L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Quella di aprile sarà un’edizione nella formula della Two Days Edition e, come dice il nome, si svolgerà in due date: lunedì 17 e martedì 18 aprile.
Alessandro Forlani sceglierà due Temi diversi.
Alle 21:00 del lunedì verrà svelato sul forum il primo Tema e i partecipanti avranno tempo fino all’una per postare un racconto di massimo 3000 battute spazi inclusi.
Il giorno seguente, sempre alle 21:00, verrà svelato il secondo tema e, di nuovo, i partecipanti avranno tempo fino all’una per postare un racconto di massimo 3000 battute spazi inclusi.
Sarà possibile, per chi avrà già partecipato il lunedì, partecipare anche il giorno seguente gareggiando, così, con due diversi racconti.
Come nella migliore tradizione del contest, i racconti verranno divisi in più gironi. I primi di ogni girone entreranno in finale e saranno giudicati da Alessandro Forlani che deciderà quali saranno i migliori sette dell'Edizione.
Tutti i finalisti verranno pubblicati sulla Vetrina di Minuti Contati.
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giancarmine trotta
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L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#1 » martedì 18 aprile 2017, 0:38

Avevo l'età per andare in motorino da solo quando mi fermai in piazza per la prima volta ad ascoltare il vecchio Avio. Era una fresca sera d'estate, l'orologio indicava piccoli numeri e ascoltavamo in silenzio quelle storie antiche come le scale della Chiesa che ci ospitava. In sella ai nostri cinquantini sentivamo quasi con irriverenza i racconti che già i nostri nonni ci avevano in parte tramandato: forse per metterci paura, forse per superarla.
Poi ci fu un attimo di silenzio, la voce roca tagliò gli sguardi non più sfrontati e un unico brivido, che faticai a definire, mi colse alle spalle. Non avevo paura o, almeno, era quello che cercavo di dimostrare agli altri.
Avio, aprendo la bocca e mostrando i pochi denti, parve guardarmi e mi irrigidii.
“L'ombra nera si muove da una casa all'altra, sta dietro le finestre e muove le tende. Cerca le anime molli e dentro di loro nasce, cresce, domina.”
L'assenza di rumori successiva sembrò interminabile e solo quando un ragazzo si alzò salutando con un tranquillo “Buona notte”, ritornai sereno e mi sfilai dal gruppo.

L'ombra nera sono io. L'ombra nera raggiungerà i letti e solleticherà i vostri sonni tranquilli, strozzando le gioie e allungandosi nutrita dalle vostre paure. Non scappate, non serve.
Le vostre gambe sono statue di marmo, bloccate dai tentacoli dell'ombra nera e le braccia, le dita, i muscoli tutti sono sospesi nei loro movimenti. Finché avrete paura, io vivrò.


Parcheggiai vicino casa e frugai nelle tasche per non restare nemmeno un secondo in più fuori dal portone. Sopra di me c'erano quelle finestre e quelle tende.
Avevo paura dei miei passi e mi sentivo sciocco, finché ebbi il coraggio di guardare verso l'alto: il vento della sera dipingeva strane sagome sui muri servendosi dei lampioni.
Nessun'ombra nera. Solo case, balconi e piante.
Nel letto, in quella solitudine che amavo e odiavo, mi sentii rapito dal sospetto che qualcosa fosse vera nella storia dell'ombra nera. La radio, la mensola e tutti gli altri oggetti della mia stanza, intanto, assumevano contorni sfumati e loro ombre, vere, si univano formando strani esseri che la mia mente dilaniata dal terrore, invece di esorcizzare, fecondava.
Solo il sonno mi liberò.

“Ele mi sembra un ottimo incipit. Fammi leggere il resto”.
“Come corri, sono all'inizio. In questo libro ci metterò le paure della mia adolescenza: le ombre che si congiungono e prendono vita. Si avvicinano e ti tolgono il respiro. E ogni notte sarà testimone della nascita di forme inconsuete. Ogni oggetto nuovo sarà l'atto sessuale che concepirà entità libere di avvicinarsi alle paure del protagonista. Succhiandole avidamente”.
Sergio, il mio editore, mi guardava con sospetto. Erano anni che non mi vedeva così preso da un lavoro.
“Sono curioso del finale”.
Sorrisi, poi lo guardai dritto negli occhi.
“Ti dico solo che il protagonista riuscirà a liberarsi dalle paure passandole ad un altro uomo”.
Si mosse come colpito da un brivido freddo.
Di fronte a lui una tenda sembrava salutarlo.



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antico
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta

Messaggio#2 » martedì 18 aprile 2017, 0:43

Ciao Giancarmine! Tutto ok con i parametri, il tuo racconto è ammesso alla Forlani Edition!

Ps: se domani sera vorrai scrivere un secondo racconto sul nuovo tema che svelerò alle 21 in punto potrai partecipare sia con questo che con quell'altro!

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angelo.frascella
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#3 » venerdì 21 aprile 2017, 23:39

Ciao Giancarmine.

La prima cosa che mi sento di dire del tuo racconto è che mi sembra poco attinente al tema. Usi la parola tentacoli per dire "il tema" è qui, ma mi sembra molto forzato.
Inoltre la prima parte dovrebbe fare paura, ma sarà questione di ritmo, di stile o della cosa in sé che hai scelto (un'ombra nera) poco spaventosa, ma questo terrore del protagonista non mi è arrivato.
Inoltre ho trovato qualche passaggio un po' pesante: in particolare, nel dialogo è difficile pensare che qualcuno possa davvero pronunciare una frase del tipo: "Ogni oggetto nuovo sarà l'atto sessuale che concepirà entità libere di avvicinarsi alle paure del protagonista".
Insomma l'idea c'è, ma bisognerebbe liberarla dalle catene che la stringono per renderla in maniera efficace.

A rileggerci,
Angelo

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ilVeltro
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#4 » sabato 22 aprile 2017, 19:03

Ciao Visionario,
un racconto degno di essere letto, riletto e sviscerato con il rischio di ritrovarsi con un pugno di granelli gialli e corruschi ... ma oro o pirite?
certi slanci e alcuni spunti risultano avvincenti, altri dissonanti dal contesto.
io l'ho vissuto come un'esperienza onirica, molto personale e sensoriale, anche se il mantello talvolta diventa cappio e dà l'impressione di costringerti anziché avvolgerti.
resto con un sapore ambiguo nel palato, come se nell'ombra mi fosse sfuggito qualcosa, e forse anche a te ...
Non è morto ciò che può vivere in eterno e in strani eoni anche la morte può morire.

Quando sento la parola "cultura" alzo il cane della mia Browning.

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Adry666
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#5 » lunedì 24 aprile 2017, 11:36

Ciao Giancarmine,

tema centrato: il tentacolo della prima paura infantile. Anche se probabilmente le prime paure provate da bambini non sono quelle che tu descrivi nel racconto, diciamo le prime adolescenziali.
Il racconto è scritto molto bene, fila e termina con un finale accettabile.
Non so se sia una forma di vendetta verso tutti gli editori che non pubblicano scrittori validi, ma ci sta! :-)))
Sfoltirei un po’ questa frase:
“Come corri, sono all'inizio. In questo libro ci metterò le paure della mia adolescenza: le ombre che si congiungono e prendono vita. Si avvicinano e ti tolgono il respiro. E ogni notte sarà testimone della nascita di forme inconsuete. Ogni oggetto nuovo sarà l'atto sessuale che concepirà entità libere di avvicinarsi alle paure del protagonista. Succhiandole avidamente”.
E’ un po’ troppo barocca e ridondante.

Nel complesso ottima prova

Ciao
Adriano

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giancarmine trotta
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#6 » lunedì 24 aprile 2017, 14:56

Ciao cari e grazie per gli spunti.
@Angelo mi hai stroncato alla grande! Mi dispiace un sacco, per due motivi in particolare:
- credo che il tema ci sia; i sottotitoli della Guest dovevano servire a qualcosa. Altrimenti si sarebbe fermato al titolo e basta.
- il testo non doveva mettere paura, ma raccontare il disagio del protagonista e la sua liberazione attraverso la scrittura.
Concordo sulla frase troppo spinta: da rivedere. Grazie comunque, i tuoi consigli sono sempre utili.

@Luca ciao, è la prima volta credo che ci incrociamo. Il tuo commento è un piccolo racconto e l'ho letto più volte per prevedere la classifica. Ma non ci sono riuscito!
Oro o pirite?

@Adriano grazie del commento e della classifica. Concordo sulla frase: da rivedere eliminando alcuni tratti che appesantiscono la lettura. Una vendetta può essere... vediamo come la intendono gli altri!

Grazie ancora,
G.

valter_carignano
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#7 » lunedì 24 aprile 2017, 19:04

ciao
il racconto, secondo me, scorre bene. L'incipit è buono, evocativo, forse anche troppo. Mi spiego, senza che questo voglia essere una critica ma solo una perplessità: un ragazzo di quattordici anni che prende il motorino e va di sera nella piazza del paese a sentire i racconti 'del terrore' (o del delirio...) di un anziano, per me è un'immagine che può arrivare al massimo alla fine degli anni Sessanta, forse inizio Settanta se il paese è un paesino piccolo (e io sono vissuto in un paese, da giovane). Già dopo la metà degli anni Settanta lo troverei fuori luogo, troppa televisione, troppe mode, il post contestazione, le discoteche e i pub... non si va in piazza a sentire un vecchio.
Embè? Dirai tu. Niente, è che mi sembra (ma può proprio soltanto essere una mia impressione, costruita senza ragione dalla mia mente) che poi questo ragazzino sia troppo ingenuo, per quegli anni, che si faccia spaventare dal nulla. E poi mi sembra (come sopra) si arrivi nel presente, e allora il protagonista deve avere almeno una sessantina d'anni... non lo so, non riesco a definire per bene nemmeno io, la sensazione è che ci sia qualcosa di poco chiaro nel momento temporale degli avvenimenti.
Mi interessa molto la tua risposta. Non influisce sulla classifica, non ho ancora letto gli altri della tua sezione ma in tutti i casi il tuo mi sembra scritto molto bene.

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giancarmine trotta
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#8 » lunedì 24 aprile 2017, 21:30

Ciao Valter,
ti rispondo con immenso piacere. Mi dai la possibilità di spiegare bene.
La scena in parte l'ho vissuta e ho solo cercato di scavare e cercare indietro nel tempo, quando un vecchietto bizzarro poteva calamitare l'attenzione dei ragazzi dopo mezzanotte. Alla fine degli anni '80, quando in motirino ci giravo io (tra tre giorni sono 40.... :-)), qualcuno ancora cercava di raccontare certe storie. Ma senza quel seguito, ricevendo in cambio lo sghignazzare di tutti. Quindi ho immaginato la scena in un tempo precedente, quando non giravano scooter ma cinquantini (nella mia mente giravano sul mitico "Ciao" della Piaggio, ma non avevo caratteri per scriverlo bene).
Altro indizio, che hai colto: quando si passa ai giorni nostri, lo scrittore deve avere una certa età, tu dici sessanta. Avevo immaginato uno scrittore sopra i cinquanta (non sessanta!), affermato. Uno che poteva permettersi il lusso di non ricevere ordini dall'editore ("Sergio, il mio editore, mi guardava con sospetto. Erano anni che non mi vedeva così preso da un lavoro.": erano anni, quindi lo scrittore pubblica da molto tempo).
Altri indizi che ci portano agli anni settanta: la mensola, la radio (e non la tv in camera, il tablet o lo smartphone), oltre al già citato cinquantino.
In ultimo, anche se non me l'hai chiesto, aggiungo che ho immaginato il tutto in un paese del sud, in collina, al fresco delle sere d'estate.
Grazie ancora,
Giancarmine.

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angelo.frascella
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#9 » lunedì 24 aprile 2017, 23:32

giancarmine trotta ha scritto:@Angelo mi hai stroncato alla grande! Mi dispiace un sacco, per due motivi in particolare:
- credo che il tema ci sia; i sottotitoli della Guest dovevano servire a qualcosa. Altrimenti si sarebbe fermato al titolo e basta.
- il testo non doveva mettere paura, ma raccontare il disagio del protagonista e la sua liberazione attraverso la scrittura.


Ciao, Giancarmine.

Accidenti, il sottotitolo mi era proprio sfuggito (nella serata in cui partecipavo io non c'era e non era citato nel post di apertura delle classifiche!). Su questo faccio marcia indietro.

Per il secondo aspetto quello che volevo dire non è che il racconto dovesse essere horror, ma che io devo empatizzare col protagonista: se lui ha paura questa la devo provare anche io. Invece ho sentito una certa distanza dal testo. Mi è sembrato come se facessi più attenzione allo stile che all'effetto e nei racconti di genere (o comunque in quelli che al "genere" fanno l'occhiolino), troppo stile rischia di creare distanza dal lettore. Quello che mi è mancato è di essere proiettato nella mente del lettore e sentire il suo disagio e il terrore di cui voleva liberarsi.
Poi la metafora della scrittura come "terapia" mi è piaciuta. Perciò ti dicevo che l'idea c'è ed è buona, ma, dal mio punto di vista, dovresti lavorare per rendere la parte emotiva più viscerale. Non volevo stroncarti, ma suggerirti una possibile via per rafforzare il racconto.

A rileggerci,
Angelo.

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Linda De Santi
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#10 » martedì 25 aprile 2017, 20:04

Ciao Giancarmine! Sulla poca naturalezza di alcune battute di dialoghi si sono già soffermati alcuni gladiatori, quindi evito di tornare sull’argomento.
Il racconto in sé mi è piaciuto, soprattutto per le atmosfere oniriche che riesce a creare e per alcune frasi, tipo questa: “sentivamo quasi con irriverenza i racconti che già i nostri nonni ci avevano in parte tramandato: forse per metterci paura, forse per superarla.”
Secondo me avresti potuto caratterizzare meglio l’ombra nera: dal racconto mi arriva l’idea di un insieme vago di paure, mentre a mio parere sarebbe stato interessante ricondurla a una paura ben precisa (visto che a parlarne è un anziano, sarebbe stato interessante che fosse riferita alla paura che porta gli uomini a considerare i propri simili come un pericolo e a ritenere giusto discriminarli o perseguitarli, o cose simili).
Purtroppo anch’io ho trovato poca aderenza al tema: i tentacoli dell’ombra sembrano messi lì solo per far vedere che il tema del contest c’è.
Nel complesso una buona prova, ma che secondo me potrebbe essere resa più incisiva. A rileggerci!

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giancarmine trotta
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#11 » mercoledì 26 aprile 2017, 16:47

@Angelo credimi, senza i sottotitoli avrei lasciato perdere quella sera! Ok e buona continuazione della Forlani Edition!
@Linda ciao e grazie del commento. Mi trovo d'accordo sull'analisi che hai fatto riguardo alla caratterizzazione dell'ombra. Potevo informare di più su quell'aspetto e far dialogare meno.
Buona continuazione anche a te!
G.

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antico
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Re: L'OMBRA NERA - di Giancarmine Trotta - DAY ONE

Messaggio#12 » giovedì 4 maggio 2017, 18:47

Quello che mi è arrivato è che attraverso la scrittura lui sia pronto a liberarsi dalle proprie paure per affibiarle ad altri, in questo caso l'editore. Il soggetto c'è, la narrazione è ben condotta e la forma pulita però è come se mancasse un'amalgama tra le parti, il cemento che unisce i mattoni e li fissa in una costruzione. Ho percepito poca empatia con il protagonista, il discorso dell'ombra va reso ancora più inquetante e approfondita la connessione con la sua crescita personale. Infine, lo stacco finale sul suo futuro da scrittore mi è arrivato anche troppo netto. Pollice ni tentende all'alto perché gli ingredienti ci sono tutti, a mio parere, ma va un pochetto rivista la ricetta.

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