L'importanza delle lettere
- Mario Mazzafoglie
- Messaggi: 218
L'importanza delle lettere
La scrivania era un cimitero di briciole e mozziconi spezzati. Walter promise a sé stesso che prima di Natale avrebbe almeno svuotato il posacenere e ripulito la tastiera del pc.
Non era molto, ma nemmeno poco.
Tracannò un sorso dal cartone del Tavernello e lo ripose accanto al monitor. «Ahh.» Si leccò le labbra umide e pastose.
Finalmente la sera dei racconti. Non vedeva l’ora di buttare giù quei due, tremila caratteri che gli avrebbero permesso di partecipare anche ‘sta volta. Anche a se a dirla tutta era dubbioso se partecipare o meno quel mese. Non tanto per il racconto in sé, ma piuttosto perché poi doveva fare i commenti, le classifiche, giustificarsi sulle cazzate che aveva scritto, etc. etc..
E tutto nella settimana di Natale.
Però era carico.
E quel pomeriggio si era visto su Youtube un video di scrittura creativa e fremeva dalla voglia di far finta di averci capito qualcosa!
Era pronto, voglioso.
Solo che non trovava gli occhiali da vista.
Tastò con la mano intorno a sé, poi si accorse che ce li aveva sotto al culo. Li prese e li inforcò sul naso. Lenti scassate, vista offuscata. «Porca troia!» Senza occhiali era spaesato come un camaleonte ai piedi di un arcobaleno.
Vabbè, calma. Le posizioni delle lettere sulla tastiera le conosceva a memoria. E poi con Word, anche se non era quello originale, gli errori vengono sottolineati con la linea rossa e magari quella sarebbe riuscita a vederla e a correggere.
Ma sì, il mastro se la sarebbe cavata anche quella volta.
Era curioso di scoprire il tema della serata. «Speriamo non sia una di quelle boiate che ogni tanto tirano fuori quando non sanno più che mettere.»
Si abbandonò a un altro sorso di Tavernello e cliccò sul “VIAAA!!!”
Lesse il tema della serata e sboccò il vino su tutto il monitor. «Ma chi cazzo è lo special guest di stasera? Rocco?»
Ma che roba era? Ma dai, non era possibile. Cioè, ne aveva visti a migliaia di video con quel titolo, ci aveva fantasticato su, ci si era spippettato, ma adesso in base a che cosa ci avrebbe potuto creare un racconto intorno? Dai, follia.
Vabbè, non era il caso di stare a sindacare. Bisognava buttar giù parole.
Qualcuno bussò alla porta.
«Ava—»
Fabrizio irruppe nella stanza. «Allora, fratello? Scritto qualcosina? Io ho già consegnato, che stasera non aveva voglia, e fra poco esco.»
«Ma mi vergogno, Fabri.»
«Eh, cazzo dici? In che senso? Sono racconti, mica il diario segreto.»
Walter cercò di sistemarsi gli occhiali per recuperare perlomeno un paio di gradi. Ma niente, era mezzo cieco. «E tu che hai scritto?»
«Mah, niente di che.» Fabrizio si accese una sigaretta. «Ho cercato su Google il tema e alla fine ho scritto un pippone su Leopardi.»
«Leopardi?»
«Eh, Leopardi, sì.»
«Ma che c’entra Leopardi col porno?»
«Col porno?» Fabrizio strabuzzò gli occhi.
«Oh, Matura Matrigna, l’ho visto proprio pome un video a riguardo. C’era questa con due tette grandi come mongolf—.»
Fabrizio si avvicinò a Walter e lo abbracciò. «Fratello, tu sei un grande. Io ora esco, ma tu scrivi, mi raccomando!»
Non era molto, ma nemmeno poco.
Tracannò un sorso dal cartone del Tavernello e lo ripose accanto al monitor. «Ahh.» Si leccò le labbra umide e pastose.
Finalmente la sera dei racconti. Non vedeva l’ora di buttare giù quei due, tremila caratteri che gli avrebbero permesso di partecipare anche ‘sta volta. Anche a se a dirla tutta era dubbioso se partecipare o meno quel mese. Non tanto per il racconto in sé, ma piuttosto perché poi doveva fare i commenti, le classifiche, giustificarsi sulle cazzate che aveva scritto, etc. etc..
E tutto nella settimana di Natale.
Però era carico.
E quel pomeriggio si era visto su Youtube un video di scrittura creativa e fremeva dalla voglia di far finta di averci capito qualcosa!
Era pronto, voglioso.
Solo che non trovava gli occhiali da vista.
Tastò con la mano intorno a sé, poi si accorse che ce li aveva sotto al culo. Li prese e li inforcò sul naso. Lenti scassate, vista offuscata. «Porca troia!» Senza occhiali era spaesato come un camaleonte ai piedi di un arcobaleno.
Vabbè, calma. Le posizioni delle lettere sulla tastiera le conosceva a memoria. E poi con Word, anche se non era quello originale, gli errori vengono sottolineati con la linea rossa e magari quella sarebbe riuscita a vederla e a correggere.
Ma sì, il mastro se la sarebbe cavata anche quella volta.
Era curioso di scoprire il tema della serata. «Speriamo non sia una di quelle boiate che ogni tanto tirano fuori quando non sanno più che mettere.»
Si abbandonò a un altro sorso di Tavernello e cliccò sul “VIAAA!!!”
Lesse il tema della serata e sboccò il vino su tutto il monitor. «Ma chi cazzo è lo special guest di stasera? Rocco?»
Ma che roba era? Ma dai, non era possibile. Cioè, ne aveva visti a migliaia di video con quel titolo, ci aveva fantasticato su, ci si era spippettato, ma adesso in base a che cosa ci avrebbe potuto creare un racconto intorno? Dai, follia.
Vabbè, non era il caso di stare a sindacare. Bisognava buttar giù parole.
Qualcuno bussò alla porta.
«Ava—»
Fabrizio irruppe nella stanza. «Allora, fratello? Scritto qualcosina? Io ho già consegnato, che stasera non aveva voglia, e fra poco esco.»
«Ma mi vergogno, Fabri.»
«Eh, cazzo dici? In che senso? Sono racconti, mica il diario segreto.»
Walter cercò di sistemarsi gli occhiali per recuperare perlomeno un paio di gradi. Ma niente, era mezzo cieco. «E tu che hai scritto?»
«Mah, niente di che.» Fabrizio si accese una sigaretta. «Ho cercato su Google il tema e alla fine ho scritto un pippone su Leopardi.»
«Leopardi?»
«Eh, Leopardi, sì.»
«Ma che c’entra Leopardi col porno?»
«Col porno?» Fabrizio strabuzzò gli occhi.
«Oh, Matura Matrigna, l’ho visto proprio pome un video a riguardo. C’era questa con due tette grandi come mongolf—.»
Fabrizio si avvicinò a Walter e lo abbracciò. «Fratello, tu sei un grande. Io ora esco, ma tu scrivi, mi raccomando!»
Re: L'importanza delle lettere
Ciao Mario! Tutto ok con i parametri, buona LUIGI MUSOLINO EDITION!
- Shanghai Kid
- Messaggi: 350
Re: L'importanza delle lettere
Ciao Mario,
piacere di averti letto!
AHAHAHAHHAHA. Scusa. Rifaccio meglio. Ho finito di leggere il tuo racconto, ho messo sul fornello l’acqua per il tè caldo (qui si gela), ho ritirato un pacco dal corriere e ancora sto ridendo. Ho apprezzato molto il tuo testo per diversi motivi. Sullo stile non ho nulla da dire, è scritto bene, scorre, ha ritmo. Mi ha fatto impazzire la declinazione che hai dato al tema perchè hai messo insieme due cose che ho fatto/mi ero ripromessa di fare io, ma con un taglio ironico davvero spassoso. Ho pensato spesso, specie quando ero priva di idee: “Adesso scrivo di uno che partecipa a MC”. Alla fine non l’ho mai fatto, ma meglio così visto che tu l’hai fatto bene. Un paio di edition fa, tra le critiche che ho ricevuto, c’era che aver usato un giochetto linguistico per centrare il tema non rendeva il testo aderente alla traccia. Io sono di tutt’altro avviso: mi piace chi gioca con le parole. Insomma, non è un capolavoro, ma il tuo racconto è comunque super promosso. Grazie di avermi fatta divertire.
A rileggerci,
Elisa
piacere di averti letto!
AHAHAHAHHAHA. Scusa. Rifaccio meglio. Ho finito di leggere il tuo racconto, ho messo sul fornello l’acqua per il tè caldo (qui si gela), ho ritirato un pacco dal corriere e ancora sto ridendo. Ho apprezzato molto il tuo testo per diversi motivi. Sullo stile non ho nulla da dire, è scritto bene, scorre, ha ritmo. Mi ha fatto impazzire la declinazione che hai dato al tema perchè hai messo insieme due cose che ho fatto/mi ero ripromessa di fare io, ma con un taglio ironico davvero spassoso. Ho pensato spesso, specie quando ero priva di idee: “Adesso scrivo di uno che partecipa a MC”. Alla fine non l’ho mai fatto, ma meglio così visto che tu l’hai fatto bene. Un paio di edition fa, tra le critiche che ho ricevuto, c’era che aver usato un giochetto linguistico per centrare il tema non rendeva il testo aderente alla traccia. Io sono di tutt’altro avviso: mi piace chi gioca con le parole. Insomma, non è un capolavoro, ma il tuo racconto è comunque super promosso. Grazie di avermi fatta divertire.
A rileggerci,
Elisa
- Manuel Marinari
- Messaggi: 186
Re: L'importanza delle lettere
Ciao Mario, il tuo racconto scorre benissimo dall’inizio alla fine. Mi piace come organizzi la stesura del racconto, si notano delle discrete capacità. Questo aspetto che apprezzo lo considero utile per la classifica. Allora, ti devo dire che i racconti che si ispirano a MC ne avevo già letti un paio nelle edition passate, ma purtroppo non riesco a farmeli piacere più di tanto. Mi ha strappato una risata la dinamica del gioco di parole. Il personaggio del tuo racconto è davvero un gran bel personaggio ;)
Buona edition
Buona edition
Re: L'importanza delle lettere
Prima o poi ci cascherò anch’io, lo so. La tentazione è forte. Però i racconti autoreferenziali sulla partecipazione a minuti contati quando li leggi lasciano sempre un po’ di vuoto. Capisco benissimo il protagonista -questa volta non volevo partecipare praticamente proprio per le ragioni che elenca- ma il racconto sembra un po’ “buttato là”. Il malinteso fa sorridere, okay, ma lascia poco. Ci sono infine un po’ di sviste che rafforzano l’idea di qualcosa di scritto di corsa (che stasera non aveva/O voglia, visto proprio OGGI(?) pome, …). Insomma mi convince solo a metà. Buona edition!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini
gioco - Corrado Gioannini
-
- Messaggi: 157
Re: L'importanza delle lettere
Caro Mario, non so ancora come organizzerò la classifica e il tuo racconto è uno degli interrogativi critici. È un racconto divertente, scritto in modo fluido, gradevole. Però mi sono seriamente interrogata sul tema, se sia centrato. Dov’è l’inganno della natura? Tranne che non si voglia rimproverarle di non dare a tutti una stessa buona vista… ma mi sembrerebbe un argomento un po’ fiacco. Hai costruito la scena su un equivoco, e benché carino e inaspettato l’errore sull’iniziale, mi resta il dubbio se possa bastare la citazione sottintesa del tema corretto per stabilire che intorno ad esso è stato costruito il racconto. Propendo per il sì, ma darò la precedenza a racconti più saldamente centrati. Però, comunque, bravo e simpatico.
Re: L'importanza delle lettere
Ciao Mario! allora mi ha fatto scompisciare. perchè comunque hai fatto il classico meta racconto però hai usato un bel tono scanzonato che funziona, è divertente e ci scappa sempre la risata. forse non è un racconto da podio, ma hai comunque portato a casa egregiamente la pagnotta. ecco, per me questa metafora vale il prezzo del biglietto: Senza occhiali era spaesato come un camaleonte ai piedi di un arcobaleno. davvero geniale!
sicuramente un bel racconto, per il quale ti faccio i complimenti. vediamo dove piazzarlo in classifica.
ah, tema centratissimo! XD
in bocca al lupo per l'edizione e buon feste.
sicuramente un bel racconto, per il quale ti faccio i complimenti. vediamo dove piazzarlo in classifica.
ah, tema centratissimo! XD
in bocca al lupo per l'edizione e buon feste.
Re: L'importanza delle lettere
Ciao Mario. Sei stato veramente bravo. Hai fatto una scelta difficile ma sei riuscito alla grande. Il tuo racconto si differenza dagli altri, che hanno scelto storie e tinte molto più scure. Mi hai strappato più di un sorriso, e il pippone su Leopardi trovo sia geniale. Forse avrei spinto ancora di più sull'acceleratore, magari spingendo fino all'assurdo. Un ottimo lavoro e una grande padronanza della tecnica.
- Andrea Furlan
- Messaggi: 423
Re: L'importanza delle lettere
Ciao Mario,
A me i metaracconti piacciono quasi sempre, anche se credo che non ne scriverò mai uno, e il tuo non fa eccezione. Adoro anche i giochi di parole e l'ironia che ne deriva, quindi per me tema centrato al 100%. Ho apprezzato anche il personaggio, trucido e zozzone in piena sintonia con il registro comico. Bello pure il contrasto con il fratello ligio e preciso. Per me una buona prova, che conferma la qualità che sai esprimere e a cui mi sono già abituato leggendo con piacere altri tuoi pezzi.
A me i metaracconti piacciono quasi sempre, anche se credo che non ne scriverò mai uno, e il tuo non fa eccezione. Adoro anche i giochi di parole e l'ironia che ne deriva, quindi per me tema centrato al 100%. Ho apprezzato anche il personaggio, trucido e zozzone in piena sintonia con il registro comico. Bello pure il contrasto con il fratello ligio e preciso. Per me una buona prova, che conferma la qualità che sai esprimere e a cui mi sono già abituato leggendo con piacere altri tuoi pezzi.
-
- Messaggi: 76
Re: L'importanza delle lettere
Ciao Mario,
Scusa per il commento tardivo e per non darti la possibilità di rispondere prima di fare la classifica.
Bellissimo racconto, ben scritto e molto divertente. E’ abilmente costruito per presentare la battuta finale nel migliore dei modi. Anche avendo capito ad un certo punto dove andavi a parare, l’effetto é stato comunque ottimo.
Tuttavia, per me é completamente fuori tema. Forse ho una comprensione limitata della “libertà” che ci offre minuti contati e in generale non amo troppo le interpretazioni non convenzionali. Ma in questo caso per me siamo andati troppo lontano dallo “spirito” del tema.
Buona edizione.
Scusa per il commento tardivo e per non darti la possibilità di rispondere prima di fare la classifica.
Bellissimo racconto, ben scritto e molto divertente. E’ abilmente costruito per presentare la battuta finale nel migliore dei modi. Anche avendo capito ad un certo punto dove andavi a parare, l’effetto é stato comunque ottimo.
Tuttavia, per me é completamente fuori tema. Forse ho una comprensione limitata della “libertà” che ci offre minuti contati e in generale non amo troppo le interpretazioni non convenzionali. Ma in questo caso per me siamo andati troppo lontano dallo “spirito” del tema.
Buona edizione.
- L'inquisitore
- Messaggi: 175
Re: L'importanza delle lettere
Ciao Mario! Devo dire che la declinazione "fraintendimento del titolo" è una che ho spesso usato anch'io e che trovo sempre divertente. Hai scritto una bella barzelletta, fruibile e ben strutturata. I personaggi sono credibili, le battute di dialogo ben piazzate. Tecnicamente è un buon racconto con premessa, svolgimento e chiusa e stilisticamente non è niente male. Unica pecca è proprio il legame col titolo così stretto da rendere il finale davvero buono solo in questa edition che, se da una parte dimostra l'assoluta consapevolezza di chi leggerà, dall'altra mi impedisce di darti il pollice su per portare il racconto in vetrina.
Quindi direi pollice quasi su per un pelo!
Quindi direi pollice quasi su per un pelo!
Torna a “Luigi Musolino Edition - la QUARTA dell'UNDICESIMA ERA - 178° All Time”
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite