Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
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Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Rob uscì di casa per andare in centro. Arrivava l’inverno e gli serviva un nuovo paio di guanti.
Camminò fino alla fermata dell’autobus e si sedette con pazienza. Era solo alla fermata.
L’autobus arrivò lento, pieno di studenti appena usciti da scuola. Rob si era dimenticato che era l’una passata da poco.
Salì comunque sul veicolo, con il biglietto pronto in mano.
— Scusate, potreste timbrare il mio biglietto? — chiese con fiducia Rob, porgendo il biglietto a un ragazzo che lo spingeva.
Vide il tagliandino passare di mano in mano, sparendo nel fiume di persone.
Il biglietto tornò a Rob qualche minuto dopo, ma non era obliterato! La macchinetta doveva essere rotta oppure qualcuno si era confuso e l’aveva rimandato indietro.
Non c’era tempo di riprovare, doveva scendere, o l’autobus l’avrebbe portato fino alla stazione.
Rob era perplesso.
Seduto alla fermata, prese una Bic dal taschino e scrisse sul biglietto “Pisa 13:07”, poi lo gettò nel cestino, usato.
Era l’unica scelta onesta.
Camminò fino alla fermata dell’autobus e si sedette con pazienza. Era solo alla fermata.
L’autobus arrivò lento, pieno di studenti appena usciti da scuola. Rob si era dimenticato che era l’una passata da poco.
Salì comunque sul veicolo, con il biglietto pronto in mano.
— Scusate, potreste timbrare il mio biglietto? — chiese con fiducia Rob, porgendo il biglietto a un ragazzo che lo spingeva.
Vide il tagliandino passare di mano in mano, sparendo nel fiume di persone.
Il biglietto tornò a Rob qualche minuto dopo, ma non era obliterato! La macchinetta doveva essere rotta oppure qualcuno si era confuso e l’aveva rimandato indietro.
Non c’era tempo di riprovare, doveva scendere, o l’autobus l’avrebbe portato fino alla stazione.
Rob era perplesso.
Seduto alla fermata, prese una Bic dal taschino e scrisse sul biglietto “Pisa 13:07”, poi lo gettò nel cestino, usato.
Era l’unica scelta onesta.
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Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Ciao Andrea,
se ben ricordo, su facebook dici di aver scritto un racconto stupido. Ti dirò, così stupido a me non pare, anzi. Il finale mi piace molto, dà un'idea precisa della personalità di Rob, che, non so bene per quale motivo visto che non ne fai cenno, immagino un po' svagato. È un racconto particolare, comunque ben scritto, nel quale si potrebbe non individuare il tema o, al contrario individuarne più d'uno. A me piace immaginarlo come un racconto allegorico: l'autobus è la vita, gli scolari le persone che incontriamo, il biglietto potrebbe essere uno dei tanti avvenimenti, nel caso particolare uno sul quale non abbiamo controllo diretto, e il finale come scegliamo di vivercela. Chissà se tu l'hai pensato in questo modo.
se ben ricordo, su facebook dici di aver scritto un racconto stupido. Ti dirò, così stupido a me non pare, anzi. Il finale mi piace molto, dà un'idea precisa della personalità di Rob, che, non so bene per quale motivo visto che non ne fai cenno, immagino un po' svagato. È un racconto particolare, comunque ben scritto, nel quale si potrebbe non individuare il tema o, al contrario individuarne più d'uno. A me piace immaginarlo come un racconto allegorico: l'autobus è la vita, gli scolari le persone che incontriamo, il biglietto potrebbe essere uno dei tanti avvenimenti, nel caso particolare uno sul quale non abbiamo controllo diretto, e il finale come scegliamo di vivercela. Chissà se tu l'hai pensato in questo modo.
Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Certo che Rob va via di testa se è così onesto. Mi hai lasciato perplesso con questa storia, mi aspettavo quasi che alla fine scrivessi "Rob è onesto, sii come Rob", come i meme che girano su facebook con Bill. Eppure ho il sentore che dietro il racconto non ci sia ironia, ma solo l'immagine di una persona onesta che non si vergogna di esserlo.
Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Racconto lineare e ben scritto. Pur non essendo una cultrice del colpo di scena, ammetto di aver pensato che il tuo si prestasse a qualche scelta particolare che il lettore avrebbe scoperto solo nelle ultime righe. Invece è un testo che non riserva sorprese, ci mostra come si comporta una persona onesta, il che tutto sommato, è una rarità. Il tema è sfiorato. Su FB lo avevi definito un racconto stupido, non lo è. Si tratta di un testo semplice e senza pecche a cui manca solo l'incisività.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Ho letto questo racconto più di una volta. I miei dubbi riguardano solo il tema. Forse lo trovo nel viaggio del biglietto di mano in mano, non so. Al di là di questo, è una piccola storia, una storia che potrei copiare e inserire nell'epilogo del romanzo che sto per far uscire, caro Andrea. O mettere come un episodio nel mio racconto Teutovirus. In entrambi i posti sarebbe perfetto. Perché è la storia una persona fiduciosa, di una persona onesta, non per necessità ma per scelta, ed è una storia di piccoli gesti, apparentemente poco importanti. Quindi Andrea, non so proprio se il tuo racconto centra o meno il tema della serata, ma per quanto mi riguarda, dimenticando classifiche e valutazioni, è una magnifica piccola storia. E chi pensa che Rob sia un fesso, è un mio nemico.
- eleonora.rossetti
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Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Racconto semplice e lineare, senza un colpo di scena finale di cui però non ho sentito troppo la mancanza, forse è la semplicità dell'onestà di Rob che può spiazzare il lettore, in senso buono. Unico dubbio è l'attinenza al tema, però, o forse io non l'ho colto: a parte questo biglietto che passa di mano in mano, non l'ho trovato.
Uccidi scrivendo.
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Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Ciao Andrea,
Il tuo racconto presenta una scenetta semplice, realistica e ben resa, ma arrivata al finale ho avuto l'impressione che mancasse qualcosa. A parte il fatto che il tema mi sembra preso un po' di striscio, il tutto è fin troppo lineare, il finale poco incisivo. Altra cosa che non mi piace è il titolo, avrei puntato su qualcosa tipo "Ora di punta".
Il tuo racconto presenta una scenetta semplice, realistica e ben resa, ma arrivata al finale ho avuto l'impressione che mancasse qualcosa. A parte il fatto che il tema mi sembra preso un po' di striscio, il tutto è fin troppo lineare, il finale poco incisivo. Altra cosa che non mi piace è il titolo, avrei puntato su qualcosa tipo "Ora di punta".
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Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
È uno di quei che racconti che, di primo acchito, tendono a piacermi, così vagamente nonsense, venato d'ingenuità, senza una morale esplicita. Trovo tuttavia che manchi di mordente e che non centri il tema.
- angelo.frascella
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Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Ciao Andrea.
Il racconto è semplice e scorrevole, ma forse il difetto è che è troppo semplice e manca qualcosa che lo nobiliti. Per esempio qualche cenno che ci faccia sentire in maniera più intensa la "sofferenza" di Rob di fronte all'ostacolo che si è frapposto fra lui e la sua determinazione a essere onesto. Così invece mi sembra "poco saporito" se mi permetti la metafora.
A rileggerci
Il racconto è semplice e scorrevole, ma forse il difetto è che è troppo semplice e manca qualcosa che lo nobiliti. Per esempio qualche cenno che ci faccia sentire in maniera più intensa la "sofferenza" di Rob di fronte all'ostacolo che si è frapposto fra lui e la sua determinazione a essere onesto. Così invece mi sembra "poco saporito" se mi permetti la metafora.
A rileggerci
Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Ciao Andrea,
tema centrato? Sì, se si interpreta il racconto, il tuo autobus, come metafora della vita.
Il racconto è scritto bene e scorre, ma difetta in idee, non mi sembra che ce ne sia almeno una che illumini le tue parole.
A presto
Adriano
tema centrato? Sì, se si interpreta il racconto, il tuo autobus, come metafora della vita.
Il racconto è scritto bene e scorre, ma difetta in idee, non mi sembra che ce ne sia almeno una che illumini le tue parole.
A presto
Adriano
- patty.barale
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Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Racconto interessante nella sua linearità e assenza di colpi di scena.
La scarsa incisività, che da qualcuno è stata indicata come difetto, secondo me, invece, si associa perfettamente ad una situazione che non ha nulla di incisivo (non c'è nulla di speciale a essere normale, se non "l'anormalità" della normalità...)
Peccato che il tema sia solo sfiorato...
La scarsa incisività, che da qualcuno è stata indicata come difetto, secondo me, invece, si associa perfettamente ad una situazione che non ha nulla di incisivo (non c'è nulla di speciale a essere normale, se non "l'anormalità" della normalità...)
Peccato che il tema sia solo sfiorato...
Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Un racconto dal fascino particolare, magnetico. Minimal, si narra di scelte banalmente giuste e già questo lo rende speciale. Solo un appunto: perché Rob? Preferirei di gran lunga un nome più facilmente riconoscibile come italiano. Detto questo, una gran prova.
- Andrea Partiti
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Re: Rob viaggia su un autobus affollato - Andrea Partiti
Rob è Roberto in versione breve ^^
Volevo "spiegare" il mio racconto, per quanto ci possa essere da spiegare.
Tutto scorre mi ha fatto pensare al funzionamento della società, più che al singolo individuo. Mi ha fatto pensare a un discorso passato su come circa tutto, ad ogni livello dai rapporti personali, ai servizi, alla politica, funzionerebbe meglio se ognuno si comportasse in maniera onesta e con senso civico. Per dirla "a la teoria dei giochi", se si guardasse al beneficio globale anziché al beneficio personale, vincendo a lungo termine a costo di uno svantaggio a breve termine.
Questo è lo scorrere a cui pensavo. So che è molto nascosto e non mi aspettavo diversamente.
Ho provato a incarnare questa idea in un personaggio semplice, delineandolo da una singola azione onesta, così improbabile che anche i più onesti tra noi vacillerebbero se si trovassero nella stessa situazione.
Volevo "spiegare" il mio racconto, per quanto ci possa essere da spiegare.
Tutto scorre mi ha fatto pensare al funzionamento della società, più che al singolo individuo. Mi ha fatto pensare a un discorso passato su come circa tutto, ad ogni livello dai rapporti personali, ai servizi, alla politica, funzionerebbe meglio se ognuno si comportasse in maniera onesta e con senso civico. Per dirla "a la teoria dei giochi", se si guardasse al beneficio globale anziché al beneficio personale, vincendo a lungo termine a costo di uno svantaggio a breve termine.
Questo è lo scorrere a cui pensavo. So che è molto nascosto e non mi aspettavo diversamente.
Ho provato a incarnare questa idea in un personaggio semplice, delineandolo da una singola azione onesta, così improbabile che anche i più onesti tra noi vacillerebbero se si trovassero nella stessa situazione.
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