La topaia del signor Benjamin
- Emiliano Maramonte
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La topaia del signor Benjamin
C’è un posto bizzarro in quella casa in fondo alla strada, la conosci? È la topaia in cui abita il vecchio signor Benjamin. Vieni con me, muoio dalla voglia di vederlo. So che è una cazzata, ma voglio farlo lo stesso, almeno non è la solita, pallosissima serata al pub. Aspetta, accendo la torcia. A quest’ora il signor Benjamin starà dormendo. Mi hanno detto che c’è una finestra scardinata che si può aprire con facilità. Si dice che ci sia una stanza nascosta dove chi entra può avere visioni incredibili. Si vocifera che il vecchio sia un mago, un negromante o un ex incantatore di serpenti del circo. O più semplicemente un povero pazzo pericoloso. Eppure molti provano a entrarci, per sfida. Il più delle volte gruppi di teppistelli vengono allontanati da lui in malo modo, altre volte, invece, qualcuno riesce a violare la tranquillità della sua dimora, uscendone cambiato. Andiamo, proviamo dal retro. Non avere paura.
Ho trovato qualcosa. Sembra la finestra rotta. Ora spingo… Diamine, allora è vero! Si apre! Tienimi la torcia. Scavalco. Sant’Iddio che tanfo! Forza, salta. Guarda qui, che lerciume. Cazzo, c’è anche un topo morto. E cibo putrefatto. Dai, spicciamoci. Mi hanno detto che la stanza segreta è una specie di bugigattolo con una porticina. Riesci a vederla? Non c’è niente qua. Niente. Forse ci hanno preso per il culo. Però… Là scorgo qualcosa, vicino a quel divano lurido e squarciato. Una porticina nera! Bravo! Pensi che è quello che cerchiamo? Lo spero. Hai sentito? Mi è sembrato uno scricchiolio. Forse sono i topi o chissà che altra bestiaccia schifosa. Coraggio, avvicinati, non fare rumore. Ehi, c’è un pomello. È come la tana del bianconiglio. Tu ne che dici? Io apro. Ma è un cunicolo! Cosa? Soffri di claustrofobia? Non c’è niente qui dentro. È completamente vuoto e puzza di fogna. Provo a entrare, tu resta fuori, non sia mai che il signor Benjamin venga a rovinarci la festa. Qui è tutto nero, fottutamente nero come la pece. Un momento, la porta si sta chiudendo. Aiuto! Non respiro! Manca l’aria. La stramaledetta torcia, non si accende più! E laggiù… un lucore. All’improvviso lo spazio angusto sembra espandersi, pulsando come un organismo vivente. È colmo di lucciole, puntini luminosi e c’è… un uomo. Non ci posso credere, è imprigionato qui dentro. Che io sia dannato, ora lo riconosco! Sono io! È più vecchio di me, ha la pelle grigia, ed è abbruttito e triste. Piange. Piango anch’io, non so perché, poi capisco che lui, come me, ha un’esistenza vuota. Ha tutto ma non ha niente. Quella stanza malefica mi sta mostrando chi sono davvero. E infierisce materializzando davanti ai miei occhi un destino terrificante: un'agonia tra le lamiere di una Porche, la mia Porche. Ora basta, devo uscire. Prendo a calci la porticina. Dopo pochi secondi si spalanca. Grazie per averla aperta! Me la sono fatta sotto, amico mio. Quel cunicolo è spaventoso, è diabolico. E adesso perché fai così?
Sant’Iddio! Signor Benjamin, ehm, non stavamo facendo niente di male. Volevamo solo dare un’occhiata alla… a quella, ehm… okay, lasciamo stare.
Ce ne andiamo, ce ne andiamo, ma metta via quel bastone. Forza, usciamo.
Hai visto i suoi occhi? Hai visto il colore delle pupille? Mi ha spaventato a morte.
Sì, ho avuto delle visioni. La mia vita, amico mio. La mia fottuta vita.
Fuggo disperato.
Ho trovato qualcosa. Sembra la finestra rotta. Ora spingo… Diamine, allora è vero! Si apre! Tienimi la torcia. Scavalco. Sant’Iddio che tanfo! Forza, salta. Guarda qui, che lerciume. Cazzo, c’è anche un topo morto. E cibo putrefatto. Dai, spicciamoci. Mi hanno detto che la stanza segreta è una specie di bugigattolo con una porticina. Riesci a vederla? Non c’è niente qua. Niente. Forse ci hanno preso per il culo. Però… Là scorgo qualcosa, vicino a quel divano lurido e squarciato. Una porticina nera! Bravo! Pensi che è quello che cerchiamo? Lo spero. Hai sentito? Mi è sembrato uno scricchiolio. Forse sono i topi o chissà che altra bestiaccia schifosa. Coraggio, avvicinati, non fare rumore. Ehi, c’è un pomello. È come la tana del bianconiglio. Tu ne che dici? Io apro. Ma è un cunicolo! Cosa? Soffri di claustrofobia? Non c’è niente qui dentro. È completamente vuoto e puzza di fogna. Provo a entrare, tu resta fuori, non sia mai che il signor Benjamin venga a rovinarci la festa. Qui è tutto nero, fottutamente nero come la pece. Un momento, la porta si sta chiudendo. Aiuto! Non respiro! Manca l’aria. La stramaledetta torcia, non si accende più! E laggiù… un lucore. All’improvviso lo spazio angusto sembra espandersi, pulsando come un organismo vivente. È colmo di lucciole, puntini luminosi e c’è… un uomo. Non ci posso credere, è imprigionato qui dentro. Che io sia dannato, ora lo riconosco! Sono io! È più vecchio di me, ha la pelle grigia, ed è abbruttito e triste. Piange. Piango anch’io, non so perché, poi capisco che lui, come me, ha un’esistenza vuota. Ha tutto ma non ha niente. Quella stanza malefica mi sta mostrando chi sono davvero. E infierisce materializzando davanti ai miei occhi un destino terrificante: un'agonia tra le lamiere di una Porche, la mia Porche. Ora basta, devo uscire. Prendo a calci la porticina. Dopo pochi secondi si spalanca. Grazie per averla aperta! Me la sono fatta sotto, amico mio. Quel cunicolo è spaventoso, è diabolico. E adesso perché fai così?
Sant’Iddio! Signor Benjamin, ehm, non stavamo facendo niente di male. Volevamo solo dare un’occhiata alla… a quella, ehm… okay, lasciamo stare.
Ce ne andiamo, ce ne andiamo, ma metta via quel bastone. Forza, usciamo.
Hai visto i suoi occhi? Hai visto il colore delle pupille? Mi ha spaventato a morte.
Sì, ho avuto delle visioni. La mia vita, amico mio. La mia fottuta vita.
Fuggo disperato.
- Il Dottore
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Re: La topaia del signor Benjamin
Ciao, Emiliano.
Tutto ok con i parametri, buona Valery Esperian Edition!
PS Puoi modificare il racconto fino all’una, sempre rimanendo nei parametri. In caso di modifiche nell’intervallo compreso tra le 01.01 e le 01.33 verrà assegnato un malus tempo.
Tutto ok con i parametri, buona Valery Esperian Edition!
PS Puoi modificare il racconto fino all’una, sempre rimanendo nei parametri. In caso di modifiche nell’intervallo compreso tra le 01.01 e le 01.33 verrà assegnato un malus tempo.
Sono pronto a vivisezionare i vostri racconti... soffriranno, ma sarà per il vostro bene!
- Emiliano Maramonte
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Re: La topaia del signor Benjamin
Maledetta stanchezza! Mi sono accorto stamattina di aver scritto Porche con riferimento alla notissima marca di automobili, e invece mi sono mangiato la "s" prima della "c". Per pietà, siate clementi nel giudicare questo refuso!! :'(
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Re: La topaia del signor Benjamin
LA TOPAIA DEL SIGNOR BENJAMIN di Emiliano Maramonte La casa del signor Benjamin non è propriamente da rivista patinata, ma contiene una camera segreta dalle funzioni istruttive: ossia mostrare in via di avvertimento al curioso di turno uno scorcio del futuro che lo attende (e di certo c’entrano i poteri dello schivo e disordinato signor Benjamin). Mi piace anche la tecnica che hai scelto per il racconto…il lettore si immerge parecchio nel mondo che hai creato sentendo parlare i personaggi come se si trovasse con loro.
ATTENZIONE:
Porche (si scrive: Porsche), ma non preoccuparti, i refusi sono brutte bestie.
ATTENZIONE:
Porche (si scrive: Porsche), ma non preoccuparti, i refusi sono brutte bestie.
- Emiliano Maramonte
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Re: La topaia del signor Benjamin
Ciao Alexandra, grazie per il commento.
Mi permetto di chiederti: ma nella tua classifica finale, non vedo dove sia collocato il mio racconto. Giusto per curiosità.
Grazie mille!!
Emiliano.
Mi permetto di chiederti: ma nella tua classifica finale, non vedo dove sia collocato il mio racconto. Giusto per curiosità.
Grazie mille!!
Emiliano.
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Re: La topaia del signor Benjamin
Ciao Emiliamo! Ho letto con piacere il tuo racconto che, come ha riportato anche Alexandra, mostra uno stile fluido, dinamico e avvincente. Anche io mi sono sentito un personaggio della storia. Il dialogo, intervallato dalla narrazione esterna, crea un bell'equilibrio. Belli i riferimenti allegorici.
Colgo l'occasione, anche, per ringraziarti del commento al mio racconto.
Buona Edition!
Colgo l'occasione, anche, per ringraziarti del commento al mio racconto.
Buona Edition!
- Andrea Partiti
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Re: La topaia del signor Benjamin
Ciao!
Mi piace lo stile con cui hai scritto questo racconto, è molto immersiva e mi ricorda molto quelle introduzioni narrate ai videogiochi d'epoca, in cui scorrono i box di testo che ti spiegano una frase alla volta ambientazione, obiettivi globali della tua storia, obiettivi locali per la successiva "scena" di gioco. Lo scopo che avevano era lo stesso, immergere il lettore nella storia e calarlo a metà dell'azione in maniera fluida.
Ammetto di non aver mai visto usare questo narratore-compagno, che è una via di mezzo tra l'usare la seconda persona per coinvolgere e un narratore esterno, ma è molto efficace! (E divertente da leggere).
Niente da criticare su storia e tema, mi sembra che tutto fili liscio e i typo si ignorano, perché prima o poi tocca a tutti farsene scappare uno.
Mi piace lo stile con cui hai scritto questo racconto, è molto immersiva e mi ricorda molto quelle introduzioni narrate ai videogiochi d'epoca, in cui scorrono i box di testo che ti spiegano una frase alla volta ambientazione, obiettivi globali della tua storia, obiettivi locali per la successiva "scena" di gioco. Lo scopo che avevano era lo stesso, immergere il lettore nella storia e calarlo a metà dell'azione in maniera fluida.
Ammetto di non aver mai visto usare questo narratore-compagno, che è una via di mezzo tra l'usare la seconda persona per coinvolgere e un narratore esterno, ma è molto efficace! (E divertente da leggere).
Niente da criticare su storia e tema, mi sembra che tutto fili liscio e i typo si ignorano, perché prima o poi tocca a tutti farsene scappare uno.
- CaterinaDP
- Messaggi: 32
Re: La topaia del signor Benjamin
Ciao, Emiliano.
Angosciante!La stanza segreta è il futuro del protagonista, che ha una esistenza priva di significato con una tragica fine.
Un pessimismo così alto mi dà un po’ fastidio quando leggo, ma è reso molto bene. E, anche se in genere preferisco lettura di altro genere, devo oggettivamente mettere questo racconto al primo posto.
Caterina
Angosciante!La stanza segreta è il futuro del protagonista, che ha una esistenza priva di significato con una tragica fine.
Un pessimismo così alto mi dà un po’ fastidio quando leggo, ma è reso molto bene. E, anche se in genere preferisco lettura di altro genere, devo oggettivamente mettere questo racconto al primo posto.
Caterina
Re: La topaia del signor Benjamin
Ciao Emiliano,
Tecnica di scrittura molto coinvolgente che tiene il lettore inchiodato a ogni parte e dettaglio della storia.
Non ricordo al momento di averla vista da altre parti anche se mi viene in mente qualche frazione e strofa di canzoni in cui c’era uno stile simile.
È un horror che direi più di tipo psicologico, nel senso che frantuma proprio la psiche del protagonista. Mi sono domandato cosa avrei visto io al posto del protagonista.
Bel lavoro!
Ciao
Fabio
Tecnica di scrittura molto coinvolgente che tiene il lettore inchiodato a ogni parte e dettaglio della storia.
Non ricordo al momento di averla vista da altre parti anche se mi viene in mente qualche frazione e strofa di canzoni in cui c’era uno stile simile.
È un horror che direi più di tipo psicologico, nel senso che frantuma proprio la psiche del protagonista. Mi sono domandato cosa avrei visto io al posto del protagonista.
Bel lavoro!
Ciao
Fabio
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Re: La topaia del signor Benjamin
Ciao e complimenti.
Bell'idea, vista in ottimi prodotti d'intrattenimento in varie salse. Mi piace molto che il protagonista mi coinvolga direttamente, e il racconto nella sua semplicità funziona.
Il difetto più notevole è il lessico, che si abbandona a salti e ritorni che impediscono di inquadrare una personalità precisa per il protagonista, tanto meno coerente con la sua persona e la situazione per come le presenti.
Per il resto, bella prova.
Bell'idea, vista in ottimi prodotti d'intrattenimento in varie salse. Mi piace molto che il protagonista mi coinvolga direttamente, e il racconto nella sua semplicità funziona.
Il difetto più notevole è il lessico, che si abbandona a salti e ritorni che impediscono di inquadrare una personalità precisa per il protagonista, tanto meno coerente con la sua persona e la situazione per come le presenti.
Per il resto, bella prova.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.
Re: La topaia del signor Benjamin
Racconto molto particolare, di sicuro ben condotto nonostante la difficoltà elevata implicita nella tua scelta narrativa. Mi ha infastidito un pelo solo quando affronti il tema della sua vita vuota e priva di stimoli, però ci sta, considerato che il narratore è il protagonista stesso. Mi è piaciuto, ma non mi ha esaltato, di sicuro lo metto nella schiera dei racconti riusciti. Perché non mi ha esaltato? Perché penso tu lo possa rendere assai più graffiante e sporco di quanto non sia nella forma attuale, forse troppo pulita e ordinata nel suo svolgersi.
Re: La topaia del signor Benjamin
Non sono un appassionato del flusso di coscienza, però riconosco che ha dei meriti. Qui tecnicamente va bene, è ben realizzato e si adatta alla situazione. Noto solo una lievissima dissonanza tra la trivialità del linguaggio (cazzata, pallosissimo, ci hanno preso per il culo, cazzo, fottutissimo) e l'uso di termini più ricercati, ma potrebbe essere considerata una caratteristica del personaggio. Alla fine mi convince più la parte tecnica che la trama in sé. Tema centrato.
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