Baffo di LordMax
Baffo di LordMax
"Ciao, io e 'ho sonno' usciamo" dico ridendo di Baffo che continua a stirarsi e sbadigliare.
"Stai attento" dice Marta ridacchiando.
Una bella domenica, fredda e soleggiata.
Al parco, mi guardo intorno, nessuno sospetto, libero Baffo.
Baffo corre dagli altri cani per giocare. "Buongiorno, anche voi mattinieri" dico.
"Buongiorno" rispondono gli altri proprietari. Chiacchieriamo del più e del meno.
"Hai visto il tuo cane?"
Mi guardo intorno.
"Sembra che stia vomitando"
Lo vedo, movimenti strani e conati di vomito, gli altri cani sono vicini ma non troppo. Corro verso di lui, gli altri padroni mi seguono. Richiamano i loro cani.
"Baffo, tutto bene? Hai mangiato erba?" dico mentre mi rendo conto che il vomito è rossastro, troppo.
Un altro padrone si avvicina "polpette con i chiodi" dice indicando Baffo e guardando gli altri proprietari.
Qualcosa esplode nella mia testa. Sento gli occhi spalancarsi. E la bocca, secca.
La vista si annebbia. Il cuore pulsa nelle orecchie. Baffo si siede. Si accascia a terra. Emette un guaito. Quel suono resterà nei miei incubi per sempre.
Mi lancio verso di lui, lo prendo in braccio.
Ho la vista appannata, sto svenendo? No, lacrime. Meno male.
La mia mente registra che sto correndo, che sto ansimando, che Baffo guaisce e vomita, che ci sono persone che mi guardano mentre gli corro vicino. Corro verso casa
Suono. Suono. "Rispondi" dico. "Rispondi" fremo. "Rispondi" ripeto mentre suono. "Quanto cazzo ci vuole a rispondere?" dico.
"Chi è"
"Baffo" dico. "Chiodi" ansimo. "Scendi! Le chiavi della macchina. SUBITO!" urlo e piango. "Prendi le chiavi e scendi. Subito!" piango al citofono mentre sento il cuore di Baffo sulle braccia e il mio nelle orecchie.
"La macchina. Dov'è?" mi dico. Marta sta scendendo, penso, spero, imploro, prego.
La macchina. Adagio Baffo sul cofano, lentamente, come un cristallo fatto di carta velina. Ansima. Ansimiamo e cerco di pulirmi il naso che cola.
Sto tremando. Marta usce dalla porta di casa, si guarda intorno. Trafelata. Mi vede. Corre. Lacrima agli occhi.
Parto sgommando. Conosco una sola clinica, è vicina.
Imbocco via Gorizia sgommando e suonando il clacson a più non posso.
"FRENA!" urla Marta mentre passo Corso Sebastopoli accelerando. Se mi hanno sentito rallentano altrimenti vadano alla malora penso.
Sono troppo veloce per superare la rotonda di via Tolmino. Freno. Quasi inchiodo. La mia mente registra che Marta non ha la cintura allacciata, tiene stretto Baffo per impedirgli che l'anima fugga via. Respirano. Tutti e due. Manca poco. Accelero. Inchiodo. Accelero. Sterzo di colpo per fare la curva. Santo Grand Theft Auto, allora il trucco per le curve a 90° funziona davvero.
Inchiodo davanti alla clinica. Scendo e apro la portiera di Marta. La mia mente non sa dire se prima sono sceso o se prima ho aperto la portiera. Busso alla porta della clinica. Busso. Busso. Apre una figura in camice. Uomo? Donna? Chissene.
"Polpetta. Chiodi. Vomita sangue" balbetto e urlo e singhiozzo mentre Baffo ha un rigurgito. Rumore metallico dal pavimento.
La dottoressa, donna quindi mi comunica il cervello raccoglie l'oggetto. Il suo volto è più bianco di un lenzuolo. Non dice nulla. Apre la porta dello studio. Poso Baffo sul tavolo di metallo freddo. Lei mi guarda e io esco, non c'è bisogno di parole.
Marta mi guarda. Viene verso di me. Ho le braccia lorde di sangue, carne, feci, vomito. Lei mi abbraccia. Le sue lacrime attraversano la camicia.
Siamo ancora così quando la dottoressa esce, ha il camice sporco di sangue,feci e vomito.
"Stai attento" dice Marta ridacchiando.
Una bella domenica, fredda e soleggiata.
Al parco, mi guardo intorno, nessuno sospetto, libero Baffo.
Baffo corre dagli altri cani per giocare. "Buongiorno, anche voi mattinieri" dico.
"Buongiorno" rispondono gli altri proprietari. Chiacchieriamo del più e del meno.
"Hai visto il tuo cane?"
Mi guardo intorno.
"Sembra che stia vomitando"
Lo vedo, movimenti strani e conati di vomito, gli altri cani sono vicini ma non troppo. Corro verso di lui, gli altri padroni mi seguono. Richiamano i loro cani.
"Baffo, tutto bene? Hai mangiato erba?" dico mentre mi rendo conto che il vomito è rossastro, troppo.
Un altro padrone si avvicina "polpette con i chiodi" dice indicando Baffo e guardando gli altri proprietari.
Qualcosa esplode nella mia testa. Sento gli occhi spalancarsi. E la bocca, secca.
La vista si annebbia. Il cuore pulsa nelle orecchie. Baffo si siede. Si accascia a terra. Emette un guaito. Quel suono resterà nei miei incubi per sempre.
Mi lancio verso di lui, lo prendo in braccio.
Ho la vista appannata, sto svenendo? No, lacrime. Meno male.
La mia mente registra che sto correndo, che sto ansimando, che Baffo guaisce e vomita, che ci sono persone che mi guardano mentre gli corro vicino. Corro verso casa
Suono. Suono. "Rispondi" dico. "Rispondi" fremo. "Rispondi" ripeto mentre suono. "Quanto cazzo ci vuole a rispondere?" dico.
"Chi è"
"Baffo" dico. "Chiodi" ansimo. "Scendi! Le chiavi della macchina. SUBITO!" urlo e piango. "Prendi le chiavi e scendi. Subito!" piango al citofono mentre sento il cuore di Baffo sulle braccia e il mio nelle orecchie.
"La macchina. Dov'è?" mi dico. Marta sta scendendo, penso, spero, imploro, prego.
La macchina. Adagio Baffo sul cofano, lentamente, come un cristallo fatto di carta velina. Ansima. Ansimiamo e cerco di pulirmi il naso che cola.
Sto tremando. Marta usce dalla porta di casa, si guarda intorno. Trafelata. Mi vede. Corre. Lacrima agli occhi.
Parto sgommando. Conosco una sola clinica, è vicina.
Imbocco via Gorizia sgommando e suonando il clacson a più non posso.
"FRENA!" urla Marta mentre passo Corso Sebastopoli accelerando. Se mi hanno sentito rallentano altrimenti vadano alla malora penso.
Sono troppo veloce per superare la rotonda di via Tolmino. Freno. Quasi inchiodo. La mia mente registra che Marta non ha la cintura allacciata, tiene stretto Baffo per impedirgli che l'anima fugga via. Respirano. Tutti e due. Manca poco. Accelero. Inchiodo. Accelero. Sterzo di colpo per fare la curva. Santo Grand Theft Auto, allora il trucco per le curve a 90° funziona davvero.
Inchiodo davanti alla clinica. Scendo e apro la portiera di Marta. La mia mente non sa dire se prima sono sceso o se prima ho aperto la portiera. Busso alla porta della clinica. Busso. Busso. Apre una figura in camice. Uomo? Donna? Chissene.
"Polpetta. Chiodi. Vomita sangue" balbetto e urlo e singhiozzo mentre Baffo ha un rigurgito. Rumore metallico dal pavimento.
La dottoressa, donna quindi mi comunica il cervello raccoglie l'oggetto. Il suo volto è più bianco di un lenzuolo. Non dice nulla. Apre la porta dello studio. Poso Baffo sul tavolo di metallo freddo. Lei mi guarda e io esco, non c'è bisogno di parole.
Marta mi guarda. Viene verso di me. Ho le braccia lorde di sangue, carne, feci, vomito. Lei mi abbraccia. Le sue lacrime attraversano la camicia.
Siamo ancora così quando la dottoressa esce, ha il camice sporco di sangue,feci e vomito.
Re: Baffo di LordMax
Ciao Max! Tempo ok, un po' meno i caratteri. Se non sistemi entro l'una avrai malus minimo, niente di grave! Buona EMILIANI EDITION!
- maurizio.ferrero
- Messaggi: 529
Re: Baffo di LordMax
Ciao Max,
Non ho mai avuto un cane, ma perderne uno in questo modo deve essere un'esperienza terribile. Il racconto è l'idea mi piacciono, un po' meno la forma di certi passaggi. Ho dovuto rileggere la frase di incipit un paio di volte prima di capirla, e sparse nel racconto ce ne sono un altro paio così. Niente di grave, specie nell'ultima parte trasmettono il senso di urgenza del protagonista.
Il paragone a GTA mi ha fatto ridere e sicuramente smorza la tensione. Forse fin troppo. In ogni caso, per me è un buon lavoro.
Non ho mai avuto un cane, ma perderne uno in questo modo deve essere un'esperienza terribile. Il racconto è l'idea mi piacciono, un po' meno la forma di certi passaggi. Ho dovuto rileggere la frase di incipit un paio di volte prima di capirla, e sparse nel racconto ce ne sono un altro paio così. Niente di grave, specie nell'ultima parte trasmettono il senso di urgenza del protagonista.
Il paragone a GTA mi ha fatto ridere e sicuramente smorza la tensione. Forse fin troppo. In ogni caso, per me è un buon lavoro.
Re: Baffo di LordMax
Ciao Max,
ho cercato su internet la storia delle polpette con chiodi e ho visto che è un fenomeno abbastanza frequente.
Era la prima volta che lo sentivo.
La cosa spaventosa quindi è molto concreta!
In tutto il racconto è reso molto bene il senso di urgenza e disperazione che attraversa prima il protagonista e poi la sua compagna (moglie?). Le frasi sono secche e crude..
Secondo me però si sarebbe potuto ridurre la parte in cui ti avvali di queste frasi (occupa buona parte centrale del racconto).
Ci sono alcune ripetizioni ("accelero, accelero" e verso la fine " sangue,feci e vomito").
Il rallentamento (non solo dell'auto =) ) che c'è nel finale è dosato bene, forse si poteva anticiparlo.
Ciao
Fabio
ho cercato su internet la storia delle polpette con chiodi e ho visto che è un fenomeno abbastanza frequente.
Era la prima volta che lo sentivo.
La cosa spaventosa quindi è molto concreta!
In tutto il racconto è reso molto bene il senso di urgenza e disperazione che attraversa prima il protagonista e poi la sua compagna (moglie?). Le frasi sono secche e crude..
Secondo me però si sarebbe potuto ridurre la parte in cui ti avvali di queste frasi (occupa buona parte centrale del racconto).
Ci sono alcune ripetizioni ("accelero, accelero" e verso la fine " sangue,feci e vomito").
Il rallentamento (non solo dell'auto =) ) che c'è nel finale è dosato bene, forse si poteva anticiparlo.
Ciao
Fabio
Re: Baffo di LordMax
Fabio84 ha scritto:Ciao Max,
ho cercato su internet la storia delle polpette con chiodi e ho visto che è un fenomeno abbastanza frequente.
Era la prima volta che lo sentivo.
La cosa spaventosa quindi è molto concreta!
È uno degli incubi peggiori di ogni proprietario di cani assieme a quelle avvelenate.
E ci sono stati vari casi proprio a Torino gli anni scorsi
Fabio84 ha scritto:Ciao Max,
In tutto il racconto è reso molto bene il senso di urgenza e disperazione che attraversa prima il protagonista e poi la sua compagna (moglie?). Le frasi sono secche e crude..
Secondo me però si sarebbe potuto ridurre la parte in cui ti avvali di queste frasi (occupa buona parte centrale del racconto).
Ci sono alcune ripetizioni ("accelero, accelero" e verso la fine " sangue,feci e vomito").
Il rallentamento (non solo dell'auto =) ) che c'è nel finale è dosato bene, forse si poteva anticiparlo.
Le ripetizioni sono assolutamente volute, cerco di rendere non solo l'azione ma anche il modo in cui il cervello la registra... con anche elementi totalmente estranei e apparentemente inutili (la cintura).
Grazie per il commento
Re: Baffo di LordMax
maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Max,
Non ho mai avuto un cane, ma perderne uno in questo modo deve essere un'esperienza terribile. Il racconto è l'idea mi piacciono, un po' meno la forma di certi passaggi. Ho dovuto rileggere la frase di incipit un paio di volte prima di capirla, e sparse nel racconto ce ne sono un altro paio così. Niente di grave, specie nell'ultima parte trasmettono il senso di urgenza del protagonista.
Il paragone a GTA mi ha fatto ridere e sicuramente smorza la tensione. Forse fin troppo. In ogni caso, per me è un buon lavoro.
Grazie mille del commento.
Credimi che alcune frasi non avrei volute scriverle... non sono venute per nulla bene. ^___^
Finito il contest dovrò riscriverlo tutto per limare le schifezze che sono scappate dalla tastiera.
Re: Baffo di LordMax
Bello. Da sistemare però per riuscire a dargli una forma ideale e ritoccare alcune frasi/immagini . Mi piace parecchio anche la declinazione del tema, affatto scontata.
Le frasi corte all'inizio mi hanno fatto mancare il fiato, e non le trovo nemmeno così giustificate dal contesto tranquillo. Bene usarle in fondo, quando le cose precipitano. Rendi molto bene la confusione e l'ansia. Forse avrei alleggerito alcune parti (quando è al citofono) per dare ancora maggior spessore alle sensazione di lui e il cane (che sta portando in braccio).
"Quel suono resterà nei miei incubi per sempre" non lega: è una consapevolezza futura, e tu sei nel presente o tutto il testo avrebbe un'altra impostazione.
CCristallo di carta velina... bello, in teoria, ma stai esprimendo lo stesos concetto di fragilità senza rafforzare nulla: te ne esci con una "forma poetica" in un momento critico: o sei lucido o non lo sei.
Le frasi corte all'inizio mi hanno fatto mancare il fiato, e non le trovo nemmeno così giustificate dal contesto tranquillo. Bene usarle in fondo, quando le cose precipitano. Rendi molto bene la confusione e l'ansia. Forse avrei alleggerito alcune parti (quando è al citofono) per dare ancora maggior spessore alle sensazione di lui e il cane (che sta portando in braccio).
"Quel suono resterà nei miei incubi per sempre" non lega: è una consapevolezza futura, e tu sei nel presente o tutto il testo avrebbe un'altra impostazione.
CCristallo di carta velina... bello, in teoria, ma stai esprimendo lo stesos concetto di fragilità senza rafforzare nulla: te ne esci con una "forma poetica" in un momento critico: o sei lucido o non lo sei.
- Massimo Tivoli
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Re: Baffo di LordMax
Ciao Massimiliano,
anche nel tuo caso mi sento in difficoltà a commentare perché riconosco una scrittura migliore della mia: matura, rilassata, padrona della situazione. La storia fila veloce e frenetica, come è giusto che sia considerata la situazione. Lo stile mi piace. Oltretutto, ho trovato che la tua sia stata una declinazione del tema abbastanza intima e originale. Quindi anche nel tuo caso trovo inutile pronunciarmi sul discorso tecnico, sapessi farlo sarei contento :-)
Invece posso farti sapere cosa ho gradito meno come tuo possibile semplice lettore. Ci sono state due cose che non mi hanno entusiasmato, sebbene il racconto rimanga adrenalinico e questo come già detto mi è piaciuto: (1) quel ostinarsi su cose tipo “la mia mente registra...” (2 volte), “la mia mente non sa dire...”, “mi comunica il cervello...”; il racconto è in prima persona quindi l’ho trovato un po’ superfluo; (2) non è che il colpo di scena sia sempre d’obbligo, ma sai, un racconto breve che non ti dà la “sveglia” sul finale in genere passa così com’è venuto. La cosa più ovvia sin dall’inizio del racconto è che il cane muoia. Infatti mentre leggevo ero curioso di vedere cosa ti saresti inventato per andare a parare su qualcosa di diverso. Così non è stato. Pazienza, non è grave, ma la curiosità rimane.
In ogni caso, un bel racconto senza dubbio.
anche nel tuo caso mi sento in difficoltà a commentare perché riconosco una scrittura migliore della mia: matura, rilassata, padrona della situazione. La storia fila veloce e frenetica, come è giusto che sia considerata la situazione. Lo stile mi piace. Oltretutto, ho trovato che la tua sia stata una declinazione del tema abbastanza intima e originale. Quindi anche nel tuo caso trovo inutile pronunciarmi sul discorso tecnico, sapessi farlo sarei contento :-)
Invece posso farti sapere cosa ho gradito meno come tuo possibile semplice lettore. Ci sono state due cose che non mi hanno entusiasmato, sebbene il racconto rimanga adrenalinico e questo come già detto mi è piaciuto: (1) quel ostinarsi su cose tipo “la mia mente registra...” (2 volte), “la mia mente non sa dire...”, “mi comunica il cervello...”; il racconto è in prima persona quindi l’ho trovato un po’ superfluo; (2) non è che il colpo di scena sia sempre d’obbligo, ma sai, un racconto breve che non ti dà la “sveglia” sul finale in genere passa così com’è venuto. La cosa più ovvia sin dall’inizio del racconto è che il cane muoia. Infatti mentre leggevo ero curioso di vedere cosa ti saresti inventato per andare a parare su qualcosa di diverso. Così non è stato. Pazienza, non è grave, ma la curiosità rimane.
In ogni caso, un bel racconto senza dubbio.
Re: Baffo di LordMax
Vastatio ha scritto:Bello. Da sistemare però per riuscire a dargli una forma ideale e ritoccare alcune frasi/immagini . Mi piace parecchio anche la declinazione del tema, affatto scontata.
Come sempre apprezzo tantissimo i tuoi commenti, sempre utili e precisi.
Mi vergogno di dovermi giustificare con la fretta, e non lo faccio.
Approvo tutti i tuoi commenti e ne faccio tesoro per la riscrittura.
Sono molto contento che l'idea sia piaciuta
Re: Baffo di LordMax
Massimo Tivoli ha scritto:Ciao Massimiliano,
anche nel tuo caso mi sento in difficoltà a commentare perché riconosco una scrittura migliore della mia: matura, rilassata, padrona della situazione. La storia fila veloce e frenetica, come è giusto che sia considerata la situazione. Lo stile mi piace. Oltretutto, ho trovato che la tua sia stata una declinazione del tema abbastanza intima e originale. Quindi anche nel tuo caso trovo inutile pronunciarmi sul discorso tecnico, sapessi farlo sarei contento :-)
Credo che il termine corretto sia "panico da consegna" altro che scrittura matura e rilassata. ^__^
Sono contento che tutti, per ora, abbiano compreso quale era lo scopo ultimo del pezzo: come una persona normale potrebbe affrontare una situazione così pesante, inaspettata e incontrollabile.
Massimo Tivoli ha scritto:Invece posso farti sapere cosa ho gradito meno come tuo possibile semplice lettore. Ci sono state due cose che non mi hanno entusiasmato, sebbene il racconto rimanga adrenalinico e questo come già detto mi è piaciuto: (1) quel ostinarsi su cose tipo “la mia mente registra...” (2 volte), “la mia mente non sa dire...”, “mi comunica il cervello...”;
Hai ragione.
Ho cercato di mettere in sieme due tecniche di scrittura diverse e, spero solo per la limitatezza degli spazi, non è riuscito bene.
L'idea era quella di rendere da una parte il panico e l'urgenza e dall'altra la disconnessione cerebrale che avviene spesso in queste situazioni dove sembra che ci siano due persone distinte ad agire.
Massimo Tivoli ha scritto: il racconto è in prima persona quindi l’ho trovato un po’ superfluo; (2) non è che il colpo di scena sia sempre d’obbligo, ma sai, un racconto breve che non ti dà la “sveglia” sul finale in genere passa così com’è venuto. La cosa più ovvia sin dall’inizio del racconto è che il cane muoia. Infatti mentre leggevo ero curioso di vedere cosa ti saresti inventato per andare a parare su qualcosa di diverso. Così non è stato. Pazienza, non è grave, ma la curiosità rimane.
In ogni caso, un bel racconto senza dubbio.
Confermo che non volevo il colpo di scena finale, sarebbe stato fin troppo semplice, ne ho scritti e cancellati due prima di decidere per un finale tronco e non definito, una specie di sospensione della situazione.
Ammetto che può suonare più come una furberia di bassa lega o una mancanza di decisione da parte mia che una scelta stilistica vera e propria. ^__^
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Re: Baffo di LordMax
Il qualcosa di spaventoso, nel tuo caso, riguarda l’attentato alla vita di Baffo (polpetta con i chiodi). Il padrone è davvero eroico nella corsa in auto per tentare di salvarlo. Il finale non è ottimista (la dottoressa con il camice sporco mi fa pensare al peggio, povero cagnolino). La tua scrittura è rapida, incisiva, e metti molta cura nel tratteggiare i personaggi con pochi tratti (penso al tuo protagonista e al riferimento a “Grand Theft Auto”). Bravissimo.
Re: Baffo di LordMax
Ecco, un racconto utile che mette in luce una delle tante porcherie messe in atto da delinquenti allo stato brado. Nel racconto ho percepito tutta l'urgenza e la drammaticità di una vita che se ne va e di un'anima, quella del padrone, che fa di tutto per opporsi al fato. Vero, può essere limato e sistemato, ma già così è un pollice quasi su per me.
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