’era un modo per mostrare che il tale aveva sbagliato ingresso senza il dialogo che lo spiega. Si poteva? Magari avrebbe confuso un po’ e rovinato l’effetto, ma sarebbe stato un bel rischio da prendere con un bel “reward” in caso di successo.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."
- ItaliaLeggendaria
- Messaggi: 172
Re: GOL!
Ciao Dario, piacere di leggerti.
Storia con un'idea di base molto carina, simpatico il modo in cui si chiude. La prima parte parte lenta, non così chiara come forse volevi che fosse e con qualche dettaglio di troppo.
La seconda parte invece rende bene l'idea di come il nostro protagonista si senta, di cosa provi e di quanto si senta stupido.
Tutto sommato una buona prova che con solo qualche attenzione in più sarebbe stata ottima.
Storia con un'idea di base molto carina, simpatico il modo in cui si chiude. La prima parte parte lenta, non così chiara come forse volevi che fosse e con qualche dettaglio di troppo.
La seconda parte invece rende bene l'idea di come il nostro protagonista si senta, di cosa provi e di quanto si senta stupido.
Tutto sommato una buona prova che con solo qualche attenzione in più sarebbe stata ottima.
Re: GOL!
Ciao Dario! Molto bene il finale, ma nella prima parte ho faticato a entrare nel racconto. Pensavo fosse un problema mio, ma poi ho letto che anche altri hanno avuto lo stesso problema e che Scattina, esattamente come me, ha pensato che il protagonista fosse in campo. Certo, parli di impermeabile, ma sembrava una di quelle partite di oratorio in cui anche gli anziani facevano due tiri. E il tutto mi stonava. Poi si è chiarito e ho apprezzato. Occhio dunque all'intro, forse definire meglio, anche solo una parolina, avrebbe permesso al lettore di apprezzarlo per come meritava, fin dall'inizio.
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