Adattamento (Antologia Digitale)

NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di quattromila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai loro bambini ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera tardi, dal lavoro. Pura potenza, insomma.

 
Gli autori dell’Arena di Minuti Contati sono stati chiamati a scrivere dei brevi racconti sul tema ADATTAMENTO e in questa Antologia sono raccolti i migliori lavori usciti dalle loro penne digitali.
Come al solito, andrò a presentarli in base alle posizioni conquistate nei quattro gruppi di qualificazione partendo dai terzi classificati per arrivare ai primi. Gli autori e le autrici hanno affrontato, come di consueto, il tema proposto sotto molteplici punti di vista, ennesima dimostrazione della estrema pluralità di sensibilità e vedute che contraddistingue la community di MC e non solo.
 
Partiamo dunque dai terzi classificati ed ecco che ADATTAMENTO per Michael Dag Scattina consiste nel sapere affrontare un pugile mancino sul ring in Il gancio e lo specchio mentre Wladimiro Borchi decide di affrontare la complessa dinamica della sopravvivenza in un Lager Nazista nel suo Occhi bassi e ubbidire. Ma adattarsi vuol dire anche sopravvivere nel nostro presente ed ecco che è quello che cercano di fare i protagonisti de Il valore di Tanja di Matteo Mantoani mentre, di contro, Giacomo Puca ci fa viaggiare nel tempo fino a un momento di svolta sia per la nostra attuale civiltà che per il suo fortunato (o sfortunato) protagonista in O Felix Culpa.
 
Passando ai secondi classificati, potevano mancare i disagi adolescenziali? Certo che no e allora ecco che Stefano Moretto li affronta declinandoli in un particolare contesto fantasy in Che ti sei messa in testa? affrontando il tema dell’accettazione della diversità mentre Debora Dolci decide di concentrarsi sui primi amori e la necessità di evolvere per proporsi in Studiare al Prato. Ma non c’è solo chi lotta per autodeterminarsi e Andrea Partiti ci immerge in un vero e proprio incubo a occhi aperti (e dita sul pianoforte) nel suo Infinite melodie mentre Giovanni Attanasio affronta il tema della perdita e della necessità di affrontarla e aprirsi agli altri ne Un ladro.
 
E arriviamo infine ai primi della classe, i racconti capaci di aggiudicarsi il primo posto nei loro raggruppamenti e, inutile a dirsi, anche qui troviamo la stessa pluralità di declinazioni. Partiamo con principesse fuggite e folletti intenti ad adattarsi alle condizioni avverse ne Tocca ferro di Maurizio Ferrero, passiamo per una foresta che sta cercando di sopravvivere e nutrirsi in Il cuore della foresta di Giuliano Cannoletta, scopriamo un futuro distopico in cui il risveglio di un certo transilvano va a incidere sulla società dominata da una nuova specie in Tasse di Luca Fagiolo e, infine, immergiamoci tra haiku e pittori in cerca di ispirazione tra sogno e magia in La poesia dipinta di Stefano De Luca.
 
Dodici brevi racconti estremamente differenti l’uno dall’altro sebbene scritti sullo stesso tema, dodici autori e autrici che qui avrete modo di conoscere e apprezzare e, perché no, decidere poi di approfondire cercando altri loro racconti pubblicati sulla nostra Vetrina e le loro pubblicazioni disponibili nelle librerie e negli store online, dodici ottimi motivi per considerare questa antologia digitale come uno scrigno del tesoro da gustare in questi caldi mesi estivi. Buona lettura a tutti!
 
Maurizio Bertino

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