Gruppo ATM

Per partecipare alla Sfida basta aver voglia di mettersi in gioco.
Le fasi sono quattro:
1) I partecipanti dovranno scrivere un racconto a TEMA e postarlo sul forum. Questo GAME il racconto dev'essere dedicato agli zombie.
2) Gli autori leggeranno e classificheranno i racconti che gli saranno assegnati.
3) I migliori di ogni girone approderanno alla finale.
4) Il vincitore verrà pubblicato nell'antologia curata da Anna Pullia e Francesco Nucera, edita da Gainsworth Publishing.
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Spartaco
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Gruppo ATM

Messaggio#1 » lunedì 3 febbraio 2025, 21:29

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Questo è il gruppo ATM de La Sfida Allo ZombiBus.

Gli autori del gruppo ATM dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ATAC.

I racconti di questo gruppo verranno commentati dagli autori del gruppo ACTV.

Il vincitore del girone andrà in finale e finirà in pasto di Julia Sienna, Anna Pullia e Francesco Nucera.


Ricordatevi di segnare, in risposta ai vostri racconti, i bonus a cui aspirate.
Nei commenti dovrete segnare i bonus che individuerete.


E ora vediamo i racconti ammessi:

Una perfetta grigliata di Ferragosto, di Dirge, 17514 caratteri, consegnato il 27 gennaio 2025 alle 18:49
IL POTERE LIBERATORIO DEL TAFANO, di M.M, 15172 caratteri, consegnato il 01 febbraio 2025 alle 05:46
Qua fuori è un brutto mondo, di Luca Fagiolo, 19999 caratteri, consegnato il 30 gennaio 2025 alle 18:54.
Nel blu dipinto di blu, di Raffaele Gargano, 19747 caratteri, consegnato il 02 febbraio 2025 alle 22:38



Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 13 febbraio per commentare i racconti del gruppo ATAC.
Chi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Vi avverto che saremo fiscali e non accetteremo classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradiamo essere avvertiti, sapete come trovare i moderatori. Vi ricordiamo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.

I racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a Spartaco.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ATAC.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA SFIDA A TUTTI!



ele.land
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Re: Gruppo ATM

Messaggio#2 » giovedì 6 febbraio 2025, 22:09

Classifica di ele.land (che è stata duramente provata dalla vita adulta quindi non ha capito se è tutto giusto o se ha fatto casino. Non datemi in pasto agli zombie please!)

Primo posto: Una perfetta grigliata di Ferragosto.

In questo racconto ho apprezzato molto sia il tono satirico di fondo sia l’essere completamente fuori dal mondo della protagonista. Bello anche il finale: é coerente con la trama e ha senso che non lasci liberi i suoi “ospiti” se vogliamo chiamarli cosi! Complimenti per la prova! (Bonus: 2/2)

Secondo posto: Qua fuori è un brutto mondo.

Tra secondo e terzo posto é stata veramente una sfida difficile, tanto che se potessi (si può?) farei un pari merito con l’altro racconto. Ho apprezzato l’atmosfera che ricorda le storie di Stefano Benni, cosi come la costruzione solida del tutto. (Bonus 2/2)

Terzo posto: IL POTERE LIBERATORIO DEL TAFANO

I collettivi universitari ci salveranno! A parte gli scherzi, mi é piaciuta l’attenzione ai dettagli (penso a Peppa Pig) e la modalità organizzativa dei sopravvissuti. Una cosa che apprezzo molto è anche il fatto di sfruttare l’architettura della città come strumento di difesa, e in generale tutto il Word building che é ben presente nonostante sia un racconto di 20.000 parole . Mi ha convinta di meno la parte centrale, quando aspettano lo zombie bus perché mi sembra si lasci andare un po’ troppo alle descrizioni e perda di mordente che però recupera in coda! Sulle mosche in quanto animali non ho idea di cosa dicano gli esperti ma per me va bene (bonus:2/2)

Quarto posto: Nel blu dipinto di blu

Mi ha convinta l’idea di fondo ma trovo che si perda troppo in alcuni punti della sua realizzazione. Anche per quanto riguarda il personaggio famoso mi sembra non abbia abbastanza mordente, o forse sarà che non sono fan di Annalisa? (Scherzo!) mi é piaciuta l’idea della musica che non attira ma respinge gli zombie, va in opposizione a tutto quello che ci siamo sempre detti su di loro ma in senso buono, cioè ci da una nuova chiave di lettua del tutto. (Bonus 2/2)

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Daniele_picciuti
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Re: Gruppo ATM

Messaggio#3 » venerdì 7 febbraio 2025, 8:54

Classifica:

1) Qua fuori è un brutto mondo
2) Il potere liberatorio del tafano
3) Una perfetta grigliata di Ferragosto
4) Nel blu dipinto di blu

Commenti:

Qua fuori è un brutto mondo

Molto carino questo racconto. Anche se lo zombibus si vede soltanto alla fine, penso che starebbe bene in un'antologia.
L'ho trovato compatto, ben strutturato, e a me personalmente le espressioni dialettali non mi hanno infastidito, pur non capendole, perché erano ben dosate e inserite al momento opportuno.
I personaggi sono ben tratteggiati, anche se per motivi di brevità non potevano essere esplorati chissà quanto, io li ho trovati comunque funzionali alla storia.
Bello il finale, anche un pelino commovente se vogliamo. Alla fine il nostro eroe ha portato in salvo i suoi "ragazzi", ho trovato molto visiva la scena delle facce che guardano dai finestrini, colmi di orrore.
Non ho molto altro da dire, se non che mi è piaciuto. Bravo.

Il potere liberatorio del tafano

Trovo questo racconto molto compatto, le descrizioni sono davvero buone, le mura di cinta costituiscono un aspetto visivo interessante e originale. La dinamica tra i personaggi poteva essere forse approfondita meglio attraverso l'uso dei dialoghi, che sono un po' pochini e questo mi ha reso un po' più arduo proseguire nella lettura. Un racconto, di norma, funziona bene quando accadono delle cose, mentre per i tre quarti vengono descritti dal protagonista. Diciamo che dopo una parte iniziale di descrizioni, avrei visto bene dell'azione, invece questa arriva un po' tardi. In un racconto breve, si rischia di perdere l'attenzione del lettore in questo modo, almeno secondo la mia esperienza.
Lo zombibus che non si ferma - ammazza che str***i! - mi è piaciuto, alla fine Franky è l'unico ad andar via... e viene da chiedersi se abbia fatto un affare oppure no.
Io me ne sarei rimasto al sicuro entro le mura :)
Buona la scrittura.
Nel complesso mi è piaciuto, pur con i difetti - almeno per me - che ho evidenziato.

Una perfetta grigliata di Ferragosto

L'idea della psicopatica che pur di chiudere con successo il suo ferragosto non guarda in faccia a nessuno è carina, anche se alcune cose non mi convincono del tutto.
Intanto, in che anni è ambientato? Perché Mike Bongiorno è morto da parecchio tempo e sarà seppellito in un cimitero chissà dove. Se anche uscisse e iniziasse a vagare dubito sarebbe riconoscibile, oggi.Quindi... mmmh.
E poi, parla? Ci vorrebbe una riflessione sul fatto che abbia parlato. In questa apocalisse gli zombie conservano un minimo di intelletto? O vuole essere un caso limite? In ogni caso Esmeralda dovrebbe ragionarci sopra. Capisco il tagli grottesco, ma ci vuole sempre della coerenza interna al testo.
Detto ciò, il resto funziona abbastanza, anche se considerato quanto lei sia str***a mi sarei aspettato che qualcuno la desse in pasto agli zombie prima della fine del racconto.
Lo zombibus di fatto non si vede neppure, se ne parla soltanto. Questo è un po' una pecca, secondo me, perché significa che il racconto starebbe in piedi anche senza. Nel complesso un racconto che è migliorabile sotto vari aspetti ma che ha una base abbastanza solida per funzionare.

Nel blu dipinto di blu

Premesso che Annalisa è una delle mie cantanti preferite, mi ha fatto sorridere ritrovarmela in una epidemia zombie.
Partiamo però dall'inizio: appena ho letto Sanremo ho subito pensato "se ha gestito un'apocalisse zombie durante il festival di Sanremo con tutti i Big del festival è un genio"... ma non era così, purtroppo (per me, che me lo sarei goduto un casino, penso).
Il racconto in sé non mi convince del tutto, non so bene se perché il Vip ha un ruolo troppo centrale (e senza un taglio ironico - non che fosse previsto così eh) o se perché alla fin fine non ci ho visto molta originalità. Ok, gli zombie sono più veloci, furbi e silenziosi del previsto, e questo è un bene, ma manca un guizzo, che mi aspettavo, almeno verso la fine. Lo zombibus era pieno di zombie? Mentre vi si avvicinano i due animali si trasformano del tutto e mordono lui o Annalisa? Insomma, qualcosa...
E poi forse il fatto stesso che la musica li respinga anziché attirarli è una scelta un po' azzardata, la spiegazione sulla mancanza di umanità risulta poco convincente, almeno per come la vedo io.
Nel complesso, tante potenzialità, ma manca quel non so che...
Il mondo che ho creato non è solo parte di me, ma esiste, come esiste la fede.

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Em Idra
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Re: Gruppo ATM

Messaggio#4 » domenica 9 febbraio 2025, 19:09

Eccomi! Premetto che è stata dura mettere questi racconti in classifica: erano tutti molto belli e alcuni erano già tra i miei preferiti
1) IL POTERE LIBERATORIO DEL TAFANO, di M. Maponi:
Mi è piaciuto molto il tuo take sullo Zombibus, non solo il fatto che non si fermi, ma anche il suo aspetto. L'apocalisse zombie è appena iniziata e già cade a pezzi. È una prospettiva piuttosto inquietante se la si pensa sul lungo termine.
Anche il pacing del racconto secondo me è perfetto per il tipo di storia che vai a raccontare: non ho sentito la mancanza dell'azione, anzi lo spazio lasciato ai momenti tranquilli, quasi quotidiani, rende bene l'idea di un mondo che ha trovato un suo equilibrio. C'è una società che ancora ricorda bene come si viveva prima, ma si è organizzata, ha una sua routine e in fondo non sta male. La lentezza delle azioni e il tempo che il protagonista si prende per riflettere e ricordare dà molto questa idea di limbo in cui vivono questi fuorisede.
Le mosche zombie che non depongono uova, mandando a monte tutto il ragionamento di Frankie, sono un bel concetto, e ci sta che siano solo menzionate, ma magari avrei aggiunto un'azione con cui il protagonista ci entra in contatto. Anche solo scacciarsele di dosso, dato che gli ronzano attorno. E magari, dato che avevi ancora un po' di spazio (parla quella che ha scritto meno di 8.000 caratteri, mea culpa), avrei approfondito il rapporto tra il protagonista e Frankie. Si capisce che c'è una forte amicizia, seppure siano diversi, ma vederli interagire avrebbe reso il finale ancora più impattante.


2) Qua fuori è un brutto mondo, di Luca Fagiolo
Il racconto mi è piaciuto già dalla premessa, che scardina la solita narrazione dei medici eroici che restano indietro incuranti del pericolo. Invece il nostro eroe è un tizio che non aveva nulla a cui tornare, un po' sfigato, un po' imbranato, insomma qualcuno in cui ci si può riconoscere. L'idea di concentrarsi sui pazienti sopravvissuti di una RSA è geniale, in effetti nei racconti apocalittici raramente si incontrano figure di anziani perché è più facile sbarazzarsene dicendo che sono i primi a morire. È bello che in questo racconto ci sia questa found family per necessità prima che per scelta, e che siano gli anziani a vivere.
Riesce oltretutto a fondere una prima parte comica e una seconda commovente e tragica, senza che l'accostamento sia straniante. Questo, secondo me, perché il racconto mantiene il fil rouge della tenerezza verso questi anziani, che in 20.000 caratteri sono stati caratterizzati davvero bene. Le espressioni dialettali aiutano la caratterizzazione, in particolare Pinuccio mi ha ricordato tantissimo mio nonno che parla solo dialetto e ha questa fede un po' tutta sua.
Gli unici appunti che trovo:
1. Non me la sento di contare il bonus celebrità, perché Mirko Casadei viene solo menzionato in una riflessione e in un flashback
2. La parte del neonato sul SUV: capisco che Leo sia un personaggio altruista e sensibile, ma tutta questa preoccupazione per un bambino che nemmeno ha visto mi lascia confusa
3. Sarebbe stato stupendo se il finale si fosse concluso con il titolo del racconto. Le due righe aggiuntive smorzano un po' l'impatto.


3) Una perfetta grigliata di Ferragosto, di Federico Grasso
Ho apprezzato tantissimo il punto di vista della donna bigotta e con un disturbo ossessivo-compulsivo strisciante. I suoi commenti completamente distaccati dal mondo (le varie istanze in cui gli invitati si disperano e lei ne è infastidita, perché come osano arrivare in anticipo/rifiutare l'invito/non portare le verdure, "meglio zombie che gay", difendere il quartiere da non morti e immigrati, la polpetta avvelenata...) sono il punto forte del racconto. È un personaggio caricaturale che in questo contesto funziona da Dio (proprio perché gli zombie sono talmente triti che hanno un potenziale caricaturale immenso). E in generale il concetto che una situazione estrema come un'apocalisse faccia emergere tutta l'insensibilità delle persone è fin troppo reale, così come la tendenza a richiudersi nelle proprie certezze e a negare la realtà. Poi per gusto personale questa comicità un po' amare che si basa sulla chiusura mentale della gente mi piace tantissimo.
Come ha già fatto notare Daniele, l'idea dello zombie famoso che si deve trattare bene è geniale e in linea con il personaggio, ma essendo Bongiorno morto prima dell'apocalisse non dovrebbe essere risparmiato dalla trasformazione? Altrimenti si pone un enorme problema in più, quello di tutti i morti di secoli addietro che riemergono, e se questo è il caso lo si sarebbe dovuto menzionare.
La parte di Guglielmo Tell non l'ho trovata molto ben amalgamata al resto del racconto, mi è sembrato un inciso inserito solo per il bonus. Che ci sta, anche io ho fatto questo errore, ma guardando in retrospettiva la storia funziona benissimo anche senza animale zombie.
Ultimo minuscolo appunto:
Ansimo per lo shock, in cerca di qualcosa da rispondergli

ma Fabrizio non le ha già sbattuto la porta in faccia?


4) Nel blu dipinto di blu, di Raffaele Gargano
Ciao! Inizio col dire che apprezzo molto il messaggio che hai voluto mandare, di conservare la propria umanità e la propria poesia in qualsiasi situazione, che questo possa essere la chiave della salvezza. Secondo me, però, il messaggio arrivava bene anche senza metterlo nero su bianco con lo stratagemma del canto: la spiegazione di Annalisa sembra quasi un modo di fare la ramanzina anche al lettore. Sarebbe stato molto più efficace lasciare che i pensieri stessi di Simone e il suo punto di vista sul mondo, così pieno di nostalgia, parlassero da soli.
Lo stile oscilla tra metafore veramente azzeccate (le lacrime che si condensano di ricordi, il sole che perde quota, la stradina annegata nell'ombra…) e pezzi che perdono molto slancio:
Si fiondano addosso a me

meglio si fiondano verso di me, altrimenti dà l'impressione che lui sia già spacciato.

Sono stati i resti abbandonati di un cadavere a farmi cadere.

L'intero passaggio non trasmette abbastanza tensione: le azioni sembrano slegate. In questo caso sarebbe forse stato meglio mostrarlo inciampare in qualcosa di molle, in cui magari il piede rimane dentro fino alla caviglia, per rendere anche sensorialmente lo schifo. Soprattutto dato che nelle descrizioni precedenti ci vai giù pesante con le immagini di interiora sbranate.

Altra cosa: non mi quadra tanto il fatto che gli zombie siano descritti come rapidi e silenziosi, ma quando si tratta di inseguirlo si trascinino mugolando.

Quando giunge all'ufficio postale, avrei preferito che la tensione crescesse molto di più. Invece il contrasto "Sono in trappola"/"Non riescono a scavalcare il bancone" suona un po' anticlimatico.

In generale ci sono molti di questi momenti in cui la tensione si sfalda troppo velocemente: in particolare l'arrivo dello ZombiBus così dal nulla fa perdere il potenziale di mettere Annalisa e Simone in viaggio, e chiudere il racconto così: non sanno se mai troveranno lo ZombiBus, ma il contatto umano e una nuova speranza sono già un miglioramento per cui vale la pena lottare.
Nel complesso, molto potenziale, secondo me da migliorare nella gestione.
cerco di combattere l'ansia da confronto ma non sta andando molto bene :)

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GuidoNorzi
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Re: Gruppo ATM

Messaggio#5 » mercoledì 12 febbraio 2025, 23:55

La mia classifica:

1) Il potere liberatorio del tafano
2) Qua fuori è un brutto mondo
3) Una perfetta grigliata di Ferragosto
4) Nel blu dipinto di blu

Commenti:

Il potere liberatorio del tafano
Racconto molto bello. Ottimo ritmo, ottima ambientazione (mi ha fatto venire voglia di andare a Macerata, che non conosco), e il mondo degli universitari calza a pennello con la situazione. Alcuni dettagli grotteschi sono d’effetto (l’ombrello di Peppa Pig, per dire). Per il bonus, se vogliamo le mosche, ma nessun personaggio famoso. Bravo.

Qua fuori è un brutto mondo
Bello. Avessi potuto, avrei dato un pari merito con il tafano, con cui se la gioca. Personaggi belli e molto tridimensionali, mi è sembrato un racconto di zombie come avrebbe potuto scriverlo Malvaldi. I vecchietti funzionano e sono un’ottima fonte di ispirazione. Bella anche la seconda parte, col sacrificio finale che chiude molto bene la storia. I bonus centrati in parte, ok il gatto, ma non saprei se citare il personaggio famoso senza farlo entrare nella storia possa essere contato.

Una perfetta grigliata di Ferragosto
Racconto ben costruito, anche se ho intuito dove voleva andare a parare e mi sono rovinato da solo il finale. L’ossessione della protagonista per le usanze italiane innanzitutto, e nonostante la situazione non proprio favorevole, è un’ottima idea. Mi è piaciuto. Per i bonus, centrati tutti e due.

Nel blu dipinto di blu
Quello che mi ha convinto meno del gruppo. Magari è la mia idiosincrasia per il festival ad avermi condizionato, perché invece l’ambientazione è buona, Sanremo la conosco abbastanza (non abito lontano) e quella è resa bene. Qualcosa nella scrittura però non mi ha fatto appassionare. Bonus centrati tutti e due.

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Spartaco
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Re: Gruppo ATM

Messaggio#6 » giovedì 13 febbraio 2025, 16:26

Classifica finale:


1) IL POTERE LIBERATORIO DEL TAFANO, di M.M
1) Qua fuori è un brutto mondo, di Luca Fagiolo
3) Una perfetta grigliata di Ferragosto, di Dirge
4) Nel blu dipinto di blu, di Raffaele Gargano

Accedono alla finale: IL POTERE LIBERATORIO DEL TAFANO, di M.M e Qua fuori è un brutto mondo, di Luca Fagiolo. Questo perché siamo persone generose.
Il Finalisti hanno 24 ore di tempo per modificare il racconto e postarlo nella sezione Finalissima

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