Il giorno della marmorta
- Polly Russell
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Il giorno della marmorta
Credevo d'essere preparata. In fondo lo sapevo che prima o poi sarebbe accaduto, anzi un po', da buona geek, ci speravo anche.
Già mi vedevo, machete nella destra, a far saltar via teste putrefatte.
Perché, e che diamine! Se apocalisse zombie deve essere, che sia di classe.
Dopo il primo comunicato diramato stamattina, pensavo a una gran bufala, una cosa in stile "guerra dei mondi" in chiave moderna. L'idea mi era anche piaciuta, ma la nottata passata al pronto soccorso aveva spento anche la voglia di cazzarare in rete su questa burla ben congeniata.
Ero ancora sporca di sangue, avevo ammazzato mio marito e la sua amante, solo poche ore prima e far passare il tutto per un furto con aggressione non era stato facile. Ho anche chiamato il 118, una volta sicura che non si sarebbero svegliati.
E invece eccoli qui.
Al terzo, terrorizzato comunicato a reti unificate, qualche dubbio me lo sono fatto venire. Ho cercato informazioni ma internet era morto. Un paio d'ore dopo è sparito anche il segnale della TV. Le ultime notizie di Sky24, parlavano di un morbo, in stile Romero, che avrebbe fatto rianimare i corpi morti. Le immagini erano quasi tutte tratte da film o serie televisive, ma le indicazioni erano precise: barricarsi in casa, appendere un lenzuolo alla finestra e attendere i soccorsi. Beh, mi sono detta, ho appena ammazzato due vermi traditori, non avrò problemi a farlo ancora.
Ho tolto il primo Dylan Dog dalla custodia e l'ho riletto, tanto per darmi la carica, poi tutto da manuale: sprangare le finestre, spegnere le luci, munirsi di armi da taglio, poi correre fuori a cercare viveri, kit di primo soccorso e armi da fuoco.
Ho indossato la muta e gli anfibi del bastardo con cui dividevo appartamento e vita per preservarmi, nei limiti di quello che avevo in casa, dai morsi. Ho indossato un casco integrale e sono riuscita addirittura a riesumare il collarino di quando mio fratello prese un colpo di frusta con la Panda. Il machete non ce l'ho, non l'ho mai avuto, ma il falcetto di mio nonno sembrava, comunque, perfetto per lo scopo e sono uscita.
Loro due erano lì. Davanti al portoncino che avevamo restaurato tutti e tre insieme: quando lui era mio marito e lei la mia migliore amica.
Non c'era il sangue che mi sarei aspettata, non c'era pus, né carne putrefatta. Non c'era nemmeno odore, se escludo la puzza di disinfettante che si erano portati dietro dall'ospedale.
Erano lì, perfetti, se non considero i buchi sulla schiena di lui e quelli sul petto di lei. Non erano minacciosi, non mi hanno proprio considerata a dirla tutta.
Erano lì, fuori dalla porta di casa mia e copulavano. E cazzo, saranno stati pure morti, ma sembrava non fossero mai stati più vivi.
È tornato il segnale TV, e io non sono più andata a fare il "Rick Grimes" dei poveri. Dicono che sono innocui. Che non dobbiamo disturbarli, e loro si limiteranno a ripetere l'ultima azione della loro vita. Per sempre. Dicono che verranno a prelevarli, prima o poi.
Per ora sono lì, e si divertono da morire.
Già mi vedevo, machete nella destra, a far saltar via teste putrefatte.
Perché, e che diamine! Se apocalisse zombie deve essere, che sia di classe.
Dopo il primo comunicato diramato stamattina, pensavo a una gran bufala, una cosa in stile "guerra dei mondi" in chiave moderna. L'idea mi era anche piaciuta, ma la nottata passata al pronto soccorso aveva spento anche la voglia di cazzarare in rete su questa burla ben congeniata.
Ero ancora sporca di sangue, avevo ammazzato mio marito e la sua amante, solo poche ore prima e far passare il tutto per un furto con aggressione non era stato facile. Ho anche chiamato il 118, una volta sicura che non si sarebbero svegliati.
E invece eccoli qui.
Al terzo, terrorizzato comunicato a reti unificate, qualche dubbio me lo sono fatto venire. Ho cercato informazioni ma internet era morto. Un paio d'ore dopo è sparito anche il segnale della TV. Le ultime notizie di Sky24, parlavano di un morbo, in stile Romero, che avrebbe fatto rianimare i corpi morti. Le immagini erano quasi tutte tratte da film o serie televisive, ma le indicazioni erano precise: barricarsi in casa, appendere un lenzuolo alla finestra e attendere i soccorsi. Beh, mi sono detta, ho appena ammazzato due vermi traditori, non avrò problemi a farlo ancora.
Ho tolto il primo Dylan Dog dalla custodia e l'ho riletto, tanto per darmi la carica, poi tutto da manuale: sprangare le finestre, spegnere le luci, munirsi di armi da taglio, poi correre fuori a cercare viveri, kit di primo soccorso e armi da fuoco.
Ho indossato la muta e gli anfibi del bastardo con cui dividevo appartamento e vita per preservarmi, nei limiti di quello che avevo in casa, dai morsi. Ho indossato un casco integrale e sono riuscita addirittura a riesumare il collarino di quando mio fratello prese un colpo di frusta con la Panda. Il machete non ce l'ho, non l'ho mai avuto, ma il falcetto di mio nonno sembrava, comunque, perfetto per lo scopo e sono uscita.
Loro due erano lì. Davanti al portoncino che avevamo restaurato tutti e tre insieme: quando lui era mio marito e lei la mia migliore amica.
Non c'era il sangue che mi sarei aspettata, non c'era pus, né carne putrefatta. Non c'era nemmeno odore, se escludo la puzza di disinfettante che si erano portati dietro dall'ospedale.
Erano lì, perfetti, se non considero i buchi sulla schiena di lui e quelli sul petto di lei. Non erano minacciosi, non mi hanno proprio considerata a dirla tutta.
Erano lì, fuori dalla porta di casa mia e copulavano. E cazzo, saranno stati pure morti, ma sembrava non fossero mai stati più vivi.
È tornato il segnale TV, e io non sono più andata a fare il "Rick Grimes" dei poveri. Dicono che sono innocui. Che non dobbiamo disturbarli, e loro si limiteranno a ripetere l'ultima azione della loro vita. Per sempre. Dicono che verranno a prelevarli, prima o poi.
Per ora sono lì, e si divertono da morire.
Polly
Re: Il giorno della marmorta
Bentornata Polly! Tutto ok anche per te, divertiti in questa Zombie Edition!
Ps: potrai apportare correzioni o modifiche al racconto fino all'1.00. Ogni modifica successiva a questi orari (fino all'1.33 massimo perché poi bloccherò tale possibilità) ti comporterà dei malus.
Ps: potrai apportare correzioni o modifiche al racconto fino all'1.00. Ogni modifica successiva a questi orari (fino all'1.33 massimo perché poi bloccherò tale possibilità) ti comporterà dei malus.
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Re: Il giorno della marmorta
ciao
bel racconto, stile conciso e veloce ma ottimo nella sua essenzialità, riesci a dare tutte le informazioni necessarie senza infodump e senza appesantire. Secondo me, un buonissimo lavoro, e intrigante anche la rivisitazione della natura dello zombie, che rende inutili tutte le precauzioni della protagonista.
Brava.
bel racconto, stile conciso e veloce ma ottimo nella sua essenzialità, riesci a dare tutte le informazioni necessarie senza infodump e senza appesantire. Secondo me, un buonissimo lavoro, e intrigante anche la rivisitazione della natura dello zombie, che rende inutili tutte le precauzioni della protagonista.
Brava.
Re: Il giorno della marmorta
Ciao Polly,
molto piacevole, il tuo racconto. Innovativa l'idea dell'inoffensività degli zombie, simpatica la trovata finale di questo contrappasso dantesco per cui la protagonista, dopo aver ucciso il marito traditore e la sua amante, si ritrova ad averceli sotto gli occhi per chissà quanto tempo, intenti proprio a darsi alla pazza gioia. Buona anche l'ipotesi di come potrebbe venir gestita, verosimilmente, una tale emergenza pubblica. Nel complesso un racconto breve, incisivo, amaro. Decisamente, non i soliti zombie :)
molto piacevole, il tuo racconto. Innovativa l'idea dell'inoffensività degli zombie, simpatica la trovata finale di questo contrappasso dantesco per cui la protagonista, dopo aver ucciso il marito traditore e la sua amante, si ritrova ad averceli sotto gli occhi per chissà quanto tempo, intenti proprio a darsi alla pazza gioia. Buona anche l'ipotesi di come potrebbe venir gestita, verosimilmente, una tale emergenza pubblica. Nel complesso un racconto breve, incisivo, amaro. Decisamente, non i soliti zombie :)
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Re: Il giorno della marmorta
valter_carignano ha scritto:ciao
bel racconto, stile conciso e veloce ma ottimo nella sua essenzialità, riesci a dare tutte le informazioni necessarie senza infodump e senza appesantire. Secondo me, un buonissimo lavoro, e intrigante anche la rivisitazione della natura dello zombie, che rende inutili tutte le precauzioni della protagonista.
Brava.
Grazie, felice che ti sia piaciuto.
Polly
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Re: Il giorno della marmorta
LauSil ha scritto:Ciao Polly,
molto piacevole, il tuo racconto. Innovativa l'idea dell'inoffensività degli zombie, simpatica la trovata finale di questo contrappasso dantesco per cui la protagonista, dopo aver ucciso il marito traditore e la sua amante, si ritrova ad averceli sotto gli occhi per chissà quanto tempo, intenti proprio a darsi alla pazza gioia. Buona anche l'ipotesi di come potrebbe venir gestita, verosimilmente, una tale emergenza pubblica. Nel complesso un racconto breve, incisivo, amaro. Decisamente, non i soliti zombie :)
Grazie anche a te, sì l'idea del Karma c'era. Ahilei! ;)
Polly
- simone.delos
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Re: Il giorno della marmorta
Inizio dal titolo geniale. Roba che vale da solo il prezzo del biglietto, per così dire.
La prosa è lineare e semplice nella sua accezione positiva. Pochi fronzoli. Ironia dosata al giusto.
Coinvolgimento riuscito appieno.
Ora, il racconto non fa gridare al miracolo. Non ci sono trovate da pelle accapponata. Tuttavia.
Lo ritengo il più credibile tra quelli giudicati.
Il finale è bello. Non stravolge, non è costruito ad arte per far scalpore. Ma funziona.
Quando ho letto del Dylan dog, per un attimo, ho avuto qualche aspettativa maggiore. Non so, qualcosa alla Sclavi LOL.
Nell’insieme funziona. Piacevolissimo.
La prosa è lineare e semplice nella sua accezione positiva. Pochi fronzoli. Ironia dosata al giusto.
Coinvolgimento riuscito appieno.
Ora, il racconto non fa gridare al miracolo. Non ci sono trovate da pelle accapponata. Tuttavia.
Lo ritengo il più credibile tra quelli giudicati.
Il finale è bello. Non stravolge, non è costruito ad arte per far scalpore. Ma funziona.
Quando ho letto del Dylan dog, per un attimo, ho avuto qualche aspettativa maggiore. Non so, qualcosa alla Sclavi LOL.
Nell’insieme funziona. Piacevolissimo.
vivir con fuerza, locura y libertad
- Polly Russell
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Re: Il giorno della marmorta
Ahimè nulla alla Sclavi, che solo per aver messo un punto di chiusura su un titolo si merita l'appellativo di genio, almeno per me. :) ho citato l'indagatore solo per dare prova della "nerdaggine" della protagonista.
Felice che ti sia piaciuto. Dire qualcosa di nuovo sugli zombies è dura, siamo sempre lì, più veloci, meno veloci, più intelligenti, meno intelligenti. :) che dire? Ci si prova!
Se ami il genere, lessi in una pubblicazione Delos (appunto) una cosa davvero gradevole. Era su un 365 horror, i danzanti, i musicanti... Qualcosa del genere. Molto particolare.
Felice che ti sia piaciuto. Dire qualcosa di nuovo sugli zombies è dura, siamo sempre lì, più veloci, meno veloci, più intelligenti, meno intelligenti. :) che dire? Ci si prova!
Se ami il genere, lessi in una pubblicazione Delos (appunto) una cosa davvero gradevole. Era su un 365 horror, i danzanti, i musicanti... Qualcosa del genere. Molto particolare.
Polly
Re: Il giorno della marmorta
Te l'ho già detto ufficiosamente e te lo ripeto ufficialmente, questo racconto mi è piaciuto tanto. Un'idea fantastica per un tema del genere. Una versione della zombificazione davvero simpatica in generale, ma con una genialata per il racconto in particolare. Il feeling per la povera donna costretta allo spettacolo dei due traditori che trombano in giardino a tempo indeterminato è altissimo. La battuta finale è la ciliegina :-)
- Eugene Fitzherbert
- Messaggi: 486
Re: Il giorno della marmorta
Bel racconto davvero, Polly!
Ricca di citazioni nerd (il dylan dog in primis, ma tutto il resto più o meno nascosto non è da meno), ironica e con un buon ritmo, la tua reinterpretazione degli zombie è funzionale alla narrazione e soprattutto da un bel twist alla fine, che fa sorridere e fa provare empatia per la protagonista...
Beh, complimenti, non credo di dover aggiungere altro.
Ricca di citazioni nerd (il dylan dog in primis, ma tutto il resto più o meno nascosto non è da meno), ironica e con un buon ritmo, la tua reinterpretazione degli zombie è funzionale alla narrazione e soprattutto da un bel twist alla fine, che fa sorridere e fa provare empatia per la protagonista...
Beh, complimenti, non credo di dover aggiungere altro.
Re: Il giorno della marmorta
Geniale. Tra l'altro... lei è incastrata, proprio da chi ha ammazzato. Di classe. E il tema si sposa alla perfezione. Direi che questo racconto è davvero una piccola gemma. Non vedo debolezze strutturali, forse ho percepito, qua e là, che potrebbe essere pulito un po' di più, ma nulla di debilitante per la lettura. Complimenti, Polly!
- Andrea Partiti
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Re: Il giorno della marmorta
Il titolo ha tutta la mia simpatia, e se sei partita da quello pensando "cosa posso montarci su per usarlo?" hai tutta la mia comprensione, non potevi farne a meno.
Il racconto funziona bene, stile impeccabile e riesci a creare una mitologia coerente e credibile (o almeno credibile quanto gli zombie classici) e montarla sul giorno peggiore per l'apocalisse della protagonista. Il mix di umorismo dei preparativi e dramma della situazione sta bene in equilibrio, anche se mi spiace per i due poveri zombie con cui ho empatizzato, uccisi sul più bello e poi esposti al mondo nel loro vizio che avrebbero tenuto nascosto altrimenti. Tutti perdono in questa storia, e mi spiace non avere qualcuno per cui tifare.
Il racconto funziona bene, stile impeccabile e riesci a creare una mitologia coerente e credibile (o almeno credibile quanto gli zombie classici) e montarla sul giorno peggiore per l'apocalisse della protagonista. Il mix di umorismo dei preparativi e dramma della situazione sta bene in equilibrio, anche se mi spiace per i due poveri zombie con cui ho empatizzato, uccisi sul più bello e poi esposti al mondo nel loro vizio che avrebbero tenuto nascosto altrimenti. Tutti perdono in questa storia, e mi spiace non avere qualcuno per cui tifare.
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Re: Il giorno della marmorta
Carina l’idea, anche se devo dire che la citazione del titolo mi ha fuorviato durante la lettura facendomi attendere la ripetizione dell’intera giornata che però non è mai arrivata. D’altra parte eliminando la citazione anche il finale è meno giustificato e godibile, quindi non saprei consigliarti. Ho apprezzato l’anticlimax in cui si scopre che gli zombi sono tranquilli e al massimo puzzano un po’ di disinfettante.
- Polly Russell
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Re: Il giorno della marmorta
Perché ti ha fuorviato? Ripetono la stessa azione per sempre, invece che la stessa giornata. ;)
Polly
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