Return R++
- wladimiro.borchi
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Return R++
Return R++
Il topo tocca terra leggero, smuovendo appena un po’ di ghiaia sotto le zampe. La foresta pare sterminata in ogni direzione. Gli occhi fanno appena in tempo ad abituarsi a tutta quella luce, che quel dannato sorcio fiuta il pericolo: c’è un nemico nelle vicinanze. Si rende conto di quanto sia disperata la situazione solo quando la testa del pitone spunta lenta da sotto una larga foglia di banano.
La preda resta immobile, incapace di ogni reazione. Il serpente le è sopra in una frazione di secondo e la ingoia viva, con le zampe posteriori che ancora si dibattono.
«Preso!» I detenuti esultano attorno al rettilario della sala ricreativa. «Dagliene un altro, secondino! Fagli far fuori un altro bianchetto peloso!»
«Lo spettacolo è finito! Forza, tornate alle celle!» L’Assistente Capo dall’altra parte dello stanzone spalanca la porta e sbatte il manganello contro la parete per farsi sentire. Quel tonfo sordo ha il giusto effetto calmante.
Il baccano cessa. Lui può rilassarsi e fissare quei rifiuti umani che gli sfilano davanti a testa bassa, reprimendo l’istinto di colpirli alle gambe.
Le pecorelle tornano all’ovile. Il clang delle serrature che si chiudono alle loro spalle è una musica celestiale.
Ha finito quel decimillesimo schifoso turno sempre uguale e può tornarsene a casa.
Timbra il cartellino ed esce. Lui che può, lui che è libero!
Il Guardiano della Cinta Esterna lo fissa sul monitor piatto affisso alla parete della Gabbia. Lo vede tornare a quella solita modesta abitazione, salutare la moglie e sedersi a tavola, davanti alla cena riscaldata al microonde che il resto della famiglia ha consumato due ore prima. L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi!
Chissà se lo pensa davvero o è solo un mio pensiero, mentre lo vedo prendere forma in mezzo alla schiuma delle scodelle che sto lavando.
Quel Guardiano, in ogni caso, ha ordini precisi: il recluso #74563 ha raggiunto la scadenza. Allora preme il tasto rosso sulla consolle e osserva il piccolo schermo su cui l’Assistente Capo si contorce tra le braccia della moglie, mentre gli occhi gli diventano rossi di sangue.
È l’ora di farla finita anche con lui! Penso, mentre risciacquo a mano i piatti, non avendo il becco di una quattrino che mi avanzi per permettermi una nuova lavastoviglie. Eppure lavoro tutto il giorno! Eppure sono un uomo libero.
E allora, per uno scherzo del fato, anche quell’ultimo disgustoso personaggio scivola all’indietro, batte la testa e muore, liberandoci della sua fastidiosa presenza, mentre quella pulsantiera assassina gli vola via dalle mani.
Mi pare la giusta fine per un omicida schiavista!
Solo allora provo quel senso di oppressione al torace e il viso mi si ricopre di un film di sudore ghiacciato.
Mentre scivolo nel nero, il bicchiere che avevo nella mano intorpidita tocca terra prima di me e va in frantumi.
«Cazzo, ora mia moglie si arrabbierà e dovrò fare gli straordinari per ricomprare il servizio buono da sei!»
Il topo tocca terra leggero, smuovendo appena un po’ di ghiaia sotto le zampe. La foresta pare sterminata in ogni direzione. Gli occhi fanno appena in tempo ad abituarsi a tutta quella luce, che quel dannato sorcio fiuta il pericolo: c’è un nemico nelle vicinanze. Si rende conto di quanto sia disperata la situazione solo quando la testa del pitone spunta lenta da sotto una larga foglia di banano.
La preda resta immobile, incapace di ogni reazione. Il serpente le è sopra in una frazione di secondo e la ingoia viva, con le zampe posteriori che ancora si dibattono.
«Preso!» I detenuti esultano attorno al rettilario della sala ricreativa. «Dagliene un altro, secondino! Fagli far fuori un altro bianchetto peloso!»
«Lo spettacolo è finito! Forza, tornate alle celle!» L’Assistente Capo dall’altra parte dello stanzone spalanca la porta e sbatte il manganello contro la parete per farsi sentire. Quel tonfo sordo ha il giusto effetto calmante.
Il baccano cessa. Lui può rilassarsi e fissare quei rifiuti umani che gli sfilano davanti a testa bassa, reprimendo l’istinto di colpirli alle gambe.
Le pecorelle tornano all’ovile. Il clang delle serrature che si chiudono alle loro spalle è una musica celestiale.
Ha finito quel decimillesimo schifoso turno sempre uguale e può tornarsene a casa.
Timbra il cartellino ed esce. Lui che può, lui che è libero!
Il Guardiano della Cinta Esterna lo fissa sul monitor piatto affisso alla parete della Gabbia. Lo vede tornare a quella solita modesta abitazione, salutare la moglie e sedersi a tavola, davanti alla cena riscaldata al microonde che il resto della famiglia ha consumato due ore prima. L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi!
Chissà se lo pensa davvero o è solo un mio pensiero, mentre lo vedo prendere forma in mezzo alla schiuma delle scodelle che sto lavando.
Quel Guardiano, in ogni caso, ha ordini precisi: il recluso #74563 ha raggiunto la scadenza. Allora preme il tasto rosso sulla consolle e osserva il piccolo schermo su cui l’Assistente Capo si contorce tra le braccia della moglie, mentre gli occhi gli diventano rossi di sangue.
È l’ora di farla finita anche con lui! Penso, mentre risciacquo a mano i piatti, non avendo il becco di una quattrino che mi avanzi per permettermi una nuova lavastoviglie. Eppure lavoro tutto il giorno! Eppure sono un uomo libero.
E allora, per uno scherzo del fato, anche quell’ultimo disgustoso personaggio scivola all’indietro, batte la testa e muore, liberandoci della sua fastidiosa presenza, mentre quella pulsantiera assassina gli vola via dalle mani.
Mi pare la giusta fine per un omicida schiavista!
Solo allora provo quel senso di oppressione al torace e il viso mi si ricopre di un film di sudore ghiacciato.
Mentre scivolo nel nero, il bicchiere che avevo nella mano intorpidita tocca terra prima di me e va in frantumi.
«Cazzo, ora mia moglie si arrabbierà e dovrò fare gli straordinari per ricomprare il servizio buono da sei!»
Re: Return R++
Ecco uno dei Campioni dell'Arena, in questo caso della Settima Era: Wladimiro Borchi! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa MARIA ELISA ALOISI EDITION, Wladimiro!
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Re: Return R++
RETURN R++ di Wladimiro Borchi Tema centrato. I detenuti tenuti a bada con l’orrido spettacolo del topo divorato dal pitone hanno la stessa sorte dei loro secondini. Questi ultimi non saranno prigionieri di celle a chiusura elettronica, ma di uno stipendio scarso che rende problematico l’acquisto di una lavastoviglie e di un servizio da sei, inoltre hanno un numero di serie e una data di scadenza, come si vede dal recluso # 74563 e dallo stesso protagonista, Goddo: i quali sono la stessa persona. Il crimine fatale? Aver convinto i detenuti di essere liberi.
Attenzione, ti segnalo la frase corrette:
non avendo il becco di un quattrino che mi avanzi per permettermi una lavastoviglie
Attenzione, ti segnalo la frase corrette:
non avendo il becco di un quattrino che mi avanzi per permettermi una lavastoviglie
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Re: Return R++
Return R++ di Wladimiro Borchi
Wladimiro Borchi, il tuo nome mi dice qualcosa, credo che ci siamo incrociati in qualche altro gruppo. Il tuo è un racconto interessante con momenti topici in cui la realtà si mischia con la fantasia. Inquietante la scena del topo con il serpente come a voler dare l’idea del rapporto tra secondini e prigionieri: in particolare quando l’assistente capo, con la sola forza di “una manganellata contro il muro riesce a ricondurre “come pecorelle all’ovile” quei “rifiuti umani”. Scene reali: il ritorno a casa, la cena riscaldata al microonde, le braccia accoglienti della moglie, si mischiano a una realtà virtuale dove una pulsantiera rossa segna i destini dei protagonisti. NON HO EVIDENZIATO L’EFFETTO DROSTE, ma ho apprezzato la storia in particolare in una frase: “L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi”. GODDO! CHI ERA COSTUI?
Per me è un 7
Wladimiro Borchi, il tuo nome mi dice qualcosa, credo che ci siamo incrociati in qualche altro gruppo. Il tuo è un racconto interessante con momenti topici in cui la realtà si mischia con la fantasia. Inquietante la scena del topo con il serpente come a voler dare l’idea del rapporto tra secondini e prigionieri: in particolare quando l’assistente capo, con la sola forza di “una manganellata contro il muro riesce a ricondurre “come pecorelle all’ovile” quei “rifiuti umani”. Scene reali: il ritorno a casa, la cena riscaldata al microonde, le braccia accoglienti della moglie, si mischiano a una realtà virtuale dove una pulsantiera rossa segna i destini dei protagonisti. NON HO EVIDENZIATO L’EFFETTO DROSTE, ma ho apprezzato la storia in particolare in una frase: “L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi”. GODDO! CHI ERA COSTUI?
Per me è un 7
- wladimiro.borchi
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Re: Return R++
Cinzia Passaro ha scritto:Return R++ di Wladimiro Borchi
Wladimiro Borchi, il tuo nome mi dice qualcosa, credo che ci siamo incrociati in qualche altro gruppo. Il tuo è un racconto interessante con momenti topici in cui la realtà si mischia con la fantasia. Inquietante la scena del topo con il serpente come a voler dare l’idea del rapporto tra secondini e prigionieri: in particolare quando l’assistente capo, con la sola forza di “una manganellata contro il muro riesce a ricondurre “come pecorelle all’ovile” quei “rifiuti umani”. Scene reali: il ritorno a casa, la cena riscaldata al microonde, le braccia accoglienti della moglie, si mischiano a una realtà virtuale dove una pulsantiera rossa segna i destini dei protagonisti. NON HO EVIDENZIATO L’EFFETTO DROSTE, ma ho apprezzato la storia in particolare in una frase: “L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi”. GODDO! CHI ERA COSTUI?
Per me è un 7
Ciao Cinzia, grazie delle belle parole.
L'effetto Droste è proprio nella struttura del racconto: una reclusione dentro l'altra a partire dal serpente col topo fino al narratore onnisciente vittima del suo ulteriore e ultraterreno "narratore".
Un po' l'effetto Droste che c'è nell'Amleto (con la rappresentazione della morte del padre da parte degli attori) esasperato fino all'eccesso.
Grazie ancora.
W
- Andrea Lauro
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Re: Return R++
Ciao Wlad, un racconto difficile devo dire. Immaginifico, non c’è che dire, e ho anche capito l’aggancio al tema, ok. Ma la struttura a matrioska non mi ha entusiasmato. Troppi salti di punto di vista in poche righe, senza formattazioni particolari a darmi qualche indizio su come affrontarli. Insomma, ho fatto fatica!
Per il finale: avrei preferito senza la battuta di chiusura. Reggeva bene e il lettore faceva due più due. Che mi rendo conto essere la ormai celebre “Dario Cinti rule”, celeberrima anzi (in caso quindi prenditela con lui).
Adesso sono curioso di leggere i commenti degli altri per capire se sono l'unico ad avere avuto questa impressione...
buona edition!
andrea
Per il finale: avrei preferito senza la battuta di chiusura. Reggeva bene e il lettore faceva due più due. Che mi rendo conto essere la ormai celebre “Dario Cinti rule”, celeberrima anzi (in caso quindi prenditela con lui).
Adesso sono curioso di leggere i commenti degli altri per capire se sono l'unico ad avere avuto questa impressione...
buona edition!
andrea
- wladimiro.borchi
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Re: Return R++
Andrea Lauro ha scritto:Ciao Wlad, un racconto difficile devo dire. Immaginifico, non c’è che dire, e ho anche capito l’aggancio al tema, ok. Ma la struttura a matrioska non mi ha entusiasmato. Troppi salti di punto di vista in poche righe, senza formattazioni particolari a darmi qualche indizio su come affrontarli. Insomma, ho fatto fatica!
Per il finale: avrei preferito senza la battuta di chiusura. Reggeva bene e il lettore faceva due più due. Che mi rendo conto essere la ormai celebre “Dario Cinti rule”, celeberrima anzi (in caso quindi prenditela con lui).
Adesso sono curioso di leggere i commenti degli altri per capire se sono l'unico ad avere avuto questa impressione...
buona edition!
andrea
Ciao Andrea,
Grazie del commento.
A onor del vero il pdv è unico, quello del vietatissimo narratore onnisciente.
Tiè!
Un abbraccio grande ♥️
- Andrea Lauro
- Messaggi: 596
Re: Return R++
wladimiro.borchi ha scritto:Ciao Andrea,
Grazie del commento.
A onor del vero il pdv è unico, quello del vietatissimo narratore onnisciente.
Tiè!
Un abbraccio grande ♥️
..ed è stato il mio primo pensiero, sta usando l'onnisciente. e per questo tipo di brano direi che era una scelta azzeccata.
il cubo dentro il cubo dentro il cubo.
quello che non mi sconfinfera è stato il passaggio all'uso della prima persona: in quel punto la magia dell'onnisciente si è rotta.
ho proprio allontanato il muso dal monitor con un "ma che...?!"
l'unica spiegazione che mi do è che si trattasse di un falso onnisciente, e che tu ci abbia PRODITORIAMENTE depistati!
- wladimiro.borchi
- Messaggi: 396
Re: Return R++
Andrea Lauro ha scritto:wladimiro.borchi ha scritto:Ciao Andrea,
Grazie del commento.
A onor del vero il pdv è unico, quello del vietatissimo narratore onnisciente.
Tiè!
Un abbraccio grande ♥️
..ed è stato il mio primo pensiero, sta usando l'onnisciente. e per questo tipo di brano direi che era una scelta azzeccata.
il cubo dentro il cubo dentro il cubo.
quello che non mi sconfinfera è stato il passaggio all'uso della prima persona: in quel punto la magia dell'onnisciente si è rotta.
ho proprio allontanato il muso dal monitor con un "ma che...?!"
l'unica spiegazione che mi do è che si trattasse di un falso onnisciente, e che tu ci abbia PRODITORIAMENTE depistati!
Ho provato a seguire alla lettera l'adagio di un noto editor: "Il narratore onnisciente è il vero protagonista della storia".
Così, quando ho deciso di presentarlo, l'ho tirato fuori.
Ma evidentemente non ha funzionato.
Grazie del feedback, fondamentale quando uno si mette a fare test.
W
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: Return R++
Ciao Wladimiro,
anche per me il tuo nome non è nuovo, ci si deve essere incontrati da qualche parte.
Ho trovato il tuo esperimento interessante, solo che avrei separato un po' le parti. La prima è molto lunga, le altri sono così brevi che il salto da una situazione all'altro l'ho trovato brusco.
L'idea in sé l'ho trovata davvero geniale, la riuserei per qualcosa di più lungo e strutturato.
anche per me il tuo nome non è nuovo, ci si deve essere incontrati da qualche parte.
Ho trovato il tuo esperimento interessante, solo che avrei separato un po' le parti. La prima è molto lunga, le altri sono così brevi che il salto da una situazione all'altro l'ho trovato brusco.
L'idea in sé l'ho trovata davvero geniale, la riuserei per qualcosa di più lungo e strutturato.
Re: Return R++
Ciao Wladimiro, ben trovato e piacere di leggerti.
Tutti sono prigionieri inconsapevoli e osservano creature subordinate soccombere alla realtà in un crescendo che va dal piccolo al grande.
Che ideona! Dovresti prenderla e svilupparla raccontando la storia di tutti questi reclusi che si fregano a vicenda finché qualcuno non mette ko il sistema...
Un'ideona che in questi 3000 caratteri soffre tanto dato che è complessa e non tutti i lettori hanno la stessa attenzione e comprensione. Per esempio io ho faticato, ho letto tre volte e alla fine ho colto. Mi resta l'ammirazione per l'idea e la convinzione che sia troppo grande per un così minuscolo spazio vitale.
Cerco di darti l'idea della mia esperienza di lettura
Partenza
La prima sequenza con la morte del topo e l’esultanza dei galeotti è chiara e funziona fino all'arrivo dell'Assistente capo.
Primo scricchiolio
Il baccano cessa. Lui può rilassarsi e fissare quei rifiuti umani… → il Lui è l’Assistente capo? Ritengo di sì, però attenzione perché nella frase precedente i nomi sono tonfo ed effetto.
I pronomi sostituiscono i nomi per non ripetere, ma il nome che vuoi sostituire è molto lontano dagli ultimi. Di per sé è un errorino. Non dico che non si possa fare, tutto si può fare nella scrittura come tu sai meglio di me, ma non mi ha convinto, mi stona troppo.
Secondo scricchiolio
L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi!
Chissà se lo pensa davvero o è solo un mio pensiero, mentre lo vedo prendere forma in mezzo alla schiuma delle scodelle che sto lavando. → il pensiero diretto di chi è? Del guardiano? Sì, ma ne ho conferma solo più tardi.
Scricchiolio numero tre che diventa un rumore più insistente
È l’ora di farla finita anche con lui! Penso, mentre risciacquo a mano i piatti, non avendo il becco di una quattrino che mi avanzi per permettermi una nuova lavastoviglie. Eppure lavoro tutto il giorno! Eppure sono un uomo libero.
E allora, per uno scher zo del fato, anche quell’ultimo disgustoso personaggio scivola all’indietro, batte la testa e muore, liberandoci della sua fastidiosa presenza, mentre quella pulsantiera assassina gli vola via dalle mani. → Il disgustoso personaggio che muore è il Guardiano che viene ucciso dal tizio che lava i piatti. Ci ho messo per capirlo perché questo è il punto che per me avrebbe avuto bisogno di una vera iniezione di caratteri. Inoltre perché i piatti? Dice che lavora tutto il giorno, quindi vede i tizi che deve eliminare anche mentre lava i piatti?
Il rumore termina e torna tutto regolare e luminoso
Il finale con il vero onnisciente che vede tutto e che si rivela ma a sua volta viene eliminato mi è piaciuto e ha fatto recuperare punti a tutto il testo.
Conclusione: idea molto intrigante dalla realizzazione super difficile. Buona anche la strutturazione dal piccolo al grande. Il difetto sta nella mancanza di spazio sufficiente per sviluppare bene la seconda metà.
Il tema c'è perché ogni guardone cosmico vede un'immagine piccola in cui in realtà è presente anche lui che è a sua volta guardato e così via... aiutoooo.
Insomma, prendi il raccontino e fallo uscire dalla lampada magica per favore, dagli lo spazio che serve!
Tutti sono prigionieri inconsapevoli e osservano creature subordinate soccombere alla realtà in un crescendo che va dal piccolo al grande.
Che ideona! Dovresti prenderla e svilupparla raccontando la storia di tutti questi reclusi che si fregano a vicenda finché qualcuno non mette ko il sistema...
Un'ideona che in questi 3000 caratteri soffre tanto dato che è complessa e non tutti i lettori hanno la stessa attenzione e comprensione. Per esempio io ho faticato, ho letto tre volte e alla fine ho colto. Mi resta l'ammirazione per l'idea e la convinzione che sia troppo grande per un così minuscolo spazio vitale.
Cerco di darti l'idea della mia esperienza di lettura
Partenza
La prima sequenza con la morte del topo e l’esultanza dei galeotti è chiara e funziona fino all'arrivo dell'Assistente capo.
Primo scricchiolio
Il baccano cessa. Lui può rilassarsi e fissare quei rifiuti umani… → il Lui è l’Assistente capo? Ritengo di sì, però attenzione perché nella frase precedente i nomi sono tonfo ed effetto.
I pronomi sostituiscono i nomi per non ripetere, ma il nome che vuoi sostituire è molto lontano dagli ultimi. Di per sé è un errorino. Non dico che non si possa fare, tutto si può fare nella scrittura come tu sai meglio di me, ma non mi ha convinto, mi stona troppo.
Secondo scricchiolio
L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi!
Chissà se lo pensa davvero o è solo un mio pensiero, mentre lo vedo prendere forma in mezzo alla schiuma delle scodelle che sto lavando. → il pensiero diretto di chi è? Del guardiano? Sì, ma ne ho conferma solo più tardi.
Scricchiolio numero tre che diventa un rumore più insistente
È l’ora di farla finita anche con lui! Penso, mentre risciacquo a mano i piatti, non avendo il becco di una quattrino che mi avanzi per permettermi una nuova lavastoviglie. Eppure lavoro tutto il giorno! Eppure sono un uomo libero.
E allora, per uno scher zo del fato, anche quell’ultimo disgustoso personaggio scivola all’indietro, batte la testa e muore, liberandoci della sua fastidiosa presenza, mentre quella pulsantiera assassina gli vola via dalle mani. → Il disgustoso personaggio che muore è il Guardiano che viene ucciso dal tizio che lava i piatti. Ci ho messo per capirlo perché questo è il punto che per me avrebbe avuto bisogno di una vera iniezione di caratteri. Inoltre perché i piatti? Dice che lavora tutto il giorno, quindi vede i tizi che deve eliminare anche mentre lava i piatti?
Il rumore termina e torna tutto regolare e luminoso
Il finale con il vero onnisciente che vede tutto e che si rivela ma a sua volta viene eliminato mi è piaciuto e ha fatto recuperare punti a tutto il testo.
Conclusione: idea molto intrigante dalla realizzazione super difficile. Buona anche la strutturazione dal piccolo al grande. Il difetto sta nella mancanza di spazio sufficiente per sviluppare bene la seconda metà.
Il tema c'è perché ogni guardone cosmico vede un'immagine piccola in cui in realtà è presente anche lui che è a sua volta guardato e così via... aiutoooo.
Insomma, prendi il raccontino e fallo uscire dalla lampada magica per favore, dagli lo spazio che serve!
- wladimiro.borchi
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Re: Return R++
Debora D ha scritto:Ciao Wladimiro, ben trovato e piacere di leggerti.
Tutti sono prigionieri inconsapevoli e osservano creature subordinate soccombere alla realtà in un crescendo che va dal piccolo al grande.
Che ideona! Dovresti prenderla e svilupparla raccontando la storia di tutti questi reclusi che si fregano a vicenda finché qualcuno non mette ko il sistema...
Un'ideona che in questi 3000 caratteri soffre tanto dato che è complessa e non tutti i lettori hanno la stessa attenzione e comprensione. Per esempio io ho faticato, ho letto tre volte e alla fine ho colto. Mi resta l'ammirazione per l'idea e la convinzione che sia troppo grande per un così minuscolo spazio vitale.
Cerco di darti l'idea della mia esperienza di lettura
Partenza
La prima sequenza con la morte del topo e l’esultanza dei galeotti è chiara e funziona fino all'arrivo dell'Assistente capo.
Primo scricchiolio
Il baccano cessa. Lui può rilassarsi e fissare quei rifiuti umani… → il Lui è l’Assistente capo? Ritengo di sì, però attenzione perché nella frase precedente i nomi sono tonfo ed effetto.
I pronomi sostituiscono i nomi per non ripetere, ma il nome che vuoi sostituire è molto lontano dagli ultimi. Di per sé è un errorino. Non dico che non si possa fare, tutto si può fare nella scrittura come tu sai meglio di me, ma non mi ha convinto, mi stona troppo.
Secondo scricchiolio
L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi!
Chissà se lo pensa davvero o è solo un mio pensiero, mentre lo vedo prendere forma in mezzo alla schiuma delle scodelle che sto lavando. → il pensiero diretto di chi è? Del guardiano? Sì, ma ne ho conferma solo più tardi.
Scricchiolio numero tre che diventa un rumore più insistente
È l’ora di farla finita anche con lui! Penso, mentre risciacquo a mano i piatti, non avendo il becco di una quattrino che mi avanzi per permettermi una nuova lavastoviglie. Eppure lavoro tutto il giorno! Eppure sono un uomo libero.
E allora, per uno scher zo del fato, anche quell’ultimo disgustoso personaggio scivola all’indietro, batte la testa e muore, liberandoci della sua fastidiosa presenza, mentre quella pulsantiera assassina gli vola via dalle mani. → Il disgustoso personaggio che muore è il Guardiano che viene ucciso dal tizio che lava i piatti. Ci ho messo per capirlo perché questo è il punto che per me avrebbe avuto bisogno di una vera iniezione di caratteri. Inoltre perché i piatti? Dice che lavora tutto il giorno, quindi vede i tizi che deve eliminare anche mentre lava i piatti?
Il rumore termina e torna tutto regolare e luminoso
Il finale con il vero onnisciente che vede tutto e che si rivela ma a sua volta viene eliminato mi è piaciuto e ha fatto recuperare punti a tutto il testo.
Conclusione: idea molto intrigante dalla realizzazione super difficile. Buona anche la strutturazione dal piccolo al grande. Il difetto sta nella mancanza di spazio sufficiente per sviluppare bene la seconda metà.
Il tema c'è perché ogni guardone cosmico vede un'immagine piccola in cui in realtà è presente anche lui che è a sua volta guardato e così via... aiutoooo.
Insomma, prendi il raccontino e fallo uscire dalla lampada magica per favore, dagli lo spazio che serve!
Grazie mille per il commento iperdettagliato, Deb.
♥️
- Maurizio Chierchia
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Re: Return R++
Ciao Wladimiro,
Il tuo racconto è strano. Ho dovuto leggere i commenti per capirlo in pieno. All'inizio mi sembrava una serie di situazioni sventurate, con tema centrale l'ingabbiamento. Ogni essere e rinchiuso e braccato, chi da una predatore, chi dalla giustizia, chi dal lavoro. Solo dopo la rilettura post commenti ho compreso la "matrioska" dietro al tutto.
Posso solo dire che l'idea è sicuramente buona e interessante, forse però ci sarebbero voluti più caratteri per sviscerarla al meglio.
Complimenti e buona gara!
Il tuo racconto è strano. Ho dovuto leggere i commenti per capirlo in pieno. All'inizio mi sembrava una serie di situazioni sventurate, con tema centrale l'ingabbiamento. Ogni essere e rinchiuso e braccato, chi da una predatore, chi dalla giustizia, chi dal lavoro. Solo dopo la rilettura post commenti ho compreso la "matrioska" dietro al tutto.
Posso solo dire che l'idea è sicuramente buona e interessante, forse però ci sarebbero voluti più caratteri per sviscerarla al meglio.
Complimenti e buona gara!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"
"Domani è già vicino"
Re: Return R++
Ciao Wladimiro,
l'effetto droste del topo e poi dei prigioneri e poi dei secondini a me è arrivato in ritardo. Mi spiego meglio: la storia in sé lo copre, forse perché mi hanno colpito altri particolari e forse perché mi ha rammentato altre storie lette. Il finale mi è piaciuto molto, questa botta inaspettata di realtà racchiusa nella battuta finale. L'ho trovata originale.
Bravo e buona gara!
l'effetto droste del topo e poi dei prigioneri e poi dei secondini a me è arrivato in ritardo. Mi spiego meglio: la storia in sé lo copre, forse perché mi hanno colpito altri particolari e forse perché mi ha rammentato altre storie lette. Il finale mi è piaciuto molto, questa botta inaspettata di realtà racchiusa nella battuta finale. L'ho trovata originale.
Bravo e buona gara!
- Shanghai Kid
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Re: Return R++
Ciao Wladimiro e piacere di averti letto!
Accipicchia, questo girone mi sta mettendo seriamente in difficoltà. Che pezzo, e che scrittura. Già con la prima frase mi avevi catturato, ma la declinazione che hai dato al tema è stupenda e la tua scrittura davvero ineccepibile. Se proprio devo farti le pulci, anche io penso che la seconda parte potesse essere gestita un pelino meglio, ma lo spazio era poco, il tempo anche e hai tirato fuori proprio un bel racconto.
Ottima prova anche per te, complimenti.
A rileggerci.
Elisa
Accipicchia, questo girone mi sta mettendo seriamente in difficoltà. Che pezzo, e che scrittura. Già con la prima frase mi avevi catturato, ma la declinazione che hai dato al tema è stupenda e la tua scrittura davvero ineccepibile. Se proprio devo farti le pulci, anche io penso che la seconda parte potesse essere gestita un pelino meglio, ma lo spazio era poco, il tempo anche e hai tirato fuori proprio un bel racconto.
Ottima prova anche per te, complimenti.
A rileggerci.
Elisa
Re: Return R++
Mmh, questa volta ho faticato parecchio, Wlad. Ho faticato a capire chi narrasse e a gestire mentalmente l'ordine del racconto. Intendiamoci, il senso mi è arrivato, ma a mancarmi è stata una narrazione che mi coinvolgesse e, soprattutto, che mi convincesse. Il tema è ovviamente ben presente e ci mancherebbe perché è il motore stesso del racconto, però non riesco ad andare oltre un pollice tendente verso il positivo, ma al pelo, questa volta, perché mi è sembrato molto confuso e poco equilibrato.
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