Il grande giorno

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 dicembre con un tema di Luca Nesler (scrittore, formatore, minuticontatista) e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
Mardox
Messaggi: 24

Il grande giorno

Messaggio#1 » lunedì 16 dicembre 2024, 23:17

Le palpebre si tingono di rosso, apro gli occhi e i raggi del sole mi abbagliano attraverso il lucernario polveroso. È mattina inoltrata, cavolo devo correre!
Oggi è il grande giorno.
Fiamme di emozione mi bruciano nel ventre. Scosto la pelliccia di orso e il freddo mi assale. Si stava così bene al calduccio, ma non posso tardare. Atterro con un tonfo sulle assi lisce del pavimento. Mi piego sulle ginocchia per salutare Rainbow, che scodinzola e ansima con la lingua penzoloni. Gli gratto la testa pelosa: “piccolo cucciolo, da grande sarai bellissimo, ne sono sicura”, lui abbaia. Nella sua lingua mi starà dicendo che mi vuole bene ed è contento per me.
Corro verso l’armadio e spalanco le ante. Il verde smeraldo del vestito da cerimonia si staglia sul legno bianco: finalmente posso indossarlo!
Sfilo la gruccia e infilo la testa nel tubino di seta. Lo strascico scende fino alle caviglie. Faccio una piroetta e il tessuto si gonfia: sono una vera principessa.
Prendo la ghirlanda di margherite dal cassetto e la indosso: devo farmi bella oggi. Inserisco la punta dei piedi nei sandali e uso le dita per calzarli. Sono pronta!
Un uragano di gioia spinge verso il cervello. Si potrà scoppiare di felicità? Non sono sicura, ma questa è difficile da contenere. Saltello verso la porta, afferro la maniglia arrugginita e tiro a me. Che brutto cigolio! Qualcuno dovrà occuparsene, ma la cosa non mi riguarda. Non dovrò più pensare a queste cose.
Corro nel corridoio che porta all’esterno e una figura corpulenta mi si para davanti. Papà!
Riflessi argentati gli illuminano gli occhi marroni: “Bambina mia, questo è il tuo giorno, il più importante della tua vita. Io e la mamma siamo così fieri di te.”
Gli occhi mi prudono. Non devo piangere, non oggi che tutti gli occhi sono puntati su di me. Stringo le palpebre e le ciglia si inumidiscono: “grazie papà”.
Lui mi prende a braccetto e insieme usciamo dalla capanna. La luce mi acceca, batto gli occhi e le figure emergono dal bianco. C’è tutto il villaggio. In prima fila c’è mamma. Si tampona gli occhi lucidi con un lembo di stoffa viola. La mia mamma è fiera di me! Si è anche fatta due lunghe trecce per l’occasione. Lei, che di solito non si pettina mai.
Accanto a lei c’è mia sorella, col solito broncio. È solo invidiosa: sono stata scelta io e non lei.
Il muro di folla si apre su un ammasso di paglia. Papà mi lascia il braccio e mi fa cenno di proseguire. Devo andare verso il pagliaio. Tutti mi guardano, tutti mi vogliono bene. Mi sdraio sulla paglia soffice e l’odore di cavallo mi avvolge. Un grumo di felicità mi pulsa in pancia, come se volesse uscire. Papà si avvicina con una fiaccola accesa e la posa sul pagliaio. Mi sorride e io gli sorrido.
Il momento è arrivato, la mia vita ha uno scopo. Lo sfrigolio del fuoco mi accarezza le orecchie, il calore mi bacia la pelle e l’odore di bruciato mi stuzzica il naso.
Il fumo mi circonda. Chiudo gli occhi, le palpebre si tingono di rosso.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7898

Re: Il grande giorno

Messaggio#2 » lunedì 16 dicembre 2024, 23:26

Ciao Mardox e benvenuto nell'Arena! Ti ricordo che da regolamento devi comunicarmi il nome e cognome, anche privatamente. Ti ricordo anche che siamo molto attivi su FB e che se vuoi entrare nel gruppo lì puoi partecipare alla community ed è sicuramente consigliato. Detto questo: caratteri e tempo ok, buona LUCA NESLER EDITION!

Avatar utente
AndreaCrevola
Messaggi: 215

Re: Il grande giorno

Messaggio#3 » mercoledì 18 dicembre 2024, 9:42

Ciao Mardox, piacere di averti letto e auguri.
Nel racconto, la protagonista (ci si mette un po' troppo a capire che è una "lei") affronta il gran giorno di una cerimonia che si rivela una sorta di rito sacrificale. In questo ribaltamento si esprime il tema.
Dal punto di vista stilistico, le mie osservazioni riguardano l'insistenza della protagonista a commentare le immagini che le si parano di fronte. Di per sé, rappreentano la voce del personaggio ma tendono a rallentare lo sviluppo della narrazione. In altri termini, avrei lasciato che parlassero di più le immagini stesse. Per esempio: "Nella sua lingua mi sta dicendo..." è ridondante rispetto al mostrare l'azione del cucciolo (nota: potevi evitare la ripetizione di "lingua"). Non sono veri problemi, ma ti invito a valutare il mio punto di vista.
Infine, ma questa è una nota personale, non amo gli incipit dei personaggi che si svegliano: sono un mezzo luogo comune e - in questo caso - rendono troppo sbrigativa la vicenda: in pochi minuti si passa dal letto alla pira.

Avatar utente
Bescottina
Messaggi: 61
Contatta:

Re: Il grande giorno

Messaggio#4 » mercoledì 18 dicembre 2024, 12:34

Ciao Mardox,
bentrovat* a Minuti Contati! Credo sia la prima volta che ti leggo.

Devo dire che, sebbene il tema sia rispettato, e io sia riuscita anche a capire questa insensata gioia per essere arsa sul rogo, il racconto ha tante tante cose che non vanno da un punto di vista stilistico.

Innanzitutto il racconto è in prima persona presente, ma tu apri e chiudi con "Le palpebre si tingono di rosso", che è un dettaglio che l'io narrante non può darci, a meno che tu non intendessi che si tingevano di rosso per via della luce filtrata, ma è un'immagine molto difficile da cogliere, perché essendo la tua frase di apertura il lettore ancora non sa che 1. siamo in prima persona, 2. il proprietario del pov ha gli occhi chiusi.

Non so se tu abbia scelto volutamente di giocare col cliché della protagonista che si sveglia gioiosa, arrivata a fine lettura ho avuto l'impressione che tu lo abbia fatto apposta e che anche questo dettaglio facesse parte della "tattica", forse anche lo stile in cui lo hai scritto, che rispecchia quello con cui sono di solito scritti gli incipit di questo genere, ne fa parte. Però manca qualcosa che faccia dire davvero "ah, lo ha fatto apposta", un elemento dissonante che fa chiaramente capire che non è uno di quegli incipit, perché il finale non è abbastanza incisivo sotto questo punto di vista.

Se l'intenzione era quella, non è espressa appieno e lo rende il tipo di racconto che vorrei rileggere una volta che è stato rimaneggiato.

Buona edition!

Avatar utente
matt_heels
Messaggi: 72

Re: Il grande giorno

Messaggio#5 » mercoledì 18 dicembre 2024, 14:06

Ciao Mardox, sono Matteo!

Ho apprezzato il contrasto che hai voluto creare, trasformando una scena di estrema angoscia in un momento estatico, che mi ha ricordato quello di un bambino/bambina che si sveglia la mattina di Natale. Forse, proprio per questa ragione, il "cliché" incipit/risveglio non mi ha infastidito. Anche l'immagine delle "palpebre dipinte di rosso" mi è arrivata immediata, ma capisco che possa essere considerata problematica.

Come sottolineato da Andrea, avrei asciugato qua e là nel fraseggio interiore del POV (vedi pensiero sul cane). E forse anche qualche microazione, come questa: "Saltello verso la porta, afferro la maniglia arrugginita e tiro a me". Nonostante questi piccoli appunti, ritengo che il flusso sia comunque scorrevole e, con un leggero dosaggio, tu possa arrivare a un livello molto alto in termini di immersione.

Il tema, come anticipato, è centrato e reso molto bene. Il sacrificio, nell'ingenuità di questa bambina, viene reso come una festa. Non sappiamo se attorno a lei stiano piangendo per gioia o per tristezza, ma poco importa. Capisco anche la scelta di non aver aggiunto una nota di terrore sul finale, anche se mi sarebbe piaciuto vedere un piccolo contrasto, psicologico e fisico (dato dal fumo e dal bruciore sulla pelle)

In ogni caso, il tuo è un ottimo racconto che scorre e arriva immediato, senza necessità di riletture. Bravo!

Mardox
Messaggi: 24

Re: Il grande giorno

Messaggio#6 » mercoledì 18 dicembre 2024, 14:12

AndreaCrevola ha scritto:Ciao Mardox, piacere di averti letto e auguri.
Nel racconto, la protagonista (ci si mette un po' troppo a capire che è una "lei") affronta il gran giorno di una cerimonia che si rivela una sorta di rito sacrificale. In questo ribaltamento si esprime il tema.
Dal punto di vista stilistico, le mie osservazioni riguardano l'insistenza della protagonista a commentare le immagini che le si parano di fronte. Di per sé, rappreentano la voce del personaggio ma tendono a rallentare lo sviluppo della narrazione. In altri termini, avrei lasciato che parlassero di più le immagini stesse. Per esempio: "Nella sua lingua mi sta dicendo..." è ridondante rispetto al mostrare l'azione del cucciolo (nota: potevi evitare la ripetizione di "lingua"). Non sono veri problemi, ma ti invito a valutare il mio punto di vista.
Infine, ma questa è una nota personale, non amo gli incipit dei personaggi che si svegliano: sono un mezzo luogo comune e - in questo caso - rendono troppo sbrigativa la vicenda: in pochi minuti si passa dal letto alla pira.


Ciao Andrea, ricambio gli auguri. Che bel commento :)
Il fatto che si capisse troppo tardi che fosse una "lei" è una di quelle cose che già non mi convinceva molto in fase di stesura, ma che non ero riuscito a migliorare, grazie per avermelo confermato. Giustissima l'osservazione sulla ridondanza, soprattutto considerando il limite di caratteri avrei potuto sfruttare molto meglio lo spazio con quell'accortezza. Poi capisco l'antipatia per i risvegli in quanto soluzione un po' abusata.
Ti dico che, essendo il mio primo contest, non ero sicuro di aver fatto passare il tema del racconto, sono contento ti sia comunque arrivato. Grazie per le preziose osservazioni. Ciaoo

Mardox
Messaggi: 24

Re: Il grande giorno

Messaggio#7 » mercoledì 18 dicembre 2024, 14:18

Bescottina ha scritto:Ciao Mardox,
bentrovat* a Minuti Contati! Credo sia la prima volta che ti leggo.

Devo dire che, sebbene il tema sia rispettato, e io sia riuscita anche a capire questa insensata gioia per essere arsa sul rogo, il racconto ha tante tante cose che non vanno da un punto di vista stilistico.

Innanzitutto il racconto è in prima persona presente, ma tu apri e chiudi con "Le palpebre si tingono di rosso", che è un dettaglio che l'io narrante non può darci, a meno che tu non intendessi che si tingevano di rosso per via della luce filtrata, ma è un'immagine molto difficile da cogliere, perché essendo la tua frase di apertura il lettore ancora non sa che 1. siamo in prima persona, 2. il proprietario del pov ha gli occhi chiusi.

Non so se tu abbia scelto volutamente di giocare col cliché della protagonista che si sveglia gioiosa, arrivata a fine lettura ho avuto l'impressione che tu lo abbia fatto apposta e che anche questo dettaglio facesse parte della "tattica", forse anche lo stile in cui lo hai scritto, che rispecchia quello con cui sono di solito scritti gli incipit di questo genere, ne fa parte. Però manca qualcosa che faccia dire davvero "ah, lo ha fatto apposta", un elemento dissonante che fa chiaramente capire che non è uno di quegli incipit, perché il finale non è abbastanza incisivo sotto questo punto di vista.

Se l'intenzione era quella, non è espressa appieno e lo rende il tipo di racconto che vorrei rileggere una volta che è stato rimaneggiato.

Buona edition!


Ciao, sì, questo è il mio primissimo tentativo al contest. Grazie per il commento molto argomentato.
Guarda, io intendevo la luce che filtra, ma hai ragione sul fatto che sia un'immagine impossibile da cogliere, soprattutto alla luce dei due punti che hai sottolineato. Sì, la volontà di giocare col cliché c'era e sì, mi sarebbe piaciuto riuscire ad essere più incisivo sul finale, come hai detto tu. Grazie, di sicuro le tue osservazioni saranno utilissime per rimaneggiare il testo. Grazie :)

Mardox
Messaggi: 24

Re: Il grande giorno

Messaggio#8 » mercoledì 18 dicembre 2024, 14:25

matt_heels ha scritto:Ciao Mardox, sono Matteo!

Ho apprezzato il contrasto che hai voluto creare, trasformando una scena di estrema angoscia in un momento estatico, che mi ha ricordato quello di un bambino/bambina che si sveglia la mattina di Natale. Forse, proprio per questa ragione, il "cliché" incipit/risveglio non mi ha infastidito. Anche l'immagine delle "palpebre dipinte di rosso" mi è arrivata immediata, ma capisco che possa essere considerata problematica.

Come sottolineato da Andrea, avrei asciugato qua e là nel fraseggio interiore del POV (vedi pensiero sul cane). E forse anche qualche microazione, come questa: "Saltello verso la porta, afferro la maniglia arrugginita e tiro a me". Nonostante questi piccoli appunti, ritengo che il flusso sia comunque scorrevole e, con un leggero dosaggio, tu possa arrivare a un livello molto alto in termini di immersione.

Il tema, come anticipato, è centrato e reso molto bene. Il sacrificio, nell'ingenuità di questa bambina, viene reso come una festa. Non sappiamo se attorno a lei stiano piangendo per gioia o per tristezza, ma poco importa. Capisco anche la scelta di non aver aggiunto una nota di terrore sul finale, anche se mi sarebbe piaciuto vedere un piccolo contrasto, psicologico e fisico (dato dal fumo e dal bruciore sulla pelle)

In ogni caso, il tuo è un ottimo racconto che scorre e arriva immediato, senza necessità di riletture. Bravo!


Ciao Matteo, grazie.
Sono contento che l'immagine delle palpebre ti sia arrivata, anche se rileggendo il testo mi rendo conto che non fosse così intuitiva e si potesse fare molto molto meglio. Grazie dei feedback sulla scorrevolezza, e anche sull'asciugare le microazioni, osservazioni molto utili. Grazie e buon contest :)

Avatar utente
La Ele95
Messaggi: 35

Re: Il grande giorno

Messaggio#9 » venerdì 20 dicembre 2024, 12:07

Ciao Mardox,
La tua idea iniziale mi è piaciutae il tema lo hai colto ma a mio parere il racconto pecca un pò nell'eseguzione. Un primo consiglio che mi sento di darti è quello di stare attento all'uso delle parole e all'immagine che esse creano nella mente del lettore: ad esempio "atterro con un tonfo", addirittura? Stiamo parlando di una ragazza che scende dal letto non di un elicottero!
Alcune frasi potevano essere meno laboriose, meno ridondanti, e avresti avuto più spazio per spiegare un minimo questo rito o magari il perché questa ragazza è così felice di essere stata la prescelta.
Ho apprezzato il fatto che hai finito il racconto con le stesse parole con cui lo hai iniziato: un circolo, inizio e fine che tornano.
Alla prossima! Buon contest!
Elena.B

Frankestissimo
Messaggi: 69

Re: Il grande giorno

Messaggio#10 » venerdì 20 dicembre 2024, 15:55

Oooo ma che bel tentativo immersivo. In generale, per me funziona, quindi bravo (o brava?). Un paio di appunti.

1) In alcune parti la scrittura risulta "scattosa". Immersiva non vuol dire che devi per forza dare tutto il dettaglio infinito di qualsiasi cosa, e ti suggerirei di cercare di sciogliere maggiormente l'io narrante nelle descrizioni. Esempio:

Sfilo la gruccia e infilo la testa nel tubino di seta (descrizione asettica). Lo strascico scende fino alle caviglie (descrizione asettica). Faccio una piroetta e il tessuto si gonfia: sono una vera principessa (descrizione asettica: fraseggio interiore).
Prendo la ghirlanda di margherite dal cassetto e la indosso: devo farmi bella oggi (descrizione asettica: fraseggio interiore). Inserisco la punta dei piedi nei sandali e uso le dita per calzarli (descrizione asettica con dettagli eccessivi). Sono pronta! (fraseggio interiore)

Il lettore li sente questi tac, tac, tac, soprattutto se lo fai di continuo. Io avrei provato una cosa del genere (migliorabile eh):

Sfilo la gruccia e infilo la testa nel tubino di seta, degno di una principessa (descrizione colorata dal pov, perché il "degno di una principessa" lo pensa il pov). Lo strascico scende fino a terra e mi accarezza le caviglie nude (descrizione, ma il "nude" da quel tocco che torna in pov). Sono quasi pronta (fraseggio interiore).
Apro il cassetto, afferro la ghirlanda di margherite e me la appoggio sulla testa come una corona (descrizione colorata dal pov, richiamo della corona alla principessa di poco prima). Se solo avessi uno specchio… (desiderio del pov)
“Ciccina, sei pronta?” (un bel dialogo, che spezza)
“Arrivo mamma!” Indosso i sandali (sticazzi di come li ho calzati, non da nulla in più quel dettaglio) e mi concedo una piroetta (mi concedo: scelta verbale del "so che è tardi, ma almeno una la posso fare), che gonfia il tessuto della gonna. È il mio giorno, e non posso più aspettare. (fraseggio interiore).

2) Il tema è declinato bene e il gioco di creare dissonanza tra quello che percepisce il pov (gioia) e quello che il lettore sa (morte) ci sta. Purtroppo, è abbastanza "leggibile". Io l'avevo capito a metà che questa si stava andando a far bruciare / mangiare dal drago. Avrei cercato di renderlo + colpo di scena, magari con un setting diverso

3) So che avevi poco spazio, come tutti, e so che il tuo focus era caricare l'emotività della ragazza, ma c'è poco conflitto. Avresti potuto cambiare e metterla in camera con la sorella, che le dava contro e le diceva di non andare, e lei pensava "è solo gelosa". Questo avrebbe forse anche aiutato con il punto 2 del colpo di scena finale :)

Spero che questi commenti ti siano utili, ovviamente sono le mie opinioni, e ribadisco che mi è piaciuto. Purtroppo non devo criticare il tuo gruppo, altrimenti l'avrei messo tra i primi :)

Avatar utente
frafo
Messaggi: 84

Re: Il grande giorno

Messaggio#11 » venerdì 20 dicembre 2024, 17:36

Ciao Mardox!
Storia interessante, la serenità trasmessa per tutto il tempo, fino a quello che in normalità sarebbe un tragico epilogo, mi ha dato una dose di inquietudine ben gradita! La sequenza delle scene però è un po' martellante, forse si sarebbe potuta migliorare accorpando più frasi tra loro, tramite qualche descrizione sensoriale, per rendere tutto più fluido (esempio: “Fiamme di emozione mi bruciano nel ventre. Scosto la pelliccia di orso e il freddo mi assale. Si stava così bene al calduccio, ma non posso tardare.” => “Scosto la pelliccia di orso e le lame dell’inverno mi assalgono, ma nulla possono contro la fiamma che mi arde dentro”).
Comunque, tema centrato.
Saluti.
Francesco Michele Forciniti

Avatar utente
M.M
Messaggi: 80

Re: Il grande giorno

Messaggio#12 » sabato 21 dicembre 2024, 0:04

Ciao Mardox,

la storia e i suoi vari dettagli mi hanno ricordato molto una fiaba europea stile Grimm, quindi certamente bene. Ho apprezzato la completa incosapevolezza della protagonista e il fatto che il tone di voce del narratore lo esprima bene, anche se l'uso degli esclamativi lo trovo troppo enfatico e andrebbe ridotto un pochino. Anche in generale la spensieratezza della protagonista mi sembra un po' monodimensionale. Il tema del sacrificio umano penso sia un po' abusato e l'ho immaginato si dalla prima parte, ma devo riconoscere che hai piazzato dei segnati molto ben fatti. L'indizio sul vedere il cane crescere è un'ottima anticipazione; forse quella della porta, poco più avanti, non serve.

Spero ti sia utile!
Vuoi leggere il primo* fantasy noir italiano? Un affare per orecchie a punta è disponibile!

Linktree - Goodreads


*viene fuori che ce ne sono altri, comunque il mio vale la pena giuro

Mardox
Messaggi: 24

Re: Il grande giorno

Messaggio#13 » sabato 21 dicembre 2024, 16:42

Ciao, grazie del commento.
Sì, la troppa enfasi credo sia dovuta alla paura di non far capire bene la situazione. Ma è vero che c'è molta ridondanza (tipo sulla cosa della porta). Magari nel riscriverlo proverò a pensare ad un'ambientazione meno "sgamabile" dall'inizio.
Grazie ancora, commento utilissimo :)

Mardox
Messaggi: 24

Re: Il grande giorno

Messaggio#14 » sabato 21 dicembre 2024, 16:44

frafo ha scritto:Ciao Mardox!
Storia interessante, la serenità trasmessa per tutto il tempo, fino a quello che in normalità sarebbe un tragico epilogo, mi ha dato una dose di inquietudine ben gradita! La sequenza delle scene però è un po' martellante, forse si sarebbe potuta migliorare accorpando più frasi tra loro, tramite qualche descrizione sensoriale, per rendere tutto più fluido (esempio: “Fiamme di emozione mi bruciano nel ventre. Scosto la pelliccia di orso e il freddo mi assale. Si stava così bene al calduccio, ma non posso tardare.” => “Scosto la pelliccia di orso e le lame dell’inverno mi assalgono, ma nulla possono contro la fiamma che mi arde dentro”).
Comunque, tema centrato.
Saluti.


Ciao frafo, capito. Sono contento ti sia arrivata un po' di inquietudine, grazie per essere stato così specifico sullo stile, addirittura con l'esempio. Ne terrò conto per una seconda stesura. ciaooo

Mardox
Messaggi: 24

Re: Il grande giorno

Messaggio#15 » sabato 21 dicembre 2024, 16:49

Frankestissimo ha scritto:Oooo ma che bel tentativo immersivo. In generale, per me funziona, quindi bravo (o brava?). Un paio di appunti.

1) In alcune parti la scrittura risulta "scattosa". Immersiva non vuol dire che devi per forza dare tutto il dettaglio infinito di qualsiasi cosa, e ti suggerirei di cercare di sciogliere maggiormente l'io narrante nelle descrizioni. Esempio:

Sfilo la gruccia e infilo la testa nel tubino di seta (descrizione asettica). Lo strascico scende fino alle caviglie (descrizione asettica). Faccio una piroetta e il tessuto si gonfia: sono una vera principessa (descrizione asettica: fraseggio interiore).
Prendo la ghirlanda di margherite dal cassetto e la indosso: devo farmi bella oggi (descrizione asettica: fraseggio interiore). Inserisco la punta dei piedi nei sandali e uso le dita per calzarli (descrizione asettica con dettagli eccessivi). Sono pronta! (fraseggio interiore)

Il lettore li sente questi tac, tac, tac, soprattutto se lo fai di continuo. Io avrei provato una cosa del genere (migliorabile eh):

Sfilo la gruccia e infilo la testa nel tubino di seta, degno di una principessa (descrizione colorata dal pov, perché il "degno di una principessa" lo pensa il pov). Lo strascico scende fino a terra e mi accarezza le caviglie nude (descrizione, ma il "nude" da quel tocco che torna in pov). Sono quasi pronta (fraseggio interiore).
Apro il cassetto, afferro la ghirlanda di margherite e me la appoggio sulla testa come una corona (descrizione colorata dal pov, richiamo della corona alla principessa di poco prima). Se solo avessi uno specchio… (desiderio del pov)
“Ciccina, sei pronta?” (un bel dialogo, che spezza)
“Arrivo mamma!” Indosso i sandali (sticazzi di come li ho calzati, non da nulla in più quel dettaglio) e mi concedo una piroetta (mi concedo: scelta verbale del "so che è tardi, ma almeno una la posso fare), che gonfia il tessuto della gonna. È il mio giorno, e non posso più aspettare. (fraseggio interiore).

2) Il tema è declinato bene e il gioco di creare dissonanza tra quello che percepisce il pov (gioia) e quello che il lettore sa (morte) ci sta. Purtroppo, è abbastanza "leggibile". Io l'avevo capito a metà che questa si stava andando a far bruciare / mangiare dal drago. Avrei cercato di renderlo + colpo di scena, magari con un setting diverso

3) So che avevi poco spazio, come tutti, e so che il tuo focus era caricare l'emotività della ragazza, ma c'è poco conflitto. Avresti potuto cambiare e metterla in camera con la sorella, che le dava contro e le diceva di non andare, e lei pensava "è solo gelosa". Questo avrebbe forse anche aiutato con il punto 2 del colpo di scena finale :)

Spero che questi commenti ti siano utili, ovviamente sono le mie opinioni, e ribadisco che mi è piaciuto. Purtroppo non devo criticare il tuo gruppo, altrimenti l'avrei messo tra i primi :)



Ciao, ma grazie, che bel commento.
Sul setting sì, ho notato dai feedback che così è troppo scontato, vedrò di cambiarlo ad un secondo tentativo. Mi studierò bene la tua riscrittura, tanti spunti interessanti. Grazie, a maggior ragione visto che non sei nel gruppo incaricato. Ciao, e buon contest :)

Mardox
Messaggi: 24

Re: Il grande giorno

Messaggio#16 » sabato 21 dicembre 2024, 16:52

La Ele95 ha scritto:Ciao Mardox,
La tua idea iniziale mi è piaciutae il tema lo hai colto ma a mio parere il racconto pecca un pò nell'eseguzione. Un primo consiglio che mi sento di darti è quello di stare attento all'uso delle parole e all'immagine che esse creano nella mente del lettore: ad esempio "atterro con un tonfo", addirittura? Stiamo parlando di una ragazza che scende dal letto non di un elicottero!
Alcune frasi potevano essere meno laboriose, meno ridondanti, e avresti avuto più spazio per spiegare un minimo questo rito o magari il perché questa ragazza è così felice di essere stata la prescelta.
Ho apprezzato il fatto che hai finito il racconto con le stesse parole con cui lo hai iniziato: un circolo, inizio e fine che tornano.
Alla prossima! Buon contest!


Ciao Ele, grazie di avermi dato suggerimento e di avermi strappato una risata con il paragone dell'elicottero ahaha.
Guarda, proverò a riscriverlo, cercando di snellire le frasi laboriose e di mettere qualche riferimento in più sul perché sia felice di essere prescelta. Grazie di aver sottolineato il circolo inizio-fine. Ciaooo, alla prossima :)

Avatar utente
Luca Moggia
Messaggi: 238

Re: Il grande giorno

Messaggio#17 » domenica 22 dicembre 2024, 19:14

Ciao Mardox, bentrovato.

Nulla da dire sul tema, sicuramente centrato con l’opposizione fra la gioia della protagonista e il fatto che stia andando a farsi bruciare sul rogo.

Nella narrazione c’è un buon ritmo e la lettura, salvo in qualche parte, scorre bene. A mio parere potresti eliminare dei dettagli sacrificando un minimo di focalizzazione a favore della scorrevolezza. Ad esempio “mi piego sulle ginocchia per salutare Rainbow che scodinzola e ansima con la lingua penzoloni” potrebbe diventare: “mi inginocchio e accarezzo Rainbow che scodinzola eccitato”. Una forma più diretta che secondo me scorre meglio.

Attenzione poi alla selezione dei dettagli, a volte diventano ripetitivi: "Riflessi argentati gli illuminano gli occhi marroni”Gli occhi mi prudono. Non devo piangere, non oggi che tutti gli occhi sono puntati su di me” “Stringo le palpebre e le ciglia si inumidiscono” “ La luce mi acceca, batto gli occhi” “In prima fila c’è mamma. Si tampona gli occhi lucidi con un lembo di stoffa viola

Questa parte che ti ho riportato mi è proprio… saltata all’occhio :-)

Il capovolgimento finale secondo me è seminato bene. Peccato non sapere di più sull’ambientazione. Il fatto che l’essere bruciati vivi sia un premio è molto interessante, però rimane senza spiegazione. Certo, 3.000 caratteri sono proprio pochi!

In bocca al lupo per l’Edizione e alla prossima!


Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

Doganiera
Messaggi: 23

Re: Il grande giorno

Messaggio#18 » lunedì 23 dicembre 2024, 0:27

Ciao, Mardox. Bel racconto, hai reso bene le scene e non ho avuto difficoltà a immaginarle né a percepire la felicità della protagonista. Avrei giusto voluto qualche indicazione in più su perché è così felice di morire, ma probabilmente lo scopo del racconto non è dare questa risposta.
Buona fortuna!

Avatar utente
srcm
Messaggi: 90

Re: Il grande giorno

Messaggio#19 » lunedì 23 dicembre 2024, 18:27

Ciao e piacere! Mi accodo un po' ai commenti precedenti ma in particolare vorrei porre l'accento sull'analisi che ha fatto nel suo commento Frankestissimo (spero di averlo scritto giusto visto che credo qui non si possa taggare). La storia in sé è interessante, il gioco è abbastanza leggibile fin da subito ma è comunque divertente e i difetti nella catena delle percezioni sono sistemabili in un secondo momento senza troppi problemi. Io la cosa delle palpebre l'ho capita fermandomi dopo due righe e rileggendo, solo che e in questo tipo di racconti molto brevi effettivamente molti lettori li perdi se è necessaria una seconda lettura. Però in quel commento F. fa una gran cosa a segnalarti di mescolare le percezioni alle descrizioni quindi punterei anche io molto su quello, specialmente in una storia come questa che gioca molto sul contrasto tra interno ed esterno. Comunque un'ottima prova, a me come racconto è piaciuto e ha fatto sorridere (amaramente ma sorridere). Complimenti e alla prossima, in bocca al lupo per questa edizione e buone feste!

Avatar utente
MerioRounds
Messaggi: 51

Re: Il grande giorno

Messaggio#20 » giovedì 26 dicembre 2024, 2:05

Ciao Mardox, racconto interessante ma con problemi. Mi ha ricordato inevitabilmente il trailer di The Witcher IV, visto l’annuncio vecchio giusto di due settimane. L’intento è buono, ma il problema grosso secondo me è quanto ci si metta a capire che la protagonista è una bambina. Per la prima metà sono stato convinto che il twist potesse essere la rivelazione che il/la protagonista fosse l’albero di natale l’8 dicembre.
Buone feste e buon MC.

Torna a “Luca Nesler Edition - la Quarta della Dodicesima Era - 187° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite