Mondo crudele (Antologia Digitale)
NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di cinquemila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera, dal lavoro. Pura potenza, insomma.
Eccoci all’Antologia Digitale con i nove finalisti della MAURIZIO FERRERO EDITION con il campione d’Era in carica come guest star. Chiamati a esprimersi sul tema MONDO CRUDELE gli autori e le autrici di MC si sono esibiti nel consueto spettacolo caratterizzato dalla varietà di approcci, scopriamoli.
Come sempre, non sono mancate anche in questa edizione delle incursioni nel fantastico e partiamo con la sapiente mano di Debora Dolci che in Mai rispondere al fuoco ci trasporta nella più cruenta delle battaglie, nel pieno di una vera e propria pulizia etnica, per mostrarci come l’essere umano è strano e, anche se salvato, non accetta che a farlo sia uno dei suoi stessi figli, soprattutto se dotato di strani e quasi demoniaci poteri. Matteo Mantoani ci porta invece in un pianeta lontano durante l’incontro tra due gemelli cresciuti da differenti culture in Separati alla nascita per mostrarci come un mondo crudele necessiti di adattamento anche nel più mite, all’apparenza, degli individui. Infine, Dario Cinti ci illustra la più inaspettata delle idee immaginando nel suo Massimi Sistemi un presente ancora geocentrico con la vita di due ragazzine rovinata dalle strambe scoperte del padre e un mondo che, non volendo essere quanto fino ad allora immaginato, si dimostra crudele nei loro confronti che tutto avrebbero voluto tranne che essere additate come “quelle strane” nella loro scuola.
Una realtà da cui fuggire, dunque, così come in Insonnia di Alexandra Fischer con la protagonista che cerca nei sogni un presente migliore per lei e il suo compagno. Fuga che cerca anche la giovane protagonista di Sottofondo di Elisa Belotti, fuga verso un mondo ideale contrapposto alla violenza in ambito famigliare. Famiglia, amore, dal quale fugge verso la più definitiva delle mete anche il padre/marito immaginato da Wladimiro Borchi in Il sorriso del mondo.
Non tutti, però, cercano di fuggire, alcuni bramano la vendetta ed ecco che anche i peggiori crimini possono trovare la più efferata delle pene come ci mostra Davide Mannucci nel suo Crudeltà e giustizia. E poi ci sono gli eroi che non ti aspetti, coloro che si fanno carico dei mali di questo mondo crudele per alleviare, almeno un poco, le pene che in ogni caso verrebbero inferte, del resto Qualcuno deve pur farlo… e Michael Dag Scattina ci spiega chi. Perché sì, un mondo crudele può essere senza speranza se a interpretarlo sono protagonisti che hanno smarrito la propria umanità, ma non tutti sono così e allora ecco che anche un atto così mortale come infliggere l’eterno silenzio può risultare un atto d’amore e di rispetto eterno e a mostrarcelo in modo egregio è Andrea Lauro nel suo Che nemmeno i cristiani fanno così.
Buona lettura a tutti!
Maurizio Bertino