L’unica verità duratura è il cambiamento (Antologia Digitale)

NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di quattromila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai loro bambini ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera tardi, dal lavoro. Pura potenza, insomma.

 
Un tema difficile quello scelto da Davide Del Popolo Riolo per l’edizione del Contest principale di Minuti Contati che lo ha visto come guest star: L’unica verità duratura è il cambiamento. Molti autori hanno risposto alla sfida e quattro sono stati i gruppi nei quali sono stati suddivisi i loro racconti nel corso della prima fase, tre i finalisti per ogni gruppo per un totale di dodici opere che potete trovare qui raccolte. Procediamo per gradi partendo dai terzi classificati nei propri raggruppamenti per passare poi ai secondi classificati e chiudere con i primi classificati.
 
Terzi classificati: Giacomo Puca decide di affrontare il tema dal punto di vista del tempo che passa e della necessaria accettazione dello stesso nel suo maliconico Un ritorno mentre Debora Dolci presenta un protagonista multiforme in una continua tensione tra finzione e realtà ne Come la scena priva di sostanza. I ricordi che sbiadiscono non lasciano scampo invece al Barone protagonista de Nuovi Padroni di Agostino Langellotti mentre i genitori di Omeostasi di Gabriele Dolzadelli dimostrano di non comprendere la lezione che invece dovrebbero insegnare ai propri figli.
 
Secondi classificati: il cambiamento mostrato da Maurizio Ferrero nel suo Crisalidi appare sia fisico che di sostanza per un’umanità che si è evoluta in risposta a nuovi Dei mentre Luca Fagiolo ci porta in un’organizzazione mafiosa proprio nel bel mezzo di una rivoluzione gerarchica nel suo Cambio al vertice. Stefano Moretto concentra la propria attenzione sul futuro dell’umanità in Ultimo giorno e lo stesso fa Filippo Sassi che nel suo Esodo vede il futuro dell’Uomo lontano dalla Terra.
 
Primi classificati: in un tema sul cambiamento non poteva mancare la declinazione riguardante la crescita verso l’età adulta e allora ecco che Andrea Lauro l’affronta nel suo Stasera il Cecco non c’ha voglia di latte. Giorgià D’Aversa concentra invece il proprio interesse sulla vita nella sua interezza e su chi è il vero responsabile dell’autodeterminazione e del proprio fato nel suo Era, sarà. Non poteva mancare l’horror ed ecco che ci ha pensato Alessio Vallese con i suoi VARG che complicano la vita dei protagonisti di Quelli dopo il primo. Infine, Wladimiro Borchi accompagna il lettore in un diverso tipo di orrore senza fare indossare maschere abominevoli ai suoi mostri molto umani protagonisti di PANTA REI.
 
Insomma, dodici racconti per dodici diverse interpretazioni dello stesso tema e una nuova dimostrazione di come variegate sensibilità possano, messe nelle stesse condizioni, produrre opere estremamente diverse tra loro, ma tutte parimenti capaci di accompagnare i propri lettori in viaggi sempre diversi e affascinanti. Buona lettura a tutti.
 
Maurizio Bertino

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