Nandù
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Nandù
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Il problema di Nandù, come tutti sanno, sembra quello di trovarsi a volte in Veneto e a volte a Teramo. Spesso è pure capitato che si trovasse a Teramo e in Veneto contemporaneamente, e questo forse è il caso più complicato che si possa fronteggiare. A rendere ancor più drammatica la situazione è che Nandù, quando si trova a Teramo, sembra assumere l’aspetto di una città veneta, mentre quando in Veneto, è probabile che acquisisca i caratteri principali della città di Teramo. Il motivo di tutta questa bizzarra situazione è inspiegabile ma è un dato di fatto. Tutti conoscono Nandù per la famosa cabina telefonica tinta di azzurro e che si trova esattamente in mezzo alla via principale, proprio di fronte all’orologeria dove vendono barattoli di tinta di stagione. Arrivano ogni lunedì centonove turisti da tutto il mondo per ammirare la bellezza di questa cabina telefonica. Ne potrebbero giungere assai di più, ma non è così semplice. Infatti bisogna ritenersi molto fortunati di riuscire a vedere questo incredibile monumento, perché non sempre ve ne è la possibilità. Quando Nandù si trova in Veneto o a Teramo, questa cabina telefonica, inspiegabilmente sparisce improvvisamente e non diventa fattibile poterla notare. I fortunati che sono riusciti a incontrala dicono di essere capitati proprio a Nandù, in provincia di Nandù, nella regione di Nandù e si meravigliano molto quando sentono i tanti turisti lamentarsi e che spiegano loro la scellerata situazione. A quanto pare, oltre al buffo paradosso, esiste qualcosa di altrettanto paradossale. Sfruttando i vari confronti, alcuni dei quali piuttosto accesi, tra coloro che sostengono che Nandù sia la città più facilmente raggiungibile e coloro che negano persino la sua esistenza, è stato possibile arrivare a una conclusione davvero inimmaginabile. È stato appurato infatti, da un tale che fa il gondoliere quando Nandù si trova in Veneto ma che fa la guida turistica quando ciò non accade, che a Nandù, il martedì, il più grande punto di interesse non sia la cabina telefonica azzurra ma una fermata di un particolare autobus che passa solamente il mercoledì. Tutto ciò non fa che rendere intrigante maggiormente questa città. Per uno strano caso, l’autista di questo famoso autobus, che si è intromesso nella discussione, ha confermato che lui a Nandù va solo il venerdì perché non ci sono strade e quindi non c’è traffico - “ Se non ci sono strade venerdì come fai a raggiungere Nandù ?” – è stato detto all’autista che ha risposto di non saperlo neanche lui, ma dice di essere certo di andare a Nandù in quel giorno perché essendo di Roseto degli Abruzzi, è di strada e quindi fa prima. Da ciò potrebbe seguire il fatto che di venerdì Nandù sia a Teramo ma per chi non crede all’autista, che vi giungerebbe in assenza di strade, ciò è improponibile e infatti si convincono che la città misteriosa non sussista. Secondo altre opinioni non esiste città più elegante di Nandù i cui grattacieli, fatti di pennarelli variopinti ma totalmente verdi allo stesso tempo, sarebbero riconoscibili anche a distanze di un anno luce. Verrebbe da pensare che per questi personaggi, Nandù non solo si mostri ma che non possa essere confusa con altre città, purtroppo queste stesse persone sono certe di avere torto ed ecco che il mistero di Nandù si ripresenta con tutta la sua assurdità. È di recente interesse il parere di un pittore che dice di essere di ritorno da Nandù e che è fermamente convinto che sia una città dai mille colori in bianco e nero, inoltre gli ricorda così tanto la sua Venezia perché piena di autostrade blu su cui sfrecciano treni lunghi un chilometro di micron. Ad un tratto giunge tra la folla, intenta a discutere, un giudice che ammette di essere alle prime armi ma che è sicuro di nominare Nandù come patrimonio dell’umanità. La cosa più divertente è che oggi è domenica e a Nandù secondo qualcuno è sabato e il sole è bianco, secondo qualcun altro c’è una luna gialla ed è giovedì ma chissà che non abbiano ragione entrambi.
Lorenzo Diddi, Pisa 09-12-2017
Il problema di Nandù, come tutti sanno, sembra quello di trovarsi a volte in Veneto e a volte a Teramo. Spesso è pure capitato che si trovasse a Teramo e in Veneto contemporaneamente, e questo forse è il caso più complicato che si possa fronteggiare. A rendere ancor più drammatica la situazione è che Nandù, quando si trova a Teramo, sembra assumere l’aspetto di una città veneta, mentre quando in Veneto, è probabile che acquisisca i caratteri principali della città di Teramo. Il motivo di tutta questa bizzarra situazione è inspiegabile ma è un dato di fatto. Tutti conoscono Nandù per la famosa cabina telefonica tinta di azzurro e che si trova esattamente in mezzo alla via principale, proprio di fronte all’orologeria dove vendono barattoli di tinta di stagione. Arrivano ogni lunedì centonove turisti da tutto il mondo per ammirare la bellezza di questa cabina telefonica. Ne potrebbero giungere assai di più, ma non è così semplice. Infatti bisogna ritenersi molto fortunati di riuscire a vedere questo incredibile monumento, perché non sempre ve ne è la possibilità. Quando Nandù si trova in Veneto o a Teramo, questa cabina telefonica, inspiegabilmente sparisce improvvisamente e non diventa fattibile poterla notare. I fortunati che sono riusciti a incontrala dicono di essere capitati proprio a Nandù, in provincia di Nandù, nella regione di Nandù e si meravigliano molto quando sentono i tanti turisti lamentarsi e che spiegano loro la scellerata situazione. A quanto pare, oltre al buffo paradosso, esiste qualcosa di altrettanto paradossale. Sfruttando i vari confronti, alcuni dei quali piuttosto accesi, tra coloro che sostengono che Nandù sia la città più facilmente raggiungibile e coloro che negano persino la sua esistenza, è stato possibile arrivare a una conclusione davvero inimmaginabile. È stato appurato infatti, da un tale che fa il gondoliere quando Nandù si trova in Veneto ma che fa la guida turistica quando ciò non accade, che a Nandù, il martedì, il più grande punto di interesse non sia la cabina telefonica azzurra ma una fermata di un particolare autobus che passa solamente il mercoledì. Tutto ciò non fa che rendere intrigante maggiormente questa città. Per uno strano caso, l’autista di questo famoso autobus, che si è intromesso nella discussione, ha confermato che lui a Nandù va solo il venerdì perché non ci sono strade e quindi non c’è traffico - “ Se non ci sono strade venerdì come fai a raggiungere Nandù ?” – è stato detto all’autista che ha risposto di non saperlo neanche lui, ma dice di essere certo di andare a Nandù in quel giorno perché essendo di Roseto degli Abruzzi, è di strada e quindi fa prima. Da ciò potrebbe seguire il fatto che di venerdì Nandù sia a Teramo ma per chi non crede all’autista, che vi giungerebbe in assenza di strade, ciò è improponibile e infatti si convincono che la città misteriosa non sussista. Secondo altre opinioni non esiste città più elegante di Nandù i cui grattacieli, fatti di pennarelli variopinti ma totalmente verdi allo stesso tempo, sarebbero riconoscibili anche a distanze di un anno luce. Verrebbe da pensare che per questi personaggi, Nandù non solo si mostri ma che non possa essere confusa con altre città, purtroppo queste stesse persone sono certe di avere torto ed ecco che il mistero di Nandù si ripresenta con tutta la sua assurdità. È di recente interesse il parere di un pittore che dice di essere di ritorno da Nandù e che è fermamente convinto che sia una città dai mille colori in bianco e nero, inoltre gli ricorda così tanto la sua Venezia perché piena di autostrade blu su cui sfrecciano treni lunghi un chilometro di micron. Ad un tratto giunge tra la folla, intenta a discutere, un giudice che ammette di essere alle prime armi ma che è sicuro di nominare Nandù come patrimonio dell’umanità. La cosa più divertente è che oggi è domenica e a Nandù secondo qualcuno è sabato e il sole è bianco, secondo qualcun altro c’è una luna gialla ed è giovedì ma chissà che non abbiano ragione entrambi.
Lorenzo Diddi, Pisa 09-12-2017
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Re: Nandù
un ritratto nonsense di una città inventata. Sicuramente, fra i lavori del gruppo, quello dove la città è maggiormente al centro della narrazione, il che in un lavoro a tema è assai importante. Purtroppo, almeno secondo me, manca quella coerenza della descrizione che (anche dove il senso non c’è) non deve mancare, altrimenti il lettore non “vede” il quadro generale dell’invenzione, sollecitato com’è da continui rovesciamenti logici messi per stupire, ma che alla fine confondono. Una scrittura “naif” dietro alla quale non si avverte uno stile personale maturo, ma soprattutto caos.
Fra gli elaborati che mi sono piaciuti meno nel gruppo.
Fra gli elaborati che mi sono piaciuti meno nel gruppo.
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Re: Nandù
Ciao Marco ! Ti ringrazio davvero molto per il tuo giudizio. Mi dispiace se non sono riuscito a farti apprezzare il mio raconto ma ho apprezzato davvero la critica costruttiva. Il mio essere nonsense è fortemente legato a un acceso interesse verso l'assurdità e non posso farne a meno, ma cercherò di seguire il tuo consiglio, maturando col tempo.
Ho letto il tuo testo e l'ho particolarmente apprezzato, mi sono piaciute le immagini, i colori e lo stile. La città, che era il tema da affrontare, emerge con tutte le sue caratteristiche. Un saluto.
Ho letto il tuo testo e l'ho particolarmente apprezzato, mi sono piaciute le immagini, i colori e lo stile. La città, che era il tema da affrontare, emerge con tutte le sue caratteristiche. Un saluto.
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Re: Nandù
Questo racconto mi è piaciuto moltissimo, ma non mi ha convinto. Lo trovo il migliore del suo gruppo e al tempo stesso il peggiore. :P
Scherzi a parte... è una descrizione davvero carica di immaginazione e non sense e l'apprezzo molto per questo. Ho trovato buono lo stile, anche se ho avvertito una differenza tra la prima e la seconda parte. All'inizio le descrizioni sono molto accurate e piene di ingegno, ti fanno arrivare a poco a poco a comprendere la natura misteriosa della città, mentre nella seconda parte i non-sense si fanno molto più marcati, dando l'effetto di un'accelerazione e non si capisce se è stato fatto apposta per incrementare il senso di caos nel lettore, o se per mancanza di spazio o di idee per concludere.
A scanso di equivoci comunque ribadisco, lettura molto piacevole e tema centrato.
Scherzi a parte... è una descrizione davvero carica di immaginazione e non sense e l'apprezzo molto per questo. Ho trovato buono lo stile, anche se ho avvertito una differenza tra la prima e la seconda parte. All'inizio le descrizioni sono molto accurate e piene di ingegno, ti fanno arrivare a poco a poco a comprendere la natura misteriosa della città, mentre nella seconda parte i non-sense si fanno molto più marcati, dando l'effetto di un'accelerazione e non si capisce se è stato fatto apposta per incrementare il senso di caos nel lettore, o se per mancanza di spazio o di idee per concludere.
A scanso di equivoci comunque ribadisco, lettura molto piacevole e tema centrato.
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Re: Nandù
Ciao Andrea ! grazie davvero per la bella critica e i consigli. Farò del mio meglio per seguirli ! Ti ringrazio molto !!
Re: Nandù
Un testo surreale, che si basa tutto sul senso dell'assurdo e si beffa di tutti: leggi fisiche, personaggi, lettore. In questo senso Nandù è davvero protagonista perché è l'unico elemento ad avere un controllo su tutto, gli altri sono costretti ad assecondarsi. Detto questo, c'è da rilevare che l'esecuzione non è proprio perfetta, in diversi il gioco del nonsense funziona male e certe situazioni più che divertenti appaiono asfissianti. Non era facile però mantenere il tono quindi il tentativo va apprezzato. Con una sgrezzata e un'asciugatura diventerebbe un piccolo testo umoristico molto gustoso.
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unknown to millions
unknown to millions
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Re: Nandù
Ciao Lorenzo!
Devo dire che il tuo racconto mi è piaciuto davvero molto, in questo misto fra reale e non, un'oscillazione continua che è stata davvero piacevole da leggere ed altamente apprezzata. Non annoia in nessuna riga, scorre benissimo e soprattutto è scritto bene, in maniera davvero raffinata nel suo essere una "cronaca". Davvero molto bravo, complimenti!
Devo dire che il tuo racconto mi è piaciuto davvero molto, in questo misto fra reale e non, un'oscillazione continua che è stata davvero piacevole da leggere ed altamente apprezzata. Non annoia in nessuna riga, scorre benissimo e soprattutto è scritto bene, in maniera davvero raffinata nel suo essere una "cronaca". Davvero molto bravo, complimenti!
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Re: Nandù
Ciao Piscu e ciao Pantaleo Cassatella ! Vi ringrazio molto davvero per le vostre parole e i vostri suggerimenti! Mi fa piacere che sia stato gradito il testo ! Grazie.
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Re: Nandù
Rispondo ad Agnese Ciberti.
Ciao Agnese, ti ringrazio molto per il tuo pensiero, sono contento che sia piaciuto il testo. Cercherò di fare tesoro dei tuoi consigli, ti ringrazio molto.
Ciao Agnese, ti ringrazio molto per il tuo pensiero, sono contento che sia piaciuto il testo. Cercherò di fare tesoro dei tuoi consigli, ti ringrazio molto.
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Re: Nandù
Ciao Lorenzo,
complimenti per Nandù. Per gusto personale apprezzo molto i nonsense e quindi il tuo racconto ha subito calamitato la mia attenzione. Molto divertente, anche se in certi tratti centrali è un po’ difficile da seguire, al limite da domandarsi se anche a te non sia sfuggito di mano. Dimostri poi di riprenderne pienamente possesso con la storia dell’autista e il finale decisamente bello e coerente. Complimenti e grazie per avermi fatto divertire.
complimenti per Nandù. Per gusto personale apprezzo molto i nonsense e quindi il tuo racconto ha subito calamitato la mia attenzione. Molto divertente, anche se in certi tratti centrali è un po’ difficile da seguire, al limite da domandarsi se anche a te non sia sfuggito di mano. Dimostri poi di riprenderne pienamente possesso con la storia dell’autista e il finale decisamente bello e coerente. Complimenti e grazie per avermi fatto divertire.
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Re: Nandù
Ciao Zince Zotti, grazie davvero a te per le belle parole! Mi fa davvero piacere, un caro saluto.
- catalina.pintilie
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Re: Nandù
che spettacolo ahahah. voglio vedere Nandù, anzi, sono sicura di averla vista giovedì scorso quando la luna era di un bianco brillante e appariva così setosa che solo lavata con perlana. Il caffè è eccezionale cmq ...
Re: Nandù
Il nonsense è un tipo particolare di scrittura e questo è un tentativo di scrittura per me ben congegnato, ma che potrebbe ancora migliorare nella sua resa.
Il concept di Nandù mi è piaciuto molto, ho percepito l’idea di questa città “che c’è e non c’è”, accessibile per pochi e visitabile da ancora meno. E’ un’idea di un ambiente mistico che stuzzica molto, ma l’idea della sua “non esistenza” è stata resa con tanta insistenza, temo, da aver reso la lettura di tutto il racconto via via sempre più difficile da cogliere. Sono dell’idea che il nonsense non debba essere un genere senza binari, quanto una branca che non bada al percorso che segue per raggiungere una conclusione. Ecco, questa cosa da metà racconto in poi tende a perdersi radicalmente, rendendo più confusionaria la lettura e costringendomi a dover tornare qualche passo indietro per avere un quadro generale più delineato. Questo spero possa essere un consiglio, una critica costruttiva per possibili racconti che seguano questa linea narrativa: qualche dettaglio più concreto sulla resa di Nandù, sulla sua apparizione, o se impossibile da spiegare (o se direttamente non volessi svelarne il segreto), incentrare una piccola porzione in più di narrazione al suo aspetto, o almeno un filo di logica nella composizione del testo che ci permetta di comporre un puzzle più o meno chiaro (es. la parte di testo dove si cita l’Autista, ad esempio, sembra essere stata inserita nel contesto senza un ruolo narrativo vero e proprio).
- iago.menichetti
- Messaggi: 18
Re: Nandù
Ciao Lorenzo, amando i racconti dell'assurdo e il nonsense non posso che farti i complimenti per la tua Nandù. Mi piace quando si gioca con la fantasia, quando si perde di vista l'obbligo di dare una direzione precisa alla narrazione per lasciare briglia sciolta all'invenzione, senza preoccuparsi di quali strade questa possa farti imboccare. Mi hai ricordato il Cortazar di Storie di Cronopios e di Famas, una delle sue raccolte più pazze e anche una delle mie preferite.
Complimenti.
Complimenti.
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Re: Nandù
Vorrei sinceramente ringraziare, al termine di questo contest, tutti gli autori che hanno letto e commentato il mio brano. Ho ricevuto sempre delle critiche costruttive e allo stesso tempo stimolanti.
Per me questo è il primo contest, quindi non è stato semplice mettersi in gioco e al di là di quelli che saranno i risultati, grazie alle vostre attenzioni, mi sento molto soddisfatto e migliorato.
Ho letto, grazie a questa esperienza, dei testi interessanti e ricchi di idee.
E' stato un onore poter essere giudicato da lettori e scrittori così preparati.
Vi ringrazio molto
Lorenzo
Per me questo è il primo contest, quindi non è stato semplice mettersi in gioco e al di là di quelli che saranno i risultati, grazie alle vostre attenzioni, mi sento molto soddisfatto e migliorato.
Ho letto, grazie a questa esperienza, dei testi interessanti e ricchi di idee.
E' stato un onore poter essere giudicato da lettori e scrittori così preparati.
Vi ringrazio molto
Lorenzo
Re: Nandù
Credo che tu ti sia divertito davvero tanto a scrivere questo pezzo, io mi sono divertito a leggerlo. Tutto e il contrario di tutto perché non esiste una oggettiva realtà, ma tante soggettive oggettività che s'intersecano in un continuo twister di parole e colori. Bello. Rilevo però alcune piccole magagne, prova a leggerlo ad alta voce e ti renderai conto che in alcuni punti la musicalità è interrotta da forme non ottimali che quindi vanno riviste per portare la resa al massimo. Sono combattuto... Ma alla fine propendo per il pollice su perché questa Nandù non mi abbandonerà mai più, o forse se n'è già andata, non so, dipende da quale neurone interrogo e non ce n'è mai uno che confermi la versione dell'altro. Un gran pastrocchio :) Complimenti.
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